Categoria: 2017
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Tipologia: Accordo quadro interprovinciale
Data firma: 4 settembre 2017
Parti: Ance e Feneal, Filca, Fillea
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Padova Treviso Vicenza
Fonte: filcacisl.it

Sommario:

  Capitolo 1: L'evoluzione della contrattazione integrativa territoriale: perché un accordo interprovinciale
Capitolo 2: La revisione/riorganizzazione delle prestazioni ed assistenze contrattuali erogate dalle casse edili
Capitolo 3: Razionalizzazione dei costi gestionali delle casse edili
  Capitolo 4: Carenza malattia
Capitolo 5: Attivazione previdenza integrativa sanitaria
Capitolo 6: Contrasto al lavoro irregolare
Capitolo 7: Regolamentazione istituto trasferta
Capitolo 8: Regolamentazione mensa
Capitolo 9: Regolamentazione orario di lavoro
Capitolo 10: Regolamentazione indennità di reperibilità
Capitolo 11: Abrogazione regolamentazioni precedenti

Accordo quadro interprovinciale tra Ance e Feneal Filca Fillea di Padova Treviso Vicenza per il rinnovo della contrattazione integrativa territoriale edilizia industria

Capitolo 1: L'evoluzione della contrattazione integrativa territoriale: perché un accordo interprovinciale
La pesante situazione di crisi che ha investito il comparto delle costruzioni richiede che anche la contrattazione integrativa territoriale contribuisca ad individuare soluzioni che, nel mutato contesto economico in cui agiscono le imprese, possano valorizzare il ruolo del contratto come strumento per garantire alle imprese e ai lavoratori certezze di regole, omogeneità di prestazioni ed assistenze contrattuali garantendo nei contempo la salvaguardia degli equilibri economici e finanziari della bilateralità di settore.
La scelta di arrivare ad un accordo integrativo territoriale che abbia valenza per tutte tre le province permetterà di assicurare un quadro unitario di prestazioni ed assistenze, di omogeneizzare la disciplina di istituti contrattuali essenziali nella gestione del personale, di semplificare le regole per le imprese nonché di conseguire economie di scala per il sistema della bilateralità delle tre province.
A tale ultimo riguardo l'unificazione dei requisiti di accesso e di contenuto delle prestazioni e assistenze tra le tre province rappresenta il passaggio prodromico per favorire sinergie operative, realizzazione di aree comuni di gestione tecnica ed amministrativa tra gli enti bilaterali delle tre realtà coinvolte e possibilità di ulteriore aggregazione di servizi a livello interprovinciale nella logica indicata ed auspicata dal protocollo sugli organismi bilaterali allegato all'Accordo 1° luglio 2014 di rinnovo del CCNL Edilizia Industriale, i cui indirizzi e contenuti le Parti Sociali Territoriali delle tre province condividono integralmente. Tale prima ipotizzata forma di aggregazioni di servizi a livello interprovinciale non appare preclusiva ed anzi favorirà il percorso verso una bilateralità di sistema di tipo regionale, fermo restando il rispetto e l'applicazione delle eventuali deliberazioni e regolamentazioni che sulla materia dovessero essere adottate dalle parti nazionali.
Per quanto fino qui esposto le parti firmatarie confermano la rispettiva piena disponibilità alla sottoscrizione congiunta di una intesa interprovinciale sulle tematiche che sono di seguito riportate, recependo per tale profilo anche gli esiti del confronto negoziale già esperito sui medesimi temi.

Capitolo 6: Contrasto al lavoro irregolare
Al fine di promuovere la legalità e la regolarità delle lavorazioni di cantiere si adotteranno le iniziative necessarie a garantire il monitoraggio dì tutto il personale operante nei singoli cantieri, anche svolgente lavorazioni non riconducibili al CCNL Edilizia nonché la validazione del ruolo dell'ente unico bilaterale per la formazione/sicurezza come soggetto di riferimento per l'erogazione della formazione sicurezza in cantiere per tutto il personale che vi operi anche quando il suo rapporto di lavoro sia disciplinato da contrattazione collettiva di settore diversa da quella edile.
Congiuntamente le Parti Sociali Territoriali promuoveranno la stipula di protocolli di intesa con le Amministrazioni Pubbliche, segnatamente servizi SPISAL operanti nelle singole province e ispettorati territoriali del lavoro per creare osservatori di legalità, promuovere attività divulgative e informative in materia di salute e sicurezza nel settore edile, sviluppare le competenze e conoscenze dei lavoratori e rafforzare la conoscenza del sistema della bilateralità.
Nel contempo le parti convengono di proseguire nel confronto già in essere con la Regione Veneto per l'implementazione del sistema delle notifiche preliminari al fine di consentire l'accesso ai dati informativi in esse contenuti agli Enti Bilaterali di settore in conformità a quanto già previsto dal vigente Testo Unico sulla Sicurezza.
A tal fine le Parti Sociali Territoriali convengono di fare riferimento per la regolamentazione dell'Istituto allo schema di Protocollo d'Intesa mutuato dallo schema nazionale i cui contenuti sono già noti alle stesse Parti, fatti salvi gli adeguamenti di natura formale che ne semplifichino l'applicazione da parte delle imprese in sede di stesura della regolamentazione definitiva

Capitolo 8: Regolamentazione mensa
Le Parti confermano i contenuti di regolamentazione dell'Istituto quali definiti nella bozza già predisposta a seguito di confronto negoziale, fatti salvi gli adeguamenti dì natura formale che ne semplifichino l'applicazione da parte delle imprese in sede di stesura della regolamentazione definitiva.

Capitolo 9: Regolamentazione orario di lavoro
Le Parti confermano i contenuti di regolamentazione dell'Istituto quali definiti nella bozza già predisposta a seguito di confronto negoziale, fatti salvi gli adeguamenti di natura formale che ne semplifichino l'applicazione da parte delle imprese in sede di stesura della regolamentazione definitiva

Capitolo 10: Regolamentazione indennità di reperibilità
Le Parti confermano i contenuti di regolamentazione dell'Istituto quali definiti nella bozza già predisposta a seguito di confronto negoziale, fatti salvi gli adeguamenti di natura formale che ne semplifichino l'applicazione da parte delle imprese in sede di stesura della regolamentazione definitiva.

Capitolo 11: Abrogazione regolamentazioni precedenti
Con riferimento agli istituti contrattuali espressamente richiamati in precedenza la Parti Sociali Territoriali di Padova, Treviso e Vicenza confermano che l'accordo integrativo interprovinciale determina l'abrogazione/caducazione di ogni diversa precedente regolamentazione contenuta per i predetti istituti nei contratti provinciali di lavoro già applicati fino alla data di sottoscrizione dell'accordo integrativo interprovinciale con effetto dalla data di decorrenza dello stesso.
Per gli Istituti esclusi dall'ambito di regolamentazione del presente Accordo le Parti Sociali Territoriali ne convengono in via transitoria il mantenimento fino alla successiva piena armonizzazione demandata ad una commissione istituita ad hoc tra le parti firmatarie.

Padova, lì 04 Settembre 2017