Tipologia: Incontro Comitato
Data firma: 28 ottobre 2020
Parti: Leonardo e Fiom, Fim, Uilm
Settori: Metalmeccanici, Leonardo
Fonte: uilmnazionale.it


Verbale di Incontro del Comitato Nazionale Covid Azienda-Sindacato


Premesso che
Fin dall'inizio del fenomeno emergenziale legato alla pandemia Covid-19 nel 2020, il gruppo Leonardo e le Organizzazioni Sindacali Nazionali hanno condiviso con appositi Protocolli (il primo del 15 marzo, attuativo dell'intesa fra Governo e Parti Sociali del 14 marzo) le misure per il contrasto alla diffusione del virus negli ambienti di lavoro, il rafforzamento delle tutele per la Salute e Sicurezza dei lavoratori, la messa in atto di un massiccio ricorso allo “smart working emergenziale” per tutti i dipendenti con attività “remotizzabili” e strumenti contrattuali specifici per la copertura delle assenze dei “non remotizzabili” legate alle riduzioni di attività e ai necessari adeguamenti organizzativi (con successivi accordi di progressivo adeguamento all'evolversi della situazione nel Paese e ai provvedimenti normativi nazionali e regionali succedutisi nei mesi di marzo, aprile e maggio), fino al Protocollo dell'8 maggio, aggiornato alla c.d. “Fase 2” e alle successive policy aziendali in materia di prevenzione e contrasto al rischio Covid-19.
I Comitati istituiti a livello centrale (Comitato nazionale Covid Azienda-Segreterie Nazionali) e territoriale (Comitati Covid di Sito/Stabilimento tra Funzione HR-HSE e RSU/RLS) hanno analizzato l'andamento dei rischi specifici e progettato soluzioni organizzative volte ad azzerarli, ponendosi come obiettivo prioritario la salvaguardia della salute delle persone e garantendo la continuità operativa richiesta al settore strategico di rilevanza nazionale dell'Aerospazio e Difesa (v. d.l. del 22 marzo).
A fronte della attuale ripresa dell'emergenza a livello nazionale e del riacutizzarsi della situazione pandemica legata alla c.d. “seconda ondata” di contagi nelle ultime settimane, le Parti confermano il Modello di confronto e monitoraggio posto in essere e concordano sulla necessità di implementarlo nelle prossime settimane, per far fronte a tutte le possibili evoluzioni del fenomeno.

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Il giorno 28 ottobre 2020 si sono incontrate, da remoto, la Direzione Aziendale LDO e le Segreterie Nazionali di Fim Fiom e Uilm nell'ambito del Comitato paritetico Nazionale Covid anche alla luce dell'entrata in vigore di nuove regole e nuove disposizioni, definite a livello nazionale dai recenti DPCM ed a livello locale dalle Ordinanze Regionali e/o Comunali, con lo scopo di contrastare la situazione epidemiologica da Covid-19 e considerata la situazione emergenziale legata alla pandemia ed alla crescita dei contagi nelle ultime due settimane.
L'Azienda ha illustrato tutte le iniziative adottate finora nel perimetro italiano funzionali al contenimento del contagio da Covid-19 ed alla massimizzazione della tutela della salute e sicurezza di tutti i dipendenti, sia utilizzando i migliori standard operativi per implementare la garanzia della sicurezza sul posto di lavoro, sia in termini relazionali e sociali.
È stato illustrato l'andamento storico del numero di contagi e delle guarigioni aggiornato a metà ottobre.
Inoltre è stata data evidenza delle azioni eseguite rispetto al Protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto lo scorso 8 maggio.
In particolare, la prima campagna di somministrazione dei test sierologici - avviata con un livello di coinvolgimento crescente in base ad un ordine progressivo che teneva conto delle convenzioni regionali per la somministrazione da parte di enti privati, utile a verificare la diffusione dei contagi dopo il lockdown nazionale e quindi funzionale alla ricerca degli anticorpi al virus Sars-CoV-2 - ha rilevato un'incidenza sul numero dei test effettuati pari all'1,5%.
Rispetto ai tamponi antigenici, siccome la loro esecuzione è utile ad interrompere la catena dei contagi, gli stessi non vengono effettuati massivamente, ma in maniera mirata a seguito di un sospetto contagio ovvero in ragione di un sospetto contatto con persona positiva e seguendo precise procedure per l'effettuazione e la gestione delle persone risultate positive. Al riguardo, infatti, le strutture HR, avvalendosi delle preposte strutture aziendali e, in particolare, dei medici competenti, hanno predisposto adeguati processi e adottato opportuni protocolli e misure di sicurezza per far fronte a questa emergenza e gestire tutte le diverse casistiche.
Relativamente alla campagna annuale di vaccinazioni antinfluenzali, dovendo tener conto del significativo incremento delle quote destinate dal Governo alle Regioni e della conseguente difficoltà di reperimento sul mercato per la somministrazione nei contesti privati e aziendali, il quantitativo di dosi ottenuto, verrà messo a disposizione e somministrato con il coordinamento di HR dando priorità sulla base del criterio dell'età, della appartenenza alle cosiddette “categorie fragili” e, infine, della criticità per la continuità della operatività aziendale.
Le Segreterie Nazionali hanno evidenziato di aver rilevato, in alcuni territori, taluni scostamenti fra le previsioni del suindicato Protocollo dello scorso 8 maggio e le soluzioni effettivamente adottate nelle ultime settimane e, inoltre, hanno richiesto evidenza dell'andamento delle presenze on site e dello smart working emergenziale ed hanno altresì richiesto - rilevando la piena condivisione da parte aziendale - che, compatibilmente con la remotizzabilità delle attività e la fungibilità dei ruoli, sia incrementato il ricorso allo strumento dello smart working in linea con le indicazioni dei più recenti DPCM.
Al riguardo l'analisi dei dati riferiti al mese di settembre ha rilevato che la media percentuale di presenze on site rispetto all'organico totale è stata di circa il 60%, quella relativa allo smart working è stata di circa 25%; la media dei dipendenti in smart working a settembre è stata di circa 8.000 unità, ad ottobre, anche in ragione del nuovo picco pandemico, è registrata in crescita.
Il Comitato Nazionale Covid si impegna affinchè in tutte le Divisioni/Aziende venga garantita l'organizzazione di incontri dei Comitati Covid di Sito in tempi rapidi, utili al fine di svolgere approfondimenti locali dei temi trattati nell'incontro odierno a livello locale ed a definire le soluzioni cogenti - incluse le modalità organizzative delle attività produttive - più appropriate a garantire il distanziamento negli ambienti di lavoro, incluse le aree comuni (ad es. accessi, spogliatoi, mensa, etc.), e condividere le modalità della gestione incrementale dello strumento dello Smart Working in una fase ancora emergenziale, nonché le soluzioni per garantire la massima salvaguardia dei cc.dd. lavoratori fragili.
Le Parti concordano di incontrarsi, nell'ambito del presente Comitato Nazionale, al termine degli incontri di livello locale al fine di condividerne le risultanze e discutere, in tal sede, tutte le tematiche per le quali non siano state precedentemente individuate a livello di Sito e di Divisione/Azienda soluzioni condivise.
Letto, confermato e sottoscritto da remoto.