Categoria: 2021
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Tipologia: Protocollo d’intesa
Data firma: 5 maggio 2021
Parti: ATS Bergamo e OO.AA., OO.SS.
Settori: Bergamo
Fonte: confindustriabergamo.it


Protocollo d’intesa provinciale per l’estensione della campagna vaccinale anti-Covid19 alle aziende bergamasche

ATS Bergamo, rappresentata per la firma del presente Protocollo d’Intesa dal Direttore Generale […] e le Parti Sociali di seguito elencate rappresentate per la firma del presente Protocollo d’Intesa dai rispettivi Direttori/Presidenti/Rappresentanti, d’ora in poi sinteticamente richiamate come Parti,

Premesso che
- le Aziende con sede nella Provincia di Bergamo, anche rappresentate dal Sistema Associativo, nella loro responsabilità sociale e d’impresa, si riconoscono soggetti attivi nel contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2 e pertanto hanno manifestato la loro disponibilità ad aderire alla campagna vaccinale;
- il sistema associativo pone come obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività commerciali e produttive con la garanzia di adeguate condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro e la convinzione che la vaccinazione dei lavoratori realizza il duplice obiettivo di concorrere ad accelerare e implementare a livello territoriale la capacità vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19 e a rendere, nel contempo, più sicura la prosecuzione delle attività commerciali e produttive nel territorio provinciale;
- le Parti ritengono altresì necessario rispettare i principi contenuti al “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” sottoscritto il 6 aprile e le relative “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” in esso richiamate, per consentire l’estensione “ in sicurezza” della campagna vaccinale anti covid19 alle aziende produttive con sede nel territorio della Provincia di Bergamo;
- le Parti ritengono vincolante il rispetto dei “Principi generali e requisiti per consentire in sicurezza l’estensione della campagna vaccinale anti-covid19 alle aziende produttive lombarde” Allegato 1, che costituisce parte integrante della DGR XI/4401 del 10/03/2021, e successive modifiche ed integrazioni, laddove compatibili con le disposizioni nazionali;
- la campagna vaccinale sul luogo di lavoro costituisce un’iniziativa di tutela della salute pubblica e si configura quale opportunità ulteriore rispetto all’offerta vaccinale del SSR, nel pieno rispetto del Piano strategico nazionale;
- la vaccinazione di cui al presente protocollo potrà essere svolta in favore dei lavoratori e lavoratrici che ne abbiano fatto volontariamente richiesta nonché i datori di lavoro o loro titolari;
- la vaccinazione in azienda, come precisato dal piano nazionale, può procedere indipendentemente dall’età dei lavoratori, a patto che vi sia disponibilità di vaccini;
- L’ATS di Bergamo, per il tramite del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, può effettuare controlli sullo stato dei luoghi, sui requisiti essenziali e sulla correttezza delle procedure adottate per l’effettuazione dell’attività vaccinale;
- ATS Bergamo, vista la numerosità delle richieste pervenute da aziende e Associazioni ha ritenuto di definire opportuni criteri dimensionali e i necessari requisiti tecnici volti ad efficientare e garantire il buon esito della campagna vaccinale, prescrivendo quale criterio imprescindibile per l’individuazione delle aziende il potenziale maggiore impatto per numero di lavoratori da vaccinare;
Le Parti Sociali hanno accolto con disponibilità la proposta di aderire al presente protocollo e condividono quanto segue:
1. L’adesione al Protocollo proposto da ATS Bergamo per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, soddisfa la primaria esigenza di individuare e condividere una prassi volta ad efficientare il processo vaccinale in ambiente di lavoro, in previsione della fase vaccinale di interesse per il mondo delle imprese. Allo scopo sono stati individuati alcuni percorsi organizzativi riportati nell’allegato A che è parte integrante del presente protocollo.
2. I Datori di Lavoro possono aderire alla campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, anche con il supporto o sotto il coordinamento delle Associazioni di categoria, di riferimento, sviluppando il piano aziendale per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV- 2/Covid-19 nelle aziende destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta, nel rispetto delle Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro e dell’Allegato 1 della DGR XI/4401 del 10/03/2021 e successive modifiche ed integrazioni;
3. L’adesione delle Aziende, comunicata anche tramite le loro Associazioni, si colloca in un’iniziativa di sanità pubblica come contributo di responsabilità sociale dell’Associazione e delle imprese individuate; pertanto, la supervisione e la responsabilità generale dell’intero processo restano in capo al Servizio Sanitario Regionale per il tramite rispettivamente dell’ATS e dell’ASST di riferimento.
4. Le Aziende/Associazioni che hanno manifestato il proprio interesse ad aderire alla campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, sotto la guida di ATS, raccolgono il consenso e la disponibilità del proprio medico competente o la disponibilità di personale sanitario.
5. Le Aziende/Associazioni, tramite il medico competente o altro personale sanitario individuato, si fanno carico di informare i lavoratori raccogliendo, nel rispetto della normativa sulla privacy, le loro adesioni volontarie per sottoporsi alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nel luogo di lavoro.
6. L’ATS di Bergamo, per il tramite del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, può effettuare controlli sullo stato dei luoghi, sui requisiti essenziali (Allegato B) e sulla correttezza delle procedure adottate per l’effettuazione dell’attività vaccinale secondo i requisiti dalla medesima definiti, come da allegato.
7. L’adesione dei lavoratori alla campagna vaccinale è volontaria ed è riservata ai soli lavoratori occupati nelle imprese con sede nel territorio dell’ATS di Bergamo.
Pertanto, le Parti concordano quanto segue:
1. ATS Bergamo si impegna a:
a. verificare la conformità dei Piani Aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, come indicato nel Protocollo nazionale sottoscritto il 6 aprile, secondo tempi e modalità programmate;
b. fornire ai medici competenti e al personale sanitario individuato dalle aziende la documentazione inerente ai vaccini forniti, comprensiva delle linee guida per la raccolta del consenso informato da parte dei lavoratori, e di tutto quanto necessario a rendere edotti gli operatori sanitari circa le modalità corrette con le quali operare (quivi comprese: le istruzioni per la conservazione, manipolazione, trattamento e somministrazione del vaccino, anamnesi del soggetto da vaccinare, controindicazioni, ecc...);
c. garantire ai medici competenti e al personale sanitario individuato, nonché agli ulteriori eventuali operatori, l’accreditamento alla piattaforma individuata da Regionale Lombardia per la registrazione dell'anamnesi pre-vaccinale e dei dati vaccinali, fornendo le istruzioni necessarie;
d. garantire l’eventuale accesso dei Medici Competenti e del Personale sanitario individuato ai percorsi formativi necessari al rispetto delle prassi vaccinali vigenti; 
e. monitorare l’andamento della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro;
f. informare l’ASST di riferimento territoriale e contestualmente il Comitato Esecutivo che organizza l’approvvigionamento dei vaccini, anche al fine di assicurare che la consegna sia concordata secondo le modalità indicate dalla Regione e nel rispetto delle indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS- CoV-2/COVID-19 nei luoghi di lavoro.
2. le Parti Sociali che sottoscrivono il presente protocollo si rendono disponibili a fornire il supporto necessario per agevolare la realizzazione dei percorsi organizzativi individuati, mediante la diffusione del materiale prodotto da ATS Bergamo o da questa approvato alle aziende aderenti, con gli opportuni chiarimenti, per le parti di specifico interesse.
3. Le Associazioni Datoriali e Sindacali, nell’ambito delle rispettive competenze come definite dal protocollo nazionale del 6 aprile 2021, si impegnano a supportare le aziende nell’elaborazione dei piani aziendali anche per quanto riguarda il confronto con il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo del 24 aprile 2020 e s.m. e i.
4. Le Associazioni Datoriali, qualora lo ritengano opportuno - offrono la propria struttura organizzativa e logistica, o ne individuano una adeguata alla campagna per le aziende associate, dandone comunicazione alla ATS territorialmente competente, compilando il Piano Aziendale (Allegato C) per l’attivazione di punto straordinario di vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid 19 nei luoghi di lavoro al quale sarà allegato l’elenco delle Aziende aderenti.
5. L’Azienda che dispone di struttura organizzativa e logistica adeguata e che vuole aderire direttamente alla campagna, se lo ritiene necessario, può richiedere il supporto della propria Associazione, per una più efficace modalità di comunicazione e interazione con ATS di Bergamo e per la definizione del Piano Aziendale (Allegato C) per l’attivazione di un punto straordinario di vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid 19.
6. ATS Bergamo e i Soggetti firmatari riconoscono sin da ora che la sottoscrizione del presente protocollo d’intesa impegna le Parti ad agire nel pieno rispetto delle indicazioni Nazionali e Regionali e si rende disponibile al territorio mediante ogni canale utile, quivi compresa la disseminazione alle altre associazioni datoriali e sindacali territoriali.

Luogo, data
Bergamo 05 maggio 2021

 

Allegato A

Percorsi Organizzativi
1. Grandi aziende e Associazioni o gruppi di imprese che sono in grado di vaccinare al proprio interno.
I datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare all’ATS la disponibilità ad attuare PIANI AZIENDALI per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19) nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta. Nella definizione dei PIANI AZIENDALI, i datori di lavoro assicurano il confronto con il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo del 24 aprile 2020 e il supporto del medico competente.
Nella predisposizione dei punti vaccinali straordinari saranno seguite le Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro e i requisiti indicati nell’Allegato 1 della DGR XI/4401 del 10/03/2021 e successive modifiche ed integrazioni , seguendo la traccia predisposta da ATS Bergamo, riportata nell’Allegato B.


Modalità organizzative:
• pianificazione dell’attività con adeguato anticipo;
• rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio;
• adeguata informazione ai soggetti destinatari delle vaccinazioni;
• accettazione dei lavoratori aderenti (indicativamente minimo 100 lavoratori) assicurata da personale incaricato (interno/esterno);
• rispetto della modulistica predisposta per anamnesi e consenso informato;
• rispetto delle indicazioni tecniche e delle buone pratiche per conservazione, preparazione e somministrazione del vaccino;
• programmazione e preparazione alla gestione di eventuali eventi avversi
• rispetto delle indicazioni regionali per alimentazione dei flussi informativi.
I piani aziendali sono proposti all’ATS di Bergamo secondo le modalità e la modulistica (Allegato C) da questa indicate. Per l’invio dei Piani è predisposta specifica piattaforma on line.
Le associazioni possono presentare un piano per ciascuna delle sedi vaccinali individuate, allegando l’elenco delle aziende che afferiscono al punto vaccinale indicato.
 

2. Aziende che si avvarranno di linee vaccinali presso i centri esistenti - formalizzate dalle ASST a ATS
Le modalità saranno definite con le ASST, in base alla disponibilità dei vaccini.
 

3. Associazione o gruppi di imprese che intendono promuovere azioni autonome (convenzioni con erogatori privati).
I datori di lavoro possono rivolgersi a strutture sanitarie private stipulando, anche per il tramite delle Associazioni di categoria di riferimento o nell’ambito della bilateralità, specifica convenzione con strutture in possesso dei requisiti per la vaccinazione, con oneri a proprio carico.
Il datore di lavoro predispone il Piano Aziendale direttamente, o tramite il medico competente ove presente e lo comunica all’ATS di Bergamo secondo le modalità e la modulistica (Allegato C) da questa indicate, indicando la struttura sanitaria prescelta e il numero complessivo di lavoratori che hanno manifestato l’intenzione di ricevere il vaccino.
La struttura sanitaria cura tutti gli adempimenti necessari per la somministrazione, ivi compresa la registrazione delle vaccinazioni eseguite mediante gli strumenti messi a disposizione dai Servizi Sanitari Regionali. La fornitura dei vaccini viene assicurata dall’ATS.


4. Accordi con farmacie per le micro imprese e artigiani
Le modalità saranno definite con FEDERFARMA in base alla disponibilità di vaccini

 

Allegato B
Ricognizione degli elementi fondamentali per procedere, in sicurezza, alla vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro.

Dimensione aziendale

I datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, possono manifestare la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 (Covid-19) nei luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta.
Per la costituzione di punti vaccinali in azienda si ritiene utile stabilire un numero minimo di lavoratori potenzialmente interessati alla campagna vaccinale indicativamente non inferiore a 100. Per aziende di dimensioni inferiori potranno essere individuate soluzioni diverse, con il supporto delle Associazioni di categoria, con percorsi dedicati a livello territoriale.

Standard minimi di personale per il team vaccinale
Gli standard minimi tengono in considerazione un dimensionamento variabile e sono definiti in relazione al numero di Spazi/Area/Sala per la somministrazione del vaccino che possono essere presenti.
Se si dispone di un unico spazio per la somministrazione occorrerà minimo 1 medico e 1 infermiere eventualmente supportati da personale amministrativo ove disponibile.
Qualora siano disponibili più spazi per la somministrazione del vaccino, potrà essere necessario 1 infermiere in più per ciascuno spazio di somministrazione.
Il personale coinvolto nella campagna di vaccinazione - medico e personale sanitario incaricato - è formato, mediante il corso previsto da EDUISS.
Tutto il personale, compresi gli eventuali addetti alle pulizie, dovrà essere dotato di adeguati Dispositivi di Protezione individuale (guanti, camice monouso, FFP2, copricapo ecc...). In base al numero di lavoratori potrebbe essere necessario un numero di infermieri superiore ad 1. Inoltre, vista la necessità di procedere alla costante pulizia e disinfezione della sala d’attesa, sala somministrazione e sala di osservazione, è necessario valutare la presenza di personale a ciò adibito. La gestione degli aspetti documentali e di imputazione dati, potrebbe altresì richiedere la presenza di un amministrativo.

Responsabilità
Il medico che presiede la somministrazione vaccinale assume la responsabilità di tutto il percorso vaccinale e in particolare:
- verifica la corretta conduzione dell'operatività (adesione ai protocolli, applicazione delle regole di buona pratica vaccinale, ecc.);
- garantisce l'approfondimento informativo rivolto ai lavoratori per una consapevole adesione all’offerta vaccinale
- garantisce il pronto intervento in caso di emergenza ed esercita ogni altra funzione che contribuisca ad assicurare il regolare svolgimento dell'attività.

Requisiti dei luoghi
Al fine di procedere alla vaccinazione, garantendo nel contempo misure anti contagio adeguate, è utile separare i percorsi di ingresso e uscita dal circuito vaccinale. In sostanza è bene pensare ad un flusso con stazioni successive evitando incroci. Il flusso prevede:

Per accedere al percorso vaccinale si raccomanda la misurazione della temperatura in ingresso e la disponibilità di prodotti per l’igiene delle mani lungo tutto il percorso.
Si ritiene opportuno utilizzare modalità organizzative e procedurali in grado di ottimizzare il più possibile le tempistiche anticipando eventualmente la fase di counselling, anche attraverso attività di comunicazione e informazione rivolte ai lavoratori e garantendo l’informativa relativa al consenso informato in un momento preliminare e indipendente dalla seduta vaccinale.
Nello spazio accettazione viene verificata la corretta compilazione della modulistica prevista e tutta la documentazione necessaria ad accedere alla vaccinazione: consenso informato/questionario anamnestico. Il MC è responsabile della verifica della corretta comprensione e compilazione della documentazione, della compatibilità del candidato alla vaccinazione, e della verifica dello stato di salute nel momento dell’accesso al punto vaccinale (per il quale è comunque prevista la misurazione della temperatura).
Tra la sala vaccinazione e lo spazio/area/sala osservazione o nella sala osservazione occorre prevedere una postazione per la registrazione della vaccinazione dotata di collegamento alla rete internet.

Locale/spazio adibito a somministrazione del vaccino.
Requisiti minimi richiesti:
• pavimentazione facilmente lavabile (non moquette), per garantire la preventiva nonché costante pulizia e sanificazione
• buona aerazione per garantire un adeguato ricambio d’aria con areazione naturale
• presenza nelle immediate vicinanze di servizi igienici
• frigorifero per mantenimento della catena del freddo e la corretta tenuta dei vaccini
• presenza di materiale per la disinfezione e per la raccolta dei rifiuti sanitari
• presenza di farmaci e presidi medici necessari per intervenire in casi d’urgenza per la gestione delle reazioni avverse alla somministrazione di vaccini (vedasi allegato emergenze)
Dopo la somministrazione del vaccino è necessario garantire, con un percorso più breve possibile, l’accesso alla zona d’osservazione dove il soggetto deve sostare per 15 minuti sotto la responsabilità del medico, per intervenire in caso d’insorgenza di eventuali reazioni avverse al vaccino. La sosta in tale locale può essere prolungata dal medico per situazioni particolari.

Spazi per l’attesa
Requisiti minimi richiesti:
Lo spazio dedicato all’attesa e alle attività di accettazione e lo spazio dedicato all’osservazione, se ricavati all’interno dello stabilimento/struttura, devono essere muniti di buona areazione naturale, con pavimentazione e arredi lavabili e oggetto di continua pulizia e sanificazione. Deve essere garantita la sosta delle persone per il solo tempo necessario all’espletamento delle attività propedeutiche all’effettuazione della vaccinazione e all’osservazione post vaccinale, evitando raggruppamenti e garantendo un distanziamento di almeno 2 metri tra le persone. Laddove possibile, anche l’ingresso e l’uscita da tali aree deve avvenire per percorsi differenti.
In assenza di spazi interni adeguati, la sala d’attesa può essere sostituita da un percorso idoneo individuato all’aperto (ad es.: percorso protetto sotto tettoia, garantendo il necessario distanziamento, di almeno 2 metri, evitando il faccia a faccia e mantenendo i DPI previsti). E’ bene dotare tale percorso di adeguata informativa volta a disincentivare la sosta oltre il tempo necessario, vietando il fumo e le aggregazioni. Analoghe valutazioni potranno essere condotte per lo spazio d’osservazione post vaccinale, laddove si preferisse individuare postazioni con seduta all’aperto, dotate di protezioni per le intemperie, controllabili comunque dal medico preposto, pronto ad intervenire in caso di reazioni avverse.
La sala di accettazione/osservazione può essere ricavata anche da sale riunioni/locali adibiti a consumo pasti, purché dotati dei requisiti sopra indicati (ricordiamo in particolare: pavimentazione e superfici lavabili e disinfettabili, areazione naturale, punti igienizzazione/disinfezione mani, disponibilità WC nelle immediate vicinanze, sorveglianza medico per reazioni avverse, ecc...). Tali locali, prima di essere riutilizzati per altre attività dovranno essere sottoposti ad adeguata pulizia/sanificazione.
In ogni punto d’ accesso deve essere garantita la disponibilità di gel per la disinfezione delle mani.

Gestione dei rifiuti sanitari
Lo smaltimento dei rifiuti sanitari sarà a carico delle Aziende in forma singola o associata, mediante accordi con ditte autorizzate.

Registrazione dei dati vaccinali
Tutte le vaccinazioni effettuate dovranno essere registrate nella specifica piattaforma indicata dalla Regione e per accedervi è necessaria la profilazione da parte dei Servizi informativi di ATS.
Allo scopo, il Medico Competente o Medico individuato dall’azienda/associazione dovrà fornire ad ATS i seguenti dati personali: NOME COGNOME, CODICE FISCALE, CELLULARE PERSONALE E E-MAIL PERSONALE e AZIENDA /STRUTTURA DI RIFERIMENTO
La registrazione dei dati vaccinali sulla piattaforma avviene sotto l’esclusiva responsabilità del MC.

 

Allegato C
Comunicazione del piano aziendale per l’attivazione di punto straordinario di vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid 19 nei luoghi di lavoro