PROTOCOLLO D’INTESA TRA COMUNE DI MODENA E
CGIL CISL UIL
PER LA PROMOZIONE DI BUONA OCCUPAZIONE NEL SETTORE DEL FOOD DELIVERY


PREMESSO CHE

Nella città di Modena, da circa due anni, nuove forme di lavoro legate a piattaforme digitali, o che operano in settori di recente sviluppo, hanno visto un incremento del numero di lavoratori coinvolti. La Pandemia da Covid-19 ha certamente contribuito ad accelerare questa dinamica di lavoro caratterizzata da un inquadramento contrattuale ancora non definito.
 

IL PRESENTE PROTOCOLLO

Ha come scopo quello di migliorare le condizioni di lavoro dei ciclofattorini, anche detti "riders", operanti nel Comune di Modena principalmente nel settore del food delivery, promuovendo un'occupazione sicura e trasparente.
Si pone altresì l'obiettivo di perseguire, standard minimi di tutela che garantiscano condizioni di lavoro eque e dignitose indipendenti dalla qualificazione dei rapporti di lavoro per l'esercizio della propria attività lavorativa mediata, organizzata o gestita da una piattaforma digitale che determina le caratteristiche della prestazione dei servizi forniti o del bene venduto e ne fissa il suo prezzo.
 

SI RITIENE

necessario che lo sviluppo di nuovi lavori e professioni debba andare di pari passo con l'estensione di tutele e garanzie per i lavoratori impiegati in queste attività, nel solco di quanto affermato nel Patto per il Lavoro e il Clima della Regione Emilia-Romagna dove si ribadisce con forza che il lavoro deve essere di qualità, stabile, adeguatamente remunerato e tutelato.
In particolare, in materia di compenso orario fisso ed equo, infortuni e malattia, indennità per lavoro festivo e notturno, sospensione del lavoro in caso di condizione meteorologiche estreme, diritto allo sciopero e a formare organizzazioni sindacali, diritto alla disconnessione, non può che essere la contrattazione collettiva nazionale sottoscritta dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative l'unico elemento di regolamentazione, così come indicato dalla legge n. 128 del 2 novembre 2019.
Da questo punto di vista, la contrattazione esistente con il CCNL Merci e Logistica, firmato dalle OO.SS. maggiormente rappresentative, offre già risposte adeguate nel rispondere alle esigenze di i flessibilità tipiche di questo settore in un perimetro certo di tutele normative e salariali per i lavoratori.
 

APPRESO CHE 

La più recente Giurisprudenza ha sancito in numerose sentenze (su tutte le sentenze n. 1663/2020 Corte di Cassazione, la 20 novembre 2020 del Tribunale di Palermo e la sentenza del 31 dicembre 2020 del Tribunale di Bologna) il riconoscimento di pieni diritti e tutele da lavoratori subordinati ai ciclofattorini.
 

RITENUTO CHE

Per le caratteristiche, per come viene organizzato e per come si svolge la prestazione, quello dei ciclofattorini è da considerare molto più affine alla figura di lavoro subordinato a tutti gli effetti, soprattutto per via della sua natura di etero-direzione ed etero-organizzazione, e quindi dovrebbe prevedere l'intero sistema di tutele proprie dei lavoratori subordinati con, a titolo esemplificativo, l'introduzione di una paga oraria, la possibilità di veri contratti full time e part time, standard minimi di tutela sui temi della salute e sicurezza sul lavoro, dell'organizzazione del lavoro, della tutela della privacy, delle libertà sindacali, l'individuazione di indennità specifiche per maltempo, per turni disagiati, il riconoscimento dei costì per la manutenzione dei mezzi.
 

LE PARTI, CONSAPEVOLI CHE

L'acquisizione di questo complesso di diritti e tutele può essere garantito solo dalla regolamentazione propria della contrattazione collettiva nazionale.
In attesa che quel percorso giunga a compimento,
 

CONVENGONO

di individuare una serie di obiettivi al fine di migliorare le condizioni di lavoro quotidiane dei ciclofattorini a prescindere dalla qualificazione giuridica del rapporto di lavoro, operanti sul territorio della città di Modena e a promuovere il rispetto di standard minimi di tutela che garantiscano condizioni di lavoro eque e dignitose.
Particolare attenzione dovrà essere tenuta da parte di tutte le piattaforme di food delivery, per adottare misure di protezione per la salute e la sicurezza dei fattorini, anche specifiche per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19, cosi come definito dalle norme di legge ed affermato anche da alcune recenti sentenze dei tribunali di Torino, Firenze e Roma
Inoltre, per l'importanza sociale del lavoro svolto dai ciclofattorini soprattutto in una fase di restrizione della mobilità e delle attività individuali, si ritiene opportuno di promuovere verso il Governo, nel rispetto delle priorità individuate, la richiesta di una campagna specifica di vaccini Covid-19 per questa categoria di lavoratori.
L'Amministrazione comunale si impegna ad individuare la sperimentazione di interventi mirati al fine di migliorare le condizioni materiali di lavoro quotidiano dei ciclofattorini mediante la predisposizione di strumenti, spazi, prassi, materiali che possano rendere più sicure e più dignitose le modalità con le quali si sviluppano le prestazioni di lavoro: a titolo esemplificativo, l'individuazione e la predisposizione di spazi al coperto dove poter sostare in sicurezza e al riparo, dove poter ricaricare i cellulari, dove poter procedere ad una manutenzione dei mezzi, anche attraverso la ricerca di collaborazione con officine o altri esercizi del territorio. In tali spazi, si potranno prevedere anche punti informativi con tutte le informazioni utili per emergenze, viabilità, servizi pubblici.
L'Amministrazione comunale si impegna a promuovere la presente intesa nei confronti degli operatori economici presenti sul territorio comunale e conseguentemente favorire confronti sindacali che definiscano e formalizzino l'estensione ed il riconoscimento dei diritti e delle tutele tipici del lavoro subordinato, nelle forme e nelle modalità che si converranno, così come indicati dalla presente Intesa.
L'amministrazione comunale si impegna, inoltre, a valutare campagne e politiche che favoriscano l'applicazione di queste tutele anche attraverso meccanismi di "discriminazione positiva" per gli operatori che si riconoscessero nella presente Intesa, sensibilizzando parallelamente gli esercenti e gli stessi consumatori che usano le piattaforme per le consegne, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di riferimento, ad utilizzare le piattaforme 'etiche' o con maggiore responsabilità sociale che sottoscrivano la presente Intesa.
Al fine di verificare l'efficacia e l'applicazione della presente Intesa nonché con l'obiettivo di monitorare la coerenza tra i principi e gli impegni della presente Intesa e le condizioni reali di lavoro dei ciclofattorini sul territorio di Modena, l'Amministrazione comunale istituisce un Tavolo permanente fra le parti coinvolte.

Modena 24 febbraio 2021


fonte: cgilmodena.it