Regione Toscana
Delibera della Giunta Regionale 6 agosto 2018, n. 913
Azioni di prevenzione e contrasto atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Indirizzi alle aziende sanitarie ed agli enti del SSR

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 che, nel ricordare che già il D.Lgs. n. 626/94 indicava che il datore di lavoro è tenuto a valutare 'tutti' i rischi, sottolinea nello specifico alcuni rischi da valutare nei documenti di valutazione dei rischi tra i quali il rischio riguardante lo stress lavoro correlato;
Vista la Decisione GR n. 13 del 25 giugno 2018 'Indirizzi per la realizzazione di un progetto di polizia di prossimità e di rafforzamento della sicurezza sul trasporto pubblico locale' con la quale si si approva il documento "Azioni di prevenzione e contrasto atti di violenza a danno degli operatori sanitari" e si stabilisce anche di porre in essere iniziative per impegnare le Aziende e gli enti del SSR ad adottare le necessarie azioni per prevenire e contrastare ogni forma di violenza verso gli operatori e/o utenti;
Vista la Raccomandazione n. 8 nel novembre 2007 del Ministero della Salute e delle Politiche Sociali emanata, nell’ambito dei programmi nazionali correlati alla gestione del rischio, per prevenire i comportamenti aggressivi e la violenza a danno degli operatori sanitari, attraverso l’adozione di misure che consentono di ridurre, se non eliminare, le condizioni di rischio;
Vista l’Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del 20 marzo 2008, concernente la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti e delle cure, che ha previsto l’attivazione presso il Ministero dell’Osservatorio Nazionale sugli Eventi Sentinella attraverso il Sistema Informativo per il Monitoraggio degli Errori in Sanità (SIMES);
Visto il protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella del luglio 2009 del Ministero della Salute e delle Politiche Sociali nel quale vengono identificate 16 categorie di eventi sentinella tra le quali gli 'atti di violenza a danno dell'operatore';
Vista la deliberazione del 15 marzo 2018 della Commissione nazionale per la Formazione presso l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali con la quale all'art. 1 viene indicata come tematica di interesse nazionale la 'gestione delle situazioni che generano violenza nei confronti dell'operatore sanitario;
Visto il recente insediamento, presso il Ministero della Salute, dell'Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari con il compito di raccogliere dati, di fare proposte per la prevenzione, per nuove norme di legge, per misure amministrative e organizzative;
Vista la nota del Ministero della Salute del 26 marzo 2018 con la quale viene ribadita la necessità di assicurare la massima adesione da parte delle Regioni e delle aziende sanitarie al monitoraggio AGENAS per l'implementazione della raccomandazione n. 8 del novembre 2007;
Preso atto che la sicurezza del personale sanitario rispetto al rischio di aggressione è diventata negli ultimi anni una tematica rilevante tanto che studi recenti hanno mostrato che gli episodi di violenza contro il personale sanitario sono notevolmente aumentati e che questo fenomeno è stato in parte determinato da un cambiamento di atteggiamento culturale nei confronti dello staff sanitario, da un abbassamento delle condizioni socio economico-culturali dell’utenza, oltreché dall'informazione dei mass media su episodi critici, che frequentemente sottolinea situazioni di presunta cattiva sanità, senza che venga fatto emergere al contempo il lavoro efficace e competente della maggioranza degli operatori sanitari;
Considerato che oltre ai rischi lavorativi tradizionalmente affrontati nelle strutture sanitarie
emergono sempre più quelli legati a particolari situazioni dovute all’esposizione ad aggressioni del personale sanitario da parte degli utenti che possono pregiudicare la salute dell’operatore, creando occasioni di forte stress da cui possono derivare patologie tra cui il disturbo post-traumatico da stress e/o il burn out;
Atteso che gli episodi di violenza contro operatori sanitari sono considerati eventi sentinella in quanto segnali della presenza di situazioni di rischio o di vulnerabilità che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori;
Preso altresì atto che la Regione, nell'ottica di promozione della sicurezza integrata, attua i propri interventi in collaborazione con gli organi dello Stato e la loro rappresentanza;
Valutato necessario intraprendere azioni utili al fine di promuovere maggiori livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie per quanto concerne i fenomeni di aggressioni agli operatori sanitari ed agli utenti, tali da assicurare un percorso efficace di prevenzione e contrasto degli atti di violenza a danno dei lavoratori del SSR, quale obiettivo primario del loro diritto di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
Ritenuto quindi di dover fornire alle Aziende sanitarie e agli enti del SSR indicazioni uniformi ed omogenee in merito alle attività da avviare al proprio interno per assicurare un efficace contrasto agli atti di violenza, con riguardo ai seguenti ambiti:
•Promozione della cultura della prevenzione degli atti di violenza
•Analisi del contesto lavorativo
•Definizione ed implementazione di misure di prevenzione e contrasto agli atti di violenza •Formazione del personale •Monitoraggio degli eventi sentinella;
Ritenuto pertanto opportuno approvare la scheda di monitoraggio e autovalutazione in merito alle azioni di prevenzione e contrasto agli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, che si allega al presente atto sub lettera “A” di cui costituisce parte integrale e sostanziale;
Ritenuto necessario impegnare le Aziende e gli enti del SSR ad attivare, ove non esistenti, servizi adeguati di vigilanza nei Pronto soccorso regionali e nelle ulteriori aree a maggior rischio di aggressione al fine di prevenire e contrastare ogni forma di violenza verso gli operatori e/o utenti;
Ritenuto inoltre opportuno attivare specifiche azioni di livello regionale, tramite il settore competente in materia di Sicurezza nei Luoghi di lavoro della Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale, al fine di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie per quanto concerne i fenomeni di aggressioni agli operatori sanitari ed agli utenti, in particolare:
- la realizzazione di un sistema di monitoraggio sull'andamento del fenomeno a livello regionale mediante il flusso ministeriale SIMES e ulteriori flussi informativi disponibili o attivabili a tal scopo, compresa la rilevazione dell'attuazione delle misure di prevenzione e contrasto utilizzando la scheda di autovalutazione riportata in appendice, che ricomprende gli items della griglia AGENAS di monitoraggio della raccomandazione n. 8/2007, ed elaborare un report trimestrale;
- l'elaborazione di documenti tecnici di indirizzo rivolti alle aziende sanitarie ed altri enti del SSR per la promozione di adeguate misure di prevenzione e contrasto agli episodi di violenza a carico degli operatori sanitari;
- l'attivazione di iniziative di formazione e aggiornamento rivolte al management e agli operatori delle strutture del SSR, la cui articolazione sarà prevista all’interno dei Piani formativi regionali annuali del Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria (Formas), soggetto deputato a realizzare i percorsi formativi di livello regionale così come previsto dalla DGR 538/2006 e dalla DGR 643/2008;
- l'elaborazione di campagne di comunicazione volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno;
Preso atto che il presente provvedimento non comporta alcun impegno di spesa;
A VOTI UNANIMI

DELIBERA

1. di approvare la scheda di monitoraggio e autovalutazione in merito alle azioni di prevenzione e contrasto agli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, che si allega al presente atto sub lettera “A” di cui costituisce parte integrale e sostanziale;
2. di impegnare le Aziende e gli enti del SSR ad attivare, ove non esistenti, servizi adeguati di vigilanza nei Pronto soccorso regionali e nelle ulteriori aree a maggior rischio di aggressione al fine di prevenire e contrastare ogni forma di violenza verso gli operatori e/o utenti;
3. di attivare specifiche azioni di livello regionale, tramite il settore competente in materia di Sicurezza nei Luoghi di lavoro della Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale, al fine di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie per quanto concerne i fenomeni di aggressioni agli operatori sanitari ed agli utenti, in particolare:
- la realizzazione di un sistema di monitoraggio sull'andamento del fenomeno a livello regionale mediante il flusso ministeriale SIMES e ulteriori flussi informativi disponibili o attivabili a tal scopo, compresa la rilevazione dell'attuazione delle misure di prevenzione e contrasto utilizzando la scheda di cui all’allegato “A”, che ricomprende gli items della griglia AGENAS di monitoraggio della raccomandazione n. 8/2007, ed elaborare un report trimestrale;
- l'elaborazione di documenti tecnici di indirizzo rivolti alle aziende sanitarie ed altri enti del SSR per la promozione di adeguate misure di prevenzione e contrasto agli episodi di violenza a carico degli operatori sanitari;
- l'attivazione di iniziative di formazione e aggiornamento rivolte al management e agli operatori delle strutture del SSR, la cui articolazione sarà prevista all’interno dei Piani formativi regionali annuali del Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria (Formas), soggetto deputato a realizzare i percorsi formativi di livello regionale così come previsto dalla DGR 538/2006 e dalla DGR 643/2008;
- l'elaborazione di campagne di comunicazione volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno;
di dare altresì atto che il presente provvedimento non comporta alcun impegno di spesa.
Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007.
 

Allegato A

L'attivazione delle misure preventive e protettive per gli atti di violenza ai danni degli operatori sanitari deve essere accompagnata da procedure di vigilanza e di monitoraggio che consentano l'aggiornamento in progress del processo di valutazione, in modo da rendere la stima del rischio il più possibile dinamica e contestualizzata alla realtà lavorativa presa in esame.
A livello regionale è prevista la realizzazione di specifiche azioni, tramite il settore competente in materia di Sicurezza nei Luoghi di lavoro della Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale, al fine di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie per quanto concerne i fenomeni di aggressioni agli operatori sanitari ed agli utenti.
In particolare verrà realizzato un sistema di monitoraggio sull'andamento del fenomeno a livello regionale mediante il flusso ministeriale SIMES e ulteriori flussi informativi disponibili o attivabili a tal scopo, compresa la rilevazione dell'attuazione delle misure di prevenzione e contrasto utilizzando la seguente scheda di autovalutazione, che ricomprende gli items della griglia AGENAS di monitoraggio della raccomandazione n. 8/2007.

SCHEDA DI RILEVAZIONE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ATTI DI VIOLENZA A DANNO OPERATORI SANITARI