Tipologia: Protocollo di sicurezza anticontagio COVID-1
Data: 6 aprile 2020
Comparti: P.A., Università Mediterranea R.C.
Fonte: unirc.it


Protocollo di sicurezza anticontagio COVID-19

Premessa

L'Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, nel seguito denominata “Università”, in relazione alle situazioni di pericolo venutesi a creare con la diffusione del COVID-19 ed in conformità alle recenti disposizioni legislative, adotta tutte le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del nuovo virus negli ambienti di lavoro, disciplinando con il presente piano tutte le misure di sicurezza che devono essere adottate dai propri dipendenti.
I lavoratori che, per patologie pregresse, ritengono di trovarsi in particolari condizioni di rischio possono attuare quanto disposto dall'art. 26 del DPCM [D.L.] 17.3.2020: “Fino al 30 aprile ai lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché ai lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della medesima legge n. 104 del 1992, il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle competenti autorità sanitarie è equiparato al ricovero ospedaliero di cui all'articolo 19, comma 1, del decreto legge 2 marzo 2020, n. 9”.
Si premette che eventuali stati di gravidanza dovranno essere segnalati tempestivamente all'ufficio Risorse Umane che provvederà ad applicare la misura cautelare di astensione dal lavoro per tutto il periodo della gestazione, così come previsto dalla Legge 151 del 26.3.2001 (tutela della gravidanza) in caso di epidemie o esposizione ad agenti biologici di classe 2, 3 e 4. Infatti, il coronavirus è un agente biologico classificabile nel gruppo 4 (massimo per gravità) perché, come recita il D.lgs. 81/08 “Può causare gravi malattie nell'uomo. Può presentare un rischio di propagazione elevato e di norma non sono disponibili efficaci misure di profilassi e cura”.

Obiettivo del protocollo
Obiettivo del presente protocollo è rendere l'Università un luogo sicuro in cui i lavoratori possano svolgere le attività lavorative. A tal riguardo, vengono forniti tutti gli accorgimenti e i dispositivi di protezione individuale necessari che devono essere adottati per contrastare la diffusione del COVID-19.

Riferimenti normativi
• Circolare n. 02 del 01 aprile 2020
Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18
Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro - 14 marzo 2020
Decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6
DPCM 11 marzo 2020
Riferimenti regolamentazione interna
• DR n. 86 del 13.03.2020
• Circolare DG del 13.03.2020

Informazione
L'Università informa tutti i lavoratori e chiunque acceda al suo interno circa le disposizioni di sicurezza, consegnando e/o affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili, appositi dépliant e altro materiale informativo di tipo grafico e visuale.
In particolare, le informazioni riguardano:
• l'obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o di altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria;
• la consapevolezza e l'accettazione del fatto di non poter entrare e permanere nei locali dell'Università nel caso di sintomi di influenza, rialzo di temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.;
• l'obbligo di informare tempestivamente e responsabilmente il Datore di Lavoro, o il proprio dirigente, della presenza di qualsiasi sintomo influenzale insorto successivamente all'ingresso durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;
• l'impegno a rispettare tutte le disposizioni delle autorità e del Datore di Lavoro nel caso di accesso ai locali dell'Università (in particolare mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene).

Modalità di ingresso all’Università
Prima dell'accesso al luogo di lavoro, il personale potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea da addetti formalmente incaricati dal Datore di Lavoro. Se la temperatura risulterà superiore a 37,5° non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro.
Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate. Tali persone non dovranno recarsi al pronto soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Il Datore di Lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende entrare nell'Università, della preclusione dell'accesso a chi negli ultimi 14 giorni abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per questi casi si fa riferimento al Decreto-legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lettere h) e i).

Modalità di accesso di fornitori esterni e visitatori
Per l'accesso di fornitori esterni sono state individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.
Se possibile, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi di trasporto. L'accesso agli uffici non è consentito per alcun motivo. Per le attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.
Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno si dà ampia facoltà ai responsabili delle varie strutture dell'Università (dipartimenti, laboratori esterni, uffici e sedi di rappresentanza dell'Università) dislocate sul territorio di individuare almeno un servizio igienico dedicato. L'uso da parte di soggetti esterni dei servizi igienici del personale dipendente è vietato. In ogni caso, deve essere garantita un'adeguata pulizia giornaliera dei servizi igienici.
Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori. Qualora fosse necessario, i visitatori esterni dovranno sottostare a tutte le regole interne, ivi comprese quelle per l'accesso ai locali di cui al precedente punto.
Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall'Università, va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.
Le norme del presente Protocollo si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all'interno dei siti e delle aree universitarie, con l'aggiornamento del DUVRI ove richiesto.

Pulizia e sanificazione
L'Università assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, nonché delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
Nel caso di presenza all'interno dei locali universitari di una persona contagiata da COVID-19, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti locali secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla loro ventilazione.
È garantita la pulizia e la sanificazione giornaliera di tastiere, touch screen e mouse sia negli uffici, sia nei laboratori, nel caso in cui si tratta di attrezzature o strumentazioni di uso promiscuo. Sono forniti ai lavoratori adeguati detergenti e sanificanti per la pulizia delle mani e ulteriore pulizia delle postazioni.
In ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute, l'Università può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia secondo le modalità ritenute più opportune.

Precauzioni igieniche personali

È obbligatorio che le persone presenti nell'Università adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L'Università mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani. È raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone.

Dispositivi di protezione individuale
L'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente protocollo è fondamentale, vista l'attuale situazione di emergenza. Per questi motivi:
• le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'OMS;
• data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine personali la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall'autorità sanitaria;
• è favorita la preparazione da parte dell'Università del liquido igienizzante secondo le indicazioni dell'OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf).
Qualora il tipo di lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

Gestione spazi comuni
L'accesso agli spazi comuni, comprese le mense universitarie, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta al loro interno e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano.
È garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

Organizzazione
In riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID- 19 e avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL, favorendo così le intese con le rappresentanze sindacali, l'Università potrà disporre la chiusura di tutte le attività laboratoriali o di ricerca o, comunque, di quelle che possono funzionare mediante il ricorso allo smart working, o comunque a distanza.
Inoltre, l'Università può attuare le seguenti misure:
• procedere ad una rimodulazione delle attività specifiche per i lavoratori;
• assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alle specifiche attività, con l'obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
• utilizzare lo smart working per tutte le attività che possono essere svolte presso il proprio domicilio o a distanza;
• utilizzare i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti nel caso in cui l'utilizzo allo smart working non risulti sufficiente;
• sospendere e annullare tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate.

Gestione entrata e uscita dei dipendenti
Si favoriscono, a cura dei dirigenti delle strutture dell'Università e di concerto con il Rettore, orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, laboratori, sala mensa).
Sono previste una porta di entrata e una porta di uscita ed è garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione
Gli spostamenti all'interno dell'Università devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni del presente protocollo.
Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia/areazione dei locali.
Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in aula, anche obbligatoria e anche se già organizzata; è comunque possibile, qualora l'organizzazione universitaria lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart working.
Il mancato completamento dell'aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni universitari, dovuto all'emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l'impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l'addetto all'emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità).

Gestione di una persona sintomatica nell’Università
Nel caso in cui una persona presente nei locali dell'Università sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al proprio dirigente, all'ufficio del personale o a un addetto espressamente indicato e reperibile. In base alle disposizioni dell'autorità sanitaria, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello delle altre persone presenti nei locali. L'Università procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
L'Università collabora con le autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente nell'Università che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell'indagine, l'Università potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente la struttura interessata, secondo le indicazioni dell'autorità sanitaria.

Sorveglianza sanitaria/Medico competente/RLS
La sorveglianza sanitaria prosegue rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cosiddetto Decalogo, allegato al presente protocollo).
Vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia. Nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e la Rappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza e per la Sicurezza Territoriale (RLS/RLST).
Il medico competente segnala all'Università situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l'Università provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy. Il medico competente applicherà le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie.

Aggiornamento del protocollo di regolamentazione
È costituito nell'Università un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali e della RLS.

Allegato 1 DPCM 8 marzo 2020
Misure igienico-sanitarie
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) evitare abbracci e strette di mano;
d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
f) evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva;
g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici a meno che siano prescritti dal medico;
j) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
k) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

Autodichiarazione
…omissis…

Segnaletica
Di seguito è riportata la segnaletica per l'applicazione del presente protocollo da stampare e utilizzare secondo necessità nell'ambito dell'Ateneo.
• Dieci comportamenti da seguire
• No assembramento
• Evitare affollamenti in fila
• Mantenere la distanza di 1 m
• Uso Ascensore
• Lavare le mani
• Igienizzare le mani
• Coprire la bocca e il naso
• No abbracci e strette di mani
• Disinfettare le superfici
• Soccorsi.