Categoria: Documentazione istituzionale
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Regione Friuli Venezia Giulia
Azienda sanitaria Friuli Occidentale
Data, 03.04.2020

INDICAZIONI OPERATIVE PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS COVID-19 ALL’INTERNO DELLE CARCERI
 

Indice

1 Definizione di caso
2 Misure preventive nei confronti dei detenuti
2.1 Nuovi giunti, trasferiti, permessanti
2.2 Detenuti in Istituto
2.3 Indicazioni operative in caso di diffusione del contagio
2.4 Visite ai detenuti
2.5 Uscite dei detenuti
2.6 Riammissione in libertà o misure alternative
2.7 Traduzione detenuti
2.8 Dipartimento di Prevenzione di pertinenza territoriale
3 Misure di prevenzione nei confronti del Personale di Polizia penitenziaria
4 Persone esterne al carcere che svolgono attività indispensabili
5 Misure di sanificazione
6 Altre misure di prevenzione
7 Normativa e documentazione di riferimento
8 Allegati

 

1 Definizione di caso
In questo documento ci si atterrà alle definizioni del WHO per quanto riguarda le persone che possono aver contratto o hanno contratto l’infezione da Covid-19 e i relativi contatti.
Caso sospetto
Persona con sindrome respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse, difficoltà respiratoria) non riconducibile ad altra eziologia e con storia di viaggi o residenza in aree in cui è presente nella popolazione la trasmissione di Covid-19; OPPURE
Persona con sindrome respiratoria acuta che è stata in contatto con un caso probabile o confermato di Covid-19 nei 14 gg precedenti.
Caso probabile
persona in cui il test per Covid-19 non è concluso.
Caso confermato
persona con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento per infezione Covid-19 indipendentemente dai sintomi clinici.
Contatto
Persona che ha dato assistenza a una persona positiva a Covid-19 senza opportuni dispositivi di protezione individuale (DPI);
Persona accolta in camera detentiva dove sia presente una persona positiva a Covid-19;
Persona che abbia avuto un contatto diretto (faccia faccia) con un caso confermato di Covid-19 a distanza inferiore di 2 mt e durata maggiore di 15 min in un periodo di 14 gg.
 

2 Misure preventive nei confronti dei detenuti
2.1 Nuovi giunti, trasferiti, detenuti in permesso

Tutta questa categoria di persone deve effettuare una valutazione epidemiologica prima dell’entrata in Istituto, ad esempio, presso la tensostruttura della protezione civile ubicata all’esterno ove disponibile. Il soggetto arrestato o tradotto e la sua scorta attenderanno nella tenda della protezione civile l’arrivo del personale sanitario (infermiere ed eventualmente medico) allertato dagli agenti, ovviamente dotato degli opportuni DPI. La valutazione consiste sempre nella misurazione della temperatura corporea (TC), oltre al rilevamento di altra sintomatologia simil-influenzale mediante la compilazione della scheda di screening per l’individuazione di casi sospetti di infezione Covid-19 (presenza di almeno un criterio clinico tra tosse, febbre, dispnea, sintomi da raffreddamento, diarrea).
Se il nuovo giunto NON PRESENTA almeno un criterio clinico positivo di screening e all’anamnesi NON C’È EVIDENZA di contatto stretto con caso accertato Covid-19 positivo, può essere ammesso in casa circondariale con le seguenti indicazioni:
a) Il detenuto è collocato in cella singola (area separata);
b) Il detenuto è informato sulle norme comportamentali da tenere attraverso informative, depliant multilingue, raccomandazioni orali;
c) La misurazione della TC e l’eventuale insorgenza di sintomatologia simil-influenzale riferita è verificata quotidianamente e per il periodo di 14 giorni;
d) Utilizzo ove possibile di effetti letterecci e vitto servito in contenitori monouso (da smaltire in apposito contenitore dei rifiuti speciali sanitari). Nel caso in cui non sia possibile, i materiali devono essere lavati secondo le modalità per i materiali potenzialmente infetti;
e) Qualora durante la permanenza dovesse comparire una sintomatologia simil-influenzale, ci si comporta come al paragrafo 2.2 per il caso sospetto;
f) Dopo 14 giorni il soggetto può essere trasferito in sezione insieme agli altri detenuti.
g) Qualora la Direzione dell’Istituto penitenziario, in ragione dell’afflusso dei nuovi giunti, comunicasse l’esaurimento dei posti disponibili, si ritiene possibile anticipare il rientro in sezione qualora il detenuto sia identificato dal medico come ragionevolmente a rischio minore;
Nel caso di nuovi ingressi durante gli orari non coperti dal personale sanitario presso la tensostruttura, il nuovo giunto/trasferito/permessante è sottoposto ad uno “screening telefonico” da parte della guardia medica che si accerta delle condizioni di salute attuali e pregresse ed insieme al dato della TC rilevata dagli agenti potrà permettere l’ingresso della persona. Il detenuto è collocato in cella singola e sottoposto a visita, negli orari di presenza del medico.
Se il nuovo giunto PRESENTA almeno un criterio clinico positivo di screening (caso sospetto) oppure all’anamnesi C’È EVIDENZA di contatto stretto con caso accertato Covid-19 positivo (contatto), NON viene ammesso in casa circondariale e rimane nella tenda della protezione civile in attesa che il medico penitenziario consulti lo specialista medico infettivologo dell’Azienda sanitaria locale per l’iter clinico da seguire e riferisca al Comandante per le disposizioni di competenza.

2.2 Detenuti in Istituto
Tutti i detenuti sono informati sulle norme comportamentali da tenere attraverso informative, depliant multilingue, raccomandazioni orali. I DPI per i detenuti vengono forniti dall’Azienda sanitaria locale.
In caso di comparsa di sintomi simil influenzali (caso sospetto) i detenuti sono invitati ad avvisare immediatamente il personale sanitario o di polizia penitenziaria. Le indicazioni sono:
1. Sintomatologia grave: allerta via Numero Unico Emergenza 112 e immediato ricovero in ospedale per eseguire accertamenti;
2. Sintomatologia moderata: sorveglianza sanitaria attiva quotidiana con rilevazione e registrazione dei parametri vitali secondo le indicazioni dell’Allegato 1 “Indicazioni operative per gli operatori sanitari nell’assistenza ai detenuti in isolamento da infezione da covid 19”;
3. Sintomatologia lieve:
a. Inserimento in cella singola (area separata) con mascherina, dove verrà visitato dal medico dell’Istituto anch’Egli munito di DPI;
b. Sorveglianza sanitaria quotidiana con rilevazione della TC due volte/giorno;
c. Il detenuto è informato sulle norme comportamentali da tenere attraverso informative/ depliant multilingue e raccomandazioni orali;
d. Contattare il Dipartimento di Prevenzione (DDP) dell’Azienda di riferimento territoriale per informare della presenza all’interno dell’Istituto di una persona sintomatica e per eventuale invio di personale specializzato per l’esecuzione del tampone nasofaringeo;
e. Il personale della polizia penitenziaria è avvisato sulle norme comportamentali e sugli ausili di protezione da utilizzare nel caso di contatto ravvicinato con il detenuto;
f. Utilizzo ove possibile di effetti letterecci e vitto servito in contenitori monouso (da smaltire in apposito contenitore dei rifiuti speciali sanitari). Nel caso in cui non sia possibile, i materiali devono essere lavati secondo le modalità per i materiali potenzialmente infetti .
 

Sintomatologia grave

Dispnea a riposo con saturazione O2 < 90%, sindrome da distress respiratorio acuto o insufficienza respiratoria globale ed eventuali segni scompenso emodinamico

Sintomatologia moderata

Età < 70 anni e senza fattori di rischio (BPCO, diabete e cardiopatia) con febbre (>37,5°C), tosse, dispnea da lieve a moderata

Età >70 anni e/o presenza di comorbidità o rischio di aumentata mortalità con febbre (>37,5°C), tosse, sintomi da raffreddamento, senza dispnea

Sintomatologia lieve

Età < 70 anni e senza fattori di rischio (BPCO, diabete e cardiopatia) Febbre (>37,5°C), tosse, sintomi da raffreddamento, senza dispnea


I detenuti definibili come contatti di un eventuale detenuto sospetto, probabile o confermato sono a loro volta posti in isolamento. Se ciò non fosse possibile per mancata disponibilità di celle singole, i detenuti verranno dotati di dpi e sottoposti a misurazione della TC e monitoraggio di eventuale insorgenza di sintomatologia simil-influenzale a cadenza quotidiana.

2.3 Indicazioni operative in caso di diffusione del contagio
Dando seguito alla nota del DAP n. 12227 del 26.03.2020 sulla predisposizione di specifici piani di gestione in caso di grave diffusione del contagio da Covid-19 nelle comunità carcerarie, sarà necessario individuare all’interno dell’Istituto penitenziario alcune celle per l’isolamento sia di eventuali casi sintomatici sia dei contatti stretti dei casi confermati.
Il detenuto caso confermato dovrà essere alloggiato inderogabilmente in stanza di isolamento uso singola. I detenuti casi sospetti potranno essere alloggiati nella medesima stanza purchè non più di due e tra i letti sia garantita una distanza di almeno un metro l’uno dall’altro. In ogni caso dovrà essere fornita la mascherina chirurgica con obbligo di utilizzo in presenza di personale sanitario in stanza. Si raccomanda fortemente all’Amministrazione penitenziaria di liberare le celle da tutti gli arredi superflui per garantire un’efficace pulizia e la necessaria eventuale sanificazione.
Gli operatori sanitari che devono erogare ai casi sospetti/confermati in isolamento l’assistenza diretta, dovranno indossare i dpi seguenti, forniti dall’Azienda Sanitaria locale:
• mascherina chirurgica oppure facciale filtrante FFP2/FFP3 in caso di procedure che generano aerosol
• occhiali o visiera di protezione nelle procedure nelle quali il detenuto non può indossare la mascherina (es. esecuzione del tampone)
• camice monouso non sterile a maniche lunghe
• 2 paia di guanti puliti non sterili
• cuffia
Nel caso di assistenza che preveda comunque il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro (es: consegna termometro per rilevazione temperatura corporea, consegna pasto, etc.) sarà sufficiente indossare mascherina chirurgica e guanti non sterili.
Le attività sanitarie dovranno rispettare le indicazioni fornite dal medico che ha preso in carico il caso e comunque dovranno essere garantite quotidianamente la misurazione della temperatura corporea (almeno due volte al giorno) utilizzando un termometro elettronico e la sorveglianza sanitaria, come da indicazioni dell’Allegato 1.
I dispositivi di protezione individuali per l’assistenza diretta/indiretta dovranno essere conferiti in contenitori per i rifiuti speciali che dovranno essere disponibili all’esterno delle camere detentive di isolamento.
Nell’ipotesi che uno dei casi in isolamento manifesti una condizione di emergenza sanitaria (es. insufficienza respiratoria acuta) dovrà essere tempestivamente allertato il 112 informando gli operatori del servizio di emergenza che si tratta di un caso con infezione sospetta o confermata di COVID-19.
Per i detenuti che dovessero accusare sintomatologia grave è necessario concordato con l’Azienda Sanitaria locale la messa a disposizione di una stanza per le cure all’interno del più appropriato presidio ospedaliero.

2.4 Visite ai detenuti
Le disposizioni che prevedono per i detenuti i colloqui con i famigliari a distanza, come dettato dall’art. 83, comma 16 del D.L. 17 del 17/03/2020 n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, sono da considerarsi prorogate secondo le indicazioni di “isolamento sociale” previste dalla circolare DAP 21 marzo 2020 ed eventuali successive modifiche e le disposizioni della Direzione della casa circondariale.

2.5 Uscite dei detenuti
1) I detenuti escono dal carcere solamente per appuntamenti sanitari non differibili e secondo eventuali direttive dell’Azienda sanitaria di riferimento territoriale, rispetto all’effettuazione delle visite specialistiche/ambulatoriali presso gli ospedali o altre strutture;
2) All’uscita dall’Istituto vengono sottoposti a visita medica. Nel caso di soggetto sintomatico ci si comporta come al paragrafo 2.2;
3) Al rientro in istituto vengono avviate le stesse procedure di cui al paragrafo 2.1 “Nuovi giunti, trasferiti, detenuti in permesso”.

2.6 Riammissione in libertà o misure alternative
Tutti i detenuti rimessi in libertà o che beneficiano di misure alternative sono sottoposti a visita medica all’uscita dall’istituto. Nel caso di sintomatologia simil-influenzale sono immediatamente segnalati all’Azienda sanitaria di riferimento territoriale per le disposizioni sul caso.

2.7 Traduzione detenuti
1) Le traduzioni dal carcere verso altre carceri sono per quanto possibile da evitare ed avvengono solo su disposizioni degli organi superiori dell’Amministrazione penitenziaria, come da Nota GDAP n. 87186 del 13/03/2020;
2) Nel caso di traduzione “in uscita” dal carcere ci si comporta come al punto 2.5 “Uscite dei detenuti”;
3) Nel caso di detenuto definibile come caso sospetto verranno inoltre presi accordi ad hoc tra gli istituti interessati;
4) Nel caso di traduzioni “in entrata” vengono avviate le stesse procedure al paragrafo 2.1 “Nuovi giunti, trasferiti, detenuti in permesso”.

2.8 Dipartimento di prevenzione di pertinenza territoriale
Il prelievo del tampone faringeo da avviare alle indagini di laboratorio è assicurato dai sanitari dei DDP direttamente in carcere, presso l’ubicazione del detenuto.
1) Tampone positivo:
a) Attivazione della misura della sorveglianza sanitaria e della quarantena per il detenuto;
b) Predisposizione di una indagine epidemiologica con il contributo del personale sanitario dell’istituto detentivo atta ad identificare i detenuti, gli agenti penitenziari e il personale sanitario con il quale il caso confermato è venuto in contatto stretto;
c) Comunicazione della misura al Responsabile del personale sanitario dell’istituto detentivo che assicura il monitoraggio delle condizioni cliniche e informa tempestivamente il Direttore o il Comandante dell’Istituto fornendo le necessarie raccomandazioni e disponendo le regole sanitarie della quarantena;
d) I detenuti venuti a contatto stretto saranno inseriti in cella singola e sottoposti a quarantena con sorveglianza attiva per un periodo massimo di 14 giorni. Qualora per ragioni di spazio non sia possibile una collocazione in cella singola, i contatti dovranno comunque essere alloggiati in un’area separata, con la raccomandazione di rimanere a distanza di almeno 1 metro e di indossare la mascherina;
e) Gli operatori venuti a contatto stretto vengono sottoposti a quarantena con sorveglianza attiva per un periodo massimo di 14 giorni presso il proprio domicilio, ad esclusione del personale indicato nell’art. 7 del D.L. n. 14 del 09/03/20 (personale sanitario e personale addetto ai servizi pubblici essenziali), che sono posti sotto sorveglianza e sospendono l’attività in caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19;
f) Al termine della sorveglianza, Il Responsabile del personale sanitario dell’istituto detentivo informa dell’avvenuta guarigione (dopo due tamponi negativi) della persona. Viene quindi informata anche la Direzione dell’Amministrazione penitenziaria per il trasferimento in sezione;
g) L’assistenza al detenuto va garantita da parte del personale sanitario con l’utilizzo di DPI adeguati, come da procedure individuate dall’Azienda sanitaria;
2) Tampone negativo:
a) Il detenuto rimane nella cella o in area separata fino a guarigione clinica ed eventuale esecuzione di un secondo tampone con esito negativo, quindi può ritornare in sezione.

3 Misure preventive nei confronti del Personale di Polizia penitenziaria
1) Divulgazione al personale di polizia penitenziaria di avvisi sulle precauzioni da adottare e informative sulle modalità di trasmissione, prevenzione e altro dell’infezione da Covid-19;
2) Possibilità di mettere a disposizione del personale penitenziario dei video tutoriali sulle modalità corrette di vestizione in caso di utilizzo dei DPI, nell'eventualità di una gestione condivisa di un caso sospetto COVID-19;
3) Verifica delle condizioni di salute al personale penitenziario, che dovrebbe sempre essere attuata, secondo diverse modalità possibili:
a) Se è presente al triage personale della Croce Rossa, questo effettua la misurazione della TC al personale di polizia penitenziaria, presso la tensostruttura della protezione civile ove disponibile e comunque prima dell’ingresso in Istituto;
b) In accordo col Direttore della Casa Circondariale, anche il personale di polizia penitenziaria della portineria può effettuare la misurazione della TC a distanza (termometro ad infrarossi) per il personale di polizia penitenziaria che entra in istituto, in accordo con il punto 2 del “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.
Il tutto pur rimanendo la gestione della sorveglianza sanitaria dell’Amministrazione penitenziaria di competenza del medico del lavoro della struttura responsabile, come previsto dal DLgs 81/2008 e s.m.i.
4) Durante il controllo, la sorveglianza e la vigilanza di ristretti asintomatici o con sintomi NON riconducibili al Covid 19 indossare mascherina chirurgica e guanti non sterili.
5) Durante il controllo, la sorveglianza e la vigilanza di ristretti sintomatici con sospetta infezione da Covid 19:
- far indossare la mascherina chirurgica al detenuto;
- praticare l’igiene delle mani con soluzione alcolica o acqua e sapone;
- indossare sopra la divisa il camice monouso;
- indossare un paio di guanti non sterili che deve coprire il bordo del polsino della divisa;
- indossare la mascherina chirurgica;
Al termine delle procedure: rimuovere e smaltire il camice monouso assieme ai guanti, praticare l’igiene delle mani e rimuovere eventualmente la mascherina, chiudere il contenitore dei rifiuti, praticare nuovamente l’igiene delle mani.
I DPI per gli agenti di polizia penitenziaria vengono forniti dall’Amministrazione Penitenziaria.

4 Persone esterne al carcere che svolgono attività indispensabili
1) Verifica delle condizioni di salute delle persone che entrano negli Istituti di detenzione per svolgere attività indispensabili a vario titolo, che devono sempre essere attuate, secondo diverse modalità possibili:
a) Se è presente al triage personale della Croce Rossa, questo effettua la misurazione della TC al personale di polizia penitenziaria, presso la tensostruttura della protezione civile ove disponibile e comunque prima dell’ingresso in Istituto;
b) In accordo col direttore della Casa Circondariale, anche il personale di polizia penitenziaria della portineria può effettuare la misurazione della TC a distanza (termometro ad infrarossi) per le persone esterne che entrano in istituto;
2) È auspicabile che le persone che entrano negli istituti di detenzione per svolgere attività indispensabili a vario titolo sottoscrivano opportuna autocertificazione sul proprio stato di salute secondo i moduli predisposti dalla casa circondariale;
3) Nel caso non fosse presente il personale ad hoc presso la tensostruttura, la persona è invitata ad una automisurazione della TC e a compilare l’autodichiarazione;
4) Nel caso la misurazione della TC sia superiore a 37,5°C, o di risposte affermative per sintomatologia simil-influenzale all’autocertificazione, l’ingresso in istituto non è consentito e la persona sarà invitata a contattare il proprio medico di medicina generale ed è accompagnata fuori dall’agente in servizio al triage.

5 Misure di sanificazione
Tutta la biancheria piana e gli indumenti del detenuto che ha avuto un provvedimento di isolamento dovranno essere conferiti in un sacco specifico per essere inviati alla lavanderia esterna di riferimento, avendo cura di preallertare il personale che si occupa del servizio che detto materiale è stato utilizzato da un caso sospetto/confermato di infezione da Covid 19.
Alla fine del periodo di isolamento la camera detentiva dovrà essere oggetto di adeguato intervento di sanificazione, in particolare le superfici ambientali dovranno essere accuratamente pulite con acqua e detergente e successiva applicazione di disinfettanti con prodotti a base di ipoclorito di sodio (la soluzione di ipoclorito di sodio va preparata al momento dell’uso mescolando 1 parte di ipoclorito di sodio del commercio (5,25%) in 4 parti di acqua e lasciandola per 15-30 minuti. Dopo lavare con acqua. Le superficie di metallo vanno pulite con alcool etilico 70%) .
Si segnala comunque la necessità di pulire accuratamente e quotidianamente il bagno e le superfici delle suppellettili presenti all’interno della camera detentiva con prodotti adeguati.

6 Altre misure di prevenzione
Possibili misure di sorveglianza epidemiologica e di telemedicina atte a diminuire ulteriormente il rischio di infezione da Covid-19 all’interno dell’istituto penitenziario:
1) Predisposizione da parte dei Direttori delle Case Circondariali, previa interlocuzione con il personale sanitario, di un elenco delle persone con età superiore ai 65 anni e/o portatori di patologie croniche rilevanti, ma compatibili con il regime carcerario, essendo le stesse a particolare rischio in caso di contagi all’interno degli Istituti penitenziari e quindi da proteggere con maggiore rapidità (vedi Nota del Tribunale di sorveglianza di Trieste prot. n. 304 del 20/03/2020);
2) Possibilità di verifica tramite controllo crociato dell’elenco dei visitatori con l’elenco dei soggetti risultati con tampone positivo fornito dal DDP. La richiesta dell’elenco dei visitatori è da richiedere al Direttore della Casa Circondariale.

7 Normativa e documentazione di riferimento
- DLgs n. 81 del 09/04/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- D.L. n. 14 del 09/03/2020 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19”;
- D.L. 17 del 17/03/2020 n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
- Ministero della Salute, 14/03/2020 “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” in cui, al punto 2, si riporta che la misurazione della temperatura corporea (TC) all'accesso in qualsiasi struttura di lavoro può essere rilevata dal personale non sanitario della stessa struttura;
- Nota GDAP n. 87186 del 13/03/2020 recante come Oggetto: “Ulteriori indicazioni operative per la prevenzione da Coronavirus negli Istituti Penitenziari”, in cui vengono fornite specifiche indicazioni per la gestione dell’emergenza epidemica rispetto alle misure di carattere sanitario, alla traduzione dei detenuti e al personale di polizia penitenziaria;
- Nota GDAP n. 95149 del 20/03/2020 recante come Oggetto: “Indicazioni per la prevenzione della diffusione del contagio da Coronavirus. Seguito circolare Capo del Dipartimento del 13 marzo n. 87186” in cui vengono specificate con maggiore dettaglio alcune misure sanitarie e le disposizioni nei riguardi della polizia penitenziaria;
- Nota PRAP del Triveneto n. 10510 del 13/03/2020 recante come Oggetto: “Ulteriori indicazioni urgenti in materia di prevenzione della diffusione del contagio dall’infezione da Coronavirus “ rispetto alla possibilità, su base volontaria, di un pre-triage destinato agli operatori dell’Amministrazione Penitenziaria e alle persone esterne che svolgono attività indispensabili a vario titolo;
- Nota PRAP prot. n. 12227 del 26/03/2020, recante come Oggetto “predisposizione di ulteriori, specifici piani di emergenza sanitaria”;
- Nota DAP, Direzione CC Trieste, n.78/MT del 18/03/2020 recante come Oggetto “Indicazioni operative per la prevenzione del contagio da Coronavirus negli Istituti penitenziari. Richiesta di monitoraggio personale in entrata in Istituto”;
- Nota del Tribunale di sorveglianza di Trieste prot. n. 304 del 20/03/2020 recante come Oggetto “COVID-19 possibili interventi della Magistratura di sorveglianza in relazione al rischio di contagio in istituto in particolari situazioni” in cui viene chiesto l’elenco dei detenuti con età superiore ai 65 anni con eventuali patologie croniche;
- DPC prot. n. 14171 del 16/03/2020 recante come Oggetto: “Emergenza COVID-19. Tutela dei dati personali”;
- Nota DAP n. 12227 del 26.03.2020 recante come Oggetto: “Predisposizione di ulteriori, specifici piani di gestione dell’emergenza sanitaria”.

8 Allegati
1. Indicazioni operative per gli operatori sanitari nell’assistenza ai detenuti in isolamento per infezione da Covid-19
 

INDICAZIONI OPERATIVE PER OPERATORI SANITARI NELL’ASSISTENZA AI DETENUTI IN ISOLAMENTO PER EMERGENZA DA INFEZIONE DA COVID 19

I dpi che devono essere indossati per assistenza ai detenuti Covid + sono:
• Mascherina chirurgica ovvero facciale filtrante FFP2/FFP3 in caso di procedure che generano aerosol
• occhiali o visiera di protezione nelle procedure nelle quali il detenuto non può indossare la mascherina
• sovra camice impermeabile non sterile a maniche lunghe
• 2 paia di guanti puliti non sterili
• cuffia
 

1

Detenuto positivo asintomatico

-sorveglianza sanitaria quotidiana

-misurazione della TC 2 volte/giorno

2

Detenuto positivo con sintomi respiratori lievi: età < 70 anni e senza fattori di rischio (BPCO, diabete e cardiopatia), febbre (>37,5°C), tosse, sintomi da raffreddamento, senza dispnea

-sorveglianza sanitaria quotidiana

-misurazione della TC 2 volte/giorno

 

3

Detenuto positivo con sintomi respiratori lievi ma: età> 70 anni e/o presenza di comorbilità o rischio di aumentata mortalità (febbre>/ 37,5 °C; tosse da lieve a moderata o incremento progressive della tosse)

-sorveglianza sanitaria quotidiana

-misurazione della TC

2 volte/ giorno

-rapida valutazione clinica (valutazione  stato mentale)

-esame obbiettivo del torace

-capacità di alimentarsi e idratarsi

-FR e SpO2 al pulsi ossimetro AA a riposo e dopo marcia in camera

- FC e PA

4

Detenuti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero o dimessi con patologia COVID-19 diagnosticata e con sintomatologia come da punto 3

sorveglianza sanitaria quotidiana

-misurazione della TC

2 volte/ giorno

-rapida valutazione clinica (valutazione  stato mentale)

-esame obbiettivo del torace

-capacità di alimentarsi e idratarsi

-FR e SpO2 al pulsi ossimetro AA a riposo e dopo marcia in camera

- FC e PA

5

Detenuto con sintomi respiratori anche modesti ma febbre che perdura oltre 4° gg o presenza di dispnea anche senza una accertata positività COVID 19

-sorveglianza sanitaria quotidiana

-misurazione della TC

2 volte/ giorno

-rapida valutazione clinica (valutazione  stato mentale)

-esame obbiettivo del torace

-capacità di alimentarsi e idratarsi

-FR e SpO2 al pulsi ossimetro AA a riposo e dopo marcia in camera

- FC e PA

6

Detenuto con sintomi severi (ARDS o insufficienza respiratoria globale, scompenso emodinamico, insufficienza multiorgano), dispnea a riposo con saturazione O2 < 90%

Chiamare 112


Il medico è tenuto a compilare per ogni detenuto un report quotidiano con la registrazione dei parametri rilevati. Gli infermieri sono tenuti alla registrazione dei parametri vitali degli assistiti in sorveglianza attiva.