Categoria: 2000
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Tipologia: Accordo
Data firma: 19 giugno 2000
Validità: 19.06.2003
Parti: Europa Metalli/Associazione degli Industriali e RSU/Fim, Fiom, Uilm e Coordinamento Sindacale Nazionale
Settori: Metalmeccanici, Europa Metalli Firenze
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

1- Sistema di relazioni industriali
2 - Politiche Industriali - Investimenti - Decentramento
3 - Formazione professionale
4 - Ambiente e sicurezza
5 - Organizzazione del lavoro - Inquadramento - Incentivi
6 - Orari
7 - Assistenza integrativa
8 - Premio di risultato
9 - Decorrenza e Durata

Verbale di accordo

Il giorno 19 giugno 2000, in Firenze, presso l'Associazione degli industriali, tra la Società Europa Metalli spa […] assistiti dall[…]'Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze; e le Rappresentanze Sindacali Unitarie degli stabilimenti di Campo Tizzoro (PT), Limestre Pistoiese (PT), Fornaci di Barga (LU) e Serravalle Scrivia (AL) e della sede di Firenze, assistite dalle rispettive Fim - Fiom - Uilm territoriali […] ed il Coordinamento Sindacale Nazionale Europa Metalli […], a definizione delle richieste presentate nell'incontro del 22 maggio 2000, si è stipulato l'Accordo di seguito riportato. 

1- Sistema di relazioni industriali
Si conferma integralmente il Sistema di Relazioni Industriali che si è consolidato nel tempo e che è già stato oggetto del precedenti accordi del 26.10.88 e 14.11.95 in sintesi:
- Di massima entro il primo trimestre di ogni anno, ciascuna delle parti potrà chiedere con congruo preavviso un apposito incontro nel corso del quale le OO.SS. saranno informate sullo scenario macroeconomico del settore sull’andamento aziendale dell’anno decorso e sulle previsioni dell'anno corrente in un quadro di insieme e per linee di prodotti con particolare riferimento alle linee strategiche sugli investimenti più significativi e sulle innovazioni tecnologiche che abbiano interessanti e significativi riflessi sul plano occupazionale del quale verranno anche consuntivati gli andamenti dell’anno sia in termini numerici che qualitativi.
- Al momento d'informazione di cui sopra potrà seguire, orientativamente nel corso del terzo trimestre dell’anno, a richiesta delle OO.SS., un incontro di verifica e di approfondimento con la Presidenza della Società sui temi trattati. In questa sede potrà essere dato anche un flash sullo stato dell'intero Gruppo KME fermo restando che la sede deputata a questo è il Consiglio Aziendale Europeo da tempo costituito,
- A livello locale, proseguirà il costante dialogo con le RSU sui temi di interesse specifico, compreso lo stato degli investimenti, ed in particolare identificando le azioni positive necessarie a conseguire il miglioramento del risultati aziendali anche nell'ottica di raggiungere gli obbiettivi previsti dal Premio di Risultato coma più avanti definito. Come è ormai abitudine consolidata non mancheranno le informazioni relative alle assunzioni previste e alle loro modalità.
Tutte le informazioni inerenti ai programmi ed alle previsioni aziendali ed alle innovazioni tecnologiche che dovessero essere fomite o che comunque possano dedursi sia in occasione degli incontri sopra indicati, che in sede di esame degli andamenti degli indici relativi alla formulazione del Premio di Risultato devono essere considerate strettamente riservate e quindi tutelate ai sensi dell'art. 623 Codice Penale.

2 - Politiche Industriali - Investimenti - Decentramento
Le Società nazionali del Gruppo KME, e quindi anche Europa Metalli, non possono essere più viste come enti a se stanti bensì come parti di un tutto unico considerato fi livello di Integrazione raggiunto e l'avviata organizzazione europea anche delle funzioni di staff, In questo contesto, come anticipato al punto precedente, nel corso degli incontri annuali sarà fornita una puntuale informazione sugli investimenti programmati e sulle previsioni riguardanti gli assetti produttivi delle singole unità.
Per quanto riguarda la realtà italiana dove i nuovi e consistenti investimenti e la favorevole congiuntura economica stanno determinando: un saldo occupazionale complessivamente positivo, si conferma che a Fornaci di Barga, a fronte della cessazione di attività superate, l'Azienda sta introducendo nuove produzioni fra le quali di particolare interesse è la nuova linea per tubi saldati che è un'innovazione per il mercato europeo; per lo stabilimento di Serravalle Scrivia l'assetto produttivo non prevede variazioni, mentre a Campo Tizzoro verrà avviata la produzione per alcuni tagli di monete Euro. Si conferma altresì che la Divisione Urne sarà spostata entro l'anno nell'area dello stabilimento di Campo Tizzoro mantenendo la propria missione industriale salvo che per le lavorazione delle piastre per lingottiere, le eventuali ricadute occupazionali saranno affrontate attraverso specifico confronto, al fine di garantire nel tempo l'impiego degli attuali dipendenti nell’area della Montagna Pistoiese.
Riguardo alla sopracitata area è ormai noto che l'Europa Metalli si è impegnata a fondo, per quanto era ed è nelle sue possibilità per alleviare il problema occupazionale che si viene creando con la chiusura della Sedi, tanto che si è assunta l'onere dì far fronte al turnover ed agli incrementi di organico con il personale posto In mobilità dalla Sedi, stessa.
Per quanto riguarda l'indotto la Società conferma l'orientamento a concentrare le proprie energie sull'attività produttiva affidando a terzi tutta una serie di servizi non strettamente legati al processo produttivo attivando i confronti che le parti ritenessero opportuno con le RSU e, se dei caso, con le OO.SS.; quanto al decentramento, nel caso vi si ricorra, la Società, tramite le Direzioni locali, si atterrà all’informazione prevista dall’art. 6 Disc. Gen. Sez. I del vigente CCNL.
Per quanto riguarda i dipendenti di ditte esterne presenti in stabilimento si conferma che è loro consentito l’accesso alla mensa aziendale […]

3 - Formazione professionale
Si confermano tutte le premesse sul ruolo e l'importanza della formazione professionale di cui al punto 2 dell’Accordo 14.11.95, come si conferma la Commissione Paritetica Centrale prevista dal punto citato.
Analogo organismo, composto pariteticamente da rappresentanti della Direzione e delle RSU, verrà istituito a livello di unità produttiva, con il compito di individuare le eventuali necessità formative rispetto alle funzioni aziendali e di proporre i modi ed i tempi per raggiungere lo scopo. Tali proposte verranno inoltrate entro il primo bimestre dell’anno alla Commissione Centrale che andrà a definire le priorità e darà il proprio benestare a seconda delle risorse economiche messe a disposizione della Società.
Nella convinzione che l'accrescimento della professionalità legata all’attività lavorativa sia un interesse condiviso sia dalla Società che dai dipendenti, nel caso che i moduli formativi siano organizzati e/o frequentati al di fuori dell’orario di lavoro, ai dipendenti interessati verrà corrisposto il 50% della retribuzione per le ore di frequenza, sempreché non vi siano fatti soggettivi ostativi alla frequenza fuori orario da parte dei lavoratori.

4 - Ambiente e sicurezza
La Società con il proposito di mantenere al massimo livello l'attenzione sulle problematiche inerenti alla salute ed alla sicurezza dei propri dipendenti e coerentemente alla tradizione che le è propria istituzionalizza per ciascuna realtà produttiva una riunione incentrata sui problemi riguardanti la prevenzione degli infortuni, l’igiene del lavoro e l’impatto ambientale
A tale riunione - che avrà cadenza mensile - parteciperanno, secondo la prassi consolidata negli stabilimenti, i rappresentanti per la sicurezza di cui all'art. 18 e 19 Dlgs 626/94. Nel caso sia da esaminare e/o commentare un problema specifico, i RLS potranno far partecipare, se lo ritengono opportuno, un lavoratore tra gli interessati al caso.
Con accordi aziendali del dicembre 1971, veniva riconosciuta la costituzione di “Commissioni Ambiente” per ogni stabilimento con il compito di:
a) controllare l'applicazione delle norme degli infortuni e delle malattie professionali;
b) presentare alla Direzione, ed esaminare con la stessa, proposte per miglioramenti della predetta situazione applicativa;
c) promuovere la ricerca, l'elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee alla tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori;
d) presentare alla direzione ed esaminare con la stessa, proposte per la concreta effettuazione di quanto al punto precedente.
Per il funzionamento di tali Commissioni il monte ore a disposizione di ciascun rappresentante sindacale venne incrementato di 20 ore/anno;
Considerato che i compiti affidati a suo tempo alla Commissione Ambiente, ricomprendono quanto oggi è previsto dal Dlgs 626/94 per i Rappresentanti per la Sicurezza; considerato che per il funzionamento di tali Commissioni era già concesso un incremento di 20 ore/anno del monte ore a disposizione di ciascun rappresentante sindacale; considerato quanto previsto dall’Accordo Interconfederale 22.6.95 a proposito dell'assorbimento di ore già concesse per lo stesso titolo ed a proposito del numero dei rappresentanti designabili, si conferma, così come era previsto dall’Accordo Aziendale 14.11.95, che ai Rappresentanti per la Sicurezza operano usufruendo del monte ore a disposizione delle RSU.
Quanto all'ambiente di lavoro ed alla sicurezza delle macchine, la Società conferma la sua attenzione, e quindi il suo impegno, alla soluzione dei problemi esistenti e futuri, assicurando altresì la formazione dei nuovi assunti ed i successivi aggiornamenti in caso di variazione di mansioni e/o di tecnologia.
Nel caso che congiuntamente il RSPP ed i RLS ravvisino la necessità di informare collettivamente i lavoratori di una specifica area su particolari accorgimenti e/o problematiche ambientali e di sicurezza, si terranno appositi incontri con gli interessati senza gravare sui mante ore sindacale.
Premesso che l'Azienda e le direzioni delle unità locali -in linea con il Dlgs 626/94 - hanno sempre informato e continueranno ad informare i responsabili delle ditte esterne sui rischi dell'ambiente in cui si trovano ad operare, tenuto altresì presente che nei contratti di appalto la Società Europa Metalli già richiede tassativamente alle ditte appaltatrici il rispetto delle norme sulla prevenzione nonché quelle contrattuali e legislative tutte, si vuole in questa sede riaffermare l'intento ad eliminare sistematicamente i fattori di rischio mediante idonei investimenti programmati annualmente.
Muovendo da queste premesse, l'Azienda condivide l'istanza delle OO.SS. ed acconsente a fornire -previa specifica richiesta- ospitalità presso i propri locali ad incontri fra RLS e RSPP delle ditte appaltatrici che lo ritenessero opportuno al fine di esaminare possibili problemi connessi alla loro attività lavorativa ed ai rischi ad essa connessi.

5 - Organizzazione del lavoro - Inquadramento - Incentivi
Le parti convengono che la ricerca di forme di organizzazione dei lavoro alternative e nuove rispetto alla tradizione aziendale è funzionale al miglioramento complessivo dei risultati della Società ma anche che queste nuove forme non possono andare a discapito delle normali condizioni di lavoro.
Nell'ambito di tale premessa, si inquadra ad esempio l'attuale esperienza della metodologia TPM introdotta di recente su due linee dei reparto tubi dello stabilimento di Serravalle. Considerato che anche i lavoratori hanno condiviso la valutazione positiva sull'efficacia del metodo, la Direzione dello stabilimento provvederà ad estenderlo progressivamente quanto meno a tutti i principali Impianti. La Società, per conto suo, si riserva di valutare l'opportunità di introdurre la TPM, od altre forme analoghe di coinvolgimento degli operatori sia di produzione che di manutenzione, anche nelle altre unità produttive, in accordo con le RSU.
Se nell'ambito di questi programmi sarà riscontrato opportuno riqualificare il personale addetto, saranno attivate le procedure di formazione di cui al punto 3 del presente Accordo.
Seguendo l’esperienza di Serravalle e scontato un periodo di sperimentazione, potranno essere introdotte, accanto al tradizionale cottimo, altre forme di incentivazione individuale/di gruppo. […]

6 - Orari
Premesso che l’utilizzazione dei diversi regimi di orario è una forma di flessibilità intesa come condizione necessaria perché l'Azienda abbia la capacità di rispondere alle opportunità che vengono dal mercato, ed in considerazione delle consolidate esperienze realizzate nelle varie realtà produttive con la definizione di accordi di comune soddisfazione tra le RSU e le Direzioni degli stabilimenti, viene concordemente riconosciuto che è necessario mantenere consolidare e sviluppare le quote di mercato raggiunte, nonché cogliere -quando si verifichino- particolari occasioni di lavoro così come di fatto già realizzato in tutti gli stabilimenti della Società mediante accordi tra le Direzioni aziendali e le RSU, con la possibilità di superare, in maniera strutturale e/o contingente, i tradizionali 15 turni settimanali.
Le Parti avendo già appurato sulla base delle esperienze trascorse che – pur in presenza di contrattazioni separate (e scaglionate nel tempo) nelle singole Unità produttive- di fatto, i benefici economici collegati al superamento del 15° turno conseguono risultati sostanzialmente omogenei con differenze minime e non significative; si conferma che eventuali nuove necessità che si dovessero determinare dovranno fare riferimento alle condizioni già realizzate, sia organizzative che economiche.
Per quanto riguarda le novità introdotte dal CCNL 8.6.99 in terna di Conto-ore e di Banca-ore la Società, poiché nel frattempo sono state chiarite a livello nazionale, le difficoltà applicative derivanti dalla vigente normativa previdenziale e fiscale, conferma la loro definitiva applicazione nei modi e nei termini previsti dallo stesso CCNL, a decorrere dal 1° luglio p.v. come da comunicato congiunto Federmeccanica-Fim-Fiom-Uilm del 4 maggio 2000.