Tipologia: Accordo
Data firma: 30 gennaio 2019
Validità: 01.01.2019 - 31.12.2021
Parti: Gruppo Lactalis/Assolombarda-Confindustria e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, coordinamento RSU/RSA
Settori: Agroindustriale, Alimentaristi, Lactalis
Fonte: flai.lombardia.it

Sommario:

 

Premessa
Relazioni industriali
1. Coordinamento RSU/RSA Rete Vendita
2. Commissioni Bilaterali
3. Relazioni sindacali di sito
4. Agibilità sindacali
5. Sviluppo delle competenze tecniche di rappresentanza
Appalti
Mercato interno del lavoro
Formazione
Salute, sicurezza e ambiente

 

Professionalità, orari di lavoro e occupazione
Organizzazione di tentata vendita: contesto e obiettivi
Professionalità e struttura retributiva
Conciliazione tempi di vita e di lavoro
Politiche di genere e pari opportunità
Assiduità
Welfare aziendale
Assistenza sanitaria
Cure termali
Premio di partecipazione ai risultati (PPR)
Decorrenza e durata
Allegati


Addì 30 gennaio 2019 in Milano presso la sede di Assolombarda, tra Gruppo Lactalis Italia srl, Egidio Galbani srl, biG srl,, Italatte srl e BPA Italia srl […], assistiti dall’Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Lodi e Confindustria Pavia […] e le Segreterie Nazionali di Fai - Cisl, Flai Cgil, Uila Uil […], assistite dalle Segreterie Territoriali competenti, il coordinamento RSU/RSA

Premesso che:
• Perdura il complessivo calo dei consumi con particolare riferimento sia al mercato dei caseari che dei salumi che causano un calo complessivo dei volumi rispetto al precedente anno;
• Si registra altresì un costante e progressivo incremento del costo delle materie prime con conseguente impatto sulla marginalità dei prodotti;
• Il Gruppo, pur perseguendo una politica di riduzione dei costi, ha continuato ad investire sulla parte industriale, sulle attività di advertising, comunicazione, di ricerca e sviluppo e innovazione;
• Al fine di fare fronte alle nuove sfide di mercato e per generare maggiore focalizzazione su tutti i business del portafoglio, il Gruppo Lactalis Italia ha costituito la Divisione Salumi e la Divisione Food Service;
• In un contesto di mercato caratterizzato da crescenti livelli di competitività, il miglioramento dei livelli di produttività è una condizione necessaria che si realizza anche attraverso l’assiduità e l’impegno di tutti e che, tuttavia non trova riscontro nel crescente indice di assenteismo rilevato nell’ultimo triennio;
• L'appartenenza ad un Gruppo internazionale richiede di confrontarsi costantemente con tutti gli altri Paesi del Gruppo sia in termini dì performance organizzativa che produttiva;
• dall’inizio dell’anno 2018 le Parti hanno intrapreso il percorso negoziale in merito al rinnovo dell’accordo integrativo aziendale relativo al periodo 2018 - 2021;
• nel luglio 2018 le Parti hanno trovato un’intesa limitatamente al Premio di Partecipazione ai Risultati per l’anno medesimo volendo continuare il confronto negoziale in merito alle rispettive proposte formulate in occasione degli incontri già effettuati;
• dal mese di luglio u.s. si sono susseguiti diversi incontri di trattativa ed in data odierna le Parti sono giunte alla presente intesa.
Tutto ciò premesso, le parti hanno convenuto quanto segue:

Relazioni industriali
Le Parti si danno atto che il sistema di relazioni industriali in essere conferma un governo centrale che coordina e gestisce le peculiarità delle singole realtà periferiche, conservando una sua oggettiva validità e convengono sulla necessità di improntare le relazioni su un modello di articolazione e confronto che sia in grado di fornire soluzioni gestionali sempre più efficaci e tempestive rispetto alle specifiche esigenze Aziendali.
Di seguito le modalità e le strutture che sono impegnate nella realizzazione del sistema di relazioni industriali.

1. Coordinamento RSU/RSA Rete Vendita
Viene ribadito il ruolo e la centralità del Coordinamento RSU/RSA Rete Vendita che, con l’assistenza delle Segreterie Nazionali e Territoriali competenti di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila- Uil, sarà l’interlocutore Aziendale per la negoziazione delle materie che hanno un impatto di carattere generale quali ad esempio:
- normative nazionali in tema di orari e rapporti di lavoro e applicazione delle stesse nelle diverse realtà, finalizzate ad un recupero d’efficienza, d’efficacia e di qualità del lavoro;
- eventuali esigenze di omogeneizzazione fra le differenti realtà;
- andamento del costo del lavoro e comparazione competitiva con altre realtà, nazionali e transnazionali;
- adempimenti informativi previsti dalla prima parte del CCNL Industria Alimentare;
- formazione professionale: attività svolta e nuove iniziative;
- gestione delle normative di cui all’art. 78 CCNL Industria Alimentare e della legge 223/91 (licenziamenti collettivi);
- gestione delle situazioni di crisi e occupazionali, contrattazione di secondo livello e sistema
incentivante VV.PP., ferme restando le materie negoziali demandate dal CCNL Industria Alimentare a livello di sito contrattualmente definito;
le materie demandate a livello Aziendale dall’Accordo Interconfederale del 10 Gennaio 2014
Il Coordinamento mantiene, altresì, il ruolo di regolatore delle varie tematiche esistenti nelle diverse realtà.
Pertanto, in coerenza con quanto sopra esposto, nell’ipotesi in cui le relazioni sindacali a livello locale (di sito, sede, stabilimenti/base logistica, District Unit/Field Unit) non realizzino durante le negoziazioni nell’ambito delle specifiche competenze previste dal presente accordo, con reciproca soddisfazione, le intese necessarie, si terranno anche appositi incontri negoziali, a livello di Coordinamento Nazionale, composto da: RSU dell’unità produttiva interessata, Segreterie Nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Segreterie territoriali competenti delle suddette OO.SS, al fine di garantire la coerenza tra gli obiettivi dichiarati e condivisi dal sistema ne| suo complesso e la loro declinazione nelle sue componenti.
In relazione agli attuali assetti occupazionali nonché all’articolazione organizzativa, le Parti concordano che il numero dei componenti del Coordinamento sarà definito mediante la presenza di un componente per ogni Organizzazione stipulante il presente accordo, che esprima una rappresentanza nella RSU di ogni sito, e di un numero adeguato di RSA rete vendita.
Il Coordinamento, stante l’attuale assetto organizzativo, sarà, quindi, composto da numero massimo di 21 componenti scelti tra le RSU, secondo i criteri di cui sopra e 10 componenti individuati tra gli RSA rete vendita.
Si confermano le agibilità sindacali già concordate con precedenti accordi.
Le OO.SS. s’impegnano a comunicare l’elenco dei componenti entro 60 giorni dalla sottoscrizione del presente accordo.
Per il Coordinamento si prevedono due incontri annuali.
Il primo si terrà nel mese di marzo secondo la seguente agenda:
• presentazione dati consuntivi anno precedente, inclusi i dati sui parametri di redditività, di volume e PPR;
• presentazione attività in corso;
• informativa sulla conferma avvenuta pianificazione orari/organizzazione del lavoro a livello di sito;
• informativa sull’avvenuta indicazione degli obiettivi per gli indicatori di sito (Stabilimenti, Base logistica e Sede) relativi al PPR;
• presentazione organici, livelli occupazionali, turnover e professionalità;
• illustrazione trend occupazionali (quanto/qualitativi);
• presentazione programma di formazione per l’anno in corso.
Il secondo incontro si terrà nel mese di novembre secondo la seguente agenda:
• presentazione dati andamento business anno corrente;
• presentazione investimenti, piano industriale e commerciale anno successivo;
• presentazione organici, livelli occupazionali, turnover e professionalità;
• illustrazione trend occupazionali (quanto/qualitativi);
• andamento programma formativo anno in corso.
In occasione degli incontri informativi annuali l’Azienda s’impegna ad inviare alle Segreterie Nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil con cinque giorni d’anticipo sulla data dell’incontro prevista la relativa documentazione
I partecipanti alle riunioni di cui sopra saranno espressamente impegnati, anche ai sensi delle norme civili e penali in materia, al mantenimento della segretezza delle informazioni che l’Azienda dovesse eventualmente qualificare come riservate.
Con riferimento alla responsabilità sociale l’Azienda conferma la volontà di continuare a dotarsi di 'una certificazione relativa alla responsabilità sociale meditante gli audit cosiddetti “etici”. La definizione di tale strumento di certificazione prevede il coinvolgimento delle RSU e dei lavoratori.

2. Commissioni Bilaterali
Al fine di consolidare un sistema di relazioni industriali fortemente orientato alla costruttiva soluzione di problematiche Aziendali, le Parti confermano l'opportunità di ricorrere all’uso di Commissioni Bilaterali paritetiche con il compito d'approfondire in sede tecnica e non negoziale la reciproca conoscenza di argomenti di particolare rilevanza, che possa agevolare la condivisione di decisioni operative d’intervento.
Le Commissioni Bilaterali potranno essere concordemente attivate sia a livello centrale che locale, senza ripetitività e sovrapposizione di ruoli, su tutte le materie che siano congiuntamente ritenute meritevoli di approfondimento e per il tempo ritenuto necessario per l’espletamento dell’incarico.
Resta inteso che le Commissioni Bilaterali saranno pariteticamente composte da un numero di rappresentanti non superiore a sei, che saranno di volta in volta concordati tra le Parti ed individuati tra i dipendenti delle società.
Il risultato delle attività delle Commissioni Bilaterali, sarà illustrato al Coordinamento in occasione degli incontri annuali e potrà essere utilmente proposto alle Parti ove gli argomenti siano caratterizzati da implicazioni negoziali.
Durante il periodo di vigenza del presente accordo in considerazione delle possibili evoluzioni/cambiamenti dell’organizzazione commerciale di tentata vendita e della attivazione di iniziative di welfare si conviene di istituire le seguenti commissioni:
1. Commissione rete vendita. La commissione avrà il compito di analizzare tematiche afferenti all’evoluzione del mercato, ad eventuali modifiche agli assetti organizzativi e dei. sistemi premiarti riguardanti i VV.PP. Tale commissione, in relazione ai temi trattati sarà composta esclusivamente dalle RSA della rete vendita.
2. Commissione welfare - Conciliazione di tempi vita-lavoro, benessere organizzativo.
La commissione si occuperà di esaminare le iniziative Aziendali nell’ambito del welfare, conciliazione tempi di vita e di lavoro (smart working) e iniziative di analisi del benessere organizzativo.
Le commissioni saranno coordinate da referenti aziendali e referenti delle segreterie nazionali.

3. Relazioni sindacali di sito
A livello di sito, nell'ambito della normale interlocuzione sindacale tra Direzione Aziendale e RSU, il confronto è previsto sulle seguenti tematiche:
- orari di lavoro/flessibilità;
- analisi degli indicatori di assenteismo;
- modelli organizzativi e fabbisogni occupazionali;
- professionalità e inquadramento dei lavoratori;
- attuazione dei parametri gestionali del PPR;
- formazione secondo le modalità di cui al relativo capitolo;
- Appalti.
Alle RSU verrà consegnata la relazione biennale sulle pari opportunità in base a quanto previsto dall'art. 9 della legge 125/91.
Relazioni Sindacali - Rete vendita
Si conferma la prassi di coinvolgimento dei RSA nella gestione delle problematiche sindacali locali di particolare rilevanza attraverso l’informazione agli stessi RSA e alle segreterie territoriali.
Con particolare riferimento all’implementazione di eventuali riorganizzazioni, le parti confermano l’importanza del ruolo attivo delle RSA e delle segreterie territoriali al fine di ridurre gli impatti sociali.

4. Agibilità sindacali
Al fine di agevolare l’attività sindacale delle RSU, le parti convengono di adeguare la strumentazione informatica (computer) delle stesse, garantendo l’accesso a singoli siti predefiniti (Fasa, Alifond, Ministero del Lavoro, Inps, Inail).
L’Azienda, nell’ambito della piattaforma digitale Workplace, s’impegna, nell’arco di vigenza del presente accordo, a riservare un apposito spazio per la pubblicazione dei comunicati sindacali.
In ottemperanza alle norme contrattuali vigenti, la diffusione di comunicati relativi a materie sindacali e di lavoro deve avvenire previa consegna del documento alla Direzione Risorse Umane.

5. Sviluppo delle competenze tecniche di rappresentanza
Condividendo il presupposto che lo sviluppo delle competenze tecniche in materie oggetto delle relazioni sindacali e di normativa del lavoro costituisce un valore aggiunto per migliorare la gestione delle trattative sindacali, l’Azienda organizzerà degli interventi formativi mirati per membri del Coordinamento RSU/RSA Rete Vendita.
Gli argomenti saranno condivisi con le Segreterie Nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.

Appalti
L’Azienda, fermo restando quanto contrattualmente previsto, a fronte dell’esigenza di appaltare attività, s’incontrerà con le RSU del sito interessato per esaminare conseguenze e implicazioni, con particolare riferimento ad eventuali soluzioni alternative interne che consentano di conseguire risultati complessivamente corrispondenti con la soluzione decentrata, atte a garantire il mantenimento dei medesimi livelli di costo e di efficienza del servizio.
L’Azienda esigerà da parte dei fornitori dei servizi appaltati il rispetto delle normative in materia di previdenza e di sicurezza sul lavoro nonché l’applicazione dei CCNL sottoscritti dalle OO.SS. maggiormente rappresentative sul piano nazionale nel settore d’appartenenza delle attività svolte. Nel caso in cui l’appalto sia affidato a società cooperative e la prestazione sia resa dagli stessi soci cooperatori, le clausole previste nel contratto d’appalto dovranno vincolare la cooperativa stessa ad assicurare ai soci medesimi un trattamento economico-normativo globalmente equivalente a quello previsto dal CCNL sottoscritto dalle OO.SS. maggiormente rappresentative sul piano nazionale nel settore d’appartenenza dell’attività svolta.
Da parte aziendale verranno svolti audit periodici tesi a verificare l’osservanza da parte delle aziende appaltatrici di quanto previsto nei contratti d’appalto.
Particolare attenzione verrà dedicata alle verifiche riguardanti il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire strutturalmente ed in maniera metodica l’insorgenza di situazioni di rischio per la salute dei lavoratori interni ed esterni.
L'Azienda fornirà alle RSU, su richiesta delle stesse, informazioni sugli appalti in atto nel sito con riguardo all’osservanza da parte del Fornitore di quanto previsto dalle normative vigenti.
A livello locale le RSU segnaleranno all’azienda eventuali criticità riscontrate, sollecitandone eventuali adeguati interventi.

Formazione
[…]
La formazione Aziendale continuerà a svilupparsi attraverso la predisposizione di un programma annuale unificato per tutte le società del Gruppo che, in aggiunta a quanto previsto per l’imprescindibile attività di addestramento, si articolerà prioritariamente su tematiche tecniche, comportamentali e di sicurezza sul lavoro, attraverso l’utilizzo di un insieme ampio, e talvolta integrato, di modalità erogative, quali formazione d’aula, e-learning, job rotation e training on the job. Tale programma annuale avrà l’obiettivo di sviluppare competenze con specifico riferimento a:
- Personale neoassunto (con un focus sulle tematiche tecniche, di qualità, igiene e sicurezza su! lavoro, organizzazione del lavoro), al fine di agevolare l’inserimento in Azienda.
- Personale già in forza, con l’obiettivo di un apprendimento permanente e un costante sviluppo, rinnovamento e aggiornamento delle professionalità acquisite.
- I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, in base al Testo Unico per la sicurezza 81/2008.
In particolare, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente, gli investimenti in materia di formazione riguarderanno le seguenti aree tematiche
[…]
- Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, in un’ottica di coinvolgimento dei dipendenti e di miglioramento continuo.
[…]
Le Parti confermano l’importanza del contributo propositivo delle RSU mediante il monitoraggio dei fabbisogni formativi Aziendali, che trova sintesi e concretizzazione nel loro costante coinvolgimento nella condivisione dei piani di formazione finanziati da Fondimpresa, che nei prossimi anni rappresenteranno sempre più una risorsa fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di crescita professionale dei dipendenti.
L’Azienda continuerà, con gli strumenti specifici adottati da ciascuna unità operativa e con un sistema unico Aziendale, a garantire la tracciabilità delle attività formative svolte, fornendo, su richiesta del lavoratore, un’informativa completa.
L’azienda garantisce che, nell’arco di vigenza dell’accordo, tutti i lavoratori verranno coinvolti in percorsi formativi.

Salute, sicurezza e ambiente
Le parti confermano che la sicurezza sul lavoro è un elemento imprescindibile e concordano che sia compito prioritario di entrambe mantenere e accrescere la sensibilità di tutti i lavoratori in materia di sicurezza.
In tal senso, negli ultimi anni l’Azienda ha continuato ad effettuare importanti investimenti legati sia all’ammodernamento degli impianti e delle strutture che alla formazione continua in ambito sicurezza, promovendo e diffondendo la cultura "zero infortuni”, a tutti i livelli ed in tutte le attività aziendali.
La collaborazione tra azienda e OOSS ha consentito di ottenere i finanziamenti necessari (tramite Fondimpresa) alla progettazione e alla realizzazione di significativi interventi formativi, volti non solo a soddisfare gli obblighi legislativi (ex D. I. 81) ma anche a porre le basi per un lavoro continuo sulla “cultura” della sicurezza sul posto di lavoro, sia a livello di preposti che di operatori.
Sempre più infatti, in particolare in realtà complesse come quelle del Gruppo Lactalis Italia, è necessario affrontare il tema della sicurezza non solo da un punto di vista prettamente formale, di rispetto dell’obbligo e del dettato legislativo, ma anche e soprattutto in termini di Gestione del Rischio, nelle sue varie fasi (analisi, valutazione, gestione).
In questo senso sono stati confermati negli ultimi anni i regolari incontri di confronto e di verifica “sul campo” tra azienda e RLS con particolare riferimento ai siti produttivi, in cui declinare la sicurezza in azioni e comportamenti concreti nonché a gestire con celerità le dotazioni in tema di DPI così come predisposto dal DVR.
Viene ribadita l'importanza del ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza quale agente di cambiamento e di affermazione di una cultura della sicurezza. A tal proposito la gestione coordinata dei piani di formazione finanziata ha consentito negli ultimi anni di realizzare sessioni formative ad hoc con la presenza di tutti gli RLS, anche al fine di aumentare lo scambio di informazioni e armonizzare gli approcci alla sicurezza nei vari siti.
Inoltre, il recente lancio della piattaforma Workplace e l’utilizzo dei monitor in stabilimento, hanno consentito di aumentare il livello di informazione e partecipazione dei lavoratori anche sulle tematiche legate alla sicurezza e all’ambiente, tramite filmati informativi e formativi, campagne di sensibilizzazione ed animazione, raccolta di idee e suggerimenti, etc.
L’Azienda conferma inoltre il lavoro svolto negli ultimi anni per il coinvolgimento e il coordinamento delle attività anche delle imprese esterne che operano di volta in volta nei vari siti, in piena conformità al dettato legislativo per quel che concerne la cosiddetta valutazione dei rischi “da interferenza”, sia da un punto di vista documentale (DUVRI) che di coordinamento operativo.
L’Azienda ha altresì continuato negli ultimi anni a dimostrare la propria sensibilità agli aspetti legati alla tutela dell’ambiente attraverso interventi strutturali legati alla riduzione degli impatti ambientali connessi ai cicli produttivi e ai processi aziendali.
Anche per tali tematiche infatti l'Azienda ha realizzato significativi investimenti sia nell'ambito delle energie rinnovabili (impianti di cogenerazione e biodigestione) che della riduzione degli sprechi, i quali continueranno a essere sviluppati nei prossimi anni.
Il rispetto per la natura e la salvaguardia dell’ambiente rappresentano da tempo una guida e una regola fondamentale nella realizzazione dei prodotti del Gruppo Lactalis Italia.
Tutte le unità produttive del Gruppo infatti, oltre ad essere accreditate secondo gli standard più recenti del B.R.C. (British Retail Consortium) e I.F.S. (International Food Standard) per buone pratiche di produzione, qualità e sicurezza degli alimenti, hanno anche la certificazione ambientale ISO 14001, a testimonianza della sistematica realizzazione di interventi e azioni volte a aumentare, il livello di sostenibilità,
Il piano ecologico del Gruppo, attento ai consumi di acqua ed energia, così come alle emissioni di CO2 in atmosfera, negli ultimi 4 anni ha permesso di migliorare ulteriormente le performance degli stabilimenti, di ridurre del 10% il consumo di energia elettrica, del 8% il consumo di gas naturale, del 6% il consumo di acqua e del 13% l’emissione di CO2. Gli investimenti in campo energetico volti all’implementazione e all’utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare tramite gli impianti di cogenerazione, hanno consentito all’Azienda di raggiungere risultati importanti in termini di energia autoprodotta, arrivando al 75% del fabbisogno energetico.
Le parti concordano di identificare una giornata nell'anno in cui l’Azienda e gli RLS affronteranno le tematiche relative alla sicurezza sul lavoro al fine di sensibilizzare ulteriormente i lavoratori sul tema.

Professionalità, orari di lavoro e occupazione
Sfera di applicazione: Egidio Galbani srl
Le parti condividono l’obiettivo di un costante rafforzamento professionale dei lavoratori che possa sia rispondere alle esigenze di qualità e flessibilità richieste dal mercato, che consentire al lavoratore opportunità di sviluppo professionale interno e/o di occupabilità, anche alla luce dei significativi investimenti tecnici/tecnologici effettuati negli ultimi anni.
In tale ottica, il percorso flessibilità -> polivalenza -> polifunzionalità ha determinato negli anni un significativo sviluppo delle competenze dei lavoratori, con positivi impatti sulle professionalità e, di conseguenza, sull’inquadramento dei lavoratori. A tale risultato si è pervenuti in termini organizzativi attraverso il processo sopra descritto e in termini relazionali anche attraverso il confronto costruttivo con le RSU, che ha permesso di verificare le modifiche organizzative e le condizioni di crescita professionale atte a motivare i conseguenti passaggi di livello, in alcuni casi anche attraverso soluzioni/passaggi intermedi in attesa di completare il raggiungimento dei requisiti (professionali ed economici) per il passaggio di livello stesso. Si richiamano a tal proposito alcune consolidate esperienze negoziali già realizzate a livello di sito.
Premesso quanto sopra, le Parti concordano che la verifica di cui sopra sia effettuata annualmente, in coerenza con le esigenze di budget.
Le Parti, tenuto conto della progressiva evoluzione organizzativa e tecnologica, concordano sulla necessità di continuare percorsi di sviluppo professionale finalizzati alla necessità di accrescere il livello di polivalenza (capacità di ricoprire più posizioni di lavoro) e di polifunzionalità (capacità di svolgere più attività di diverso contenuto), nonché di adeguare le professionalità alle nuove esigenze produttive/impiantistiche, con la progressiva riduzione delle posizioni di lavoro più generiche.
Per quanto riguarda la gestione degli orari di lavoro le Parti riconoscono il percorso positivo effettuato negli anni per gestire gli andamenti sempre più imprevedibili della domanda, in un contesto macroeconomico sempre più difficile e competitivo, coniugando le necessità del mercato alle esigenze di occupazione e di mantenimento dei livelli di reddito dei lavoratori.
In tale ottica le Parti valutano positivamente gli accordi intercorsi a livello di sito, in coerenza con l’accordo di Gruppo, per la gestione della programmazione degli orari di lavoro, attraverso:
- l’utilizzo della “banca ore” alimentata da ROL/Festività Soppresse/Festività Civili/Festività in domenica/Ferie (residuale);
- l’utilizzo dell'istituto della Flessibilità (attraverso le differenti declinazioni disciplinate negli accordi a livello di sito) per la gestione delle stagionalità e/o delle peculiarità di prodotto.
Tali intese hanno consentito di gestire sia i momenti di contrazione della produzione durante i snodi di bassa stagione o di difficoltà di mercato, sia di rispondere alle opportunità di mercato che volta in volta si sono presentate, tanto in termini di stagionalità di prodotto che di tipologia di mercato, legato alla marca privata o all’esportazione. La riconferma e il consolidamento delle intese esistenti sarà fondamentale per assicurare anche in futuro la tempestiva e adeguata risposta alle sollecitazioni del mercato e il mantenimento degli equilibri occupazionali e di reddito.
In occasione dell’incontro informativo annuale, contrattualmente previsto, nell'ambito dell'informativa sui trend occupazionali, saranno esaminati, in relazione all’andamento dei volumi e alle esigenze organizzative e produttive, le eventuali opportunità di stabilizzazione e le relative entità numeriche.
Per determinare le stabilizzazioni la Direzione aziendale adotterà i seguenti criteri concordati tra le Parti, fermo restando quanto previsto in materia dal CCNL:
- la situazione generale di mercato e di ciascun stabilimento, nonché le relative prospettive, guidano la possibilità di effettuare stabilizzazioni e la loro numerica;
- le esigenze tecniche, organizzative e produttive correlate a specifiche necessità professionali determinano le scelte nominative, tenuto conto delle esperienze individuali;
- a parità di requisiti professionali, verrà data priorità all’anzianità di servizio.
Anche in considerazione delle intese intercorse in fase applicativa a livello di sito, nel computo dell’anzianità di servizio verranno presi in considerazione esclusivamente i periodi di anzianità continuativa (ad eccezione dei periodi di “stacco” previsti dalla precedente normativa sui CTD) effettuati dal lavoratore attraverso contratti di somministrazione e/o contratti a tempo determinato.
In relazione a quanto sopra descritto, con particolare riferimento all’occupazione e ai processi di stabilizzazione, saranno da valutare tra le parti gli impatti a regime delle modifiche normative introdotte in tema di contratti a termine e di contratti di somministrazione dal Decreto Legge 12 Luglio 2018 n. 87, convertito in legge 9 Agosto 2018, n. 96 (cosiddetto Decreto “Dignità”) i cui effetti, sono ancora da valutare tra le parti, soprattutto per quel che riguarda la gestione della flessibilità della manodopera in relazione agli andamenti del mercato, stante la forzata riduzione dei termini di utilizzo degli strumenti fin qui adottati in tal senso.

Politiche di genere e pari opportunità
Le Parti riconoscono il valore sociale delle politiche di genere e degli strumenti idonei a conciliare le responsabilità lavorative con le esigenze personali e per creare e favorire condizioni di maggior coinvolgimento dei lavoratori agli obiettivi dell’impresa.
A tal fine concordano:
- l’incremento da due a tre giorni all’anno dei permessi retribuiti previsti dal CCNL dell’Industria Alimentare all’art. 40 bis lett. A) in caso di patologie di particolare gravità del figlio (uremia cronica, talassemia ed emopatie sistemiche, neoplasie).
- l’utilizzo di percorsi formativi ad hoc per il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo eventuali periodi di congedo parentale e/o in seguito all’astensione dal lavoro per maternità/paternità, qualora i processi presidiati o la mansione svolta abbiano nel frattempo subito consistenti modificazioni.
Smart Working (Lavoro agile)
Le Parti riconoscendo che il benessere organizzativo può costituire un elemento di competitività, se capace di coniugare esigenze organizzative e conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, ritengono lo smart working uno degli strumenti che possa in parte realizzare tale finalità. L’Azienda valuterà, in considerazione delle possibili evoluzioni dell’organizzazione del lavoro, la realizzazione di un progetto sperimentale in tale ambito. A tal fine, entro tre mesi dalla sottoscrizione del presente accordo, sarà costituita una commissione di studio non negoziale.