Tipologia: Protocollo d’intenti sulla sicurezza e l’ambiente
Data firma: 4 marzo 2008
Parti: Banca Popolare di Novara e le Segreterie Organi di Coordinamento costituite presso BPN
Settori: Credito Assicurazioni, Banca Popolare di Novara
Fonte: FISAC-CGIL

Protocollo d’intenti sulla sicurezza e l’ambiente
Il giorno 4 marzo 2008 in Novara, la Banca Popolare di Novara spa e le Segreterie Organi di Coordinamento costituite presso BPN premesso che
- dopo l’accordo 29.2.1992 si sono tenute numerose riunioni della Commissione Sicurezza e della Commissione Ambiente e sottoscritti tra le Parti il protocollo 24.11.1993, nonché le intese 30.11.1993 – 11.3.1994 – 20.10.1994 – 14.11.1994 12.11.1997 – 16.2.1998 – 19.7.1999 – 2.9.1999 - 17.5.2001;
- a partire dal mese di ottobre 2007, si è svolta una serie di incontri sui temi della sicurezza antirapina, dell’ambiente e della tutela della salute nei luoghi di lavoro in attuazione di quanto previsto dal vigente accordo 29 febbraio 1992 istitutivo delle Commissioni Sicurezza e Ambiente;
- nell’ambito delle suddette riunioni, segnatamente in ordine all’argomento della sicurezza antirapina, la Banca ha rassegnato l’intendimento di addivenire alla riduzione di n. 75 guardianie armate, previa implementazione ed introduzione di dotazioni tecnologiche sostitutive della vigilanza; a tal fine, nel corso del mese di novembre 2007, ha consegnato alle Organizzazioni Sindacali la documentazione relativa alla razionalizzazione della vigilanza armata e dei presidi tecnologici per l’analisi tecnica da effettuare in seno alla Commissione Sicurezza;
- le OO.SS. in riferimento all’intendimento aziendale di cui al punto precedente, precisano che l’eventuale riduzione della guardiania armata, potrà realizzarsi solo dopo una analisi e una condivisione delle Parti, dei risultati dei lavori della Commissione Paritetica Sicurezza, ai sensi e per gli effetti delle previsioni dell’accordo del 29.2.1992 e successive modifiche e/o integrazioni;
- la Banca e le Organizzazioni Sindacali hanno quindi proseguito gli incontri ravvisando la necessità di sviluppare, con l’assistenza ed il supporto della Funzione Sicurezza e 626 di Gruppo, un’ampia riflessione sugli argomenti, dando luogo ad un’articolata attività di confronto;
- conseguentemente, è stata reciprocamente condivisa l’esigenza di procedere, nel quadro della normativa aziendale e legislativa vigente, alla definizione di un Protocollo d’intenti contenente i principi di riferimento per l’attuazione degli interventi in materia di sicurezza e di ambiente appartenenti alle determinazioni della Funzione Sicurezza e 626 e del Servizio Tecnico Operations, secondo gli ambiti di competenza delineati dal Regolamento di Gruppo.

Le Parti concordano su quanto di seguito precisato.
La Commissione Paritetica Sicurezza e la Commissione Paritetica Ambiente vengono unificate e ridenominate Commissione Paritetica Sicurezza ed Ambiente.
La Commissione Paritetica Sicurezza ed Ambiente, (che vedrà la partecipazione di un componente delle Relazioni Aziendali, della Funzione Sicurezza e 626 o del Servizio Tecnico Operations e di due componenti per ciascuna Organizzazione Sindacale) senza alcuna modifica delle proprie modalità di funzionamento e di partecipazione dei componenti di parte sindacale, confermando le prerogative e le competenze di cui all’accordo 29.2.1992, viene riconosciuta quale organismo idoneo ad accogliere le fasi di informativa, di verifica e confronto non negoziale che, a richiesta delle parti, si rendessero necessarie in relazione agli interventi dai quali derivino, anche in modo temporalmente limitato, modifiche alle condizioni ambientali complessive dei singoli luoghi di lavoro. Verranno altresì discusse e verificate le eventuali segnalazioni e/o denunce pervenute in materia di safety e/o security. Nell’ambito dei lavori della Commissione, tenuto conto del quadro normativo definito dai D.Lgs. 626/94, 494/96 e successive variazioni ed integrazioni, saranno verificate e ricercate le modalità tecniche di intervento volte a limitare gli impatti sulle condizioni di lavoro dei dipendenti (layout dell’ambiente di lavoro, tutela dell’integrità dei dipendenti, sistema antirapina, ecc.).
In tale direzione, viene data conferma della immediata disponibilità aziendale a svolgere uno o più incontri, anche con la presenza del Servizio Tecnico Operations, per affrontare le problematiche delle condizioni ambientali sui luoghi di lavori e della applicazione delle previsioni legislative in materia, con particolare riferimento alle aperture di nuovi sportelli ed ai lavori di ristrutturazione in corso o in previsione di avvio, problematiche già segnalate al Responsabile del predetto Servizio nel corso della riunione tenutasi in data 30 gennaio 2008.

Sicurezza antirapina
In relazione alla attuazione degli interventi aziendali di razionalizzazione e ridefinizione dei presidi di security, le Parti convengono di riconoscere quali principi di riferimento nella materia i punti più sotto indicati:
1. Aspetti di normazione generale: verifica della evoluzione della normativa generale in materia di sicurezza antirapina, segnatamente in ordine al rischio rapina assunto come rischio specifico ed alla possibilità di segnalazione all’Inail dell’evento rapina in relazione al prodursi di certificati traumi di carattere psicologico.
2. Disciplina del momento post-rapina: individuazione consensuale delle disposizioni che definiscono tempi modalità e condizioni:
a) del ripristino o introduzione della guardiania, anche dinamica, presso gli sportelli che ne sono privi;
b) dell’implementazione dei presidi tecnologici presso gli sportelli, anche già dotati di presidio armato, che non dispongono dello standard più completo ed aggiornato (standard plus);
c) dell’attuazione della procedura di supporto e di cure sanitarie psicologiche in favore dei soggetti che abbiano riportato traumi in seguito all’evento rapina; a tale riguardo la Banca si rende disponibile ad:
adottare un protocollo sanitario, attivato su richiesta del dipendente interessato, ai sensi dell’art. 17 lettera i) del D.Lgs 626/94;
attivare misure a carattere specialistico, nel rispetto della riservatezza e della volontarietà, avvalendosi anche di specialisti psicologi.
In caso di rapina, rimangono inoltre definite le seguenti disponibilità della Banca:
- alla immediata comunicazione via e-mail, ai membri della Commissione Sicurezza e Ambiente, delle avvenute o tentate rapine, con descrizione della modalità dell’evento, dell’eventuale importo trafugato e degli eventuali traumi riportati dai presenti nello sportello;
- alla valutazione, con carattere di priorità, di eventuali richieste di trasferimento da parte dei collaboratori presso altra unità produttiva.
3. Aspetti organizzativi delle attività di services esterni: verifica delle modalità attuative di espletamento dei suddetti servizi (servizio di trasporto valori, contazione, operazioni di caricamento bancomat ecc.) e della loro conformità a standard di sicurezza per il contenimento del rischio rapina.
4. Razionalizzazione della vigilanza armata e dei presidi tecnologici: esame e verifica congiunti per la individuazione - attraverso un’analisi complessiva di tutti gli sportelli di rete da svolgersi in più fasi temporalmente distinte e successive - delle Filiali anche non vigilate e/o già oggetto di ristrutturazione ove estendere lo standard tecnologico più completo ed aggiornato (standard plus), nonché delle Filiali ove dismettere la guardiania, comunque previa introduzione dello standard predetto più avanzato, in relazione alla pericolosità della piazza ed alla ubicazione dello sportello, desunta dalla valutazione dei criteri degli indici e dei dati storici disponibili, ovvero delle Filiali ove aggiungere allo standard di sicurezza ritenuto in punto di fatto più idoneo la guardiania armata.
5. Disciplina presidi tecnologici: installazione, ove possibile, della pulsantiera di blocco/sblocco delle porte anche in altra postazione al di fuori dei box di cassa.
6. Eventi particolari: disponibilità a prevedere l’istituzione temporanea della guardiania armata, qualora lo sportello rimanga privo di adeguate difese per guasti e/o malfunzionamento dei principali presidi di sicurezza, anche dovuti a lavori di ristrutturazione.
7. Informazione: rivisitazione ed aggiornamento dell’attuale normativa aziendale in materia di maneggio e di custodia dei valori, nonché in materia di detenzione e consegna chiavi.
8. Formazione: avvio di formazione d’aula specifica finalizzata alla tutela dal rischio rapina (con preventiva illustrazione dei contenuti alle Organizzazioni Sindacali), a partire dalle Filiali * già oggetto di rapine;
ove dismettere la guardiania;
con un più alto livello di pericolosità.
Le verifiche e le normazioni correlate alla applicazione di detti principi di riferimento, in quanto espressione dei contenuti tecnici della materia, saranno utilmente oggetto dei lavori della Commissione Sicurezza ed Ambiente, che prenderanno avvio a partire dal 10 marzo 2008, di norma con cadenza settimanale.

Dichiarazione delle parti
Con riguardo alla dismissione della vigilanza armata sono confermati i contenuti dell’accordo 29 febbraio 1992.
Per tal modo, le Parti si danno atto che la dismissione potrà realizzarsi dopo la verifica in punto di fatto degli sportelli interessati.
Il lavoro della Commissione Paritetica Sicurezza ed Ambiente, con la finalità prioritaria di esaurire gli argomenti di cui al presente Protocollo, sarà oggetto di verifiche periodiche delle Parti, su richiesta di una delle stesse e comunque con almeno cadenza bimestrale a partire dal 15 aprile 2008.
I punti di condivisione cui perverrà tempo per tempo l’attività della Commissione sui contenuti del presente Protocollo saranno opportunamente verbalizzati dalle Parti firmatarie dello stesso attraverso la sottoscrizione di specifici verbali di accordo.
Le Parti si impegnano a favorire le condizioni per l’avvio a livello di Gruppo della Commissione Sicurezza e Ambiente per pervenire alla definizione di un Regolamento di disciplina dell’attività degli RLS.
Qualora tale commissione di Gruppo non addivenisse a determinazioni utili in tempi ragionevoli, le Parti convengono sin d’ora di ricercare a livello aziendale idonee soluzioni.

Novara, 4 Marzo 2008
Banca Popolare di Novara Spa
Segreterie organi di coordinamento costituite presso BPN