Categoria: Normativa regionale
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Regione Lombardia
DIREZIONE GENERALE WELFARE
 

Protocollo G1.2020.0036106 del 26/10/2020

Alle Direzioni Generali
ATS
ASST
Fondazioni IRCCS di diritto pubblico
LORO SEDI

 

Oggetto: raccomandazioni per la prevenzione dei contagi da SARS-CoV-2 tra gli operatori sanitari e socio-sanitari

A fronte delle numerose segnalazioni e sollecitazioni pervenute alla Direzione Generale Welfare si richiamano alcune raccomandazioni e si forniscono ulteriori indicazioni di particolare rilievo tenuto conto di questa fase della pandemia.
Noto che la protezione delle persone e delle collettività dal contagio da SARS-CoV-2 è di carattere multifattoriale e che, pertanto, le organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie sono tenute a presidiare con il massimo livello di attenzione ogni singolo fattore di rischio, si ritiene fondamentale sensibilizzare e, se del caso intensificare la formazione, degli operatori al rispetto delle misure universali di prevenzione durante tutto l'orario di lavoro e di permanenza sul luogo di lavoro, ponendo particolare attenzione ai comportamenti di prevenzione anche nelle fasi operative extra assistenziali (ad esempio riunioni, pausa mensa, attraversamento di percorsi intraospedalieri), ambiti che si stanno caratterizzando per il verificarsi di un elevato numero di contagi tra operatori, in aggiunta ai contatti in ambito domestico.
Precisamente si richiama quanto segue:
- la mascherina chirurgica, come dispositivo di protezione collettivo, produce efficacia nel momento in cui viene indossata correttamente, ovvero coprendo naso e bocca, e da tutti i soggetti che coabitano il medesimo spazio ambientale e il suo utilizzo non costituisce una misura preventiva alternativa al distanziamento interpersonale di almeno 1 mt, pertanto ne è raccomandato l'utilizzo continuativo da parte di tutti gli operatori, anche durante le fasi operative extra assistenziali
- l'igienizzazione frequente delle mani è efficace nella riduzione delle trasmissioni virali da contatto diretto con persone e superfici
- il distanziamento interpersonale di almeno 1 mt è efficace nella riduzione delle trasmissioni virali da droplet
Quanto puntualizzato deve essere oggetto di modelli comportamentali diffusi da parte degli operatori a cui, come detto, è richiesto di mantenere un elevato livello di guardia anche nei momenti di lavoro extra assistenziali e di buone relazioni tra colleghi, nonché nella vita sociale extra lavorativa.
Le organizzazioni sanitarie provvedendo ad accompagnare l'attuazione degli adeguati comportamenti da parte degli operatori, danno attuazione, tra le altre, alle seguenti misure di prevenzione:
- verificare il corretto funzionamento del sistema di sorveglianza attiva delle condizioni cliniche degli operatori, prevedendo sempre la rilevazione della temperatura corporea prima dell'inizio del turno di lavoro e al termine
- sensibilizzare gli operatori a dare comunicazione, nel più breve tempo possibile, alla Direzione dell'insorgenza di sintomatologia suggestiva per CoviD-19 per attivare tempestivamente gli accertamenti diagnostici del caso, facendo ricorso anche ai test rapidi per la ricerca dell'antigene virale mediante tampone nasofaringeo
- realizzare un sistema rigoroso e tempestivo di Contact Tracing tra gli operatori, assunto che l'operatore che indossa correttamente la completa dotazione di DPI prevista per lo specifico scenario espositivo non è da considerarsi contatto di caso
Tenuto conto della normativa vigente gli operatori individuati quali contatti asintomatici di caso (verosimilmente, di norma casi extraospedalieri), anche in considerazione dell'attuale contesto emergenziale, non sospendono l'attività e vengono sottoposti ad un rigoroso monitoraggio attivo caratterizzato da:
- rilevazione anamnestica sintomi suggestivi per CoviD-19 a cadenza quotidiana
- effettuazione di tampone nasofaringeo per ricerca di Antigene virale al giorno 0 e giorno 5 + test molecolare al giorno 10 per conclusione del periodo di quarantena
- i medesimi operatori sospendono l'attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo.
Si precisa che gli operatori sanitari durante il periodo di sorveglianza attiva, che coincide con il tempo della quarantena, sono tenuti a rispettare la quarantena nelle restanti parti della giornata, ovvero nel tempo extra lavorativo.
Per gli operatori contatti asintomatici di caso, ove possibile, devono essere messi a disposizione spogliatoi dedicati per le procedure di vestizione e svestizione e gestione separata dei rifiuti.
Si chiede alle ATS di curare la trasmissione della presente alle strutture di ricovero e cura, alla rete delle strutture socio-sanitarie e alla medicina territoriale.

Distinti saluti

IL DIRETTORE GENERALE
MARCO TRIVELLI