Ministero dell’Interno

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO

Servizio di Prevenzione e Protezione

 

N. 555/                                                                                                                                       Roma, data del protocollo

Via PEC

 

OGGETTO: Misure e procedure da adottare per il contenimento del rischio di contagio da SARS- CoV-2 nei luoghi di lavoro e nei servizi della Polizia di Stato.

Adozione del protocollo condiviso.

A ...omissis…

 

È giunta al termine la complessa attività di ricognizione ed elaborazione dei dati necessari alla redazione del documento allegato alla circolare della Direzione Centrale di Sanità Prot. 850/A.P.1-3255 dell’8 maggio 2020, nel quale vengono esaminate le misure per la prevenzione ed il contenimento del contagio da SARS-Cov-2 da adottarsi all’interno degli uffici dei quali lo scrivente svolge le funzioni di Datore di Lavoro.

Il documento in parola, in osservanza delle indicazioni fornite dalla richiamata circolare, nonché alla luce delle specifiche sull'utilizzo dei sistemi di raffrescamento/riscaldamento dell'aria nei luoghi di lavoro¹, è stato compilato con il contributo di tutte le Direzioni ed Uffici centrali equiparati ed andrà ad integrare il Documento di Valutazione dei Rischi, tenuto anche conto che, nel periodo compreso tra il 22 giugno ed il 10 luglio u.s., gli R.L.S. hanno avuto modo di esaminarne il contenuto senza farvi annotare osservazioni.

L’elaborato, deve essere considerato quale punto di partenza per lo sviluppo, da parte di ciascuna Direzione ed Ufficio, di un protocollo di misure di prevenzione anti contagio, nella prospettiva di un graduale e progressivo ritorno alle ordinarie attività ed alla luce delle determinazioni assunte nel “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid- 19” e nell’“Accordo decentrato del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro in ordine all'emergenza sanitaria da COVID-19”, rispettivamente siglati il 28 maggio ed il 10 luglio 2020 tra f Amministrazione² e le Organizzazioni Sindacali.

Si renderà, dunque, ora necessario rimodulare ed armonizzare tutte le misure preesistenti per ridurre al minimo il rischio di contagio da SARS-CoV-2 del personale operante all’interno degli uffici del Dipartimento, nella consapevolezza che il ritorno all’auspicata normalità comporterà inevitabili situazioni meno vantaggiose per il distanziamento sociale ed interpersonale.

Per tale motivo sarà fondamentale che le misure di prevenzione già individuate e ritenute adeguate alle precedenti, più stringenti necessità, possano oggi assumere una forma di bilanciamento, plasmata sulle specificità di ciascun ufficio, capaci, da un lato, di allentarne l’indiscussa pressione invasiva, dall’altro, di assicurare l’adeguato supporto alla progressiva ripresa delle attività, sempre però nell’ottica delle prioritarie esigenze di salvaguardia del prevalente obiettivo della salute del personale.

Nell’ambito della fase di riavvio delle attività dovrà, peraltro, essere fatto tesoro dell’esperienza maturata nell’affrontare le criticità riscontrate nel corso dell’epidemia di SARS-CoV-2, trasformandola in un’opportunità per individuare gli aspetti organizzativi da migliorare per il raggiungimento del contenimento del rischio di contagio.

Le SS.LL., a tal proposito, avranno il gravoso onere di esaminare ed eventualmente riorganizzare, laddove ritenuto necessario in relazione alla specificità dei propri uffici, i sistemi lavorativi finalizzando gli sforzi al riavvio dell’ordinaria attività istituzionale sempre nel prioritario obiettivo di salvaguardia della salute dei lavoratori e di quanti, a vario titolo, accedono alle strutture del Dipartimento.

A tal proposito si richiamano, le misure esaminate nel documento annesso alla citata circolare dell’8 maggio, comunque orientative e non esaustive, in relazione al progredire delle diverse fasi della pandemia, che possono riassumersi in settori facilmente individuabili:

• Informazione alle persone;

• Riduzione del numero di persone;

• Organizzazione delle aree di lavoro, degli spazi comuni e dell’utilizzo dei veicoli;

• Regolamentazione del comportamento dei lavoratori;

• Regolamentazione del comportamento degli operatori delle ditte esterne;

• Igienizzazione e pulizia degli ambienti e climatizzazione;

• Sanificazione degli ambienti e dei veicoli;

• Utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I).

Dette misure sono state, altresì, incrementate dai contributi dei Medici Competenti relativi a:

• Gestione di caso sospetto per COVID-19;

• Gestione di eventuali lavoratori ipersuscettibili;

Per ciascuno dei settori esplicitati, dovrà essere realizzata un’attenta opera di valutazione sulle contingenti esigenze dell’ufficio, finalizzata all’adozione di adeguate e calibrate misure organizzative, capaci di soddisfare compiutamente le esigenze di sicurezza.

Per lo svolgimento di tale impegnativa incombenza le SS.LL. potranno utilmente avvalersi delle figure individuate dalla norma di riferimento e meglio delineate dall’art. 3 del D.M. 127/2019, presenti in ciascun ambito lavorativo, affinché provvedano alle specifiche attività di esecuzione, vigilanza ed eventuale segnalazione per ogni miglioramento del sistema della sicurezza nel suo complesso.

Di seguito si riportano le misure nel dettaglio:

 

INFORMAZIONE ALLE PERSONE

Si rivela tutt’ora di fondamentale importanza l’informazione, rivolta anche a tutti i soggetti esterni che, a qualsiasi titolo, accedono alle strutture dell’ufficio, attraverso:

• Diffusione delle prescrizioni di carattere individuale, provenienti dagli Organi Sanitari Nazionali e/o dalla Direzione Centrale di Sanità, mediante affissione di specifica cartellonistica (vedasi raccolta allegati), in tutti gli accessi e nei luoghi di maggior passaggio, contenente i suggerimenti di:

lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 40 secondi o con soluzioni idroalcoliche;

coprire la bocca ed il naso quando si tossisce o si starnutisce, possibilmente nella piega del gomito o con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l'uso; evitare di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca;

evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;

non assumere farmaci antivirali e antibiotici se non prescritti dal medico;

evitare i contatti fisici (strette di mano, baci, abbracci);

evitare contatti ravvicinati con persone che mostrino sintomi di malattie influenzali (tosse, starnuti, febbre);

in presenza dei seguenti sintomi:

> febbre superiore a 37,5°;

> tosse:

> mal di gola;

> arrossamento degli occhi;

> malessere generale;

NON recarsi presso il pronto soccorso, guardia medica, medico di famiglia o Ufficio Sanitario ma consultare telefonicamente il proprio medico curante, il numero verde attivato dal Ministero della Salute o eventuali numeri regionali, notiziando l’Ufficio Sanitario di competenza, che, a sua volta provvederà a:

> monitorare l’andamento del quadro clinico del dipendente attraverso la puntuale verifica della diagnosi presente nelle certificazioni di malattia;

• Ampia diffusione dei riferimenti da contattare in presenza di condizioni di rischio;

• Emanazione di norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, in particolare, all’interno di tutti i servizi igienici, mediante affissione di specifica cartellonistica (vedasi raccolta allegati);

• Fornitura di informazioni sulle modalità di registrazione degli ingressi volti a ridurre il rischio di assembramenti mediante affissione, in prossimità della timbratrice, di specifica cartellonistica (vedasi raccolta allegati);

• Fornitura di informazioni sul corretto utilizzo dei distributori automatici, mediante affissione di specifica cartellonistica (vedasi raccolta allegati);

• Emanazione di norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, durante la fruizione dei locali spogliatoio, mediante affissione di specifica cartellonistica (vedasi raccolta allegati);

• Divulgazione dei recapiti dell’R.S.P.P. (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per rispondere ad eventuali dubbi e domande in merito all'organizzazione scelta per contenere il rischio.

 

RIDUZIONE DEL NUMERO DI PERSONE

Per quanto possibile e nell’ottica del riavvio di tutte le attività, dovranno essere rimodulate le precedenti misure volte a ridurre al minimo la presenza di persone negli ambienti:

• Se risulta impossibile modificare la disposizione logistica delle postazioni lavorative³ o se comunque necessario, sarà utile favorire il perseguimento della "logica dell'alternanza”, con riferimento, in termini generali, agli orari di lavoro per i servizi non continuativi (articolati con turnazione giornaliera su 2 o 3 quadranti, per 5 o 6 giornate lavorative settimanali) e, ove occorra e sia possibile, alla tipologia di impiego (interno o esterno);

• Ogni volta in cui non sia possibile procedere con la misura precedente, dovrà essere fatto utilizzo del lavoro agile (smart working) per tutte le attività dove questo sia possibile dal punto di vista operativo e tecnologico;

• Sarà necessario continuare a minimizzare gli eventi aggregativi di qualsiasi natura privilegiando le modalità telematiche e garantendo, in caso di impossibilità di svolgimento in remoto, il rispetto della distanza interpersonale minima di un metro.

 

ORGANIZZAZIONE DELLE AREE DI LAVORO, DEGLI SPAZI COMUNI E DEI VEICOLI

Al fine di mantenere bassa la possibilità di contatto tra tutti coloro che, a qualsiasi titolo, frequentano gli spazi lavorativi, dovranno ancora permanere definizioni dei flussi di ingresso e di uscita nonché modalità di fruizione degli uffici e delle aree comuni (corridoi, scale, ballatoi, etc.) nel rispetto della distanza interpersonale minima di un metro e della massima areazione degli stessi.

A tal proposito, compatibilmente con le disponibilità logistiche ed il progressivo riallineamento dell’attività istituzionale, dovranno ad essere adottati (o continuare a farlo) interventi di:

• Eliminazione di sovraffollamento in aree adibite alla ricezione di pubblico, mantenendo una forma di accesso selettivo dell’utenza e prevedendone, in ogni caso, abbondante e frequente areazione;

• Progressiva riapertura delle operazioni di sportello a mezzo di front-office con vetro/plexiglass di protezione (ove presenti) e comunque mantenendo la distanza tra gli operatori e tra operatori ed utenti di almeno un metro;

• Progressiva riapertura degli accessi da parte di visitatori esterni, clienti, consulenti ecc.;

• Individuazione, per gli avventori esterni, di servizi igienici dedicati prevedendone il divieto di utilizzo al personale dipendente;

• Disciplina di utilizzo delle aree comuni, delle zone mensa e di ristoro qualora in queste si determini un rischio di assembramento; dovranno essere previsti, nello specifico, turnazioni, tempi ridotti per la fruizione ed adeguato distanziamento interpersonale;

• Disciplina di orari differenziati per scaglionare gli ingressi nei luoghi di lavoro e l’utilizzo di aree comuni, qualora in questi si determini un rischio di assembramento;

• Predilezione delle scale negli spostamenti all’interno degli stabili; l’ascensore dovrà continuare ad essere impiegato da più persone contemporaneamente solo se è possibile mantenere all’interno la distanza interpersonale di almeno un metro e comunque impiegando le mascherine;

• Predisposizione logistica dei locali di lavoro tale da assicurare adeguato distanziamento sociale, avvalendosi nella misura più ampia possibile di tutti gli spazi e di tutte le postazioni di lavoro disponibili;

• Emissione di puntuali disposizioni finalizzate alla frequente aerazione di tutti i locali;

• Disattivazione della funzione di ricircolo negli impianti di climatizzazione; non indirizzare il flusso dell'aria direttamente sulle persone, garantire il ricambio d'aria attraverso la frequente areazione e ventilazione dei locali, regolare i parametri microclimatici su valori che assicurino il più possibile il benessere fisiologico dell'individuo, tenere in funzione rimpianto in modo continuo, così da mantenere costantemente attivi l'ingresso e l'estrazione dell'aria;

• Disincentivazione dell’uso di ventilatori a soffitto o portatili, a pavimento o da tavolo nei locali in cui lavorano più operatori;

• Mantenimento in funzione (per tutto il tempo di permanenza degli operatori) di ventilatori o estrattori di aria in ambienti e locali privi di finestre;

• Collocazione, nei servizi igienici, negli accessi alle strutture e negli spazi comuni, di adeguati sistemi di igienizzante per le mani;

• Individuazione di una porta di entrata e una porta di uscita dai locali comuni garantendovi la presenza degli strumenti, di facile utilizzo, per l'igiene e la pulizia della cute;

• Occupazione dei posti previsti dall’omologazione dei diversi mezzi di servizio al di sotto della capienza ordinaria nel rispetto del distanziamento e indossando, in caso di utilizzo promiscuo, lunghi tragitti o impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale, la mascherina chirurgica;

 

REGOLAMENTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI LAVORATORI

• A tutti i dipendenti dovrà essere frequentemente rammentato l’obbligo del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro nonché la necessità di attenersi alle disposizioni impartite per quanto attiene l’igiene delle mani e la frequente aerazione dei locali;

• Al personale dovrà ancora essere frequentemente rammentato un utilizzo razionale dei Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) assegnati ed indicato dove eventualmente recuperare quelli destinati a specifiche esigenze;

• Al personale dovrà essere ribadito l’obbligo di comunicazione di essere venuto in contatto, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi all’agente biologico;

• Il personale dovrà continuare a mantenere i piani di lavoro sgombri da oggettistica e carta non funzionali all’attività lavorativa al fine di minimizzare l’accumulo di polveri che trattengono batteri e così agevolarne la pulizia;

• Il personale in servizio dovrà continuare a permanere all’interno dei propri uffici, evitando di intrattenersi nei locali comuni, nelle aree benessere o in locali di pertinenza di altri uffici se non per il tempo strettamente necessario all’espletamento di contingenti necessità;

• Il personale addetto alla vigilanza interna dovrà ancora evitare, se possibile, il contatto diretto con l’utente rimanendo all’interno del corpo di guardia ed utilizzando gli sportelli con vetro di protezione;

• Il personale che opera a stretto contatto con il pubblico e/o che impegna spazi nei quali non è possibile mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro dovrà ancora avere in pronta disponibilità i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) da utilizzare nei casi in cui si verifichino situazioni potenzialmente a rischio;

• Dovranno tutt’ora essere limitate le missioni alle sole strettamente indifferibili, con impiego di personale altresì limitato allo strettamente indispensabile;

• Al personale dovrà essere sempre rammentata l’esistenza di percorsi psicologici di sostegno (attivati dalla Direzione Centrale di Sanità) per affrontare l’emergenza;

• A tutti i dipendenti dovrà ancora essere raccomandata l’esigenza di evitare che l'informazione sulle misure precauzionali per il contenimento del contagio avvenga tramite canali non ufficiali.

 

REGOLAMENTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI OPERATORI DELLE DITTE ESTERNE

L’attività delle ditte o altri soggetti esterni che a qualsiasi titolo interagiscono con l’Amministrazione per la fornitura di beni e servizi dovrà ancora soggiacere alle seguenti regole organizzative e comportamentali;

• Lo svolgimento dei lavori in appalto dovrà essere effettuato concordando con l’Amministrazione modalità di minima interferenza;

• Gli operatori a qualsiasi titolo presenti nei luoghi di lavoro dovranno essere formalmente informati dell'applicazione, anche per essi, di tutte le norme individuali e collettive adottate all'interno degli Uffici;

• I fornitori dovranno attenersi alle procedure di ingresso, transito e uscita disposte mediante pianificazione di modalità, percorsi e tempistiche predefinite;

• Gli autisti dei mezzi di trasporto dovranno, preferibilmente, rimanere a bordo dei propri mezzi astenendosi in ogni caso dall’accesso agli uffici. Per il disbrigo delle pratiche di approntamento delle attività di carico e scarico, i trasportatori dovranno comunque attenersi alla rigorosa distanza di almeno un metro;

• All’interno dei luoghi di lavoro gli operatori saranno tenuti al generale rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro da altri individui;

• Gli operatori dovranno essere muniti di guanti e mascherina di protezione di tipologia adeguata al contenimento della diffusione del virus;

• Nel caso in cui, per periodi limitati e strettamente necessari per le attività da eseguirsi, sia inevitabile la distanza ravvicinata tra due soggetti, gli operatori dovranno indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) assegnati;

• Gli operatori dovranno essere informati dell’obbligo di comunicazione, ai competenti organi sanitari, di essere venuti in contatto, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al contagio;

• Gli operatori dovranno essere informati circa le disposizioni sanitarie e comportamentali vigenti con l’obbligo di visione dei documenti informativi affissi negli ambienti di lavoro;

• L’impresa dovrà garantire per i propri operai la disponibilità di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

• Eventuali mezzi di cantiere (quali ad es. escavatori, piattaforme elevatrici, pale), se utilizzati da più persone, dovranno essere igienizzati (per la porzione riguardante quadro di comando, volante, maniglie, etc.), ogni volta prima e dopo il loro utilizzo con apposita soluzione idroalcolica;

• Gli attrezzi manuali dovranno essere forniti in dotazione ad un solo operaio ed utilizzati con i guanti; dovrà essere resa obbligatoria l’igienizzazione degli attrezzi in caso si preveda un uso promiscuo da parte delle maestranze;

• Turnazioni e numero di personale per ogni turno dovranno essere stimati in base agli spazi presenti nei luoghi di lavoro;

• L’uso degli spogliatoi degli operatori, laddove presenti, dovrà essere regolamentato in modo da garantire sia la frequente aerazione che il contestuale rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro in relazione alla cubatura degli stessi;

 

IGIENIZZAZIONE E PULIZIA DEGLI AMBIENTI E CLIMATIZZAZIONE

Al fine di mantenere basso il rischio di contagio dovrà essere mantenuto un protocollo di igienizzazione e pulizia dei locali di lavoro, delle aree comuni e di alcuni impianti, che prevede:

• Pianificazione di un’accurata igienizzazione di tastiere, schermi touch di distributori di alimenti e bevande, postazioni bancomat, gettoniere, tornelli, lettori di badge e di qualsiasi altro sistema con funzionamento a contatto manuale dell’utilizzatore;

• Pulizia giornaliera delle aree comuni, in particolar modo di quelle ove sono collocati i distributori di alimenti e bevande, in relazione al calendario orario di fruizione definito in base all’organizzazione del lavoro;

• Igienizzazione dei bagni, preferibilmente più volte al giorno, utilizzando appositi detergenti; spogliatoi e docce (se presenti) dovranno essere igienizzati giornalmente;

• Pulizia dei sistemi di riscaldamento/raffrescamento dell'aria ad impianto fermo ed in base alle indicazioni fornite dal produttore e programmazione di una periodicità di pulizia dei filtri che tenga conto del reale funzionamento del climatizzatore, delle condizioni climatiche e microclimatiche, dell'attività svolta nel locale e del numero di persone presenti, se possibile con cadenza ogni quattro settimane;

• Pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione a mezzo di panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone oppure con alcool e successiva asciugatura;

• Concessione ai lavoratori, di provvedere, ad inizio della fruizione, alla igienizzazione del proprio posto di lavoro utilizzando prodotti già diluiti e pronti all’uso.

L’igienizzazione avverrà impiegando specifici detergenti, contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro allo 0.5%-1% (candeggina), utilizzati nel rispetto delle schede tecniche e di sicurezza che dovranno essere depositate presso il Servizio di Prevenzione e Protezione per l’eventuale consultazione degli R.L.S.

 

SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E DEI VEICOLI

Diversa dall’igienizzazione ordinaria di cui sopra, è la sanificazione di ambienti e veicoli frequentati ed utilizzati da soggetti positivi al virus.

In presenza di un caso positivo, il protocollo impone tutt’ora di attenersi alle disposizioni della circolare del 22 febbraio 2020, del Ministero della Salute.

In essa è prescritto che i luoghi e le aree potenzialmente contaminati, per i quali dovrà essere sempre assicurata adeguata ventilazione, dovranno essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.

Per la decontaminazione, è raccomandato, dopo la pulizia, l’uso di ipoclorito di sodio allo 0, l % mentre, per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, è stato suggerito di utilizzare etanolo al 75% dopo la pulizia con un detergente neutro; i prodotti dovranno essere utilizzati nel rispetto delle schede tecniche e di sicurezza che verranno essere depositate presso il Servizio di Prevenzione e Protezione per l’eventuale consultazione degli R.L.S.

Andranno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto dovranno essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, sarà necessario addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio.

Anche in tema di sanificazione di veicoli rimane ferma la premessa che tale attività dovrà essere effettuata solo nel caso di trasporto di soggetto positivo al virus batteriologico.

In tal caso il prodotto sanificante dovrà essere applicato mediante nebulizzazione manuale a pompa ad autovettura aperta con prodotti a base di cloro o altro idoneo disinfettante, affiancata da interventi giornalieri di pulizia e sanificazione di tutte le superfici interne maggiormente a contatto con i viaggiatori; anche in questo caso i prodotti dovranno essere utilizzati nel rispetto delle schede tecniche e di sicurezza che verranno depositate presso il Servizio di Prevenzione e Protezione per l’eventuale consultazione degli R.L.S.

Sempre secondo le direttive della citata circolare, le operazioni di pulizia dovranno essere condotte da personale qualificato che indossa D.P.I. (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe), obbligato a seguire le misure indicate per la loro rimozione in sicurezza (svestizione) ed il successivo smaltimento come materiale potenzialmente infetto.

Poiché la sanificazione di veicoli ed ambienti non è operazione che deve essere attuata quotidianamente, ogni esigenza in tal senso dovrà comunque, tutt’ora, essere concertata con l’Ufficio Sanitario competente.

 

UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.L)

A seconda del tipo di servizio espletato, dovrà essere fornito ai lavoratori un congruo numero di Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.).

Con la debita premessa che l'uso dei D.P.I., normalmente costituiti da una mascherina facciale di tipologia adeguata alla salvaguardia dalla diffusione del virus e da un paio di guanti monouso in lattice o nitrile, all’interno degli uffici rappresenta una misura che deve essere necessariamente adottata soltanto dopo aver perseguito, con tutti gli sforzi possibili, le strategie primarie di prevenzione sopra indicate, e

non sia possibile garantire, ciò nonostante, l’esclusione di un potenziale contatto con l'agente lesivo, le modalità del loro utilizzo sono schematizzate all’interno della raccolta allegati.

Seguendo le linee guida impartite dalla Direzione Centrale di Sanità, in linea generale l’uso dei D.P.I. nei servizi di principale interesse degli uffici centrali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza viene così determinato:

Servizio in ufficio

Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento

Spazi indoor comuni

Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento

Sportelli front-office

Se non presenti barriere di separazione e non possibile il distanziamento sociale mascherina chirurgica e guanti

Attività di sala operativa

Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento

Servizio automontato

Mascherina chirurgica ad ambedue gli occupanti

Servizio motomontato

Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento

Attività in laboratorio biomedico e di polizia scientifica

Oltre i comuni equipaggiamenti, mascherina chirurgica se non si rispetta il distanziamento

Attività medica ed infermieristica presso uffici sanitari

Mascherina chirurgica e guanti. Dispositivi ulteriori (camice, FFP2/3, calzari, cuffie) in rapporto a manovre diagnostiche a rischio

Attività addestrativa tecniche operative

Mascherina chirurgica e guanti

Attività esercitativa di tiro

Mascherina chirurgica

Attività di docenza presso gli Istituti di Istruzione

Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento

Servizio in autorimessa/officina

Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento

Servizi di scorta e di rimpatrio a bordo di aeromobili

Mascherina FFP2/3, guanti chirurgici

Atleti FF.OO.

Adeguarsi alle indicazioni fornite dalle Federazioni Sportive di riferimento

Attività di orchestrale

Limitazione attività strumentisti a fiato, possibile in spazi aperti ed estesi e con adeguato distanziamento (almeno 2 metri). Di stanziamento di almeno un metro e mascherina chirurgica per altri strumentisti

 

GESTIONE DI CASO SOSPETTO PER COVID-19

In caso di persona con insorgenza acuta di sintomi sospetti per COVID-19 sarà opportuno prevedere che questa venga prontamente isolata dal resto del personale in servizio; sarà cura degli addetti al primo soccorso, rispettando il distanziamento ed indossando gli idonei D.P.I. prestare una prima assistenza.

Per la conoscenza ed il corretto utilizzo dei D.P.I. occorrerà fare riferimento a quanto mostrato nel video “modalità di vestizione/svestizione D.P.I.” e indicato nel manuale “COVID-19 dispositivi di protezione individuale" editi dalla Direzione Centrale di Sanità.

La persona sintomatica dovrà quindi essere immediatamente dotata di mascherina chirurgica e guanti monouso.

Il materiale utilizzato dovrà essere opportunamente riposto in doppio sacco di protezione e gettato in idoneo contenitore per rifiuti indifferenziati specificatamente individuato, previa allertamento della ditta addetta allo smaltimento.

Per il corretto svolgimento delle suddette procedure in sicurezza, presso il Corpo di Guardia di ciascun ufficio dovrà essere predisposta un’adeguata dotazione dei D.P.I. (maschera FFP2 senza valvola, guanti monouso, occhiali di protezione e camice monouso) con relativo registro di carico e scarico.

 

GESTIONE DI EVENTUALI LAVORATORI IPERSUSCETT1BIL1

Il Medico Competente, vista la "novella" della sorveglianza sanitaria dei lavoratori "ipersuscettibili", si rende disponibile per eventuali "visite a richiesta" e per quei lavoratori che, riconoscendosi nelle previsioni dell’art. 3, comma 1, lettera b) del D.P.C.M. del 17/05/2020 (" ...persone anziane, affette da patologie croniche, con multimorbilità, con stati di immunodepressione è raccomandato a tutte le persone che si trovino in queste condizioni di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità" - a titolo non esaustivo), intendano essere sottoposti a "visita eccezionale" per eventuali limitazioni/prescrizioni (si raccomanda di informare il personale).

Il Servizio di Prevenzione e Protezione della Segreteria del Dipartimento rimane a disposizione per qualsiasi approfondimento agli indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

IL CAPO DELLA SEGRETERIA

Papa

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¹ Circolare Prot. 850/A.P. 1-3868 del 27 maggio 2020.
² Dipartimento per l’Amministrazione Generale, per le Politiche del Personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie e Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
³ Misura primaria di cui al paragrafo successivo.
⁴ Per le mense ed i bar dovranno essere utilizzati solo materiali e confezioni a perdere mentre per i condimenti delle pietanze dovranno essere utilizzate solo confezioni monouso.
⁵ Si veda il capoverso dedicato.
⁶⁶ L'igienizzante è un prodotto che ha come fine quello di rendere igienico, ovvero pulire eliminando le sostanze nocive presenti. Questi prodotti qualora riportino in etichetta diciture, segni, pittogrammi, marchi e immagini che di fatto riconducono a qualsiasi tipo di attività igienizzante e di rimozione di germi e batteri, senza l’indicazione della specifica autorizzazione, non sono da considerarsi come prodotti con proprietà disinfettanti/biocidi, bensì sono prodotti detergenti (igienizzante per ambienti) ed in quanto tali immessi in commercio come prodotti di libera vendita. (Fonte - Rapporto ISS-COVID-19 n.25/2020)
⁷ L’art. 1.1 e) del DM 7 luglio 1997, n. 274 del Ministero dell'industria e del commercio definisce “sanifìcazione“ quelle attività che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore'". Pertanto la sanificazione rappresenta un "complesso di procedimenti e di operazioni" che comprende attività di pulizia e/o attività di disinfezione che vanno intese “come un insieme di attività interconnesse tra di loro” quali la pulizia e la disinfezione. In alcuni casi con la sola pulizia (es. trattamenti con il calore) o con la sola disinfezione è possibile ottenere la stessa efficacia nei confronti dei virus. (Fonte - Rapporto ISS-COVID-19 n.25/2020)
⁸ È una metodica prevista dal Decreto Ministeriale 28/09/90 “Norma di protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private”. E una procedura che ha lo scopo di ridurre la carica degli agenti patogeni sulle superfici dei presidi impiegati, riducendo il rischio biologico per gli operatori. Deve avvenire il più precocemente possibile prima che si abbiano coagulazione ed incrostazioni di sangue e di siero. (Fonte - Rapporto ISS-COVID-19 n.25/2020)

 

Allegati