Categoria: 2020
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Tipologia: Protocollo di regolamentazione
Data: 18 maggio 2020
Comparti: P.A., Istruzione, I.C. Germignana
Fonte: icsgermignaga.edu.it


Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro e aggiornamento della valutazione dei rischi in relazione alla pandemia in atto

1. Introduzione
Il presente protocollo è stato redatto in combinato disposto con le indicazioni fornite alle pubbliche amministrazioni con la Direttiva n. 2 del 12 Marzo 2020 del Ministro per la Pubblica amministrazione, con il Protocollo per le Pubbliche Amministrazioni del 3 Aprile 2020 e il Protocollo per le Aziende del 14 Marzo 2020 con il relativo aggiornamento al 24 Aprile 2020. I tre disposti, unitamente al DPCM del 24 [26] Aprile 2020 condividono l'impostazione di fondo, secondo cui la modalità di lavoro ordinaria per le pubbliche amministrazioni, ove possibile, deve essere il lavoro agile.
La Circolare n. 2 dell’1 aprile 2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione richiede la limitazione al minimo indispensabile della presenza negli uffici (“contingente minimo”) e richiede di adottare ogni idonea misura per la tutela della salute del proprio personale.
- Valutata la necessità di adottare un Protocollo anche per gli Istituti Scolastici nel rispetto dei principi di quello nazionale, adatto alla specificità del singolo Istituto;
- Considerato che, secondo il Protocollo nazionale, le misure previste nello stesso possono essere integrate da altre equivalenti o più incisive secondo la peculiarità della propria organizzazione;
- Tenuto conto degli esiti della previa consultazione dell’RSU
- Ricordato che, a valle della elaborazione del presente protocollo, saranno monitorate le misure adottate e le relative implementazioni dal Datore di Lavoro e dalle RSU;
Ogni misura adottata viene condivisa dal contributo di esperienza delle persone che lavorano, in particolare delle RSU.
Questo Istituto assume il presente Protocollo di regolamentazione quale attuazione del Protocollo nazionale adottato il 14 marzo 2020 e integrato in data 24 Aprile 2020 tra le parti sociali alla presenza del Governo.

2. Premessa
La prosecuzione delle attività lavorative può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. La mancata attuazione del Protocollo e quindi l’assenza delle condizioni operative di sicurezza che possano garantire adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
L’obiettivo prioritario deve infatti essere coniugare la prosecuzione delle attività lavorative con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative. Nell’ambito di tale obiettivo, si può prevedere anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività (ivi inclusa anche quella “a contingenti minimi”), ove necessario.
L’Istituto deve restare un luogo sicuro. Per mantenere questa condizione, i comportamenti del personale e dei terzi devono uniformarsi con consapevole, costante e collaborativa puntualità alle disposizioni del presente Protocollo e alle indicazioni delle autorità.
In un momento di particolare emergenza, dettato dall’elevata trasmissibilità del Coronavirus, l’istituto ha deciso di adottare misure specifiche volte a:
1) Prevenire il rischio di contagio per i lavoratori al fine di permettere la prosecuzione dell’attività ma nel rispetto della loro sicurezza;
2) Intervenire tempestivamente su eventuali casi sospetti di infezione;
3) Intervenire correttamente dopo la manifestazione di un caso COVID-19 accertato al fine di poter proseguire l’attività in sicurezza (i.e. collaborazione con le autorità sanitarie locali e il Medico Competente, sanificazione degli ambienti di lavoro e degli spazi comuni ove il lavoratore affetto abbia soggiornato).
La prosecuzione dell’attività lavorativa è vincolata al rispetto delle condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione.
Nota bene: il presente protocollo non sostituisce in alcun modo le indicazioni delle autorità sanitarie territoriali e del legislatore nazionale e regionale.

Prevenzione del rischio da contagio
In base alle attuali conoscenze divulgate attraverso le Istituzioni e alla specifica attività svolta, il contagio dei lavoratori può verificarsi in questi modi:
1. Presenza di lavoratori che hanno contratto la malattia all’esterno dell’ambiente di lavoro ma non rientranti tra i soggetti Covid-19 accertati (perché per esempio asintomatici e non rintracciati quali “contatti stretti” di altre persone affette dalla patologia) e per cui non sono state applicate le misure di quarantena obbligatoria o isolamento fiduciario disposte dalle autorità sanitarie;
2. Accesso di fornitori e appaltatori tra i quali possono essere presenti persone contagiate ma anche in questo caso non rientranti tra i soggetti Covid-19 accertati (perché per esempio asintomatici e non rintracciati quali “contatti stretti” di altre persone affette dalla patologia) e per cui non sono state applicate le misure di quarantena obbligatoria o isolamento fiduciario disposte dalle autorità sanitarie;
3. Lavoro in presenza di persone che possono essere potenzialmente infette o a contatto con materiale che potrebbe portare infezione.

3. Creazione di una task force
Il primo intervento è la creazione di una task force, composta dal Datore di Lavoro, dal RSPP, dal Medico competente e dalle RSU. Il gruppo, messo in comunicazione mediante strumenti informatici, ha analizzato l’evoluzione della situazione e ha valutato e individuato le misure da mettere in atto. Ogni membro del gruppo ha apportato le proprie istanze alla discussione al fine di garantire un approccio sistemico e organico al problema.

4. Provvedimenti organizzativi generali adottati
Oltre a quanto necessario per garantire le attività didattiche in modalità a distanza, è stato attuato il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per tutte le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza, in particolare per tutti i lavoratori che operano negli uffici e per il personale tecnico assegnato; sono svolte in Istituto solo le attività non differibili e che non possono essere svolte da remoto. È stato assicurato un piano di turnazione / orario di lavoro dei lavoratori che devono svolgere attività indifferibili in presenza con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili che sono di fatto omogenei (ciò anche al fine di una agevole individuazione dei possibili contatti stretti)..
Sono state incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i lavoratori nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
Sono state sospese tutte le attività in presenza non indispensabili.
Per le attività che non possono garantire il distanziamento sociale, anche in relazione alla riorganizzazione di spazi e modalità operative, il Datore di Lavoro ha provveduto alla messa a disposizione dei lavoratori di strumenti di protezione individuale (ivi incluse mascherine chirurgiche e guanti).
Sono state incentivate le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro.
Sono stati limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei locali e si è contingentato l’accesso agli spazi comuni.
Al fine di garantire il distanziamento sociale come misura prediletta di prevenzione sono stati rimodulati gli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura delle attività e degli spazi. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati ad esempio da uffici inutilizzati, sale riunioni e/o aule / spazi normalmente riservati alla didattica.

5. Informazione
Sono stati pubblicati sul sito web dell’istituto i depliants con informazioni specifiche delle misure adottate e decalogo del Ministero della Salute. Gli stessi sono stati inoltre affissi agli ingressi e all'interno dei luoghi di lavoro, con procedura lavaggio mani all’interno di ogni luogo di lavoro e nei servizi igienici ivi incluso quello dedicato agli esterni. È stata inoltre affissa cartellonistica di sicurezza (vedi allegato). Copia del presente protocollo è fornita a ogni lavoratore INVIANDOLO VIA MAIL con conferma di lettura.
Per quanto riguarda i trasportatori si sono affisse le informazioni principali (decalogo Ministero della Salute, procedura lavaggio mani e cartellonistica) agli ingressi e verbalmente vengono date indicazioni operative da parte del personale (i.e. restare quanto più possibile sul mezzo, modalità di carico e scarico del materiale, gestione della documentazione cartacea possibilità di accesso al servizio igienico dedicato);
Per gli appalti il cui committente è il Comune di riferimento, posto che il Comune dia adeguate informazioni sull’oggetto, i luoghi e la durata dei lavori, si stabilisce di incentivare il massimo coordinamento sulla natura delle attività appaltate dall’ente proprietario in modo da evitare la contemporanea presenza tra il personale dell’appaltatore e il personale scolastico.
Per quanto riguarda gli appalti gestiti dall’istituto si organizzano le attività sempre evitando possibili interferenze (le attività non indifferibili vengono organizzate in modo da non essere svolte negli stessi tempi e luoghi delle attività che necessitano la presenza di terzi) e garantendo il distanziamento sociale, l’aerazione costante dei locali e la relativa pulizia / sanificazione degli ambienti.
Per quanto riguarda la gestione del personale tecnico in servizio in questo particolare momento emergenziale anche in più Istituti Scolastici, in riferimento all’attuazione della normativa vigente e alla presenza di possibili casi Covid-19 accettarti, sospetti casi, contatti stretti di Covid-19, al fine di agevolare il tracciamento di possibili contatti avvenuti in ambito scolastico in cui opera uno degli assistenti tecnici con contratto stipulato da scuola capo fila, si raccomandano le seguenti azioni:
• una tempestiva segnalazione dei casi di cui sopra del proprio personale alla scuola capo-fila in modo da accelerare e rendere più efficace le comunicazioni tra l’ATS di Varese e i soggetti interessati e tra le scuole che condividono l’operato dell’assistente tecnico;
• di far intervenire l’assistente tecnico assegnato in contesti che garantiscano il distanziamento sociale, l’aerazione dei locali e la ricostruzione agevole dei possibili contatti, riservando a codesto personale un ufficio/aula e un servizio igienico dedicato al fine di contenere il rischio di esposizione reciproca con il personale scolastico;
• di comunicare all’Assistente Tecnico distaccato quanto previsto dal presente protocollo di sicurezza.
Nessuno potrà entrare nei locali scolastici se non dopo aver ricevuto il presente Protocollo (personale scolastico) ovvero aver preso visione della cartellonistica (utenza ed esterni). Con l’ingresso in Istituto si attesta, per fatti concludenti, di averne compreso il contenuto, si manifesta adesione alle regole ivi contenute e si assume l’impegno di conformarsi alle disposizioni ivi contenute.
I lavoratori devono essere consapevoli dei seguenti aspetti:
• l’obbligo di rimanere al proprio domicilio, di non uscire di casa e quindi di non entrare in Istituto in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e/o le autorità sanitarie, come espressamente previsto dal legislatore;
• la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove sussistano le condizioni di pericolo (presenza di sintomi Covid) ovvero sia oggetto ai provvedimenti dell’Autorità che impongono di informare il medico di famiglia e di rimanere al proprio domicilio (provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc);
• l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del Datore di Lavoro nel fare accesso in Istituto (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, garantire la costante aerazione dei locali ove si opera, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene degli ambienti e delle attrezzature utilizzate);
• l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il Datore di Lavoro della presenza di qualsiasi sintomo durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;
• ove previsto, l’uso responsabile di DPI (i.e. guanti e mascherine) per contribuire a prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio.

6. Distanza interpersonale e dispositivi di protezione individuale
Al fine di garantire l’adeguato distanziamento sociale sono state previste le seguenti misure:
• attivazione di modalità didattiche e organizzazioni di riunioni con e tra il personale docente a distanza;
• attivazione dello smart working per tutti i lavoratori impiegati negli uffici;
• sospensione di tutte le riunioni in presenza;
• sospensione di tutti i corsi di formazione in presenza e organizzazione di eventuali corsi obbligatori (che non richiedano addestramento) in videoconferenza, compatibilmente con gli impegni scolastici di questo periodo (prossimo al termine dell’attività didattica);
• diversa assegnazione degli spazi: ogni assistente amministrativo in ufficio singolarmente o comunque a debita distanza di sicurezza da altri lavoratori, e l’assistente tecnico assegnato opera in ufficio separato o in un’aula dedicata, ogni collaboratore scolastico opera in un’area ben distante e determinata. All’interno di ogni ambiente sono assicurati adeguati ricambi di area. Le assegnazioni dei luoghi sono state riviste in collaborazione con il DSGA;
• uso delle mascherine chirurgiche / FFP2 qualora non sia possibile garantire il distanziamento sociale e in presenza di esterni (autotrasportatori / appaltatori / assistente tecnico). Le mascherine sono usate nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie. Vengono indossate e rimosse solo previo lavaggio delle mani e sempre dai supporti elastici / lacci; Per le eventuali attività nei plessi (es. riconsegna materiale) verrà redatto apposito registro di consegna delle mascherine prima dell’inizio dei lavori in ogni plesso;
• uso di guanti usa e getta per trattare il materiale cartaceo condiviso con esterni e creazione di uno spazio per il relativo appoggio (i.e. tavolo dedicato con scatola per l’alloggiamento temporaneo della documentazione);
• mascherine e guanti sono gettati in apposito contenitore per i rifiuti indifferenziati appositamente indicato.

7. Modalità di ingresso in istituto
Il lavoratore prima di recarsi al lavoro dovrà misurarsi a casa la temperatura; qualora la temperatura sia maggiore di 37,5 OPPURE si avvertano i sintomi riconducibili al COVID- 19 (tosse, malessere generale, raffreddore, mal di gola, congiuntivite, diarrea, etc) il lavoratore dovrà restare al proprio domicilio e chiamare il proprio medico di medicina generale, dandone notizia al Datore di Lavoro.
Il Datore di Lavoro si riserva la possibilità di effettuare la misurazione della temperatura, senza registrarne il dato e dando informativa orale al personale per quanto riguarda la Privacy. Qualora la temperatura dovesse risultare superiore a 37.5 °C al lavoratore verrà richiesto di contattare il proprio medico curante, rispettare le sue indicazioni e rientrare al proprio domicilio. Qualora sprovvisto, il Datore di Lavoro gli fornirà una mascherina chirurgica. Qualora non reperibile il medico curante, verrà chiamata l’autorità sanitaria territorialmente competente o il 112.
Ove previsto dalle autorità la misurazione della temperatura verrà effettuata obbligatoriamente.
Il lavoratore si dovrà assicurare di non essere sottoposto alle misure di quarantena previste dalle autorità sanitarie.
Dopo l’ingresso dovrà lavarsi accuratamente le mani nei servizi igienici come da indicazioni del Ministero della Salute.
Non sono necessari ulteriori misure da stabilirsi per ingressi e uscite anche in relazione all’esiguo numero di lavoratori presenti.
ATTENZIONE: l’ingresso in Istituto di lavoratori già risultati positivi all’infezione da COVID-19 (tampone positivo) dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
Infine, se per prevenire l’attivazione di focolai epidemici, nelle aree maggiormente colpite dal virus, l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, come ad esempio, l’esecuzione del tampone per i lavoratori, il Datore di Lavoro fornirà la massima collaborazione.
Nota: La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si può rilevare la temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l’interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l'accesso ai locali dell’istituto', 2) fornire l’informativa sul trattamento dei dati personali. Si ricorda che l’informativa può omettere le informazioni di cui l'interessato è già in possesso e può essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell’informativa, con riferimento alla finalità del trattamento potrà essere indicata la prevenzione dal contagio da COVID-19 e con riferimento alla base giuridica può essere indicata /'implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell’art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata dell'eventuale conservazione dei dati si può far riferimento al termine dello stato d’emergenza; 3) sono stati individuati i soggetti preposti al trattamento e sono state fornite loro le istruzioni necessarie. I dati vengono trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID-19 e non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori delle specifiche previsioni normative (es. in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali "contatti stretti" di un lavoratore risultato positivo al COVID-19); 4) in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, assicurare modalità tali da garantire la riservatezza e la dignità del lavoratore. Tali garanzie devono essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichi all’ufficio responsabile del personale di aver avuto, al di fuori del contesto scolastico, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel caso di allontanamento del lavoratore che durante l'attività lavorativa sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria e dei suoi colleghi.

8. Modalità di accesso dei fornitori esterni e utenza per il recupero di materiale didattico e/o effetti personali
Al fine di ridurre il rischio di contagio, da e verso corrieri e autotrasportatori, si decide di adottare le seguenti misure. Una volta autorizzato all’ingresso nel perimetro scolastico esterno, il trasportatore (che deve anche provvedere al carico / scarico dal mezzo) provvede a scaricare / caricare la merce dall’atrio esterno (da prediligere rispetto all’atrio interno). Non è consentito l’accesso ad altri locali scolastici e dagli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro dal personale Istituto e dovrà essere dotato di mascherina. L’accesso ai fornitori esterni è altresì previsto all'interno dell’edificio per recarsi al servizio igienico dedicato e indicato da apposito cartello.
Sia per i trasportatori che per l’utenza, lo scambio di materiale (incluso quello cartaceo) dovrà avvenire previo uso di guanti e mascherina di tutte le persone coinvolte e il materiale cartaceo eventualmente controfirmato / ricevuto dovrà essere messo in apposito contenitore. Si dovrà individuare un piano di appoggio dedicato e periodicamente sanificato ove gestire gli scambi documentali e di materiale di piccole dimensioni. Dovrà essere reso disponibile gel sanificante / guanti e una penna per le persone esterne.
I guanti indossati dai lavoratori per lo scambio di materiale, terminate le operazioni di consegna, dovranno essere buttati in apposito contenitore e il lavoratore dovrà lavarsi accuratamente le mani nei servizi igienici (il lavaggio delle mani con acqua e sapone è sempre da preferirsi rispetto all’uso di gel igienizzante).
Qualora sia necessario maneggiare materiale prima della consegna, il lavoratore indosserà i guanti protettivi monouso. Terminata l’operazione, il lavoratore rimuove i guanti, li getta nell’apposito contenitore e si lava le mani.
In generale per i fornitori esterni è stato individuato un servizio igienico dedicato, indicato con apposita cartellonistica, e per il quale viene garantita un’adeguata sanificazione giornaliera con ipoclorito di sodio all’1% o alcol al 70%.
L’accesso ai visitatori per questioni diverse dalla consegna di materiale didattico, al momento, non è consentito.
Qualora un lavoratore di aziende terze / un esterno (utenza) che si è recato nei locali scolastici risultasse positivo al tampone COVID-19 entro 14 giorni dalla data di presenza a scuola, il datore di lavoro Appaltatore / la persona esterna dovrà informare immediatamente il Dirigente scolastico ed entrambi dovranno collaborare con l’autorità sanitaria fornendo elementi utili all’individuazione di eventuali contatti stretti.

9. Pulizia e sanificazione in istituto
Al fine di ridurre il rischio di contagio, si stabilisce quanto segue:
a) Ogni collaboratore scolastico in servizio, munito di guanti e mascherina, provvede alla sanificazione delle postazioni di lavoro - sia delle superfici che di attrezzature e dispositivi elettronici usati (periodicamente si procede alla sanificazione di tastiere, schermi touch, mouse e telefoni) - usando specifici prodotti già diluiti e ponti all’uso (a base di alcool al 70% per devices elettronici ovvero ipoclorito di sodio all’1% per tutte le superfici lavabili). La sanificazione della postazione viene effettuata dopo ogni giornata lavorativa. Poiché i prodotti usati sono assimilabili a quelli per uso domestico, le quantità usate sono minime, è garantito un buon ricircolo di aria, il rischio chimico trova giustificazione.
b) I bagni vengono sanificati almeno una volta al giorno, a fine giornata generalmente, usando ipoclorito di sodio.
c) Aree comuni e maniglie delle porte: vengono sanificate dopo il periodo di fruizione definito in base all’organizzazione delle pause e inglobano la sanificazione anche della macchinetta del caffè (pulsantiera e la zona di prelievo dei prodotti) e delle attrezzature di ufficio di uso comune (i.e. stampanti / fotocopiatrici), per assicurare la sanificazione di tutte le superfici con cui può entrare in contatto il lavoratore.
La sanificazione avviene impiegando alcol e candeggina disponibili e utilizzati nel rispetto delle indicazioni presenti nell’etichetta / scheda tecnica e scheda di sicurezza. Una copia delle schede tecniche e delle schede di sicurezza deve essere messa a disposizione dei lavoratori.
Qualora si verifichi un caso Covid è prevista la sanificazione di tutti i luoghi di lavoro mediante impiego di ditta esterna specializzata ai sensi della Circolare del Ministero della Salute 5443 del 22/02/2020, nonché alla loro ventilazione.

10. Precauzioni igieniche personali
Il Datore di Lavoro assicura che i lavoratori presenti adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare il lavaggio delle mani con acqua e sapone, avendo accesso ai servizi igienici che sono costantemente riforniti di detergente e salviette usa e getta. È stato inoltre messo a disposizione dei lavoratori gel disinfettante a base di alcool (concentrazione almeno al 60%).
Sulle procedure di igiene ha affisso adeguata cartellonistica agli ingressi e in prossimità dei servizi igienici sia per il personale interno che per gli esterni.
Sono stati inoltre predisposte in aree chiaramente identificate postazioni di erogazioni di gel sanificanti (al 60% di alcol) ove non sia possibile al momento raggiungere i servizi igienici.

11. Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack...)
Nelle pertinenze interne ed esterne di ogni edificio scolastico è vietato fumare.
Non è prevista la consumazione del pasto durante l’orario di lavoro; qualora sia necessario ogni lavoratore consumerà il pasto nella propria area di lavoro ovvero in area dedicata e individuata dal Datore di Lavoro. L’accesso agli spazi comuni, comprese le aree bidellerie, l’area di erogatori di cibi e bevande è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano e l’uso di mascherine ove non si permanga da soli in suddette aree.
Ad ogni collaboratore scolastico è assegnato un armadietto personale ed è sua cura provvedere alla sanificazione periodica con alcol o candeggina.
Come per gli ambienti e le attrezzature di lavoro è stata organizzata la sanificazione giornaliera, con candeggina per il locale mensa e con alcol per le attrezzature elettroniche ivi presenti incluse le tastiere dei distributori di bevande e snack.
L’articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità di orari.
È essenziale evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa (commuting), con particolare riferimento all’utilizzo del trasporto pubblico. Per tale motivo andrebbero incentivate forme di trasporto verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori e favorendo l’uso del mezzo privato.

12. Gestione entrata e uscita dei lavoratori
Dato il numero ridotto di personale presente non è necessario dedicare ingressi / uscite diversificate per i lavoratori.

13. Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione
Gli spostamenti all’interno degli edifici sono limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni fornite dal Datore di Lavoro.
Non sono consentite le riunioni in presenza.
Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, viene ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, sono garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali ove avvengono.
L’eventuale formazione obbligatoria verrà organizzata e svolta in videoconferenza.
L’addestramento e il relativo aggiornamento è sospeso (i.e. addetti antincendio e primo soccorso).

14. Gestione di una persona sintomatica in istituto
Qualora un lavoratore dovesse riferire sintomi riconducibili al Covid-19, si procederà immediatamente a isolarlo, a fornirgli una mascherina chirurgica e a contattare le autorità sanitarie competenti per territorio. Qualora non sia possibile contattare le autorità sanitarie, il lavoratore verrà invitato ad abbandonare il luogo di lavoro e a contattare il proprio medico di medicina generale. Qualora non sia possibile un rientro in autonomia al proprio domicilio si provvederà a contattare direttamente il 112.
L’Istituto procederà adottando qualsiasi misura venga indicata dall’autorità stessa.
Nel periodo dell’indagine, l’istituto potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente l’istituto, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.
Le autorità, una volta eventualmente accertato il contagio di una persona, indagano per definire i possibili rapporti intercorsi con altre persone, sia per motivi lavorativi che personali. A seguito di questo, l’autorità contatterà l’istituto, ed eventualmente anche il medico competente, per definire le misure quali l’indagine circa eventuali altri lavoratori contagiati, sospensione dell’attività, sanificazione straordinaria ecc.
L’Istituto provvederà ad adottare tempestivamente le misure indicate dall’autorità.
Qualora non vi siano indicazioni da parte delle autorità pubbliche il Datore di Lavoro interpellerà il Medico Competente sul da farsi sia per il lavoratore che per gli eventuali contatti stretti.
Per maggiore precauzione si effettueranno anche le seguenti azioni:
1) Immediata richiesta cautelativa, a tutti i lavoratori che hanno lavorato negli ultimi 15 giorni in postazioni immediatamente adiacenti al lavoratore risultato positivo, di rimanere a casa;
2) Interdizione, fino all’avvenuta sanificazione dei locali in cui ha fatto permanenza il lavoratore, fatto salvo le aree di transito;
3) Immediata sanificazione delle seguenti aree, in questo ordine cronologico:
• Delle zone di passaggio comuni quali scale, con particolare attenzione al corrimano, corridoi, porte, servizi igienici, ascensori;
• Postazione/i di lavoro del lavoratore e di tutti i lavoratori della medesima area di lavoro, comprese le attrezzature di lavoro;
• Aree comuni utilizzate dal lavoratore, comprese le attrezzature presenti (distributori automatici, stampanti ecc.).
Qualora si verifichi un caso Covid è prevista la sanificazione di tutti i luoghi di lavoro mediante impiego di ditta esterna specializzata e che uso prodotti registrati al Ministero della Salute ai sensi della Circolare del Ministero della Salute 5443 del 22/02/2020, nonché alla loro ventilazione.

15. Sorveglianza Sanitaria/Medico Competente
La sorveglianza sanitaria, anche in considerazione del ruolo preventivo ed informativo che la riveste, deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. Decalogo).
Vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia.
La sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio.
Nell’integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il Datore di Lavoro e delle RSU.
Il medico competente segnala all’istituto situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei lavoratori e l’istituto provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy.
Il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie. Il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e nella sorveglia sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori.
Il medico competente è stato coinvolto per le identificazioni dei soggetti con particolari situazioni di fragilità e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da COVID 19.
È raccomandabile che la sorveglianza sanitaria ponga particolare attenzione ai soggetti fragili anche in relazione all’età
Per il reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID19, il medico competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, effettua la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di verificare l’idoneità alla mansione”. (D.Lgs 81/08 e s.m.i, art. 41, c. 2 lett. e-ter), anche per valutare profili specifici di rischiosità e comunque indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.

Istruzioni per indossare correttamente la mascherina
1. Lavati accuratamente le mani con acqua e sapone; se non puoi lavarti le mani usa il gel sanificante a base alcolica;
2. Prendi la mascherina sempre dai lacci/elastici; evita di toccare la mascherina sulla superficie interna ed esterna;
3. indossa la mascherina e regola il nasello per rendere la mascherina aderente al naso.
RICORDA!
Una volta indossata, la mascherina deve diventare “off-limits”, cioè assolutamente intoccabile

Istruzioni per togliere correttamente la mascherina
1. Lavati accuratamente le mani con acqua e sapone; se non puoi lavarti le mani usa il gel sanificante a base alcolica;
2. Prendi la mascherina sempre dai lacci/elastici; evita di toccare la mascherina sulla superficie interna ed esterna;
3. Rimuovi la mascherina dagli elastici e buttala nell’apposito contenitore della spazzatura o appoggiala su una superficie pulita.
4. Lavati nuovamente le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica.

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