Tipologia: CCRL
Data firma: 4 aprile 2016
Parti: Confapi-Aniem e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil
Settori: Edilizia, Edili ed affini, PMI Toscana
Fonte: filleacgil.it

Sommario:

  Verbale di accordo
Premessa
Sistema bilaterale
Regolarità e banche dati
RLST
Formazione e sicurezza sul lavoro
Lavoratori autonomi
  Congedi
Indennità sostitutiva mensa e pasto caldo
Indennità di trasporto
Prestazioni extracontrattuali
Cassa Edile Regionale Toscana - Contribuzione
Riorganizzazione sistema bilaterale regionale
Elemento variabile della retribuzione (EVR)

Contratto Collettivo Regionale Toscana 2° Livello Edilizia Piccola e Media Impresa Confapi Aniem, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil

Verbale di accordo
Il giorno 04 aprile 2016 presso la sede territoriale di Confapi Aniem Toscana di Poggibonsi (SI) si sono incontrati: […] Confapi Aniem Toscana […], Feneal Uil Toscana […], Filca Cisl Toscana […], Fillea Cgil Toscana […] e hanno convenuto quanto segue per il rinnovo del CCRL per le Piccole e Medie Imprese della Toscana che applicano il CCNL sottoscritto dalle stesse organizzazioni.

Premessa
In un contesto di crisi strutturale che da anni sta colpendo l'intero comparto delle costruzioni del territorio con le conseguenze drammatiche sul sistema delle imprese e sulle dinamiche occupazionali, l'occasione del rinnovo del contratto di 2° Livello ci offre l'opportunità per rafforzare un confronto già in atto sulle ripercussioni sociali di questa condizione, sulle implicazioni del sistema bilaterale, sui cambiamenti necessari e sugli interventi da mettere in atto consapevoli della responsabilità che deriva dal nostro ruolo di Parti Sociali di un settore da sempre motore dello sviluppo e con l'auspicio che torni ad esserlo.
È indubbio che dobbiamo dotarci di ulteriori regole, rendendole più aderenti alle necessità del comparto, più lungimiranti ed innovative, a reciproca garanzia di un regolare e positivo sviluppo del settore edile, oggi in stato di profonda sofferenza, aggravata anche da una crescente competizione sleale fra imprese.
Questi anni di crisi hanno messo a dura prova resistenza delle imprese più sane del settore, hanno evidenziato le carenze presenti nel sistema degli appalti, l'inadeguatezza dei controlli e spesso delle istituzioni, nel contrasto alle irregolarità.
L'obiettivo prioritario deve essere la difesa di quel sistema che non vuole essere inghiottito da logiche malavitose di corruzione, riciclaggio, illegalità, convinti che solo attraverso la regolarità e la trasparenza possiamo affermare la qualità del lavoro e salvaguardare questo settore. I ribassi raggiunti negli appalti, i risultati delle ispezioni e dei controlli, l'aumento della precarietà evidenziano un settore; in cui la Sicurezza sul lavoro, la qualità del costruito e la formazione sono state relegate a meri principi.
Si condivide la necessità di intervenire prioritariamente attraverso la bilateralità, garantendone la sostenibilità elevando le relazioni tra le Parti Sociali in una logica che punti ad un rafforzamento del settore e degli attori che ne fanno parte, con l'obiettivo di difendere il nostro sistema produttivo, le imprese e l'occupazione, di dare risposte salariali tutelando i lavoratori e le imprese del comparto edile.
Considerando i ritardi con i quali le Istituzioni affrontano questi temi e le pesanti ripercussioni che questo comporta sull’economia e sulla tenuta occupazionale del comparto Edile nel suo complesso, si condivide un percorso di rilancio del settore, facendo perno sul grande bagaglio di conoscenze, competenze e professionalità che hanno sempre caratterizzato gli Imprenditori e le loro Maestranze.
Inoltre le Parti, considerando quanto in premessa, individuano in questi contenuti gli ambiti strategici su cui si impegnano ad elaborare proposte concrete da avanzare nelle opportune sedi ai soggetti istituzionali e alle altre Parti Sociali del settore.
La contrattazione è ritenuta infatti lo strumento più idoneo per promuovere le azioni che garantiscano l'unità del comparto, la partecipazione e la rappresentanza di tutti i soggetti.
In una fase di crisi, la tutela dei diritti e la centralità del lavoro rappresentano il punto da cui partire in questo percorso.

Sistema bilaterale
Nel rispetto di quanto in premessa enunciato riconfermiamo la necessità, oggi più che mai urgente, di raggiungere l'obiettivo dell’unicità di sistema, motore del rafforzamento della rappresentatività del settore.
In Toscana l’unico concreto atto è stato quello del Coordinamento Regionale dei Comitati Paritetici, che deve vedere un suo rafforza mento ma non può considerarsi esaustivo, si rende necessario, superare, celermente, alcune palesi incongruenze esistenti da tempo che non hanno ragione di essere; in particolare l’anomalia del Formedil Toscana che vede esclusa la partecipazione e il contributo del sistema bilaterale regionale.
A tal fine sarebbe auspicabile la costituzione di una commissione paritetica, composta dalle parti sociali dei due sistemi, per avviare in concreto questo importante obiettivo; siano consapevoli che per affrontare in maniera seria questo tema esistono nodi complessi e articolati, che se affrontati e risolti consentirebbero di fare un notevole passo in avanti verso la realizzazione del sistema unico in edilizia in Toscana.
La commissione dovrà servire inoltre per consentire la piena rappresentanza di tutte le Parti Sociali.
Si rende necessaria una rivisitazione del sistema bilaterale regionale che abbia come obiettivo un suo consolidamento nel rispetto dei compiti attribuitigli dalla contrattazione, attraverso una più attenta applicazione conforme alle mutate esigenze del settore oltre che a garantire fin da subito la piena rappresentatività dei soggetti costituenti.
In un momento di riduzione consistente delle risorse questo è possibile soltanto razionalizzando le spese dell'ente con un'attenta analisi dei costi di gestione per un suo mantenimento e della sua organizzazione.

Regolarità e banche dati
Al fine di ridurre, contrastare e recuperare le morosità esistenti e le violazioni contributive si rende opportuno un maggior utilizzo delle risorse umane interne.
È comunque obbiettivo da perseguire velocemente un intervento delle Parti Sociali ad ogni livello, finalizzato alla modifica delle disposizioni di Legge vigenti che penalizzano la regolarità nel settore edile e favoriscono ulteriormente la irregolarità e la concorrenza sleale tra le imprese.
Le Parti considerano necessario definire procedure interne alle Casse Edili per la certificazione della congruità nonché promuovere protocolli con enti e stazioni appaltanti oltre al pieno utilizzo del sistema delle notifiche preliminari, utile sia per monitorare la regolarità delle imprese iscritte che per promuovere la qualità del sistema degli appalti.
Si ritiene che le Parti debbano anche favorire la regolarità riguardo al problema del distacco comunitario ed extra comunitario e dell'evidente problema dell'utilizzo di manodopera diversa dal lavoro dipendente come ad esempio le false Partite IVA.
Occorre infine intervenire per fare in modo che le imprese che svolgono lavori edili applichino uno dei contratti edili e non contratti diversi più economici.
Si ritiene necessario lo sviluppo e l’approfondimento di questi argomenti costituendo una commissione apposita entro 3 mesi dalla sottoscrizione del contratto, nel tentativo di limitare quanto possibile questi fenomeni elusivi laddove presenti.

RLST
Considerando la ormai triennale esperienza degli RLST, la sua definitiva strutturazione e il suo riconoscimento da parte di imprese e lavoratori, si rende opportuno rivedere l’organizzazione dell’attività svolta sostenendola per una più capillare supervisione del territorio, applicando definitivamente i compiti che le norme egli accordi gli attribuiscono.
Le Parti monitoreranno l'andamento del Fondo RLST e in caso di nuova incapienza definiranno le misure contributive necessarie.

Formazione e sicurezza sul lavoro
La formazione professionale e la sicurezza devono essere rafforzate e potenziate anche attraverso l’utilizzo dello 0,30 destinato alla formazione continua, per la piena realizzazione dell'obiettivo della riqualificazione di imprese e lavoratori, per garantire una preparazione adeguata in termini di sicurezza al fine di ridurre/azzerare il rischio infortunistico.
Formazione che deve avere inoltre come obiettivo non solo quello legato agli obblighi sulle norme relative alla sicurezza che resta una delle missioni centrali, ma puntare ad un nuovo modello di impresa attenta all’evoluzione del mercato ed in particolare alla cosiddetta green economy.
[…]
Viste le modifiche normative regionali, la formazione edile deve implementare i suoi rapporti con il sistema pubblico e radicarsi maggiormente sul territorio valorizzando le proprie eccellenze. È inoltre indispensabile partire dalle scuole e con esse intraprendere le necessarie collaborazioni affinché il valore e la cultura della sicurezza vengano recepite già dai futuri lavoratori.
Nella formazione dei nuovi assunti oltre alle 16 ore obbligatorie viene predisposto un modulo base per la green, modello che potrà essere implementato e affiancato ad altri in base alle analisi di mercato e alle esigenze formative che emergeranno dall'avvio del Blen.it
Oltre alla formazione altro pilastro messo a dura prova dalla crisi, numeri degli infortuni alla mano, è quello sulla sicurezza sul lavoro in un settore ad alto rischio. Occorre anche qui fare uno scatto in avanti, quindi tendere a sviluppare adeguatamente, con l’aumento del numero e della consistenza dei cantieri aperti, il ruolo del CTP nei sopraluoghi, implementare le collaborazioni istituzionali, sul modello di quanto fatto con Inail Regionale e con questo ultimo particolare strutturare definitivamente il rapporto ed il confronto Le parti sottoscrittrici del presente contratto si faranno promotrici dell'applicazione del tesserino di riconoscimento e della sua diffusione tramite la cassa edile, prevedendo la definizione di un modello informatizzato che possa contenere l'attività formativa che il lavoratore ha svolto, compresi i corsi sulla sicurezza e gli attestati o patentini per l'uso delle macchine di cantiere, percorsi professionali.
Le parti ritengono inoltre indispensabile estendere l'attività rilevante del CTP nelle visite di cantiere e di assistenza alle imprese ed ai lavoratori in stretto rapporto con gli RLST, ognuno per le proprie competenze e attribuzioni.

Lavoratori autonomi
I lavoratori autonomi senza dipendenti del settore edile rappresentano un consistente numero di operatori economici presenti nel settore delle costruzioni; le parti, consapevoli della responsabilità attribuitagli dalla loro funzione e sempre contrastando gli abusi e i falsi utilizzi come lavoro autonomo sono convinte che è opportuno garantirgli l'accesso alla bilateralità nelle modalità e per gli scopi di seguito evidenziati. Considerando anche l'evoluzione delle procedure del rilascio del DURC on line; si prevede l'accesso di questi lavoratori alle attività formative dal punto di vista della sicurezza sui luoghi di lavoro! e della qualificazione professionale oltre ai servizi del CTP Toscana e alla fornitura dei DPI.
Per poter usufruire di tali servizi il lavoratore dovrà presentare richiesta di iscrizione al CTP Toscana e versare un contributo trimestrale pari a 100,00 Euro.

Riorganizzazione sistema bilaterale regionale
Nel confermare la validità e l'importanza degli accordi e delle intese regionali sulla riorganizzazione interna degli enti (gestione del personale, software, costi ecc...), sul loro efficientamento e integrazione funzionale, le parti sono convinte che tali decisioni hanno urgenza di essere applicate così da raggiungere il livello di efficacia che si sono prefissate.