Categoria: 2020
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Tipologia: Patto d'intesa
Data firma: 23 aprile 2020
Parti: Confindustria Toscana Nord, Confartigianato Moda, Cna Federmoda e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil
Settori: Tessili, Prato
Fonte: cnatoscanacentro.it


Patto d'intesa per il contrasto e il contenimento del contagio COVID-19 nel distretto Tessile-Abbigliamento Pratese

Con il presente Patto, le Parti intendono offrire, alle imprese ed ai lavoratori del settore Moda del distretto Pratese, un insieme di misure, da attuare nel peculiare modello organizzativo distrettuale, con lo scopo di coniugare, nel rispetto del valore primario della salute e della sicurezza del lavoro, la ripresa dell'attività produttiva alla fine del blocco previsto dal D.P.C.M. 10.4.2020.
Questo nell'evidenza che la pressoché totale fermata delle attività produttive del territorio stia producendo gravissimi danni al sistema delle imprese e ai lavoratori e nella condivisione che la ripartenza della attività produttiva dovrà avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino la totale sicurezza alle persone che vi lavorano. Anche perché, vista la pervasività del settore moda nel territorio, il particolare modello di produzione che lo caratterizza, e il prossimo periodo di convivenza con il virus COVID-19, solo una ripresa attuata con la massima sicurezza nel ciclo produttivo, potrà assicurarne la continuità anche una volta fuori della pandemia.
A tal fine, considerato il rischio di perdita di quote di mercato che pregiudicherebbero la stessa continuità del sistema produttivo, le Parti intendono lavorare d'anticipo, dandosi regole organizzative e di comportamento condivise, da attuare in tutte le imprese, in uno spirito di collaborazione tra datori di lavoro e lavoratori e loro rispettive rappresentanze, perché il distretto possa trovarsi pronto a ripartire secondo i tempi e le modalità che saranno disposti dai successivi provvedimenti.
Il presente Patto intende indicare le condizioni per la ripartenza dell'attività in un sistema complesso come quello del distretto pratese, e ha l'obiettivo di garantire livelli massimi di sicurezza in un modello organizzativo distrettuale, che si basa sul movimento, tra le varie aziende specializzate in singole fasi di lavorazione, sia delle merci che di parte degli addetti.
Questo comporta l'individuazione di particolari attenzioni per le specifiche filiere di ogni committente, che integrano le misure da attuarsi in azienda.
È da considerarsi che, al fine di garantire maggiormente i lavoratori dal rischio pandemico, i fondi sanitari contrattuali di riferimento (Sanimoda, Sanarti, Enfea Salute) hanno esteso, gratuitamente, a tutti i lavoratori del settore, indennità specifiche in caso di contagio COVID-19. Dal canto loro, alcuni fondi previdenziali, come Previmoda, hanno in essere specifiche coperture e indennità agli eredi in caso di premorienza. Dette garanzie contrattuali, già previste dall'attuale quadro di riferimento, intervengono solo per i dipendenti delle aziende che hanno effettuato i relativi, periodici pagamenti. Per garantire quindi le stesse coperture a tutti gli addetti che partecipano alla creazione del loro prodotto finale, le aziende committenti si sincereranno della regolarità contributiva, nei confronti dei citati fondi integrativi, di tutte le aziende alle quali affideranno le loro commesse.
Allo stesso modo, e con gli stessi fini di contrasto e di contenimento del contagio, specie in caso di eventuali indagini da parte delle autorità sanitarie per la ricostruzione dei “contatti stretti”, dovrà essere possibile ricostruire velocemente il percorso delle persone che, nel nostro modello organizzativo, seguono la produzione o trasportano le merci. Per questo le aziende committenti metteranno in trasparenza la loro filiera produttiva, rappresentata dalla rete dei propri terzisti, e indicheranno le persone addette a seguire la produzione, le quali, al momento del loro ingresso in altre aziende, seguiranno le specifiche procedure previste per i fornitori esterni dal Protocollo condiviso del 14.3.2020.
Chiunque esegue il trasporto merci tra le varie aziende di fase, opererà, e sarà fatto operare dalla azienda nella quale arriva, come “fornitore esterno” ai sensi del Protocollo condiviso del 14.3.2020.
Nel caso che chi si muove o esegue il trasporto sia dipendente, o titolare, di una delle aziende tra le quali avviene il movimento o il trasporto, le misure previste per i fornitori esterni di cui sopra saranno applicate, nei suoi confronti, da entrambe le aziende.
Nella stesura del presente Patto, le Parti hanno assunto come premesse e linee guida le disposizioni contenute:
- nei D.P.C.M. dell’8.3.2020, 11.3.2020, 22.3.2020 e 10.4.2020, nonché nelle Ordinanze e nei Decreti del Ministro della Salute e della Regione Toscana ad essi collegati o conseguenti;
- nelle Linee di indirizzo e nelle Ordinanze della Regione Toscana;
- nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del contagio Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 14.3.2020, sottoscritto da Governo, Confindustria, Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl e Uil e in quelli nazionali di settore, sottoscritti da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, con le Associazioni datoriali di categoria aderenti alla Associazioni firmatarie del presente Patto.
Il presente Patto, una volta integrato con la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del contagio COVID-19 negli ambienti di lavoro e con le misure specifiche per ogni contesto lavorativo, dovrà essere adottato in ogni impresa prima della ripresa delle attività produttive, assumendo la veste di “Protocollo aziendale”, per poi essere progressivamente aggiornato in base all'evolversi della situazione organizzativa, anche in relazione alla diffusione del contagio stesso.
Resta comunque inteso che, ove in questo ambito emergessero interpretazioni discordi sull'applicazione delle linee guida, le Parti interverranno tempestivamente per addivenire a una interpretazione condivisa.
Le Parti si impegnano a integrare e migliorare il Patto alla luce delle indicazioni delle autorità pubbliche e della comunità scientifica.
Il Patto, una volta integrato, recepirà automaticamente, fino a nuova stesura, quanto successivamente emanato dalle istituzioni e dai soggetti competenti.
Nei casi in cui nelle imprese siano già stati adottati protocolli analoghi aventi il medesimo scopo, questi saranno resi coerenti con il Patto stesso e le sue integrazioni.
La completezza e l'efficacia delle misure previste dal Patto, una volta integrato, vengono validate e confermate da A.R.S. Toscana (Agenzia Regionale di Sanità) e dal Dipartimento Prevenzione della A.U.S.L. Toscana Centro. In ogni caso le Parti seguiranno l'evoluzione degli studi in materia sanitaria e le indicazioni delle autorità competenti per migliorare ulteriormente le misure indicate nelle Linee guida.
Ferma la necessità di dover adottare rapidamente i Protocolli aziendali di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus, che prevedano procedure e regole di condotta, saranno coinvolti preventivamente gli RLS e, ove presenti, le RSU. Per le aziende in cui non è presente la RSU, sarà attivato il confronto con le Federazioni sindacali territoriali firmatarie del presente protocollo.
Per le aziende artigiane che aderiscono al CPRA Toscana, il confronto sarà attivato con l’RLST e, ove non presente, sarà attivato il confronto con le Federazioni sindacali territoriali firmatarie del presente protocollo.
Al fine di garantire a tutte le aziende del distretto la necessaria disponibilità di DPI, sulla base delle disponibilità espresse, potranno essere utilizzate Estra spa e/o Consiag spa, come centrali di acquisto per il loro reperimento e la loro acquisizione sul mercato a prezzi calmierati. Con le stesse finalità saranno utilizzate, per la fornitura di DPI, le aziende del territorio che hanno convertito la produzione.
Le aziende produttrici interessate e la disponibilità dei DPI compariranno in una apposita Banca Dati consultabile da parte di tutti i soggetti del distretto interessati all'acquisto.
Tenuto conto della rilevanza economica dei maggiori oneri derivanti dall'acquisto dei DPI, dei prodotti igienizzanti, dei servizi di igienizzazione e sanificazione ecc. … le Parti auspicano vivamente un intervento di sostegno alle aziende, per supportarle nello sforzo economico alle quali sono sottoposte.
Per agevolare la certezza del distanziamento interpersonale sarà sperimentato, in un numero limitato di aziende, l'utilizzo dei rilevatori di prossimità.
Considerate le condizioni oggettive create dalla pandemia e i relativi cambiamenti che determineranno nella organizzazione aziendale della produzione, ivi compreso la limitazione delle contemporanee presenze in azienda, è altamente probabile che l'attività produttiva prosegua accompagnata dal sostegno degli ammortizzatori sociali. È inoltre sempre più evidente come le infezioni si stiano propagando maggiormente nei gruppi familiari e il forte rischio rappresentato dal contatto tra nipoti e nonni.
Le Parti ritengono congruo l'utilizzo degli ammortizzatori sociali nei confronti di quei dipendenti che dichiarino esigenze oggettive di cura dei propri familiari (ad esempio la attuale chiusura delle scuole).
È istituito l'Osservatorio Paritetico COVID-19 del distretto Tessile-Abbigliamento Pratese che opererà, anche con l'eventuale collaborazione di esperti, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria Covid-19. L'Osservatorio sarà composto da sei componenti, uno per ognuna delle associazioni e organizzazioni firmatarie: Confindustria, Confartigianato, Cna, Filtem-Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil; ognuna di esse nominerà un componente titolare e uno supplente.
L'osservatorio avrà il compito di:
1) diffondere presso le aziende e i lavoratori la conoscenza del presente Patto;
2) curarne l'implementazione, anche in collegamento con le rispettive rappresentanze territoriali e aziendali;
3) verificare l'applicazione e l'efficacia delle misure indicate nel Patto;
4) raccogliere e diffondere le migliori pratiche;
5) proporre aggiornamenti del Patto stesso in relazione all'andamento della situazione dell'emergenza sanitaria ed alle nuove conoscenze e strumentazioni che saranno rese disponibili dalla ricerca medica e dalle Istituzioni preposte all'emergenza sanitaria.
Con la sottoscrizione del presente Patto, le Parti ritengono di aver posto solide basi e aver stabilito le premesse per la stesura di una efficace regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento del contagio COVID-19 nelle imprese del settore Moda del distretto Pratese.

Letto, confermato e sottoscritto

Prato 23 aprile 2020