Tipologia: Accordo integrativo aziendale
Data firma: 19 giugno 1985
Parti: Elsag/Intersind e Fim, Fiom, Uilm, RSA
Settori: Metalmeccanici, Elsag
Fonte: fim-cisl.it

Sommario:

 

1 Verbale di accordo Intersind e allegati
1.1 Premessa
1.1.1 Organizzazione del lavoro - Programmazione del lavoro per i progetti di ricerca e sviluppo
1.2 Inquadramento
1.3 Orario di lavoro
1.4 Utilizzo delle ferie estive
1.5 Premio di produttività
1.6 Terzo elemento
2 Allegato 1 (22/4/85) Organizzazione del lavoro Programmazione del lavoro per i progetti di ricerca e sviluppo
2.1 Metodo
2.2 Obiettivi
2.3 Considerazione sull’esperimento ESP
2.4 Prospettive
3 Allegato 2 (22/4/85)
3.1 Retribuzione in funzione dei risultati
4 Verbale di accordo aziendale e lettere allegate
4.1 Orario di lavoro
4.1.1 Intervallo mensa

4.1.2 Elasticità di orario
4.1.3 Flessibilità di orario
4.1.4 Lavoro straordinario

 

4.2 Applicazione riduzione di orario di lavoro ex Art 5 Parte Generale Sezione 3 - CCNL 16/7/1979 per l’anno 1985
4.3 Calendario 1985
4.3.1 Chiusura estiva
4.3.2 Chiusura invernale
4.4 Inquadramento
4.5 Nuove tecnologie
4.6 Premio di produzione
4.7 Normativa trasferte
4.7.1 Permessi di rientro dall’estero
4.7.2 Apertura cantiere
4.7.3 Alberghi di 1A categoria
4.8 Adeguamento quote trasferta
4.9 Lettere allegate
4.9.1 5 P Operai
4.9.2 Superminimi
4.9.3 Straordinario 8 cat.
4.9.4 Vigilia di Natale
4.9.5 Informativa sui carichi di lavoro
4.9.6 Assicurazione malattie in trasferta estera
4.9.7 Iniziative sociali
4.9.7.1 Recupero tossicodipendenti
4.9.7.2 Fondo assistenziale interno


Accordo integrativo aziendale

1 Verbale di accordo Intersind e allegati

Il giorno 19/6/85 si sono incontrati in Genova: la Elsag spa, assistita dalla delegazione Intersind di Genova, la Fim - Fiom - Uilm unitamente alle RSA.
Le parti, dopo ampia e approfondita discussione in merito alle richieste avanzate dalle FLM con lettera del 14/11/84, hanno raggiunto il seguente accordo.

1.1 Premessa
Le parti nel complesso delle materie esaminate hanno approfondito i temi relativi alla distribuzione dell’orario di lavoro, all’utilizzo delle ferie nonché all’introduzione di una nuova o.d.l, per quanto riguarda la programmazione del lavoro per i progetti di R&S ed hanno individuato idonee soluzioni, nella comune consapevolezza che è imprescindibile per la Società Elsag, nell’ottica del processo di consolidamento e sviluppo delle varie linee di affari e per il mantenimento della sua competitività a livello internazionale, un miglioramento di tutti gli strumenti gestionali per consolidare e sviluppare ulteriormente la produttività. Si è pertanto concordato quanto segue.

1.1.1 Organizzazione del lavoro - Programmazione del lavoro per i progetti di ricerca e sviluppo
La particolare attività sviluppata in Elsag non consente, se non per una aliquota ridotta di lavoratori, di utilizzare sistemi di programmazione del lavoro tradizionali delle aziende manifatturiere.
Tenuto conto che in Elsag:
• un miglioramento degli aspetti gestionali (tempi, costi e qualità del lavoro e motivazione dei lavoratori) degli enti di Progettazione costituisce un aspetto essenziale ed imprescindibile per lo sviluppo e la redditività futuri della Società;
• il perseguimento del miglioramento gestionale lo si consegue attraverso una attenta attività di preventivazione, programmazione e controllo dei progetti dì ricerca e sviluppo a livello operativo ed una adeguata valorizzazione dell’apporto professionale delle persone coinvolte;
• la Direzione, nel corso degli ultimi mesi, ha sperimentato presso la Progettazione della Divisione Postale uno strumento che consente di traguardare l’obiettivo del miglioramento gestionale;
le parti richiamandosi al verbale di accordo del 25/7/84, al metodo adottato, agli obiettivi perseguibili, alle considerazioni espresse dalla Direzione sull’esperimento in essere, e alle prospettive di estensione dello strumento in altre aree aziendali, esprimono la propria positiva valutazione sull’introduzione e l’utilizzo di tale strumento e concordano sulla graduale estensione del metodo nelle aree aziendali interessate (enti di progettazione e industrializzazione divisionali) entro la fine del 1986.
Per quanto riguarda l’illustrazione del metodo, l’indicazione degli obiettivi perseguibili, le considerazioni sull’esperimento in essere nonché le prospettive di estensione del metodo stesso si rinvia alla nota informativa consegnata dalla Direzione.
Quadrimestralmente, a partire dal settembre 1985, si darà luogo ad incontri tra Direzione ed RSA finalizzati alla verifica di quanto attuato ed all’esame congiunto del programma di attuazione del quadrimestre successivo nonché agli eventuali affinamenti dello strumento.
Annualmente in occasione della definizione del programma di lavoro, a livello divisionale, in quelle Divisioni in cui il metodo verrà utilizzato, tra responsabili divisionali e RSA della Divisione, si darà luogo ad incontri finalizzati a fornire una informativa specifica sul programma di lavoro e sull’introduzione di innovazioni tecnologiche di prodotto o di processo ed alle eventuali ricadute di questi in termini di mobilità, risorse (adeguatezza delle stesse, necessità di interventi formativi), mezzi, ambiente.
Ai lavoratori interessati ai singoli programmi di lavoro verranno forniti gli elementi necessari al fine di favorire la comprensione del contributo richiesto al lavoratore, in termini qualitativi, quantitativi e temporali, per la realizzazione del progetto; la responsabilizzazione dello stesso nel raggiungimento degli obiettivi aziendali; il contributo, da parte dei lavoratori con esperienza e competenza professionale adeguata, nella messa a punto del programma di lavoro.
Le parti convengono che la corretta valutazione delle caratteristiche professionali dei lavoratori, la presenza di uno strumento di preventivazione, programmazione e controllo dell’avanzamento dei progetti, nonché una sufficiente estensione, a livello aziendale, dell’applicazione di tale strumento, sono i presupposti necessari ed indispensabili perché si possa procedere all’introduzione in azienda di un sistema di gestione di una quota di retribuzione in funzione dei risultati. Nel corso degli incontri periodici di cui al punto 1 tra Direzione e RSA si verificherà il grado di consolidamento in una Divisione od in una area funzionale aziendale delle condizioni di cui al punto precedente al fine di procedere, nella stessa area, in via sperimentale, all’introduzione di un collegamento congruo tra retribuzione e raggiungimento dei risultati, prevedibilmente entro il primo semestre 1986.

1.3 Orario di lavoro
Le parti hanno esaminato i problemi connessi all’applicazione della normativa contrattuale in materia di orario di lavoro, avuto riguardo alle esigenze organizzative e produttive aziendali, per quanto concerne in particolare l’intervallo mensa, l’elasticità e la flessibilità di orario, l’applicazione della riduzione dell’orario di lavoro prevista dal vigente CCNL, (ore 40 in ragione di anno di servizio ÷ 8 ore in ragione d’anno di servizio a partire dal 1/12/85), il calendario annuo 1985.
Le modalità applicative degli istituti di cui sopra formeranno oggetto d’intese in sede aziendale.

2 Allegato 1 (22/4/85) Organizzazione del lavoro Programmazione del lavoro per i progetti di ricerca e sviluppo
2.1 Metodo

Le caratteristiche principali dello strumento utilizzato, in via sperimentale, presso il Settore Postale, per la preparazione, la programmazione ed il controllo dei progetti di ricerca e sviluppo a livello
operativo, sono le seguenti:
• frazionamento delle commesse in fasi logiche, riducendo così la dimensione del problema e facilitando la programmazione ed il controllo;
• assegnazione di lavoro alle singole persone sotto forma di pacchetti di lavoro di 100 - 200 ore;
• rilevazione dei tempi effettivamente impiegati e confronto continuativo con i preventivi;
• revisione eventuale dei programmi iniziali e aggiornamento della segmentazione dei pacchetti di lavoro (ogni 3/4 mesi). Lo strumento è sufficientemente semplice ed il tempo richiesto per il suo funzionamento è limitato.

2.2 Obiettivi
Gli obiettivi che si vogliono conseguire con l’adozione dello strumento di cui al punto 2.1 sono:
• migliore programmazione del lavoro attraverso:
segmentazione dei programmi di lavoro; individuazione delle aree di criticità;
- documentazione dell’avanzamento dei lavori;
- controllo periodico dell’avanzamento qualitativo e quantitativo;
- predisposizione di azioni correttive.
• comunicazione del programma di lavoro ai singoli interessati, per la parte di competenza, al fine di favorire:
- la comprensione del contributo richiesto al lavoratore, in termini qualitativi, quantitativi e temporali, per la realizzazione del progetto;
- la responsabilizzazione dello stesso nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
• il contributo, da parte dei lavoratori con esperienza e competenza professionale adeguata, nella messa a punto del programma di lavoro.
Quanto sopra al fine di conseguire:
• un miglioramento dell’attendibilità dei programmi;
• una adeguata valorizzazione dell’apporto professionale del personale coinvolto nel programma di lavoro;
• una più elevata motivazione del personale coinvolto nella realizzazione dei programmi.

2.3 Considerazione sull’esperimento ESP
Lo strumento non ha ancora espresso in modo completo la propria potenzialità. L’area interessata alla sperimentazione è stata principalmente quella della Progettazione dei Sistemi Postali, con un successivo coinvolgimento anche della Progettazione di Posta Elettronica. Ciò significa che:
• la sperimentazione ha riguardato aree di industrializzazione, dato il maggior grado di definizione delle attività, non ancora aree di Ricerca e Sviluppo,
• le persone coinvolte, a tutt’oggi non sono più di 50.
Inoltre lo strumento deve essere completato e meglio utilizzato al fine di consentire una analisi più precisa delle causali di scostamento tra preventivi e consuntivi.

2.4 Prospettive
È già in atto una estensione del metodo presso ERI (lettori di documenti - circa 10 persone interessate).
Eventuali estensioni in altre aree verranno programmate tenendo conto:
• della necessità di completamento del metodo come detto al punto 3;
• della necessità di completamento della sperimentazione del metodo applicandolo anche nell’area di Ricerca e Sviluppo;
• del progressivo coinvolgimento di aree professionalmente vicine a quelle in cui si è sviluppata la sperimentazione.

4 Verbale di accordo aziendale e lettere allegate
4.1 Orario di lavoro
4.1.1 Intervallo mensa

A partire dal 1/7/85 l’intervallo mensa sarà di 45 minuti.
Conseguentemente gli attuali orari:         sono sostituiti dai seguenti:
7.45 ÷ 12.15 - 13.15 ÷ 16.45             7.45 ÷ 12.15 - 13.00 ÷ 16.30
7.45 ÷ 12.30 - 13.30 ÷ 16.45             7.45 ÷ 12.30 - 13.15 ÷ 16.30
7.45 ÷ 12.45 - 13.45 ÷ 16.45             7.45 ÷ 12.45 - 13.39 ÷ 16.39

4.1.2 Elasticità di orario
L’elasticità degli orari che già la contengono sarà di 1 ora giornaliera con decorrenza 1/7/85.
Fermo restando il limite massimo giornaliero di elasticità di cui sopra, l’escursione massima di elasticità potrà essere di 1 ora nell’orario di inizio lavoro al mattino e di 45 minuti nell’orario di inizio lavoro dopo l’intervallo mensa. Per i lavoratori turnisti e negli altri casi in cui esistono particolari esigenze tecnico-organizzative la tolleranza per i ritardi viene portata a 45 minuti mensili. Resta fermo quanto previsto dalle norme contrattuali per il cambio turno.

4.1.3 Flessibilità di orario
Si conviene di estendere alla 7Acat., per i soli lavoratori che abbiano maturato almeno 3 anni di anzianità nella categoria, la normativa in materia in vigore per il personale inquadrato in 8Acat. Quanto sopra a decorrere dal 1/7/85.
Ipotesi di attuazione:
• Applicazione al solo personale con più di 3 anni di anzianità nella categoria.
• Abolizione della flessibilità giornaliera.
• Compensazione su arco mensile.
• Computo delle ore prestate a. quarti d’ora con frazione minima di ¼ d’ora.
• Computo delle mancate prestazioni a minuti.
• Prestazione minima di 45’ nella mezza giornata (per assenze di mezza giornata intera e oltre occorre giustificativo - non è consentito il recupero).
• Per le prestazioni straordinarie (oltre i recuperi) è necessario l’assenso del superiore e la relativa nota di straordinario a firma del superiore (per semplicità deve essere fatta al lordo dei ritardi).
• Agli effetti del pagamento del compenso di cui all’art. 7 - sez. A - del CCNL le mancate prestazioni verranno detratte dalle ore con la maggiorazione più alta.
• Non è consentito il recupero in giornate non lavorative (sabati - domeniche - festività). Per le prestazioni in tali giorni si devono seguire le disposizioni in atto (nota di comando e pagamento delle ore fatte nel singolo giorno).
• Intervallo mensa: minimo 30 minuti. Per quant’altro non precisato fa fede la prassi aziendale in atto.

4.1.4 Lavoro straordinario
Tenute presenti le disposizioni contrattuali ed in funzione dell’assetto produttivo, l’Azienda prevede il ricorso al lavoro straordinario per far fronte ad esigenze di carattere eccezionale. Nei casi di esigenze particolari e programmabili l’Azienda darà preventiva informazione anche in via breve alle RSA.
Su richiesta delle RSA l’Azienda fornirà mensilmente i dati di straordinario consuntivi, globali, non personalizzati né personalizzabili, per gruppi di centro o di reparto.

4.2 Applicazione riduzione di orario di lavoro ex Art 5 Parte Generale Sezione 3 - CCNL 16/7/1979 per l’anno 1985
Fatta salva la durata settimanale dell’orario di lavoro ordinario di 40 ore, dal 21 giugno 85 al 20 settembre 85 in tutti i venerdì di detto periodo con esclusione di venerdì 9/8 e venerdì 16/8 verrà concesso al personale normalista un permesso retribuito della durata di 3 ore per ciascuna di dette giornate; questi permessi saranno usufruiti collettivamente, nel rispetto delle esigenze organizzative e produttive aziendali, anticipando al compimento della quinta ora di lavoro, il termine della giornata di lavoro; ciò non modifica, salvo diverse disposizioni del CCNL che dovessero sopraggiungere, l’attuale decorrenza del lavoro straordinario.
L’elasticità dovrà essere recuperata al termine dell’orario di lavoro prima del servizio mensa.
in conseguenza di quanto sopra l’orario di lavoro nelle giornate interessate sarà articolato:
7.30 ÷ 12.30
Il servizio mensa potrà essere usufruito al termine della prestazione lavorativa. I lavoratori turnisti a due turni fruiranno dei permessi retribuiti al venerdì effettuando il seguente orario:
primo turno 7.30 12.30
secondo turno 12.30 17.30
Il secondo turno usufruirà del servizio mensa prima di prendere servizio. Le ferie godute nei suddetti venerdì verranno computate a ore.
Le persone a part-time o in permesso di allattamento maturano il suddetto periodo di permessi retribuiti “pro-quota” in relazione all’orario di lavoro effettivamente svolte.

4.5 Nuove tecnologie
In occasione dell’introduzione in azienda di innovazioni tecnologiche, di prodotto e di processo, la Direzione fornirà preventiva informazione alle RSA.
Eventuali problemi aventi riflessi sia sull’occupazione che sulle condizioni di lavoro che dovessero derivare dall’introduzione delle innovazioni tecnologiche di cui al precedente capoverso saranno oggetto di esame congiunto tra le parti a livello aziendale. Qualora se ne verificasse l’esigenza, compatibilmente con le esigenze organizzative e produttive aziendali, membri delle RSA potranno partecipare alle iniziative dì formazione che saranno attivate dalla Direzione.

4.9.5 Informativa sui carichi di lavoro
Fermo restando quanto previsto con la nostra del 12/3/81 si precisa che l’informativa sui carichi di lavoro verrà fornita, anche verbalmente alle RSA ogni 4 mesi per il quadrimestre successivo.

4.9.6 Assicurazione malattie in trasferta estera
L’Azienda sta espletando una indagine presso compagnie assicuratrici per verificare la fattibilità di una assicurazione per malattie professionali contratte all’estero e non previste dalla legislazione italiana.
Nel caso in cui non fosse possibile analoga copertura assicurativa a quella prevista dalla legislazione italiana, l’Azienda attuerà forme di copertura assicurativa a rischio.