Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ

 

N. Prot. 850/A P.l- 2525

 Roma, 3 aprile 2020


OGGETTO: Emergenza epidemiologica da COVID-19. Chiarimenti sulle procedure diagnostiche finalizzati alla riammissione in servizio del personale della Polizia di Stato.

A …omissis…

Con la circolare n. 850/A.P. 1-2426 del 30 marzo u.s., sono state fomite le indicazioni in merito alle procedure da attuare, a cura dei medici della Polizia di Stato, prima della riammissione in servizio a seguito di assenza correlata a provvedimenti medico-legali adottati nell’ambito dell’emergenza da COVID-19.
A tal proposito, sono pervenute segnalazioni, da talune sedi, riguardanti l’assenza di laboratori autorizzati o l’impossibilità o ancora l’estrema difficoltà degli stessi, qualora presenti, ad effettuare tamponi agli operatori di polizia, in quanto oberati da una gran mole di lavoro e costretti a limitare l’esecuzione dei test a condizioni prioritarie.
Per quanto di competenza, si conferma la assoluta necessità che soggetti con diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, anche se asintomatici, effettuino i tamponi di controllo prima della riammissione in servizio.
Stessa indicazione deve porsi per quei soggetti che abbiano presentato sintomatologia fortemente suggestiva dì infezione da SARS-CoV-2 e che non abbiano effettuato il tampone precedentemente.
L’indicazione dì effettuare il test, a seguito di contatti stretti asintomatici, al termine della quarantena e prima del rientro in servizio, qualora vi sia l’indisponibilità da parte dei laboratori autorizzati, può essere sostituita da una procedura che comporti:
un prolungamento del periodo di quarantena dì sette giorni;
- una valutazione del medico della Polizia di Stato alla fine del suddetto ulteriore periodo e prima del rientro in servizio.
Si rammenta che il personale asintomatico con anamnesi positiva per contatto a rischio, come indicato nella circolare n. 850/A.P.1-2097 del 17 marzo u.s., potrà comunque permanere o essere richiamato in servizio, con l’adozione di tutte le misure possibili di tutela dell’ambiente di lavoro e dei terzi, qualora si verificassero condizioni estreme per le quali la Forza disponibile sul territorio fosse insufficiente, con conseguente compromissione di attività irrinunciabili ai fini dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Si raccomanda, in ogni caso, ai Coordinatori Sanitari ed ai funzionari medici in servizio presso gli uffici sul territorio di compiere ogni possibile tentativo per l’attivazione di convenzioni/accordi con i laboratori autorizzati, ricordando che il tampone rino-faringeo può essere effettuato anche dal personale sanitario della Polizia di Stato, adottando tutte le misure di protezione indicate. Si provvederà, in tale ipotesi, a fornire all’ufficio sanitario il materiale necessario all’esecuzione del tampone.
I Sig.ri Coordinatori sono pregati di notiziare questa Direzione della situazione sul territorio di competenza, indicando le strutture presso le quali possono essere effettuati i test e quelle non disponibili.
Si ringrazia per la consueta fattiva collaborazione..
 

IL DIRETTORE CENTRALE
CIPRANI