Tipologia: Protocollo Covid-19-Fase 3
Data: 14 settembre 2020
Comparti: P.A., Università Reggio Calabria
Fonte: unirc.it


Protocollo di sicurezza aziendale anticontagio COVID-19 Fase 3

Premessa
L'Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria, nel seguito denominata ”Università”, in relazione alle situazioni di pericolo venutesi a creare con la diffusione del COVID-19 ed in conformità alle recenti disposizioni legislative, adotta tutte le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del nuovo virus negli ambienti di lavoro, disciplinando con il presente piano tutte le misure di sicurezza che devono essere adottate dai propri dipendenti, degli studenti e comunque di tutti coloro che, a vario titolo frequentano l'Università.
Fino alla cessazione della stato di emergenza sanitaria per la pandemia da COVID-19, l'Università avrà particolare attenzione verso i lavoratori che ritengono di trovarsi in particolari condizioni di rischio in ragione dell'età, per patologie pregresse o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente, nell'ambito della sorveglianza sanitaria eccezionale, attraverso una procedura che sarà specificata nel seguito del documento, alla sezione “lavoratori fragili”, anche considerando la compatibilità della prestazione lavorativa con le modalità di lavoro richieste dal lavoratore all'interno delle previsioni legislative vigenti.
Si premette che eventuali stati di gravidanza dovranno essere segnalati tempestivamente all'ufficio Risorse Umane che provvederà ad applicare la misura cautelare di concessione del lavoro in smart working per tutto il periodo della gestazione, così come previsto dalla Legge 151 del 26.3.2001 (tutela della gravidanza) in caso di epidemie o esposizione ad agenti biologici di classe 2, 3 e 4. Infatti, il coronavirus è un agente biologico classificabile nel gruppo 4 (massimo per gravità) perché, come recita il D.lgs. 81/08 “Può causare gravi malattie nell'uomo. Può presentare un rischio di propagazione elevato e di norma non sono disponibili efficaci misure di profilassi e cura”.

Obiettivo del protocollo
Obiettivo del presente protocollo è rendere l'Università un luogo sicuro in cui i lavoratori possano svolgere le attività lavorative. A tal riguardo, vengono forniti tutti gli accorgimenti e i dispositivi di protezione individuale necessari che devono essere adottati per contrastare la diffusione del COVID-19.
Riferimenti normativi
Dpcm 07 settembre 2020
Dpcm 07 agosto 2020
• Circolare Ministro Pubblica Istruzione n. 3 2020
Protocollo quadro rientro in sicurezza del 24 luglio 2020
L. 77 del 17 luglio 2020
Dpcm 11 giugno 2020
• Dpcm 18 maggio 2020
Dpcm 17 maggio 2020
Decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33
Dpcm 26 aprile 2020
Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23
Circolare n. 02 del 01 aprile 2020
Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19
Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18
Decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6
DPCM 11 marzo 2020
Riferimenti regolamentazione interna
• DR n. 189 del 14.06.2020
• DR n. 86 del 13.03.2020
• Circolare DG del 13.03.2020

Informazione
L'Università informa tutti i lavoratori e chiunque acceda al suo interno circa le disposizioni di sicurezza, consegnando e affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili, appositi dépliant e altro materiale informativo di tipo grafico e visuale.
In particolare, le informazioni riguardano:
• l'obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o di altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria;
• la consapevolezza e l'accettazione del fatto di non poter entrare e permanere nei locali dell'Università nel caso di sintomi di influenza, rialzo di temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.;
• l'obbligo di informare tempestivamente nelle modalità stabilite di seguito il Datore di Lavoro, Direttore di Dipartimento o il proprio dirigente, della presenza di qualsiasi sintomo influenzale insorto successivamente all'ingresso durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;
• l'impegno a rispettare tutte le disposizioni delle autorità e del Datore di Lavoro nel caso di accesso ai locali dell'Università (in particolare mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene).

Modalità di ingresso all’Università
Prima dell'accesso al luogo di lavoro, il lavoratore potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea da addetti formalmente incaricati dal Datore di Lavoro. Se la temperatura risulterà superiore a 37,5° non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro.
Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate in locali o aree predisposte. Tali persone non dovranno recarsi al pronto soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Il Datore di Lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende entrare nell'Università, della preclusione dell'accesso a chi negli ultimi 14 giorni abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Obblighi dei lavoratori durante la prestazione lavorativa in presenza
• È fatto obbligo di curare la costante igiene personale con il lavaggio frequente delle mani, evitando di toccare bocca, occhi e naso con le mani;
• È fatto obbligo di utilizzare le mascherine, nei casi espressamente richiesti, coprendo adeguatamente bocca e naso.
• È fatto obbligo di lavare spesso le mani, in particolare dopo aver soffiato il naso, prima e dopo aver mangiato o bevuto, utilizzato i servizi igienici, utilizzato la mascherina o toccato il viso.
• È fatto obbligo di starnutire o tossire in un fazzoletto monouso (o nel gomito flesso) e gettare immediatamente i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso dedicato alla raccolta indifferenziata; subito dopo si devono lavare le mani con acqua e sapone o utilizzando soluzioni alcoliche.
• In via generale, gli spostamenti all'interno dell'Università devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni del presente protocollo, deve comunque essere garantito un distanziamento sociale di almeno 1m;
• È vietato sostare nelle zone comuni durante le pause di lavoro al fine di evitare assembramenti;
• È fatto divieto di permanenza in ogni sede dell'Ateneo (con dichiarazione tempestiva al competente Ufficio del personale come sopra specificato) laddove, anche successivamente all'ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.) e in tutti i casi in cui i provvedimenti dell'Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l'Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio.
• È fatto obbligo di informare tempestivamente il proprio diretto superiore gerarchico (per il PTA il Responsabile di struttura e per i Docenti il Direttore di Dipartimento) che dovranno poi informare il Rettore (Datore di Lavoro) e il Direttore Generale (Responsabile del Personale per la sicurezza) e il Referente Covid in presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti, di indossare la mascherina chirurgica e di collaborare anche con la chiamata al proprio medico curante. È fatto obbligo, inoltre, di rimanere in isolamento nelle aree che saranno indicate, di non recarsi presso altri uffici, di non recarsi al Pronto Soccorso, ma di attendere le istruzioni del proprio medico curante, dell'autorità sanitaria e degli addetti intervenuti. L'Ateneo provvederà ad avvertire immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
• È fatto obbligo di rispettare sempre la massima distanza interpersonale possibile, comunque mai inferiore a 1 m; nel caso in cui si ipotizzi che accidentalmente possa non essere rispettata costantemente la distanza minima è sempre obbligatorio l'uso delle mascherine chirurgiche.
• Eventuali contatti sporadici con gli altri Lavoratori, sempre limitati alle ipotesi di necessità e con distanza minima di 1 m, non potranno superare di regola i 15 min.
• Durante il turno di lavoro, con cadenza preferibilmente oraria, si dovrà garantire la ventilazione dei locali per almeno 10 minuti.
• Deve essere sempre privilegiata l'effettuazione di riunioni da remoto, anche solo tra 2 colleghi presenti nella stessa struttura e nell'ipotesi di assoluta e comprovata necessità deve comunque essere garantito un distanziamento sociale di almeno 1 m, una densità massima di 1 persona ogni 6 m² calpestabili (ovvero non occupati stabilmente da arredi e/o attrezzature) e una durata consigliata inferiore ai 15 minuti, ma comunque mai superiore a 45 min.
• È vietato l'uso promiscuo di oggetti personali, quali bottiglie e bicchieri, ma anche dei telefoni: di questi se ne consiglia l'uso in modalità vivavoce, evitando che siano lasciati sulla scrivania o su altre superfici.
• Con specifico riferimento alle attività nei laboratori, che è per definizione caratterizzata dall'utilizzo comune di prodotti, materiali, dispositivi, strumentazione, apparecchiature è fatto obbligo di una attenta igiene delle mani e la periodica pulizia delle apparecchiature, nonché dell'utilizzo dei guanti seguendo la seguente procedura:
• ingresso in laboratorio;
• Sanificare, con gli opportuni prodotti segnalati dal Servizio di Prevenzione e Protezione, le attrezzature di uso comune;
• lavaggio delle mani;
• utilizzo di guanti;
• sostituzione dei guanti con altri di altro materiale peculiari dell'attività di laboratorio, ove necessario;
• lavaggio delle mani ad ogni cambio guanti;
• Sanificare, con gli opportuni prodotti segnalati dal Servizio di Prevenzione e Protezione, le attrezzature di uso comune;
• prima di uscire dal laboratorio, togliersi i guanti e lavarsi le mani nuovamente.
In tutti i laboratori di ricerca i dispositivi di protezione individuale dovranno comunque sempre essere adeguati al rischio specifico dell'attività condotta.
Si deve sempre rispettare la massima capienza degli uffici, dei laboratori e degli altri locali; così come è stata rideterminata al paragrafo “Capienza dei locali”.

Capienza dei locali
Sulla base dei criteri stabiliti ai fini della predisposizione del piano di rientro, l'Amministrazione provvederà a sistemare i lavoratori in modo da assicurare la presenza di una sola persona per ogni ufficio dotato di apertura (finestra, portafinestra), anche utilizzando, nel caso dei locali idonei precedentemente inutilizzati.
Al fine di ridurre il contatto sociale nell'ambiente di lavoro potranno essere adottate soluzioni organizzative innovative che riguardano sia l'articolazione dell'orario di lavoro sia le attività lavorative.
L'organizzazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all'entrata e all'uscita con la flessibilità degli orari.
Laboratori:
Il Responsabile dei Laboratori (preposto) avrà cura di garantire le seguenti condizioni di lavoro:
• traccerà le presenze assicurando il più adeguato equilibrio tra l'esigenza di distanziamento, comunque mai inferiore a 1 m, e quella di non avere persone al lavoro da sole in laboratorio laddove prescritto dalle norme.
• Assicurerà il rispetto delle norme di sicurezza ed avrà cura di vigilare sull'uso dei DPI.
• laddove non siano previste postazioni fisse di lavoro ma l'attività da svolgere richieda la mobilità del lavoratore all'interno del laboratorio, i) non possono essere presenti più di una persona ogni 24 m² calpestabili di laboratorio; ii), si devono indossare le mascherine chirurgiche; iii) si deve limitare l'attività in compresenza ad una durata consigliata inferiore ai 15 minuti, ma comunque mai superiore a 45 minuti, oltre i quali si dovrà garantire la ventilazione dei locali per almeno 15 minuti.
Biblioteche:
La riapertura delle biblioteche è indirizzata a consentire lo svolgimento delle attività di ricerca a docenti, ricercatori, borsisti, dottorandi, specializzandi, assegnisti, contrattisti, studenti e laureandi.
Il Responsabile delle biblioteche di Ateneo potrà distribuire e restituire i testi solo previo appuntamento da remoto e, unitamente ai lavoratori ivi impiegati, dovrà rispettare tutte le previsioni del presente documento durante la fase di consegna del testo al richiedente, che è considerato alla stregua di Visitatore (cfr. sotto alla voce “Visitatori fornitori”). I testi restituiti dovranno essere conservati in appositi contenitori per 48 ore, per tale periodo non potranno essere nuovamente consultati o prestati
Aule:
Il Docente avrà cura di garantire il tracciamento delle presenze assicurando il più adeguato equilibrio tra l'esigenza di distanziamento, comunque mai inferiore a 1 m
Le aule destinate alla didattica saranno oggetto di sanificazione quotidiana, la sanificazione giornaliera è subordinata all'utilizzo dell'aula e per tale ragione all'esterno della stessa sarà affisso un modulo in cui si potrà contrassegnare la sanificazione, distinta per data, a cura della Ditta incaricata e l'utilizzo a cura del docente (al fine di evitare la sanificazione di spazi già trattati e non esposti ad agenti patogeni). Le file saranno distanziate di 75-85 cm, ove siano fisse si procederà contrassegnare le sedute occupabili per il mantenimento delle distanze interpersonali e deve essere garantito almeno 1 mt di distanza fra un soggetto e l'altro. Tale condizione provocherà la riduzione della capienza che sarà indicata all'esterno di ciascuna aula.

Modalità di accesso di fornitori esterni e visitatori
Per l'accesso di fornitori esterni sono state individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.
Se possibile, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi di trasporto. L'accesso agli uffici non è consentito per alcun motivo. Per le attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.
Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno si dà ampia facoltà ai responsabili delle varie strutture dell'Università (dipartimenti, laboratori esterni, uffici e sedi di rappresentanza dell'Università) dislocate sul territorio di individuare almeno un servizio igienico dedicato. L'uso da parte di soggetti esterni dei servizi igienici del personale dipendente è vietato. In ogni caso, deve essere garantita un'adeguata pulizia giornaliera dei servizi igienici.
Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori. Qualora fosse necessario, i visitatori esterni dovranno sottostare a tutte le regole interne, ivi comprese quelle per l'accesso ai locali di cui al precedente punto, è richiesto altresì di compilare un apposito modulo, in allegato al presente documento; che ha valore anche ai fini del tracciamento degli spostamenti nel caso di evidenza di un caso conclamato di positività al Covid-19.
Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall'Università, va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento.
Le norme del presente Protocollo si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all'interno dei siti e delle aree universitarie, con l'aggiornamento del DUVRI ove richiesto.

Pulizia e sanificazione
L'Università assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, nonché delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
Nel caso di presenza all'interno dei locali universitari di una persona contagiata da COVID-19, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti locali secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonché alla loro ventilazione.
È garantita la pulizia e la sanificazione giornaliera di tastiere, touch screen e mouse sia negli uffici, sia nei laboratori, nel caso in cui si tratta di attrezzature o strumentazioni di uso promiscuo. Sono forniti ai lavoratori, per tramite dei Responsabili di Struttura, adeguati detergenti e sanificanti per la pulizia delle mani e ulteriore pulizia delle postazioni.
In ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute, l'Università può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia secondo le modalità ritenute più opportune.

Precauzioni igieniche personali
È obbligatorio che le persone presenti nell'Università adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani. L'Università, mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e dispositivi di protezione individuale ai lavoratori dell'Ateneo, nonché agli studenti che per ragioni occasionali e contingenti ne fossero sprovvisti. È raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone.
Tutti i lavoratori potranno ritirare DPI e Detergenti presso i punti di distribuzione stabiliti e di seguito riportati
• ufficio Presidio collocato al piano terra della prima stecca/amministrazione centrale
• segreterie amministrative dei Dipartimenti.

Dispositivi di protezione individuale
L'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente protocollo è fondamentale, vista l'attuale situazione di emergenza. Per questi motivi:
• le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'OMS;
• è favorita la preparazione da parte dell'Università del liquido igienizzante secondo le indicazioni dell'OMS (https://www.who. int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf).
Qualora il tipo di lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l'uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

Gestione spazi comuni
L'accesso agli spazi comuni, comprese le mense universitarie, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta al loro interno e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano.
È garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

Organizzazione dell'orario di lavoro
È consentito il rientro in servizio dei lavoratori nei limiti previsti dalla normativa vigente e dalle disposizioni di Ateneo.
La presenza del personale negli uffici/laboratori/spazi di lavoro deve essere modulata, in modo da garantire il rispetto della distanza di sicurezza (non inferiore a 1m) anche rivedendo il layout dei locali o facendo ricorso a temporaneo spostamento di postazioni di lavoro in spazi diversi.
Nel caso non si riuscisse a garantire questo requisito, è incentivato il ricorso a modalità di lavoro agile, anche in turnazione.
Qualora la prestazione di lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale inferiore a 1m è obbligatorio, oltre all'uso delle mascherine, la frequente igienizzazione delle mani. È comunque necessario ridurre allo stretto necessario il lavoro a distanze ridotte.
Al fine di garantire anche un idoneo percorso casa-lavoro nelle migliori condizioni di sicurezza, e un ingresso scaglionato delle persone, per il personale tecnico-amministrativo chiamato ad operare nelle sedi dell'Ateneo sarà consentita una flessibilità oraria in ingresso, da rendere compatibile con le attività da erogare.
Le attività di front office devono essere il più possibile limitate ed organizzate con sistemi di prenotazione. Laddove non sia possibile effettuare la prestazione in remoto, gli sportelli dovranno essere organizzati in modo da garantire una distanza tra operatore ed utente maggiore di 1m. Compatibilmente con i tempi ed i mezzi di approvvigionamento, le postazioni più utilizzate da utenti esterni sono state dotate di schermi di separazione in plexiglass.
Sono consentite le riunioni e i corsi di formazione del lavoratore (anche obbligatori) in presenza laddove sia possibile garantire una distanza minima fra il personale di almeno 1m, preferendosi gli strumenti di call conference e streaming e l'e-learning o la formazione a distanza.
Le riunioni degli organi collegiali possono essere svolte in presenza o a distanza sulla base della possibilità di garantire il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza del personale convocato.

Gestione entrata e uscita dei lavoratori
Si favoriscono, sentiti preventivamente i lavoratori, a cura dei dirigenti delle strutture dell'Università e di concerto con il Rettore, orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, laboratori, sala mensa). Alla pari dei visitatori e di altri soggetti esterni è richiesto altresì di compilare un apposito modulo, in allegato al presente documento; che ha valore anche ai fini del tracciamento degli spostamenti nel caso di evidenza di un caso conclamato di positività al Covid-19, nel caso in cui non si è soggetti a timbratura.
Sono previste una porta di entrata e una porta di uscita ed è garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

Gestione di una persona sintomatica nell’Università
Nel caso in cui una persona presente nei locali dell'Università sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al proprio diretto superiore che attiverà tutte le azioni previste (comunicare a chi di competenza, accompagnare il lavoratore nei locali individuati per il primo isolamento). In base alle disposizioni dell'autorità sanitaria, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello delle altre persone presenti nei locali. L'Università procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
L'Università collabora con le autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente nell'Università che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell'indagine, l'Università potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente la struttura interessata, secondo le indicazioni dell'autorità sanitaria.
La gestione dei casi confermati e sospetti avverrà secondo le linee guida dell'allegato 22 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 07/09/2020 Serie Generale n. 222 ad integrazione dell'allegato 18 del DPCM 7 agosto 2020.

Sorveglianza Sanitaria/Medico Competente/RLS
La sorveglianza sanitaria prosegue rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cosiddetto Decalogo, allegato al presente protocollo).
Vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia e le visite di sorveglianza eccezionale con l'obiettivo di individuare i lavoratori “fragili” che ne facciano richiesta.
Nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e la Rappresentanza dei Lavoratori per la Sicurezza e per la Sicurezza Territoriale (RLS/RLST).
Il medico competente segnala all'Università situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l'Università provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy, a tal fine ha istituito un protocollo operativo per la tutela dei lavoratori “fragili” con allegato modulo di richiesta di visita medica ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 81/08 e smi.. Il medico competente applicherà le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie.

Aggiornamento del protocollo di regolamentazione
È costituito nell'Università un Comitato per l'applicazione, la verifica e gli eventuali aggiornamenti delle regole del protocollo di regolamentazione presieduto dal Rettore e composto da:
- Referente COVID-19 di Ateneo
-.Medico Competente
- Responsabile servizio Prevenzione e Protezione
- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
- Rappresentanti della RSU e delle OOSS

Allegato 1 DPCM 8 marzo 2020
Misure igienico-sanitarie
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) evitare abbracci e strette di mano;
d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
f) evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva;
g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici a meno che siano prescritti dal medico;
j) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

Protocollo lavoratori “fragili”
Attivazione della procedura di riconoscimento dei” lavoratori fragili” di cui in premessa da parte del Datore di Lavoro in riferimento alle indicazioni dettate dalla normativa.
1. Il Datore di Lavoro informa, per mezzo di opportune circolari, i lavoratori della situazione creatasi con gli ultimi adeguamenti normativi.
2. Il Datore di Lavoro esegue una valutazione preliminare su quali mansioni sono compatibili con modalità di lavoro agile (smart working) e ne comunica l'esito al medico competente.
3. Il medico competente chiede comunque preliminarmente al Datore di lavoro conferma o meno se la mansione del lavoratore è compatibile con il lavoro agile. Effettuata la visita e verificate le effettive condizioni di rischio più elevato per eventuale contagio da COVID-19, il medico competente suggerisce nel certificato di idoneità di attuare questa modalità lavorativa, non come limitazione o prescrizione effettiva, per non interferire sulle decisioni di organizzazione del lavoro che spettano in esclusiva al Datore di lavoro, unico responsabile della sicurezza dei lavoratori, ma come raccomandazione o segnalazione, citando la norma di riferimento di cui sopra.
4. Se le modalità di lavoro agile non sono attuabili, il medico competente dispone limitazioni temporanee consone allo stato di salute del lavoratore, aggiungendo la necessità di particolare attenzione nell'ottemperare alle misure anti COVID-19, come, per esempio: obbligo filtrante facciale filtrante FFP2 senza valvola, distanziamento sociale 2 metri o anche superiori, igiene personale (lavaggio mani, sanificazione posto lavoro e attrezzature), evitare mezzi di trasporto pubblici o privati affollati ove non sia possibile mantenere il distanziamento sociale di almeno 1 metro, in caso di compiti con contatto diretto con pubblico e utenti, garantire il massimo isolamento possibile del lavoratore mediante barriere fisiche o ulteriori mezzi protettivi, ovvero ogni altra indicazione utile.
5) Se le prescrizioni di cui sopra non sono attuabili, il lavoratore sarà riconosciuto temporaneamente inidoneo comunque almeno sino alla fine del periodo di emergenza.
Il Lavoratore che deve rientrare da malattia V07 o che ritiene di “essere fragile” richiede visita al medico competente (art. 41 D.Lgs. 81/08), ad eccezione dei lavoratori che devono rientrare dopo 60 giorni di assenza, per i quali la visita è obbligatoria.
Il riconoscimento del lavoratore fragile alla modalità agile, è subordinato espressamente a limiti ben precisi, alcuni di questi limiti passano attraverso l'operato del medico competente, altri invece dipendono dal Datore di Lavoro.

Modulistica di accesso
…omissis…
Informativa sul trattamento dei dati personali
…omissis…


Segnaletica
Di seguito è riportata la segnaletica per l'applicazione del presente protocollo da stampare e utilizzare secondo necessità nell'ambito dell'Ateneo.
• Dieci comportamenti da seguire
• No assembramento
• Evitare affollamenti in fila
• Mantenere la distanza di 1 m
• Uso Ascensore
• Lavare le mani
• Igienizzare le mani
• Coprire la bocca e il naso
• No abbracci e strette di mani
• Disinfettare le superfici
• Soccorsi.
…omissis…


allegato B del D.R. 14 settembre 2020, n. 267