Categoria: 1999
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Tipologia: CIA
Data firma: 22 gennaio 1999
Validità: 22.01.1999 - 31.12.2002
Parti: Gruppo Metro e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil
Settori:
Fonte: filcams.cgil.it

Sommario:

  Informazione
Sviluppo e strategie
Investimenti
Relazioni sindacali
Formazione
Organizzazione del lavoro e articolazione orario
Mercato del lavoro
Nuovi assunti negli attuali magazzini e nelle nuove aperture
Premio aziendale
  Domeniche/festività lavorate
Banca delle ore
Salario aziendale
Trattamento ferie /pir-domeniche/festività
Premio di produttività
Modalità di erogazione
Collazione Inquadramento
Trattamenti normativi dei Magazzini Junior
Decorrenza e durata

Metro Italia, Contratto Integrativo Aziendale 22/01/1999 - 31/12/2002

Il giorno 22 Gennaio 1999 in Milano tra le imprese Metro Commerciale spa, Metro Centrale Acquisti spa, Metro Servizi Logistici spa, Metro Italia Cash And Carry spa, Metro Self Service all’ingrosso: Arno spa, Parma spa, Elmas spa, Modena spa, Udine spa […], la Filcams-Cgil […], la Fisascat-Cisl […], la Uiltucs-Uil […], con la partecipazione della "Delegazione trattante" in rappresentanza del Coordinamento Sindacale Nazionale dei Lavoratori Metro si è concluso il Contratto Integrativo Aziendale Metro

Informazione
Premessa:
E’ ormai in pieno sviluppo nel nostro Paese il processo di internazionalizzazione e di concentrazione nel settore della grande distribuzione, con operazioni di grande rilievo già avvenute ed altre in fase di definizione: l’arrivo di nuovi competitori nel Non Food, in particolare nel settore del mobile ed oggettistica per la casa, del fai da te, del giocattolo, se da un lato va incontro alle esigenze del consumatore, dall’altro pone problemi di posizionamento e di strategie innovative per le imprese generaliste.
In questo quadro che si fa sempre più difficile Metro deve primariamente risolvere i problemi dei magazzini "classici", afflitti dal decremento dei fatturati e da una dinamica dei costi che penalizza la sua formula di vendita a prezzi il più possibile contenuti ad operatori professionali; deve perciò ricercare uno spazio caratterizzato per il Food da una offerta sempre più segmentata e rivolta verso i bisogni delle varie categorie di Clienti, fra i quali emerge per importanza la ristorazione, senza dimenticare ove ancora possibile il supporto alla rete distributiva del dettaglio alimentare.
Più complessa appare la situazione del Non Food, in cui la posizione aziendale sul mercato deve confrontarsi sempre più frequentemente con la competizione dei cal. category killers e dei centri commerciali/ipermercati.
Le azioni che a tale proposito Metro intende sviluppare nei prossimi anni non possono prescindere da un rilancio dell’immagine di convenienza del Cash, con un assortimento mirato sulle specificità della Clientela.
Per affrontare questo impegnativo scenario competitivo l’azienda deve puntare sul miglioramento dei processi di approvvigionamento (dagli accordi per raggiungere la massa critica di acquisto al marketing di acquisto, alla logistica), di presentazione delle merci e di lay-out (ristrutturazioni e check-out unico), fino all’implementazione di un sistema informativo nuovamente all’avanguardia dell’Information Technology.
Presupposto per il raggiungimento di questi traguardi è in ogni caso la mobilitazione di tutte le energie del Personale che dovrà improntare la sua condotta al servizio al Cliente Metro, che costituisce il vero patrimonio aziendale ed è la pietra angolare dello sviluppo.

Sviluppo e strategie
Il piano di sviluppo della Metro per i prossimi 5 anni prevede:
1) Ampliamento della rete attraverso l’apertura di almeno 15 Magazzini Junior con un impatto occupazionale di circa 1500 posti di lavoro FTE, con prevalente localizzazione al Centro – Sud e Isole subordinatamente alla sollecitudine delle autorità preposte alla concessione delle autorizzazioni.
2) Una politica commerciale più incisiva giocata su una migliore combinazione delle leve di marketing mix e su una costante attenzione al Cliente, per riaffermare le caratteristiche distintive della Metro nel business del Cash.
3) Un riesame dei processi e delle attività svolte con l’obiettivo della ottimizzazione delle risorse e del miglioramento dell’efficacia dei risultati tramite la semplificazione e l’informatizzazione delle operazioni: ciò non solo in una ottica gestionale dell’esistente ma anche in un contesto in cui l’innovazione costituisca l’elemento propulsore della crescita.
4) Un crescente e costante coinvolgimento del personale negli obiettivi aziendali, utilizzando gli strumenti contrattuali e le possibilità di comunicazione istituzionali per contribuire al successo dell’attività informativa e formativa, in un quadro di consapevolezza e di responsabilizzazione.

Investimenti
Le azioni previste nel prossimo quinquennio comportano un investimento totale di circa 600 Miliardi di lire prevalentemente destinati alle nuove aperture nel Centro Sud/Isole e per una parte invece necessari per le ristrutturazioni delle aree di vendita e dei servizi, per il miglioramento della Logistica e della Information Technology, per interventi vari nelle unità di vendita relativi ad impianti, attrezzature, mezzi di trasporto, anche per l’adeguamento alla legge [dlgs] 626/1994.

Relazioni sindacali
Le Parti riconfermano il comune interesse ad un sistema di relazioni sindacali basato sull’osservanza degli accordi stipulati ai vari livelli contrattuali e sulla correttezza dei rapporti personali ed istituzionali, nel rispetto dei rispettivi ruoli; sottolineano l’importanza internamente al punto vendita di una dialettica serena tra la struttura di direzione e le rappresentanze dei lavoratori con lo scopo di ricercare le soluzioni più idonee a migliorare le performance aziendali, nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Le parti riconfermano nella sua sostanza l’impianto previsto nel CIA 93 per ciò che attiene alla distribuzione delle materie del confronto.
Nell’ottica del decentramento delle decisioni, allo scopo di incrementare la partecipazione dei lavoratori e per rendere sempre più reale il diritto di informazione e di consultazione dei lavoratori in particolare sulla materia dell’ODL, che permea tutta la vita operativa del punto vendita, viene costituita in ciascun magazzino una Commissione Paritetica ODL composta di tre membri scelti all’interno della RSU e di tre membri nominati dalla Direzione: si tratta di un organo consultivo che deve studiare ed approfondire le problematiche della ODL e trasmettere gli accordi realizzati in materia all’Organismo Bilaterale Metro.
L’Organismo Bilaterale è composto per la parte sindacale da 15 componenti (RSU e Strutture territoriali) oltre ai Segretari Nazionali e per la parte aziendale di 9 componenti (AM/SM/CUP) oltre alla DRU e costituisce l’organo tecnico dell’informazione strutturata che prevede due incontri annuali, uno in primavera a carattere prevalentemente informativo ed uno autunnale in cui potranno essere esaminate e validate proposte su tematiche di ODL, Formazione, ecc .

Organizzazione del lavoro e articolazione orario
*Le Parti ribadiscono che nella situazione del mercato e della competizione dei prossimi anni il rapporto con il Cliente è e deve restare al centro dell’universo Metro. Ciascun collaboratore in relazione al proprio ruolo aziendale deve attivarsi per realizzare concretamente nella sua attività quotidiana il concetto di qualità del servizio e di soddisfazione del Cliente.
*La ODL, è uno dei più importanti strumenti a disposizione per migliorare il rapporto con la Clientela: nell’ambito delle linee guida tracciate a livello nazionale, ogni punto di vendita /territorio definirà orari di lavoro e ODI, della vendita per dotarsi del sistema organizzativo che meglio possa rispondere alle specificità del mercato locale.
Premesso che gli obiettivi sono: il miglior servizio al Cliente, criteri di efficienza ed efficacia in un quadro di contenimento dei costi e un sistema chiaro, semplice e facilmente gestibile; le parti convengono che i FT e cosiddetti vecchi PT assunti ante 1-10-93 nei magazzini di CI - CE - CA -TO1 - RM2 - RM1 - FI - SD MES - GE -BA - RM3 - BZ - TO2 - VR - BO presteranno un minimo di 20 settimane a sei giorni (esclusi i PT a 20 ore che rimangono su cinque giorni) dal lunedì al sabato ed un numero aggiuntivo di 6 sabati effettivi nell’anno 1999; un numero incrementale di sabati e di settimane a sei giorni negli anni 2000 e 2001; a decorrere dal 1/1/2002 i lavoratori di cui sopra presteranno la loro attività su un minimo di 32 settimane a sei giorni (esclusi PT a 20 ore che rimangono su cinque giorni) dal lunedì al sabato. La distribuzione delle settimane a sei giorni e gli incrementi annuali del numero dei sabati e delle settimane a sei giorni, saranno definite a livello di singola unità produttiva entro il 31 gennaio di ciascun anno nell’ambito del calendario annuo (per il 1999 il termine sarà il 14 febbraio). Qualora entro la data indicata non venga raggiunto un accordo a livello locale le parti saranno affiancate dai contraenti il presente accordo. Rimangono comunque salvi i regimi di prestazione al sabato già precedentemente stabiliti in relazione a problematiche di magazzino o di scelta individuale.
Oggetto degli accordi, anche in attuazione dell’art. 35 parte 2° vigente CCNL, saranno tra l’altro:
- la definizione e la collocazione delle settimane a 6, 5 e 4 giorni.
- la definizione di:
– regimi di orario (compresi i PT) anche plurisettimanali.
- gli orari giornalieri di lavoro – le aperture domenicali / festive ed il conseguente presidio
- la programmazione delle ferie, dei PIR e dei ricuperi
- le quote del Premio di Produttività secondo i criteri definiti dal parametro "Flessibilità organizzativa".

Banca delle ore
In sostituzione del compenso del lavoro straordinario/supplementare, ai lavoratori che ne faranno esplicita e formale richiesta con valenza annuale (12 mesi), le ore di prestazione eccedenti quelle effettive secondo l’orario programmato, saranno accantonate su un conto individuale: esso potrà essere speso entro il 31/12 dell’anno successivo sotto forma di corrispondente tempo libero da utilizzare su blocchi giornalieri nel periodo di minore attività, coincidenti normalmente con il primo quadrimestre di ogni anno (gennaio- aprile). Nel caso di richiesta di periodi di durata superiore al mese (c.d. "sabbatici"), da programmare con un anticipo di almeno un anno o eventualmente in relazione al periodo e durata richiesta, al lavoratore sarà data la possibilità di fruire dei permessi della Banca delle ore nell’arco di tre anni. Le Parti si danno reciprocamente atto che la mancata fruizione del conto corrente della Banca delle ore non darà comunque luogo alla corresponsione di alcun trattamento economico sostitutivo a titolo indennitario o risarcitorio. A decorrere dal 1999 nella Banca Ore entreranno su scelta del lavoratore anche i permessi sostitutivi del trattamento retributivo delle festività cadenti in domenica.
Atteso il carattere fortemente innovativo dell’istituto Banca delle ore, lo stesso avrà carattere sperimentale per il primo biennio alla cui scadenza sarà verificata la sua efficacia in ‘ ne di conferma e/o adattamento, anche in relazione ad eventuali innovazioni in materia di orario a livello legale o contrattuale.