Tipologia: Accordo relazioni Industriali
Data firma: 3 dicembre 2020
Validità: triennale
Parti: Eni e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil
Settori: Chimici, Eni
Fonte: uglchimici.it


Sommario:

 

Obiettivi
Patto Generazionale
Diversità e Inclusione - La Cultura Della Pluralità
Strategia Eni per la transizione energetica
Target sulla riduzione delle emissioni
La nuova macrostruttura aziendale
Relazioni Industriali
Salute, Sicurezza e Ambiente
Asset Integrity

 

Appalti
Ricerca e Innovazione per la transizione energetica
Digitalizzazione
Nuove modalità di organizzazione del lavoro
Lavoro Agile
Formazione
Valori Eni e Scuola d'impresa
Welfare aziendale e benessere organizzativo
Durate e modifiche protocollo


Modello di relazioni industriali a supporto del percorso di transizione energetica

Il 3 dicembre 2020 Eni e le segreterie generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sottoscrivono il nuovo modello di relazioni industriali a supporto del percorso di transizione energetica
In data 03/12/2020 si sono incontrati a Roma, Eni SpA, anche in rappresentanza delle sue società controllate e le Segreterie Generali e Nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.

Obiettivi
Eni e le Organizzazioni Sindacali ritengono che lo scenario economico e le grandi sfide presenti e future del settore energetico richiederanno un forte impegno collettivo. Risulterà fondamentale saper cogliere le opportunità di un'evoluzione che, guidata dall'innovazione tecnologica e dalle competenze interne consenta di creare valore nel breve, medio e lungo termine e che combini organicamente la sostenibilità economico finanziaria del piano industriale con i principi di sostenibilità ambientale e sociale.
Nel contesto di uno scenario energetico altamente volatile, le cui discontinuità sono state amplificate dagli impatti della pandemia di Covid-19, Eni e le organizzazioni sindacali reputano di crescente importanza accelerare il percorso di transizione energetica, anche mediante un adeguato intervento del “Recovery Fund” a sostegno degli investimenti promossi da Eni per l'Italia, in modo da poter prevedere la permanenza degli attuali siti industriali anche attraverso la riconversione, lo sviluppo di nuovi progetti, la gestione e la valorizzazione degli impianti industriali, la crescita delle attività e di nuove filiere nazionali, l'aggiornamento e la riqualificazione professionale delle persone Eni e la promozione e lo sviluppo di nuova occupazione nel medio-lungo termine.
Tale percorso richiederà una condivisione trasparente delle informazioni, degli obiettivi che ci si pone, delle iniziative che si mettono in atto e dei risultati che in tal modo vengono perseguiti.
Per tale ragione le Parti ritengono che un sistema di relazioni industriali ancor più efficace e partecipativo sia necessario per accompagnare i processi di trasformazione, ed in questa prospettiva convengono di definire una nuova strategia relazionale che possa supportare il percorso evolutivo in atto e, al contempo, facilitare il raggiungimento e la condivisione di obiettivi di business sfidanti.

Relazioni Industriali
Lo scenario di riferimento e le opportunità offerte dalla transizione energetica necessitano di un sistema di relazioni industriali capace di implementare il rapporto delle relazioni tra le parti, con l'obiettivo di sviluppare un modello di interlocuzione adeguato alle nuove esigenze e caratterizzato da un confronto preventivo utile a definire quelle soluzioni capaci di accompagnare la fase di cambiamento nello scenario della transizione che segnerà il percorso nei prossimi anni.
Il protocollo che le Parti condividono di sottoscrivere, sarà caratterizzato dalla reciproca volontà di avviare un percorso che si svilupperà a tutti i livelli della contrattazione, sia nazionale, sia territoriale, sia a livello di RSU, per esaltare la cultura del rapporto bilaterale, continuo, costante e inclusivo, basato sulla ricerca delle migliori iniziative tese alla crescita dell'Impresa e alla partecipazione attiva dei lavoratori.
In questo scenario le Parti condividono nella cultura del confronto continuo e di valorizzare le conoscenze, competenze e la professionalità dei lavoratori.
Le Parti, con l'obiettivo di sviluppare una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza del business di Eni e in un'ottica di reciproca affidabilità e responsabilità rispetto ai temi trattati, concordano sulla definizione dei seguenti eventi ed organismi di partecipazione:
Incontro annuale CEO/Segreterie Generali: Piano Industriale
Entro il primo quadrimestre di ogni anno, avverrà l'illustrazione del Piano Industriale quadriennale con le evidenze dei principali interventi/iniziative ed investimenti e le cui risultanze ed azioni saranno riportate nell'appendice del seguente Protocollo.
Comitato Strategico
Al fine di monitorare l'evoluzione del business energetico, si svolgeranno incontri, di norma, a cadenza semestrale e comunque in caso di informazioni rilevanti da condividere, per analizzare gli scenari nazionali ed internazionali e per gestire le eventuali ripercussioni economiche, produttive ed occupazionali. Il comitato, di carattere paritetico, sarà costituito da 3 rappresentanti aziendali ed i rappresentanti sindacali delle Segreterie Generali e Nazionali e dovrà essere insediato entro il 2020.
Le tematiche riguarderanno prevalentemente i seguenti argomenti:
• Ingegneria e tutela dell'ambiente;
• Ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica;
• Economia Circolare;
• Sviluppo delle rinnovabili;
• Organizzazione del lavoro e occupazione
Iniziative comuni a supporto della transizione energetica
Gli ingenti investimenti richiesti dalla transizione energetica sono fondamentali per le strategie aziendali, per il loro effetto positivo sull'ambiente e per il loro significativo impatto per la salvaguardia e lo sviluppo del capitale umano.
Le parti si impegnano ad individuare iniziative congiunte, avvalendosi anche di azioni di comunicazione unitarie, con l'obiettivo di sensibilizzare gli stakeholders, compresi gli interlocutori istituzionali sia di livello nazionale che di rilievo territoriale, affinché si crei un clima favorevole agli investimenti ed un quadro normativo chiaro ed a concreto supporto degli ambiziosi obiettivi di trasformazione industriale e di sviluppo di nuove filiere energetiche in grado di combinare la sostenibilità economico finanziaria del piano industriale con i principi di sostenibilità ambientale e sociale.
Comitato HSE
Con l'obiettivo di continuare a migliorare la cultura su tematiche di rilevante importanza per le parti quali Salute, Sicurezza e Ambiente viene riconfermato il Comitato HSE che si riunirà, di norma, quattro volte l'anno per analizzare politiche, obiettivi ed iniziative anche di carattere innovativo.
In coerenza con quanto definito nel Protocollo sulla Sicurezza, Salute e Ambiente del 2017, si conferma l'organizzazione di una giornata annuale che prevedrà la partecipazione della direzione HSE, della Direzione Risorse Umane e Organizzazione, della Funzione Salute, delle Segreterie Generali e Nazionali delle Organizzazioni Sindacale, dei responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Salute, Sicurezza e Ambiente e per Salute e Sicurezza delle strutture sindacali territoriali dei siti. La giornata sarà organizzata nel secondo semestre dell'anno.
Comitato welfare
Le Parti condividono di proseguire nel confronto continuo su tutte le tematiche afferenti il welfare aziendale ed il work-life balance prevedendo l'istituzione del Comitato Welfare composto da 3 rappresentanti aziendali e 3 rappresentanti sindacali al fine di analizzare e promuovere ulteriori possibili iniziative di solidarietà e supporto ai lavoratori ed alle famiglie. Tale comitato sarà insediato entro 2020.
Relazioni industriali internazionali
Eni in coerenza con la sua presenza globale e con quanto definito dagli accordi vigenti, al fine di rendere continua ed efficace l'informazione e la consultazione sull'evoluzione delle proprie attività, ha provveduto a mantenere e aggiornare gli Accordi Internazionali con le controparti sindacali sia sui temi inerenti alla Sicurezza, Salute e Ambiente sia, più in generale, sui temi inerenti alla tutela dei diritti dei lavoratori garantiti dalle specifiche Convenzioni ILO.
Lo scenario politico, economico e sociale, le principali istanze con gli stakeholder e l'evoluzione del quadro istituzionale e normativo internazionale, portano sia Eni che le Organizzazioni Sindacali a individuare gli elementi fondamentali su cui orientare gli indirizzi di sostenibilità e definire le strategie comuni basate sui principi di integrità e trasparenza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani, rispetto del lavoro, della salute e della sicurezza delle persone.
Tutti questi principi ed azioni devono essere realizzati in piena coerenza con gli accordi collettivi nazionali e aziendali, sottoscritti da Eni con le Organizzazioni Sindacali riconosciute da IndustriALL G.U. anche al fine di contenere fenomeni di dumping sociale e contrattuale, rispetto alle fondamentali norme internazionali del lavoro.
In tale ambito si confermano:
Global Monitoring Commitee e Comitato Aziendale Europeo (CAE)
Viene confermato lo svolgimento di un incontro con cadenza annuale così come previsto dall'accordo quadro globale sulle relazioni industriali a livello internazionale e sulla responsabilità sociale dell'impresa del 21 giugno 2019.
In coerenza con quanto definito dagli accordi vigenti, al fine di rendere continua ed efficace l'informazione e la consultazione sull'evoluzione delle attività di Eni, viene confermato lo svolgimento di una riunione annuale del CAE ed almeno tre riunioni annuali del Comitato Ristretto del CAE e le competenti funzioni Eni. Restano confermate le composizioni del Comitato Aziendale Europeo e del Comitato Ristretto così come definite dall'accordo del 4 luglio 2018.
Osservatorio Europeo HSE
Viene confermata la validità dell'incontro che rappresenta uno strumento di informazione e consultazione tra Eni e le controparti sindacali sulle tematiche HSE. L'Osservatorio ha tra i suoi compiti principali la diffusione della cultura della sicurezza, la salvaguardia dell'Ambiente, la mitigazione dei fattori di rischio HSE. A partire dal 2018, ogni 6 mesi, l'Osservatorio produce una newsletter curata da Eni e Organizzazioni sindacali (Direzione HSEQ, Unità Relind e Coordinatore dell'Osservatorio) sui principali temi in discussione e/o di progetto ed è inviata a tutti i partecipanti dell'Osservatorio.
Inoltre, al fine di favorire una puntuale rappresentazione/informazione, in coerenza con i dettati contrattuali di riferimento, le Parti convengono sull'opportunità di prevedere momenti strutturati di incontro dove, d'intesa con i business di riferimento, potranno essere trattati temi di impatto riguardante il personale in servizio presso le sedi all'estero.
Le parti, in considerazione del carattere di riservatezza delle informazioni che potranno essere fornite nel corso degli incontri di tutti i Comitati di cui sopra, convengono che le stesse non debbano essere divulgate a terzi in assenza della necessaria e preventiva autorizzazione scritta.
Per favorire l'integrazione di nuovi settori/attività di business, in caso di acquisizioni o altre operazioni societarie, Eni, compatibilmente con la sostenibilità economica delle suddette operazioni, valuterà la possibilità di estendere l'applicazione dei CCNL principalmente applicati in azienda, attraverso appositi accordi di armonizzazione da stipulare con le OO.SS. all'interno dei quali saranno definiti tempi, modalità e contenuti della transizione.

Salute, Sicurezza e Ambiente
Salute, Sicurezza e Ambiente rappresentano una priorità per Eni e le Organizzazioni Sindacali. Si può parlare di sviluppo e crescita solo quando si ha il pieno controllo sulle condizioni di sicurezza e salute delle persone e dell'ambiente in cui si opera, oltre che dei propri asset.
In ambito Salute, Eni ha fatto propria la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo la quale la salute non è soltanto l'assenza di malattia ma è il pieno benessere fisico, mentale e sociale delle persone. Oltre alla consueta attenzione alla medicina del lavoro e all'igiene industriale e alla gestione delle emergenze sanitarie, particolare attenzione è rivolta all'erogazione dei servizi di assistenza sanitaria nei confronti delle persone Eni e i loro familiari, sia in Italia che all'estero. Sono numerose le attività di promozione della salute a favore dei dipendenti con varie iniziative di prevenzione primaria, secondaria e terziaria e la realizzazione di specifiche attività di informazione e formazione, finalizzate alla prevenzione delle patologie più diffuse nella popolazione. In relazione all'evoluzione del contesto sanitario, particolare attenzione sarà data all'assistenza territoriale e al supporto al Sistema Sanitario Nazionale. Particolarmente significativo è stato l'impegno profuso dalle parti in relazione all'emergenza sanitaria per la predisposizione delle misure e delle azioni di preparazione e risposta all'Epidemia di COVID-19.
La sicurezza sul posto di lavoro è un valore imprescindibile da condividere tra dipendenti, contrattisti e comunità locali. A tal fine vengono attivate tutte le azioni necessarie per azzerare il verificarsi di incidenti tra cui: modelli organizzativi per la valutazione e gestione dei rischi, piani di formazione, sviluppo di competenze, promozione della cultura della sicurezza e applicazione di innovativi sistemi digitali in grado di monitorare e prevenire le situazioni di pericolo che si possono verificare sul posto di lavoro.
Nel corso di questi anni le Parti hanno sempre condiviso che la salute, la sicurezza e il rispetto dell'ambiente rappresentano per Eni e per i lavoratori beni primari irrinunciabili per lo sviluppo delle attività produttive e lavorative.
Grazie ad un efficace sistema di Relazioni Industriali le Parti hanno concorso insieme alla definizione, all'attuazione e alla diffusione di una cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, ritenendola una priorità assoluta e considerando i temi della salute, sicurezza e ambiente un prerequisito per le attività operative.
Attraverso questo comune convincimento è stato possibile sviluppare una cultura della salute, della sicurezza e dell'ambiente a livello aziendale che con la sottoscrizione del Protocollo sulla Salute, Sicurezza e Ambiente ha dato l'ennesima riprova dei comuni obiettivi delle Parti su questi temi.
Attraverso l'elevato know-how interno unito all'acquisizione di competenze tecnologiche di avanguardia si sono ulteriormente migliorate le attività lavorative quotidiane, contribuendo ad incrementare la sicurezza delle persone.
Le nuove tecnologie digitali in ambito sicurezza sono i pilastri della strategia e dell'impegno di tutta l'Azienda nel processo di innovazione. Grazie all'introduzione di nuove tecnologie digitali e di strumenti di ultima generazione si è riusciti a incrementare il livello di sicurezza, efficienza ed efficacia delle attività svolte dal personale.
Nell'ambito della trasformazione digitale intrapresa dall'Azienda, con l'iniziativa e gli accordi sul progetto Smart Safety è stato realizzato un sistema informativo di supporto nella gestione della sicurezza dei lavoratori, costituito da una serie di Dispositivi di Protezione Individuale sensorizzati che, per mezzo di un smart network, possono attivare in tempo reale notifiche al lavoratore e a una consolle di monitoraggio, per segnalare potenziali situazioni di pericolo o emergenza.
Sempre con l'obiettivo di aumentare la sicurezza degli operatori e facilitarne le attività operative e di manutenzione, sono state sviluppate applicazioni utilizzabili in mobilità dal personale di sito su apparati ATEX, quali smartphone o tablet, per riportare situazioni anomale, raccogliere e consultare dati durante i giri in campo o per ricevere supporto da remoto. Sui nostri siti, sia in Italia che all'estero, è stato implementato il Permesso di Lavoro Elettronico (e-WP), un'applicazione informatizzata, consultabile anche in mobilità, che supporta la compilazione e l'archiviazione dei permessi di lavoro, elevando così la sicurezza nelle operazioni, e consentendo di migliorare la tracciabilità del processo, di rafforzare il workflow autorizzativo e ridurre l'utilizzo della carta, con risparmi di tempo e aumento dell'efficienza.
Inoltre per facilitare la formazione e l'addestramento degli operatori e delle squadre di emergenza su scenari di sicurezza, ad integrazione del training normalmente svolto in aula e dell'addestramento in campo, è stato avviato il Virtual Reality Training, cioè sessioni di training supportate da sistemi di realtà virtuale immersiva che consentono di riprodurre l'ambiente reale con effetti visivi e sonori, garantendo quindi che le operazioni eseguite dall'utente siano quanto più fedeli alla realtà.
L'ulteriore conferma dell'importanza che Eni e le Organizzazioni Sindacali attribuiscono alla sicurezza è stata la condivisione della realizzazione, a Gela, del centro di competenza Safety Competence Center and Training HSE per la gestione di un pool interno di figure professionali che, opportunamente formate, costituiscono dei veri e propri esperti della sicurezza, utilizzati per il coordinamento e la supervisione della sicurezza in tutte le attività e siti industriali Eni.
Le Parti inoltre a partire dal 2020 hanno avviato la sperimentazione della nuova figura del RLSP (rappresentante lavoratori HSE sito produttivo) presso i siti di Livorno, Viggiano e Priolo.
Attraverso l'istituzione di tale figura ci si è posti l'obiettivo di incrementare ulteriormente la cultura della prevenzione e della sicurezza, diffondere le buone pratiche sui temi HSE attraverso anche il collegamento attivo con tutti i RLSA e con i RLS anche delle ditte terze presenti nei siti produttivi. Obiettivo delle Parti è quello di allargare a breve la sperimentazione ad altri siti e nel medio periodo a tutte le realtà Eni italiane.
Accanto alla sicurezza delle persone si colloca l'ambiente. Eni ha definito un chiaro percorso di decarbonizzazione strutturalmente integrato nelle strategie della società che ha portato ad un miglioramento costante di tutti gli indicatori.
La tutela dell'ambiente è parte imprescindibile del modo di operare di Eni che svolge le proprie attività in conformità degli accordi e degli standard internazionali, nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle politiche nazionali. La gestione dell'ambiente è basata sui criteri di prevenzione, protezione, informazione e partecipazione e ha come obiettivi fondamentali l'individuazione degli aspetti ambientali e l'adozione delle migliori tecnologie, la mitigazione degli impatti ambientali e la gestione di un sistema di prevenzione di eventi avversi di natura ambientale, diretti e indiretti, legati alle attività specifiche delle unità produttive nonché l'adozione di metodologie specifiche sulla base del livello di criticità riferito alla biodiversità a livello locale. Al riguardo le Parti ribadiscono che l'efficienza energetica rappresenti un'esigenza prioritaria, anche in un'ottica di sviluppo sostenibile. In particolare, Eni è impegnata nella riduzione dei propri consumi e nel minimizzare l'impatto delle proprie attività: riduzione delle emissioni in atmosfera, ottimizzazione del processo di gestione dei rifiuti e della risorsa idrica e rispetto della biodiversità.
Le Parti credono fortemente nella formazione come strumento per incrementare la cultura della sicurezza, salute e ambiente. A tal proposito per il corrente quadriennio si prevede un impegno di circa 1,5 milioni di ore di formazione su tematiche HSE. La pianificazione delle iniziative valorizzerà i contributi che emergeranno nei lavori dei Comitati appositamente istituiti e di quanto condiviso nell'ambito della Giornata della Sicurezza, Salute e Ambiente, che continuerà ad essere prevista con cadenza annuale, come previsto dal Protocollo sulla Salute, Sicurezza e Ambiente siglato nell'ottobre del 2017.
Sempre nell'ambito della Formazione su HSE, fondamentale è l'azione congiunta per la Formazione di Base e gli Aggiornamenti per i RLSA e RLSSA, nell'ottica del miglioramento continuo del Ruolo di Rappresentante dei Lavoratori sulle tematiche HSE.
Inoltre nella logica di rendere più efficace il lavoro di squadra e la sinergia degli attori della sicurezza, va valutata l'opportunità di sperimentare formazioni su temi HSE con gruppi di RLSA, preposti e lavoratori - non solo tematiche strettamente di sicurezza ma anche di team building finalizzato al miglioramento delle performance di sicurezza.

Asset Integrity
A supporto della Salute, Sicurezza e Ambiente si colloca l'Asset Integrity, su cui Eni ha un focus costante.
L'Asset Integrity è un'area di cruciale importanza per la società perché è volta a garantire la continuità operativa e la sicurezza delle attività, e di conseguenza delle persone e dell'ambiente, lungo l'intero arco di vita degli asset.
Eni ha numerosi asset a livello globale, che includono piattaforme, pipeline, raffinerie tradizionali e bioraffinerie, depositi, centrali termoelettriche, siti petrolchimici e di chimica da rinnovabili, impianti fotovoltaici ed un parco eolico.
Circa 2.300 persone lavorano, in tutte le linee di business, per supportare le diverse fasi dell'Asset Integrity, a cui Eni riserva una spesa media annua di oltre 2 miliardi di €.
La trasformazione digitale è una leva fondamentale per migliorare i risultati anche in termini di gestione e integrità degli asset. È un percorso che mette la persona al centro, valorizza le competenze e ne stimola l'accrescimento. Il processo di digitalizzazione Eni è partito dalle realtà produttive che rappresentano il cuore delle attività. Il COVA (Centro Olio Val d'Agri) è stato scelto come prima Digital Lighthouse (impianto integralmente digitalizzato) per dimostrare le capacità dei nuovi sistemi, modelli e metodologie digitali in una realtà operativa complessa.
L'implementazione delle iniziative è stata affiancata da un programma di Change Management, fondamentale per promuovere un nuovo approccio al lavoro, che ha previsto iniziative di informazione e coinvolgimento mirate, insieme ad azioni di formazione per lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze delle persone. Nel 2019, al fine di alimentare continuamente la cultura Eni in questo ambito, è stata rafforzata l'offerta formativa con un piano di formazione e informazione che ha coinvolto, in una prima fase completata a ottobre 2019, circa 3.700 colleghi sia di funzioni direttamente coinvolte nell'Asset Integrity che di funzioni di supporto e che, a regime, coinvolgerà trasversalmente tutta la popolazione aziendale, sia in modalità distance learning che attraverso il cascading di sito.
Le attività di Change Management proseguiranno nel tempo a sostegno della completa trasformazione digitale.

Appalti
Le parti condividono il principio di valorizzazione delle imprese che operano nel rispetto delle regole etiche, di legalità, di correttezza contributiva, retributiva e fiscale.
A tal fine, Eni e le Organizzazioni Sindacali considerano fondamentali nel rapporto con gli appaltatori il rispetto e la tutela dei diritti umani, l'impegno per la promozione ed il rispetto delle condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il divieto di lavoro forzato, il libero esercizio delle libertà sindacali, di associazione e contrattazione collettiva. Il rispetto di tali principi viene richiesto sia agli appaltatori che ai subappaltatori.
In tale prospettiva, le parti condividono la necessità promuovere il rispetto della contrattazione collettiva nazionale sottoscritta dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale per il settore di riferimento.

Nuove modalità di organizzazione del lavoro
Il mercato e l'organizzazione del lavoro si stanno evolvendo con crescente velocità. Le aziende si confrontano in maniera sempre più repentina con contesti esterni che sul piano tecnologico e di business appaiono sempre più complessi, competitivi e mutevoli. Le dimensioni su cui le strutture e i processi aziendali si sono tradizionalmente organizzati vanno quindi opportunamente studiate ed aggiornate anche alla luce di tali cambiamenti.
La sfida, per un'azienda strutturata come Eni, è quella di essere in grado di implementare dei modelli organizzativi innovativi, che sappiano accompagnare in maniera efficace le strategie aziendali e che siano perfettamente integrati con strutture e meccanismi più tradizionali.
In tale contesto, l'obiettivo che le parti si pongono, è quello di essere in grado di conciliare modelli di business efficienti ed innovativi e alti livelli di produttività, sostenibilità finanziaria ed ambientale, con la soddisfazione e benessere dei dipendenti e un clima aziendale positivo e collaborativo.
In tale percorso vanno ovviamente integrate le nuove professionalità con meccanismi di formazione professionale che consentano la riqualificazione e valorizzazione del capitale umano già presente in azienda.
Le parti si impegnano a adottare gli strumenti più opportuni per poter supportare al meglio i cambiamenti che saranno richiesti dal percorso di trasformazione e di evoluzione dello scenario energetico.

Lavoro Agile
Eni e OO.SS. hanno dimostrato già da anni di essere virtuosi in tema di adozione e diffusione del lavoro agile, a partire dall'accordo in merito ad un progetto pilota iniziato già nel febbraio 2017. L'iniziativa prevedeva la possibilità ai neogenitori di lavorare con tale modalità fino ad un massimo di due giorni a settimana, modalità estesa ad aprile 2018 anche a tre società controllate fino ad un massimo di 1 giorno a settimana, oltre che ai dipendenti con particolari patologie fino ad un massimo di 2 giorni a settimana, secondo una logica organizzativa e di welfare.
Anche grazie ai risultati positivi emersi nelle survey effettuate su lavoratori in Smart Working e rispettivi responsabili, dal 1 ottobre 2019 l'azienda, attraverso un nuovo accordo con le OO.SS., ha aggiunto un ulteriore e importante step a questo percorso: l'estensione dello smart working ai lavoratori che operano negli uffici su tutto il territorio nazionale per un giorno alla settimana, e ai genitori con figli in condizioni di disabilità fino a due giorni a settimana, ferme restando le modalità già definite per i neo genitori e i dipendenti affetti da gravi patologie.
Con tale accordo le parti hanno condiviso, in coerenza con quanto previsto dall'art.19, comma 1, della legge 81/2017 in merito ai tempi di riposo e alle misure tecniche organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro, che il dipendente in SW rispetti l'orario di lavoro previsto dagli accordi sindacali in essere presso la propria sede di lavoro e che durante le giornate di SW non sono previste ore di lavoro straordinario né prestazioni di lavoro festivo e/o notturno. I dipendenti che, ad oggi, hanno scelto di aderire allo smart working “organizzativo” sono circa 4.500.
L'adozione già da tempo di tale modello di lavoro agile basato sulla fiducia, sulla tecnologia e sull'innovazione, e strettamente collegato al processo di trasformazione verso un modello di business sempre più sostenibile, ha facilitato la gestione del personale nella recente delicata fase pandemica Covid 19, consentendo, grazie alle positive esperienze già consuntivate in passato, una rapida estensione di tale metodologia di lavoro a tutto il personale delle sedi direzionali e ad un'elevata percentuale del personale di staff delle sedi industriali.
Anche alla luce delle ultime esperienze che, al netto degli evidenti impatti derivanti dallo stato emergenziale, hanno migliorato la comprensione sulla tematica, le parti si incontreranno entro il 2020 per valutare congiuntamente nuove modalità di estensione ed applicazione dell'istituto, ed eventuali ricadute professionali ed organizzative derivanti dallo stesso.
A tal proposito, le Parti condividono di istituire un'apposita commissione che inizierà i lavori entro il 2020 e valuterà nuove modalità di estensione e applicazione del lavoro agile.

Welfare aziendale e benessere organizzativo
L'attenzione al benessere psicofisico e al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e dei loro familiari è percepita come fattore determinante per una crescita sana dell'azienda, in quanto consente di sostenere la motivazione, la produttività, la qualità delle relazioni e del clima interno all'ambiente di lavoro, in coerenza con obiettivi e dinamiche di business.
Il welfare aziendale, che ha come pilastro la centralità delle persone, rappresenta un elemento fondamentale della storia di Eni e della sua employer identity, promuovendo un impegno continuativo nella cura delle proprie persone per creare una catena di valore condivisa.
L'impegno delle Parti in ambito welfare è storicamente considerato una best practice, confermata dalla sottoscrizione del Protocollo Welfare del 2017, ed attuata con modalità e strumenti sostenibili per l'azienda in termini di costi e fattibilità, che si traduce in un'offerta capillare in ambiti eterogenei:
•Assistenza sanitaria […]
• Promozione e prevenzione della salute

Attraverso la collaborazione con strutture qualificate su tutto il territorio nazionale, Eni promuove da sempre iniziative volte alla diffusione di una cultura della prevenzione. A tutti i dipendenti viene offerta la possibilità di aderire, su base volontaria, a screening di prevenzione: Piano Diagnosi Precoce (programma annuale di visite di prevenzione oncologica per fasce di età e genere, realizzato a livello nazionale in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Previeni con Eni (check up biennale per la prevenzione delle patologie più frequenti oncologiche e cardiologiche, differenziato per genere). Quest'ultimo progetto attivo presso le sedi di Roma, Brindisi, Cagliari, Ferrara, Ravenna, Priolo è in graduale estensione ed armonizzazione sul territorio nazionale.
• Benessere quotidiano delle persone
Eni dedica un investimento particolare alla promozione di modelli e stili di comportamento che favoriscano il benessere quotidiano delle persone. Da questa attenzione nasce, ad esempio, la cura e qualità dei servizi di ristorazione aziendale che promuovono un'alimentazione sana e sicura, con la valorizzazione delle produzioni di filiera nazionale, l'attenzione alla sostenibilità ambiente, oltre al comfort degli ambienti. I menù proposti riservano un'attenzione particolare al corretto bilanciamento nutrizionale dei pasti, ottenuti con sistemi di cottura che preservano le caratteristiche nutrizionali delle materie prime e assicurano i requisiti igienico sanitari previsti dalla normativa vigente.
• Genitorialità […]
• Nido scuola Eni 0-6 […]
• Soggiorni estivi e summer camp […]
• Iniziative a supporto dell'orientamento scolastico […]
• Supporto dei bisogni emergenti: care giving […]
• Flexible Benefits […]
• Servizi di Mobility Management […]
• Volontariato d'impresa […]