PROTOCOLLO D'INTESA

TRA
 

INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via delle Porte Nuove n. 61, rappresentata dal dott.ssa Anna Maria Pollichieni, nella sua qualità di Direttore regionale di INAIL Toscana

E

PREFETTURA DI FIRENZE, con sede in Firenze, Via Cavour n. 1, rappresentata dalla Dott.ssa Laura Lega, Prefetto di Firenze
 

PREMESSO CHE

il D.lgs. n. 38/2000 ha rimodulato ed ampliato i compiti dell'INAIL, contribuendo alla sua evoluzione da soggetto erogatore di prestazioni assicurative a soggetto attivo di protezione sociale, orientato alla tutela globale dei lavoratori contro gli infortuni sul lavoro e le tecnopatie, tutela comprensiva di interventi prevenzionali, curativi, riabilitativi e di reinserimento dei lavoratori disabili;
l'INAIL in attuazione del D.Lgs. 38/2000 e del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i ha tra i suoi obiettivi strategici la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
agli artt. 9 e 10 del Decreto Legislativo n. 81/2008, e successive modificazioni, l'INAIL vede assegnati compiti di informazione, formazione, assistenza, consulenza e promozione della cultura della salute e sicurezza del lavoro;
le Linee Operative per la Prevenzione 2019, emanate dalla Direzione Centrale Prevenzione INAIL, indicano, tra gli obiettivi prioritari dell'attività in campo prevenzionale la promozione della cultura della prevenzione, attraverso azioni di sistema e di interazione a sostegno dell'orientamento professionale verso la cultura della salute e sicurezza sul lavoro;
all'INAIL il Legislatore ha affidato compiti di formazione specialistica in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed è pertanto impegnato nello sviluppo di progetti prevenzionali nelle specifiche materie in sinergia con gli altri attori per la sicurezza;
la Prefettura di Firenze, in modo sistematico e continuativo, svolge azioni tese alla formazione ed all'aggiornamento professionale, mirate a rafforzare le qualità dei Funzionari interni nello svolgimento delle proprie funzioni in materia di sicurezza; la Prefettura di Firenze da tempo partecipa ai lavori del Comitato ex art. 7 d.lgs. 81/2008, grazie alla delibera della Giunta della Regione Toscana n. 604/2009, che, pur in assenza di specifica previsione normativa, ebbe a ritenere necessaria la partecipazione del Prefetto di Firenze in qualità di rappresentante delle Prefetture della regione, con la specifica finalità di “strutturare una collaborazione permanente, in particolare per i rapporti con le Forze dell'ordine”, anche nell'intento di consolidare l'apporto che Prefetture e Forze dell'ordine possono fornire in relazione ai profili strettamente connessi alla sicurezza sul lavoro, quali le infiltrazioni criminali, il lavoro irregolare ed il caporalato, nel comune intento di preservare legalità, sicurezza e concorrenza leale tra le aziende del territorio, in una sinergia di azione tra tutte le istituzioni interessate;
la Prefettura di Firenze, anche a seguito dell'adesione nel marzo 2019 al “Protocollo regionale d'intesa sul coordinamento ed il monitoraggio della sicurezza del lavoro”, in rappresentanza di tutte le Prefetture della Toscana, ha in corso un'intensa attività di coordinamento e sensibilizzazione sullo specifico tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, che include, tra l'altro, l'adeguamento alle norme obbligatorie sulla formazione in materia di salute e sicurezza anche per il personale delle prefetture, ai sensi dell'art. 37 del d.lgs. 81/2008;
in relazione a detta funzione di raccordo e sensibilizzazione, il 7 giugno 2019 è stata convocata presso la Prefettura di Firenze una riunione della Conferenza regionale permanente sul tema della sicurezza del lavoro in Toscana, con la partecipazione di tutti gli attori istituzionali a livello regionale, tra i quali i Prefetti ed i vertici delle Forze dell'ordine, con l'intento di promuovere una riflessione congiunta sull'argomento, con un focus specifico sulle peculiarità dei vari contesti territoriali, anche ai fini della esportabilità delle buone pratiche;
 

CONSIDERATO CHE

È interesse comune programmare e promuovere attività di comune interesse nelle tematiche della sicurezza;
curare la formazione sulla sicurezza per il valore fondamentale che riveste nel complesso della programmazione delle attività istituzionali;
collaborare per l'organizzazione e la realizzazione di iniziative, anche in collaborazione con terzi, tese all'individuazione di azioni di promozione e sostegno della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.
 

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO, LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE

Art. 1

Le premesse al presente Protocollo costituiscono parte integrante dello stesso.
Le Parti intendono contribuire a realizzare, in attuazione dei relativi fini istituzionali, la più ampia collaborazione.
 

Art. 2

Le Parti concordano di individuare congiuntamente gli ambiti di intervento, in riferimento ai quali si impegnano ad attuare, sulla base delle specifiche competenze, delle professionalità possedute e dell'esperienza, una forma qualificata di collaborazione per la realizzazione di iniziative quali quelle sottoelencate a titolo esemplificativo e non esaustivo:
• reciproca collaborazione in tutti i campi in cui si riconosca da entrambe le parti un interesse per l'attuazione dei progetti e dei programmi in comune (conferenze, seminari, etc.) e iniziative informative/formative in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
• predisposizione e attuazione di progetti di individuazione e diffusione di buone pratiche e di soluzioni tecnologiche relative all'organizzazione del lavoro che possano migliorare il livello di tutela del lavoratore;
• proposte condivise volte alla semplificazione degli adempimenti amministrativi;
• scambio di informazioni, dati, flussi informativi su materie di reciproco interesse nel rispetto della normativa di cui al D.Lgs. 196/2003 e s.m.i. per la realizzazione di studi ed analisi volti ad indirizzare politiche efficaci di prevenzione.
 

Art. 3

Le modalità e i tempi della collaborazione tra le Parti verranno successivamente regolati mediante la stipula di specifici atti esecutivi, nel rispetto del presente Protocollo, e conterranno la disciplina dei reciproci rapporti per l'attuazione delle iniziative concordate, con le modalità di compartecipazione delle risorse professionali e strumentali necessarie.
 

Art. 4

La collaborazione tra le parti viene gestita per l'intera durata del protocollo da un Comitato di Coordinamento composto da due membri per parte e si avvarrà del supporto amministrativo e tecnico delle strutture dei soggetti firmatari e curerà tra l'altro l'attività di monitoraggio e verifica dei risultati delle attività previste dal presente atto.
Per ogni ambito di intervento individuato il Comitato definirà piani operativi.
 

Art. 5

Le Parti si impegnano ad assicurare la riservatezza nei riguardi di terzi, in relazione a dati, notizie ed informazioni di cui possano venire a conoscenza nell'attuazione dei progetti di collaborazione, nonché tra le Parti.
 

Art. 6

Le parti danno atto dell'esigenza di tutelare e promuovere l'immagine dell'iniziativa comune e quella di ciascuna di esse.
In particolare il logo di INAIL e della Prefettura di Firenze saranno utilizzati nell'ambito delle attività comuni oggetto del presente Protocollo e dei conseguenti atti convenzionali.
L'utilizzazione del logo delle due Parti, straordinaria o estranea all'azione istituzionale corrispondente all'oggetto di cui all'art. 3 del presente Protocollo, richiederà il consenso della Parte interessata.
 

Art. 7 - Durata

Il presente Protocollo d'Intesa avrà durata di un anno, con decorrenza dalla data di sottoscrizione, e sarà rinnovabile, fatta salva la possibilità di modifica in qualsiasi momento, d'intesa tra i firmatari.
Letto, confermato e sottoscritto digitalmente, ai sensi dell'art. 15, comma 2 bis (così come modificato dall'art. 6, comma 2, Legge n. 221/2012) della L. n. 241/1990 e ss. mm. ii.

Firenze, 10 gennaio 2020
 

Per l'INAIL DIREZIONE REGIONALE TOSCANA
Il Direttore regionale
dott.ssa Anna Maria Pollichieni

Per LA PREFETTURA DI FIRENZE
Il Prefetto
Dott.ssa Laura Lega


Fonte: inail.it