Tipologia: Accordo COVID-19
Data firma: 4 maggio 2020
Validità: 31 luglio 2020
Parti: Eni e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, OPN HSE
Settori: Chimici-Energia, Eni
Fonte: filctemcgil.it


Verbale di accordo
Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del SARS-Covid-2 negli ambienti di lavoro


In data 04/05/2020 si sono incontrati, in videoconferenza, Eni spa, anche in rappresentanza delle sue società controllate, e le Segreterie Nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, assistite dai componenti dell'organismo Paritetico Nazionale HSE, per esaminare le misure precauzionali necessarie a consentire, in sicurezza, un graduale aumento degli accessi dei lavoratori nei luoghi di lavoro/uffici.

Premesso che:
• a seguito del diffondersi del contagio da Covid-19, l'Eni, che opera a livello globale, ha immediatamente attivato, in applicazione di procedure normative interne, la propria Unità di Crisi composta da rappresentanti delle funzioni centrali Eni e delle BU/Società (HSEQ, Salute, Risorse Umane, Approvvigionamenti, Security e Legale); l'Unita di Crisi sì riunisce giornalmente per definire le misure tecniche e organizzative da attuare nei luoghi di lavoro, allo scopo di fronteggiare e gestire l'emergenza e per il contenimento della diffusione dell'infezione, operando in collegamento con il dipartimento della protezione civile.
• nel rispetto delle norme emergenziali emanate dal Legislatore e in coerenza con le indicazioni delle Autorità sanitarie, e nella consapevolezza che, in tale contesto, le aziende sono chiamate a collaborare per assicurare la piena efficacia delle misure pubbliche dì contrasto e di contenimento alla diffusione del Covid-19 negli ambienti dì lavoro, l'Eni, a partire dallo scorso mese di febbraio, ha articolato il proprio assetto organizzativo in Italia;
• in particolare, l'Azienda ha dato continuità alle attività operative delle sedi industriali, dichiarate essenziali dalle Autorità competenti, e ha assicurato continuità alle attività svolte presso le sedi direzionali/uffici, a supporto delle realtà operative, attraverso la modalità smart working, fatti salvi specifici limitati presidi.
• in attuazione del "Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus SARS-Cov-2 negli ambienti di lavoro" le parti hanno tempestivamente costituito un Comitato nazionale a livello centrale e comitati locali, nelle sedi industriali in relazione alle diverse specificità produttive e nelle sedi uffici.
• I comitati, riunitisi con frequenza anche bisettimanale, svolgono attività di monitoraggio e di implementazione delle misure precauzionali adottate in Eni, con l'obiettivo di consentire la continuità operativa delle attività produttive nei siti industriali nel rispetto prioritario della salute dei dipendenti; in particolare, sono state adottate e condivise le seguenti principali misure precauzionali: integrazione del piano d'emergenza sanitario relativo al piano di preparazione e risposta all'emergenza Coronavirus; adozione di sistemi nuovi di turnazione nei siti industriali, che hanno consentito di ridurre il numero di turni giornalieri e quindi l'esposizione al rischio di un minor numero di lavoratori oltre a contenere l'afflusso in contemporanea del personale limitando al massimo i contatti nel rispetto dei distanziamento interpersonale; campagne di comunicazione giornaliere a tutti i dipendenti attraverso il sito intranet MyEni; affissione di totem, adesivi da pc, locandine multilingua, per veicolare le regole di comportamento da adottare; adozione graduale nei siti industriali di sistemi di rilevazione della temperatura corporea dei lavoratori e dei contrattisti all'ingresso in azienda; quarantena fiduciaria preventiva oltre quelle richieste dell'Autorità per i contatti di eventuali positivi confermati o per i casi sospetti.
• Le misure precauzionali adottate hanno consentito di rispondere
- positivamente a richieste pervenute da parte di enti di controllo, anche nell'ambito di specifiche ispezioni avvenute in alcune sedi industriali italiane.
• Con particolare riguardo allo Smart Working, l'Azienda ha dato seguito alle disposizioni delle istituzioni competenti e dei Protocolli del 14.3.2020, del 24.4.2020, e del DPCM 26.04.2020, che raccomandano il suo massimo utilizzo, quale essenziale strumento organizzativo, per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il proprio domicilio o a distanza;
• conseguentemente, dal 26 febbraio 2020 nelle sedi uffici di Milano e di San Donato Milanese e dal 5 marzo 2020 nelle sedi uffici di tutto il territorio nazionale, le persone Eni svolgono le proprie attività lavorative in regime di smart working, fatti salvi limitati presidi.
Le soluzioni adottate sono state oggetto di confronto continuo e puntuale con le Segreterie Nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, e le OO.SS territoriali, in coerenza con un modello di relazioni industriali basato sulla partecipazione dei lavoratori alla vita d'impresa attraverso la massima trasparenza informativa e la condivisione delle scelte intraprese.
Con il presente accordo, le parti intendono condividere attraverso le seguenti Linee Guida le azioni e le misure utili e necessarie a consentire un progressivo aumento degli accessi dei lavoratori presso i luoghi di lavoro/sedi uffici in funzione dell'evoluzione dello scenario pandemico e normativo.
Tali Linee Guida si fondano sulle disposizioni dei vari DPCM e Protocolli, sui positivi risultati ottenuti nella gestione dell'emergenza nei siti industriali Eni e delle società controllate e dall'esperienza maturata nei frequenti confronti tra le parti avvenuti sia a livello di Comitati locali che nel Comitato nazionale costituiti a seguito del Protocollo del 14 marzo 2020.
Le misure contenute nelle Linee Guida, nel pieno rispetto delle disposizioni emanate della autorità competenti, costituiranno il riferimento di carattere generale delle condizioni di sicurezza sanitaria per l'accesso nei luoghi di lavoro/sedi uffici; l'attuazione delle stesse sarà oggetto di monitoraggio da parte delle rispettive articolazioni locali delle parti e dei Comitati per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo già costituiti o che si costituiranno, nel rispetto delle specificità e delle caratteristiche delle diverse sedi.
In coerenza con le disposizioni normative, è previsto, in una prima fase sperimentale un graduale e scaglionato aumento degli accessi nei luoghi di lavoro/ sedi uffici, che consenta in ogni momento della permanenza in azienda il distanziamento sociale, anche in considerazione della collocazione geografica delle sedi e dei minor livelli di contagio emersi.
L'aumento degli accessi partirà dalle sedi uffici di Roma, Piazzale Mattei e Via Ribotta, e proseguirà successivamente nelle altre sedi, e riguarderà inizialmente, a titolo esemplificativo, essenzialmente personale manageriale, personale dedicato a incarichi specifici e necessario alla messa in piena sicurezza dell'ambiente di lavoro e personale necessario a garantire il regolare svolgimento degli eventi finanziari.
Resta inteso che i dipendenti nelle giornate di non accesso al luogo di lavoro continueranno a svolgere la propria attività lavorativa in smart working.
Saranno gestite con particolare riguardo situazioni relative a lavoratori fragili, lavoratori genitori di figli con età inferiore a 14 anni e lavoratori con particolari difficoltà logistiche, fatte salve le esigenze di carattere operativo.
L'implementazione delle misure previste nelle linee guida, compresa l'integrazione del Piano di Preparazione e Gestione dell'epidemia da COVID-19, sarà oggetto di specifico confronto preventivo e monitoraggio da effettuarsi, a livello locale, anche in ragione delle diverse specificità delle sedi impattate, con la fattiva partecipazione anche di RSPP e RSU/RLSA. Il comitato nazionale garantirà il coordinamento e il monitoraggio dei comitati locali.
Le parti convengono di cogliere in questa fase straordinaria, che va ad inserirsi tra l'altro in un percorso di trasformazione aziendale già in atto incentrato sulla transizione verso la decarbonizzazione e per la sostenibilità ambientale, un'opportunità per continuare ed ampliare la fase di confronto sui temi fondamentali del lavoro, traguardando un nuovo protocollo di relazioni industriali pronto ad apportare valore aggiunto ed accompagnare la fase di transizione, attraverso l'individuazione di soluzioni innovative sempre partendo dalla centralità delle risorse umane.
Linee guida in applicazione del protocollo del 24 aprile 2020 (allegato 6 del DPCM del 26 aprile 2020):

1. Comunicazione e Informazione al personale
È previsto un piano di comunicazione specifico che si integra alla comunicazione effettuata e costante ai lavoratori tramite strumenti aziendali (MyENi, mail dedicate ai lavoratori da parte del datore di lavoro, Locandine, Totem).
Il piano di comunicazione sarà focalizzato ad informare le persone sui comportamenti da adottare per assicurare il lavoro in sicurezza. La comunicazione sarà effettuata attraverso i Responsabili, MyEni, locandine, Totem e mail dedicate.
È inoltre prevista, al primo accesso ai luoghi di lavoro, la sottoscrizione da parte dei lavoratori dell'informativa aziendale relativa alle condizioni e alle modalità di accesso ai sensi delle normative vigenti, anche in riferimento al rilevamento della temperatura tramite termo camere prima dell'ingresso al luogo di lavoro.

2. Misure di igiene e prevenzione
È previsto un piano specifico per la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei luoghi di lavoro (ambienti, postazioni di lavoro, aree comuni), in particolare si intende per:
a. Pulizia: l'insieme delle operazioni che hanno la finalità di rimuovere la sporcizia dalle superfici ambientali mediante spolveratura o dove applicabile mediante l'utilizzo di acqua e detergente.
b. Sanificazione - l'insieme di procedure che includano l'utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno
(0.5%), per un tempo di contatto adeguato a seconda delle superfici.
Sono previsti Dispenser igienizzanti per le mani, facilmente accessibili a tutti i lavoratori e collocati in punti facilmente individuabili posizionati presso:
• hall e ingressi delle sedi direzionali;
• davanti agli ingressi degli ascensori ad ogni piano;
• aree Break;
• ingressi mense.
Operazioni dì disinfezione saranno effettuate in quelle aree uffici dove dovesse presentarsi un caso accertato positivo, in coerenza con le linee guida dell’ISS. Sono state inoltre definite specifiche misure tecnico/operative per la corretta gestione/manutenzione degli impianti aeraulici di condizionamento aria, che si integrano con le attuali procedure manutentive, in linea con quanto emanato nel documento dell'istituto Superiore di Sanità - Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020 del 23 marzo 2020 (ricambi e ricircolo d'aria, pulizie, sanificazioni e sostituzione filtri).

3. Accesso ai luoghi di lavoro
L'accesso ai luoghi di lavoro per dipendenti, contrattisti e visitatori, è previsto previa rilevazione della temperatura che sarà effettuata tramite termo camere /termometri ad infrarosso presenti presso le sedi. È previsto il divieto di accesso alle sedi in caso di temperatura al di sopra di 37,5 °C e in caso della presenza di sintomi influenzali quali tosse e/o difficoltà respiratoria.
L'ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi all'infezione da COVID 19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la "avvenuta negativizzazione" del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza nonché da visita medica da parte del Medico Competente al fine di verificare l'idoneità alla mansione indipendentemente dalla durata dell'assenza per malattia..
Davanti agli ingressi nelle sedi saranno previste misure di distanziamento interpersonale pari ad almeno 1 metro.
L'accesso agli ascensori sarà consentito ad una persona alla volta. Sarà consentito l'accesso a due persone alla volta esclusivamente nelle sedi con ascensori di dimensioni tali da assicurare la distanza interpersonale superiore ad 1 metro. Il numero consentito sarà segnalato da adeguati cartelli affissi nei pressi degli ascensori.

4. Accesso alle aree di aggregazione
È prevista la modifica delle modalità di accesso al servizio mensa, la modalità di erogazione del servizio pasti e la disposizione dei tavoli. Sono previste aree di ingresso separate da quelle di uscita.
È previsto l'accesso scaglionato tramite turnazione al servizio mensa al fine di evitare assembramenti e mantenere il distanziamento interpersonale. Gli spazi saranno delimitati da segnaletica orizzontale applicata al pavimento che consentirà di mantenere le distanze di sicurezza tra gli utenti (1,50 mt).
L'allestimento delle sale sarà riorganizzato per singole aree, riducendo il numero di sedute ai tavoli al fine di mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro evitando disposizioni frontali delle persone. Alla fine di ogni singolo pasto nelle aree saranno previste operazioni di sanificazione.
Sono vietati gli eventi, e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria. La formazione sarà erogata in modalità videoconferenza.
Non sono consentite le riunioni in presenza. Le riunioni si terranno attraverso l'ausilio di sistemi di videoconferenza; Laddove le riunioni fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza le sale riunioni potranno ospitare non più del 30% delle persone previste per la singola sala, nel rispetto delle misure di distanziamento adeguate.
Gli spostamenti dovranno essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali.

5. Identificazione e gestione dei casi sospetti
Sono previste modalità di comportamento e misure da adottare per la gestione di eventuali casi di persone con sintomi in sito Eni, siano essi dipendenti, contrattisti o visitatori:
- Il dipendente interessato, adeguatamente informato, deve tempestivamente contattare il numero di emergenza di sito;
- Il personale addetto alla vigilanza, portineria/ control room che riceve la chiamata di emergenza inoltra la chiamata al presidio medico per un primo triage telefonico effettuato dal personale sanitario di presidio. Nel caso venga individuato un eventuale caso sospetto, il dipendente, munito di mascherina, si dovrà recare immediatamente al proprio domicilio conformemente alle procedure aziendali che disciplinano l'uscita di personale dal sito, informando il preposto a valle del triage telefonico;
Il preposto avvisa le strutture aziendali (HSE, Salute, RSPP; HR) che coinvolgono il Medico Responsabile per l'emergenza sanitaria e la funzione salute d'area per l'individuazione delie misure da attuare; Il medico responsabile della emergenza sanitaria, in accordo con HR, informa immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute;
- Il medico responsabile delle emergenze collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali "contatti stretti" di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19, Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell'indagine, il datore di lavoro potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente il sito, secondo le indicazioni dell'Autorità sanitaria.
- Si prevede di formare le figure preposte in merito ai comportamenti da tenere per la gestione di un eventuale caso sospetto Covid 19.

6. "Lavoratori Fragili"
Il medico competente è coinvolto per le identificazioni dei soggetti con particolari situazioni di fragilità e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da COVID 19.

7. Dispositivi di protezione individuale
Nei luoghi di lavoro, sono adottate le misure di distanziamento sociale e igiene /sanitizzazione personale e degli spazi quale misura prioritaria di prevenzione e protezione a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
In linea con quanto previsto dalle linee guida dell'organizzazione Mondiale della Sanità in merito all'epidemia di COVID-19 e indicato dal Gruppo di lavoro Prevenzione e Controllo delle Infezioni di ISS, qualora il lavoro imponga di operare a distanza interpersonale minore di un metro, e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è previsto l'uso della Mascherina Chirurgica..
All'interno dei luoghi di lavoro l'uso della mascherina chirurgica è obbligatorio negli spazi comuni o nelle occasioni di mobilità (corridoi, scale, mensa, ristori, etc..) in cui non sia possibile assicurare la distanza minima interpersonale dì sicurezza. A tale scopo, le mascherine chirurgiche ce sono consegnate dall'Azienda ai dipendenti con regolarità, previa istruzione circa la modalità corretta d'uso e di smaltimento.

8. Integrazione del Piano di Emergenza attraverso il Piano di Preparazione e Risposta all'epidemia di Covid 19 (MERP)
È stato predisposto a partire dalla fine del mese di febbraio ed integrato il Piano di Preparazione e Gestione dell'epidemia da COVID-19, in linea con le disposizioni governative emanate e in piena attuazione dei Protocolli del 14 marzo e 24 aprile, che definisce le misure per:
- identificare e contenere la diffusione del coronavirus;
- mettere in atto, a seconda dei livelli di allerta, una risposta efficace;
- Individuare le misure di igiene e prevenzione;
- garantire lo svolgimento delle attività lavorative in piena sicurezza sui siti operativi, sedi uffici e in modalità smart working;
- garantire il coordinamento del processo decisionale e la comunicazione tra le unità aziendali coinvolte, i lavoratori e contrattisti, nella gestione dell'epidemia da COVID-19.
Il piano sarà oggetto di illustrazione e monitoraggio con gli RLSA.

9. Modalità di accesso dei fornitori esterni
Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso di personale esterno; qualora fosse necessario l'ingresso di personale/visitatori esterni, necessario alla continuità aziendale, gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l'accesso ai locali aziendali.
In caso di lavoratori dipendenti da aziende terze che operano nella stessa sede/ sito produttivo (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o vigilanza) che risultassero positivi al tampone COVID-19, l'appaltatore dovrà informare immediatamente il committente ed entrambi dovranno collaborare con l'autorità sanitaria fornendo elementi utili all'individuazione di eventuali contatti stretti.
L'azienda committente è tenuta a dare, all'impresa appaltatrice, completa informativa dei contenuti del Protocollo aziendale e deve vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni.
In relazione alla durata della fase emergenziale, cosi come definita ad oggi dai decreti governativi, il presente accordo resterà in vigore fino al 31 luglio 2020.
Il presente verbale di accordo è considerato dalle Parti approvato e sottoscritto in remoto, attraverso accettazione del contenuto dello stesso via e-mail.