Categoria: Commissione parlamentare "morti bianche"
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XVII LEGISLATURA
Giunte e Commissioni


Resoconto stenografico

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Seduta n. 17, mercoledì 3 giugno 2015

Esame della proposta di attivazione di un’inchiesta, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 4, comma 1, della delibera istitutiva del 4 dicembre 2013 e dell’articolo 11, comma 2, del Regolamento interno, in ordine ai profili di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro connessi al recente incendio sviluppatosi all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino

Presidenza della presidente FABBRI


PRESIDENTE
L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di attivazione di un'inchiesta, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 4, comma 1, della delibera istitutiva del 4 dicembre 2013 e dell'articolo 11, comma 2, del Regolamento interno, in ordine ai profili di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro connessi al recente incendio sviluppatosi all'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, secondo quanto convenuto nel corso della recente audizione con i vertici di Aeroporti di Roma e con i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori CGIL, CISL e UIL.
Avverto che della seduta odierna verranno redatti i resoconti sommario e stenografico.
Si sottopone alla Commissione la proposta di deliberare, ai sensi del combinato disposto dell'artico 11, comma 2 e dell'articolo 15, comma 1 del Regolamento interno della Commissione, l'attivazione di una specifica
inchiesta, in merito ai profili di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro connessi al recente incendio sviluppatosi all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
In merito al predetto evento la Commissione potrà avvalersi, oltre che degli strumenti parlamentari (previsti dal combinato disposto dell'articolo 16, comma 1 del Regolamento interno della Commissione, e dell'articolo 48 del Regolamento del Senato) anche dei poteri dell'autorità giudiziaria, ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione, nonché dell'articolo 4, comma 1, della delibera istitutiva del 4 dicembre 2013.
Di volta in volta la Presidente potrà valutare i moduli procedurali più efficaci per l'accertamento dei fatti, adottando l'atto che apparirà più appropriato per le finalità investigative (ad esempio, ispezione, perquisizione, sequestro, assunzione di informazioni, ai sensi dell'articolo 362 del codice di procedura penale) avvalendosi quindi, se del caso, anche dei mezzi previsti dal codice di procedura penale (taluni dei quali sono richiamati anche dal Regolamento interno della Commissione agli articoli 15, comma 1, secondo periodo, 16, comma 2, 17 e 18).
Avverto, quindi, che dopo il dibattito porrò ai voti, ai sensi dell'articolo 11, comma 2 del Regolamento interno della Commissione, la proposta di attivare una specifica inchiesta in merito ai profili di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro connessi al recente incendio sviluppatosi all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, nei termini sin qui illustrati, e di dare altresì mandato alla Presidente di adottare di volta in volta l'atto che apparirà più appropriato per le finalità investigative (ad esempio ispezione, perquisizione, sequestro, assunzione di informazioni ai sensi dell'articolo 362 del codice di procedura penale).
Prima di passare alla discussione e quindi alla votazione della proposta, faccio presente che l'audizione dei rappresentanti di Aeroporti di Roma S.p.A., che ha avuto luogo lo scorso 19 maggio, ci ha evidentemente colpiti anche per l'atteggiamento che i vertici di ADR hanno tenuto rispetto alle domande che tutti i colleghi hanno posto con l'intento di capire e di indagare sia le cause dell'evento, sia le modalità di intervento adottate negli istanti immediatamente successivi allo svilupparsi dell'incendio. Mi pare di poter interpretare un sentimento comune di insoddisfazione da parte della nostra Commissione rispetto alle risposte fornite in quella occasione. Come sapete c'è una parte del terminal interessato dall'incendio che è stata posta sotto sequestro ed è in corso un'indagine della procura, quindi ci sono sicuramente degli elementi che inducono anche ritenere che quello tenuto dai vertici della ADR fosse un atteggiamento per certi versi dovuto ma, proprio perché la nostra è una Commissione d'inchiesta che ha i poteri che abbiamo appena ricordato e menzionato, riteniamo che tale atteggiamento sia risultato oggettivamente evasivo.
A rafforzare una serie di nostri pensieri ed opinioni sono state anche alcune delle dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti dei sindacati dei lavoratori. Tra l'altro, vorrei ricordare ai colleghi che ci hanno chiesto di essere audite altre due sigle sindacali autonome, ovvero il CUB e l'UBS, e che nelle prossime settimane provvederemo a fissare un incontro.
Rammento, altresì, che nella giornata di domani una delegazione composta dalla senatrice Paola Pelino e dal senatore Daniele Borioli effettuerà un sopralluogo al terminal T3; bisogna considerare che tale area è sottoposta a sigilli e che quindi occorrerà anche verificare in che condizioni sarà possibile effettuare questo sopralluogo, che è il passaggio parlamentare propedeutico all'avvio della nostra inchiesta.
Rispetto a questa vicenda si pongono vari temi, sollevati anche dalle domande poste dai colleghi commissari, che riguardano: le cause che hanno scatenato l'incendio; i primi segnali di surriscaldamento del vano elettrico (ammesso e non concesso che sia stata quella la causa scatenante);
le modalità di intervento ed i rapporti che regolano i contratti d'appalto tra ADR, ENAC e l'azienda appaltatrice (come ricorderete, quattro o cinque degli operai che sono intervenuti per sistemare il vano elettrico sono stati indagati); le notizie diffuse nei giorni successivi all'incendio a proposito della presenza di diossina e, da ultimo, le ragioni che hanno reso possibile lo svilupparsi nell'arco di pochi minuti di un incendio di tali dimensioni che ha interessato un'area di oltre 1.000 metri quadrati.
In generale, tuttavia, quello che ci interessa affrontare è il tema della sicurezza nel suo complesso, sia nell'ambito di un aeroporto come quello di Fiumicino, sia, in generale, nei luoghi di lavoro collegati al sistema degli aeroporti.
A fronte di ciò credo che valga la pena che questa Commissione, per la prima volta da quando si è insediata, apra un'inchiesta e percorra tutte le strade possibili per accertare i fatti. Questa vicenda impone infatti di affrontare il tema della salute non solo dei dipendenti diretti di ADR, ma anche dei dipendenti di tutte le società che operano in quell'aeroporto, addetti ai negozi, lavoratori delle cooperative e personale delle Forze dell'ordine. A questo aggiungerei il tema della salubrità dei luoghi e della tutela della salute dei passeggeri che nell'aeroporto di Fiumicino transitano.
Lascio ora la parola ai colleghi che intendono intervenire.

FUCKSIA
Signora Presidente, vorrei sapere in che modo questo gruppo di lavoro della Commissione d'inchiesta si interfaccerà ad esempio con la ASL o con le indagini della procura onde evitare ridondanze e sovrapposizioni, e soprattutto se la Commissione intenda avvalersi della collaborazione - a mio parere fondamentale - di un tecnico della prevenzione esperto in ambiente e lavoro. Ritengo infatti che effettuare un sopralluogo al terminal T3, solo per vedere i sigilli, senza avere la cognizione e la competenza tecnica per svolgere un'indagine, sia un po' riduttivo.
A questo punto propongo, sempre a costo zero, perché immagino che tutto ciò non comporti una spesa, di integrare il gruppo di lavoro con dei tecnici della prevenzione esperti, consulenti per la sicurezza, per i quali potrei anche proporre dei nominativi, in modo tale da impostare l'indagine in modo corretto. Diversamente, vi è il rischio di giungere ad una conclusione diversa da quella cui giungerà la procura. La procura, in genere, delega alla ASL lo svolgimento di questi accertamenti preliminari, quindi a mio parere il primo passo è proprio il confronto con la ASL. Alcuni consulenti, tra l'altro, mi hanno riferito che è già noto come si sono svolti i fatti, quindi va benissimo che questa Commissione faccia i propri accertamenti, ma riterrei opportuno adottare delle cautele in modo da non giungere a delle conclusioni scorrette o discordanti da quelle che emergeranno in altre sedi di inchiesta. Quello che mi preoccupa, forse anche per inesperienza, è quale peso potranno avere gli esiti cui giungerà questa Commissione rispetto all'indagine ufficiale della procura, che delega tutta questa fase, come sempre avviene, all'ASL territorialmente competente, in questo caso quella di Roma Fiumicino.

PRESIDENTE
Vorrei dire per correttezza alla senatrice Fucksia, ma anche a tutti gli altri colleghi, che l'indagine della nostra Commissione si svolge in piena autonomia e quindi in totale indipendenza dai soggetti che audiscono, indagano e verificano compiti e funzioni, ma ovviamente sempre nella piena osservanza del principio di correttezza istituzionale e di leale collaborazione nei confronti della procura che, come ben sapete, sta già indagando e che abbiamo, proprio nel rispetto di tale principio, già contattato, precisando non solo che non intendiamo intralciare le indagini dell'organo giudiziario requirente, ma anche che vorremmo, con l'autonomia che ci è consentita, contribuire ad arrivare il prima possibile alla risposta rispetto ai temi oggetto di indagine
Per quanto riguarda le consulenze, la Commissione si avvale già della collaborazione del dottor Domenico Della Porta, esperto in materia, ma su questo ci soffermeremo più avanti. Oggi siamo chiamati a deliberare sulla proposta di attivazione di un'inchiesta.
Aggiungo che i soggetti che lei ha menzionato, come la ASL, e che sono coinvolti rispetto alla indagine attivata dalla procura, possono essere auditi da questa Commissione, sapendo ovviamente che la Commissione stessa, nello svolgere un'inchiesta, più che agli esiti che comunicherà, deve in primo luogo occuparsi del problema di capire e scoprire quanto è successo e di come, insieme alla procura, addivenire alla verità, in un tempo che spero, proprio a tutela della salute dei lavoratori e dei passeggeri, sia il più breve possibile, in tal senso operando con tutta la determinazione e le competenze di cui siamo dotati e delle quali potremo dotarci da qui alle prossime settimane.

D'ADDA
Signora Presidente, penso anch'io che sarebbe bene evitare di pensare che il lavoro di questa Commissione possa sovrapporsi a quello svolto in altre sedi; farlo la renderebbe un soggetto inferiore rispetto a chi si muove, giustamente, dovendo svolgere un'indagine e dovendo valorizzare le proprie competenze.
La nostra Commissione ha un ruolo che si affianca e che non è sovrapponibile a quello giudiziario e segue un suo percorso; se non ribadiamo questo concetto diventa poi difficile capire il senso di quello che siamo chiamati a fare: non siamo qui solo perché ogni tanto ci troviamo ad ascoltare le persone che vengono a parlarci!
Sono molto contenta che si proceda con l'inchiesta, proprio perché non ci hanno soddisfatto le risposte fornite da coloro che dovevano dirci come erano andate le cose. Tra l'altro, ho sottoposto alla Commissione il curriculum di una persona che, a mio avviso, rispetto alle questioni dell'inquinamento ambientale, potrebbe darci una mano, ovviamente affiancando chi già da mesi ci aiuta e che dobbiamo ringraziare per la presenza costante.
Credo che questa Commissione stia svolgendo un ottimo lavoro e ringrazio la Presidente per questo. Non dobbiamo assolutamente porci in un'ottica di inferiorità rispetto a chi agisce sul piano giudiziario, diversamente il nostro impegno non avrebbe senso, tanto varrebbe allora terminare qui i nostri lavori e fare un'altra cosa.

BAROZZINO
Signora Presidente, la ringrazio davvero per questa iniziativa. Devo ammettere che mi trovo stranamente d'accordo con la senatrice Fucksia. È vero che dobbiamo stare molto attenti a fare il nostro percorso, naturalmente senza ostacolare gli altri soggetti, ma penso anche che, se dobbiamo dare un contributo, una figura che, senza mancare di rispetto a nessuno, ci aiuti a capire realmente ciò che è successo possa solo aggiungere e non togliere valore alla nostra azione.
Ho ascoltato con molta attenzione le risposte che ci hanno fornito i responsabili di Aeroporti di Roma e ricordo che nel corso della loro audizione avevo posto, non a caso, una domanda. Dopo il fatto, avevo avuto modo di parlare con diversi rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) ed è per questo che ho chiesto quale fosse stato nell'ambito della vicenda il loro grado di coinvolgimento. La risposta, se ricordate bene, è stata: «Abbiamo comunicato dopo i fatti successi». Ma gli RLS, signora Presidente, si devono coinvolgere, non ci si può limitare a comunicare loro qualcosa, perché sono i soggetti che più conoscono l'ambiente.
Per questi motivi, penso, con profondo rispetto per chi già ci supporta, che non si debba sottovalutare la richiesta di un aiuto ulteriore, perché, dal mio punto di vista, può essere importante.

PRESIDENTE
Ha ragione, senatore Barozzino. Trattandosi di un'inchiesta, possiamo nominare dei periti.

BAROZZINO
Anch'io ho qualche nome da suggerire.

PRESIDENTE
Certo. Possiamo recuperare il lavoro già svolto dalla procura rispetto a quanto ci siamo detti (non dobbiamo per forza cominciare da capo) ed essere strumento ed elemento utile; ma possiamo anche avvalerci di tutte le professionalità del caso.

PELINO
Signora Presidente, concordo e aggiungo che noi non dobbiamo mai dimenticare che la nostra Commissione non si sostituisce alle procure. Noi dobbiamo, attraverso un'analisi (questa inchiesta, infatti, può essere ritenuta un'analisi) dell'accaduto, che non può essere cambiato, verificare come si possa, attraverso gli strumenti legislativi, correggere eventuali situazioni che potrebbero ripetersi. Questo deve essere ben chiaro. L'attivazione di un'inchiesta a noi serve come strumento legislativo, non dobbiamo sostituirci alle procure. Tengo a ricordare che il nostro lavoro è correggere laddove ci sono state delle mancanze e quindi fissare per legge modalità che garantiscano quello che invece oggi non è stato tutelato.

PRESIDENTE
Passiamo alla votazione.
(Il Presidente accerta la presenza del numero legale).
Metto ai voti, ai sensi dell'articolo 11, comma 2 del Regolamento interno della Commissione, la proposta di attivare una specifica inchiesta in merito ai profili di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro connessi al recente incendio sviluppatosi all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, nei termini sin qui illustrati, e di dare altresì mandato alla Presidente di adottare di volta in volta l'atto che apparirà più appropriato per le finalità investigative (ad esempio ispezione, perquisizione, sequestro, assunzione di informazioni ai sensi dell'articolo 362 del codice di procedura penale, eccetera).
È approvata.
(All'unanimità).
Colleghi, vi ringrazio.
Permettetemi di ringraziarvi anche per il dibattito che si è svolto in Aula due settimane fa. Per me è stato motivo d'orgoglio sul piano personale, anche se la nostra esperienza è ancora tutta da verificare. Nonostante le differenze, vi è stato un dibattito che mi ha molto colpito. Credo che l'intento che ricordava adesso la senatrice Pelino (quello cioè di avviare un'inchiesta per fare in modo che certi episodi non si verifichino più) sottenda allo spirito che muove i lavori di questa Commissione. Vi ringrazio veramente perché per me quella è stata davvero una giornata molto importante.


Note: Bozze non corrette dai relatori
Fonte: Senato della Repubblica