Categoria: 2020
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Tipologia: Protocollo di sicurezza anti-contagio da COVID-19
Data: 19 marzo 2020
Settori: Edilizia, Grandi opere, Consorzio Cociv, Terzo Valico Giovi
Fonte: terzovalico.it


Protocollo di sicurezza anti-contagio da COVID-19
Linea AV/AC Milano-Genova Terzo Valico dei Giovi - Consorzio Cociv

1 Premessa
La pandemia che ha portato alla diffusione in quasi tutto il pianeta del nuovo coronavirus denominato COVID- 19, ha spinto il Governo italiano ad adottare tutte le misure necessarie al contenimento del contagio che sono state estese anche ai luoghi di lavoro.
Tra queste vi è l'adozione di un Protocollo di Sicurezza anti-contagio che deve contenere tutte le azioni di prevenzione e protezione predisposte dal Datore di Lavoro, finalizzate a ridurre al minimo i rischi di contagio dei propri lavoratori durante le attività lavorative e di permanenza all'interno delle proprie strutture ricettive. Il presente documento costituisce integrazione ai POS, ai DVR e ai DUVRI Cociv attualmente vigenti in Commessa ed è stato redatto conformemente ai contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento.

2 Breve descrizione del COVID-19

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Identificati negli anni '60, il nome deriva dalla loro forma al microscopio, simile a una corona. Sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali, bersagliando le cellule epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Il nuovo Coronavirus (nCoV) identificato per la prima volta a Wuhan in Cina nel Dicembre 2019 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai riscontrato nell'uomo.
Il virus SARS-CoV-2 - come designato dall'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) - è l'attuale virus causa dell'epidemia chiamata “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus è la “COVID-19” in cui “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l'anno in cui si è manifestata. Per attrazione, anche lo stesso virus è ormai comunemente denominato COVID-19, a partire dalla stessa normativa d'urgenza adottata dal Governo e ormai convertita in legge (decreto legge 6/2020), e così sarà denominato nel presente documento.
L'ICTV ha classificato il COVID-19 come appartenente alla famiglia dei Coronaviridae appartenente agli agenti biologici del gruppo 2 dell'Allegato XLVI del D.Lgs. 81/08.
I principali rischi pandemici si concentrano nei luoghi di sosta o transito per consistenti masse di popolazione: aree pubbliche, aperte al pubblico o destinate a eventi a larga partecipazione, mezzi di trasporto e, ovviamente, luoghi di lavoro.
Alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, generalmente dopo un contatto stretto con un paziente infetto (ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario). La via primaria è rappresentata dalle goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite la saliva, tossendo e/o starnutendo, contatti diretti personali, le mani (ad esempio toccando con le mani contaminate, non ancora lavate, bocca, naso o occhi). In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o nel gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso, lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche. In base ai dati finora disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del nuovo coronavirus.

3 Informazione

Il Cociv provvede a dare ampia divulgazione del presente Protocollo di Sicurezza anti-contagio a:
• tutti i propri lavoratori e tutti gli utenti delle strutture dei campi base di gestione Cociv e della sede di via Renata Bianchi a Genova affinché gli stessi possano disporre di regole chiare e semplici per limitare al massimo il rischio del contagio.
• Imprese esecutrici, di servizi e fornitori che svolgono attività in cantieri o strutture condotti direttamente dal Consorzio Cociv al fine di adeguarsi alle regole vigenti nelle aree da loro frequentate;
• Imprese affidatarie ed esecutrici che svolgono attività in cantieri o strutture condotti in piena autonomia, al fine di permettere loro di disporre di un documento da poter utilizzare su base volontaria come linea guida per la redazione di un proprio protocollo di sicurezza anti-contagio dedicato;
All'interno delle proprie strutture direttamente gestite, il Consorzio Cociv promuove e organizza delle campagne informative che prevedono l'impegno di rispettare le disposizioni dalle Autorità, consegnando e/o affiggendo agli ingressi e nei luoghi maggiormente visibili, appositi depliant informativi.
Il Consorzio, sulla base di eventuali aggiornamenti normativi, continuerà a promuovere per mezzo dei suddetti sistemi di comunicazione eventuali altre misure concernenti l'emergenza Coronavirus.
a) Istituzione servizio telefonico per informazioni sul Coronavirus
Nell'ottica di promuovere una corretta ed equilibrata informazione ai lavoratori, il Consorzio Cociv ha istituito, per mezzo del sistema GEC-TVG, un servizio telefonico interno dedicato all'emergenza “Covid-19” (tel. *** dal Lunedì al Venerdì dalle ore 09 alle 18). Ogni persona operante all'interno della Commessa Terzo Valico, può rivolgersi al suddetto servizio per richiedere informazioni in caso di manifestazioni di sintomi influenzali propri o di altri colleghi, regole per contenere la propagazione e qualsiasi altra informazione utile a comprendere i comportamenti da adottare.

4 Modalità di ingresso del personale operante all'interno della commessa del Terzo Valico
Il personale operante presso la Commessa dovrà seguire le seguenti prescrizioni, sia prima dell'ingresso che durante l'orario di lavoro:
• Per il personale non domiciliato nel Campo Base, obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre oltre 37.5 °C o altri sintomi di infezione respiratoria quali la tosse; in questo caso il lavoratore dovrà avvisare il proprio medico di famiglia e le Autorità Sanitarie;
• Per il personale domiciliato nel Campo Base, obbligo di rimanere nel proprio alloggio in presenza di febbre oltre 37.5 °C o altri sintomi di infezione respiratoria quali la tosse; in questo caso il lavoratore ha l'obbligo di informare tempestivamente e responsabilmente il proprio Datore di Lavoro e di avvisare il CIS per un intervento più tempestivo, così come previsto nel paragrafo “Gestione di una persona sintomatica in Azienda”;
• Divieto assoluto di accedere alle strutture della Commessa laddove il personale, seppur privo di sintomi, abbia avuto negli ultimi 14 giorni contatti con soggetti positivi al COVID-19 o provenga dalle zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS;
Inoltre, al fine di dare attuazione a quanto previsto in merito al controllo della temperatura corporea del personale, all'interno dei campi base gestiti da Cociv e nella sede legale di Via Renata Bianchi, 40 (GE) deve essere attuata la seguente procedura:
a) Disposizioni comuni ai campi base gestiti da Cociv e alla sede di via Renata Bianchi, 40 (GE)
• Qualsiasi soggetto a cui venga chiesto di sottoporsi alla misura della temperatura corporea dovrà semplicemente avvicinarsi all'operatore sanitario mantenendo la distanza di un metro, lasciando che quest'ultimo gli misuri la temperatura per mezzo di un termometro in grado di eseguire la misurazione in assenza di contatto fisico;
• La temperatura rilevata non sarà registrata in alcun modo, nel rispetto della normativa vigente sul trattamento dei dati personali;
b) Disposizioni relative ai soli campi base gestiti da Cociv
• Nel caso di temperatura corporea regolare il soggetto sottoposto a misurazione farà regolarmente accesso agli ambienti del campo base. Nel caso in cui la temperatura risulti superiore ai 37,5 °C, al soggetto sottoposto a misurazione non sarà consentito l'accesso ai propri luoghi di lavoro e locali aziendali diversi dal proprio alloggio se disponibile;
• Contestualmente l'operatore sanitario avviserà il CIS componendo il numero *** e fornirà al soggetto sottoposto a misurazione una mascherina di protezione delle vie respiratorie che il soggetto stesso dovrà indossare in attesa dell'intervento dell'infermiere del campo base;
• Arrivato sul posto, l'infermiere del campo base inviterà il soggetto a recarsi al proprio alloggio (se disponibile) oppure in quello di emergenza predisposto in ogni campo base, per l'attivazione del protocollo di sicurezza anti-contagio.
c) Disposizioni relative alla sede del consorzio Cociv di via Renata Bianchi, 40 (GE)
• Nel caso in cui la temperatura di un dipendente dovesse risultare superiore ai 37,5°C, il soggetto dovrà rimanere nel suo ufficio comunicando l'informazione via telefono all'Ufficio del Personale;
• Sentito il Medico Competente, l'Ufficio del Personale darà indicazioni al dipendente piretico.

5 Modalità di accesso e di permanenza dei fornitori, trasportatori e visitatori nelle aree all'interno della commessa
I fornitori, trasportatori e i visitatori accedono alle aree della Commessa in maniera discontinua e non fanno parte del gruppo dei lavoratori impegnati normalmente nelle attività lavorative.
Tali soggetti, ad ogni accesso, dovranno compilare il modulo di autodichiarazione (vedi allegato 1) che dovrà essere preso in carico dalla guardiania.
a) Regole Generali:
• È vietato l'accesso a chiunque abbia febbre oltre 37,5 °C oppure manifesti sintomi di infezione respiratoria quali la tosse;
• È vietato l'accesso a chiunque abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS;
• Se durante la permanenza nelle aree all'interno della commessa dovessero improvvisamente manifestarsi sintomi riconducibili al COVID-19, si dovranno adottare le misure previste nel paragrafo “Gestione di una persona sintomatica in Azienda”
• È vietato utilizzare i servizi igienici dedicati al personale interno della Commessa.
• rispettare tassativamente in ogni momento la distanza interpersonale di un metro da qualsiasi altro soggetto operante nelle aree;
• limitare il periodo di permanenza all'interno dei luoghi di lavoro al tempo strettamente necessario per eseguire le proprie attività;
• laddove sia applicata la procedura di controllo della temperatura corporea, i fornitori ed i visitatori dovranno sottoporsi necessariamente agli stessi controlli previsti nel capitolo precedente.
• rispettare le regole istituite dai gestori delle cucine e delle mense.
• Gli autisti devono rimanere il più possibile a bordo dei propri mezzi; potranno scendere dagli stessi solamente per eseguire le operazioni necessarie al carico/scarico
• Per le forniture di cls che prevedono la simultaneità di intervento tra l'autista del mezzo e il personale operante in cantiere, ove non possa essere garantita la distanza di un metro tra autobetoniera e la tramoggia di scarico, il personale dell'impresa fornitrice dovrà fare uso dei seguenti DPI minimi: mascherina, occhiali e guanti;
b) Regole aggiuntive relative ai soli uffici:
• Ridurre il più possibile il numero di visitatori/fornitori;
• Gli autisti dei mezzi di trasporto non possono accedere agli uffici;
• Far accedere nei singoli uffici al massimo un visitatore per volta;
• Non formare gruppi di persone all'interno dei corridoi;
• Accedere ai singoli uffici solo dopo aver provveduto al lavaggio delle mani con acqua e sapone presso i servizi igienici dedicati oppure utilizzando il gel igienizzante contenuto negli appositi dispenser e seguendo le istruzioni affisse nei luoghi comuni;
• È vietato l'utilizzo di distributori automatici, fotocopiatrici, plotter ed apparecchiature a servizio del personale Cociv.
c) Utilizzo dei servizi igienici:
• All'interno dei Campi Base i fornitori ed i trasportatori potranno utilizzare unicamente i servizi igienici degli spogliatoi e della sala club, mentre i visitatori potranno usufruire dei servizi igienici degli uffici;
• All'interno dei cantieri i fornitori, i trasportatori e i visitatori potranno usufruire unicamente degli appositi WC chimici installati:
• In ogni caso si dovranno utilizzare i servizi igienici rispettando le normali e buone pratiche di igiene ed avendo cura di detergere le mani prima e dopo l'utilizzo degli stessi utilizzando apposito detergente, seguendo le istruzioni affisse all'interno dei locali.
d) Fruizione del servizio mensa
• La fruizione del servizio mensa è consentita solamente al personale munito di tessera abilitata;
• Gli accompagnatori di eventuali ospiti dovranno fare richiesta al Responsabile Amministrativo o a un suo delegato per la concessione dei buoni pasto;
• Gli accompagnatori dovranno fornire agli ospiti tutte informazioni circa le misure di contenimento contro il rischio di contagio da COVID-19 adottate nel Campo Base.

6 Pulizia e sanificazione dei locali e dei mezzi aziendali
I prodotti disinfettanti utilizzati per la sanificazione degli ambienti specificati di seguito, dovranno rispettare i requisiti indicati nella Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22.02.2020
a) Pulizia e sanificazione ordinaria dei locali

La pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali all'interno dei campi base (dormitori, mensa, cucine, uffici, lavanderia, infermeria, club, guardiania, spogliatoi, sala formazione, locali ad uso comune in genere) e degli ambienti di lavoro (spogliatoi, uffici di cantiere), devono essere eseguite mediante l'utilizzo di prodotti disinfettanti, a base alcolica o contenti cloro.
L'avvenuta sanificazione dovrà essere riscontrabile tramite apposito registro di controllo affisso in ogni locale ovvero presente sul mezzo interessato
Le operazioni di cui al precedente punto devono essere eseguite con particolare attenzione alle parti generalmente oggetto di contatto tra i diversi utenti quali: pavimenti e superfici lavabili, maniglie di porte e finestre, scrivanie, tastiere e mouse, telefoni, schermi touch fotocopiatrici e stampanti, telecomandi dei condizionatori, sanitari, rubinetterie, tastiere dei distributori di bevande e snack, dispenser acqua potabile, tastiere di lavatrici e asciugatrici, pulizia di tavoli e sedie, dispenser, vassoi tra un turno e l'altro durante la consumazione dei pasti, panche, armadietti, etc.
b) Pulizia e sanificazione ordinaria mezzi
La pulizia e la sanificazione dei mezzi utilizzati dal personale dovranno essere potenziate mediante l'utilizzo di prodotti a base di alcol o cloro.
c) Disinfezione suppletiva locali
Oltre alle normali attività di cui sopra sarà previsto, con cadenza almeno mensile, un trattamento di sanificazione ed igienizzazione dei locali comuni (dormitori, mensa, cucine, uffici, lavanderia, infermeria, club, guardiania, spogliatoi, sala formazione, locali ad uso comune in genere) per mezzo di perossido di idrogeno nebulizzato nell'ambiente.
Tale sostanza, mediante apposita macchina atomizzatrice, verrà aerodispersa negli ambienti indoor e negli impianti di climatizzazione sotto forma di nebbia secca.
L'azione battericida e virucida garantirà l'eliminazione di qualsiasi agente patogeno presente nell'ambiente. Terminato il trattamento, si procederà ad arieggiare il locale che sarà reso usufruibile dopo 15-20 minuti. Nel corso della sanificazione di ogni locale sarà pulito e sanificato anche il filtro di ogni climatizzatore presente.
d) Disinfezione suppletiva mezzi
Gli abitacoli di tutti i mezzi di cantiere in generale dovranno essere oggetto di pulizia ad ogni fine turno prima della consegna del mezzo alla squadra successiva. Nello specifico, dovranno essere pulite con disinfettante le seguenti parti: leve di comando, tasti del cruscotto, leva del cambio, sterzo, freno a mano, maniglie di apertura interne ed esterne, etc. All'interno degli abitacoli dovrà essere sempre presente una confezione di spray disinfettante a base alcolica o contenente cloro, insieme ad un rotolo di carta assorbente ad uso industriale.
e) Sanificazione dei locali e dei mezzi utilizzati da caso confermato COVID-19
Si faccia riferimento alla gestione del Worst Case contenuto nel paragrafo “Gestione di una persona sintomatica in Azienda”.

7 Precauzioni igieniche personali
Per le precauzioni igieniche personali si faccia riferimento alle indicazioni riportate all'interno della guida prodotta dall'Istituto Superiore di Sanità (allegato 2) e alle indicazioni contenute all'interno degli altri paragrafi del presente documento.

8 Dispositivi di Protezione Individuale
I DPI normalmente usati per la protezione delle vie respiratorie previsti all'interno dei documenti di valutazione dei rischi (o POS) all'interno dei vari contesti lavorativi (esempio: polveri silicotigene per la mansione minatore), forniscono già adeguata protezione dal contagio da COVID-19, in quanto trattasi normalmente di facciali filtranti del tipo FFP2 o FFP3.
Fatte salve le attività che si svolgono con i suddetti DPI delle vie respiratorie, per gli altri casi in cui sia consentito l'utilizzo delle cd. “mascherine chirurgiche” si evidenzia che le stesse devono essere utilizzate qualora non vi sia la possibilità di rispettare la distanza interpersonale minima di un metro, con l'obbligo comunque, di utilizzo da parte di tutti i soggetti posti entro tale distanza.
La mascherina chirurgica non protegge infatti il soggetto che la indossa da eventuale droplet prodotto da un altro soggetto a lui vicino privo di mascherina. Per questo motivo nel caso delle mascherine di tipo chirurgico, è importante che la totalità dei soggetti a stretto contatto indossino tutti quanti la mascherina chirurgica.
Indicazioni sull'uso delle mascherine (facciali filtranti FFP2/3, semi-maschere, mascherine chirurgiche):
• Avere cura di pulirsi le mani prima di indossare una mascherina;
• Per quanto riguarda i FFP2/3 o facciali filtranti, nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina;
• Verificare che non vi siano perdite d'aria tra il viso e la mascherina
• Evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza;
• Per togliere la mascherina rimuoverla da dietro per mezzo dei lacci (senza toccare la parte anteriore), buttarla in un contenitore chiuso e lavarsi le mani;
• Si raccomanda di utilizzare solo mascherine aventi origine certa e mai utilizzate prima da altro soggetto (es. da confezioni integre).
• Specifiche attività da svolgersi a distanze interpersonali inferiori a un metro, oltre che l'uso delle mascherine che di per sé rappresenta la protezione principale, si dovrà valutare anche l'utilizzo di altri DPI dipendenti dalle azioni da svolgersi durante le lavorazioni ravvicinate protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

9 Gestione degli spazi comuni
a) Misure generali da adottare negli spazi comuni
• Rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro
• Evitare strette di mano e abbracci;
• Rispettare le norme igieniche dettate dall'Istituto Superiore della Sanità allegate alla presente;
• Evitare soste per motivi ricreativi all'esterno e all'interno degli ambienti
b) Attività lavorative all'aperto e in sotterraneo
• Per quanto possibile, le attività lavorative dovranno essere organizzate in maniera tale da mantenere la distanza di almeno un metro tra i diversi lavoratori;
• Laddove non sia possibile garantire la distanza interpersonale di un metro, tutte le attività che prevedono una posizione lavorativa ravvicinata tra i lavoratori, dovranno essere svolte facendo uso di mascherine di tipo FFP2 o FFP3 (es. lavoratori a bordo di una PLE durante la posa della catena fra le centine) oppure mascherine di tipo chirurgico laddove non siano presenti rischi da esposizione a polveri, silice, amianto, particolato carbonioso ecc.
c) Spogliatoi
Le caratteristiche geometriche degli spogliatoi possono cambiare in dimensioni e dotazioni interne, sulla base di specifiche esigenze legate agli ambienti ed agli spazi a disposizione e sul numero di maestranze da ospitare. All'interno dei locali è obbligatorio rispettare la reciproca distanza di almeno un metro pertanto è consentita la presenza contemporanea di un massimo di 5 persone, i turni composti da più di 5 lavoratori dovranno quindi frazionare gli accessi ai fabbricati stabilendo, se necessario, diversi orari di ingresso;
• Vista l'importanza del rispetto delle norme igieniche, è obbligatorio lavarsi accuratamente le mani seguendo le istruzioni affisse nei bagni degli spogliatoi sia per l'utilizzo dei servizi igienici sia a seguito della rimozione degli indumenti di lavoro e dei guanti in dotazione;
• Anche nell'utilizzo delle panche e sedie presenti all'interno degli spogliatoi, al fine di evitare contatti accidentali, è necessario rispettare la reciproca distanza di un metro, pertanto è vietato affiancarsi nella seduta e disporsi frontalmente l'uno all'altro;
• I locali spogliatoi dovranno essere aerati frequentemente in particolare tra un accesso e l'altro in modo da favorire il ricambio d'aria;
• Le aree degli spogliatoi devono essere mantenute in ordine in modo da favorire un'agevole ed efficace attività di pulizia degli ambienti; è pertanto vietato depositare effetti personali, indumenti, DPI fuori dagli armadi in dotazione ai lavoratori;
• Le regolari attività di pulizia dovranno essere svolte con l'utilizzo di prodotti a base di alcool e cloro per garantire la disinfezione delle superfici.
• Qualora per il proprio turno di lavoro si fosse reso necessario l'utilizzo di mascherine o guanti monouso, gli stessi dovranno essere riposti nei contenitori ad esso dedicati e predisposti all'interno delle aree di cantiere.
d) Dormitori
I dormitori, ubicati all'interno dei campi base, sono costituiti da fabbricati destinati a contenere alloggi indipendenti, dotati di servizi igienici dedicati.
L'alloggio resta ad uso esclusivo del lavoratore che rimane l'unico fruitore e l'unico autorizzato all'accesso fatto salvo per le attività di pulizia e manutenzione.
Per l'assegnazione degli alloggi si è adottato il criterio dei gruppi omogenei raggruppando nello stesso edificio soggetti della medesima società e del medesimo turno lavorativo in modo da evitare il più possibile interferenze tra diversi gruppi di lavoro.
Le misure previste in questo ambiente, sono le seguenti:
• Vista la larghezza dei corridoi di distribuzione alle camere, sufficiente a garantire il rispetto della distanza di 1 metro ma comunque esigua, è vietato sostare lungo gli stessi sia per depositare temporaneamente oggetti che per intrattenersi con persone;
• è vietato introdurre personale estraneo negli alloggi e tantomeno consentirne l'utilizzo a terzi
• è assolutamente vietata la presenza anche momentanea di due persone all'interno di uno stesso alloggio, anche al fine di rispettare la distanza minima di un metro;
• Fermo restando quanto attuato dalle società di pulizia degli alloggi e delle aree comuni, che durante il loro intervento all'interno degli stessi, devono favorire il ricambio d'aria con l'apertura delle finestre e delle porte, è necessario che ogni assegnatario di alloggio, prima dell'ingresso quotidiano nella propria camera a fine turno di lavoro e prima dell'abbandono della stessa per l'inizio del turno, effettui a sua volta un ricambio d'aria con l'apertura di alcuni minuti delle finestre di camera e bagno;
• Le aree degli alloggi devono essere mantenute in ordine in modo da favorire un'agevole ed efficace attività di pulizia degli ambienti; è pertanto vietato depositare effetti personali ed indumenti, fuori dagli armadi e dai cassetti;
e) Uffici
Per l'assegnazione dei locali si è adottato il criterio dei gruppi omogenei raggruppando nello stesso edificio/ufficio soggetti della medesima società o del medesimo gruppo di lavoro in modo da evitare il più possibile le interferenze operative.
Le misure previste in questo ambiente sono le seguenti:
• All'interno degli edifici deve essere rispettata la distanza di un metro tra le persone, poiché le dimensioni degli uffici sono progettate per ospitare uno o più lavoratori, è necessario rispettare un limite massimo di occupanti per ogni locale; in particolare:
• Sono vietate le riunioni, tuttavia in caso di stretta necessità è ammesso l'utilizzo delle sale riunioni con la metà dei posti normalmente disponibili mantenendo comunque sempre la distanza di un metro;
• Negli uffici singoli può accedere al massimo una seconda persona oltre agli occupanti;
• È vietato l'ingresso di un'ulteriore persona all'interno degli uffici dotati di 3 postazioni;
• Nei locali dedicati alle fotocopiatrici è possibile accedere uno alla volta;
• Le fotocopiatrici disposte nei corridoi devono essere utilizzate evitando code o assembramenti;
• Vista l'importanza del rispetto delle norme igieniche è obbligatorio lavarsi accuratamente le mani prima e dopo l'utilizzo dei servizi igienici.
• Al fine di garantire sempre l'igiene delle mani, sono stati posizionati alcuni dispenser contenenti gel in soluzione alcolica disinfettante. E' fondamentale l'utilizzo di tali prodotti prima e dopo l'utilizzo delle attrezzature di uso comune, in particolare dei distributori, delle fotocopiatrici e dei plotter;
• Essendo vietata qualsiasi azione in assenza dell'adozione delle misure indicate, qualora venisse meno la presenza di disinfettante o di soluzione detergente a base alcoolica, dovrà essere fatta comunicazione ai servizi generali o ai capi campo;
• Al fine di garantire la salubrità dell'aria all'interno degli uffici, è necessario provvedere ad una frequente areazione dei locali, consigliata anche prima e dopo la giornata lavorativa
• Le aree degli uffici devono essere mantenute in ordine in modo da favorire un'agevole ed efficace attività di pulizia degli ambienti; è pertanto necessario mantenere le superfici di scrivanie e mobili il più libere possibili, utilizzando gli armadi e i contenitori in dotazione;
• Si raccomanda di evitare le riunioni tra colleghi o con soggetti terzi privilegiando strumenti di collegamento a distanza (call conference, video conference, ecc.)
• Segnalare eventuali comportamenti scorretti da parte dei trasgressori e sensibilizzare i propri compagni di lavoro in merito alle misure anti contagio vigenti.
• è vietato fumare nei pianerottoli del vano scala; il fumo è consentito solamente nelle aree esterne;
• è vietato creare assembramenti di persone nei vani scala;
• è vietato creare assembramenti di persone all'interno delle aree ristoro/caffè (massimo una persona per volta);
• all'interno di ogni area di ristoro è stato collocato un dispenser per l'erogazione di liquido igienizzante
f) Misure aggiuntive da adottare negli uffici di sede
• visto il volume ristretto entro il quale ci si può trovare all'interno degli ascensori, è sconsigliato l'utilizzo degli stessi ed è suggerito l'uso del vano scala;
• nel caso in cui non sia possibile rinunciare all'utilizzo degli ascensori, è raccomandata la presenza di massimo due persone per volta all'interno degli stessi;
g) Sala mensa
Il fabbricato ad uso mensa è un edificio dato in gestione ad idonea società affidataria del servizio di somministrazione di cibi e bevande; la stessa società ha la responsabilità di garantire la sicurezza e l'igiene, sia dei locali utilizzati per la preparazione dei pasti che quelli per la consumazione.
Poiché i locali mensa sono frequentati da una molteplicità di soggetti e di imprese, attive su più turni lavorativi, al fine di garantire il rispetto delle norme di sicurezza dei decreti e delle ordinanze, si è resa necessaria l'adozione delle seguenti misure integrative:
• Vista la necessità di rispettare la distanza minima di un metro tra i fruitori della mensa, il numero di coperti a disposizione è stato significativamente ridotto facendo in modo che la somministrazione dei pasti avvenga seguendo una turnazione prestabilita, affissa alle porte della mensa e trasmessa alle società interessate;
• I tavoli devono essere organizzati in modo tale da consentire la seduta di due soli soggetti, non disposti uno di fronte all'altro.
• Istituzione di un percorso separato per l'ingresso e l'uscita;
• Istituzione di un percorso obbligato nel rispetto della distanza interpersonale di un metro durante la fila per il pasto;
• Messa a disposizione di dispenser di gel igienizzante posizionati all'ingresso della mensa e nei relativi servizi igienici
• Impiego di posate in plastica e salviette imbustate in confezioni monouso
• Pane imbustato
• Affissione di opuscoli e depliant informativi concernenti le norme igieniche e comportamentali da rispettare;
• Oltre alle cuffie e ai guanti già previsti precedentemente, gli addetti alla distribuzione dei pasti devono fare uso di mascherine.
• Lavarsi accuratamente le mani prima di accodarsi alla consegna del pasto, seguendo le istruzioni affisse nei sevizi igienici della mensa;
• È vietato trattenersi nel locale mensa oltre il tempo necessario alla consumazione dei pasti.
• Evitare l'affollamento dei locali e delle aree prospicienti l'ingresso della mensa; le eventuali code devono essere formate mantenendosi a distanze superiori a un metro l'uno dall'altro.
• I tavoli, le sedie e i vassoi devono essere sanificati durante gli intervalli fra un turno e il successivo.
• I locali mensa/refettorio di cantiere dovranno essere aerati frequentemente in particolare tra un accesso e l'altro in modo da favorire il ricambio d'aria;
h) Sala club
Il club costituisce uno degli ambienti più critici per la gestione del rischio di contagio, sia per le caratteristiche degli ambienti, costituiti da grossi locali utili ad accogliere un gran numero di persone, sia per la finalità degli stessi, destinati ad essere luogo di ritrovo e di aggregazione nelle ore di riposo del personale che alloggia nel campo.
Poiché all'interno del club confluiscono soggetti appartenenti alle diverse società operanti nei cantieri e ospitate nei campi base, è prevista l'adozione delle seguenti misure specifiche:
• È vietato l'accesso alla sala Club per uso ricreativo; l'accesso è consentito a un soggetto per volta, esclusivamente per utilizzare i distributori automatici di bevande o utilizzare i servizi igienici.
• Prima e dopo l'utilizzo dei distributori automatici è obbligatorio disinfettarsi le mani.
• Nelle aree poste davanti all'ingresso del club dove sono presenti panchine per il riposo, così come in ogni ambiente esterno ed interno al campo, dove essere rispettata la reciproca distanza di almeno un metro;
• Essendo vietata qualsiasi azione in assenza dell'adozione delle misure indicate, qualora venisse meno la presenza di disinfettante dovrà essere fatta comunicazione alle figure di competenza.
i) Spazio lavanderia
Analogamente al club, anche la lavanderia è un luogo in cui possono crearsi assembramenti di persone.
Considerate le limitate dimensioni della struttura e l'impossibilità di condividere i locali del vicino club, è necessario adottare le seguenti misure:
• All'interno della lavanderia è consentita la presenza contemporanea di massimo 3 persone.
• I posti a sedere delle lavanderie devono essere limitati a n. 3
• Disinfettarsi accuratamente le mani utilizzando il gel igienizzante contenuto nell'apposito dispenser prima e dopo l'utilizzo delle lavatrici e delle asciugatrici;
• Qualora venisse meno la presenza di disinfettante dovrà essere fatto comunicazione alle figure di competenza.
j) Locale infermeria
Il locale infermeria è dato in gestione a una società specializzata che gestisce gli interventi di emergenza in supporto al sistema nazionale dei soccorsi.
L'infermeria si interessa inoltre di gestire interventi sanitari al personale che lo richieda.
Per le modalità di intervento si faccia riferimento al paragrafo “gestione di una persona sintomatica in azienda”.
k) Distributori di bevande
Ovunque siano installati distributori di bevande e snack, sono previste le seguenti regole:
• Divieto di assembramenti in prossimità dei distributori di bevande e snack;
• Sanificazione periodica delle tastiere dei distributori;
• Sanificazione delle mani prima e dopo l'uso dei distributori;
• Affissione di cartelli informativi indicanti le misure da adottare;

10 Organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart working)
a) Organizzazione dei cantieri Cociv
Le strutture al servizio del cantiere (es. spogliatoi) consentono attualmente ai lavoratori di potervi accedere nel rispetto delle distanze previste atte a diminuire i contatti e interpersonali.
A tal proposito si faccia riferimento al paragrafo “Gestione degli spazi comuni”
b) Trasferte e viaggi di lavoro
Il Consorzio Cociv ha annullato tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali ed internazionali già programmate, non indispensabili alla prosecuzione delle attività produttive.
c) Adozione dello smart working
Secondo quanto disposto dall'art.1 comma 1 lettera n) del D.P.C.M. del 4 Marzo 2020, la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti.
Nonostante non sia obbligatorio e sebbene non esista un rischio specifico nell'attività lavorativa svolta nella Commessa, deve essere attivato per alcune mansioni, il cd. Lavoro agile in sintonia con le necessità di continuità aziendale e di settore.
Tra le misure preventive per la riduzione del rischio da contagio COVID-19, il lavoro agile rappresenta di per sé una delle principali misure di prevenzione per la riduzione del rischio di cui sopra.
• I soggetti che usufruiranno di tale modalità di lavoro dovranno osservare altresì le seguenti indicazioni:
• Rispettare le precauzioni igieniche personali riportate all'interno della guida prodotta dall'Istituto Superiore di Sanità di cui all'allegato 2 e alle indicazioni contenute all'interno degli altri paragrafi del presente documento.
• Pulire, prima dell'inizio dell'orario di lavoro, tutte le superfici o attrezzature che verranno utilizzate nell'ambito lavorativo (scrivania, tastiera, mouse, smartphone, etc) con prodotti disinfettanti adeguati a tale scopo;
• Rispettare tutte le misure previste ad oggi e quelle di futura emissione da parte delle Autorità.
Se durante il periodo di lavoro agile, si dovesse ravvedere nel lavoratore o soggetto che condivide lo stesso domicilio, sospetta infezione COVID-19, si raccomanda di comunicare tale notizia alle figure competenti (medico di famiglia, ASL locale) e, per quanto di competenza, al Datore di Lavoro, per mezzo dell'Ufficio del Personale, del Consorzio Cociv senza lasciare il proprio domicilio.
Si dovrà altresì rispettare quanto riportato nel documento “Raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per i familiari che li assistono” redatto dall'Istituto Superiore di Sanità e disponibile sul sito web del citato Istituto nella sezione “Infografiche”.

11 Gestione entrata e uscita dei dipendenti
Dato che gli ingressi nelle zone di lavorazione sono già di per sé scaglionati per l'adozione del lavoro a turni, sono state regolamentati anche gli accessi dei lavoratori in mensa (vedasi il paragrafo “Gestione degli spazi comuni”)

12 Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione
a) Trasporto personale sui mezzi collettivi (furgoni o autovetture)
• Nel caso di più persone contemporaneamente presenti nello stesso abitacolo, prima di accedere all'interno dello stesso, indossare la mascherina in proprio possesso;
• In ogni furgone da 9 posti non superare il numero massimo di 5 persone (compreso l'autista) disponendosi nel seguente modo:
- Prima fila: occupare i posti laterali;
- Seconda fila; occupare il solo posto centrale;
- Terza fila; occupare i posti laterali.
• In ogni vettura da 5 posti non superare il numero massimo di 2 persone (compreso l'autista) disponendosi nel seguente modo:
- Prima fila: solo guidatore;
- Seconda fila; occupare la seduta opposta a quella del guidatore;
• In ogni furgone a 3 posti dovrà essere lasciato libero il posto centrale
• In ogni vettura da 3 posti può essere presente solo il guidatore;
• All'interno degli abitacoli dovrà essere garantita sufficiente ventilazione evitando di utilizzare la funzione di il ricircolo dell'aria presente;
• Ad ogni fine turno, prima della consegna del mezzo alla squadra successiva, i mezzi dovranno subire un trattamento di pulizia e sanificazione così come dettagliato al paragrafo “pulizia e sanificazione dei locali e dei mezzi aziendali”.
• Essendo vietata qualsiasi azione in assenza dell'adozione delle misure indicate, qualora venisse meno la presenza di disinfettante dovrà essere fatta comunicazione alle figure di competenza;
• Continuare ad osservare, all'interno dell'abitacolo le misure già previste nelle altre zone, (es. starnutire e tossire all'interno della piega del gomito, non lasciare fazzoletti di carta usati nell'abitacolo ecc.).
b) Utilizzo delle autovetture da parte del personale impiegatizio
In occasione degli spostamenti del personale impiegatizio con autovetture, dovranno essere osservate le seguenti regole:
• In ogni vettura da 5 posti non superare il numero massimo di 2 persone. Il passeggero dovrà occupare il sedile posteriore opposto a quello del conducente;
• All'interno del veicolo dovrà essere garantita sufficiente ventilazione evitando di utilizzare la funzione del ricircolo dell'aria;
• Continuare ad osservare, all'interno dell'abitacolo le misure già previste (es. starnutire e tossire all'interno della piega del gomito, non lasciare fazzoletti di carta usati nell'abitacolo, ecc...)
• Nel caso in cui l'autovettura sia ad uso promiscuo (guidata da più soggetti), la stessa dovrà subire interventi di pulizia e sanificazione ad ogni cambio autista; in tal caso le azioni di pulizia e sanificazione dovranno essere svolte così come dettagliato al paragrafo “pulizia e sanificazione dei locali e dei mezzi aziendali.
c) Riunioni interne ed esterne all'azienda
Si rappresentano le misure adottare in azienda in merito al contenimento e gestione del Covid-19:
• Divieto di riunioni in presenza tra colleghi e soggetti terzi. Impiego alternativo di strumenti di collegamento a distanza (call conference, video conferenze, telefonate, ecc.) nell'ottica di mantenere la regolarità della propria attività lavorativa, pur adottando le misure di prevenzione richieste;
• Solamente in caso di urgenza è consentito l'utilizzo della sala riunioni per incontri di breve durata e con partecipazione limitata dei soggetti.
• L'utilizzo delle sale riunioni è disciplinato in conformità al paragrafo “Gestione degli spazi comuni”

13 Gestione di una persona sintomatica in azienda e analisi di un worst case
a) Premessa
La presenza delle infermerie all'interno o in prossimità dei campi base consente ai gestori di questi ultimi di essere immediatamente portati a conoscenza dei lavoratori affetti da sindromi influenzali, più o meno complesse (problemi respiratori lievi o importanti), a carico dei lavoratori impegnati nella Commessa, con la garanzia del rispetto delle norme sulla privacy.
È infatti stata concordata tra il Cociv e il sistema GEC-TVG (Gestione Emergenze Cantieri Terzo Valico dei Giovi) una procedura di comunicazione “real time” che consente ai gestori del campo base e ai responsabili delle varie imprese, di essere portati immediatamente a conoscenza dei casi in cui un loro lavoratore presenti sintomi tali da poterlo definire “caso paucisintomatico” oppure “caso sospetto” (come previsto dalle indicazioni del Ministero della Salute).
La sopra indicata procedura di comunicazione si basa sull'invio di sms riportanti i dati minimi del lavoratore (unicamente campo base di riferimento e numero di camera) ai soggetti che devono necessariamente interessarsi della gestione logistica dei casi di lavoratori ai quali sia stato consigliato di porsi volontariamente in “osservazione in alloggio” (fornitura dei pasti ed altre necessità).
Sebbene le azioni sopra descritte siano in grado di garantire una certa cautela e di avere un indiscusso effetto tranquillizzante sui lavoratori paucisintomatici, è chiaro che non si può escludere che gli stessi sintomi possano peggiorare tanto da dover richiedere l'intervento delle Autorità Sanitarie.
Ancorché i dormitori siano costituiti da stanze singole con bagno dedicato e siano stati posti in essere numerosi provvedimenti restrittivi volti ad impedire l'aggregazione di persone negli spazi comuni, tra i quali il divieto di tenere distanze interpersonali inferiori al metro, la riorganizzazione degli spazi e il potenziamento delle azioni di pulizia e igienizzazione previste dai vari provvedimenti e dal Protocollo Condiviso del 14/03/2020, nelle strutture dei campi base permane un rischio residuo di contagio che potrebbe originarsi da eventuali comportamenti errati da parte degli utenti o dal fatto che gran parte dei lavoratori si rechino periodicamente presso le proprie abitazioni ubicate in diverse zone d'Italia (pendolari sulle lunghe distanze), diventando essi stessi il potenziale veicolo “in ingresso” del contagio da COVID-19.
b) Procedura per la definizione dello stato di “osservazione in alloggio” (paucisintomatico) o di “caso sospetto” da infezione COVID-19
Premesso che in ogni momento qualsiasi soggetto in difficoltà può chiamare il numero nazionale dell'emergenza 112 o il numero 1500 appositamente costituito per l'emergenza COVID-19, ai lavoratori della Commessa è garantita la possibilità di usufruire del servizio GEC-TVG presente nei Campi Base o nelle immediate vicinanze di questi.
Al fine di accelerare i soccorsi, nel momento in cui un soggetto cominci ad avvertire uno stato di malessere aderente ai sintomi definiti dalle Autorità quali: temperatura corporea superiore ai 37,5 °C, sintomi di infezione respiratoria come la tosse o in generale i sintomi influenzali, la procedura da attuare è la seguente:
Chiunque si accorga di un innalzamento della propria temperatura corporea, si misuri o gli venga misurata una temperatura superiore ai 37,5 °C, avverta sintomi di infezione respiratoria quali la tosse o in generale avverta sintomi influenzali, è tenuto ad avvisare il proprio Datore di Lavoro e il CIS (il CIS provvederà comunque ad avvisare il Datore del Lavoro del paziente) al numero ***.
• Chiunque venga a conoscenza di un paziente colto da sintomi di cui al punto precedente è tenuto ad avvisare il CIS componendo il numero ***; il CIS provvederà ad avvisare il Datore di Lavoro del paziente ed eventualmente anche il 112 o il 1500.
• Il soggetto chiamante è tenuto a descrivere i sintomi, a rispondere a tutte le domande dell'operatore del CIS e a comunicare l'esatta posizione del paziente, così come previsto dal Piano di Emergenza.
• Utilizzando il protocollo sanitario di cui è dotato, l'infermiere può:
- suggerire al paziente lo stato di “osservazione in alloggio” per il successivo monitoraggio dei sintomi
- chiamare il 118 in caso di sintomi gravi o per espressa richiesta del paziente
• In tutti i casi, se la manifestazione dei sintomi avviene in cantiere, il Datore di Lavoro del paziente deve avvisare il CSE per le sue eventuali azioni di competenza e disposizioni.
c) Procedura per il trattamento dello stato di “osservazione in alloggio”
Lo stato di “osservazione in alloggio”, definita da apposite linee guida per la gestione dell'emergenza da contagio COVID-19 sottoscritte dal Direttore Sanitario del sistema GEC-TVG, è su base volontaria ed è molto utile per il riconoscimento di tutti quei casi di pazienti affetti da sintomi quali mal di gola, influenza stagionale, leggeri stati febbrili, tosse leggera, mal di testa, rinorrea ecc. i quali, alimentati dall'emotività e dagli stati d'ansia del periodo, potrebbero essere erroneamente interpretati dai lavoratori come casi di infezione da COVID-19. Nel caso in cui lo screening eseguito sul paziente suggerisca lo “stato di osservazione in alloggio” l'infermiere dovrà adottare la seguente procedura.
• Il paziente che dispone di un proprio alloggio nel campo base deve essere accompagnato dall'infermiere all'interno dello stesso per il successivo monitoraggio dei sintomi
• Il paziente che non dispone di una camera propria deve essere accompagnato dall'infermiere presso l'alloggio di emergenza predisposto in ogni campo base
• L'infermiere deve immediatamente avvisare il Datore di Lavoro del paziente e i gestori del Campo Base di riferimento.
• Il Datore di Lavoro del paziente in stato di “osservazione in alloggio” deve provvedere a tutte le necessità non sanitarie del proprio dipendente come la fornitura dei pasti, le pulizie ecc.
• L'infermiere deve garantire il monitoraggio dello stato di salute del paziente direttamente nella camera in cui esso è ospitato, nel rispetto del protocollo sanitario oppure secondo uno schema concordato con il Direttore Sanitario del sistema GEC-TVG
• Durante il periodo di “osservazione in alloggio” il paziente deve evitare di abbandonare la propria camera; allo stesso deve comunque sempre essere garantita la possibilità di lasciare l'alloggio nel rispetto delle regole o delle prescrizioni previste dal proprio Datore di Lavoro e dal gestore campo base.
• Se durante il periodo di “osservazione in alloggio” l'infermiere rilevi la scomparsa o un evidente miglioramento della sintomatologia iniziale, lo stesso può suggerire al paziente, sentito il Direttore Sanitario del Sistema GEC-TVG, il termine della permanenza in camera.
In base a quanto sopra riportato, è previsto che un lavoratore si possa trovare nelle condizioni di dover rimanere in osservazione, per alcune ore o per alcuni giorni, nel proprio alloggio o nell'alloggio di emergenza. Lo stesso deve rimanere in camera evitando i contatti con i colleghi di lavoro ed il personale del campo.
Per quanto concerne la somministrazione dei pasti e delle bevande, questa deve svolgersi all'interno dell'alloggio.
Un incaricato della società di appartenenza del lavoratore deve provvedere alla consegna del pasto con i seguenti accorgimenti:
• Far confezionare il pasto dagli addetti della mensa completo di un BIO BOX (contenitore) per lo smaltimento dei rifiuti, compresi le rimanenze del pasto e tutto il materiale che entra in contatto con il soggetto in osservazione (fazzoletti, posate monouso, bicchieri, ecc,).
• Portare il pasto appositamente confezionato fino alla porta dell'alloggio dove è sistemato il paziente
• Posizionare il pasto su un carrello davanti alla porta dell'alloggio e avvisare il paziente dell'arrivo del pasto oggetto della consegna;
• Andare via e tornare dopo circa un'ora per il ritiro del vassoio vuoto e del Bio Box riempito a cura del paziente; quest'ultima operazione deve essere eseguita utilizzando guanti in lattice che dovrannop essere gettati nel contenitore dei rifiuti una volta consegnato il vassoio e il Bio Box al personale della mensa.
Il paziente deve:
• Aprire la porta e condurre il pasto all'interno del proprio alloggio evitando di toccare il carrello e lasciandolo fuori dalla propria porta di ingresso
• Consumato il proprio pasto deve riempire il Bio Box con le rimanenze del cibo e con tutto il materiale con cui è entrato in contatto (fazzoletti, posate monouso, bicchieri, ecc,) e appoggiare il vassoio e il Bio Box sul carrello posto nel corridoio dietro la propria porta
d) Procedura per il trattamento di un “caso sospetto” (analisi worst case)
Analogamente al caso trattato al punto a), il “caso sospetto” è anch'esso definito nelle linee guida per la gestione dell'emergenza da contagio COVID-19 sottoscritte dal Direttore Sanitario del sistema GEC-TVG.
Nel caso in cui lo screening eseguito sul paziente suggerisca lo stato di “caso sospetto” l'infermiere dovrà adottare la seguente procedura.
• Se durante il periodo di “osservazione in alloggio” si rilevi un peggioramento della sintomatologia tale da considerare il paziente come un “caso sospetto” di infezione da COVID-19, l'infermiere deve avvisare il 118 e concordare le modalità di presa in consegna del paziente.
• Analogamente a quanto definito nel punto precedente, qualsiasi soggetto colpito da sintomi influenzali improvvisi tali da poter definire fin da subito come un “caso sospetto”, il paziente deve essere accompagnato immediatamente nel proprio alloggio o nell'alloggio di emergenza evitando di farlo transitare o sostare in altri ambienti di vita o di lavoro; anche in questo caso l'infermiere deve avvisare il 118 e concordare con l'operatore le modalità di presa in consegna del paziente.
• Non appena avvisato il 118 l'infermiere deve avvisare la guardia all'ingresso del campo base affinché l'ambulanza venga accompagnata fino al fabbricato ove è ubicato il paziente o l'alloggio dello stesso.
• Durante l'attesa dell'intervento del 118 l'infermiere, dotato di tutti i DPI previsti, deve controllare i parametri del paziente secondo il protocollo adottato dal sistema GEC-TVG.
• All'interno dell'alloggio occupato dal paziente definito come “caso sospetto” è assolutamente vietato l'ingresso di qualsiasi persona diversa dal personale sanitario.
e) Indicazioni relative al trattamento degli ambienti frequentati da un paziente classificato come “caso sospetto”
La camera dove abbia soggiornato un paziente definito come “caso sospetto”, deve rimanere chiusa a chiave fino a quando non sia stato acquisito con certezza dall'ospedale il risultato negativo del tampone per la determinazione dell'infezione da COVID-19 oppure l'infezione sia palesemente imputabile al COVID-19.
In tutto il periodo intercorrente tra l'abbandono dell'alloggio (o dell'ambiente chiuso di lavoro) da parte del paziente e l'acquisizione della notizia di evidente contagio da COVID-19, l'alloggio stesso deve essere mantenuto chiuso a chiave ed inibito l'accesso al suo interno da parte di chiunque.
Lo stesso trattamento dovrà essere riservato agli altri ambienti del campo base o dei cantieri in cui vi sia stata una presenza protratta nel tempo del paziente (uffici, cucine ecc.).
f) Indicazioni relative al trattamento degli ambienti frequentati da un paziente con infezione conclamata da COVID-19
Nel caso in cui pervenga l'informazione di un tampone positivo al virus o del palese manifestarsi di sintomi di infezione da COVID-19, l'alloggio precedentemente occupato dal paziente deve essere sottoposto ad accurata sanificazione/disinfezione da parte di un'impresa specializzata.
Nell'attesa, gli ambienti frequentati dal paziente (spogliatoi, uffici di cantiere, ecc.) devono rimanere chiusi così come previsto dal “caso sospetto”.
Nel caso degli uffici di cantiere, l'intero fabbricato deve essere immediatamente evacuato dal personale e subito dopo reso inaccessibile.
L'intervento dell'impresa specializzata in sanificazione/disinfezione degli ambienti deve essere esteso in prima battuta all'intero fabbricato per essere estesa successivamente, a rotazione, a tutti gli ambienti del campo base.
A tale scopo sono stati stretti degli accordi tra i gestori dei campi base e un'azienda specializzata in disinfezioni ospedaliere in grado di intervenire entro 24 ore dalla chiamata.
g) Indicazioni per il trattamento dei mezzi utilizzati da un paziente con infezione conclamata da COVID-19
Gli interventi di cui al punto precedente devono essere estesi anche agli abitacoli dei mezzi utilizzati dal paziente con infezione conclamata da COCIV-19.
h) Rapporti con le Autorità Sanitarie
La notizia di un caso conclamato da infezione da COVID-19 deve essere immediatamente comunicata alle autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
Il Datore di Lavoro del paziente e il gestore del campo base devono collaborare con le Autorità Sanitarie per permettere alle stesse di indagare sul caso e di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena laddove previste.
La suddetta collaborazione deve essere estesa anche alla definizione degli eventuali “contatti stretti” del paziente riscontrato positivo al tampone COVID-19.
Il Datore di Lavoro del paziente e il gestore del campo base devono attuare le eventuali disposizioni o indicazioni dell'Autorità Sanitaria.

14 Sorveglianza Sanitaria
La sorveglianza sanitaria continuerà ad essere garantita da parte del Medico Competente secondo le indicazioni delle norme e del Protocollo Condiviso.

15 Aggiornamento del protocollo di regolamentazione
Il Consorzio Cociv, con la collaborazione del Medico Competente e previa consultazione del CSE e gli RLS, redige il Protocollo di sicurezza anti-contagio e allo stesso tempo costituisce un Comitato per l'applicazione e la verifica dello stesso con la partecipazione delle Rappresentanze Sindacali Aziendali e gli RLS (vedi modello in allegato 3).

16 Anagrafica aziendale, struttura organizzativa ed organizzazione del sistema sicurezza
RAGIONE SOCIALE:
Consorzio COCIV
SEDE LEGALE:
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DATORE DI LAVORO
***
DIRETTORE TRONCO LIGURIA
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DIRETTORE TRONCO PIEMONTE
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RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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MEDICO COMPETENTE
***
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
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SPECIALIZZAZIONE DELL'IMPRESA
Edilizia industriale
CODICE ISTAT
N° 45230
ISCRIZIONE CAMERA DI COMMERCIO
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NUMERO DI PARTITA IVA/C.F.
***
TIPOLOGIA DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE APPLICATO AI LAVORATORI:
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle Imprese Edili e Affini
NUMERO DI POSIZIONE INPS
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NUMERO DI POSIZIONE INAIL
***
NUMERO DI POSIZIONE CASSA EDILE
***
RCT/RCO
***
RESPONSABILE DEI LAVORI
***
COORDINATORE DELLE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
***
COORDINATORE DELLE SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
***