Tipologia: Verbale Comitato Aziendale per l'applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di regolamentazione
Data firma: 24 aprile 2020
Parti: RSE e RSU/RLS
Settori: Chimici-Elettrici, RSE
Fonte: rse-web.it


Verbale n. 7 24 aprile 2020


In data odierna, alle ore 15.00 sono presenti, in parte in sede, in parte in call conference, per l'Azienda: M.D.; A.D.F.; E.V., R.F., per RSU e RLS: D.B.; M.B.; M.C.; R.C.; G.C.; E.C.; P.F.; F.Z., P.S. è assente giustificato
Il Medico Competente dott. L. è a disposizione per un eventuale collegamento telefonico.
È chiamata a svolgere la funzione di segretario verbalizzante R.B., segretaria della Direzione Generale.
Il Comitato procede alla lettura del verbale della seduta svoltasi il 17 aprile u.s. e anticipato a mezzo mail in data 23 aprile.
Si ritiene opportuno specificare che è in corso la redazione di un documento di gestione dell'emergenza di tutti i laboratori con le misure adottate per il COVID-19, piuttosto che un aggiornamento dei singoli DVR. Il documento costituirà un'appendice al DVR (come da circolare n. 89 del 13 marzo) completandoli per la parte di sicurezza in questo specifico periodo.
All'unanimità il Comitato approva il verbale che sarà sottoscritto dai presenti in sede e condiviso con tutti gli altri componenti, attraverso trasmissione a mezzo email.
L'Amministratore Delegato, in assenza di aggiornamenti sotto il profilo normativo, propone di continuare - in prosecuzione con la precedente seduta - nella condivisione di soluzioni utili per meglio definire la fase 2.
M.B. in merito alla ripresa delle attività nei laboratori, avanza un'ipotesi di compresenza (almeno due persone): rispettando naturalmente le distanze di sicurezza, la presenza di un'ulteriore persona rappresenterebbe un elemento di sicurezza in più in caso di urgenza.
L'Amministratore Delegato segnala che nei casi in cui tale compresenza non sia ancora realizzabile, è previsto l'utilizzo del dispositivo uomo a terra, la cui dotazione si prevede verrà aumentata.
L'AD anticipa che, nell'ottica di ripresa delle attività sperimentali e di rientro graduale e limitato delle persone presso le sedi aziendali, si impongono già in partenza riflessioni circa la distinzione tra il lavoro nei laboratori e il lavoro negli uffici e, per quest'ultimo tra l'ambiente open space e gli uffici chiusi. Negli ambienti open space, le postazioni saranno ridotte e bloccate per assicurare il rispetto di una distanza di 2 metri, cautelativamente più elevata di quella richiesta dai provvedimenti normativi.
Questa soluzione imporrà una sanificazione delle postazioni ogni sera a cura dell'impresa di pulizie e una ulteriore sanificazione a cura della singola persona attraverso un kit che sarà messo a disposizione dall'azienda.
E.C. sottolinea l'esigenza di un ragionamento particolare da fare sui pannelli di separazione tra le postazioni che non sono lavabili.
D.B. suggerisce l'utilizzo di pellicole, reperibili in commercio, da applicare direttamente sui pannelli, rendendoli lavabili e sanificabili.
RSU ed RLS chiedono di impostare il graduale rientro dei lavoratori nella fase 2 tenendo in considerazione particolari esigenze, tra le quali: la possibilità dell'uso del mezzo proprio, la presenza di figli in età scolare, fragilità particolari. Inoltre, allo scopo di diluire nel tempo la fruizione dei mezzi pubblici di trasporto e consentire di evitare le ore di punta, suggeriscono di ampliare ulteriormente le fasce orarie di flessibilità di inizio/fine attività lavorativa.
L'Amministratore Delegato spiega che il rientro programmato dei dipendenti presso le proprie sedi aziendali verrà certamente operato tenendo conto di una molteplicità di criteri che verranno opportunamente comunicati e condivisi. Le soluzioni che ne conseguiranno, poiché in alcuni casi basate su informazioni soggette a tutela della privacy, potrebbero apparire discriminatorie agli occhi dei lavoratori. L'AD chiede, pertanto, sin d'ora l'impegno di tutti i componenti del Comitato a sostenere le soluzioni che saranno adottate a valle della condivisione dei criteri.
L'AD spiega che, all'inizio della fase 2, l'azienda non intende modificare le attuali disposizioni per dottorandi e assegnisti di ricerca. In una fase successiva, previa autorizzazione dell'università di provenienza, si valuterà la possibilità di consentire l'ingresso compatibilmente alle attività dei lavoratori di RSE e alle condizioni di sicurezza comunque da rispettare.
A.D.F. prende la parola per dare al Comitato due importanti informazioni.
La prima in merito al Fondo Ferie Solidali: al momento sono stati donati circa 100 giorni, già fruibili ed utilizzati per coprire i giorni di ferie maturate nell'anno in corso ed utilizzate nel mese di aprile. Si intende procedere ad una proroga del periodo di possibile donazione.
La seconda in merito alla gestione della mensa: per la sede di Milano è stato richiesto a tale scopo un incontro con CESI per capire se e con quali modalità sarà erogato il servizio.
Per la sede di Piacenza, si continuerà, invece, con il pagamento dei pasti in attesa della riapertura dei ristoranti convenzionati. Qualora questi non dovessero riuscire ad adeguarsi alle nuove norme di sicurezza imposte, potrebbero essere individuati altri esercenti per la somministrazione dei pasti.
L'Amministratore Delegato, In conclusione, manifesta il proprio apprezzamento per il Comunicato delle RSU per il COVID-19, diffuso in data 22 aprile.
Alle ore 16.45, non essendoci altri punti da discutere e domande cui dare riscontro, la seduta viene sciolta
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