Tipologia: Piano gestione emergenza diffusione corona virus COVID 19
Data: 17 marzo 2020
Settori: Servizi, Servizi socio assistenziali, Duemilauno agenzia sociale
Fonte: 2001agsoc.it


Piano gestione emergenza diffusione corona virus COVID 19

1. Definizione livello di rischio cui è soggetta la società e i suoi lavoratori

I servizi della Cooperativa che per la loro caratteristica prevedono la vicinanza tra le persone vengono considerati dal Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale ad alto rischio.
A seguito dei vari Decreti PCM, la Cooperativa ha via via aggiornato i servizi in essere, seguendo sia le indicazioni governative che dei vari enti committenti i servizi. A seconda quindi del procedere delle indicazioni e delle disposizioni si è costantemente monitorato l’andamento dei servizi, le loro criticità in fatto di valutazione del rischio biologico conseguente all’emergenza Covid-19, la compatibilità del proseguimento dei servizi in osservanza delle misure di salute e sicurezza e di conseguenza la possibilità o meno si rimodulare i servizi in modo da garantire queste ultime misure o, in caso contrario, la sospensione del servizio. Laddove risulti, per le caratteristiche del servizio e delle persone afferenti allo stesso interromperli, sono state attivate le procedure di prevenzione studiate per l’emergenza in corso composte da disposizioni ed istruzioni operative alle quali il personale ancora attivo nei servizi deve attenersi.
È attivato un costante monitoraggio da parte del Servizio di Prevenzione Protezione aziendale attivo e potenziato in questa fase critica di gestione, a tutela di tutti i soci lavoratori della Cooperativa.
Il RSPP incaricato sta provvedendo a reperire sul territorio tutti i possibili DPI disponibili quali:
- Guanti monouso in nitrile Golmar
- Guanti monouso in nitrile tipo Reflexx 72 e Derma Nytril Plus
- Mascherine filtranti FFP1 FFP2 FFP3 e anche di tipo chirurgico
- Occhiali protettivi e camici monosuo e similari
Oltre ai prodotti indicati per la disinfezione quali:
- Bactygel Golmar gel igienizzante
- Gomar salviettine disinfettanti
- Novalcol schiuma disinfettante detergente per le mani
- GD90 GOLMAR disinfettante germicida virucida detergente
- Neo Sterixidina Golmar disinfettante per superfici e attrezzature
- Multiusi Golmar disinfettante spray germicida.
Tutti i lavoratori sono stati informati ed è stato diffuso il Protocollo condiviso governo parti sociali su COVID 19.

2. Informativa del datore di lavoro per la sicurezza in merito all’emergenza sanitaria

Informazioni e procedure di prevenzione e protezione per il contenimento della diffusione del CODIV-19 nei servizi e nelle attività di Duemilauno Agenzia Sociale
A seguito del Protocollo condiviso con oggetto “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19” tra il Governo e le parti sociali di oggi 14 marzo 2020, ricordando che mantengono validità le indicazioni emanate dalla Cooperativa già dal 24 febbraio scorso e nei giorni successivi, che prevedono tra l’altro già il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza, per ottemperare alle indicazioni del protocollo citato, tenuto conto delle particolarità dei servizi e delle attività lavorative della cooperativa, si rammenta innanzitutto che la cooperativa si è attivata da tempo per reperire i DPI consigliati ed indicati nel protocollo. Purtroppo come noto, soprattutto le mascherine (di qualsiasi tipo) sono di fatto estremamente difficili da reperire. Pertanto, si stabilisce che: vengono predisposti urgentemente protocolli operativi per le strutture di tipo residenziale gestiti dalla cooperativa per raccogliere e riportare le procedure e le indicazioni di salute e sicurezza indicate applicabili, per rimodulare, e se del caso, ridurre le prestazioni in modo da garantire il più possibile la sicurezza e la salute di tutti. Ogni struttura avrà il proprio protocollo. I primi protocolli sono in elaborazione e saranno editati nella mattinata di lunedì 16 marzo 2020. Inoltre: stante l’esiguità delle scorte, tutti i servizi e gli incarichi di tipo domiciliare/territoriale ed assimilabili, trasporti compresi, in cui non sia possibile, per tipologia dei servizi stessi e/o per le caratteristiche degli utenti/fruitori dei servizi, garantire la distanza di sicurezza, vanno sospesi, dandone contestuale comunicazione ai committenti ove necessario, non potendo al momento garantire la consegna dei DPI mascherine oltre a quelle eventualmente già consegnate, da utilizzarsi secondo le modalità descritte al punto 6 del Protocollo Condiviso; viene privilegiata di conseguenza la fornitura di mascherine (e altri DPI di cui stiamo provvedendo a verificarne le scorte ed eventualmente, ove possibile, ordinarne di nuovi) in base alle disponibilità, alle strutture residenziali dei servizi di Salute Mentale e Disabilità, in considerazione che, per le specificità delle persone ivi residenti, appare difficile ed in taluni casi impossibile, gestire le prestazioni richieste garantendo le opportune distanze di sicurezza. Ove possibile, le prestazioni, per garantire la sicurezza degli operatori e dei residenti, dovranno essere rimodulate e se del caso le strutture ed i servizi Migranti e Madre Bambino devono rimodulare, e se del caso, ridurre le prestazioni erogate, privilegiando la gestione dei contatti “a distanza” ( via telefono, internet, whatsapp e simili).
Le mascherine, laddove già fornite, vanno utilizzate in conformità a quanto previsto nel punto 6 del Protocollo condiviso. Ulteriori forniture di mascherine per i servizi Migranti e Madre Bambino avverranno quando ne riceveremo altre e dopo aver garantito la fornitura alle residenze di Salute mentale e Disabilità. La fornitura dei DPI disponibili avverrà, per ovvie ragioni di razionalità, tramite i responsabili ed i RUO.

 

Muggia, 14 marzo 2020

3. Piani di gestione operative delle varie tipologie di unità locali delle COOP
Protocollo di sicurezza emergenza corona virus COVID-19 nelle strutture di Duemilauno Agenzia Sociale
3.a Accesso dei lavoratori e delle lavoratrici in tutte le residenze
• I lavoratori e le lavoratrici in servizio si impegnano a rispettare tutte le indicazioni aziendali, ministeriali e sanitarie in essere nel fare accesso alle strutture, in particolar modo osservare le regole di igiene delle mani, tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene e rispettare le distanze di sicurezza;
• l’accesso alle residenze dei lavoratori e delle lavoratrici in turno va effettuato favorendo ingressi scaglionati, modificando se del caso l’inizio e la fine del turno;
• i lavoratori e le lavoratrici in servizio hanno l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5°) o altri sintomi influenzali. In tal caso devono inoltre chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria, oltre a comunicarlo al proprio Responsabile;
• i lavoratori e le lavoratrici che sono stati in contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, devono rimanere presso il proprio domicilio, informare il proprio medico di famiglia, l’autorità sanitaria ed il proprio responsabile;
• i lavoratori e le lavoratrici che, in turno di servizio, avvertano sintomi influenzali (con febbre oltre i 37,5°) devono informare immediatamente il proprio responsabile e gli altri colleghi e colleghe eventualmente presenti, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;
• i lavoratori e le lavoratrici potranno, prima dell’ingresso in residenza, essere sottoposti al controllo della temperature corporea (utilizzando termometri a distanza o, nel caso di utilizzo di quelli tradizionali, va garantita sempre la loro sanificazione prima e dopo l’utilizzo con bagno di soluzione alcoolica e/o con i prodotti disinfettanti forniti nelle strutture). Se la temperatura risulta superiore a 37,5° non sarà consentito l’accesso alla struttura, il lavoratore o la lavoratrice verrà momentaneamente isolata e dovrà contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
3.b Accesso di fornitori esterni e visitatori
Vanno ridotti alle sole emergenze gli accessi ai visitatori, ivi compresi, ove possibile, quelli dei parenti dei residenti.
Gli accessi da parte dei fornitori esterni vanno limitati alle sole esigenze urgenti, e comunque i fornitori dovranno, oltre alle procedure descritte al punto 1, evitare occasioni di contatto con il personale in servizio mantenendo le distanze di sicurezza ( esempio: depositare la merce da consegnare all’ingresso della struttura assieme all’eventuale documento di trasporto (DDT) da firmare; allontanarsi a misura di sicurezza - un metro almeno -; l’operatore prende la merce, firma il DDT e si allontana; il fornitore ritira il DDT e si allontana).
3.c Trasporti interni e uscite dalla residenza
• I trasporti da e per le strutture vanno limitati ai soli casi effettivamente indifferibili;
• Duemilauno Agenzia Sociale assicura pulizia e sanificazione dei soli mezzi aziendali;
• in caso di trasporto va garantita la sicurezza dei lavoratori e dei trasportati. Se ciò non è possibile i trasporti vanno sospesi;
• vanno limitate le uscite ai soli approvvigionamenti strettamente ed effettivamente necessari, mentre vanno evitate le uscite “di svago”. In ogni caso le uscite vanno effettuate con il minimo del personale possibile.
3.d Pulizia e sanificazione delle strutture
• Pulire giornalmente i locali, le attrezzature e le superfici delle strutture con i prodotti forniti. In caso di riduzione o di assenza del personale addetto specificatamente alle pulizie, spetta i lavoratori in turno effettuare la pulizia delle superfici, delle attrezzature e dei locali;
• in caso di presenza di persona con COVID-19 all’interno della struttura, si procede alla pulizia e alla sanificazione secondo le disposizioni delle circolari emanate dal Ministero della Salute o secondo le indicazioni assunte dall’Azienda Sanitaria.
3.e Dispositivi di protezione individuale
• La fornitura dei necessari DPI è evidentemente legata alla disponibilità di approvvigionamento;
• vanno comunque mantenute ove possibile, in base alle capacità ricettive dei residenti e degli utenti, le distanze interpersonali indicate di un metro;
• le mascherine vanno utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’organizzazione mondiale della sanità. Va privilegiato quindi l’uso in caso di persone potenzialmente infette;
• tutti i DPI (guanti, occhiali, camici eccetera) verranno distribuiti a seconda delle disponibilità e privilegiando le strutture ove appare più difficile rispettare le distanze di sicurezza.
3.f Organizzazione degli spazi e gestione delle attività nelle strutture
• Nelle residenze, in base alle specifiche caratteristiche delle stesse e delle abilità dei residenti, va contingentato l’accesso alle aree comuni, per un tempo ridotto, con l’accortezza di mantenere la distanza di un metro tra le persone presenti e prevedendo la ventilazione continua dei locali;
• laddove non sia possibile garantire quanto sopra descritto, va previsto il consumo singolo dei pasti nelle stanze dei residenti;
• vanno ridotte, ove e quando possibile, le presenze degli operatori a livelli minimi tali da garantire comunque l’effettuazione del servizio;
• le riunioni d’equipe sono sospese. In caso di comprovata necessità, laddove non sia possibile garantire le distanze di sicurezza, vanno privilegiate le riunioni a distanza (skype e similari);
• in caso di crisi dell’utente, ove si preveda l’impossibilità del mantenimento delle distanze di sicurezza, dopo aver, se possibile, isolato l’utente, va allertato il 112.

4. Trasferte e riunioni aziendali
Tutte le riunioni aziendali sono limitate a quelle improrogabili, in ogni caso la presenza fisica risulta ridotta al minimo possibile e le distanze minime vengono rispettate, viene utilizzato il più possibile lo strumento della video conferenza a mezzo Skype, Whatsapp e simili.
Gli ambienti sono soggetti poi alle operazioni di pulizia e sanificazione.

5. Smart working
Nell'ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), la cooperativa sta utilizzando per le funzioni, gli incarichi ed i servizi applicabili lo strumento dello smart working.
È stata fatta una valutazione dalla Direzione sulle esigenze e sono stati forniti ove mancanti gli strumenti utili allo svolgimento del lavoro agile in connessione remota.

6. Gestione di utenti clienti fornitori
Per quanto riguarda la gestione dei fornitori e degli approvvigionamenti la Cooperativa fa riferimento a quanto previsto dal Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Per l’accesso di fornitori esterni è attivata una procedura che consente di mantenere la distanza minima prevista. Il Fornitore/trasportatore non entra all’interno della struttura. Il personale incaricato a ricevere la merce procede al ritiro utilizzando guanti ed eliminando poi eventuali contenitori provenienti dall’ esterno, sanificando poi le eventuali superfici di contatto.
(“Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro”).
Non è consentito per nessun motivo l’utilizzo da parte di personale esterno dei servizi igienici delle strutture. ("‘Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera”)
Viene ridotto, per quanto possibile, l’accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l’ingresso di visitatori esterni quali addetti alle pulizie e manutenzioni (previste solo in caso di emergenza), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali.

7. Figure di riferimento nella gestione dell’ emergenza

In questa fase il Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale risulta sempre attivo, le figure di riferimento aziendale sono:
*** RSPP delegato alla sicurezza *** ***@2001agsoc.it
*** ASPP *** ***@2001agsoc.it
*** ASPP con formazione RSPP *** ***@2001agsoc.it
*** ASPP ***@2001agsoc.it
*** RLS ***@2001agsoc.it
*** RLS ***@2001agsoc.it
*** RLS ***@2001agsoc.it
*** RLS ***@2001agsoc.it
La mail di contatto è: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il RSPP è in costante contatto con il medico del lavoro *** per valutare eventuali casi specifici in situazioni di rischio.
Si è inoltre deciso di attivare in modalità Whatsapp il comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con gli RLS e una rappresentanza delle RSA.
Inoltre, nella sua terza seduta dall’inizio dell’emergenza, del 16.03.2020, il Consiglio di Amministrazione di Duemilauno Agenzia Sociale, ha fatto una sintesi e il punto su quanto intrapreso nelle tre settimane dalla partenza dell’emergenza. Verifica che ha coinvolto tutti c aspetti riguardo la gestione della SICUREZZA. Si ha preso visione dei materiali, comunicazioni documenti inerenti gli adempimenti pubblicati puntualmente sul sito della Cooperata (www.2001agsoc.it) o inviati per la più ampia diffusione ai responsabili dei servizi e via sms tutte/i le/i socie/i.
Considerata la complessità della situazione e le continue evoluzioni, si è confermato la necessità di estrema chiarezza nella catena di comunicazione, presieduta dalla cabina di regia composta dalla presidente ***, il direttore ***, la responsabile dell’area societaria*** e il RSSP *** per tutti gli aspetti che riguardano la Sicurezza.

Allegati
Comunicazioni avvenute a mezzo mail dalla cooperativa tramite SPP

- IOP01 ISTRUZIONI OPERATIVE COVID
- IOP02 PROCEDURE RIEPILOGO
- IOP03 CONDIVISANE PROTOCOLLO
- IOP04 COMUNICAZIONE
- IOP05 PUBBLICAZIONI SITO

Muggia, 17 marzo 2020

IP.01Utilizzo maschere filtranti
Istruzioni operative per il corretto modo di indossare le maschere filtranti (FFP1, FFP2 E FFP3)
- Corretto indossamento della mascherina:
- inserire la mascherina da indossare nel cavo della mano e posizionare gli elastici sul dorso della mano stessa (prima l'elastico superiore e poi quello inferiore (fig. 1);
- appoggiare la maschera al viso avendo cura di sagomare la parte superiore al naso. Sono preferibili le maschere dotate di archetto al naso che garantiscono una migliore tenuta. La maschera deve coprire il naso e la bocca completamente ed aderire alle guance. Fare attenzione se si portano barba e baffi in quanto possono compromettere la tenuta (fig. 2);
- prendere l'elastico inferiore e posizionarlo sulla nuca sotto le orecchie (fig. 3);
- prendere l'elastico superiore e posizionarlo dietro la testa sopra le orecchie (fig. 4);
- togliere la mascherina utilizzando i guanti, al termine del lavoro ed in ambiente non polveroso. Se del caso lavarsi accuratamente la faccia, utilizzando se possibile asciugamani in carta monouso.
- È preferibile sostituire la mascherina con frequenza e comunque quando si ha difficoltà di respirazione. La maschera va utilizzata da un solo operatore (divieto di scambiarsi la maschera)

- Istruzioni operative per il corretto modo di togliere i guanti monouso
- I genti monouso vanno indossati sulle mani pulite. La cooperativa fornisce di norma guanti in nitrile, che per spessore e resistenza meccanica garantiscono maggior protezione rispetto a quelli in lattice e/o vinile.
- I guanti monouso vanno tolti con la mano guantata prendendo il bordo e sfilandolo rovesciato (fig. 5).
- La mano liberata toglierà il guanto rimasto allo stesso modo avendo cura di afferrarlo con il primo guanto in modo da non mettere a contatto le dita con il guanto contaminato (fig. 6). I guanti vanno smaltiti nel cestino dei rifiuti apposito.
- I guanti riutilizzabili vanno tolti tirando le dita utilizzando il guanto sfilato (o uno straccio) per proteggere la mano libera nello sfilare il guanto rimasto (figg. 7 e 8).

   
 

IOP.02 Riepilogo procedure istruzioni operative COVID
Ai responsabili ed ai RUO della cooperativa, con preghiera di massima diffusione ai soci, alle socie, ai lavoratori ed alle lavoratrici della cooperativa (eventualmente stamparlo ed affiggerlo nei locali di competenza):
Nota riepilogativa sulle procedure di prevenzione del rischio “COVID-19 coronavirus”
Il DPCM 4 marzo 2020, recita al comma e) dell'art.2:
è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all'aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati;
tale paragrafo è riportato pari pari al comma g) dell'art. 3 (Misure di informazione e prevenzione sull'intero territorio nazionale) del DPCM 8 marzo 2020.
Rimangono quindi in essere gli interventi attivati dai committenti
Si elencano quindi di seguito le indicazioni di Prevenzione e Protezione per i lavoratori e le lavoratrici in servizio:
1. gli operatori e le operatrici che presentino sintomi influenzali devono contattare il proprio medico curante (o in alternativa il 112) per valutare l'eventuale astensione dal lavoro per malattia;
2. gli operatori e le operatrici che, durante le attività lavorative negli interventi territoriali e/o domiciliari, vengano in contatto con utenti che presentino sintomi influenzali, in via del tutto precauzionale sospendano l'intervento dandone immediata comunicazione al proprio responsabile che provvedere ad avvisare gli enti committenti per le valutazioni del caso;
3. nelle strutture residenziali, qualora si presentino sintomi influenzali ai residenti, gli operatori e le operatrici devono contattare il medico curante del/del residenti/e che indicherà le azioni corrette da intraprendere;
4. le mascherine servono solo in presenza di persona malata o infetta, principalmente per limitare la propagazione aerea. Vanno quindi usate solo se si sospetta di essere malati o se si assiste persone malate;
5. la principale misura di prevenzione rimane quella di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Gel e prodotti igienizzanti vanno usati se non vi è la possibilità di lavarsi frequentemente le mani;
6. evitare di toccarsi naso, bocca ed occhi con le mani sporche;
7. coprirsi naso e bocca con fazzoletti usa e getta quando si starnutisce. Se non ne avete, usate l'incavo del gomito;
8. evitare quando possibile il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
9. usare i guanti monouso per tutte le operazioni che prevedono le azioni di aiuto all'igiene personale delle persone assistite e qualora abbiate dei dubbi di carattere igienico delle superfici (maniglie, bagni pubblici ecc.);
10. pulire le superfici di lavoro con disinfettanti a base alcoolica o cloro;
11. evitate di frequentare posti eccessivamente affollati o dove appare difficoltoso rispettare le misure minime di sicurezza. Operate in gruppi composti da non più di 5 persone al massimo;
12. nei servizi assistenziali ed educativi ove non sia possibile, per evidenti motivi, rispettare le distanze minime di sicurezza, gli operatori e le operatrici sono invitate comunque a porre in essere tutte le rimanenti misure di protezione applicabili.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione della cooperativa si è attivato da subito per garantire adeguato rifornimento di materiale sanitario (gel disinfettante ed altro). All'arrivo dell'ordinativo si provvedere tempestivamente alla consegna.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e al numero ***

IOP.03
IOP.04   ...omissis....
IOP.05

IOP.06 Gestione delle persone con sospetto o positività al COVID 19
Queste procedure servono a gestire correttamente i casi in cui, nei servizi attualmente attivi, si presentino dei casi di sospetto o positività al Covid-19.
1. Indicazioni generali per il contenimento dell'infezione
Il RUO, ed in sua assenza il Responsabile del Servizio, nel caso di presenza di persone (operatori e/o utenti e residenti) con sospetto o positività al Covid-19 assume il ruolo di referente per l'emergenza. A tal fine si coordina anche con il RSPP della Cooperativa. Il Referente per l'emergenza ha il compito di:
- Mantenere i rapporti con gli enti di riferimento (Dipartimenti, Distretti ed Aziende Sanitarie e le Stazioni appaltanti);
- Comunicare con la Cabina di Regia attivata dalla cooperativa (Presidente, Direttore generale, Responsabile area societaria e Responsabile servizio prevenzione e protezione, punto 7 del Piano Gestione Emergenza diffusione Coronavirus Covid 19);
- Monitorare le soluzioni organizzative adottate nel Servizio o nella Struttura di competenza, le misure igienico-sanitarie e la sanificazione degli ambienti;
- Mantenere le comunicazioni con gli operatori, gli ospiti/utenti/residenti ed i famigliari.
Comunque, anche in assenza di casi, viene mantenuto il divieto di accesso alle strutture ai famigliari ed ai visitatori fino a nuove disposizioni. Ai famigliari ed ai tutori delle persone residenti vanno comunque garantite le informazioni clinico-assistenziali e, ove possibile in base alle specificità, favorite le comunicazioni anche con l'eventuale ausilio di dispositivi ed applicazioni mobili.

2. Definizione di contatto stretto
Per contatto stretto si intende: contatto con paziente Covid 19 a distanza inferiore a 2 metri e con esposizione del contatto per più di 15 minuti, contatto fisico diretto con paziente Covid 19 o contatto con secrezioni di paziente Covid 19. Esempi esplicativi ( non esaustivi): vivere nella stessa casa di un caso Covid 19; strette di mano non protette con caso di Covid 19; contatto faccia a faccia con caso di Covid 19; essersi trovati in ambienti chiusi (aule, sale riunioni, stanze 9 con caso di Covid 19 per più di 15 minuti; aver toccato a mani nude fazzoletti di carta usati da un caso di Covid 19; assistenza diretta in struttura residenziale ad un caso di Covid 19 senza l'impiego di DPI.

3. Disposizioni riguardanti il personale
Si ribadiscono le indicazioni contenute al punto 3a. Accesso dei lavoratori e delle lavoratrici in tutte le residenze del Piano Gestione Emergenze della cooperativa. Tali disposizioni, in particolare quelle relative all'astenersi dalle attività lavorative in caso di sintomatologia febbrile devono intendersi per tutti i lavoratori e le lavoratrici, indipendentemente dall'incarico e dal luogo di lavoro.
In caso di possibile contatto stretto (vedi punto 2), vanno seguite le seguenti indicazioni suddivise per possibili casistiche:
1. operatore asintomatico con possibile contatto stretto con caso di Covid 19 con utilizzo consapevole, adeguato e corretto dei DPI prescritti:
o non è previsto alcun provvedimento;
2. operatore asintomatico con possibile contatto stretto con caso di Covid 19, sia in ambito lavorativo che extra lavorativo senza DPI idonei:
2.1. richiedere di eseguire tampone a 48 - 72 ore dal contatto. Come da indicazioni precedenti, prevedere la sospensione cautelare del lavoratore dal servizio fino all'esito del tampone. Se, per ragioni organizzative non è possibile sospendere il lavoratore dal servizio, obbligo di indossare mascherina chirurgica fino all'esito del tampone;
a) se tampone positivo: non ammissione al lavoro e ulteriori tamponi dopo 7 giorni dal primo e a 14 giorni dal contatto. Se il secondo tampone risulta negativo, riammissione al lavoro con obbligo di utilizzo della mascherina chirurgica;
b) se tampone negativo: ammissione al lavoro con obbligo di mascherina chirurgica; ripetizione del tampone ogni 48-72 ore (la frequenza precisa sarà stabilita dal servizio sanitario); monitoraggio clinico all'inizio di ogni turno. In caso di comparsa dei sintomi, esecuzione del tampone e sospensione dal lavoro.
2.2. l'operatore, fuori dall'attività lavorativa deve attenersi alle disposizioni previste dall'isolamento fiduciario fino al tampone del 14° giorno.

4. Disposizioni riguardanti le persone accolte/residenti nelle strutture
Una persona con disabilità che presenti almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, difficoltà respiratorie deve essere considerato un caso di sospetto Covid 19. Alla rilevazione dei segni e sintomi si deve comunque contattare il distretto sanitario di riferimento ed il medico curante della persona per le valutazioni del caso. Monitorare la temperatura corporea, l'efficacia di eventuale terapia antipiretica e la comparsa di eventuali criticità (refrattarietà agli antipiretici, comparsa di difficoltà respiratorie e di delirium).
o se possibile, isolare la persona in stanza singola, ben ventilata. Il materiale necessario all'assistenza deve essere lasciato nella stanza. La porta della stanza deve rimanere normalmente chiusa;
o nei casi sospetti, privilegiare quanto possibile, la sistemazione in camere singole fino ad accertamento definitivo della positività o meno;
o collocare più persone positive nella stessa stanza qualora non sia possibile garantire una stanza singola per ogni caso sospetto o positivo;
o il personale che accede alla stanza deve indossare come DPI mascherina chirurgica o FFP2, guanti e camice. Eventualmente anche occhiali protettivi;
o concentrare, per quanto possibile, le attività di tipo assistenziale ( cura dell'igiene, terapie, pasti) al fine di ridurre sia gli accessi che l'utilizzo dei DPI, anche in considerazione delle possibili difficoltà di approvvigionamento di questi ultimi;
o individuare, se possibile, un servizio igienico dedicato in prossimità della/e stanza/e per i residenti con casi sospetti. Durante i necessari trasferimenti dalla stanza far indossare alla persona una mascherina chirurgica, provvedendo successivamente alla disinfezione dei servizi con i prodotti presenti in struttura (prodotti a base di cloro 0,5% o alcool al 70%). Ridurre al minimo l'attraversamento di spazi comuni;
o la decisione sull'eventuale ospedalizzazione richiede una valutazione medica.
L'approvvigionamento dei DPI specifici (guanti, mascherine, camici, occhiali protettivi) va coordinato con il Servizio Prevenzione e Protezione della cooperativa.
In ottemperanza al mandato ed al codice etico della cooperativa vanno comunque garantite le migliori pratiche a tutela della dignità delle persone residenti nelle strutture.

5. Riferimenti
Le presenti IOP sono state elaborate tenendo conto dei seguenti documenti:
Piano Gestione Emergenza diffusione corona virus Covid 19 - Duemilauno Agenzia Sociale ed. 17.03.2020;
Indicazioni ad interim per l'effettuazione dell'isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell'attuale contesto Covid 19 - Rapporto ISS COVID 19 gruppo di lavoro ISS prevenzione e Controllo delle infezioni n.1/2020 aggiornato al 7 marzo 2020;
Prevenzione e gestione infezione Covid- 19 indicazioni operative per i servizi Residenziali per persone con disabilità - Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità FVG, versione 1-27/03/2020;
Raccomandazioni generali per prevenire la diffusione del covid-19 sul posto di lavoro -check list SPSAL FVG rev. 20.03.2020.

IOP.07 Informativa e istruzioni per lo smart working (lavoro agile)
Queste istruzioni operative costituiscono l'informativa, e le relative istruzioni, sulla salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici della cooperativa operanti in regime di lavoro agile (smart working) a seguito dell'emergenza coronavirus Covid-19.
1. Definizione di smart working
Secondo il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività. La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone). Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall'INAIL nella Circolare n. 48/2017.
All'articolo 18 della Legge 81/2017 si precisa che la prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva e il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell'attività lavorativa. Aggiungendo all'articolo 22 che il datore di lavoro garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile e a tal fine consegna al lavoratore e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, con cadenza almeno annuale, un'informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro e che il lavoratore è tenuto a cooperare all'attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore di lavoro per fronteggiare i rischi connessi all'esecuzione della prestazione all'esterno dei locali aziendali.
Nel caso specifico del momento inoltre, il Governo, a fronte dell'emergenza Covid-19 ha raccomandato (DPCM, articolo 1, comma 7 punto a e successivi decreti), il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

2. Indicazioni generali
In ottemperanza alle disposizioni governative e regionali che, al momento, vietano di uscire di casa se non per comprovate esigenze lavorative, per motivi di salute o di approvvigionamento di generi di prima necessità, le attività in lavoro agile (smart working) devono ovviamente intendersi applicabili solo negli spazi di pertinenza della residenza o del domicilio, comprendendo naturalmente anche spazi limitrofi quali ad esempio terrazzi, balconi e giardini privati e recintati contigui all'abitazione. Pertanto vanno escluse dalla presente trattazione gran parte delle indicazioni relative all'attività lavorativa all'aperto (outdoor) o in ambienti non lavorativi o residenziali nei quali si possa, altrimenti, prevedere il lavoro agile (smart working) come ad esempio mezzi di trasporto, biblioteche e parchi pubblici.
In generale, e prima di affrontare i temi relativi agli ambienti privati che si trasformano in ambienti di lavoro e quelli relativi all'uso delle attrezzature di lavoro, è utile ricordare che l'assenza di vincoli orari tipica del lavoro agile (smart working) non deve intendersi come disponibilità continua all'attività lavorativa. Infatti permangono anche in questa modalità i limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, intendendo solo che l'orario lavorativo può essere rimodulato nell'arco della giornata e della settimana. Rimane buona pratica di comfort e benessere lavorativo (e quindi di salute sul lavoro) gestire una corretta separazione dei momenti di lavoro da quelli di svago, riposo e gestione della casa:
- darsi dei tempi di inizio e di fine dell'attività lavorativa, individuare quali giornate e quali orari dedicare al lavoro, che possono ovviamente essere anche diverse da quelle del lavoro in azienda, e quali allo svago ed alle incombenze familiari e domestiche;
- anche a tal fine è opportuno operare in modalità lavoro agile (smart working) preparandosi e vestendosi come si stesse andando al lavoro ( cfr. punto 2 le nostre abitudini: CAMBIAMENTO del Kit psicologico per la Gestione dell'emergenza, della paura e dello stress, a cura di P.F. e R.E., Duemilauno Agenzia Sociale,2020).

3. Gli ambienti
Principali indicazioni relative ai requisiti igienico sanitari per i locali privati in cui si può operare in modalità lavoro agile (smart working):
- non lavorare in locali tecnici o non abitabili (soffitte, seminterrati, box, cantine);
- avere la disponibilità di acqua potabile, servizi igienici e impianti a norma adeguatamente mantenuti;
- illuminazione naturale e illuminazione artificiale tali da garantire adeguato comfort visivo;
- pareti interne senza tracce di muffe;
- schermare adeguatamente le finestre con tende e/o tapparelle per limitare l'esposizione diretta ai raggi solari e ridurre l'abbagliamento;
- utilizzare correttamente le lampade da tavolo in modo da garantire al contempo adeguata illuminazione, contrasto appropriato e evitare abbagliamenti e ombre fastidiose;
- garantire adeguato ricambio dell'aria nei locali adibiti, anche con sistemi di ventilazione meccanica;
- garantire la regolare manutenzione di impianti di condizionamento e termo ventilazione, ispezionando e pulendo regolarmente eventuali recipienti per la raccolta della condensa;
- evitare di esporsi a correnti d'aria e regolare adeguatamente la temperatura dei locali (sia calda che fredda) in modo da ridurre eccessivi sbalzi rispetto alla temperatura esterna;
- se possibile evitare di fumare e bere alcolici durante il lavoro (indicazioni di salute generale).

4. Le attrezzature ed i dispositivi di lavoro
Per garantire il corretto utilizzo delle attrezzature ed i dispositivi di lavoro, siano questi di proprietà del lavoratore ovvero consegnati dal datore di lavoro:
- conservare adeguatamente per eventuali consultazioni il manuale d'istruzione d'uso redatto dal fabbricante;
- leggere il manuale e/o le istruzioni prima dell'utilizzo, seguire le indicazioni riportate, in particolar modo quelle relative alle indicazioni di sicurezza;
- utilizzare sempre apparecchi elettrici integri ed in buono stato, senza parti conduttrici in tensione con danni visibili. In presenza di scintille, fumo e/o odore di bruciato interrompere immediatamente l'attività, spegnere l'apparecchio e disconnettere la spina dalla presa elettrica;
- verificare periodicamente l'integrità dell'attrezzatura, compresi i cavi di alimentazione e le spine di alimentazione;
- non collegare tra loro dispositivi o accessori incompatibili;
- effettuare eventuali ricariche elettriche per i dispositivi portatili (smartphone, tablet, notebook) da prese integre, in buono stato e attraverso cavi e/o alimentatori forniti in dotazione;
- disporre i cavi di alimentazione in modo da minimizzare i pericoli di inciampo;
- spegnere le attrezzature una volta terminati i lavori e scollegarli dall'impianto elettrico quando non utilizzati, soprattutto se per lunghi periodi;
- collocare le attrezzature ed i dispositivi in modo da favorire il raffreddamento (non coprirli e/o ostruire le griglie di areazione) e non utilizzarli in caso di riscaldamento anomalo;
- inserire le spine di alimentazione in prese compatibili (standard italiano con standard italiano, schuko con schuko...). In caso di spina schuko e presa italiana utilizzare adeguato adattatore;
- non sovraccaricare le prese multiple (le cosiddette ciabatte e/o i trivi);
- non effettuare riparazioni e manutenzioni fai da te;
- riporre le attrezzature ed i dispositivi dopo l'uso in luogo sicuro, lontano da fonti di calore o d'innesco;
- non smontare, tagliare, comprimere, piegare, forare, manomettere, danneggiare in alcun modo, immergere o esporre all'acqua o altri liquidi le batterie e gli accumulatori dei dispositivi. Non gettare le batterie e/o gli accumulatori nel fuoco (pericolo di esplosione);
- in caso di fuoriuscita di liquidi dalle batterie/accumulatori, va evitato il contatto con gli occhi, la pelle e le mucose. In caso di contatto, sciacquare immediatamente con abbondante acqua e contattare il proprio medico;
- segnalare alla cooperativa ogni eventuale malfunzionamento dei dispositivi utilizzati, soprattutto se forniti dalla cooperativa, tenendoli al contempo spenti ed inutilizzati, in modo da predisporre, se possibile, una loro sostituzione;
- usare lo smartphone ed il tablet preferibilmente per effettuare telefonate e videochiamate brevi e, possibilmente evitando di utilizzarli mentre si cammina;
- è preferibile utilizzare l'auricolare durante le chiamate, soprattutto se lunghe e frequenti.

5. La postura durante il lavoro
In considerazione che, molto probabilmente, gli appartamenti privati in cui viene svolta l'attività di lavoro agile (smart working) non sono dotati di postazioni corrispondenti alla normativa in vigore per il lavoro ai videoterminali, e soprattutto se si prevede di rimanere a lavorare per tempi lunghi ( ad esempio per la compilazione di schede, testi lunghi, controllo fogli ore e simili, inserimenti di dati complessi), è opportuno attenersi alle seguenti indicazioni:
- privilegiare l'utilizzo di notebook o personal computer al posto di smartphone o tablet;
- sistemare i dispositivi su supporti che consentano il suo posizionamento stabile e un comodo appoggio degli avanbracci;
- utilizzare una sedile stabile e che permetta una posizione comoda. Se possibile munirsi di sedile con appoggio lombare e seduta non rigida. Eventualmente provvedere tramite cuscini;
- posizionarsi preferibilmente in posizione perpendicolare alle finestre, per ridurre il rischio di abbaglio e di interferenza della luce sia naturale che artificiale con lo schermo dell'attrezzatura;
- mantenere la schiena appoggiata allo schienale, evitando di stare piegati in avanti;
- utilizzare un piano di lavoro stabile, possibilmente poco riflettente e sufficientemente ampio per appoggiarvi oltre al dispositivo anche i documenti ed il materiale necessario al lavoro e al contempo una comoda sistemazione degli arti inferiori in grado di consentire cambiamenti di posizione;
- il bordo superiore dello schermo deve essere posizionata in corrispondenza degli occhi, in maniera da non dover piegare o estendere il capo;
- l'altezza del piano di lavoro e della seduta dovrebbe essere tale da garantire in posizione seduta di avere un'angolazione braccio/avanbraccio e gamba/coscia di circa 90°. Assicurare al contempo adeguata distanza visiva dallo schermo. Mantenere gli avambracci, i polsi e le mani allineati durante la digitazione, evitando di piegare e angolare i polsi;
- fare frequenti pause, distogliendo gli occhi dallo schermo, alzarsi per sgranchire le gambe e quando possibile, cambiare posizione spesso.

IOP.08 Gestione dei servizi educativi e territoriali in presenza durante emergenza COVID-19
Queste procedure servono a gestire i servizi educativi e territoriali in presenza durante il periodo di vigenza delle restrizioni applicate in occasione dell'emergenza gestione coronavirus Covid-19.
1. Disposizioni generali riguardanti il personale
a. I lavoratori e le lavoratrici in servizio si impegnano a rispettare sempre tutte le indicazioni aziendali, ministeriali e sanitarie in essere, in particolar modo devono osservare le regole di igiene delle mani, tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene e rispettare le distanze di sicurezza;
b. i lavoratori e le lavoratrici in servizio hanno l'obbligo di rimanere presso il proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5°) o altri sintomi influenzali. In tal caso devono inoltre chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria, oltre a comunicarlo al proprio Responsabile;
c. i lavoratori e le lavoratrici che sono stati in contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, devono rimanere presso il proprio domicilio, informare il proprio medico di famiglia, l'autorità sanitaria ed il proprio responsabile;
d. i lavoratori e le lavoratrici che, durante il servizio, avvertano sintomi influenzali (con febbre oltre i 37,5°) devono informare immediatamente il proprio responsabile, interrompere il servizio avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti, recarsi presso il proprio domicilio e comportarsi come previsto al precedente comma b.

2. Servizi attivati
I servizi attivabili dai committenti possono essere sia di tipo domiciliare che relativi ad uscite sul territorio, principalmente rivolti a soggetti, minori o adulti, con situazioni di particolare gravità, in alternativa o anche a complemento di attività di educativa a distanza eventualmente già attivate.

3. Dispositivi di protezione individuale e per l'igiene
I lavoratori e le lavoratrici della Duemilauno Agenzia Sociale hanno a disposizione, per gli incarichi e i servizi oggetto delle presenti Istruzioni Operative:
• mascherine di tipo chirurgico;
• guanti (in nitrile e/o in vinile);
• gel igienizzante per le mani
per casi particolari, sono a disposizione inoltre:
• mascherine FFP2 (KN95);
• camici protettivi;
• salviettine monouso sanificanti;
• occhiali di protezione.

4. Indicazioni relative all'effettuazione dei servizi e degli incarichi
Stante le disposizioni regionali in vigore, chiunque esca dalla propria abitazione o domicilio deve indossare protezioni per le vie respiratorie (mascherine o protezione per naso e bocca). La distanza interpersonale di almeno un metro può essere non rispettata nel caso di persone che richiedano assistenza. Per il personale della cooperativa ovviamente l'obbligo di protezione per le vie respiratorie deve intendersi assolto tramite l'uso di mascherine. Sciarpe, foulard e simili non sono né dispositivi medici né tantomeno DPI.
La mascherina non va indossata se si è da soli in macchina.
Le mascherine fornite sono individuali e monouso. Stante le difficoltà di approvvigionamento, le mascherine vanno usate solo durante l'attività lavorativa. La durata e quindi l'efficacia delle mascherine è limitata. Di norma l'utilizzo massimo di una mascherina di tipo chirurgico non deve superare le 8 ore continuative. E' consentita la disinfezione delle mascherine con una soluzione alcoolica spray al termine dell'attività lavorativa, lasciando evaporare il disinfettante in luogo protetto per almeno 15/20 minuti. La sanificazione così ottenuta si può fare per un massimo di 3 volte ( quindi è consigliato un uso massimo di 4 giornate a mascherina). Le mascherine tuttavia vanno sostituite quando si avverte un aumento delle difficoltà respiratorie durante l'uso.
I guanti vanno utilizzati nelle occasioni ove sia impossibile evitare il contatto fisico. Usare i guanti toccando di volta in volta vari oggetti infatti può risultare controproducente in quanto si possono trasferire le sostanze inquinanti. Se si è costretti ad usare i guanti per lungo tempo, questi vanno disinfettati spesso utilizzando il gel in dotazione o in alternativa salviettine sanificanti.
Tuttavia è utile ricordare che, in ottemperanza al mandato ed al codice etico della cooperativa vanno comunque garantite le migliori pratiche a tutela della dignità delle persone seguite.
Attività presso domicilio

Nelle attività socio educative presso il domicilio, l'operatore/l'operatrice della cooperativa deve indossare la mascherina di tipo chirurgico ed i guanti in dotazione. Lavare le mani ed i guanti con il gel igienizzante. Assicurarsi che i famigliari presenti, se non in grado di rispettare le distanze interpersonali, indossino almeno una protezione delle vie respiratorie. Evitare, se possibile, abbracci e strette di mano. Quando possibile, a seconda della particolarità del minore o della persona seguita, far indossare la mascherina o una protezione delle vie respiratorie e, nel caso si possa prevedere contatti fisici, anche i guanti.
Attività territoriali all'aperto
In ottemperanza alle disposizioni regionali, bisogna prevedere di indossare la mascherina anche all'aperto. I guanti vanno indossati quando non è possibile evitare i contatti fisici. Se li si utilizza in maniera continuativa, è necessario provvedere alla loro frequente sanificazione con il gel igienizzante in dotazione.
Nelle attività all'aperto, evitare luoghi troppo affollati. In tutte le occasioni possibili va mantenuto il distanziamento sociale.
Disposizioni sia per i servizi a domicilio che sul territorio
I DPI che devono essere eliminati dopo l'uso vanno smaltiti in sacchetto chiuso nell'indifferenziata.
Al momento, per l'effettuazione dei servizi attivati non è previsto l'accompagnamento con automobili. Se, per qualsiasi ragione - anche d'urgenza - si debba utilizzare un trasferimento in automobile, la mascherina va indossata anche in automobile (sia da parte dell'operatore che della persona assistita), prevedendo, ove possibile, il posizionamento della persona assistita nei sedili posteriori e sul lato opposto al guidatore.
Rimane in vigore l'indicazione che se l'operatore o l'operatrice venga a conoscenza che la persona seguita sia sospetta o positiva al Covid-19, deve immediatamente sospendere l'attività dandone comunicazione ai responsabili del servizio, che avviserà a sua volta l'Ente committente per le decisioni del caso.

5. Definizione di contatto stretto
Si presume che un/una lavoratore/lavoratrice sia potenzialmente esposto/a al rischio di contagio in caso di contatto stretto con persona potenzialmente infetta. Per contatto stretto si intende: contatto con paziente Covid 19 a distanza inferiore a 2 metri e con esposizione del contatto per più di 15 minuti, contatto fisico diretto con paziente Covid 19 o contatto con secrezioni di paziente Covid 19. Esempi esplicativi ( non esaustivi): vivere nella stessa casa di un caso Covid 19; strette di mano non protette con caso di Covid 19; contatto faccia a faccia con caso di Covid 19; essersi trovati in ambienti chiusi (aule, sale riunioni, stanze 9 con caso di Covid 19 per più di 15 minuti; aver toccato a mani nude fazzoletti di carta usati da un caso di Covid 19; assistenza diretta in struttura residenziale ad un caso di Covid 19 senza l'impiego di DPI.

6. Riferimenti
Le presenti IOP sono state elaborate tenendo conto dei seguenti documenti:
Piano Gestione Emergenza diffusione corona virus Covid 19 - Duemilauno Agenzia Sociale ed. 17.03.2020;
Raccomandazioni generali per prevenire la diffusione del covid-19 sul posto di lavoro -check list SPSAL FVG rev. 20.03.2020.