Categoria: 2020
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Tipologia: Accordo COVID-19
Data firma: 21 aprile 2020
Parti: Confindustria Alto Adriatico e Cgil Pordenone, Cisl FVG, Uil Pordenone
Settori: Industria, Pordenone
Fonte: unindustria.pn.it


Verbale di accordo

Il giorno 21 aprile 2020 a Pordenone si sono incontrati: Confindustria Alto Adriatico […], Cgil di Pordenone […], Cisl FVG […], Uil di Pordenone […]

Premesse
a) In data 14 marzo u.s. è stato sottoscritto apposito il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” la cui applicazione prevede la costituzione del “Comitato” per l’applicazione e la verifica delle regole ivi contenute anche nelle realtà lavorative nelle quali non vi è la presenza sindacale.
b) In virtù di quanto disposto dall’ intesa, le imprese, oltre a quanto previsto dai vari D.P.C.M. succedutisi per fronteggiare il contagio, hanno applicato nei luoghi di lavoro le ulteriori misure di precauzione elencate nel medesimo documento.
c) La rilevazione effettuata da Confindustria Alto Adriatico con una propria indagine il 3 aprile 2020 su circa 300 industrie per un totale di - circa 15.000 lavoratori in merito all’applicazione nel territorio Pordenonese dell’accordo, ha evidenziato l’adozione del Protocollo e l’attuazione delle misure precauzionali da parte della totalità delle imprese campione.
d) L’indagine, inoltre, ha evidenziato come la costituzione del “Comitato” per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel medesimo documento, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e/o del RLS, abbia interessato oltre il 60% delle imprese oggetto d’indagine concentrandosi, di norma, in quelle maggiormente strutturate.
e) La costituzione e partecipazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze ai “Comitati” è ritenuta dalle Parti essenziale non solo durante la prima fase emergenziale ma soprattutto nella seconda, quella della ripresa delle attività, durante la quale si dovranno costruire in fabbrica nuove modalità di organizzazione del lavoro coerenti con le prescrizioni di natura sanitaria che si dovranno adottare.
f) Le Parti, pertanto, hanno definito di adottare delle procedure che favoriscano la diffusione dei “Comitati” nelle imprese di minori dimensioni prive di rappresentanza, attraverso:
I. l’istituzione di ruolo sussidiario di rappresentanza dei lavoratori a livello territoriale (attraverso l’attribuzione del ruolo di RLST a specifiche figure) con funzione di supporto tecnico anche agli RLS;
II. modalità di analisi congiunta sull’attuazione delle misure di sicurezza anti COVID19 ed eventuali integrazioni adottate aziendalmente per accertare la sussistenza delle condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione condizione necessaria per la prosecuzione delle attività.
g) Nel contempo le Parti hanno ritenuto essenziale predisporre un’organizzazione strutturata per l’informazione alle imprese, ai RSPP, ai medici competenti e ai RLS, in merito:
I. ai progressi medico-scientifici delle terapie anti COVID-19;
II. all’evoluzione dei protocolli tecnici e precauzionali da adottare nei luoghi di lavoro;
III. agli sviluppi delle normative ad hoc tanto nazionali che regionali.
h) Tenuto conto dei principi declinati dall’A.I. 12.12.2018, (declinato all’interno del Patto per La Fabbrica), in particolare del punto 6.2 dello stesso, nella consapevolezza che in ambito locale da 25 anni opera l’Organismo Paritetico Territoriale che,
■ ha provveduto alla rilevazione degli RLS,
■ ne ha curato la formazione,
■ ha sviluppato seminari tecnico-informativi loro rivolti,
■ ha operato con l’Azienda Sanitaria per progetti agli stessi dedicati;
■ si è adoperato per dare interpretazioni condivise in merito alle materie di salute e sicurezza sul lavoro.
i) Le Parti hanno concordemente ritenuto di:
• individuare nell’OPP la sede ove possa correttamente svilupparsi a livello locale una consultazione sindacale in merito all’applicazione del Protocollo 14.3.2020 nelle realtà industriali di minori dimensioni
• di rimodulare i compiti dell’organismo ampliandone la composizione e le competenze;
• indicare le azioni che l’Organismo potrà sviluppare in ambito territoriale per realizzare gli scopi descritti nei punti precedenti, siano esse consultive che promozionali.
Tutto ciò premesso è parte integrante del presente atto, si concorda quanto segue.

Cap. 1 - Composizione dell’OPP
1) L’Organismo Paritetico Provinciale statutariamente composto, in applicazione dell’A.I. 12.12.2018 punto 3.2, di tre membri di nomina sindacale di altri tre di nomina datoriale e altrettanti supplenti, che assumeranno il ruolo di RLST, potrà deliberare all’unanimità l’individuazione di un consulente esterno esperto in medicina preventiva e di uno competente in malattie infettive indicati dalla locale A.S.S. 5 Pordenonese.
2) Il ruolo dei consulenti ha natura scientifica e la loro collaborazione si articolerà, in questa fase, nelle attività di informazione sull’evoluzione delle cure e delle misure di prevenzione contro il COVID-19.
3) I Consulenti potranno proporre all’OPP delle linee guida da indirizzare alle imprese per implementare le misure di contenimento del virus in azienda.

Cap. 2 - Competenze dell’OPP
1) L’OPP promuoverà la costituzione dei “Comitati” per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo 14 marzo 2020 in tutte le aziende attraverso interventi informativi rivolti ai Datori di Lavoro, agli RSPP agli RLS, e ai Medici Competenti delle imprese in cui ancora non si sia provveduto alla sua costituzione.
2) L’OPP divulgherà alle imprese ai RSPP agli RLS ai medici competenti:
■ informazioni sulle modalità corrette di adozione delle misure di prevenzione stabilite dal Protocollo del 14 marzo 2020;
■ le indicazioni sanitarie tecniche e giuridiche promulgate (es. Indicazioni per il rientro al lavoro nelle attività non sanitarie della Regione Friuli Venezia Giulia) e che verranno prossimamente emanate dalle Autorità competenti per l’eliminazione e il contenimento del contagio in coerenza con i risultati delle evidenze tecnico-scientifiche;
■ orientamenti condivisi, sulla base delle attività dei Consulenti scientifici, per l’incremento delle citate misure di prevenzione.
3) L’OPP effettuerà consulenza, anche affiancando le rispettive rappresentanze aziendali, (RSU, RLS e RSPP) in merito all’applicazione dei protocolli ed alle descritte indicazioni alle imprese agli RSPP e agli RLS.
4) L’OPP per rendere effettive le attività di promozione, divulgazione, monitoraggio ed analisi sopra descritte, nonché per sviluppare la costituzione dei comitati e la consultazione nelle realtà industriali di minori dimensioni e l’analisi dell’attuazione del Protocollo 14.3.2020, potrà effettuare delle visite anche tramite calendari condivisi, presso le aziende prive di RLS o RSU, tramite la presenza congiunta del Rappresentante Territoriale dei Lavoratori e della parte datoriale che potranno anche verificare lo stato dell’ informazione dei lavoratori.
5) L’OPP individuerà collegialmente le tipologie di aziende e le modalità di calendarizzazione delle visite, che potranno essere oggetto di tali interventi.
6) Le visite verranno effettuate congiuntamente da un Rappresentante di nomina da parte dei membri di estrazione datoriale dell’OPP e da un Rappresentante di nomina da parte dei membri di estrazione sindacale dell’OPP in analogia a quanto disposto dal punto 6.1 lett. C dell’A.I. 12.12.2018, con procedure snelle.
7) Tali Rappresentanti dovranno essere in possesso di qualifiche tecniche specifiche definite congiuntamente dell’OPP. Nella fase emergenziale e di avvio della applicazione delle procedure anti COVID-19 potranno essere temporaneamente incaricati dalle parti anche in assenza di tali qualifiche, purché inseriti in percorsi formativi approvati dall’OPP e per tali condizioni alla nomina non osteranno le condizioni di cui al punto 5.2 del A.I. 12.2.2018.
8) Il Rappresentante sindacale, dell’A.I. 18.12.2018, assume il ruolo di RLST ai sensi di quanto previsto dalla disciplina dell’Accordo Interconfederale stesso.
9) L’OPP definirà un protocollo, adeguandolo progressivamente alle evidenze scientifiche, di analisi condivisa da utilizzare nel corso delle visite programmate.
10) Gli esiti delle visite, in analogia con quanto previsto al 6.2 e 6.3 dell’A.I. 18.12.2018 saranno valutati con dati aggregati dall’OPP; in casi con particolare criticità l’esito della visita potrà essere oggetto di esame singolo.
11) Le attività svolte nelle modalità sopra descritte dall’OPP saranno a disposizione delle Istituzioni Locali.
12) L’OPP in analogia con quanto previsto al punto 3.2. dell’A.I. 18.12.2018 assume il ruolo di compositore di eventuali controversie in merito all’applicazione delle misure di sicurezza e prevenzione COVID-19 all’interno delle imprese.

Cap. III - Norme finali
1) Le Parti stipulanti si impegnano, entro il 31 dicembre 2020 a raggiungere una regolazione di dettaglio sull’attività del RLST, sulle modalità di accesso, di funzionamento, di consultazione e sulla formazione dello stesso, nel rispetto delle regole contenute nell’A.I. 12.12.2018 ed al fine di dare continuità e rendere strutturale la rete sulla Sicurezza del Lavoro rappresentata dal presente accordo. Le parti si incontreranno a tal fine già nel mese di settembre 2020.
2) L’OPP opererà al fine di mettere in rete le parti delle comunicazioni ed informazioni dell’OPP.
3) Tenuto conto della storia delle relazioni sindacali tra Associazione Datoriale e OO.SS.LL. nel territorio Pordenonese, ed allo scopo di favorire il confronto preventivo con le rappresentanze interne ai luoghi di lavoro, il percorso disciplinato dalla presente intesa rappresenta una sperimentazione finalizzata al rafforzamento delle reti e dei presidi sul contrasto alla pandemia Covid19, e più in generale sulla Sicurezza del Lavoro nel territorio Pordenonese come indicate nel Patto per la Fabbrica.
4) In tale fase e per queste finalità, viene assegnata oltre che alle Segreterie
Territoriali di Pordenone anche alle Segreterie Regionali delle OO.SS.LL la possibilità di assistere l’attività dell’OPP.
5) Le OO.SS.LL. Regionali, in relazione ai positivi esiti delle attività regolate dall’intesa si impegnano con Confindustria Alto Adriatico ad estendere la stessa, con gli opportuni adattamenti, ad altri territori della Regione.

Letto, confermato e sottoscritto