Regione Toscana
Delibera 10 maggio 2021, n. 500
Approvazione linee di indirizzo regionali per la vaccinazione anti sars-cov-2 nei luoghi di lavoro.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e ss.mm.ii. e in particolare gli Art. 38, 39, 40 e 41, che disciplinano il ruolo del medico competente e la sorveglianza sanitaria da effettuarsi a cura del medico competente;
Viste le “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV- 2/COVID-19 del 10 marzo 2021” del Ministero della Salute, con le quali sono state aggiornate le categorie di popolazione da vaccinare e le priorità, che prevedono che sarà possibile, qualora la disponibilità dei vaccini lo consenta, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione;
Visto il Piano Vaccinale Anticovid della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13 marzo 2021 che prevede tra le linee operative, ai fini di una maggiore capillarizzazione della vaccinazione, la somministrazione dei vaccini all’interno dei siti produttivi e della grande distribuzione, impiegando i medici competenti;
Visto il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”, che richiama all’applicazione sull’intero territorio nazionale del documento, adottato dal Ministero della salute e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con il Commissario Straordinario per il contrasto dell’emergenza epidemiologica e con il contributo tecnico-scientifico dell’Inail, denominato “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”, per la costituzione, l’allestimento e la gestione dei punti vaccinali straordinari e temporanei nei luoghi di lavoro, sottoscritto in data 6 aprile 2021 dal Governo e dalle parti sociali;
Rilevato necessario recepire i sopra richiamati documenti “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro” e “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV- 2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”;
Dato atto che, con il perdurare dell’emergenza pandemica ed in seguito all’approvazione dei sopra richiamati documenti nazionali, fermo restando l'impegno al mantenimento della capacità vaccinale attualmente raggiunta dal SSR per l'universalità della popolazione, emerge la necessità di garantire sinergie che assicurino efficienza nella realizzazione della campagna vaccinale in Toscana, con particolare riguardo alla popolazione attiva, pur nella consapevolezza che il modello organizzativo, che si va a definire, è condizionato in primis, dalla disponibilità di vaccino e dalla individuazione di target prioritari per la vaccinazione;
Preso atto pertanto che occorre definire a livello regionale delle linee di indirizzo per l’adesione alla campagna vaccinale nei luoghi di lavoro da parte delle imprese (sia in forma autonoma che con il supporto di organismi rappresentativi) e degli enti pubblici, in cui si preveda che, a partire dalla disponibilità del datore di lavoro, la somministrazione del vaccino avvenga da parte del medico competente, a sua volta resosi disponibile, ai lavoratori che, a prescindere dalla tipologia contrattuale, prestano la loro attività e che volontariamente aderiscono, oltre ai Datori di Lavoro ed ai titolari;
Dato atto che le suddette linee di indirizzo sono state illustrate, nella riunione del 30/04/2021, al Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ex art. 7 D Lgs n. 81/2008;
Ritenuto, per le ragioni sopra espresse, di approvare il documento “linee di indirizzo regionali per la vaccinazione anti Sars -Cov-2 nei luoghi di lavoro”, di cui all’allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;
Ritenuto necessario di stabilire che alla campagna vaccinale potranno aderire le singole aziende, anche con il supporto delle associazioni di categoria, e i singoli enti pubblici e altri soggetti che abbiano le caratteristiche indicate nelle linee di indirizzo e che potranno essere individuati in corso d’opera;
Dato atto che l’attuazione di quanto contenuto nella presente deliberazione è condizionata dalla disponibilità dei vaccini e dalla loro tipologia;
Ritenuto necessario, considerata la continua evoluzione della situazione in termini di disponibilità di vaccini e di indicazioni nazionali sulla campagna vaccinale, autorizzare con la presente deliberazione, i dirigenti dei settori competenti ad apportare strada facendo aggiustamenti alle modalità attuative della presenta deliberazione;
Ritenuto altresì di incaricare i settori regionali competenti di adottare gli eventuali atti o adempimenti successivi per l’attuazione della presente deliberazione;
Dato atto che il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale e neppure a carico del sistema sanitario regionale in quanto:
- i costi relativi al personale sanitario che somministra i vaccini ricadono ricadono interamente sulle aziende, che volontariamente aderiscono;
- la fornitura dei vaccini e dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) è a carico del servizio sanitario nazionale tramite il commissario di governo per l’emergenza senza costi per la Regione Toscana;
- i corsi di formazione per i Medici Competenti e per il personale sanitario di cui si avvarranno le aziende, finalizzati sia alla somministrazione del vaccino (corsi dell’ISS) sia all’apprendimento dell’utilizzo del sistema informativo per la prevenzione collettiva (SISPC) per la registrazione dei vaccini, sono erogati on line attraverso l’accesso a link che verranno forniti senza costi aggiuntivi.
A voti unanimi
 

DELIBERA

1. Di recepire il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”, siglato in data 6 aprile 2021 dal Governo e dalle parti sociali, e il documento tecnico INAIL denominato “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV- 2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”;
2. Di approvare il documento “linee di indirizzo regionali per la vaccinazione anti sars-cov-2 nei luoghi di lavoro” di cui all’allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;
3. Di incaricare i Settori Regionali competenti in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, in materia di prevenzione collettiva e in materia di sanità digitale e innovazione, di mettere in campo tutte le azioni necessarie per dare attuazione alla presente deliberazione;
3. Di dare atto che l’attuazione di quanto contenuto nella presente deliberazione è condizionata dalla disponibilità dei vaccini e dalla loro tipologia, nonché dalle indicazioni della struttura commissariale nazionale;
4. Di autorizzare, considerata la continua evoluzione della situazione in termini di disponibilità di vaccini e di indicazioni nazionali sulla campagna vaccinale, i dirigenti dei settori competenti ad apportare strada facendo aggiustamenti alle modalità attuative della presenta deliberazione;
Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell'articolo18 della LR 23/2007
 

ALLEGATO A
LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER LA VACCINAZIONE ANTI SARS-COV-2 NEI LUOGHI DI LAVORO


Premesso che:
• la Regione Toscana è impegnata nella vaccinazione anti COVID-19 e nella programmazione delle azioni di sviluppo della campagna vaccinale, in osservanza delle disposizioni nazionali;
• le “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 del 10 marzo 2021” del Ministero della Salute, con le quali sono state aggiornate le categorie di popolazione da vaccinare e le priorità, prevedono che sarà possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione;
• il Piano Vaccinale Anticovid della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13 marzo 2021 prevede tra le linee operative, ai fini di una maggiore capillarizzazione della vaccinazione, la somministrazione dei vaccini all’interno dei siti produttivi e della grande distribuzione, impiegando i medici competenti;
• in data 6 aprile 2021 è stato sottoscritto dal Governo e dalle parti sociali il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro”, che richiama all’applicazione sull’intero territorio nazionale del documento, adottato dal Ministero della salute e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con il Commissario Straordinario per il contrasto dell’emergenza epidemiologica e con il contributo tecnico-scientifico dell’Inail, denominato “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”, per la costituzione, l’allestimento e la gestione dei punti vaccinali straordinari e temporanei nei luoghi di lavoro;
• l’attività di vaccinazione nei luoghi di lavoro destinata ai lavoratori, che a prescindere dalla tipologia contrattuale prestano la loro attività in favore dell’azienda, effettuata attraverso la disponibilità del medico competente, e/o di medici esterni allo scopo autorizzati, costituisce iniziativa di sanità pubblica, che si colloca nell’ambito del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19, rivolta alla tutela del cittadino, e integra l’offerta complessiva alla popolazione toscana, nel rispetto delle priorità definite dagli atti di indirizzo nazionali e regionali; pertanto la responsabilità generale e la supervisione dell’intero processo rimane in capo al Servizio Sanitario Regionale, per il tramite dell’Azienda Sanitaria di riferimento;
• resta fermo il ruolo del medico competente, come disciplinato dal D. Lgs. 81/08;
• con decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, all’articolo 3, è stata esclusa espressamente la responsabilità penale degli operatori sanitari per eventi avversi nelle ipotesi di uso conforme del vaccino;
• l’adesione alla campagna vaccinale da parte del lavoratore è volontaria, fatto salvo quanto specificatamente previsto per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario dal DL 1 aprile 2021, n. 44, Art. 4;
• il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha chiarito che il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale o copia di documenti che comprovino l‘avvenuta vaccinazione anti Covid-19; solo il medico competente può trattare i dati sanitari dei lavoratori e tra questi, se del caso, le informazioni relative alla vaccinazione, nell’ambito della sorveglianza sanitaria e in sede di verifica dell’idoneità alla mansione specifica;
• i datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19) nei luoghi di lavoro, destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta;
• si rende, pertanto, necessario emanare la presente linea di indirizzo, in coerenza con le sopra richiamate disposizioni nazionali, che vengono interamente recepite da Regione Toscana;
• la presa visione e accettazione da parte dei datori di lavoro della presente linea di indirizzo costituisce adesione alla campagna vaccinale regionale nei luoghi di lavoro, con i criteri e le modalità definite nel presente documento;
• la adesione alla campagna di vaccinazione nei luoghi di lavoro è possibile sia per i datori di lavoro privati che per gli enti pubblici;
 

Art. 1 - Premessa

Con il perdurare dell’emergenza pandemica ed in seguito all’approvazione del Piano Vaccinale Anticovid della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13 marzo 2021 e del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro” del 6 aprile 2021, fermo restando l'impegno al mantenimento della capacità vaccinale attualmente raggiunta dal SSR per l'universalità della popolazione, emerge la necessità di garantire sinergie che assicurino efficienza nella realizzazione della campagna vaccinale in Toscana, con particolare riguardo alla popolazione attiva, pur nella consapevolezza che il modello organizzativo, che si va a definire, è condizionato in primis, dalla disponibilità di vaccino e dalla individuazione di target prioritari per la vaccinazione.
 

Art. 2 - Oggetto e Finalità

Le presenti linee di indirizzo sono finalizzate all’estensione della campagna vaccinale anti-covid 19 nei confronti dei lavoratori.
A partire dalla disponibilità del datore di lavoro, si prevede la somministrazione del vaccino da parte del medico competente, a sua volta resosi disponibile, nella sede aziendale, ai lavoratori che, a prescindere dalla tipologia contrattuale, prestano la loro attività in favore dell’azienda e che volontariamente aderiscono, oltre ai Datori di Lavoro ed ai titolari.
Ferma restando la disponibilità da parte dell’azienda e del medico competente, si raccomanda che l’attività sia estesa anche ai lavoratori di aziende esterne normalmente operanti presso il sito, con il preventivo coinvolgimento del relativo medico competente, tramite la stipula di specifici accordi, anche al fine di una prioritaria e più efficiente distribuzione dei vaccini.
L’attività potrà essere condotta anche con personale sanitario adeguatamente formato messo a disposizione da parte di altre strutture sanitarie (pubbliche/private), individuato responsabilmente dal Datore di Lavoro, in accordo con il medico competente. Resta fermo il ruolo del medico competente come disciplinato dal D. Lgs. 81/08.
 

Art. 3 - Attività

Le parti sociali, sindacali e datoriali, informeranno fin da subito le proprie aziende e lavoratori associati circa la futura possibilità di somministrazione del vaccino all’interno delle unità organizzative/produttive a cura delle medesime aziende, avviando una ricognizione circa le imprese che intendono aderire alla campagna vaccinale e, tutelando la riservatezza delle informazioni, relativamente al numero di lavoratori interessati alla vaccinazione.
Come disciplinato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, solo il medico competente potrà trattare le informazioni relative alla vaccinazione dei lavoratori.
I datori di lavoro, anche con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, avvieranno anche la ricognizione del personale medico coinvolto nella campagna di vaccinazione. A tale personale infatti la Regione Toscana dovrà garantire l’accesso al sistema informatico SISPC per la registrazione in tempo reale delle vaccinazioni somministrate e il corso di formazione on-line per l’utilizzo del sistema.
I datori di lavoro, anche con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, dovranno quindi comunicare alla Regione Toscana i nominativi e codici fiscali dei medici vaccinatori (vedi paragrafo seguente).
Il datore di lavoro, anche con il supporto o il coordinamento della Associazione di categoria di riferimento, come previsto dal “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” del 6 aprile 2021, elabora il “piano aziendale di vaccinazione anti SARS-CoV-2”, nel rispetto delle Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, richiamate in premessa, e della presente linea di indirizzo regionale.
Nell’elaborazione del piano aziendale il datore di lavoro assicura il confronto con il Comitato aziendale per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV- 2/COVID-19 negli ambienti di lavoro del 24/04/2020.
Il piano aziendale di vaccinazione è proposto dal datore di lavoro, anche per il tramite della Associazione di categoria di riferimento, all’Azienda Sanitaria territorialmente competente.
In particolare, non appena la disponibilità di vaccini in Toscana lo consentirà, Regione Toscana attiverà uno specifico portale per l’adesione alla vaccinazione da parte delle aziende, tramite il quale sarà possibile:
• la registrazione da parte del datore di lavoro, anche con il supporto dell’associazione di categoria, suddividendo le aziende per tipologia in modo che sia possibile identificare, per la Regione, il settore di appartenenza;
• la comunicazione da parte del datore di lavoro, anche con il supporto dell’associazione di categoria, dei nominativi e codici fiscali dei medici vaccinatori per la abilitazione in SISPC da parte della Regione;
• la presa visione e accettazione della presente linea di indirizzo come impegno da parte del datore di lavoro ad aderire alla campagna vaccinale regionale, nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali;
• la richiesta da parte del datore di lavoro, anche con il supporto dell’associazione di categoria, del numero esatto di vaccini necessari, nel rispetto della privacy dei lavoratori, suddividendo la richiesta in base alle fasce di età dei lavoratori;
• la successiva comunicazione da parte della Regione Toscana dei tempi di messa a disposizione dei vaccini e della modalità di consegna.
Il personale coinvolto nella campagna di vaccinazione - medico competente e/o medici esterni allo scopo autorizzati, coadiuvato da altro personale sanitario incaricato dal datore di lavoro - è formato, anche attraverso la condivisione di materiale informativo, in stretta collaborazione con gli organismi regionali. Per l’attività di somministrazione del vaccino il medico competente potrà avvalersi di personale sanitario in possesso di adeguata formazione. Regione Toscana rende disponibili a tal fine, tramite il portale sopra descritto, le modalità di accesso al corso gratuito previsto dall’Istituto Superiore di Sanità.
Le parti sociali, sindacali e datoriali, ricevuta l’informazione, provvederanno a informare le proprie imprese e lavoratori associati della possibilità di avvio della campagna di vaccinazione e delle tempistiche di messa a disposizione dei vaccini.
Per la somministrazione del vaccino in azienda dovranno essere garantiti:
• l’uniforme comunicazione a tutti i dipendenti della possibilità di vaccinarsi all’interno dell’azienda;
• l’adeguata informazione nei confronti dei lavoratori sulle caratteristiche del vaccino, utilizzando il materiale informativo condiviso con la Regione Toscana;
• una modalità di prenotazione della vaccinazione, nel rispetto della privacy (si ricorda che solo il MC o il personale sanitario potrà trattare i dati relativi alla vaccinazione), che consenta l’accesso scaglionato dei lavoratori e l’eventuale prenotazione della somministrazione della seconda dose, se prevista, secondo le modalità e tempistiche previste;
• la possibilità di somministrazione della vaccinazione in orario di lavoro, equiparando il tempo necessario per la vaccinazione all’orario di lavoro;
• il rispetto delle procedure anti contagio;
• il rispetto della modulistica predisposta a livello nazionale relativa a scheda anamnestica e consenso informato, che dovrà essere raccolto ed archiviato a cura del medico vaccinatore;
• la preventiva anamnesi e la somministrazione tramite i medici competenti aziendali, e/o medici esterni allo scopo autorizzati, coadiuvati da altro personale sanitario incaricato dal datore di lavoro, adeguatamente formato;
• uno spazio idoneo alla somministrazione del vaccino, facilmente accessibile, che potrà coincidere con l’ambulatorio utilizzato dal medico competente per le visite ordinarie;
• presenza dei materiali, delle attrezzature e dei farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza delle attività, anche per garantire un idoneo intervento medico in caso che si manifestino complicanze, secondo le indicazioni del medico responsabile della vaccinazione.
• spazi per accessi scaglionati;
• aree per la permanenza post-vaccinazione, con la supervisione di personale sanitario;
• adeguata e frequente igienizzazione degli ambienti;
• l’immediata registrazione da parte del medico competente, e/o dei medici esterni allo scopo autorizzati, dell’avvenuta vaccinazione sul sistema regionale SISPC, anche avvalendosi di personale a supporto di tipo amministrativo;
• la immediata comunicazione a Regione Toscana, una volta completata la campagna di vaccinazione, del numero esatto di eventuali vaccini non somministrati, per la successiva riconsegna, che avverrà, a carico della Regione, con le modalità che verranno comunicate dalla Regione.
Con successivi atti, Regione Toscana fornirà le indicazioni tecniche di dettaglio sulle caratteristiche degli ambienti per la vaccinazione e sulle modalità di distribuzione e consegna dei vaccini.
Le persone che hanno manifestato una reazione grave alla prima dose, NON devono sottoporsi alla seconda dose in ambito lavorativo e devono essere inviate alla competente Azienda sanitaria di riferimento per le necessarie valutazioni.
In alternativa alla modalità della vaccinazione diretta, laddove i datori di lavoro intendano collaborare all’iniziativa di vaccinazione attraverso il ricorso a strutture sanitarie private, possono concludere, anche per il tramite delle proprie associazioni di categoria, una specifica convenzione con strutture in possesso dei requisiti per la vaccinazione, con oneri a proprio carico, ad esclusione di quanto indicato al successivo art. 5. Anche in tale circostanza, il datore di lavoro richiede a Regione Toscana la disponibilità dei vaccini, utilizzando l’apposito portale regionale, come sopra descritto.
 

Art. 4 - Confronto e monitoraggio

I datori di lavoro, che partecipano alla campagna di vaccinazione nei luoghi di lavoro, si impegnano ad attivare un processo di confronto permanente con Regione Toscana e con le parti sociali, sindacali e datoriali, finalizzato al monitoraggio dell’attività al fine di un’eventuale rimodulazione della procedura, che potrà rendersi necessaria in considerazione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico e delle disposizioni nazionali.
Trattandosi di una iniziativa a tutela della salute pubblica, l’intero processo è sotto la supervisione dell’Azienda USL di riferimento, che per il tramite del Dipartimento di Prevenzione (sia servizi IPN che servizi PISLL) può effettuare controlli sullo stato dei luoghi, sui requisiti essenziali e sulla correttezza delle procedure adottate per l’effettuazione dell’attività.
 

Art. 5 - Oneri finanziari

Gli oneri delle presenti linee di indirizzo ricadono interamente sulle aziende, ferma restando la copertura dei costi della fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi), della messa a disposizione degli strumenti formativi previsti.