Tipologia: Protocollo condiviso di regolamentazione
Data: 21 luglio 2020 (rev. 5)
Comparti: P.A., Università di Siena
Fonte: www.unisi.it


Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti dell'Università di Siena (rev. 5 - 21 luglio 2020)

Premessa
Il presente documento è stato redatto tenendo conto di quanto previsto dal protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, dal Decreto Legge 16 maggio 2020 , n. 33, convertito con la legge 14 luglio 2020, n. 74, dalla Delibera della Giunta della Regione Toscana n. 731 del 18 maggio 2020, dal Decreto Legge del 19 maggio 2020, n. 34, dalla Circolare del Ministero della Salute del 22 maggio 2020, dalle Ordinanze della Regione Toscana n. 60 del 27 maggio 2020, n. 62 dell'8 giugno 2020 e n. 67 del 16 giugno 2020, dal DPCM 14 luglio 2020, dalle Linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 14 luglio 2020 [9 luglio] e dalle delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Siena, assunte nelle sedute rispettivamente del 23 e 26 giugno 2020 in merito alle Linee di indirizzo sul post-lockdown. Il protocollo qui contenuto mira a individuare le condizioni necessarie ad assicurare alle persone che a vario titolo frequentano gli ambienti dell'ateneo adeguati livelli di protezione attraverso specifiche misure di prevenzione finalizzate al contrasto e al contenimento del virus SARS-CoV-2.

1. Informazione
L'Università di Siena, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa chiunque entri in Ateneo sulle disposizioni delle Autorità in merito alle misure di contenimento dell'emergenza del COVID-19. Tali informazioni, oltre ad essere state inviate per mail a tutta la comunità universitaria, sono facilmente consultabili nella sezione dedicata nel portale di Ateneo, https://www.unisi.it/unisilife/notizie/coronavirus-2019-ncov-cosa-ce-da-sapere, in cui sono riportati gli atti governativi e regionali, le linee guida e le disposizioni interne assunte dagli Organi universitari.
Di seguito si richiamano le principali misure di prevenzione e contenimento che devono essere conosciute da tutti gli appartenenti alla comunità accademica dell'Università di Siena;
- è obbligatorio rimanere nel proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria;
- non è consentito l'ingresso in Ateneo in caso sussistano condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.); qualora dette condizioni si palesino successivamente all'ingresso, occorre dichiararlo tempestivamente al Rettore (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e informare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria;
- è obbligatorio rispettare tutte le disposizioni governative, della Regione Toscana e dell'Università di Siena negli edifici dell'ateneo (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, e tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene, con particolare riferimento alla minuziosa pulizia delle mani).
Negli ingressi degli edifici e nei luoghi maggiormente frequentati (portinerie, timbratrici per la rilevazione delle presenze, ingressi e corridoi delle aree di ricerca, biblioteche e tutti gli ambienti verosimilmente più frequentati) sono affissi appositi poster informativi, in lingua italiana e inglese prodotti dalle Autorità competenti (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, OMS, Regione Toscana, etc.).
Le informazioni riguardano:
- il decalogo con i principali comportamenti da adottare;
- l'attuazione del distanziamento sociale e il corretto uso delle mascherine;
- la corretta igiene delle mani, anche con gel alcolico;
- le istruzioni grafiche per il “corretto” lavaggio delle mani nei servizi igienici.
La cartellonistica potrà essere integrata con successive comunicazioni ritenute rilevanti ai fini delle misure di contenimento.

2. Accesso agli ambienti universitari
Per ogni edificio universitario è individuato un unico accesso. In caso di edifici con accessi multipli, l'ingresso da accessi diversi da quello indicato è severamente vietato.

  ENTRATA USCITA
Palazzo del Rettorato Banchi di Sotto, 55 Via San Vigilio
Palazzo Bandini Via Bandini, 25 Via Bandini, 25
Palazzetto dell'Economato (Via San

Vigilio n. 6

Via San Vigilio, 6 Via San Vigilio, 6
Presidio Mattioli Porta centrale dell'ingresso principale di via Mattioli, 10 Le 2 porte laterali dell'ingresso principale di via Mattioli, 10 + Uscita del parcheggio
Presidio San Francesco P.zza San Francesco, civico 7 Lato Parcheggio Porta Principale
Rimangono chiuse entrata civico 8 e altre entrate lato parcheggio
Presidio Pian de' Mantellini

- Porta

Laterina

Complesso didattico del Laterino Ingresso dal piazzale centrale (strada Laterina, 8) Uscita verso l'accesso su strada

Laterina, 2

Palazzo centrale Ingresso dal portone principale Uscita porte secondarie presenti sul retro
Complesso di Pian de' Mantellini Pian de' Mantellini, 44 Pian de' Mantellini, 44
Edificio Via

Mattioli n. 4

Entrata dal portone che si apre sul piazzale che si affaccia su via Mattioli, 4 Uscita dal portone che si apre sul piazzale che si affaccia su via Mattioli, 4
Presidio di

Arezzo —

Campus del

Pionta

Palazzina Uomini Ingresso lato B Uscita lato A (davanti al cancello)
Palazzina Donne Ingresso lato scale Uscita lato sala Teatro
Palazzina dell'Orologio Ingresso lato principale Uscita utilizzando porta

d'emergenza situata allo stesso piano

Palazzina Ex Ram Ingresso lato B Uscita lato A
Biblioteca Dall'ingresso principale all'edificio, una porta è dedicata agli accessi per le operazioni di prestito e restituzione dei documenti, un'altra porta all'accesso alla sala consultazione e un'altra porta all'uscita
Presidio San

Niccolò

Edificio centrale Porta sinistra

dell'ingresso principale al piano 1

Porta centrale piano 0

Porta del retro edificio — piano 0

Palazzina di Fisica Porta ingresso principale al piano 0 Porta lato nord (officina) piano 0
  Biblioteca Zona retro edificio - Esterno biblioteca: ingresso — porta sinistra e uscita porta destra
Presidio Le Scotte - Complesso didattico Accessi gestiti dalla AOUS
Presidio San Miniato Portineria principale Tutte le altre uscite
Presidio Polo

Umanistico

Palazzo San

Galgano

Portineria, via Roma, 47 Portineria, via Roma, 47
Presidio Polo

Umanistico

Palazzo

Fieravecchia

Via Fieravecchia, 19 Via Fieravecchia, 19
Presidio Polo

Umanistico

Palazzo Funaioli

Mazzi

Via Roma, 56 Via Roma, 56
Santa Chiara Via Valdimontone, 1 Via Valdimontone, 1
San Giovanni Valdarno — Centro di

Geotecnologie

Porta a destra lato nord di

via Vetri Vecchi, 34

Porta sinistra lato nord e porte

lato sud Via Vetri Vecchi, 34


Atteso lo scarso affollamento non si configurano problemi di esodo in caso di incendio e pertanto tutti i varchi secondari in entrata delle strutture sono interdetti.
Può essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5°C
In relazione all'obbligo di indossare specifici dispositivi di protezione individuale in ambienti comuni, in spazi chiusi in presenza di più persone e in spazi aperti quando, in presenza di più persone, non è garantito il mantenimento della distanza interpersonale, presso i punti di accesso degli edifici è disponibile un contingente di mascherine, a disposizione di coloro che ne risultino sprovvisti, da indossare secondo le prescrizioni stabilite dall'Ordinanza sopra citata.
Laddove necessario, è predisposta una segnaletica ben visibile per disciplinare gli spostamenti e i distanziamenti, gli accessi e le uscite, anche attraverso l'applicazione di nastri e segnali orizzontali sulla pavimentazione per guidare ai comportanti più corretti.
Deve privilegiarsi, ove possibile, l'utilizzo delle scale in luogo degli ascensori. Gli ascensori vanno utilizzati solo in caso di necessità e da 1 solo utente per volta.
Sono installate barriere fisiche “antirespiro” (pannelli in plexiglass) nelle zone considerate critiche per contatto diretto (ad es. front office) e laddove necessario sono posti sul pavimento degli indicatori visivi sul distanziamento necessario in caso di attesa in fila.
Nell'ipotesi in cui più persone si trovino in compresenza nella stessa stanza o laboratorio occorre distanziare le postazioni di lavoro e applicare la misura di mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
Le comunicazioni lavorative tra colleghi e utenza interna ed esterna e le riunioni di qualunque tipo devono avvenire prevalentemente con modalità telematiche o da remoto (G-Meet, mail, telefono, etc.); in caso di riunioni in presenza deve essere garantita la misura del distanziamento di almeno 1 metro tra le persone.
È necessario mantenere, per quanto possibile, una postazione di lavoro fissa e ridurre gli spostamenti all'interno e tra le strutture universitarie.

2.1 Gestione entrata e uscita dei dipendenti
Sono favoriti orari di ingresso e di uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, etc.).
L'ingresso nell'ateneo è consentito solo a chi indossa la mascherina protettiva, che copra naso e bocca. In considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un errato impiego dei guanti monouso, il loro impiego, fatti salvi i casi di rischio specifico associati alla mansione, è da considerarsi obbligatorio solo quando non sia possibile un'immediata detersione delle mani. La frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti dell'attività lavorativa.
A ogni entrata/uscita è garantita la presenza di dispenser distributori igienizzante alcoolico per le mani, di mascherine. Sono inoltre presenti contenitori chiusi dove poter smaltire mascherine chirurgiche e materiale monouso utilizzato.

2.2. Modalità di accesso dei fornitori esterni
Per l'accesso di fornitori esterni sono individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con quanti lavorano e studiano in ateneo.
Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi e non accedere agli uffici senza autorizzazione. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore deve attenersi alla rigorosa distanza di 1 metro.
Deve essere limitata al massimo la presenza di visitatori.
Il personale dell'operatore economico appaltatore che esegue la prestazione di lavori, servizi o fornitura presso i locali di pertinenza dell'Università di Siena ha l'obbligo di rispettare i divieti e le limitazioni imposti da tutte le disposizioni adottate ai fini di prevenire e ridurre la propagazione del contagio da COVID-19. La prosecuzione delle attività lavorative può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. A tale fine, il presente protocollo è inoltrato a tutti gli appaltatori il cui personale frequenta gli ambienti dell'Università di Siena.
I presìdi di protezione adottati dall'Ateneo (mascherine e gel alcolico) sono messi a disposizione anche del personale dell'appaltatore, che per l'espletamento della commessa deve accedere negli edifici universitari, e dei visitatori qualora ne risultino sprovvisti.

3. Pulizia e sanificazione degli ambienti universitari
3.1 Pulizia ordinaria

Per la pulizia e la sanificazione si fa riferimento alla circolare 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.
Per “pulizia” si intende la detersione con soluzione di acqua e detergente.
Per “sanificazione” si intende la decontaminazione o abbattimento del carico virale con apposite soluzioni disinfettanti - riferimento UNI 10585: 1993.
La pulizia/sanificazione e la disinfezione possono essere svolte separatamente o essere condotte con un unico processo utilizzando prodotti che hanno duplice azione; è importante rimuovere lo sporco o i residui di sporco che possono contribuire a rendere inefficace l'intero processo.
La sanificazione può essere svolta tramite le normali metodologie di pulizia utilizzando prodotti quali etanolo a concentrazioni pari al 70% ovvero i prodotti a base di cloro a una concentrazione di 0,5% (per i servizi igienici) e 0,1% (per tutte le altre superfici) di cloro attivo o ad altri prodotti disinfettanti ad attività virucida, concentrandosi in particolare sulle superfici toccate più di frequente.
In applicazione di quanto sopra:
- se i locali non sono stati occupati da almeno 10 giorni, per riaprire l'area sarà necessaria solo la normale pulizia ordinaria;
- la maggior parte delle superfici e degli oggetti necessita solo di una normale pulizia ordinaria;
- è assicurata la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago;
- è garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, in tutti gli ambienti di lavoro;
- è garantito quanto più possibile il ricambio dell'aria, arieggiando gli ambienti sia durante sia dopo l'uso dei prodotti per la pulizia - soprattutto se si utilizzano prodotti disinfettanti/detergenti potenzialmente tossici — ed evitando o limitando l'utilizzo di detergenti profumati, in quanto, nonostante la profumazione, aggiungono inutilmente sostanze inquinanti e degradano la qualità dell'aria all'interno degli ambienti chiusi;
- sono rimossi materiali morbidi e porosi (es. tappeti) per ridurre i problemi di pulizia e disinfezione
- è tenuta apposita registrazione cartacea delle attività di pulizia e sanificazione, mediante compilazione quotidiana di:
- un modello di autodichiarazione periodica di sanificazione, da produrre dall'impresa appaltatrice del servizio di pulizia all'amministrazione universitaria, completa del riepilogo di tutte le strutture trattate;
- un modello di piano operativo per la registrazione delle attività di sanificazione svolte quotidianamente dagli operatori dell'impresa appaltatrice del servizio di pulizia, da apporre in ogni struttura universitaria e da tenere a disposizione degli organi di controllo.
- devono essere correttamente seguite, dagli addetti che svolgono le attività di pulizia quotidiana degli ambienti (spolveratura e spazzamento ad umido o con panni cattura-polvere, lavaggio, disinfezione, ecc.) le procedure, i protocolli e le modalità, nonché dev'essere da essi adottato l'uso di DPI.
Nello specifico:
- le pulizie degli ambienti/aree sono svolte con cadenza quotidiana e riguardano particolarmente le superfici toccate più di frequente;
- sono utilizzati panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con detergenti professionali, facendo attenzione al corretto utilizzo per ogni superficie da pulire;
- detti panni devono essere lavati e sanificati presso le lavatrici presenti presso le sedi, secondo la procedura di utilizzo delle lavatrici stesse, che riporta i prodotti utilizzati e la temperatura di lavaggio e sanificazione e che dà garanzia che la lavatrice venga attivata e fatta funzionare solo in presenza costante di personale dell'impresa;
- devono essere utilizzate le macchine per la pulizia dei pavimenti, laddove presenti presso le sedi.
- per la pulizia ordinaria degli ambienti è impiegato, dal 17 marzo 2020, l'utilizzo di prodotti a elevata azione disinfettante indicati come presidi medici chirurgici (specificatamente “Detaclor” di Kemika s.p.a., reg.ne 20444 Min. Sal.).
Il prodotto messo a disposizione per la sanificazione delle superfici è un presidio medico-chirurgico a base di cloro attivo da sodio ipoclorito che anche nelle normali condizioni di utilizzo prevede la necessità di adottare alcune precauzioni:
- utilizzare su superfici lavabili e non impiegare su poliammide, acciaio di bassa lega, ferro e metalli in genere;
- non utilizzare in combinazione con altri prodotti, specialmente acidi (possono formarsi gas pericolosi quali cloro);
- tenere la sostanza lontano dagli scarichi idrici;
- durante l'impiego indossare i guanti protettivi;
- evitare gli schizzi di prodotto su indumenti; si ricorda che l'ipoclorito di sodio può rovinare
(macchiare) permanentemente i capi;
- evitare il contatto con gli occhi e di respirare i vapori/gli aerosol del prodotto;
- in caso di rilascio accidentale di abbondanti quantitativi di prodotti, ventilare l'area e rimuovere tutte le possibili fonti di accensione e di calore;
- la procedura di sanificazione, effettuata mediante un passaggio giornaliero (2 passaggi, per il Presidio delle Scotte) da parte di un'unità di personale dedicata (2 unità, per il Presidio di San Miniato), con l'impiego di Antisapril o equipollente presidio medico-chirurgico, è mirata in particolare agli oggetti e superfici di uso frequente (es. porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti) presenti negli spazi di uso comune e nei punti di front office.
- con più specifico riguardo alla destinazione degli spazi, inoltre:
Aule per la teledidattica e exam rooms
Le aule utilizzate per la registrazione o la trasmissione delle lezioni in teledidattica e le exam rooms sono sanificate almeno una volta al giorno.
Punti di front office
Ogni punto di front office è dotato di disinfettante per le superfici.
A fine turno, il personale universitario disinfetta le superfici orizzontali e verticali del punto di front office utilizzando il suddetto disinfettante.
Questi ambienti sono sottoposti, da parte della ditta appaltatrice del servizio di pulizie, a sanificazione 1 volta al giorno, aumentabile fino a 2 volte al giorno nel caso si registri una particolare pressione dell'utenza sul punto di front office.
Le aree esterne richiedono una normale pulizia ordinaria e non richiedono disinfezione (non è dimostrato che spruzzare il disinfettante sui marciapiedi e nei giardini riduca il rischio di COVID-19 per il pubblico, mentre rappresenta un grave danno per l'ambiente e il comparto acquatico). Fanno eccezione i tavoli posti in aree esterne e destinati agli utenti, per i quali si dovranno seguire le normali procedure di sanificazione.

3.2 Pulizia straordinaria
Va tenuto in considerazione il fatto che i coronavirus, quale lo stesso SARS-CoV-2, possono persistere su superfici inanimate fino diversi giorni in dipendenza della matrice/materiale, della concentrazione, della temperatura e dell'umidità, anche se non è accertato vi persistano in forma vitale.
Ciò premesso:
- nel caso in cui si verifichi la presenza di una persona con COVID-19 all'interno dei locali dell'Università, e non possa essere interdetto l'ingresso all'interno del/degli ambiente/i interessati per il tempo necessario alla scomparsa naturale delle forme infettanti del virus, si procede alla loro pulizia e alla sanificazione, intesa come attività che riguarda il complesso di procedure e di operazioni atte a rendere salubre un determinato ambiente mediante interventi di detergenza e successiva disinfezione secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla loro ventilazione;
- nel caso in cui si verifichi la presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all'interno di un edificio, e non possa essere interdetto l'ingresso all'interno del/degli ambiente/i interessati per un tempo minimo di almeno 9 giorni, è altresì necessario procedere alla sanificazione dell'ambiente, nonché alla sua ventilazione.
La sanificazione della stanza/area deve essere eseguita secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute (pulizia con acqua e sapone e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% e con alcool etilico al 70% per superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio), a opera di ditte specializzate che effettuino l'intervento nel più breve tempo possibile e rilascino le relative certificazioni di corretta sanificazione.

3.3 Sanificazione impianti trattamento d'aria
Gli impianti di ventilazione e climatizzazione, siano essi centralizzati per edificio o porzione di esso o portatili, sono stati tutti mantenuti disattivati fino al completamento delle necessarie operazioni di pulizia/manutenzione ordinaria e di sanificazione secondo specifico protocollo.
Il protocollo attuato ha tenuto in considerazione le indicazioni precipue per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor e/o ambienti interni di strutture non sanitarie e per gli impianti di ventilazione/climatizzazione riportate nei Rapporti dell'Istituto Superiore di Sanità; nel caso specifico i rapporti ISS COVID-19 n. 5/2020, n. 25/2020 e n. 33/2020.
Le indicazioni operative di sanificazione, sono inoltre coerenti con quanto previsto dai Titoli IX e X del D.lgs. 81/08 s.m.i., che costituisce un riferimento per supportare la gestione integrata del rischio connesso all'attuale pandemia, in riferimento ad ogni sistema aziendale.
Tutte le operazioni di pulizia e sanificazione sono state effettuate da ditta specializzata dotata di personale qualificato e mediante l'utilizzo di prodotti professionali e caratterizzati come presìdi medico chirurgici.
La ditta incaricata ha rilasciato apposita attestazione di avvenuta pulizia e sanificazione secondo indicazioni dei protocolli e delle norme tecniche di prevenzione della trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2.
Rimane comunque importante la ventilazione naturale degli ambienti mediante l'apertura delle finestre operazione che deve essere favorita quanto più possibile in modo da garantire un buon ricambio d'aria, avendo l'accortezza di mantenere chiuse le porte interne all'edificio onde limitare il ricircolo dell'aria tra ambienti adiacenti.

3.4 Gestione dei rifiuti
Tutto il materiale monouso (pellicola, guanti, ecc.) utilizzato dopo aver svolto le seguenti attività:
- di teledidattica,
- di esami in presenza,
- di front office,
deve essere gettato all'interno degli appositi contenitori per lo smaltimento, che sono disponibili sul posto.
Detti contenitori per la raccolta, il conferimento e lo smaltimento del materiale monouso utilizzato sono di materiale plastico, di colore grigio (che contraddistingue il rifiuto “indifferenziato”) e preferibilmente di tipo chiuso, con apertura comandata da pedale.
Tutto il materiale monouso utilizzato durante il turno lavorativo nei laboratori deve essere gettato nei contenitori dedicati al codice CER 180103 laddove presenti. In caso di assenza del suddetto codice CER il materiale, ad eccezione delle mascherine potrà essere gettato nel contenitore contrassegnato dal codice CER 150202 mentre per le mascherine dovranno essere utilizzati i contenitori posti all'uscita degli edifici.

4. Dispositivi di protezione e misure igieniche personali
In tutti gli edifici universitari sono presenti mascherine e dispenser di gel alcolico per la detersione delle mani a disposizione di coloro che fanno ingresso nei locali dell'ateneo (personale, studenti, visitatori, etc.). Il gel per la detersione delle mani è prodotto dal Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia in maniera concordata con l'analoga produzione presso la Farmacia ospedaliera dell'AOUS e secondo le indicazioni dell'OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf).

I servizi igienici sono regolarmente riforniti di sapone per garantire l'igiene personale; in tali locali sono affissi cartelli di informazione per un corretto lavaggio delle mani.
Negli ambienti universitari, attrezzature e strumenti di studio e di lavoro possono passare di mano in mano solo previa sanificazione delle parti in contatto con il lavoratore, mediante detersione con etanolo a concentrazioni pari al 70% o altri prodotti disinfettanti ad attività virucida.
In caso di utilizzo di documenti cartacei che necessitano di essere condivisi tra più persone, tra un passaggio e l'altro devono decorrere almeno 3 ore.
La richiesta di approvvigionamento di mascherine e gel deve essere avanzata al Presidio di competenza e per le strutture prive di Presidio al Servizio di Prevenzione e Protezione tramite mail: ***@unisi.it
Si ricorda che le mascherine non costituiscono dispositivi di protezione individuali. Qualora per la natura delle attività di lavoro o ricerca occorrano dispositivi di protezione individuali, questi - ai sensi dell'art. 16, co. 4 del Regolamento per il miglioramento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro dell'università di Siena¹ -sono a carico delle strutture dipartimentali.
Nei paragrafi successivi sono indicate le misure per il contenimento del COVID-19 suddivise per singola attività.

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¹ https://www.unisi.it/node/953


4.1 Attività di front office
Le attività di front office svolte in molteplici strutture (presidi, biblioteche, uffici didattica e studenti, divisione relazioni internazionali, URP, etc.) devono essere effettuate il più possibile con modalità “a distanza” (in remoto). Per i casi in cui è impossibile svolgere l'attività di front office da remoto, i responsabili delle strutture devono individuare soluzioni organizzative affinché sia individuato un unico punto di front office e siano attivate procedure che evitino gli assembramenti (es: attività su appuntamento) e garantiscano il rispetto del mantenimento del distanziamento sociale (almeno 1 metro) tra gli utenti (es: strisce distanziatrici a pavimento). Per far fronte a queste evenienze tutti i front office sono comunque provvisti di barriere in materiale trasparente (es: polimetilmetacrilato, policarbonato) utili a garantire una protezione adeguata degli operatori e degli utenti. Ogni punto di front office è dotato di:
- mascherine chirurgiche;
- gel alcolico per la detersione delle mani,
- disinfettante per superfici;
- apposito bidone per lo smaltimento del materiale monouso utilizzato.
Le mascherine sono messe a disposizione anche dell'utenza e/o dei visitatori qualora ne siano sprovvisti.
A fine turno il personale universitario deve disinfettare le superfici orizzontali e verticali (del punto di front office).
In caso di uso promiscuo di computer o altra attrezzatura, tali device devono essere puliti con il disinfettante per superfici e devono essere coperti con la pellicola; a fine turno il personale deve avere cura di gettare la pellicola nell'apposito contenitore del materiale monouso.

4.2. Attività di didattica
4.2.1 Lezioni

L'attività didattica è effettuata a distanza attraverso gli strumenti della teledidattica.
Le aule dedicate alla teledidattica devono avere la seguente dotazione minima di dispositivi protezione:
- flacone da 1 litro di gel a base alcolica per la pulizia delle mani;
- disinfettante per superfici;
- pellicola trasparente per la copertura dei device utilizzati in modo promiscuo;
- guanti monouso in lattice anche per la copertura del microfono utilizzato durante la teledidattica;
Per tutte la altre situazioni (es: registrazione lezioni, supporto per piattaforme, ecc.) l'attività deve essere effettuata da remoto o attraverso il distanziamento sociale; qualora non possano essere garantite tali misure, i soggetti coinvolti (max 2 unità: docente e tecnico informatico) devono obbligatoriamente indossare il Facciale Filtrante P2 (FFP2) e gli occhiali di protezione (messi a disposizione dall'Ateneo) per il tempo necessario a svolgere l'attività lavorativa che comporta la presenza contemporanea.

4.2.3. Esami
Gli esami di profitto scritti e gli esami di laurea sono svolti in modalità telematica.
Qualora siano organizzati esami di profitto orali in presenza, il docente deve informare il Presidio di riferimento il quale individuerà l'aula in cui sarà svolta la prova di esame. Gli studenti dovranno essere convocati in orari scaglionati e le convocazioni dovranno essere tempestivamente comunicate al presidio.
L'accesso all'aula ove si svolge l'esame è consentito soltanto al/i docente/i membro/i della commissione e allo/a studente/essa che deve sostenere l'esame, previa sanificazione delle mani con gel a base alcolica. La partecipazione di altre persone in qualità di osservatori non è consentita salvo eccezionali e specifiche motivazioni da far presente nel momento della prenotazione dell'esame. Lo svolgimento dell'esame è trasmesso in via digitale, sia per consentire ai commissari l'eventuale partecipazione in remoto, sia per consentire a eventuali altri studenti di assistere allo stesso.
La postazione dello/a studente/essa deve essere posizionata almeno a 2 metri da quella del/i docente/i. Lo studente può togliere la mascherina durante lo svolgimento dell'esame, avendo cura di indossarla non appena terminata la prova.
Le aule dedicate a esame in presenza sono sanificate quotidianamente, devono essere arieggiate per almeno 10 minuti tramite l'apertura delle finestre a porte chiuse dopo ogni prova e devono avere la seguente dotazione minima di dispositivi di protezione:
- flacone da 1 litro di gel a base alcolica per la pulizia delle mani;
- guanti monouso in lattice per la copertura del microfono se prevista l'utilizzazione durante l'esame;
- pellicola trasparente per la copertura dei device universitari se previsto il loro impiego durante l'esame.
Per agevolare lo svolgimento degli esami svolti in modalità telematica di studenti che dovessero avere difficoltà di connessione presso i propri domicili in Siena o in Arezzo, sono previste, per ciascun plesso, exam rooms, il cui utilizzo (di norma singolo) deve essere richiesto dal/la singolo/a studente/essa al momento dell'iscrizione all'appello allo scopo di coordinare le azioni con il presidio di riferimento e di dare idonea informazione agli organismi di vigilanza sugli spostamenti delle persone. Le exam rooms sono provviste degli stessi presìdi delle aule dedicate alla teledidattica e in esse devono essere seguite le medesime procedure.

4.3. Attività di ricerca
Il responsabile dell'attività di ricerca deve attuare le misure di prevenzione e protezione sotto riportate per il/i laboratorio/i e il gruppo di ricerca da lui diretto:
- al fine di limitare la circolazione delle persone, organizzare le attività, anche attraverso turnazioni, in modo tale che il numero delle persone contemporaneamente presenti in ciascun laboratorio consenta il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, e preferibilmente 1,8 metri;
- stabilire l'obbligo di:
a) avere a disposizione mascherina chirurgica e indossarla in presenza di altre persone;
b) indossare guanti monouso in caso di utilizzo promiscuo delle attrezzature;
laddove necessario, considerata la natura delle attività:
c) indossare occhiali di protezione in policarbonato o materiale similare;
Nei casi in cui eccezionalmente non possa essere garantito il distanziamento di 1 metro, il responsabile dell'attività di ricerca deve attuare le seguenti misure di prevenzione e protezione a tutela dei presenti nel laboratorio:
- stabilire l'obbligo di indossare il Facciale Filtrante P2 (FFP2) senza valvola di espirazione e occhiali di protezione o in alternativa la visiera di protezione e mascherina chirurgica;
Nei pressi del laboratorio deve essere presente il gel a base alcolica per la pulizia delle mani.
Il personale prima di iniziare l'attività in laboratorio deve:
- detergere le mani con il gel alcolico;
- indossare i DPI come indicato sopra;
I facciali filtranti P2 (FFP2) devono essere cambiati ogni 4 ore se utilizzati in modo continuativo.
All'interno del laboratorio deve essere presente il contenitore per gettare tutto il materiale monouso utilizzato durante il turno lavorativo.
Alla fine dell'attività il personale deve disinfettare le superfici (banconi, cappe, piani di lavoro, etc.) con il presidio medico chirurgico messo a disposizione.

4.3.1. - Laboratori “a cielo aperto”
Le attività di didattica e di ricerca che si svolgono “sul campo” possono essere condotte con il rigoroso rispetto delle misure di distanziamento fisico e dell'adozione delle misure di protezione (mascherine o visiere) qualora non sia possibile mantenere la distanza di almeno 1 mt.
Gli strumenti e attrezzature necessari per le attività devono essere puliti e disinfettati a ogni cambio di utente; in ogni caso deve essere garantita un'adeguata disinfezione a ogni fine giornata. Qualora la specifica attività o attrezzatura preveda l'utilizzo frequente e condiviso da parte di più soggetti, è necessario procedere alla pulizia e disinfezione frequente delle mani o dei guanti.
Per quanto attiene al raggiungimento del laboratorio a cielo aperto si raccomanda l'utilizzo di mezzi che consentano un adeguato distanziamento tra i viaggiatori, rimandando alle indicazioni di sicurezza previste nel paragrafo 4.7.
Qualora per le attività da condurre nei laboratori a cielo aperto si renda necessario il pernottamento occorre rivolgersi a strutture ricettive che rilascino un'autodichiarazione con cui attestino di aver adottato il protocollo di sicurezza contenente le misure anti-Covid-19.
Si ricorda che nel caso in cui le attività di laboratorio a cielo aperto siano commissionate da soggetti terzi rispetto all'Università, questi ultimi dovranno comunicare l'aggiornamento del documento di valutazione dei rischi interferenti con le specifiche previsioni sulle misure di prevenzione e protezione relative all'emergenza Covid-19.
Per approfondimenti sugli adempimenti da osservare in caso di organizzazione di laboratori a cielo aperto si rimanda al “Manuale operativo” in cui sono previsti le procedure, gli approfondimenti e la modulistica: https://www.unisi.it/ateneo/lavorare-unisi/salute-e-sicurezza/servizio-di-prevenzione-e-protezione/gestione-di-un

4.4 Attività amministrativa
Le attività amministrative sono svolte prioritariamente secondo le modalità di lavoro agile. Qualora dai responsabili di struttura siano programmate attività lavorative con presenza in sede ai sensi della DDG rep n. 1617/2020 del 12 giugno 2020, il lavoratore deve avere a disposizione una mascherina che deve essere indossata per accedere agli spazi comuni e per tutto il turno lavorativo, salvo il caso in cui l'attività sia svolta “in solitario”.
Nel caso in cui due o più lavoratori devono necessariamente svolgere la propria attività nel medesimo locale il responsabile della struttura individua delle soluzioni organizzative degli ambienti al fine di garantire la minima distanza tra le postazioni di lavoro di 1,8 m; se ciò non fosse realizzabile le singole postazioni lavoro vengono dotate di pannelli di protezione/separazione come già indicato per i front-office. Laddove, per la natura dell'attività, non possa comunque essere garantito il distanziamento sopra indicato sarà obbligatorio per il personale coinvolti indossare il Facciale Filtrante P2 (FFP2).

4.5 Attività di biblioteca
L'attività di prestito librario per gli studenti e per il personale universitario e l'attività di consultazione in sala lettura possono essere svolte secondo le seguenti procedure:
- gli ingressi in biblioteca devono avvenire previo appuntamento e seguendo un percorso di accesso e uscita predeterminato;
- è obbligatorio l'uso delle mascherine;
Gli ingressi negli spazi di lettura posti nei giardini possono avvenire secondo le seguenti procedure:
- gli ingressi devono avvenire previo appuntamento e seguendo un percorso di accesso e uscita predeterminato;
- è obbligatoria la frequente sanificazione delle mani e l'uso della mascherina nel caso non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale.
A tale fine, deve essere indicato il percorso d'ingresso all'utenza per garantire il distanziamento di sicurezza di 1 metro e all'ingresso della biblioteca sono a disposizione dell'utenza i seguenti dispositivi:
- mascherina chirurgica;
- gel alcolico.
Nei punti in cui viene effettuato il servizio di prestito sono installati gli schermi di protezione/separazione; è a disposizione del personale della biblioteca il disinfettante per le superfici che deve essere utilizzato a fine turno come indicato precedentemente per le attività di front office. Sono altresì presenti contenitori dove poter posizionare i libri sia in ingresso che in uscita garantendo sempre il distanziamento tra l'utenza e il personale universitario.
In caso di uso promiscuo di computer o altra attrezzatura dovranno essere utilizzate le stesse procedure indicate precedentemente per i front-office.
Tutto il materiale librario in ingresso (forniture esterne, libri in ingresso dal prestito, ecc.) dovrà essere messo “in quarantena” in apposito locale separato ed aerato per almeno 3 giorni, a decorrere dall'ultimo contatto da parte di esterni.

4.6 Attività particolari (giardinieri e stabularisti)
Per i giardinieri sono individuati programmi di lavoro affinché effettuino attività prevalentemente all'aperto e in solitario. Nelle operazioni in cui i giardinieri sono esposti a polvere è per loro obbligo utilizzare i Facciali Filtranti P2/P3, così come per quelle operazioni in cui non sia possibile garantire il distanziamento sociale (es: spostamento delle piante dalle serre). Durante tutto il turno lavorativo i
giardinieri hanno comunque sempre a disposizione mascherine chirurgiche e il gel alcolico per la detersione delle mani.
Evitare, se possibile, l'uso promiscuo di trattorini o macchine semoventi quali escavatori; preliminarmente effettuare la pulizia e la disinfezione delle superfici delle attrezzature.
Relativamente alla sanificazione degli spogliatoi presenti all'Orto Botanico per i giardinieri, è adottata la seguente procedura:
- sanificazione ogni mattina degli spogliatoi e delle docce da parte dell'impresa appaltatrice del servizio di pulizia;
- sanificazione da parte della persona che ha fatto la doccia (per prima o dopo il passaggio della ditta) che spruzza sul piatto doccia e sulle mattonelle lo stesso prodotto utilizzato dell'impresa appaltatrice del servizio di pulizia;
- eventuale sanificazione da parte della persona che si deve fare la doccia con la stessa modalità del punto precedente.
Alla fine del turno la sanificazione verrà fatta nuovamente la mattina successiva dell'impresa appaltatrice del servizio di pulizia.
Sarà messo a disposizione un contenitore con il prodotto che verrà rabboccato dall'impresa stessa ogni mattina.
Gli stabularisti, considerata l'attività svolta che necessita di particolari protezioni, dispongono di i dispositivi e i materiali per la detersione personale necessari anche per il contenimento da COVID-19. A fine turno lavorativo hanno comunque l'obbligo di utilizzare la mascherina chirurgica mantenendo il distanziamento di almeno 1 metro.

4.7 Utilizzo dei mezzi di trasporto
I mezzi di trasporto dell'Università sono di norma utilizzati “in solitario”.
Per gli autisti è obbligatorio indossare la mascherina chirurgica. All'interno del mezzo è presente un prodotto sanificante da utilizzare sul volante prima e dopo l'utilizzo. È inoltre obbligatorio utilizzare i sistemi di copertura monouso del sedile lato guidatore.
In casi eccezionali per cui occorra utilizzare il mezzo di trasporto da più persone, è obbligatorio rispettare la distanza di sicurezza fra i passeggeri.

4.8 Gestione degli spazi comuni
L'accesso agli spazi comuni è contingentato, con la previsione di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone.
Gli spazi dotati di finestre, balconi o aperture verso l'esterno, sono regolarmente arieggiati in modo da garantire un buon ricambio d'aria che deve essere favorito quanto più possibile.
È garantita la pulizia giornaliera.
Oggetti e superfici toccate più di frequente presenti negli spazi di uso comune (es. porte, maniglie, corrimano, interruttori di luce, tastiere di ascensori, tastiere e superfici di distributori di bevande e snack, stampanti comuni, piani dei front office, etc.) sono sanificati quotidianamente con appositi panni in microfibra e detergente disinfettante per superfici (impiego di presidio medico-chirurgico a base cloro attivo da sodio ipoclorito).
I bar-tavola calda interni alle sedi, laddove presenti, rimarranno chiusi fino al momento in cui le norme appositamente emanate per il contenimento dell'emergenza epidemiologica non permetteranno la ripresa delle attività del corrispondente settore merceologico. Ciò, fatta eccezione per il bar-tavola calda presente presso la sede di Arezzo - Campus del “Pionta”, limitatamente al servizio di mensa ivi somministrato in regime di appalto affidato dall'Azienda Regionale per il D.S.U. della Toscana, al cui corrispondente protocollo di pari oggetto del presente, pertanto, si fa qui rimando.

5. Organizzazione del lavoro
5.1 Lavoro agile come forma ordinaria di svolgimento dell'attività lavorativa

Il lavoro agile rappresenta la forma ordinaria di svolgimento delle prestazioni lavorative del personale tecnico amministrativo, ivi incluso il personale universitario tecnico amministrativo convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale operante presso i locali dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, fatto salvo, per quest'ultima categoria di personale, il previo parere del Responsabile della Struttura ospedaliera di propria assegnazione o della direzione sanitaria o del responsabile dell'UOC politiche e gestione risorse umane dell'AOUS.

5.2 Presenza in servizio
La presenza in servizio è richiesta:
a) per il supporto ai servizi essenziali resi dai Presidi e dalle Biblioteche nei termini indicati dagli Organi di governo;
b) per i servizi di supporto alla ricerca, nei limiti delle attività individuate dai Direttori di Dipartimento;
c) in casi di necessità per attività indifferibili da svolgere in presenza individuati dal Responsabile di Struttura, e comunque con l'indicazione di non più di una persona per stanza salvo che le dimensioni delle stanze stesse permettano il rispetto delle opportune misure di distanza (c.d. distanziamento sociale);
La presenza del personale nei casi di cui al punto a) nei Presidi e nelle Biblioteche viene organizzata dai Responsabili di riferimento ricorrendo alla definizione di un contingente numerico giornaliero che dovrà essere in servizio per garantire la funzionalità dei processi e dei servizi essenziali già indicati nella Disposizione D.G. Rep. n. 865/2020, Prot. n. 53573 dell’11/03/2020, e per il quale sia richiesta la presenza fisica. È altresì possibile la presenza qualora siano programmate dai responsabili di struttura attività lavorative di servizio in sede ai sensi della DDG rep n.1617/2020 del 12 giugno 2020.

5.3 Servizio al pubblico e all'utenza interna
Il servizio al pubblico e all'utenza interna viene erogato con modalità da remoto in regime di lavoro agile o in presenza, ma sempre attraverso servizi informatici o telefonici, eventualmente prevedendo un tempo massimo entro il quale rispondere alle richieste degli utenti (per es. 24/48 ore dalla richiesta).
In caso di impossibilità a garantire il servizio al pubblico esterno con la modalità di lavoro agile, l'erogazione avviene per mezzo di appuntamenti cadenzati in sede, sempre con la garanzia che il personale, per adempiere alle proprie attività lavorative, sia dotato di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) e di barriere di contenimento per il contrasto della diffusione del virus SARS-COV-2 negli ambienti di lavoro. In tali casi gli accessi devono essere organizzati in maniera scaglionata, anche per mezzo di prenotazioni e appuntamenti, assicurando modalità di fruizione contingentata, nel rispetto delle opportune misure di sicurezza e distanza.
Nelle aree di attesa è a disposizione la soluzione idro-alcolica per l'igiene delle mani.

5.4 Personale “fragile”
Il personale affetto da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita o il personale con familiare nelle stesse condizioni di salute, dietro presentazione di certificato medico, non rientra nei casi per i quali è possibile prevedere una necessità di presenza e continua a prestare la propria attività esclusivamente con modalità di lavoro agile.

5.5 Flessibilità oraria
La misura della flessibilità oraria in ingresso e in uscita vale esclusivamente nei giorni di presenza in sede anche al fine di evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, corridoi, etc.).
La flessibilità consiste nella possibilità di entrata dalle 8:00 fino alle 10:00 e nella massima flessibilità in uscita (oltre il limite dei 30 minuti di cui alle “Regole di Ateneo in materia di orario di lavoro”), nell'ambito degli orari di servizio delle Strutture e nel rispetto delle esigenze di funzionalità della struttura definite dal Responsabile della struttura, sulla base delle indicazioni del Dirigente di riferimento.

5.6 Orario di servizio delle Strutture e apertura al pubblico
L'orario di servizio settimanale delle strutture universitarie, con apertura dal lunedì al venerdì, è fissato dalle ore 8:00 alle ore 17:00 con eccezione del Palazzo del Rettorato - Palazzo Bandini - Palazzetto dell'Economato (Via San Vigilio n.6) che resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 14:00.
Eventuali esigenze particolari e adeguatamente motivate, principalmente legate al regolare svolgimento dell'attività di ricerca, che richiedano un orario di apertura della Struttura prolungato, possono essere comunicate dai Direttori di Dipartimento al Direttore generale, il quale, acquisito il parere dei Responsabili di Presidio, autorizza l'estensione dell'orario pomeridiano del Presidio stesso fino alle 20:00.
I servizi al pubblico sono erogati da remoto, in modalità di lavoro agile o attraverso servizi informatici o telefonici.

5.7 Svolgimento di attività di supporto alla ricerca, dello Stabulario e dell'Orto botanico
I Direttori di Dipartimento, nel caso sia necessaria la presenza del personale presso le strutture dipartimentali, organizzano le attività tecniche di supporto alla ricerca nei Dipartimenti nel rispetto delle raccomandazioni relative alle distanze di sicurezza anche attraverso il ricorso a turnazioni e continuando ad avvalersi, ove possibile, della modalità di lavoro agile.
L'attività svolta nello stabulario centralizzato del Polo Scientifico di San Miniato viene programmata in accordo tra la Presidente dell'Organismo per il benessere degli animali dell'Università di Siena e il Responsabile del Presidio San Miniato, informando il Direttore generale, per le attività funzionali alla tutela e al benessere degli animali; analoga procedura si adotta, in accordo tra i direttori dei dipartimenti e i responsabili dei presidi interessati, per gli esperimenti non differibili, tra cui soprattutto quelli connessi con il fronteggiamento dell'emergenza COVID-19, nonché la cura di animali e piante e la manutenzione delle colture cellulari e della strumentazione.
Le attività relative alle cure di piante svolte nell'Orto Botanico vengono organizzate in accordo tra il Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e il Responsabile del Presidio Pian de' Mantellini- Porta Laterina, informando il Direttore generale.

5.8 Servizi bibliotecari
I Servizi bibliotecari, ivi incluso il supporto all'e-learning, sono garantiti secondo le indicazioni del Dirigente dell'Area di riferimento e contenute nel Vademecum di Ateneo dei servizi bibliografici per il supporto alla didattica e alla ricerca.
L'apertura delle biblioteche è stabilita dal lunedì al venerdì, secondo l'orario pubblicato sul sito del Sistema Bibliotecario di Ateneo: http://www.sba.unisi.it/.

5.9 Spostamenti casa-lavoro
È essenziale evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa (commuting), con particolare riferimento all'utilizzo del trasporto pubblico. Per tale motivo sono incentivate forme di trasporto verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori e l'uso del mezzo privato.

5.10 Riunioni e attività di formazione
Sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto, e comunque è garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale in caso di riunioni in presenza.
Ogni attività di formazione è effettuata a distanza mediante collegamenti da remoto.

6. Servizio di sorveglianza sanitaria
6.1 Medico Competente e sorveglianza sanitaria

In ottemperanza al DPCM del 26 aprile 2020 la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi non deve essere interrotta. Tuttavia, considerando che la visita medica rappresenta un rischio di contagio reciproco per l'accertata e non indifferente prevalenza di positivi asintomatici, la Circolare del Ministero della Salute n. 14915 del 29 aprile 2020 indica come le visite mediche periodiche possano essere differibili in epoca successiva al 31 Luglio 2020. Pertanto, in questo periodo sono privilegiate le visite preventive (in particolare in assunzione), a richiesta del lavoratore e al rientro da malattia superiore a 60 giorni.
Per quanto riguarda l'introduzione di eventuali mezzi diagnostici quali i test sierologici, il Medico Competente applica le indicazioni delle Autorità Sanitarie e degli Organi Competenti, nel rispetto delle normative Nazionali e Regionali.
I lavoratori che ritengano di essere in condizioni di particolare fragilità (“persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita” ai sensi del DPCM 8.03.2020 Art. 3, comma 1, lettera b) sono invitati a inviare richiesta di visita medica di cui all'art, 41 co. c, lett. C del D.Lgs. 81/08 (visita medica a richiesta del lavoratore). Sarà cura del Medico Competente valutare caso per caso in base alla documentazione sanitaria prodotta, provvedendo, nelle situazioni che riterrà opportune, a comunicare un parere al Rettore affinché questi possa provvedere alla loro tutela nel rispetto della privacy.
Il lavoratore risultato positivo al COVID19 dà comunicazione al Rettore tramite la mail ***@unisi.it della variazione del proprio stato di salute. Quando entra in possesso della certificazione di guarigione del Dipartimento di Prevenzione della AUSL a seguito di due tamponi negativi, prima di rientrare al lavoro deve effettuare la visita di rientro da malattia presso il Medico Competente anche se la durata dell'assenza è inferiore a 60 giorni.

6.2 Gestione di una persona sintomatica
Non è possibile la permanenza negli ambienti universitari in caso di insorgenza di febbre (oltre 37,5°) e/o sintomi di infezione respiratoria. Nel caso occorre informare tempestivamente il Rettore tramite la mail ***@unisi.it che procederà all'isolamento della persona e a dotarla, ove già non lo fosse, di mascherina chirurgica, avvertendo l'Autorità Sanitaria e i numeri di emergenza per COVID19.
I possibili contatti stretti con persone risultate positive al COVID19 dovranno cautelativamente abbandonare gli ambienti universitari e seguire le indicazioni dell'Autorità Sanitaria

6.3 Misure di tutela nel periodo di sorveglianza attiva e per i lavoratori fragili
Il periodo trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dovuta al COVID-19, è equiparato al periodo di ricovero ospedaliero. Pertanto, tutti i periodi di malattia, quarantena o permanenza domiciliare con sorveglianza sanitaria attestati con certificato medico sul quale è riportato il codice nosologico V29.0 oppure la dicitura di diagnosi con osservazione per sospetto di condizione morbosa infettiva, vengono equiparati ad assenza per ricovero ospedaliero, che non determina decurtazione stipendiale.
Ne consegue che durante i suddetti periodi il personale non può svolgere alcuna attività lavorativa, neppure con modalità di lavoro agile al domicilio.
I lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità grave (cfr. art. 3, co. 3 della L.104/1992), nonché per i lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita /cfr. art. 3, co. 1 della L. 104/1992), il periodo di assenza dal servizio è equiparato al ricovero ospedaliero ed è prescritto dalle competenti autorità sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente, sulla base documentata del riconoscimento di disabilità o delle certificazioni dei competenti organi medico-legali di cui sopra, i cui riferimenti sono riportati, per le verifiche di competenza, nel medesimo certificato.

7. Condivisione e aggiornamento del protocollo
La redazione del presente protocollo è stata condivisa dal Rettore, dal Direttore generale, dal Coordinatore dei Medici Competenti, dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, da alcuni tecnici dell'Università e dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Le misure individuate sono da considerarsi valide per la c.d. FASE 2 e sono soggette a modifiche, aggiornamenti e nuove elaborazioni in considerazione di futuri interventi normativi o di esigenze di adattamento alle specifiche realtà dell'Università di Siena. A tale fine è essenziale in continuo confronto tra coloro che hanno partecipato alla stesura del protocollo, i quali, unitamente a una rappresentanza sindacale aziendale, costituiranno il “Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione”.
Il comitato sarà formato da:
*** - Rettore
*** - Direttore Generale
*** - Coordinatore dei Medici Competenti
*** - Responsabile della Segreteria del Rettore
*** - Servizio di Prevenzione e Protezione
*** - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
*** - Responsabile Divisione Appalti Convenzioni e Patrimonio
*** - Responsabile Divisione Personale Tecnico Amministrativo
*** - Responsabile Divisione Tecnica
*** - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
*** - Presidente della RSU