Categoria: Prassi amministrativa
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Ministero dell'Università e della ricerca
Nota 4 maggio 2020, prot. n. 798
Il post “lockdown” e le nuove Fasi 2 e 3 per il sistema della formazione superiore e della ricerca

 

Ai Rettori e Direttori generali delle Università
Ai Presidenti e ai Direttori degli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR
Ai Presidenti e ai Direttori delle Istituzioni AFAM

 

Carissimi,
oggi 4 maggio c.a., data in cui ha avuto avvio il post lockdown, mi preme scrivervi per favorire con immediatezza una programmazione condivisa e coordinata delle azioni da intraprendere per la fase 2 e la fase 3.
Il sistema della formazione superiore e della ricerca non si è mai fermato e, seppur con le fisiologiche difficoltà, ha dato esempio di come una situazione di profonda complessità possa essere affrontata come una opportunità.
E anche in questo delicato momento di avvio di una progressiva ripresa di tutte le altre attività, il nostro sistema può e deve agire come un punto di riferimento non solo per altri settori del nostro Paese, ma anche e soprattutto per i nostri studenti e per i nostri ricercatori che sono coloro che stanno costruendo le prospettive del futuro di questo delicato ecosistema che il mondo si troverà ad affrontare.
Il principio a cui ispirare la nuova programmazione delle attività deve essere quello di contemperare la sicurezza sanitaria con il pieno svolgimento di tutte le attività didattiche e di ricerca, avvalendosi dell'ausilio delle tecnologie digitali.
Dopo il primo schema organico di azioni condiviso con voi ad inizio aprile, e a fronte del quale mi sono giunte le vostre preziose proposte ed osservazioni, vi trasmetto oggi uno schema più analitico che vuole essere uno strumento utile per assicurare una programmazione omogenea ed ordinata su tutto il territorio nazionale, pur nel rispetto delle specificità dei contesti di riferimento e della autonomia delle singole istituzioni.
Ai Rettori e Direttori generali delle Università
Ai Presidenti e ai Direttori degli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MUR
Ai Presidenti e ai Direttori delle Istituzioni AFAM Il Ministero, in tutte le sue articolazioni, sarà vicino a ciascuna istituzione per supportare a pieno la riorganizzazione delle attività.
Vi ringrazio ancora una volta per lo straordinario impegno che giorno dopo giorno state assicurando in questo momento di particolare complessità e per la dedizione con la quale state affrontando l'evoluzione del sistema della formazione superiore e della ricerca che ne sta conseguendo.
 

Prof. Gaetano Manfredi

 

Allegato a nota del 4 maggio 2020 prot. n. 798

 

Il post “lockdown” e le nuove Fasi 2 e 3 per il sistema della formazione superiore e della ricerca
 

Il principio a cui ispirare la riorganizzazione delle attività del sistema della formazione superiore e della ricerca deve essere quello di contemperare la sicurezza sanitaria con il pieno svolgimento di tutte le attività didattiche e di ricerca, anche con l'ausilio delle tecnologie digitali e di ogni altra modalità organizzativa, che il Governo e le autorità competenti fisseranno. Questo principio deve essere, declinato, secondo quattro direttrici prioritarie:
A. garantire la sicurezza degli studenti, del personale docente e ricercatore e del personale tecnico amministrativo, nel pieno rispetto delle più specifiche prescrizioni che in materia verranno assunte dal Governo e dalle autorità competenti;
B. assicurare la continuità della formazione e della didattica, affinché nessuno studente sia pregiudicato dalla emergenza in atto, e tenendo conto delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità o DSA;
C. garantire un regolare sviluppo e svolgimento della attività di ricerca a tutti i livelli ed in ogni ambito scientifico, con specifica attenzione anche ai giovani ricercatori ed ai dottorandi di ricerca;
D. assicurare le esigenze collegate ai territori di appartenenza, ai contesti di riferimento, alle specificità dei differenti modelli organizzativi e delle diverse discipline, alla disponibilità delle dotazioni infrastrutturali e alla numerosità di studenti, docenti e ricercatori, nonché del personale tecnico amministrativo.
Il Ministero dell'università e della ricerca, a seguito di un confronto con gli interlocutori istituzionali, ha elaborato un primo schema organico di azioni volto ad assicurare una programmazione omogenea ed ordinata su tutto il territorio nazionale, pur nel rispetto delle specificità dei contesti di riferimento e dell'autonomia delle singole istituzioni.
In questa direzione, dopo la Fase 1 (c.d. “lockdown”), appare utile programmare la continuazione delle attività del sistema della formazione superiore e della ricerca attraverso due nuove Fasi:
> Fase 2, da attuarsi con il cessare della Fase 1 e l'entrata in vigore delle disposizioni del dPCM del 26 aprile 2020, ovvero a partire dal 4 maggio e fino al mese di agosto 2020, ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti.
La programmazione delle attività dovrà essere finalizzata a:
■ consentire le attività individuali, ovvero l'accesso agli studi, agli uffici, alle biblioteche e ai laboratori da parte dei singoli, con eventuale presenza in piccoli gruppi, adottando le misure di sicurezza;
■ minimizzare le attività collettive, consentendo solo quelle strettamente necessarie, comunque adottando le adeguate misure di sicurezza;
■ minimizzare lo spostamento dei pendolari a lunga percorrenza, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
■ escludere il rientro degli studenti internazionali, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
■ contingentare l'accesso in presenza ai servizi amministrativi, da limitare solo alle attività strettamente necessarie, mantenendo, comunque, attraverso i sistemi digitali, un livello di servizio adeguato al funzionamento delle attività.
> Fase 3, da attuarsi a partire dal mese di settembre 2020 fino a gennaio 2021, ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti.
La programmazione delle attività dovrà essere finalizzata a:
■ implementare le attività individuali, ovvero l'accesso agli studi, agli uffici, alle biblioteche e ai laboratori da parte dei singoli, con eventuale presenza in piccoli gruppi, adottando le misure di sicurezza;
■ decomprimere le attività collettive, consentendole solo in presenza di adeguate misure di sicurezza;
■ tenere conto di possibili limitazioni nello spostamento dei pendolari a lunga percorrenza, continuando a favorire la loro partecipazione alle attività in telepresenza;
■ minimizzare la presenza di studenti internazionali, garantendo loro la partecipazione alle attività in telepresenza;
■ decomprimere l'accesso in presenza ai servizi amministrativi, potenziando i sistemi digitali e i processi di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi.
Per il raggiungimento di questi obiettivi sarà necessario che le singole istituzioni si dotino di una appropriata pianificazione articolata su cinque azioni:
1. piano di offerta didattica blended, ovvero in grado di essere erogata sia in presenza sia in telepresenza, con modalità sincrona e/o asincrona, garantendo le stesse possibilità in termini di accessibilità e di qualità della didattica agli studenti in presenza e a quelli a distanza (ad esempio gli studenti fuori sede, gli studenti limitati negli spostamenti da misure restrittive), nonché agli studenti con disabilità o DSA e, comunque, coerentemente con quanto verrà imposto dalle autorità competenti nei diversi territori;
2. piano di accesso agli spazi (aule, laboratori, biblioteche, ecc.) e di uso di dispositivi di protezione individuale, in grado di garantire i livelli di sicurezza necessari, coerentemente con quanto verrà imposto dalle autorità competenti nei diversi territori, e anche attraverso un “ampliamento” degli orari e dei giorni di svolgimento delle attività, considerando, se necessario, un arco settimanale lavorativo comprensivo del sabato e della domenica;
3. piano di potenziamento delle infrastrutture digitali delle istituzioni, in termini di dotazione delle aule, di connettività della rete, di organizzazione interna e di dotazione di dispositivi per gli studenti, per il personale docente e ricercatore, nonché per il personale tecnico amministrativo;
4. piano di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, attraverso il potenziamento dei sistemi digitali in uso;
5. piano di formazione del personale tecnico amministrativo, a supporto dei punti precedenti.
Il MUR supporterà l'implementazione di tali azioni con ogni misura necessaria, nella prospettiva di garantire a tutti il diritto allo studio, alla formazione superiore e alla ricerca. In particolare, sarà essenziale assicurare a tutti gli studenti parità di condizioni in termini di accessibilità ai servizi, con specifica attenzione agli studenti con disabilità o DSA, anche in termini di personalizzazione dei servizi. In questa direzione il MUR contribuirà a garantire risorse aggiuntive per il diritto allo studio, per gli investimenti in infrastrutture tecnologiche e per ogni altra esigenza connessa allo stato emergenziale in atto. Inoltre, saranno assunti provvedimenti mirati a determinare maggiore flessibilità nelle procedure amministrative.
Fermo restando quanto sin qui riportato, con riferimento alle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, il MUR supporterà le riferite azioni tenendo conto delle specificità della didattica ivi erogata e delle connesse esigenze di studenti, personale docente e personale tecnico amministrativo.
Parimenti il MUR supporterà le azioni come sopra definite, avendo considerazione della eterogeneità e delle peculiarità delle diverse attività svolte presso gli Enti pubblici di ricerca, anch'essi caratterizzati da esigenze specifiche, che riguardano i diversi laboratori di ricerca, i centri ove si svolgono attività di interesse pubblico e tutte le strutture che ospitano i ricercatori e il personale tecnico amministrativo.
Sarebbe auspicabile che, ove possibile e in base alle specificità di ciascuna istituzione, venisse definito un cronoprogramma con la programmazione delle attività dei prossimi mesi.
Ad esempio, se le condizioni nelle singole aree lo consentiranno, e ferma restando ogni altra eventuale e differente determinazione che dovesse essere assunta dalle autorità competenti, una possibile articolazione delle attività potrebbe essere la seguente:
■ lezioni frontali: in telepresenza nella fase 2; in modalità mista nella fase 3;
■ laboratori didattici obbligatori: in presenza a partire dalla fase 2;
■ tirocini: in presenza per l'area sanitaria a partire dalla fase 2; in modalità mista per le altre aree, nelle fasi 2 e 3;
■ esami: in telepresenza nella fase 2 con possibile modalità mista a luglio; in modalità mista nella fase 3;
■ lauree: in telepresenza nella fase 2 con possibile modalità mista a luglio; in modalità mista nella fase 3;
■ accesso ad uffici, spazi studio, laboratori, biblioteche e residenze da parte di studenti, docenti, personale della ricerca e PTA: consentito a partire dalla fase 2, nel rispetto delle norme di sicurezza;
■ attività amministrative: in modalità mista a partire dalla fase 2;
■ orientamento: in telepresenza nella fase 2; preferibilmente in presenza nella fase 3.
Corre il dovere di ribadire che per qualsiasi attività organizzata in presenza dovranno essere garantite le idonee misure di sicurezza per studenti, personale docente e ricercatore, e personale tecnico amministrativo, che saranno indicate nei provvedimenti adottati dalle autorità competenti.
Al fine di garantire la migliore efficacia delle suddette misure, ogni istituzione, nell'esercizio della propria autonomia, potrà prevedere modalità per rispondere a particolari esigenze collegate ai territori di appartenenza, ai contesti di riferimento, alle specificità dei propri modelli organizzativi e delle diverse discipline, alla disponibilità delle dotazioni infrastrutturali e alla numerosità di studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, fermo restando, come detto, l'assolvimento di tutte le prescrizioni che saranno indicate nei provvedimenti adottati dalle autorità competenti.