Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento


PROTOCOLLO di SICUREZZA SUL LAVORO per attività di ACCOGLIENZA e STRUTTURE RICETTIVE in Provincia autonoma di Trento
- Documento utile ai fini dell'aggiornamento dei rischi e dei documenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro secondo quanto indicato dal D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 -

GESTIONE DEL RISCHIO COVID - 19 negli alberghi, garnì, rifugi e campeggi
 

Il presente documento potrà subire ulteriori modifiche e/o implementazioni in relazione all'evoluzione dello stato di emergenza e di eventuali decreti, ordinanze emanati a livello nazionale e provinciale.

1. Premessa
2. Valutazione dei rischi Covid-19
3. Formazione e identificazione referente COVID
4. Areazione degli ambienti
5. Rapporti tra le persone
5.1. Rapporti tra i Client
5.2. Rapporto tra i Clienti e il personale
5.3. Rapporti tra il Personale
5.4. Rapporti tra i fornitori e il personale
5.5. Prestatori di servizi all'interno della struttura o manutentori
6. Pulizia e sanificazione
6.1. La sanificazione ambientale
6.2. Lavaggio di stoviglie e tessuti per la tavola
6.3. Lavaggio biancheria da camera
6.4. Prodotti per la disinfezione
6.5 Area benessere
6.6 Area Piscina
7. Sorveglianza COVID 19
8. Gestione dei casi di Covid-19 in hotel
9. Materiali e protezioni per lo staff

1. Premessa
Il presente documento è stato redatto considerando i vari aspetti delle tre aree principali di intervento individuate nel documento “Principi generali per il riavvio delle attività” redatto dal Dipartimento di Prevenzione, in occasione dello stato di emergenza del periodo di pandemia legato al Covid-19, ovvero:
• valutazione di tipo strutturale/tecnologica
• valutazione di tipo organizzativo
• sistema di sorveglianza
Le misure indicate nel documento in questa partenza della Fase2, saranno oggetto di revisione a fronte di evidenze epidemiologiche o altri contributi o indicazioni da fonti normative.
Il Protocollo generale SSL, insieme a quello sulla ristorazione e al presente sulla ricettività sono rivolti a tutte le strutture ricettivo-turistiche, come hotel, alberghi, garnì, rifugi, ostelli, CAV (case appartamenti vacanze), affittacamere, esercizi rurali, campeggi e in generale alle altre strutture di settore in cui le misure previste sono applicabili. Nei riquadri sono state evidenziate alcune previsioni dedicate.
Per competenza del Comitato (Sicurezza sul Lavoro) il riferimento principale riguarda le strutture che prevedono un rapporto di lavoro subordinato o equiparato, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, ma possono essere applicate, per le parti concretamente realizzabili, come utile indirizzo di riduzione del rischio di contagio del coronavirus nelle strutture senza rapporti di lavoro (B&B ed appartamenti stagionali e turistici).

2. Valutazione dei rischi Covid-19
Per quanto riguarda le indicazioni sull'integrazione e l'aggiornamento della valutazione dei rischi si fa rinvio al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro del Comitato provinciale di coordinamento per la Provincia autonoma di Trento, ad oggi in revisione 3 (link sotto). Si ricorda di verificare eventuali ulteriori aggiornamenti.
https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/content/download/167339/2934329/file/protocollo generale r ev.3 - 300420-PDF.pdf
 

Per Affittacamere, B&B, Rifugi ed Esercizi Rurali: le strutture tenute alla redazione del DVR (con lavoro subordinato o equiparato) dovranno garantire l'aggiornamento dello stesso e alla luce della maggiore esposizione al rischio, utilizzare per il personale DPI delle vie respiratorie, tipo FFP2, nelle fasi lavorative di maggiore esposizione al rischio (come ad es. pulizia servizi igienici ciechi o privi di areazione forzata).

 

NOTA: alle attività che NON sono obbligate alla valutazione dei rischi (con redazione del DVR ai sensi del D.Lgs. 81/2008) è comunque raccomandata l'osservanza delle indicazioni per il rischio COVID19 contenute nel presente protocollo.

 

Richiamo ad alcuni principi generali per settore CAMPEGGI (e non solo)
Allo stato di conoscenza odierno, il virus si trasmette per via aerea, pertanto la sicurezza delle persone si garantisce in primis con il distanziamento sociale (familiare per gli ospiti del campeggio), questa sarà sempre la prima misura da applicare. Per distanziamento si intende non solo la distanza di sicurezza fisica (almeno un metro) ma può essere applicata una distanza “temporale” garantita attraverso orari diversi di fruizione di un determinato servizio, rotazione o turnistica di accesso, prenotazione o qualsiasi altra misura atta a mantenere distanti fra loro le persone.
Il contagio avviene anche attraverso le mani che possono toccare oggetti o superfici infette e poi portate alla bocca, naso o occhi. Per evitare il contagio eliminare (o ridurre al minimo) tutti gli oggetti “promiscui” che possono essere toccati da più persone in continuo (ad esempio giornali, depliant,etc). Qualora non eliminabili come potrebbero essere le attrezzature sportive a noleggio (racchette e palle da tennis o ping-pong, canoe, wind-surf, ecc) sarà necessario prevedere una disinfezione periodica e ripetuta tra un passaggio e l'altro di mano. Anche le superfici più comuni che possono essere toccate da più persone (docce e servizi igienici comuni, lavatrici comuni, zone lavapiatti, pulsanti, maniglie, pomelli, corrimano delle scale, sdraio, lettini se non personali, giocattoli e giochi da sala, ecc) dovranno essere frequentemente disinfettati: la periodicità e la frequenza andrà ponderata in funzione dell'utilizzo, se del caso anche in continuo come ad esempio le superfici all'interno dei blocco servizi nel periodo di massimo afflusso.
È prioritaria l'attuazione di tutte le misure di carattere collettivo possibile (per citarne alcune distanza sociale, schermi protettivi, pulizia e disinfezione, formazione ed addestramento, ecc). La mascherina deve essere utilizzata qualora ci si muove negli spazi comuni (es. viabilità interna, durante l'accesso al blocco servizi comuni da parte degli utenti). La piazzola, su cui non è obbligatoria la mascherina, deve essere delimitata, non devono esserci assembramenti e non deve esserci promiscuità di gruppi non conviventi. Qualora si verifichi l'incontro tra persone estranee agli ospiti della piazzola, dovranno tutti utilizzare le mascherine. Lavarsi le mani spesso è fortemente raccomandato, come occorre disinfettare le mani con frequenza e ogni volta che si tocca un oggetto in comune (lavatrici, zone lavapiatti, pulsanti, maniglie, pomelli, corrimano delle scale, giocattoli e giochi da sala, sdraio, lettini se non personali ecc). L'uso dei guanti non può essere considerata una soluzione che garantisce al 100 % la sicurezza, soprattutto se ad indossarli sono persone non abituate al loro utilizzo (ospiti) e senza nessuna formazione.
Le misure di protezione messe in atto per garantire la sicurezza del campeggio devono essere scritte ed esposte al pubblico nelle bacheche. Anche tutte le attività poste in essere (come frequenza e tipologia di disinfezione del blocco bagni) devono essere registrate giornalmente. Il regolamento del campeggio dovrà essere integrato con le informazioni e le misure di prevenzione del rischio COVID-19 ed essere rese note a tutti gli ospiti.


3. Formazione e identificazione referente COVID
Per quanto riguarda le indicazioni sulla formazione e sul referente COVID19 si fa rinvio al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro del Comitato provinciale di coordinamento per la Provincia autonoma di Trento, ad oggi in revisione 3 (link sotto). Si ricorda di verificare eventuali ulteriori aggiornamenti. https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/content/download/167339/2934329/file/protocollo_generale_rev.3_-_300420-PDF.pdf
Si ricorda che il referente COVID19 di ogni struttura deve seguire il corso di formazione online (FAD) erogata dal U.O.P.S.A.L. dell'APSS e seguire diligentemente i compiti di referente per le problematiche relative all'emergenza COVID-19.

4. Areazione degli ambienti
Si rinvia all' allegato 1 - scheda aereazione ambienti.

5. Rapporti tra le persone
In considerazione del fatto che la via primaria di trasmissione del virus COVID-19 sia quella da persona a persona, principalmente attraverso le goccioline del respiro che le persone infette trasmettono in fase di espirazione, il protocollo è stato impostato tenendo conto delle diverse relazioni delle persone all'interno delle strutture ricettive.
 

Per i Rifugi: luoghi di riparo, di primo soccorso e di supporto agli escursionisti
Definizione: il rifugio è un “presidio” della montagna: per disposizione di legge tutti gli escursionisti che lo richiedano devono essere "accolti" nella struttura. Questa situazione si verifica ad esempio:
- in caso di condizioni meteorologiche avverse (non solo pioggia ma anche vento, basse temperature, ecc.);
- nelle ore serali o notturne;
- in caso di difficoltà dell'escursionista o di necessità di sosta.
In queste situazioni critiche che possono comportare sovraffollamento degli ambienti, e mancato rispetto delle disposizioni sul distanziamento, il rifugio dovrà dare ricovero agli escursionisti, assicurandosi che tutte le persone indossino una mascherina chirurgica. In questa fase non potranno essere somministrati alimenti e, se possibile, si dovrà tenere aperta una porta o una finestra verso l'esterno.
Si propone comunque che sia data la possibilità ai rifugi di ricavare spazi aggiuntivi esterni coperti per dare riparo agli escursionisti.


5.1. Rapporti tra i Clienti
Vanno creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale (almeno 1 metro). Gli ospiti dovranno essere adeguatamente informati sulle misure adottate dall'impresa per il rispetto delle stesse (percorsi, accessi e limitazione degli spazi comuni) o per l'uso di mascherine. Gli ospiti conviventi o che condividono gli ambienti per i pernottamenti, possono essere trattati come un'unica unità, sia nei percorsi, negli ascensori, nei tavoli, nelle zone comuni e ricreative. Sono necessari organizzazione, pianificazione e strutturazione dei turni di colazione, pranzi e uso degli spazi comuni per evitare assembramenti e mantenere il distanziamento delle persone di almeno 1 metro in base agli spazi utilizzati.
È necessario individuare delle misure organizzative affinché venga rispettata la distanza di sicurezza almeno 1 metro (percorsi, accessi e limitazione degli spazi comuni, segnaletica). I clienti dovranno essere adeguatamente informati (infografiche, cartellonistica, poster, ... ) sulle misure adottate dall'impresa per il rispetto delle stesse e per l'uso di mascherine. Il cliente deve indossare la mascherina ogni qual volta si sposta negli spazi comuni (es: pagamento alla cassa, spostamenti, utilizzo servizi igienici, corridoi).
Nelle sale da pranzo, nei ristoranti e nei bar i tavoli dovranno essere posizionati in modo che la distanza tra il dorso di una sedia e il dorso dell'altra sedia, sia maggiore di 1 m e che i clienti che sono rivolti l'uno verso l'altro siano distanziati da almeno 1 metro, anche lateralmente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie. Il layout dei locali di ristorazione andrebbe quindi rivisto con una rimodulazione dei tavoli e dei posti a sedere che garantiscano l'idoneo distanziamento tra i tavoli (anche in considerazione dello spazio di movimento del personale). Possono essere utilizzate per la separazione fa un tavolo e l'altro anche dispositivi mobili quali tendaggi impermeabili e igienizzabili, che garantiscano la separazione dei gruppi omogenei di avventori. Potranno anche essere inserite barriere sui tavoli per poter ridurre il previsto distanziamento di 1 metro tra i clienti.
Per favorire il distanziamento, possono essere utilizzate per la somministrazione altre aree interne e esterne alla struttura normalmente destinate ad altri usi, fatti salvi i requisiti minimi di abitabilità e sicurezza in essere.
Al fine di ottimizzare l'attività il gestore potrà prevedere più turni con più servizi anche riducendo il tempo di permanenza dell'utenza che dovrà essere adeguatamente informata sulle nuove disposizioni.
I tavoli negli ambienti esterni (giardini, terrazze, plateatici) dovranno essere posizionati in modo che la distanza tra il dorso di una sedia e il dorso dell'altra sedia, sia maggiore di 1 metro e che le persone rivolte l'una verso l'altra siano distanziate da almeno 1 metro, anche lateralmente. Si rammenta l'obbligo di evitare gli assembramenti.
Gli ambienti indoor in cui soggiornano le persone devono essere arieggiate frequentemente.
I servizi igienici sono una zona di particolare rischio di contagio e quindi vanno gestiti in maniera attenta, evitando gli assembramenti e l'avvicinamento tra le persone. Ad esempio l'accesso ai servizi igienici può essere gestito con chiave o tessere magnetiche (da disinfettare ad ogni uso), da richiedere al personale. Va prevista l'igienizzazione frequente dei bagni (e soprattutto sulle superfici di contatto, rubinetteria, maniglie, interruttori, ecc) oltre che la presenza di dispenser all'esterno con la disposizione di igienizzare le mani prima dell'accesso e anche all'uscita. Per la ventilazione dei servizi igienici si veda allegato 1 Scheda Ventilazione. Possibilmente dovrà essere data indicazione di utilizzare i servizi igienici delle stanze da letto.
Gli ambienti in cui soggiornano le persone devono essere arieggiati frequentemente. Le sale da pranzo interrate potranno essere utilizzate purché sia garantito un adeguato ricambio d'aria dall'esterno, escludendo tassativamente il ricircolo, attraverso un impianto di aerazione artificiale secondo le indicazioni contenute nell'allegato 1 Scheda di Ventilazione. Non sono ammessi impianti localizzati es. ventilconvettori, pompe di calore, fancoil.
Non sarà disponibile l'uso di guardaroba a tutela della salute dei clienti e del personale.
Se possibile, si suggerisce di mantenere lo stesso tavolo per i medesimi ospiti per i soggiorni in hotel.
In prossimità dell'accesso alle sale da pranzo, bar e alla reception dovrà essere presente un dispenser con soluzione disinfettante. Dovrà essere presente l'indicazione di utilizzo prima dell'accesso.
I clienti dovranno essere informati sulla necessità di garantire un distanziamento sociale con i soggetti non conviventi.
I giornali, le riviste ed i libri di carta non dovranno essere messi a disposizione dei clienti fatta salva la possibilità di fornire agli stessi che ne facciano richiesta copie ad uso personale, da non condividere.
Eventuali postazioni internet a disposizione dei clienti, dovranno essere accessibili solo previa autorizzazione da parte di un responsabile per assicurare la disinfezione della postazione tra un cliente e l'altro.
 

Per i Rifugi: locali interni alla struttura. In caso di panche e tavoli collocati in prossimità del muro, anche in caso di rispetto delle distanze sopra indicate, i clienti quando lasciano il tavolo devono indossare la mascherina. Nei casi in cui le sedute siano costituite da doppia panca avente lo schienale in comune, possono essere adottati pannelli in policarbonato o plexiglass sopra lo schienale, al fine di dividere una panca dall'altra o in alternativa prevedere posti sfalsati. Gli eventuali pannelli divisori andranno disinfettati ad ogni cambio di commensali.
Per i Rifugi: utilizzo stanze per il pernottamento. Gli ospiti conviventi o che condividono gli ambienti per i pernottamenti, possono essere trattati come un'unica unità, sia nei percorsi, nei tavoli, nelle zone comuni e ricreative.
Le stanze fino a 6 ospiti rispettano le indicazioni del protocollo "Ricettivo-alberghiero".
Nelle stanze da 6 posti letto è permesso il pernottamento di 2 persone estranee tra di loro.
Nelle camere con più di 6 posti letto ("camerate") è permesso il pernottamento di persone estranee tra di loro fino ad un massimo di 1/3 dei posti letto.
Eliminare le ciabatte messe a disposizione degli ospiti: ognuno deve utilizzare materiale proprio.
Per i Rifugi e gli Affittacamere: Laddove le stanze non siano provviste di servizi igienici privati, ma ne condividano di comuni, dovranno essere adottati dei protocolli di igienizzazione con frequenze maggiori, in particolare per le superfici toccate più frequentemente (All.to 2 Scheda Pulizie) (maniglie, rubinetti, interruttori, ...) e dovranno essere regolamentati gli accessi. Le docce comuni non potranno essere utilizzate se non dotate di finestratura.
Dovrà essere assicurata una aerazione naturale o meccanica ai servizi igienici; (All.to 1 Scheda aerazione). Laddove la struttura al momento della riapertura non potesse assicurare questi requisiti, dovrà essere garantita una igienizzazione dopo ogni utilizzo. Nei piani di manutenzione straordinaria dei rifugi si dovrà tener conto della necessità di adeguare i servizi igienici rispetto a questi aspetti.
Qualora fosse possibile portare in quota servizi chimici come soluzione per ovviare alle problematiche contingenti, il responsabile del rifugio deve provvedere alla loro sanificazione rispettando le specifiche del presente documento.
Per i Rifugi e i Bivacchi:
Durante il periodo di apertura del rifugio, il locale destinato a ricovero di fortuna (art. 2 del regolamento della L. P. 8/1993) deve essere chiuso e può essere aperto dal gestore esclusivamente in occasione delle situazioni critiche descritte in premessa al presente capitolo: in tali casi tutti gli escursionisti che trovano riparo nel locale devono indossare mascherina chirurgica.
Durante il periodo di chiusura del rifugio si propone che sia vietato l'utilizzo di tale locale per attività escursionistica di più giorni, rimuovendo i materassi ivi presenti: il locale rimarrebbe aperto esclusivamente come luogo di riparo per situazioni di emergenza.
Per i CAMPEGGI e situazioni analoghe
Generalmente le attività turistico ricettive all'aria aperta si estendono su grandi superfici. Tale caratteristica genera un rapporto medio cliente/superficie a disposizione molto alto. Occorre verificare che il posizionamento dei mezzi e l'organizzazione interna delle piazzole garantisca in ogni momento il distanziamento sociale.
All'interno del campeggio, vista l'ampiezza della tradizionale viabilità interna, andrà raccomandato agli ospiti di mantenere il distanziamento sociale di almeno 1 metro. Il responsabile o i suoi collaboratori informano gli ospiti sulle misure adottate dall'impresa per il rispetto delle stesse (percorsi, flussi, accessi e limitazione degli spazi comuni, il mantenimento della propria direzione di percorrenza, divieto di assembramenti ecc.) e per l'uso di mascherine.
I campeggiatori che condividono gli ambienti per i pernottamenti e i conviventi possono essere trattati come un'unica unità, sia nei percorsi, nei tavoli,-nelle zone comuni e ricreative e in tutte le altre situazioni ove sussistano limitazioni all'affollamento. A questo scopo, durante il check-in, i campeggiatori vanno informati con chiarezza sulle regole atte a garantire il mantenimento del distanziamento sociale durante tutta la permanenza nella struttura, soprattutto nelle zone dei servizi comuni e nelle piazzole/unità abitative. Va ricordato che non è ammesso ospitare persone estranee al nucleo convivente nelle piazzole, nelle unità abitative e negli allestimenti mobili senza l'utilizzo della mascherina.
Se il numero dei servizi comuni rispetto al numero degli ospiti lo consente, rendere gli stessi servizi ad uso individuale identificando una doccia, bagno, lavaggio stoviglie ecc per nucleo convivente. Si dovrà garantire la presenza di dispenser all'esterno con la disposizione di igienizzare le mani prima dell'accesso e anche all'uscita. Per minimizzare il flusso di accesso potrà essere data indicazione di privilegiare i servizi igienici degli alloggi sia privati (camper, roulotte ecc.), sia della struttura (unità abitative).
In prossimità dell'accesso alle sale da pranzo, bar e alla reception dovrà essere presente un dispenser con soluzione disinfettante. Dovrà essere presente l'indicazione di utilizzo prima dell'accesso.
La fruizione delle aree comuni per le attività di svago o intrattenimento dovranno essere previste di norma nelle aree all'aperto. Per le aree ricreative dedicate ai bambini sono vietati assembramenti e si devono prevedere procedure specifiche per l'accesso con la presenza del genitore. Tutte le aree comuni e ricreative dovranno essere dotate di dispenser con gel igienizzanti. La condizione del distanziamento sociale dovrà essere raccomandata a chiunque a vario titolo acceda al campeggio da parte del responsabile della struttura e dei suoi collaboratori. I giornali, le riviste di carta o libri non dovranno essere messi a disposizione dei clienti, salvo la possibilità di fornire una copia al singolo ospite che ne faccia richiesta. Eventuali postazioni internet a disposizione dei clienti, dovranno essere accessibili solo previa autorizzazione da parte di un responsabile, per assicurare la disinfezione della postazione tra un cliente e l'altro. Le disposizioni riguardanti aree del campeggio quali bar, ristoranti o piscine seguiranno i protocolli specifici del comparto. Tutte le norme comportamentali saranno oggetto di un documento in diverse lingue, da rendere disponibile se possibile anche in formato elettronico, che sarà sottoposto agli ospiti per l'accettazione.

 

Per le AREE DI SOSTA ATTREZZATE per autocaravan e CAMPER SERVICE.
Nelle aree non presidiate dovranno essere presenti in zona visibile indicazioni riguardanti il rischio COVID- 19 e altre informazioni utili quali recapiti della struttura.In presenza di servizi igienici o altre dotazioni ivi presenti dovranno essere seguite le indicazioni già riportate nel presente documento per i campeggi.


5.2. Rapporto tra i Clienti e il personale
Il personale addetto all'accoglienza dovrà indossare mascherina chirurgica se non viene garantito il distanziamento (costantemente e anche tra gli addetti) o in assenza di barriere fisiche. Dovrà essere disponibile dispenser igienizzante per operatore e clienti e garantite le indicazioni in fase di accesso per gli ospiti (es. percorsi prestabiliti anche con eventuali indicazioni a terra). Il materiale informativo cartaceo verrà consegnato a richiesta del cliente e non potrà essere lasciato alla libera consultazione. Nel caso di riutilizzo delle informative cartacee fare riferimento all'allegato 2 Scheda Pulizia, igienizzazione, disinfezione e sanificazione dove si riporta che il tempo di decadimento su carta è massimo 3 ore. Prediligere procedure organizzative che riducano il rischio di contatto, ad esempio, inviando le informazioni necessarie per la registrazione prima dell'arrivo del cliente, nel caso di gruppi/famiglie procedere con le attività di check-in tramite un unico referente per il gruppo/famiglia. Si suggerisce di utilizzare strumenti digitali per l'informazione ai clienti.
L'addetto all'accoglienza dovrà essere adeguatamente addestrato a fornire indicazioni ai clienti sulle regole della struttura rispetto al rischio COVID-19 (compresa la comunicazione di comparsa sintomi riconducibili a COVID-19 al responsabile individuato), in particolare l'obbligo del cliente di non accedere alla struttura in presenza di sintomi o febbre propri o dei propri conviventi e di informare immediatamente in caso di comparsa di sintomi o febbre durante il soggiorno nella struttura.
Il personale di sala e/o addetto al bar indossa mascherine e igienizza le mani prima di servire un tavolo. Se possibile diversificare il personale che consegna le pietanze da quello che libera i tavoli.
Per il personale addetto al servizio ai tavoli è necessario l'uso della mascherina chirurgica per tutto il turno di lavoro e ove possibile l'utilizzo dei guanti; questi ultimi sono comunque sempre da utilizzare durante le attività di igienizzazione poste in essere al termine di ogni servizio al tavolo.
Va, comunque, ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili dei locali di apposti dispenser con soluzione idroalcolica.
Al tavolo del cliente non sarà possibile lasciare a libero servizio condimenti o altri alimenti (oliera, formaggiera, cestino del pane) o altri oggetti se non possono essere sanificati tra un cliente e l'altro o sostituiti. Diversamente dovranno essere igienizzati tra un servizio e l'altro.
Si rammenta quindi di prestare attenzione a come viene comunicato il menu al cliente. Potranno essere adottate soluzioni diverse come, ad esempio, tovagliette con menu, lavagnette, cartelloni, a voce o con strumenti digitali.
Qualora si utilizzino tovaglie di tessuto, le stesse vanno cambiate ad ogni cambio cliente. In alternativa potranno essere impiegate tovaglie, tovagliette e tovaglioli in carta, possibilmente in materiale riciclabile.
È opportuno privilegiare i pagamenti elettronici.
Lo scambio di denaro o carte di credito/bancomat può essere fatto indossando guanti monouso da parte del personale o igienizzando frequentemente le mani.
L'ingresso e l'uscita del cliente dal locale deve avvenire garantendo il distanziamento sociale e, ove possibile, percorsi separati (es. un accesso riservato all'entrata e uno all'uscita) oppure alternando i flussi temporalmente.
Il servizio al banco potrà essere effettuato limitatamente alle bevande e per il tempo strettamente necessario alla consumazione, solo qualora possano essere rispettate le regole di distanziamento sociale fra dipendenti e clienti e i clienti stessi, anche considerando gli spazi e i percorsi dei dipendenti per il servizio al tavolo e i clienti seduti ai tavoli stessi, segnando le distanze previste e il numero possibile di avventori (ad es. a terra con nastro adesivo o sistemi equivalenti). In caso di distanza inferiore ad un metro tra cliente e personale è possibile utilizzare uno schermo distanziatore in plexiglass per la separazione sul bancone o altri sistemi di pari efficacia. In qualunque caso il banco andrà igienizzato dopo ogni servizio.
Per il servizio al tavolo qualora vengano impiegati vassoi dovranno essere diversi o igienizzati tra un cliente e l'altro; in particolare vanno usati vassoi differenziati per la consegna degli ordini e il ritiro delle stoviglie sporche. Se non è possibile avere personale dedicato alle diverse fasi, prevedere l'igienizzazione delle mani tra la consegna ed il ritiro.
I clienti non possono servirsi autonomamente al buffet, il cui servizio sarà assicurato solo attraverso il personale di sala con servizio al tavolo, previa comunicazione al cliente delle relative disponibilità. Gli alimenti andranno protetti e adeguatamente schermati dai clienti.
Il personale addetto alle operazioni di pulizia degli spazi riservati e comuni, dovrà indossare la mascherina e i guanti.
L'ospite che richiede il servizio in camera, potrà essere servito con le dovute protezioni per gli alimenti e l'addetto alla consegna entra nella stanza con mascherina chirurgica e ove possibile con i guanti e relativa igienizzazione e inviterà l'ospite ad allontanarsi per consentire di appoggiare il vassoio sul tavolo. L'addetto dovrà trattenersi solo per il tempo di consegna e ritiro vassoio. Chi effettua l'eventuale pulizia del tavolo in camera con igienizzazione indossa mascherina chirurgica e guanti monouso. Potranno essere adottate anche soluzioni diverse consentendo all'ospite di ritirare il proprio pasto e consumarlo in camera.
I lavoratori che accedono alle camere, con o senza guanti, devono osservare una particolare igienizzazione delle mani, procedendo ad un' accurata pulizia delle stesse prima e dopo il servizio in camera.
L'addetto al pagamento indossa sempre la mascherina e mantiene il distanziamento sociale. Igienizza le mani prima dello scambio di oggetti (documenti d'identità, carte di pagamento, chiavi, tessere etc) con il cliente e anche alla fine delle operazioni di gestione con lo stesso. Se il banco non garantisce la distanza di almeno un metro, dovranno essere installate barriere fisiche o, in alternativa, dovrà essere contrassegnata sul pavimento la distanza da mantenere. Chiavi o tessere magnetiche di accesso o altri oggetti che vengono riconsegnati dal cliente, dovranno essere oggetto di disinfezione prima di un eventuale altro utilizzo. Il responsabile della struttura organizza e fissa le regole per la gestione di questa fase e ne informa il cliente
L'ingresso e l'uscita del cliente dalla struttura deve avvenire garantendo i percorsi e il distanziamento sociale, anche alternando i flussi temporalmente o garantendo l'utilizzo della mascherina chirurgica.
II personale addetto alle operazioni di pulizia degli spazi riservati e comuni, dovrà indossare la mascherina e i guanti. Tra le pulizie di una stanza e l'altra, dovranno essere sostituiti i guanti oppure si potrà procedere al lavaggio/detersione delle mani guantate e successiva disinfezione con apposito prodotto (vedi scheda allegato 2). Le operazioni nelle stanze verranno effettuate in assenza degli ospiti. Negli spazi comuni dovranno essere date disposizioni per garantire il distanziamento sociale (es. interdizione temporanea dell'uso di spazi, effettuazione delle operazioni in momenti di assenza degli ospiti, ecc).
Si rimanda per eventuale attività di asporto/catering alla delibera di giunta Provincia Autonoma di Trento n. 656 del 16/05/2020 allegato 2.
 

Per i Rifugi: La struttura ricettiva è tenuta ad acquisire il recapito di cellulare di ogni ospite che pernotta in stanze condivise con persone estranee tra loro in modo tale da essere in grado di risalire alla stanza ove l'ospite ha alloggiato ed al nominativo delle persone con cui lo stesso ha condiviso la stanza.


5.3. Rapporti tra il Personale
Il datore di lavoro deve assumere misure di sicurezza anti-contagio organizzando le attività e il layout e gli spazi di lavoro, garantendo una distanza di almeno un metro. Laddove non fosse praticabile il distanziamento sociale, è necessario indossare mascherina o installare barriere fisiche sulle postazioni di lavoro. Il personale di cucina deve garantire una costante e frequente igienizzazione delle mani e indossare la mascherina. Dovranno essere utilizzati altresì guanti in tutte le attività in cui ciò sia possibile. Tale valutazione rientrerà nel documento di autocontrollo basato sul sistema HACCP. I guanti quando impiegati, vanno sostituiti secondo le buone prassi di igiene (es. utilizzo servizi igienici, cambio lavorazioni ecc.).
In prossimità dell'ingresso in cucina deve essere presente un dispenser con disinfettante. L'interfaccia tra il personale di sala e il personale di cucina, per la gestione delle comande - con anche il ritorno dello sporco - andrà integrato e definito nel piano di autocontrollo HACCP, assicurando sempre la distanza di almeno un metro o l'uso di mascherina chirurgica.
Per il consumo dei pasti nella struttura, valgono le regole del distanziamento sociale, servirà un'idonea organizzazione dei turni per usufruire del servizio mensa o una diversa ripartizione/assegnazione degli spazi. Per le pause brevi dal lavoro va ricordato al personale di mantenere il distanziamento sociale e il lavaggio delle mani prima della pausa e alla ripresa del lavoro. Se possibile, identificare un'area in cui fare queste pause.
Il personale che pernotta nella struttura, dove possibile dovrebbe avere uno spazio riservato per il pernottamento ed il servizio igienico. L'eventuale condivisione della stanza e del bagno tra due o più persone, al fine di contenere il rischio, va gestita con alcune precauzioni:
- le persone che condividono la stanza devono possibilmente essere le stesse;
- il ricambio d'aria deve essere il maggiore possibile;
- particolare attenzione e accuratezza nella pulizia e nella disinfezione dei locali;
 

Per i Rifugi: Il personale che lavora in rifugio è visto come gruppo convivente senza l'obbligo di distanziamento sociale (ad esempio nel momento del pranzo).
Nel caso in cui un lavoratore del gruppo convivente così come descritto sopra, manifesti sintomi influenzali, tutto il gruppo dovrà essere temporaneamente isolato, se possibile in stanze separate in attesa delle indicazioni medico-sanitarie e organizzative (medico di base e APSS - Igiene Pubblica Territoriale/Dipartimento di Prevenzione).
Il personale che collabora saltuariamente e non pernotta assieme al "gruppo convivente" dovrà seguire le procedure standard del settore "Alberghiero ricettivo" (mascherine di protezione).
Per il personale che durante la propria giornata di riposo torna alla propria abitazione e risale successivamente al rifugio, si consiglia la misurazione della temperatura corporea da parte del gestore prima dell'accesso agli spazi di lavoro.


5.4. Rapporti tra i fornitori e il personale
Per l'accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, tempistiche predefinite al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale e gli ospiti presenti.
Per le necessarie attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla distanza di 1 metro o indossare la mascherina e assicurare l'igienizzazione delle mani. L'addetto dovrà trattenersi solo per il tempo di consegna e ritiro merci.

5.5. Prestatori di servizi all'interno della struttura o manutentori
Va ridotto per quanto possibile l'accesso di personale esterno.
Come per i fornitori, saranno disponibili procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, tempistiche predefinite al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale e gli ospiti presenti.
Qualora vi sia l'appalto delle operazioni di sanificazione della struttura, l'appaltante deve stabilire anche le modalità di esecuzione delle operazioni di sanificazione, le superfici interessate alla sanificazione prevedendo oltre a quelle che normalmente vengono considerate (es. pavimenti, servizi igienici), quelle più “delicate” poiché toccate frequentemente (es. maniglie, rubinetti, corrimano, pulsantiere, telefoni, porte, tavoli, sedie, carrelli). Andrà specificato chi mette a disposizione le attrezzature ed i materiali, nonché i prodotti. Andranno infine concordate con l'azienda appaltatrice misure per il controllo adottate in azienda e la garanzia delle condizioni di salute del personale esterno. Si ricorda che la responsabilità diretta della corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione resta in capo al responsabile della struttura che dovrà vigilare sulle operazioni svolte e sulla frequenza stabilita. Sia appaltante che appaltatore sono responsabili della corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione, ciascuno per la propria parte.
Appalti endoaziendali e manutentori (vedere indicazioni Scheda Attività Commerciali).

6. Pulizia e disinfezione
Per questa tematica si fa rinvio alla specifica scheda in allegato 2 (pulizia igienizzazione, disinfezione, sanificazione).
Anche in assenza di casi di COVID-19 nello stabile, si raccomanda di incrementare i servizi di igiene. Un'attenzione speciale deve essere data alla pulizia delle aree comuni (bagni, hall, corridoi, ascensori, ecc...) come misura generale di prevenzione per l'epidemia da Coronavirus. La sanificazione di superfici che vengono spesso toccate - maniglie, pulsanti dell'ascensore, corrimano, interruttori, maniglie delle porte etc - dovrà essere particolarmente accurata, scrupolosa e frequente.
Lo staff delle pulizie dovrà essere formato in modo da recepire queste direttive. Le attività di sanificazione e disinfezione delle superfici dovranno essere stabilite in apposita procedura che stabilisca quali sono le superfici da pulire, la frequenza con cui devono essere fatte, i materiali impiegati, i prodotti utilizzati, le modalità di esecuzione - compresi i tempi di contatto se previsti dai prodotti e le concentrazioni, chi esegue le operazioni, quali dpi indossa l'addetto. Va tenuto conto che gli ambienti devono essere arieggiati frequentemente, in modo particolare durante le operazioni di pulizia nelle stanze. Potrebbe essere richiesto agli ospiti delle stanze di lasciare aperte le finestre prima dell'ingresso degli addetti alle pulizie.
La suddetta procedura dovrà prevedere un piano speciale di pulizia e disinfezione per le situazioni in cui si presentassero ospiti o dipendenti malati. Le raccomandazioni scritte per una pulizia e disinfezione dovrebbero descrivere le procedure operative avanzate per la pulizia, la gestione dei rifiuti e per l'uso di DPI.

6.1 Pulizia e disinfezione ambientale
Per questa tematica si fa rinvio alla specifica scheda in allegato 2 (pulizia igienizzazione, disinfezione, sanificazione).
L'individuazione delle superfici più critiche, sulle quali adottare misure più frequenti di disinfezione, sarà oggetto di valutazione da parte del responsabile. A titolo esemplificativo l'organizzazione potrà stabilire di non utilizzare delle uscite con aperture manuali, privilegiando l'uso di ingressi con aperture automatiche, o interdire a tutte le persone presenti di utilizzare determinate attrezzature e ambienti. Le soluzioni organizzative dovranno tenere conto del rischio contagio, per poi stabilire le modalità di pulizia e disinfezione. Si rammenta in questo contesto vanno inseriti anche gli eventuali tavoli presenti all'esterno

6.2 Lavaggio di stoviglie e tessuti per la tavola
Lavare piatti, bicchieri, posate e simili in lavastoviglie. Se per qualche motivo il lavaggio automatico non fosse possibile, in caso di lavaggio manuale si consiglia di utilizzare le procedure standard con lavaggio, disinfezione e risciacquo (se previsto per il disinfettante impiegato). Le stoviglie lavate e disinfettate a mano, dovranno essere asciugate con carta monouso o equivalenti. Si ricorda che è necessario sottoporre a igienizzazione tutti gli oggetti, anche se non utilizzati a tavola, ma che potrebbero essere entrati in contatto con le mani degli ospiti. Analogamente anche per tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola deve essere fatto un lavaggio a 70°C o più¹ con successiva stiratura.
Tovaglie e tovaglioli in tessuto andranno sostituiti al cambio del cliente. Se i clienti - trattati come un'unica unità sono ospiti della struttura alberghiera e mantengono lo stesso tavolo in modo esclusivo, non sarà necessaria la sostituzione del tovagliato ad ogni servizio.
Nella gestione dei tessuti si tenga conto che secondo il rapporto ISS n.25/2020 (15 maggio 2020), il coronavirus Sars-Cov-2 è stato rilevato attivo (infettante) fino a 24 ore. Pertanto nella gestione dell'attività può essere utilizzata come misura di prevenzione anche un tempo di inutilizzo dei tessuti superiore a 24 ore.
____
¹ Linee guida provvisorie 31/03/2020 OMS “Considerazioni operative per la gestione del COVID-19 nel settore Alberghiero”


6.3 Lavaggio biancheria da camera
Analogamente la biancheria da camera, verrà trattata come il tovagliato. Coperte e piumini andranno arieggiati. Privilegiare l'uso di coperte inserite in sacchi copri piumino che consentono il lavaggio al cambio dell'ospite. Nel caso in cui il servizio della biancheria fosse esternalizzato è necessario richiedere al fornitore il rispetto delle normative vigenti.
 

Per i Rifugi: nei casi in cui l'escursionista faccia uso di sacco lenzuolo o sacco a pelo proprio, deve essere utilizzato un coprimaterasso usa e getta o, alternativamente, di un coprimaterasso che venga lavato al cambio dell'ospite.
Le lenzuola, i copripiumini e le federe dei cuscini possono essere utilizzati solo se cambiati (in caso di usa e getta) o lavati al cambio dell'ospite.


6.4 Prodotti per la pulizia e la disinfezione
Per questa tematica si fa rinvio alla specifica scheda in allegato 2 (pulizia igienizzazione, disinfezione, sanificazione).
È possibile utilizzare prodotti commerciali per la disinfezione, etichettati come “disinfettanti” e non solo come detergenti e/o sgrassatori. Informazioni sulla composizione e sulle modalità d'uso, sono in etichetta e sulla scheda tecnica di prodotto (di norma rinvenibile su internet utilizzando link in etichetta). I prodotti a base di cloro derivati dovrebbero riportare la % di “cloro attivo”, quelli a base di alcoli la % di “alcol” nella soluzione. I prodotti vanno poi utilizzati rispettando le modalità d'uso (diluizione e tempo di contatto) prescritte dal produttore per ottenere l'effetto disinfettante, riportate in etichetta e/o sulla scheda tecnica di prodotto.
 

Per i Rifugi: sistema di pulizia grigliatura reflui:
Nel caso di gestione soggetta agli obblighi di redazione del DVR nonché ai soggetti a cui si applica il D. Lgs. 81/08, dovrà seguire le specifiche indicazioni e l'utilizzo di DPI previsti.
Il personale che si occupa dell'asporto, “insaccamento” e trasporto a valle del materiale grossolano presente nelle acque reflue ed intercettato dal sistema di grigliatura meccanico, deve indossare DPI quali facciale filtrante FFP2 o FFP3 senza valvola d'espulsione, guanti ed indumento protettivo usa e getta.


6.5 Piscine
6.6 Area benessere, wellness, SPA, saune, ecc

L'uso di questi ambienti desta preoccupazione per il fatto che i parametri microclimatici sono particolari, che solitamente il ricambio d'aria avviene attraverso gli impianti di ventilazione forzata. In questa prima fase di ripresa non potranno essere utilizzate, in attesa di valutazioni e indicazioni da parte dell'ISS.

7 Sorveglianza COVID-19 e gestione fornitori
Come parte del piano di emergenza per il Covid-19 in ambito turistico, è necessario che ci siano delle procedure già fissate per l'identificazione dei possibili casi (ospiti o dipendenti) all'interno della struttura ricettiva. L'azienda dovrà quindi definire e attuare un sistema di sorveglianza dei lavoratori attraverso le azioni previste nel Protocollo generale SSL per la Provincia autonoma di Trento.

8. Gestione dei casi di Covid-19 nelle strutture
Se un lavoratore segnala sintomi simil-influenzali, egli deve indossare immediatamente la mascherina chirurgica, interrompere subito il lavoro e cercare assistenza medica.
Nel caso in cui un lavoratore manifesti sintomi simil-influenzali e abbia condiviso la stanza con altri lavoratori, gli stessi dovranno essere temporaneamente isolati, se possibile in stanze separate in attesa delle indicazioni medico-sanitarie (medico di base e APSS - Igiene Pubblica Territoriale / Dipartimento di Prevenzione).
Le stesse raccomandazioni sono da intendersi valide anche per i lavoratori che condividono il pernottamento in appartamenti esterni alla struttura ricettiva e messi a disposizione dal datore di lavoro.
Se la persona interessata è un ospite della struttura ricettiva, si sconsiglia la permanenza della persona sintomatica nella struttura. Se l'ospite rimane nella struttura eventualmente insieme ai suoi conviventi, egli deve essere isolato temporaneamente in una stanza (in caso di campeggio nell'ambiente specifico in cui si soggiorna e si pernotta), in attesa delle indicazioni medico-sanitarie e organizzative (medico di base e APSS - Igiene Pubblica Territoriale / Dipartimento di Prevenzione).
Per ospiti e lavoratori in isolamento temporaneo, il vassoio con il pasto verrà lasciato all'esterno della stanza. L'ospite/lavoratore preleverà il vassoio, senza uscire dalla stanza.
Il referente COVID-19 della struttura si attiverà tempestivamente con l'APSS per gestire il/i casi.
A seconda della disponibilità delle camere, gli eventuali accompagnatori devono essere spostati in un'altra stanza.
Per lo smaltimento dei DPI impiegati per le pulizie, dei rifiuti presenti nella stanza, del materiale usa e getta impiegato per le pulizie, si procederà nel seguente modo:
• Inserire gli oggetti direttamente in sacchi dedicati indossando guanti monouso e chiuderli, non comprimerli e smaltirli come rifiuti solidi urbani seguendo le regole della raccolta differenziata;
• Nel caso di rifiuti contaminati COVID-19 inserire il/i sacchi in un ulteriore sacco che andrà anch'esso chiuso bene facendo attenzione a non comprimerli e smaltirli come rifiuto solido urbano INDIFFERENZIATO.
Per altre informazioni su questa tematica si fa rinvio al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro del Comitato provinciale di coordinamento per la Provincia autonoma di Trento, ad oggi in revisione 3 (link sotto). Si ricorda di verificare eventuali ulteriori aggiornamenti.
https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/content/download/167339/2934329/file/protocollo generale r ev.3 - 300420-PDF.pdf
 

Per i rifugi: per gli interventi di primo soccorso si farà riferimento al protocollo del soccorso alpino.
Per i CAMPEGGI
Considerando che l'addetto all'accoglienza dovrà fornire indicazioni ai clienti sulle regole della struttura rispetto al rischio COVID-19 - compresa la comunicazione di comparsa sintomi riconducibili a COVID-19 al responsabile individuato, è opportuno che le strutture ricettive informino i propri ospiti attraverso le modalità ritenute più idonee (es. dépliant, regolamento della struttura, cartelli, ecc.) che in caso di sintomi influenzali riconducibili a Covid-19, sia avvisata tempestivamente la direzione del campeggio, la quale provvederà ad informare immediatamente l'azienda sanitaria. Nell'informativa dovrà essere specificato che l'ospite o le persone che lo assistono avvisino la direzione della struttura telefonicamente, evitando perciò, di presentarsi direttamente presso gli uffici della direzione. È pertanto opportuno che l'informativa riporti uno o più numeri di telefono dedicati a tale eventualità.
Si rinvia al protocollo generale SSL.


8 Materiali e protezioni per lo staff
Dovrà essere garantito l'approvvigionamento, in quantità e qualità di:
• Guanti monouso e mascherine chirurgiche provvisti di adeguata certificazione
• Disinfettante per le mani
• Disinfettanti per le superfici (a base di ipoclorito e alcool)
• Carta monouso
• Altri dispositivi necessari per la prevenzione rischio COVID-19.
Oltre alle dotazioni normalmente impiegate (guanti monouso, mascherine chirurgiche provvisti di adeguata certificazione), l'azienda dovrebbe avere a disposizione, per la gestione ed assistenza logistica di eventuali casi, almeno un paio di kit che includo i seguenti elementi: Filtrante facciale FFP2 o superiore (senza valvola), occhiali o protezione facciale e guanti monouso.
 

Per i rifugi: oltre alle dotazioni normalmente impiegate (guanti monouso, mascherine chirurgiche provvisti di adeguata certificazione), la struttura ricettiva dovrà avere a disposizione, per il personale che si occupa della pulizia e sanificazione dei bagni senza aerazione, DPI quali facciale filtrante FFP2 senza valvola d'espulsione.

 

NUMERI UTILI PER EMERGENZE

 

Contatti utili per informazioni                        Emergenze 112
Numero Nazionale 1500
PAT - Dipartimento Salute - Numero Verde dedicato 800867388
PAT - Dipartimento Salute - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
APSS - Dipartimento di Prevenzione - UOPSAL (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) tel. ***


Documento approvato dal Comitato prov.le di coordinamento SSL il 21 maggio 2020
Con il contributo del gruppo di lavoro settoriale e del sottogruppo Covid-19 del Comitato
GdL attività ricettive- Comitato prov. Coord. SSL
Alessandro Pedrotti - UOPSAL - Dip. di Prevenzione APSS - coordinamento con sottogruppo Comitato Rossana Roner - Confesercenti Trento
Francesco Torre - Serv.Professioni Sanitarie - Dip. di Prevenzione - APSS
Giuseppina Pezzarossi - Serv.Professioni Sanitarie - Dip. di Prevenzione - APSS
Mauro Bonvicin - Confcommercio Trento
Stefano Hueller - ASAT
Paola Bassetti CGIL
Gabriele Goller CISL
Dino D'Onofrio UIL
Sottogruppo COVID19 - Comitato prov. Coord. SSL
Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento) Dario Uber - Uopsal - Dip. Di Prevenzione - APSS
Sandra Cainelli - Serv. Lavoro PAT
Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Alfonso Piccioni - INAIL Trento
Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Paolo Angelini - Ass.Artigiani Trento - rappresentanza datoriale
Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale
Azelio De Santa - rappresentanza Medici Competenti

Rev.2-MCE21052020

 

Allegato 1 - SARS-COV 2: INDICAZIONI PER AREAZIONE AMBIENTI

 

BUONE PRATICHE GENERALI

Garantire buon ricambio d'aria in tutti gli ambienti privilegiando l'apporto di aria naturale attraverso le aperture dall'esterno per favorire il ricambio e la diluizione dell'aria negli ambienti. Negli ambienti dove non è possibile l'apporto di aria esterna è necessario utilizzare impianti di ventilazione meccanica che movimentano e consentono il ricambio dell'aria con l'esterno, gli impianti devono mantenere attivi l'ingresso e l'estrazione dell'aria 24h o almeno due ore prima e due ore dopo l'orario di lavoro.
I filtri presenti su tutti gli impianti sono utili per limitare la proliferazione dei patogeni, ma NON garantiscono una barriera alla diffusione del virus Sars-Cov-2.

VERIFICA TIPOLOGIA IMPIANTO

 Acquisire tutte le informazioni sulla tipologia e sul funzionamento dell'impianto di trattamento aria (es. controllo dell'efficienza di funzionamento, perdite di carico, verifica del registro di conduzione, tempi di scadenza della manutenzione, tipo di pacco filtrante installato, interventi programmati, ecc.)

IMPIANTI TRATTAMENTO ARIA CENTRALIZZATI

• In questo periodo di emergenza deve essere eliminata totalmente la funzione di ricircolo dell'aria per evitare l'eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) nell'ambiente. Aprire frequentemente durante la giornata lavorativa tutte le aperture con l'esterno per aumentare ulteriormente il livello di ricambi dell'aria.
• Gli eventuali dispositivi di recupero calore possono trasportare virus, gli scambiatori di calore dovranno essere disattivati per impedire la contaminazione dei flussi d'aria in ingresso e uscita. I dispositivi di recupero che garantiscono una completa separazione dell'aria tra mandata ed espulsione possono invece essere mantenuti in funzione. Nei casi in cui non sia tecnicamente possibile il by-pass sui recuperatori di calore, l'UTA dovrà essere spenta e si dovrà provvedere in maniera alternativa al ricambio dell'aria.
• Non risultano necessari interventi straordinari sui filtri delle UTA, purché venga continuativamente effettuata la regolare manutenzione ordinaria degli stessi e delle altre componenti dell'impianto. Le normali procedure di sostituzione dei filtri in ordinaria manutenzione dovranno essere implementate con procedure di sicurezza atte alla salvaguardia del personale che svolge l'operazione di sostituzione; i filtri andranno sostituiti con l'impianto spento, l'operatore dovrà indossare guanti, idonea mascherina e collocare il filtro esausto in contenitore che andrà sigillato.

IMPIANTI RISCALDAMENTO RAFFRESCAMENTO

Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento (es. pompe di calore, fancoil, termoconvettori), tenere spenti gli impianti per evitare il possibile ricircolo in aria del virus SARS- CoV-2. Qualora non sia possibile tenere fermi gli impianti, pulire frequentemente i filtri secondo le indicazioni fornite dal produttore. La pulizia va fatta a impianto fermo e a cadenza settimanale.. Non utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro. Negli ambienti per i pernottamenti è possibile far funzionare gli impianti di riscaldamento/raffrescamento garantendo una pulizia dei filtri ad ogni cambio ospite. Per la pulizia del filtro fare riferimento alle indicazioni fornite dal produttore. Pulire le prese e le griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone lasciando asciugare, oppure con soluzione alcool etilico min 70%. L'operatore dovrà indossare durante le operazioni guanti, idonea mascherina.

SERVIZI IGIENICI E LOCALI NON FINESTRATI ESTRAZIONE ARIA

Servizi igienici degli ambienti comuni e di lavoro: i raccomanda inoltre, ove possibile, il mantenimento in depressione dell'aria nei servizi igienici h 24, facendo funzionare in modo continuativo gli aspiratori per l'espulsione dell'aria (ove presenti), mantenendo chiuse le finestre. Il mantenimento in funzione h 24 potrebbe causare guasti, è quindi necessario procedere a verifica
tecnica e periodico controllo dell'efficienza dell'impianto.
Servizi igienici annessi alle stanze:l'aspirazione dei servizi igienici annessi alle stanze, non subirà variazione rispetto alla normale gestione pre-emergenza da Sars-Cov-2.
Locali senza finestre (es. archivi, spogliatoi, ecc.):gli impianti devono essere mantenuti in funzione per tutto il tempo di permanenza delle persone.

 

Tutti i ventilatori dovranno essere spenti e non utilizzati

 
a cura di Raffaella Giannini (PAT) e Alessandro Pedrotti (APSS);
condiviso e approvato dal Sottogruppo COVID19 e dal Comitato coord. SSL TN - 19 maggio 2020

 

Allegato 2 - SARS-COV 2: INDICAZIONI PER PULIZIA, IGIENIZZAZIONE, DISINFEZIONE, SANIFICAZIONE

 

PULIZIA

Consiste nella rimozione di polvere, residui, sporcizia dalle superfici, è realizzata con detergenti comuni e mezzi meccanici e rimuove anche parte di contaminanti patogeni (Reg. CE 648/2004).

IGIENIZZAZIONE

Consiste nella pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfici. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio ovvero candeggina/varichina) sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma normalmente non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal
Ministero della Salute come presidi medico chirurgici. Con circolare n. 5543 del 22 febbraio 2020 il Ministero della Salute raccomanda l'uso di ipoclorito di sodio O, 1% come decontaminante da SARS-COV-2 dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate da ipoclorito di sodio utilizzare etanolo al 70% dopo la pulizia con un detergente neutro (cit.). PMC reg. UE 528/2012.

DISINFEZIONE

E' il procedimento che con l'utilizzo di sostanze disinfettanti (PMC e Biocidi Tabella 1) riduce la presenza di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone in una quota rilevante ma non assoluta (si parlerebbe in tal caso di sterilizzazione). Praticare la disinfezione mediante un disinfettante efficace contro i virus. I prodotti con attività virucida normati dalla ISO EN 14476 sono autorizzati dai mercati nazionali e possono essere utilizzati seguendo la scheda tecnica e la scheda di sicurezza presenti sul prodotto.

DISINFESTAZIONE

Riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta ad singola specie.

STERILIZZAZIONE

Processo fisico o chimico che porta alla distruzione mirata di ogni forma microbica vivente, sia in forma vegetativa che in forma di spore.

DERATTIZZAZIONE

Riguarda il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia.

SANIFICAZIONE

Con il termine ” sanificazione ” si intende l'intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che comprende le fasi di pulizia, igienizzazione e/o disinfezione e di miglioramento delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l'umidità e ventilazione). Nel caso del SARS-COV 2 l'attività di igienizzazione con ipoclorito di sodio o alcool equivale a quella di disinfezione. La sanificazione può essere necessaria per decontaminare interi ambienti e richiede quindi attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi sono alla portata anche di soggetti non specializzati. La sanificazione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni nell'immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo. Sono importanti gli interventi di pulizia e igienizzazione frequenti, anche se più circoscritti alle superfici di frequente contatto.
Per la sanificazione periodica dei locali e spazi comuni o puntuale delle aree specifiche esposte ai casi di COVID-19 si deve attuare quanto segue:
• Garantire un buon ricambio dell'aria in tutti gli ambienti, in maniera naturale aprendo le finestre e i balconi per circa 1 ora, e successivamente pulire accuratamente con un detergente neutro.
• Eseguire la disinfezione delle superfici che si sporcano con secrezioni respiratorie o altri fluidi corporei della persona o delle persone malate o sospette, ad esempio toilette, lavandini e vasche da bagno con una soluzione disinfettante per uso domestico ipoclorito di sodio (cioè equivalente a 1000 ppm) contenente lo 0,1% di cloro attivo.
• Risciacquare con acqua pulita dopo 10 minuti di contatto con il cloro.
• Quando l'uso dell'ipoclorito di sodio non è adatto (es. telefono, apparecchiature di controllo a distanza, maniglie delle porte, pulsanti dell'ascensore, ecc.) utilizzare alcool etilico al 70%.
• Quando possibile, usare solo materiali di pulizia monouso.
• Se necessario, disinfettare adeguatamente gli attrezzi per la pulizia non porosi con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5% di cloro attivo o secondo le istruzioni del produttore prima dell'uso per altri ambienti.
• Per superfici porose come moquette e tappeti, rimuovere lo sporco visibile, pulire con detergenti e disinfettanti appropriati secondo le istruzioni del produttore.
• Raccogliere la biancheria sporca in contenitori chiusi (sacchi o sacconi in carrelli) manipolandola e scuotendola il meno possibile nell'ambiente prima dell'inserimento nel sacco e dell'invio all'impresa qualificata (sia essa esterna o interna all'organizzazione) addetta al lavaggio e alla sanificazione. Nel caso in cui il servizio di lavanderia sia fornito da una impresa esterna, sostituire la biancheria da letto e da bagno utilizzata con biancheria sanificata da impresa qualificata (es. dotata di certificazione UNI EN 14065:2016 Tessili trattati in lavanderie). Nel caso la teleria sia lavata all'interno della struttura, lavare tutti
i tessuti (es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda (60°C o più per almeno 30 minuti) e con l'aggiunta di comune detersivo per il bucato. Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda a causa delle caratteristiche dei tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminazione sviluppati appositamente per l'uso su tessuti).
• Non appoggiare le lenzuola e la biancheria al corpo.
• Gli articoli monouso (asciugamani di carta, guanti, mascherine, fazzoletti) devono essere messi in un contenitore con coperchio e smaltiti secondo le procedure individuate e le norme nazionali per la gestione dei rifiuti.

BONIFICA

Procedura di pulizia e disinfezione mirata a privare un ambiente, un'apparecchiatura, un impianto (es: canali di aerazione), di qualsiasi traccia di materiale contenuto o trattato precedentemente all'interno dello stesso. L'operazione garantisce l'abbattimento della Cross-Contamination (contaminazione incrociata).

DECONTAMINAZIONE

Sanificazione + bonifica.

DECADIMENTO NATURALE DEL VIRUS

In alternativa ai trattamenti sopra definiti si evidenzia la possibilità di isolare l'ambiente, l' oggetto o l'attrezzatura potenzialmente contaminati per il tempo massimo di decadimento del Virus previsto (colonna 2 dalla TABELLA 4)

 

BUONE PRATICHE GENERALI

In considerazione della potenziale capacità del virus SARS-CoV-2 di sopravvivere sulle superfici, è buona norma procedere frequentemente e accuratamente alla detersione (pulizia) e disinfezione delle superfici ambientali che devono essere tanto più accurate e regolari in particolar modo per quelle superfici con le quali si viene più frequentemente a contatto (es. maniglie, superfici di lavoro, cellulare, tablet, PC, sanitari e rubinetti).
> Pulire regolarmente, giornalmente e puntualmente al bisogno.
> Igienizzare giornalmente, puntualmente negli usi comuni (circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 Ministero della Salute).
> Disinfettare con Presidi Medico Chirurgici (PCM) e biocidi (vedi Tabella 1 e 2) quando necessario. I principi attivi maggiormente utilizzati nei prodotti
disinfettanti autorizzati a livello nazionale (Presidi Medico Chirurgici; PMC) ed Europeo (biocidi), come riportato nel Rapporto N. 19/2020 -
Nell'attuale emergenza COVID-19: tra i presidi medico chirurgici e biocidi individuati dal “Gruppo di lavoro ISS Biocidi”- Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020 si annoverano l'etanolo, i sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio - DDAC, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio, ADBAC), il perossido d'idrogeno, il sodio ipoclorito e altri principi attivi.
 

Raccomandazioni

> Sanificazione periodica e in caso conclamato SARS-COV2 (circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 Ministero della Salute).
• Eseguire le pulizie, igienizzazione, disinfezione con guanti e mascherine chirurgiche o in caso di sospetto COVID-19 a seconda del prodotto utilizzato come descritto nella scheda di sicurezza (circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 Ministero della Salute).
• L'igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta prima e dopo aver rimosso guanti o mascherina.
• I materiali di scarto prodotti durante la pulizia devono essere collocati in un sacchetto separato e ben chiuso, che può essere smaltito con la spazzatura indifferenziata;
• Il personale che ha effettuato le procedure di sanificazione in locali dove abbia soggiornato un sospetto caso COVID-19 non va considerato come CONTATTO STRETTO salvo in caso di mancata osservanza delle misure di protezione o di esposizione accidentale;
• Leggere attentamente le etichette dei prodotti utilizzati;
• Evitare di creare schizzi e spruzzi durante la pulizia;
• Arieggiare le stanze/ambienti sia durante che dopo l'uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si utilizzano intensamente prodotti disinfettanti/detergenti potenzialmente tossici (controllare i simboli di pericolo sulle etichette), successivamente uscire dal locale e aumentare temporaneamente i tassi di ventilazione dei sistemi di ventilazione meccanica controllata o aprendo le finestre e le porte finestre;
• Utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone;
• Utilizzare disinfettanti quali quelli a base di alcool almeno al 70% o in alternativa ipoclorito di sodio diluito allo 0,5% per i servizi igienici e le altre superfici (es. candeggina), e allo 0,1% per tutte le altre superfici (vedi tabella conversione), tenendo in considerazione il tipo di materiale sul quale si interviene;
• Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano tenuti fuori dalla portata dei bambini, dei ragazzi e degli animali da compagnia;
• Conservare tutti i prodotti in un luogo sicuro;
• Non si deve utilizzare aria compressa e/o acqua sotto pressione, o altri metodi che possono produrre spruzzi o possono aerosolizzare materiale potenzialmente infettivo nell'ambiente, fatta eccezione per particolari trattamenti che possano essere attuati in ambiente protetto ad esempio sanificazione con disinfettanti in soluzione acquosa aerosolizzati dall'esterno all'interno degli abitacoli dei mezzi/ambienti garantendone la sigillatura in modo da evitare il contatto con le persone;
• In caso di pulizia e disinfezione di locali utilizzati da casi sintomatici o conclamati COVID-19 non utilizzare aspirapolvere per la pulizia dei pavimenti per il rischio di generazione di aerosol;
• Presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all'interno dell'edificio, è necessario procedere alla sanificazione dell'ambiente. In questo contesto, è opportuno ricordare che i coronavirus, quali il virus della SARS, e quello della MERS e lo stesso SARS-CoV-2, possono persistere su superfici inanimate fino a 9 giorni in dipendenza della matrice/materiale, della concentrazione, della temperatura e dell'umidità, anche se non è accertato vi persistano in forma vitale. Il personale dedicato alla pulizia ambientale degli spazi pubblici frequentati da una persona sospetta o confermata COVID-19 deve indossare i dispositivi medici e i DPI:
1. mascherina chirurgica o meglio FFP2;
2. grembiule in plastica uniforme e monouso;
3. guanti;
4. occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o sostanze chimiche);
5. stivali o scarpe da lavoro chiuse.
• Per i dispositivi elettronici come tablet, touch screen, tastiere, telecomandi, seguire le istruzioni del produttore per tutti i prodotti di pulizia e disinfezione. Se non sono disponibili le istruzioni del produttore, considerare l'uso di salviette pre-impregnate o panni imbevuti di prodotti a base di alcol etilico al 70% per disinfettare. Asciugare accuratamente le superfici per evitare il ristagno di liquidi. Considerare anche l'impiego di involucri sanificabili per tali dispositivi.
• Si raccomanda di non spruzzare in maniera diretta i disinfettanti sopra gli eventuali spandimenti di materiale biologico, al fine di evitare la formazione di aerosol.
• La pulizia di servizi igienici, lavandini del bagno così come tutte le superfici accessibili di pareti e finestre devono essere eseguite con cura.
• Le apparecchiature di laboratorio utilizzate devono essere sanificate in accordo con quanto prescritto dalla ditta produttrice o in accordo ai protocolli in uso all'interno dei laboratori.
• Procedere dalle aree più pulite verso quelle più contaminate, dall'alto verso il basso e tenendo per ultimo il pavimento.

GESTIONE RIFIUTI

Nelle operazioni di pulizia, igienizzazione e disinfezione effettuate in ambienti lavorativi (ambienti non sanitari) ove non abbiano soggiornato soggetti sospetti o conclamati COVID-19 e finalizzate quindi alla prevenzione della diffusione dell'infezione COVID-19, i rifiuti prodotti quali ad esempio stracci, panni spugna, carta, guanti monouso, mascherine ecc., dovranno essere conferiti preferibilmente nella raccolta indifferenziata come “rifiuti urbani non differenziati (codice CER 20.03.01)”.
Le raccomandazioni comportamentali a scopo precauzionale per la gestione di tali rifiuti prevedono:
• Utilizzare 2 sacchi di idoneo spessore uno dentro l'altro;
• Evitare di comprimere il sacco durante il confezionamento per fare uscire l'aria;
• Chiudere adeguatamente i sacchi;
• Utilizzare DPI monouso per il confezionamento dei rifiuti e la movimentazione dei sacchi;
• Lavarsi accuratamente le mani al termine delle operazioni di pulizia e confezionamento rifiuti, anche se tali operazioni sono state eseguite con guanti.
VEDI LINEE GUIDA ADOTTATE DA AZIENDA RACCOLTA E SMALTIMENTO

TRATTAMENTO OZONO

 L'utilizzo dell'ozono è attualmente consentito a livello internazionale in campo alimentare, per i servizi igienico-sanitari di superfici e acque potabili.
Non esistono informazioni specifiche sull'efficacia contro il SARS COV-2. Di contro sono disponibili diversi studi che ne supportano l'efficacia virucida (Norovirus) in ambienti sanitari e non. L'utilizzo di questo trattamento di disinfezione implica l'utilizzo di specifiche attrezzature corredate di manuale d' uso e di manutenzione e di adeguata formazione e di specifici DPI. Per approfondimenti il DL.vo 155/2010 fissa valori limite e obiettivi di qualità anche per le concentrazioni nell'aria ambiente di ozono.

CLORO ATTIVO

Il cloro attivo normalmente non è considerato disinfettante in quanto non può essere autorizzato dal Ministero della Salute come presidio medico chirurgico (DPR n. 392/98). Sebbene la valutazione non sia stata completata, sono già disponibili indicazioni in merito all' efficacia contro il SARS-COV 2, impatto ambientale e effetti per la salute umana.

RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA

Poiché l'attività disinfettante della radiazione ultravioletta, si attua mediante un'azione di natura fisica e non chimica non rientra nella definizione di prodotto Biocida. Non esistono informazioni specifiche sull'efficacia contro il SARS COV-2. L'utilizzo di questo trattamento implica l'utilizzo di specifiche attrezzature corredate di manuale d' uso e di manutenzione e di adeguata formazione e di specifici DPI.

PEROSSIDO DI IDROGENO

Il perossido d'idrogeno è un principio attivo biocida approvato ai sensi del BPR per i disinfettanti. Considerata la classificazione del principio attivo, come anche il metodo di applicazione, l'utilizzo di perossido d'idrogeno vaporizzato/aerosolizzato è ristretto ai soli operatori professionali.


A cura di Barbara Battistello (Coldiretti)

 

Tabella per preparare diluizioni per igienizzazione/decontaminazione ambienti
 

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 5%
Come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo Recipiente da 1 litro: 100 ml di prodotto in 900 millilitri di acqua (100 ml corrispondono a circa mezzo bicchiere di acqua) Recipiente da 5 litri: 0,5 litri di prodotto in 4,5 litri di acqua Recipiente da 10 litri:

1 litro di prodotto in

9 litri di acqua

Come arrivare alla diluizione dello 0,1% di cloro attivo Recipiente da 1 litro:

20 ml di prodotto in 980 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

100 ml di prodotto in 4,9 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

200 ml di prodotto in 9,8 litri di acqua

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 3%
Come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo Recipiente da 1 litro: 167 ml di prodotto in 833 millilitri di acqua Recipiente da 5 litri:

0,83 litri di prodotto in 4,17 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1,67 litri di prodotto in 8,33 litri di acqua

Come arrivare alla diluizione dello 0,1% di cloro attivo Recipiente da 1 litro: 33 ml di prodotto in 967 millilitri di acqua Recipiente da 5 litri:

167 ml di prodotto in 4,833 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

330 ml di prodotto in 9,67 litri di acqua

Note: predisponiamo i calcoli per recipiente da un litro, poi è agevole ottenere altri risultati per eventuali altri contenitori mancanti: basta moltiplicare i dati per ottenere i valori negli altri recipienti. Ad esempio, se si vuole aggiungere un recipiente da 5 litri, basta moltiplicare per 5 tutti i valori del contenitore da un litro.
La candeggina in commercio presenta in etichetta la percentuale di cloro attivo (normalmente 3% o 5%).
Se la candeggina è al 5%, in un litro ci sono 50 ml di cloro. Se la candeggina è al 3%, in un litro ci sono 30 ml di cloro.
Se voglio arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro, in 1 litro di prodotto voglio 5 ml di cloro, e quindi 995 ml di acqua.
Quanta candeggina mi serve per fare questo se la candeggina è al 5%?
Imposto una proporzione: 1 litro di candeggina al 5% sta a 50 ml di cloro contenuti come quantità necessaria sta a 5 ml X=1 litro * 5 / 50 = 100
 

Tabella a cura di Giuseppina Pezzarossi (APSS)

 

Esempi di principio attivo (p.a.) in prodotti disinfettanti autorizzati in Italia negli ultimi due anni (PMC) (Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19:
presidi medico chirurgici e biocidi Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19 Rapporto ISS COVID-19 • n. 19/2020)

Prodotti contenenti un principio attivo % p/p Tempo di azione PT
  62,50% 51 batteri/lieviti

15' funghi

PT2
  59,20% 3 batteri/lieviti

15' funghi

PT2
    20" batteri/l ieviti/virus  
Etanolo

(n. CAS 64-17-5)

89,00% 90" disinfezione delle mani del chirurgo PT1
89,00% 2' disinfezione delle mani del chirurgo PT1
  85,00% 3 mLx 2' virucida 3mLx30" batteri e lieviti PT1
  82,00% 3 mLx 90" virucida

3 mLx 30" batteri e lieviti

PT1
  74,00% 30" virus PT1
  73,60% 90" virus PT1
  6,93% 30' virus PT1
Cloruro di didecildimetilammonio 1,80% 5' batteri/lieviti PT1
(n. CAS 7173-51-5) 0,40% 5' batteri

15' lieviti

PT1
    5' batteri  
  9,00% 15' lieviti

15' funghi

PT2
Ipoclorito di sodio (n. CAS 7681-52-9) 7,00% 15' batteri/virus/funghi PT2
5,60% 15' batteri/lieviti PT2
5,20% 5' batteri/lieviti PT2
  4,00% 5' batteri 15' funghi PT2
  0,12% 15' virus PT2
  25,20% 3-4 ore batteri/lieviti/funghi PT2
Perossido di idrogeno (n. CAS 7722-84-1) 1,05% 5' batteri PT2
1,50% 30' virus PT2
1,50% 5' batteri/lieviti/funghi

30' spore

PT2
Prodotti contenenti due principi attivi % p/p Tempo d'azione PT '
1-Propando (n. CAS 71-23-8) + Propan-2-do (n. CAS 67-63-0) 51,97%+17,33% 5' batteri/funghi/lieviti PT2
1-Propando (n. CAS 71-23-8) + Propan-2-do (n. CAS 67-63-0) 25%+ 35% 30" batteri e lieviti PT2
1-Propando (n. CAS 71-23-8) + Propan-2-do (n. CAS 67-63-0) 49%+ 19,5% 15'lieviti PT2
1-Propando (n. CAS 71-23-8) + Propan-2-do (n. CAS 67-63-0) 2,92%+ 69,3% 30" batteri e lieviti PT1
Etando (n. CAS 64-17-5) + 1-Propando (n. CAS 71-23-8) 65%+ 10% 30" batteri e lieviti PT1
Benzil-C12-18-alchildimetil cloruro (n. CAS 68391-01-5) +

Didecildimetil ammonio cloruro (n. CAS 68424-95-3)

0,18%+ 0,27% 5' virus PT2
Alchildimetil benzil ammonio cloruro (n. CAS 68391-01-5) + Acido lattico (n. CAS 50-21-5) 2,45%+ 8% 5' batteri

15' funghi

PT2


PT1 : "prodotti applicati sulla pelle o il cuoio capelluto, o a contatto con essi, allo scopo principale di disinfettare la pelle o il cuoio capelluto”.
PT2: "prodotti disinfettanti non destinati all'applicazione diretta sull'uomo o sugli animali”.


Tabella 2. Principi attivi per la disinfezione delle superfici suggeriti da Organismi nazionali e internazionali e derivanti dai PMC attualmente autorizzati

Superficie Detergente
Superfici in pietra, metalliche o in vetro escluso il legno Detergente neutro e disinfettante virucida - sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato virucida
Superfici in legno Detergente neutro e disinfettante virucida (contro i virus) a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benzalconio; DDAC)
Servizi Pulizia con detergente e disinfezione con disinfettante a base di sodio ipoclorito
almeno allo 0.1% sodio ipoclorito
Tessili (es. cotone, lino) Lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato; in
alternativa: lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato


Non si esclude che prodotti autorizzati con concentrazioni inferiori di etanolo siano comunque efficaci contro i virus in considerazione di fattori quali tempi di contatto e organismo bersaglio. Sono inoltre disponibili ed efficaci prodotti disinfettanti per superfici, sempre autorizzati dal Ministero della Salute, a base di altri principi attivi, come miscele di sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio) o perossido d'idrogeno, che dichiarano in etichetta attività antivirale/virucida.
 

Tabella 3. Modalità di sanificazione in ambienti di rilevante valore storico

Superficie Modalità
Superfici in pietra o arredi lignei Nebulizzare (spruzzare) su carta assorbente una soluzione di disinfettante a
base di etanolo al 70%, o altra concentrazione purché sia specificato virucida. È comunque sconsigliata l'applicazione in presenza di finiture superficiali (es. lacche, resine) che sono suscettibili all’interazioni con acqua e/o solventi.
Superfici metalliche o in vetro Disinfettante a base di etanolo al 70%

Si raccomanda di utilizzare carta monouso o panni puliti e disinfettati con sodio ipoclorito.

Nota: La disinfezione in luoghi con opere rilevanti per il patrimonio artistico dovrebbe essere sempre effettuata senza ricorrere all'utilizzo di prodotti a base di cloro (es. ipoclorito di sodio), troppo ossidanti, che possono causare danni, anche gravi, su specifiche superfici (marmi, superfici metalliche in genere, legno decorato, ecc.), provocando alterazioni cromatiche e/odecoesioni.


Tabella 4

Superfici Particelle virali Particelle virali
  infettanti rilevate fino a infettanti non rilevate dopo
carta da stampa e carta velina 30 minuti 3 ore
tessuto 1 giorno 2 giorni
legno 1 giorno 2 giorni
banconote 2 giorni 4 giorni
vetro 2 giorni 4 giorni
plastica 4 giorni 7 giorni
acciaio inox 4 giorni 7 giorni
mascherine chirurgiche strato interno 4 giorni 7 giorni
mascherine chirurgiche strato esterno 7 giorni non determinato

 


Indicazioni generali sulla resistenza chimica e meccanica dei guanti
L'efficacia di un guanto dipende da fattori quali la natura esatta del prodotto chimico, la temperatura, la concentrazione, lo spessore del guanto, il tempo di immersione, ecc. Nel dubbio è consigliato di effettuare un test preliminare per determinare se il guanto è adatto alle condizioni di utilizzo effettive.

 

VADEMECUM

 

FLOW CHART 1 PROCEDURE PULIZIA E IGIENIZZAZIONE

 

 


Bibliografia
• DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 .
• DECRETO MINISTERIALE 7 luglio 1997, n. 274 "Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attivita' di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione".
• Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute
• Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome Nuovo Coronavirus SARS-CoV-2
• Europa. Regolamento (CE) n. 648/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004 relativo ai detergenti. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 104, 8.4.2004
• Europa. Regolamento (CE) n.1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 342/59, 22/12/2009
• Europa. Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 167/1, 27/6/2012.
• Italia. Decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1998, n. 392. Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione ed all'immissione in commercio di presidi medicochirurgici, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 266, 13/11/1998.
• Ministero della Sanità. Provvedimento 5 febbraio 1999. Approvazione dei requisiti della domanda e relativa documentazione da presentare ai fini dell'autorizzazione all'immissione in commercio ed alla variazione di autorizzazioni già concesse per i presidi medicochirurgici. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.34 del 11/02/1999.
• Europa. Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 353/1, 31/12/2008.
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• Neeltje van Doremalen, Trenton Bushmaker, Dylan H. Morris, Myndi G. Holbrook, Amandine Gamble, Brandi
• N.Williamson, Azaibi Tamin, Jennifer L. Harcourt, Natalie J. Thornburg, Susan I. Gerber, James O. Lloyd-Smith, Emmie de Wit, Vincent J. Munster. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. New England Journal of Medicine 2020; doi: 10.1056/NEJMc2004973.
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• ECHA. Efficacy Working Group Article 55(1) - hygienic hand disinfection (DE) 27/03/2020
• Suchomel M, Kundi M, Pittet D, Weinlich M, Rotter ML. Testing of the World Health Organization recommended formulations in their application as hygienic hand rubs and proposals for increased efficacy. Am J Infect Control. 2012; 40(4):328-31
• US EPA List N: Products with Emerging Viral Pathogens AND Human Coronavirus claims for use against SARS-CoV-2 https://www.epa.gov/pesticide-registration/list-n-disinfectants-use-against- sars-cov-2 (lista aggiornata al 2 aprile 2020)


Rapporti ISS COVID-19 Accessibili da https://www.iss.it/rapporti-covid-19
• Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni.Indicazioni ad interim per l'effettuazione dell'isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell'attuale contesto COVID-19. Versione del 7 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 1/2020)
• Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) nell'attuale scenario emergenziale SARS- CoV-2. Versione del 28 marzo 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 2 Rev./2020)
• Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Gestione dei Rifiuti. Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 31 marzo 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 3 Rev./2020)
• Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell'infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie. Versione del 17 aprile 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 4/2020 Rev.)
• Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell'aria indoor. Indicazioni ad per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 21 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 5/2020 Rev.).
• Gruppo di lavoro ISS Cause di morte COVID-19. Procedura per l'esecuzione di riscontri diagnostici in pazienti deceduti con infezione da SARS-CoV-2. Versione del 23 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 6/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19 e Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Rifiuti COVID-19. Raccomandazioni per la disinfezione di ambienti esterni e superfici stradali per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da SARS-CoV-2. Versione del 29 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID- 19, n. 7/2020).
• Osservatorio Nazionale Autismo ISS. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno delle persone nello spettro autistico nell'attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2. Versione del 30 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 8/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Ambiente - Rifiuti COVID-19. Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 3 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 9/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Ambiente-Rifiuti COVID-19. Indicazioni ad interim su acqua e servizi igienici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 7 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 10/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Diagnostica e sorveglianza microbiologica COVID-19: aspetti di analisi molecolare e sierologica. Raccomandazioni per il corretto prelievo, conservazione e analisi sul tampone oro/nasofaringeo per la diagnosi di COVID-19. Versione del 7 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 11/2020).
• Gabbrielli F, Bertinato L, De Filippis G, Bonomini M, Cipolla M. Indicazioni ad interim per servizi assistenziali di telemedicina durante l'emergenza sanitaria COVID-19. Versione del 13 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 12/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Ricerca traslazionale COVID-19. Raccomandazioni per raccolta, trasporto e conservazione di campioni biologici COVID-19. Versione del 15 aprile 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 13/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno delle persone con enzimopenia G6PD (favismo) nell'attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2. Versione del 14 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 14/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Farmaci COVID-19. Indicazioni relative ai rischi di acquisto online di farmaci per la prevenzione e terapia dell'infezione COVID-19 e alla diffusione sui social network di informazioni false sulle terapie. Versione del 16 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 15/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19. Animali da compagnia e SARS-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi. Versione del 19 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 16/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19. Indicazioni ad interim sull'igiene degli alimenti durante l'epidemia da virus SARS-CoV-2. Versione del 19 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 17/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Ricerca traslazionale COVID-19. Raccomandazioni per la raccolta e analisi dei dati disaggregati per sesso relativi a incidenza, manifestazioni, risposta alle terapie e outcome dei pazienti COVID- 19. Versione del 26 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 18/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell'attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi. Versione del 25 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni. Indicazioni per la sanificazione degli ambienti interni per prevenire la trasmissione di SARS-COV 2. Versione dell'8 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 20/2020).
• Ricci ML, Rota MC, Scaturro M, Veschetti E, Lucentini L, Bonadonna L, La Mura S. Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive e altri edifici ad uso civile e industriale, non utilizzati durante la pandemia COVID-19. Versione del 3 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 21/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni ad interim per la gestione dello stress lavoro-correlato negli operatori sanitari e socio-sanitari durante lo scenario emergenziale SARS-COV-2. Versione del 7 maggio. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 22/2020)
• Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni di un programma di intervento dei Dipartimenti di Salute Mentale per la gestione dell'impatto dell'epidemia COVID-19 sulla salute mentale. Versione del 6 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 23/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19. Indicazioni ad interim per una appropriata gestione dell'iposurrenalismo in età pediatrica nell'attuale scenario emergenziale da infezione da SARS-CoV-2. Versione del 10 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 24/2020)
• Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell'attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento. Versione del 15 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020)

Rev.2-MCE - 21052020
 

Allegati comuni a tutti i Protocolli di Sicurezza sul Lavoro del Comitato
Redazione schede allegate a cura di Barbara Battistello
Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento) Dario Uber - Uopsal - Dip. di Prevenzione - APSS
Alessandro Pedrotti- Uopsal - Dip. di Prevenzione - APSS
Sandra Cainelli - Serv. Lavoro PAT
Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Paolo Angelini - Ass.Artigiani Trento - rappresentanza datoriale Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale