Tipologia: Protocollo sulla Salute, Sicurezza e Ambiente
Data firma: 9 ottobre 2017
Parti: Eni e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil.
Settori: Chimici, Eni
Fonte: filctemcgil.it

Sommario:


Protocollo sulla Salute, Sicurezza e Ambiente

In data 9 ottobre 2017 si sono incontrati a Roma, Eni spa, anche in rappresentanza delle sue società controllate, e le Segreterie Generali e Nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil.

Premessa.
La salute, la sicurezza e l’ambiente sono tra i temi dì maggiore attenzione e complessità nella sostenibilità di Eni.
Nel corso di questi anni le Partì hanno sempre condiviso che la salute, la sicurezza e il rispetto dell'ambiente rappresentano per Eni e per i lavoratori beni primari irrinunciabili per io sviluppo delle attività produttive e lavorative.
Grazie ad un moderno ed efficace sistema di Relazioni Industriali le Parti, nel corso degli anni, hanno concorso insieme alla definizione, all'attuazione e alla diffusione di una cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, ritenendola una priorità assoluta e considerando i temi della salute, sicurezza e ambiente un prerequisito per le attività operative.
Attraverso questo comune convincimento è stato possibile sviluppare una cultura della salute, della sicurezza e dell'ambiente a livello aziendale che, anche recentemente, con la sottoscrizione dell'accordo sull'Osservatorio
Europeo per la Salute, la Sicurezza e l'Ambiente ha dato l'ennesima riprova dei comuni obiettivi delle Parti su questi temi.

Sicurezza.
Pur avendo ottenuto risultati significativamente positivi, e controllando le situazioni critiche che si sono determinate, Eni - in piena concordanza con le rappresentanze dei lavoratori - ha continuato a lavorare per migliorare ulteriormente la propria performance e la tutela dei lavoratori tenendo alta l'attenzione sulla sicurezza delle proprie persone, dei contrattisti, nonché dell'Integrità degli asset, ritenendo i temi HSE fondamentali, imprescindibili ed integrati nel suo modello operativo.
Esempio tangibile è stato l'approccio con cui Eni e le Organizzazioni Sindacali hanno affrontato la gestione degli eventi che hanno interessato nell'ultimo periodo la Raffineria di Sannazzaro ed il Centro Oli di Viggiano, coerentemente con un modello di relazioni industriali consolidato, basato su un dialogo trasparente e l'adozione di soluzioni condivise. In particolare, ['approccio costruttivo delle Parti su questi temi ha permesso di approfondire la situazione degli impianti, le modalità operative nei casi di emergenza, i rapporti con il territorio e le Istituzioni Locali e favorito anche la individuazione delle soluzioni più opportune per governare ì riflessi gestionali sui lavoratori coinvolti, A tale riguardo, le Parti ritengono che lo  sviluppo di un rapporto sempre più sinergico sui temi della sicurezza possa dare un apporto positivo nella gestione di tali problematiche.
Per perseguire gli obiettivi di sicurezza sono stati continuamente aggiornati i modelli dì organizzazione e dì gestione dei rischi idonei ad individuare e analizzare con ciclo continuo i potenziali rischi, valutarli e individuare le misure di prevenzione e mitigazione necessarie ad eliminarlo o diminuirlo. Questo impegno è sempre da promuovere nella partecipazione e condivisione con RLSA, RSU e lavoratori, nell'ottica del miglioramento continuo.
Notevole spazio ha trovato inoltre la sicurezza di processo, in termini di sistematizzazione dei controlli e di elevazione degli standard di sicurezza intrinseca degli impianti.
Tutte le iniziative poste in essere nell'ambito della sicurezza sono state sviluppate congiuntamente lungo tre direttrici principali; strutturale (adottando le best availabie technologies), procedurale (ottimizzando continuamente l'impianto normativo interno) e culturale/comportamentale (affinché la cultura della sicurezza sia parte integrante dì tutta l'organizzazione).
Affinché la cultura della sicurezza possa permeare profondamente tutte le strutture dell'Azienda e le persone che vi operano, sono state realizzate anche specifiche iniziative quali il Safety and Environment Day, finalizzate a premiare le realtà operative che conseguono importanti miglioramenti e le persone e i team che hanno sviluppato le migliori idee e progetti a tutela dei lavoratori e della protezione ambientale, e i Safety Road Show, incontri del top management di Eni con dipendenti e società contrattiste focalizzati sul tema della sicurezza: sono stati visitati in Italia e all'estero 25 siti in due anni.
Obiettivo delle diverse iniziative è quello di rendere tutti i soggetti protagonisti nella gestione della sicurezza, salute e tutela ambientale. L'ulteriore conferma dell'importanza che Eni e le Organizzazioni Sindacali attribuiscono alla sicurezza è stata la condivisione della realizzazione, a Gela, del centro di competenza "Safety Competence Center" (SCC) per la gestione di un pool interno dì figure professionali che, opportunamente formate, costituiscono dei veri e propri esperti della sicurezza, utilizzati per il coordinamento e la supervisione della sicurezza in tutte le attività e siti industriali di Eni.

Salute.
Eni ha fatto propria la definizione di salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo la quale la salute non è soltanto l'assenza di malattia ma è il pieno benessere fisico, mentale e sociale delle persone. Il costante impegno nel perseguire il miglioramento continuo su questi temi ha portato all'implementazione del nuovo modello per la gestione delle attività salute di Eni. Particolare attenzione è stata rivolta, oltre che alle attività obbligatorie per legge come la medicina occupazionale per le quali sono mantenuti elevati standard di prestazione per i programmi di sorveglianza sanitaria, all'erogazione dei servizi di assistenza sanitaria nei confronti delle persone di Eni e i loro familiari all'estero, attraverso le strutture sanitarie a gestione diretta e indiretta. È proseguito l'impegno volto a! miglioramento ed allo svolgimento di programmi e piani per la gestione delle emergenze mediche, delle epidemie e delle pandemie, con costante attività di informazione, formazione, esecuzione delle esercitazioni, adozione dì standard di qualità per la realizzazione delle nuove strutture mediche di Eni e per il miglioramento di quelle esistenti. Sono proseguite le attività di promozione della salute a favore dei dipendenti promuovendo varie iniziative dì prevenzione primaria, secondaria e terziaria e realizzando specifiche attività di informazione e formazione, finalizzate alla prevenzione delle patologie più diffuse nella popolazione generale. Prosegue, inoltre, l'impegno di Eni nella tutela della salute delle comunità mediante l'applicazione delle Linee Guida in materia di Valutazione dì Impatto sulla Salute per i nuovi progetti industriali o per le modulazioni di quelli già in essere.
Continua l'impegno nel processo di valutazione dei rischi per la salute (Health Risk Assessment), mediante il monitoraggio di indicatori biologici di esposizione che, integrando i piani di igiene industriale, permettono di valutare l'esposizione professionale dei lavoratori ad agenti chimici, fisici, biologici legati alle attività svolte, nonché di misurare l'efficacia di eventuali azioni di controllo.

Ambiente.
La tutela dell'ambiente è parte imprescindibile del modo di operare di Eni che svolge le proprie attività in conformità agli accordi e agli standard internazionali, nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle politiche nazionali. La gestione dell’ambiente è basata su criteri di prevenzione, protezione, informazione e partecipazione e ha come obiettivi fondamentali l'individuazione degli aspetti ambientali e l'adozione delle migliori tecnologie, la mitigazione degli impatti ambientali, la gestione di un sistema di prevenzione di eventi avversi di natura ambientale, diretti e indiretti, legati alle attività specifiche delle unità produttive nonché l'adozione di metodologie specifiche sulla base del livello di criticità riferito alla biodiversità a livello locale.
Al riguardo, le Parti ribadiscono che l'efficienza energetica rappresenti un'esigenza prioritaria, anche in un'ottica di sviluppo sostenibile.
In particolare, Eni è impegnata nella riduzione dei propri consumi e nel minimizzare l'impatto delle proprie attività: riduzione delle emissioni in atmosfera, ottimizzazione dei processo di gestione dei rifiuti e della risorsa idrica e rispetto della biodiversità.
Eni riconosce la-necessità di limitare (Innalzamento delle temperature a meno di 2°C rispetto all'età preindustriale anche attraverso l'implementazione di una climate strategy integrata nel proprio modello di business.
Il percorso di decarbonizzazione si basa sui seguenti tre pilastri: riduzione delle emissioni GHG, portafoglio low carbon, promozione del gas e impegno nelle rinnovabili.

Impegni di spesa in tema di HSE.
L'attività di Eni risulta tangibile anche alla luce dell'impegno economico in tema di HSE che, nell'anno 2016, è stato di circa 1,1 mld di € e si prevede un impegno per oltre 5 mld di € nel prossimo quadriennio.

Formazione.
Le Parti credono fortemente nella formazione come strumento per incrementare la cultura della sicurezza e prevenire gli infortuni, A sostegno del valore culturale della sicurezza, nel corso degli anni sono stati sviluppati programmi di sensibilizzazione e attività formative sui temi HSE legati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. A tale proposito, nell'anno 2016, è stato raggiunto un monte ore di circa 300.000 ore di formazione, mentre per il prossimo quadriennio si prevede un impegno di circa 2 min di ore di formazione.
L'attività formativa sui temi HSE legati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori sarà caratterizzata, quale obiettivo qualificante, da una pianificazione delle iniziative che, in particolare, valorizzerà i contributi che emergeranno nei lavori dei Comitati e di quanto condiviso nell'ambito della Giornata della Sicurezza, Salute e Ambiente. Ci si dovrà inoltre impegnare nella ricerca delle modalità di erogazione più efficaci, perseguendo un equilibrato mix fra formazione in presenza e a distanza.
In aggiunta ai percorsi formativi rispondenti a normative esterne, sono proseguite le iniziative volte a lavorare sul miglioramento continuo di processi e cultura aziendale in ambito HSE.
Ai fini della formazione si sta implementando il sistema denominato Tap Root; si tratta di un sistema d'analisi introdotto da Eni, che rappresenta una delle metodiche più utilizzate a livello internazionale per l'analisi degli incidenti, legati sia alla sicurezza di processo sia alla sicurezza sul lavoro. La Tap Root è un vero e proprio sistema di analisi aziendale che mette a disposizione strumenti per tutte le fasi del processo di approfondimento fino alla implementazione delle azioni correttive. Questa metodica, utile per omogenizzare le varie modalità dì analisi e favorire, di conseguenza, la "lesson learned" a livello generale, ben si presta anche a consentire di agire sulla formazione e sensibilizzazione continua delle persone.
Sempre con l'obiettivo di continuare a lavorare sulla cultura della sicurezza e proseguire un processo di miglioramento che mantenga l'attenzione sulle tipologie di incidenti attraverso azioni brevi e continue, si sta organizzando la seconda fase di Eni in safety con docenti della faculty interna Eni per consolidare la leadership sulla sicurezza rivolgendosi alla popolazione operativa sia interna che esterna (terzi).
Il ricorso alla docenza interna permetterà da un lato di valorizzare l’esperienza maturata dai trainar della prima edizione e dall'altra di condividere strumenti e comportamenti per il miglioramento del processo complessivo.

Innovazione, Smart Safety e digitalizzazione Salute.
Nel corso degli anni, grazie ad un'attenzione costante e ad un lavoro impegnativo a tutti ì livelli, Eni ha raggiunto posizioni di leadership nella tutela della salute e della sicurezza dei propri lavoratori e vuole continuare ad essere costruttore di sicurezza sul lungo periodo.
Un impegno particolare sarà dedicato a sviluppare specifiche strategie volte alla riduzione della gravità degli infortuni, A tale riguardo le Parti hanno approfondito riutilizzo di nuovi indicatori di sicurezza quali il Severity Incident Rate (SIR) che calcola la frequenza infortuni totali registrabili rispetto al numero di ore lavorate, tenendo conto del livello di gravità dell’incidente, e il Safety Culture Program (SCP) che identifica un obiettivo composto da "indicatori complementari" (Indice di Sicurezza Proattiva, Analisi degli incidenti, Implementazione progetto Inside Lesson Learned, Esercitazioni di Emergenza coordinate di terzo livello) che coinvolgono aspetti dì gestione preventiva della sicurezza.
Le Parti ritengono che l'utilizzo delle nuove tecnologie digitali (già disponibili sul mercato) anche per la rilevazione delle condizioni di pericolo, per la gestione delle emergenze e per il miglioramento delle performance dei DPI, oltre a dare coerenza a! dettato legislativo che impone all'impresa di adottare "tutte le misure che, secondo la particolarità dei lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori'', consentirà di realizzare un significativo miglioramento dei risultati già ottenuti in materia HSE.
A tale proposito, per essere sempre all'avanguardia nella gestione e ne, presidio dei rischi nei luoghi di lavoro, Eni sta sviluppando una tecnologia "internet of things in ambito HSE" a, fine di aumentare il livello di sicurezza nelle attività operative.
Attraverso l'impiego, nell'ambito della vigilanza del preposto, dì una serie di applicazioni innovative e dì apparati di ultima generazione, in coerenza con quanto previsto dalle normative in materia HSE e a tutela della privacy, dai CCNL di settore e dagli accordi vigenti con le Organizzazioni Sindacali, con l'esclusiva finalità di realizzare l'obiettivo di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, Eni in piena sintonia con le Organizzazioni Sindacali, intende perseguire l'obiettivo di accrescere:
• la rapida individuazione delle situazioni di potenziale rischio e di intervento durante l'esecuzione delle attività;
• la pronta evidenza di possibili situazioni di interferenza operativa;
• l'efficacia della protezione delle persone anche in caso di emergenza;
• il tempestivo intervento di assistenza e di emergenza medica;
• il rapido acceso ai servizi sanitari mediante piattaforma elettronica;
• la disponibilità e fruibilità dei dati sanitari.
Al fine di dare concretezza a tali obiettivi, le Parti condividono di avviare una specifica sperimentazione nella centrale Enipower di Ferrera Erbognone.
A tale proposito i dati saranno trattati esclusivamente per garantire la sicurezza e sono escluse altre finalità dì utilizzo che non rientrano negli intenti delle Parti dì cui al presente Protocollo.
La sperimentazione vedrà il coinvolgimento della RSU/RLSA e delle Strutture Sindacali Territoriali attraverso incontri di approfondimento per la definizione di un accordo operativo prima dell'avvio, a cui seguiranno fasi di monitoraggio nel periodo di sperimentazione e momenti di verifica a conclusione della sperimentazione stessa per valutarne i risultati.
Verrà inoltre avviata, sempre con il coinvolgimento delle RSU/RLSA e delle Strutture Sindacali Territoriali interessate, attraverso incontri di approfondimento per la definizione di accordi operativi, una prima fase
implementativa che vedrà coinvolti la Raffineria di Sannazzaro, lo Stabilimento Petrolchimico di Brindisi e il Centro Oli di Viggiano.
Le risultanze di questa prima fase implementativa saranno approfondite con le strutture sindacali nazionali e nella giornata della sicurezza; salute e ambiente.

Giornata della Sicurezza, Salute e Ambiente.
Le Parti, nel ritenere importante continuare a promuovere congiuntamente iniziative e progetti mirati a favorire io sviluppo e il consolidamento della cultura della sicurezza; della salute e dell'ambiente; condividono di istituire; una Giornata della Sicurezza, Salute e Ambiente che prevedrà la partecipazione della Direzione HSE, della Direzione Risorse Umane e Organizzazione; della Funzione Salute; delle Segreterie Generali e Nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, dei Responsabili del Servizio dì Prevenzione e Protezione (RSPP); dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Salute; Sicurezza e Ambiente e delle Strutture Sindacali Territoriali dei Siti; da svolgersi nelle diverse realtà aziendali. La prima edizione sarà organizzata entro il mese di giugno 2018.
Nel corso della giornata saranno approfonditi i principali indicatori in tema di sicurezza; gli andamenti infortunistici; gli strumenti e le metodologie per la valutazione e gestione dei rischi e la prevenzione di incidenti, gli strumenti gestionali per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei posti di lavoro, il tema del rischio stress lavoro-correlato, nonché l'evoluzione della normativa e i possibili impatti nelle varie realtà di Eni. Potranno inoltre essere approfondite e proposte iniziative congiunte di formazione e informazione sul tema della salute, della sicurezza e della tutela ambientale. Sarà inoltre approfondito il tema dell'individuazione del RLSA di Sito attraverso la costituzione, entro il mese di marzo 2018, di una commissione tecnica paritetica che ne approfondirà tutti gli aspetti. La giornata sarà anche l'occasione per confrontarsi su come sviluppare iniziative congiunte per accrescere ulteriormente il ruolo della conoscenza e del dialogo e continuare a valorizzare la cultura HSE anche attraverso un uso delle tecnologie digitali per aumentare gli standard di sicurezza e minimizzare l'impatto ambientale.