Tipologia: Accordo
Data firma: 21 aprile 2000
Validità: 20.04.2004
Parti: Graziano Trasmissioni e RSU/Fim, Fiom, Uilm
Settori: Metalmeccanici, Graziano Trasmissioni Torino
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

Premessa
1) Revisione struttura salariale
2) Nuovo premio di risultato
3) Orario di lavoro
4) Formazione
5) Contratti a termine
6) Assunzioni dalle liste di mobilità
7) Banca delle ore
8) Buoni Pasto (Ticket Restaurant)
9) Ambiente di lavoro
10)
11)
12)
13) Maggiorazioni turno
14) Vacanza contrattuale.
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4

Accordo

Tra la Direzione della Graziano Trasmissioni spa […] e le Rappresentanze Sindacali Unitarie degli stabilimenti di Cascine Vica, Sommariva Perno e Luserna San Giovanni […], assistite dalle Organizzazioni Sindacali Fim-Fiom-Uilm […], in data 21 aprile 2000 si è raggiunto il presente accordo

Premesso che:
a) La Graziano Trasmissioni spa ha avviato una trasformazione radicale del proprio modo di essere sul mercato mondiale della componentistica del veicolo, superando l’ambito disegnato dal Fondatore e cioè il voler destinare la propria produzione di ingranaggi, più o meno complessa e fabbricata sulla base del disegno del cliente, al mondo dell’agricoltura e del movimento terra e con il limite del territorio nazionale.
Tutti i presupposti sono cambiati in quanto il mercato è diventato dapprima europeo e quindi mondiale, poi si è cominciato a progettare autonomamente e non ci si è limitati all’ingranaggeria ma si sono affrontati aspetti nuovi che hanno a pieno titolo portato t’azienda a essere un fornitore di primo piano di componenti complessi come trasmissioni complete, assali e sincronizzatori fabbricati su proprio disegno; infine è stato superato anche l’ultimo confine, quello della tipologia di veicolo su cui montare i componenti ove, pur mantenendo una forte presenza nei settori storici, ci si è via via inseriti anche in tutti gli altri tanto da poter dire oggi che i componenti della Graziano/ Trasmissioni sono progettati e fabbricati per qualunque tipo di veicolo L’evidenza di quest’ultima evoluzione sta nel fatto che la componentistica dedicata all’automobile sta rapidamente assumendo proporzioni rilevanti nell’ambito del fatturato globale tant’è che nel piano triennale aziendale 2000-2002 la percentuale di prodotto per tale settore dovrà arrivare affiorare il 30% contro un 10% medio degli anni precedenti
b) L’ultima affermazione contenuta nel capoverso precedente è quella che più di altre porta con se una serie di contenuti che già incidono ma incideranno ancora di più negli anni a venire sulla realtà aziendale e cioè che il mondo dell’auto richiede una radicale trasformazione di mentalità e di modello organizzativo prima ancora che tecnologica e di gestione.
Il mercato dell’automobile o, in generale, quello dei veicoli per trasporto passeggeri (ad esempio autobus urbani), richiede standards qualitativi elevatissimi per le seguenti ragioni:
. qualunque particolare difettoso, non filtrato prima dalla spedizione, determina l’arresto della linea di montaggio del cliente (se il difetto è riscontrabile in quella fase) con immediati costi di fermo linea ribaltati al costruttore;
. se il difetto è occulto e viene riscontrato in periodi successivi è uso comune procedere a campagne di risanamento che, dati gli altissimi volumi in gioco, sono nuovamente fonti di costi straordinari;
. molto frequentemente i particolari di nostra fornitura coinvolgono la sicurezza, pertanto una rottura in esercizio implica automaticamente una diretta responsabilità civile nei confronti di terzi danneggiati, con le ovvie conseguenze del caso.
Quanto sopra richiede un approccio mentale totalmente diverso rispetto alle abitudini del passato con un rigore totale dell’applicazione delle procedure e nella esecuzione dei controlli.
Non ultimo, la qualità e la pulizia dell’ambiente di lavoro, che in qualche modo interferisce con la qualità dei prodotti, dovrà progredire in maniera significativa, con eguale impegno da parte della Direzione aziendale e dei lavoratori a tutti i livelli.
Gli investimenti, che già nel triennio precedente avevano sfiorato o raggiunto il valore di 40 miliardi per ciascun esercizio, diventeranno sempre più uno degli strumenti per essere competitivi e cogliere quelle opportunità di lavoro che nascono dalla volontà dei grandi costruttori di auto di non produrre più internamente un certo tipo di componentistica. Nel 2000 gli investimenti ammonteranno a più di 50 miliardi e tra gli stabilimenti del nord ne beneficerà soprattutto quello di Sommariva Perno che, tra l’altro, vedrà aumentare di ben quattro campate (pari a circa 2300 m²) la superficie coperta.
Si allega (allegato n. 1) un dettaglio del budget degli investimenti dell’anno 2000.
Sul fronte della gestione, alla certezza di poter lavorare per sei giorni alla settimana, si è affiancata la necessità di utilizzare in modo flessibile gli impianti per sposare sempre più la propria capacità produttiva con quella dei clienti che si sono ormai organizzati in modo da adeguare, con estrema rapidità, la loro capacità produttiva alle oscillazioni del mercato.
c) Il presupposto di quanto scritto è che l’Azionista si è dichiarato favorevole a sviluppare in modo consistente le dimensione dell’azienda sia in ambito nazionale sia in quelle aree geografiche dove la crescente globalizzazione dei nostri mercati di riferimento vecchi e nuovi sta portando i clienti.
I fatti dimostrano che l’impegno in questo senso è stato ed è molto forte: detto degli investimenti, va menzionato che lo stabilimento indiano è ormai una realtà che opera con discreti risultati e dovrà quanto prima soddisfare le necessità dei mercati orientali con costi di produzione decisamente convenienti; in Europa, infine, si stanno trattando acquisizioni sia di aziende di elevato know-how sia di lunga tradizione nel settore e bassi costi di produzione.
La globalizzazione per la Graziano Trasmissioni è un fatto reale nel quale tutte le strutture saranno impegnate a fondo e dal quale si potranno trarre i giusti vantaggi. L’impegno maggiore sarà quello di cercare di rimanere competitivi anche nei confronti di localizzazioni più avvantaggiate da normative e condizioni più favorevoli.
Da quest’ultimo punto di vista diventa essenziale puntare su crescita professionale e flessibilità operativa.
La crescita professionale dovrà essere attuata con un programma di formazione che non tenda solo a trasferire delle informazioni ma si completi con una effettiva applicazione pratica di quanto espresso.
La flessibilità operativa dovrà tendere a superare la netta separazione organizzativa, oggi esistente, sia in tema di suddivisione di ruoli all’interno delle officine sia in tema di orari di lavoro e dei servizi aziendali ad essi connessi.
d) Il peso sempre maggiore che le risorse umane hanno per la riuscita dei processi di sviluppo industriale rende indispensabile il totale coinvolgimento e l’attiva partecipazione dei lavoratori nella realizzazione di tutte le iniziative che abbiano nella produttività, nella qualità, nel livello di sevizio al cliente e, quindi, nella redditività aziendale l’obiettivo da raggiungere e del quale tutti i lavoratori sono responsabili a prescindere dal ruolo ricoperto.
A questo proposito le parti si impegnano, tra l’altro, a far si che l’assenteismo, particolarmente elevato negli stabilimenti di Sommariva Perno e Cascine Vica, rientri entro valori fisiologici.
e) Il successo di tutto quanto il progetto sotteso al presente accordo porterà ad un incremento occupazionale che già nel 2000 potrà toccare le 150 unità per gli stabilimenti del nord e più di 200 unità per gli stabilimenti italiani nel loro complesso con un incremento del 13% circa rispetto all’anno precedente.
Si allega (allegato n. 1) un dettaglio del budget delle assunzioni dell’anno 2000.
Tali assunzioni verranno effettuate osservando tutte le normative vigenti privilegiando, ove possibile, le assunzioni dirette, mediante CFL.
Le parti, dopo ampia discussione, assistite dalle OO.SS., hanno concordato quanto segue:

3) Orario di lavoro
Le mutate esigenze organizzative, la necessità di coinvolgere in maniera diversa i lavoratori e la volontà di superare alcune differenziazioni economiche in azienda hanno portato a cambiare in modo sensibile gli orari di lavoro aziendali.
A) Il nuovo schema di orario di lavoro per gli operai è il seguente:
I. I lavoratori in forza alla data della firma del presente accordo che svolgano orario part time 6x6 di 36 ore settimanali su 4 turni avvicendati di 6 ore passeranno dalla data di applicazione del presente accordo ad un orario full time di 40 ore settimana su tre turni avvicendati di 8 ore con 5 giorni lavorativi a scorrimento su sei giorni dal lunedì al sabato e con un giorno di riposo che varierà settimanalmente dal lunedì al sabato secondo le seguenti modalità
1° turno: scorrimento dal lunedì al sabato con uscita anticipata al sabato alle ore 12.00 (anziché alle 14.00)
2° turno: scorrimento dal lunedì al sabato con al sabato entrata anticipata alle ore 12.00 (anziché alle ore 14.00) ed uscita anticipata alle ore 18.00 (anziché alle ore 22.00)
3° turno: non si effettua lo scorrimento e pertanto il giorno di riposo è il sabato
Per la realizzazione di questo orario ridotto ogni singolo lavoratore, indicato ai punti I. e II. di questo articolo, dovrà utilizzare quando opererà sul 1° turno o sul 2° turno, 2 ore di riduzione orario che verranno generate secondo il seguente schema:
a) 48 ore annue: riduzione orario aggiuntiva ROA che potranno essere individualmente utilizzate solo per lo scopo previsto dal presente capoverso I., decadranno in caso di mancato utilizzo al 31/12 di ogni anno e verranno pagate come ROA;
b) le restanti ore necessarie per completare il numero di sabati lavorativi annui fino a un massimo di 16 ore annue saranno a carico dell’azienda.
In caso di assenza al sabato a qualunque titolo, l’orario (e quindi le ore necessarie per la relativa copertura) sarà di otto ore.
c) in caso di festività infrasettimanali che cadono nel giorno di riposo individuale verrà pagata la festività.
II. I lavoratori operai assunti successivamente alla data di applicazione del punto 3) del presente accordo effettueranno il nuovo orario indicato al punto I.
III. Sarà possibile, per motivate ragioni tecnico-organizzative, non utilizzare l’orario indicato al capoverso I. e svolgere l’attività dal lunedì al venerdì ma, in ogni caso, dovrà essere un fatto temporaneo e rimarranno sia per l’azienda che per i lavoratori’ i vincoli e gli obblighi indicati in questo articolo 3). A titolo di esempio di situazione che potrebbe portare al non utilizzo di questo nuovo orario può essere il numero ridotto di lavoratori in forza nello stabilimento di Luserna San Giovanni.
IV. Non è previsto il servizio di mensa al sabato e verrà erogato ai lavoratori presenti un buono pasto. Valgono anche le regole esposte al successivo articolo 8).
V. Vengono abrogati gli accordi del 12/05/95 dello stabilimento di Sommariva Perno e del 15/05/95 dello stabilimento di Cascine Vica.
Nota a verbale
Le parti concordano sul fatto che, qualora per esigenze di mercato, l’azienda si trovi nella necessità di disporre di un maggiore utilizzo degli impianti, la Direzione coinvolga immediatamente le RSU per individuare una soluzione del problema, utilizzando nel frattempo gli strumenti previsti dal CCNL.
B) Il personale impiegatizio con orario full-time e di livello fino al 5° super potrà optare per un nuovo orario rigido diverso da quello attuale dalle 8.00 alle 17.00, che rimarrà l’orario dell’azienda.
Si potrà scegliere tra due diversi orari e cioè 8.15 - 17.15 oppure 8.30 - 17.30, sempre con un’ora di intervallo per il pranzo.
La scelta dovrà essere fatta annualmente ed il periodo minimo sarà rappresentato dal mese.

4) Formazione
Come detto nelle premesse, la formazione deve diventare l’asse portante su cui costruire la nuova organizzazione delle diverse fabbriche del Gruppo.
Per poter realizzare un corretto percorso formativo e soprattutto per migliorarne l’efficacia, si sono individuati i seguenti strumenti:
a) verranno concessi permessi retribuiti a coloro che risulteranno iscritti presso scuole pubbliche o legalmente riconosciute e frequenteranno con regolarità corsi inerenti attività tipiche dell’industria metalmeccanica;
b) verranno avviate alle attività formative interne in via prioritaria i lavoratori che coprono l’intera turnazione propria degli orari di lavoro delle officine in cui operano.
I nominativi verranno scelti dal capo reparto su indicazione dei capi turno e le RSU potranno presentare eventuali controindicazioni entro 7 giorni. La base su cui dovranno essere operate le scelte sarà data dal confronto fra le necessità dell’azienda e la professionalità dei lavoratori come evidenziato nei tabelloni affissi nei reparti.
In linea di principio tutti i lavoratori dovranno avere accesso ai percorsi formativi fermo restando quanto espresso nel primo capoverso di questo paragrafo b).
Per migliorare l’efficacia dell’attività formativa dovrà essere indicato fin da subito il numero di prove pratiche in officina (ad esempio: due set-up per settimana) certe nei quattro mesi successivi al termine del corso teorico-pratico e ci dovrà essere una calendarizzazione certa delle date di certificazione che dovranno essere effettuate subito dopo detto quadrimestre.
c) Si conferma che la formazione fatta al di fuori del normale orario di lavoro verrà pagata con la retribuzione ordinaria, sempre che le ore extra orario non siano più di un terzo della durata giornaliera del corso.
d) Per favorire la miglior applicazione possibile di quanto detto agli articoli 1, 2 e 3 verrà erogata una formazione specifica ai capi reparto ed ai capi turno.

6) Assunzioni dalle liste di mobilità
[…]
La Direzione darà informazione mensile sulle assunzioni.

7) Banca delle ore
Viene concessa la possibilità di utilizzo della banca delle ore dalla prima ora di attività in orario straordinario.
La regolamentazione interna, applicativa di quella del vigente CCNL verrà emessa quanto prima.

8) Buoni Pasto (Ticket Restaurant)
In assenza del servizio mensa si pagherà il buono pasto anche nei seguenti casi:
a) ai lavoratori con orario full-time che effettuino una prestazione lavorativa ordinaria con almeno 6 ore di effettiva presenza. I permessi sindacali interni vengono considerati a questi fini presenza effettiva;
b) ai lavoratori con orario par-t-time inferiore alle 6 ore giornaliere che effettuino almeno 6/8 della prestazione lavorativa (effettiva presenza) verrà pagato un buono pasto di valore corrispondente in percentuale al numero delle ore teoriche.

9) Ambiente di lavoro
La Direzione concederà a titolo di miglioramento dell’ambiente di lavoro lire 150.000 annue procapite in base alla forza di ogni stabilimento al 31/12 dell’anno precedente.
Viene posto un importo minimo di £ 20.000.000 per stabilimento qualora la forza sia meno di 130 dipendenti.
Potranno essere anticipate le somme degli anni successivi o posticipate quelle degli anni precedenti con riduzione o rispettivamente maggiorazione dell’importo spostato del 5% per anno.
La destinazione delle somme dell’anno successivo verrà definita ogni anno entro il 30 settembre in un’apposita riunione tra Direzione di stabilimento e RSU/RLS. Per il primo anno (2000) la riunione dovrà tenersi entro un mese dalla firma del presente accordo.

11) Direzione e RSU ribadiscono che predisporranno e sosterranno tutti gli strumenti atti a favorire la completa realizzazione di quanto esposto nel presente accordo ed in particolare la trasformazione organizzativa prevista a livello produttivo nei primi tre articoli.

Allegato 2
Qualora le RSU dello stabilimento di Sommariva Perno richiedano di costruire un locale più ampio e/o di predisporre un servizio di mensa aziendale, la Direzione e le RSU prima dell’avvio dei lavori e della deliberazione di eventuali investimenti dovranno accordarsi sulla opportunità e sulle modalità della realizzazione e sulla attribuzione dei costi della stessa.

Allegato 3
La Direzione, in attesa di conoscere l’esatto ambito di applicazione della nuova normativa sul lavoro notturno sospende la valutazione sul fatto che, fermi restando i costi delle maggiorazioni, le RSU propongano un referendum tra i lavoratori operai che per valutare l’opportunità di passare dall’orario 6 - 14 / 14 - 22 / 22 - 6 all’orario 7 - 15 / 15 - 23 / 23 - 7 per passare poi, qualora si rilevi una maggioranza favorevole al cambiamento, al nuovo orario in tempi tecnici da definire.