Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
SEGRETARIATO GENERALE
CIRCOLARE N. 16
 

Alle Direzioni Generali
A tutti gli Uffici ed Istituti Centrali e periferici e dotati di autonomia speciale
E, p.c.
Al Gabinetto e agli Uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro
All'Organismo Indipendente di Valutazione della Performance
Al Responsabile Unico del Procedimento per la Governance dei sistemi di prevenzione integrati

LORO SEDI
 

OGGETTO: Prevenzione dal contagio da coronavirus - Ulteriori disposizioni


Ad integrazione della già emanata circolare n. 10 del 5.3.2020 dello scrivente Segretariato ed alla luce delle previsioni del DPCM 9 marzo 2020 (All. 1), recante "Nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale", con il quale vengono estese le misure di cui all'art. 1 del DPCM 8 marzo 2020 (All. 2) a tutto il territorio nazionale, si comunica quanto segue.
Visto il protrarsi della situazione emergenziale, i Datori di Lavoro sono invitati a incentivare la modalità di lavoro agile e a favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario, in applicazione dell'art. 1, lett. e) del citato decreto dell'8 marzo 2019. Inoltre, a seguito delle misure adottate con il DPCM 9 marzo 2020, che ha disposto forti limitazioni agli spostamenti su tutto il territorio nazionale, il ricorso a modalità di lavoro agile (c.d. smart working) è divenuto ancor più necessario e urgente.
Nell'organizzare le modalità di svolgimento del lavoro agile, tenuto conto delle esigenze individuali, si raccomanda di provvedere a una adeguata rotazione del personale negli uffici, anche ricorrendo a turnazioni, al fine di garantire la continuità dell'azione amministrativa, nonché il necessario rispetto della distanza interpersonale in osservanza anche delle indicazioni fornite nella Direttiva n. 1/2020 del Ministero della pubblica amministrazione, diffusa con circolare n. 7/2020.
Si evidenzia, inoltre, che ai sensi dell'art. 1, lett. I), del DPCM dell'8 marzo, su tutto il territorio nazionale "è sospesa l'apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42".
La chiusura al pubblico di tali strutture non implica la sospensione delle attività di tutela, conservazione, studio e ricerca, così come delle attività di carattere amministrativo da queste svolte. Al fine di garantire la continuità dell'azione amministrativa, si invitano quindi i dirigenti/direttori delle suddette strutture a valutare l'opportunità di autorizzare - ove ne ravvisino le condizioni - il proprio personale a lavorare in modalità agile. Nell'accordare al personale tale possibilità, i dirigenti/direttori sono, in ogni caso, tenuti a valutare che, nell'ambito del profilo professionale degli interessati, siano comprese mansioni compatibili con lo smart working, nonché utili a garantire l'efficienza dell'ufficio, anche prescindendo da quelle abitualmente svolte presso la sede di servizio. Sotto questo profilo, si invitano dunque i dirigenti/direttori a valutare con attenzione le descrizioni di tutti i profili professionali del personale interessato, ivi incluso quello di accoglienza e vigilanza.
Inoltre, rispetto alle indicazioni già fornite dallo scrivente Segretariato con la Circolare n. 10 del 5.3.2020, si ricorda che i datori di lavoro sono tenuti a concordare con i propri dipendenti le modalità di rendicontazione e/o monitoraggio delle attività svolte in modalità smart, in quanto questi ultimi debbono trasmettere periodicamente al proprio dirigente/direttore un report contenente le medesime attività.
La chiusura al pubblico determina inevitabilmente una riduzione delle esigenze di vigilanza e la sospensione delle attività di accoglienza. Ciò non toglie che negli istituti e nei luoghi della cultura rimanga necessario assicurare idonei presidii di vigilanza, mediante organizzazione di appositi turni di lavoro del personale preposto. Le predette turnazioni saranno organizzate, informata la RSU, tenendo presenti le eventuali esigenze di cura dei figli, le condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del Comune sede di servizio e l'eventuale raggiungimento della sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto. Pertanto, i dirigenti/direttori, in base alle ridotte esigenze di vigilanza causate dalla chiusura al pubblico, limiteranno il servizio alle prestazioni necessarie ad assicurare la tutela e la sicurezza dei luoghi e dei beni, attuando a tal fine quanto previsto della legge 146/90 con riferimento alla tutela dei beni culturali.
Tanto premesso, considerati gli ultimi provvedimenti adottati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, si ritiene indispensabile aggiornare il modello di autodichiarazione per l'accesso agli uffici MiBACT, diffuso con circolare n. 15/2020, mediante il modello allegato alla presente (All. 3).
Si invitano, inoltre, i responsabili di sedi di servizio nelle quali sono presenti mense o punti di ristoro per il personale a dettare disposizioni idonee ad assicurare l'accesso contingentato ai relativi locali e il rispetto della distanza minima tra le persone di almeno un metro.
Le misure di cui alla presente circolare sono applicabili con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, compatibilmente con le esigenze organizzative delle singole strutture e con le dotazioni informatiche e tecnologiche disponibili.
Si confida nella scrupolosa osservanza dei contenuti della presente circolare e nella massima diffusione a tutto il personale.
 

IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Salvatore Nastasi