Tipologia: CCPL
Data firma: 1 giugno 2016
Validità: 01.01.2016 - 31.12.2018
Parti: Sezione provinciale costruttori edili di Confindustria Basilicata - Ance Matera e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Matera
Fonte: filleacgil.it

Sommario:

Premesse
Sistema di relazioni
1) Regionalizzazione
2) Prestazioni e servizi
3) Personale
4) Premialità
Art. 1 - Orario di lavoro
Art. 2 - Sospensione e riduzione di lavoro
Art. 3 - Indennità per lavori in alta montagna
Art. 4 - Attrezzi di lavoro
Art. 5 - Indennità per lavori in galleria
Art. 6 - EVR (Elemento variabile della retribuzione)
Art. 7 - Trattamento per ferie, gratifica natalizia e riposi annui
Art. 8 - Limiti territoriali
Art. 9 - Ferie
Art. 10 - Cassa Edile
Art. 11 - APE (Anzianità professionale edile)
Art. 12 - Mensa
Art. 13 - Servizio trasporto e indennità sostitutiva
Art. 14 - Validità e durata
Nota
Allegati
Allegato 1 - Modello di Autocertificazione aziendale sull’EVR (non raggiungimento di almeno uno degli indicatori aziendali per l'erogazione dell’EVR)

Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro Integrativo del CCNL per i dipendenti delle Imprese Edili e Affini del 19 aprile 2010 rinnovato il 1° luglio 2014

In Matera, il 1° giugno 2016, tra la Sezione provinciale costruttori edili di Confindustria Basilicata - Ance Matera […], la Feneal-Uil di Basilicata […], la Filca-Cisl di Basilicata […], la Fillea-Cgil di Matera […], considerato:
▪ il difficilissimo momento storico di crisi economica del Paese con tutte le conseguenze e ricadute, se non più gravi, che interessano il territorio della provincia di Matera e il settore dell’Edilizia;
▪ la necessità che il suddetto scenario deve necessariamente e concretamente essere supportato e regolamentato da un sistema di Istituzioni Centrali e Locali, Istituti Creditizi e Assicurativi, Vigilanza, capace di garantire sempre di più un futuro produttivo ed occupazionale pregno dei più elevati ed auspicabili livelli di qualità, formazione, sicurezza e legalità;
▪ la capacità delle imprese del settore dell'Edilizia di creare, con i giusti presupposti, valore aggiunto in termini economici e di benessere sociale;
viene stipulato ai sensi dell’art. 38 del CCNL per i dipendenti dell’industria edile e affini di riferimento, come modificato dall’accordo 1° luglio 2014, il presente CCPL a valere per tutto il territorio della Provincia di Matera, per tutte le imprese che svolgono le attività elencate nel citato CCNL e per tutti i lavoratori da esse dipendenti con le specificità di seguito elencate.

Premesse
Il settore delle costruzioni, da oltre 7 anni, vive una lunga e profonda crisi che ormai ha caratteristiche strutturali più che congiunturali.
Il modello di sviluppo che ha caratterizzato il periodo di crescita antecedente alla crisi, basato su una massiccia espansione, è superato in modo definitivo.
Purtroppo, nonostante le numerose iniziative svolte dalie nostre organizzazioni, non riesce ad emergere una politica consapevole di questo cambiamento che sia in grado di aprire una nuova fase di crescita con notevoli benefici per l’intera collettività, in particolare sull’occupazione.
Matera 2019 deve rappresentare anche e soprattutto per l’edilizia il volano di un nuovo slancio tante sono le opere pubbliche candidabili, altrettanti di interesse nazionali lo possono essere. Resta l’ultima grande occasione per spezzare definitivamente l’isolamento storico che ne ha limitato per decenni la possibilità di sviluppo economico e sociale.
Il tutto deve essere fatto con tempi certi, modalità trasparenti, favorendo nei limiti del possibile e nel rispetto di norme e leggi imprese e manodopera locale.
Il lavoro nero e irregolare nel settore dell’edilizia, deve essere definitivamente debellato.
Per riuscire in questa sfida occorre prima di tutto un nuovo protagonismo delle Istituzioni pubbliche in grado di regolare, pianificare, controllare e rispondere meglio agii interessi generali che non chiedono speculazioni ma, piuttosto, accesso ai Diritto alla Casa per i cittadini, nuove e moderne infrastrutture, sicurezza delle città che incrocia il tema della riqualificazione urbana, qualità della vita, sviluppo e crescita.
Il titolo che può racchiudere tutto ciò è una nuova politica industriale per il settore delle costruzioni edili.
Occorre, dunque, ben altro scatto da parte delle istituzioni visto il pericolo ormai acclarato di perdere per sempre l’intero sistema imprenditoriale e le alte professionalità costruite negli anni, che la crisi sta spazzando via inesorabilmente giorno dopo giorno. A ciò non è seguito neanche il decollo delle partite iva che conferma, pertanto, una mancata trasformazione dei posti di lavoro dipendente perduti.
Ciò impone quindi che tutti gli attori del territorio facciano fronte unico sul problema.
Emerge una chiara involuzione del sistema imprenditoriale verso una competizione al ribasso dove le aziende strutturate e regolari vanno sempre più in difficoltà e dove le costruzioni vengono eseguite in modo tale da comportare magari maggiori costi in manutenzioni ed eventuali recuperi delle opere.
Tutto ciò premesso porta alla considerazione che la contrattazione di secondo livello può essere una opportunità per tendere a quegli obiettivi in grado di rispondere alle esigenze pressanti del nostro mondo tra cui ¡’impoverimento delle condizioni materiali ed economiche, di lavoro e di vita dei lavoratori promuovendo la cultura della legalità, della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, mediante una sempre maggiore collaborazione e con il coinvolgimento anche degli Enti competenti come ASL ed Inail soprattutto in momenti informativi e formativi.
Tali impegni di collaborazione vanno quindi nella direzione di contribuire a rendere esigibili, per esempio, i protocolli sulla legalità, il tesserino di riconoscimento del lavoratore, ii registro formativo dell’impresa, ed ogni altra misura utile all’accrescimento dei valori richiamati.

Sistema di relazioni
Il sistema di relazioni deve evolversi realizzando una unità di tutte le rappresentanze del mondo dell’edilizia e di ogni territorio della Basilicata che trovi momenti organizzati e frequenti di incontro e possibilmente di sintesi presso un tavolo regionale permanente sul quale elaborare proposte e sottoscrivere accordi di sistema anche mediante [’ausilio di commissioni ad hoc.
A questa visione di unità e unicità di sistema nelle relazioni certamente potrà giovare la riforma degli enti bilaterali nel sostenere una nuova politica industriale regionale nel settore delle costruzioni.
Per questo ci prefiggiamo di realizzare i seguenti obiettivi:

1) Regionalizzazione:
per quanto sopra esposto si conviene sulla necessità di riorganizzare il sistema bilaterale lucano con l’istituzione di un'unica Cassa Edile Regionale ed un Ente Formazione e Sicurezza Regionale, tutto ciò in riferimento a quanto già sottoscritto dalle OO.SS. di categoria Feneal Uil - Filca Cisl - Fillea Cgil e presentato alle Organizzazioni Datoriali;

3) Personale:
si conviene di progettare percorsi per la formazione e la riqualificazione del personale degli Enti, in previsione della costituzione della Cassa Edile Regionale; ciò consentirebbe tra l’altro di impegnare il personale in ulteriori funzioni potenziando per esempio il recupero crediti, il contrasto ai fenomeni di irregolarità, evasione/elusione, il monitoraggio della presenza delle partite IVA, dei lavoratori autonomi e le forme di lavoro atipiche nei cantieri;

4) Premialità:
si conviene di introdurre forme premiali per le imprese che siano strettamente legate alla regolarità contributiva dimostrata dalla congruità, agli elevati standard di sicurezza ed al regolare rispetto del contratto di lavoro;

Art. 1 - Orario di lavoro
L’orario normale contrattuale di lavoro come previsto dal CCNL di riferimento è di 40 ore settimanali di media annua.
In considerazione delle particolari condizioni meteorologiche ambientali della Provincia di Matera e per garantire alla produzione la media annua delle ore lavorative, determinate sulla base delle predette 40 ore settimanali, le Parti convengono, sulla base di quanto previsto dall’art. 5 e di quanto demandato dal 3° capoverso dell’art. 38 del predetto CCNL di riferimento, che durante il periodo maggio- settembre l’orario normale giornaliero può essere prolungato fino ad un massimo di 9 ore.
L’impresa, ai fini dell’attuazione di quanto sopra, darà, comunicazione preventiva alla RSU di cantiere e/o, in mancanza, alle OO.SS. di categoria tramite l’Associazione territoriale dei datori di lavoro.
Per quanto non contemplato nel presente articolo, le Partì si rifanno all’art. 5 del CCNL di riferimento.
Per i lavoratori che professano una religione acattolica ai sensi della legge 1159/1929, è possibile concordare con i datori di lavoro, in via sperimentale, una distribuzione dell'orario di lavoro tale da consentire la professione del culto, senza che ciò comporti alcun tipo di aggravio aggiuntivo per l’impresa e fatto salvo le esigenze tecnico- organizzative e produttive.

Art. 3 - Indennità per lavori in alta montagna
L’indennità per lavori in alta montagna, fissata nella misura del 20% da calcolarsi sugli elementi della retribuzione di cui al punto 3), sub a), art. 24 e 44 del CCNL di riferimento, come modificato dall’accordo 1° luglio 2014, verrà corrisposta per i lavori eseguiti ad altitudini superiori a 950 mt s.l.m..
Per i lavoratori impegnati nella installazione delle reti di protezione su pareti di roccia, verrà riconosciuto una ulteriore indennità del 3% degli elementi della retribuzione sopra richiamati (da calcolarsi al netto del predetto 20%).
I suddetti trattamenti non sono dovuti agli operai che lavorano nella località costituente la loro abituale dimora.

Art. 4 - Attrezzi di lavoro
Di norma le imprese forniranno ai propri dipendenti idonei attrezzi di lavoro.
Ove, su richiesta dell’impresa, gli operai apportino attrezzi propri di lavoro, agli stessi verrà corrisposta un’indennità […]

Art. 5 - Indennità per lavori in galleria
Al personale addetto ai lavori in galleria, con decorrenza 1989, è dovuta in aggiunta alla retribuzione, un’indennità nella misura percentuale sotto indicata:
a) per il personale addetto al fronte di perforazione, d’avanzamento o allargamento, anche se addetto al carico del materiale, ai lavori di riparazione straordinaria in condizione di difficoltà e disagio, il 46%;
b) per il personale addetto ai lavori di rivestimento d'intonaco e di rifinitura d’opere murarie, ai lavori per opere sussidiarie, al carico ed ai trasporti nell’interno delle gallerie anche durante la perforazione,
l’avanzamento e la sistemazione, consolidamento e/o impermeabilizzazione dei terreni in fase di costruzione di gallerie, il 26,50%;
c) per il personale addetto alla riparazione e manutenzione ordinaria delle gallerie ultimate, compreso i lavori d’armamento delle linee ferroviarie, il 18,50%;
d) nel caso in cui i lavori di galleria si svolgono in condizioni di presenza di fango, getti d’acqua, gallerie o pozzi attaccati dal basso in alto, gallerie a sezione ristretta, gallerie distanti oltre 1 km dall’imbocco, è dovuta una ulteriore indennità del 20,50%;
e) qualora le condizioni di disagio di cui alla lett. d) presentino ulteriori difficoltà e il fronte di avanzamento superi i 4 km, è dovuta una ulteriore indennità del 30,50%;
Le predette percentuali vanno corrisposte per le ore di effettivo lavoro prestate nelle condizioni di cui sopra e, qualora i! numero delle predette ore/giorno sia superiore al 80% del normale orario giornaliero, le percentuali vanno corrisposte per l’intera giornata lavorativa.
Le predette indennità non sono cumulabili fra di loro e sono calcolate sugli elementi della retribuzione di cui al punto 3), sub a), art. 24 e 44 del CCNL di riferimento, come modificato dall’accordo 1° luglio 2014.

Art. 12 - Mensa
[…]
Nei cantieri lontani dalla periferia dei centri abitati, aventi la durata contrattuale di almeno diciotto mesi e con un'occupazione di non meno di 40 operai alle dirette dipendenze dell'Impresa appaltatrice, l’impresa, istituirà il servizio mensa garantendo, per ogni giorno d'effettivo lavoro, un pasto composto di pane, primo e secondo piatto con divieto assoluto di consumare bevande alcoliche durante i pasti.
La quota giornaliera di partecipazione dei lavoratori è pari al € 0,80 della paga lorda giornaliera; la composizione dei pasti giornalieri sarà fatta settimanalmente a cura dell’impresa; il controllo, se necessario, potrà essere effettuato fuori dell'orario di lavoro da una terna di operai da nominarsi ogni 15 giorni.

Nota
Ai fini della ratifica del presente CCPL, in coerenza con i principi di democrazia e rappresentanza, è necessario consultare i lavoratori nelle assemblee che si esprimeranno mediante votazione.