Regione Veneto
Deliberazione della Giunta Regionale 28 luglio 2014, n. 1333
Art. 7 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, pianificazione delle attività di prevenzione, formazione e assistenza anni 2014-2016 e delle attività di vigilanza negli ambienti di lavoro anno 2014. Report delle attività di vigilanza, prevenzione, formazione e assistenza anno 2013.
B.U.R. 19 settembre 2014, n. 91

 

Note per la trasparenza
La DGR recepisce il documento pianificazione delle attività di prevenzione, formazione e assistenza anni 2014-2016 e delle attività di vigilanza negli ambienti di lavoro anno 2014. Report delle attività di vigilanza, prevenzione, formazione e assistenza anno 2013 e "Indirizzi operativi per l'attività dei servizi SPISAL nel comparto agricoltura", elaborati dall'Ufficio Operativo e approvati dal Comitato regionale di coordinamento nella seduta del 17 giugno 2014.
Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro recepito con il DPCM 17.12.2007
DPCM del 21 dicembre 2007
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81
Intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome n. 23/CU del 20 febbraio 2014 "Atto di indirizzi per la realizzazione nell'anno 2014 di linee comuni delle politiche nazionali e il coordinamento della vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"
Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009/2011, approvato dal Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro il 17.06.2009
Obiettivi di salute e funzionamento dei Servizi delle Aziende ULSS individuati per l'anno 2014 con DGR 2533/2013.


L'Assessore Luca Coletto, riferisce quanto segue.
La tutela della salute nei luoghi di lavoro - materia che rientra tra quelle assegnate alla competenza regionale in attuazione dell'art. 117, comma 3, della Costituzione - ha subito negli anni più recenti profonde innovazioni in seguito all'emanazione di provvedimenti normativi che hanno adeguato l'ordinamento nazionale alle direttive europee di settore quali il D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, la Legge 3 agosto 2007, n. 123, il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 ed il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106.
In tale ambito, il ruolo delle Regioni e delle Aziende ULSS è individuato e disciplinato normativamente già nella Legge 23 dicembre 1978, n. 833, di riforma del Servizio Sanitario Nazionale e dalla legislazione successiva, con cui sono state definite le funzioni dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende ULSS, nell'ambito della prevenzione e vigilanza sui lavoratori e nei luoghi di lavoro.
In particolare, nella Regione del Veneto la materia della prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro è disciplinata dalla L.R. 30 novembre 1982, n. 54.
Il D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, e le successive modifiche intervenute con il D.Lgs. 19 marzo 1996, n. 242, oltre a definire i criteri di organizzazione e gestione della prevenzione e protezione dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro, ha disciplinato nel Capo VII le attività della Pubblica Amministrazione in ordine all'applicazione di tale normativa, precisando agli artt. 23, 24, 25 e 27 le attività di vigilanza, informazione, consulenza, assistenza nonché di coordinamento di tali attività, a livello nazionale e regionale.
In tempi più recenti l'art. 4, comma 1, della Legge 3 agosto 2007, n. 123, ha inteso dare concreta attuazione alle maggiori esigenze di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riservando l'individuazione "...dei settori prioritari di intervento dell'azione di vigilanza, dei piani di attività e dei progetti operativi da attuare a livello territoriale", nonché "dell'esercizio di poteri sostitutivi in caso di inadempimento da parte di amministrazioni ed enti pubblici" ad uno specifico Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previa intesa sancita ai sensi dell'art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni e Province Autonome.
In applicazione del disposto del già richiamato art. 4, comma 1, della Legge 3 agosto 2007, n. 123, è stato emanato il DPCM 21 dicembre 2007 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6 febbraio 2008, n. 31), che fornisce le indicazioni per la costituzione dei Comitati Regionali di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, affidando alle Regioni il compito di istituire detti Comitati destinatari di funzioni finalizzate a garantire l'uniformità dell'attività di prevenzione e vigilanza della pubblica amministrazione su tutto il territorio nazionale, anche al fine di individuare le priorità e le modalità dei rispettivi interventi nonché le sinergie da sviluppare.
Il ruolo e le funzioni del Comitato Regionale di Coordinamento sono stati, da ultimo, recepiti nel D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81- di riordino della materia della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - che all'art. 7 ha incardinato detto Comitato nel sistema istituzionale della prevenzione (Capo II del Titolo I), con la finalità di realizzare una programmazione coordinata di interventi, nonché l'uniformità degli stessi ed il necessario raccordo con il Comitato di cui all'articolo 5 e con la Commissione di cui all'articolo 6 del richiamato Decreto Legislativo.
Nella Regione del Veneto tale organismo è stato istituito con DGR 30 dicembre 2008, n. 4182 e con successivo decreto del Presidente della Giunta regionale del 22 luglio 2009, n. 136 è stata formalizzata la nomina dei componenti, giungendo poi all'insediamento del Comitato in data 29 settembre 2009 e dell'Ufficio operativo il 2 novembre 2009.
Con DGR 3 settembre 2013, n. 1560 la Giunta regionale ha provveduto al recepimento del documento di "Pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza, anno 2013", già approvato dal Comitato Regionale di Coordinamento del 9 luglio 2013, che ha costituito il programma operativo per l'attività prevenzionistica la cui rendicontazione è presente nel documento oggi posto all'approvazione della Giunta.
A seguito dell'attività svolta in coordinamento tra SPISAL, DRL, INAIL, INPS, ARPAV, VV.F., Autorità Portuale ed alla condivisione dei contenuti con le Parti sociali, l'Ufficio Operativo ha elaborato il documento "Pianificazione delle attività di vigilanza negli ambienti di lavoro anno 2014 e delle attività di prevenzione, formazione e assistenza anni 2014-2016. Report delle attività di vigilanza, prevenzione, formazione e assistenza anno 2013" (Allegato A), nonché il documento operativo denominato: "Indirizzi operativi per l'attività dei Servizi SPISAL nel comparto agricoltura" (Allegato B), approvati dal Comitato regionale di coordinamento nella seduta del 17 giugno 2014.
La richiamata programmazione per l'anno 2014 viene attuata, a livello periferico, dai Comitati provinciali di coordinamento, che provvedono ad elaborare la programmazione dell'attività coordinata ed a rendicontare l'attività svolta all'Ufficio operativo entro il primo trimestre di ogni anno.
La pianificazione e gli indirizzi operativi de quibus sono stati elaborati, altresì, al fine di favorire la formazione (secondo il piano già approvato con DGR 25 novembre 2013, n 2148 "Linee di indirizzo per la programmazione delle iniziative regionali di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 2014-2016"), l'assistenza ed i comportamenti omogenei negli interventi di vigilanza che tengano conto della gradualità del rischio nell'ambito del miglioramento dell'operatività dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende ULSS del Veneto, così come già espresso negli obiettivi dei Direttori Generali delle Aziende ULSS determinati con DGR del 20 dicembre 2013, n. 2533.
L'individuazione di indirizzi operativi per i servizi SPISAL, garantisce la trasparenza nei confronti delle imprese che sono, in tal modo, poste a conoscenza degli elementi critici, in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, su cui verranno effettuate le verifiche da parte delle Aziende ULSS.
In attuazione, poi, delle disposizioni dell'art. 2, comma 4, del DPCM 21 dicembre 2007 ed in relazione alle finalità previste dall'art. 5, comma 2, lettera c) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, i documenti posti all'approvazione della Giunta Regionale saranno trasmessi ai Ministeri della Salute e del Lavoro, nonché al "Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro".
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.


LA GIUNTA REGIONALE


UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale.
VISTO il DPCM del 21 dicembre 2007.
VISTO il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
VISTA la DGR 30 dicembre 2008, n. 4182.
VISTA l'Intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome n. 23/CU del 20 febbraio 2014 Atto di indirizzi per la realizzazione nell'anno 2014 di linee comuni delle politiche nazionali e il coordinamento della vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
VISTO il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009/2011, approvato dal Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro il 17.06.2009.
VISTI gli obiettivi di salute e funzionamento dei servizi delle Aziende ULSS individuati per l'anno 2014 con DGR 2533/2013
VISTO l'art. 2, comma 2, lett. o) della Legge Regionale n. 54/2012

delibera

1. di recepire i documenti "Pianificazione delle attività di prevenzione, formazione e assistenza anni 2014-2016 e delle attività di vigilanza negli ambienti di lavoro anno 2014. Report delle attività di vigilanza, prevenzione, formazione e assistenza anno 2013" (Allegato A), nonché il documento operativo denominato "Indirizzi operativi per l'attività dei Servizi SPISAL nel comparto agricoltura" (Allegato B), approvati dal Comitato regionale di coordinamento nella seduta del 17 giugno 2014, costituenti parte integrante della presente delibera;
2. di incaricare il Direttore della Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica, tramite l'Ufficio Operativo, al monitoraggio dell'attuazione, da parte dei Comitati provinciali di coordinamento, delle linee operative definite nei provvedimenti approvati;
3. di incaricare i presidenti dei Comitati provinciali di coordinamento della trasmissione del report dell'attività svolta, entro il mese di marzo di ogni anno all'Ufficio operativo che, raccolti i dati, predisporrà il rapporto annuale da presentare al Comitato regionale di coordinamento;
4. di incaricare il Direttore della Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica di provvedere, tramite l'Ufficio Operativo, alla trasmissione dei documenti recepiti ai Ministeri della Salute e del Lavoro, nonché al "Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro";
5. di stabilire che il documento operativo denominato "Indirizzi operativi per l'attività dei Servizi SPISAL nel comparto agricoltura" (Allegato B) rappresenta uno strumento di riferimento omogeneo per tutti gli operatori;
6. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Sezione Regionale Prevenzione e Sanità Pubblica;
7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs. 14/03/2013, n. 33;
8. di dare atto che la presente delibera non comporta spese a carico del bilancio regionale;
9. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Allegato A
Allegato B