Categoria: Documentazione istituzionale
Visite: 11480

Accordo di programma per la realizzazione di attività in ambito prevenzionale tra INAIL -Direzione Regionale Veneto e Confindustria Venezia


Decreto legislativo n. 81/2008, titolo IX, capo I e capo II - PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI E DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

PROGETTO PER UN PERCORSO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Premessa

Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, cosiddetto "Testo unico" recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della solute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", pubblicato il 30 aprile 2008 ed entrato in vigore il successivo 15 maggio ha introdotto alcune importanti modifiche alla legislazione previgente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, già regolata dal decreto legislativo n. 626/1994.

In termini generali, rimane invariato l'obbligo, a carico del datore di lavoro, di provvedere:
- alla "valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza" (definizione contenuta nell'art. 2, comma 1, lett. q), del d.lgs. n. 81/2008)
- ed alla stesura del relativo documento.

Nell'ambito della valutazione di "tutti i rischi" permane inoltre la specifica previsione di (alcuni) rischi cosiddetti "normati" cioè regolati da specifiche disposizioni nel d.lgs. 81/2008.
Detti modelli, infatti, presentano dei limiti, in quanto non tengono conto di alcune variabili e non sempre considerano le reali condizioni di utilizzo delle sostanze chimiche né, in buona parte, valutano la possibile combinazione degli agenti stessi, sia nelle normali attività lavorative che nelle situazioni di emergenza.
In particolare il titolo IX, relativo agli agenti chimici, cancerogeni e mutageni, pretende e propone un percorso di valutazione del rischio che non viene completamente soddisfatto dai modelli applicativi di calcolo dell'esposizione ai rischi dei lavoratori, modelli peraltro basati sulle tante linee guida regionali e che costituiscono pratica diffusa di valutazione ampiamente utilizzata nelle aziende. Detti modelli, infatti, presentano dei limiti, in quanto non tengono conto di alcune variabili e non sempre considerano le reali condizioni di utilizzo delle sostanze chimiche né, in buona parte, valutano la possibile combinazione degli agenti stessi, sia nelle normali attività lavorative che nelle situazioni di emergenza.

Dalla acquisita consapevolezza che le metodiche valutative correnti possano in concreto risultare non sempre o compiutamente adeguate a soddisfare tutti i requisiti necessari per un corretto percorso di valutazione del rischio chimico e cancerogeno come previsto dal titolo IX del d.lgs. n. 81/2008, nasce l'esigenza di approfondire la materia.

In tale prospettiva appare peraltro quanto mai opportuno fare tesoro dell'esperienza e delle conoscenze di esperti di enti pubblici e privati, al fine di poter diffondere tra le aziende del nostro territorio una cultura della sicurezza nella manipolazione e nell'utilizzo delle sostanze chimiche basata sul "fare" più che sugli aspetti documentali e formali.

Per soddisfare questa esigenza viene proposto il presente progetto mirato all'individuazione di un percorso finalizzato alla valutazione del rischio chimico e cancerogeno non strutturato, ma fondato sull'osservazione empirica dei processi lavorativi e su una metodologia sperimentale.

Tutto ciò premesso, si conviene quanto segue:

Contenuti ed articolazione del progetto
Il progetto si svilupperà per fasi come di seguito sinteticamente esposto:

FASE 1
Individuazione di un percorso di valutazione del rischio basato sullo studio delle sostanze, sulle modalità di utilizzo delle stesse sia nella normale attività produttiva che nelle condizioni anomale (compresa la fase di manutenzione) e di emergenza.

FASE 2
Applicazione del percorso di valutazione individuato nella fase 1 a casi pratici, simulando una valutazione del rischio "tipo" al fine di individuare i punti di forza e le criticità metodologiche del percorso ipotizzato.

FASE 3
Rivalutazione e revisione del percorso di cui alla fase 1 alla luce delle esperienze applicative e delle conclusioni derivanti dalla fase 2.

FASE 4
Elaborazione di una traccia di lavoro che consenta di riprodurre ed applicare l'esperienza effettuata nei vari contesti produttivi con la predisposizione di un opuscolo divulgativo "instant book" da diffondere alle aziende del territorio.

FASE 5
Diffusione dell'esperienza presso gli imprenditori del territorio attraverso l'organizzazione di uno o più seminari informativi sull'argomento.

FASE 6
Formazione approfondita sull'esperienza effettuata e sui risultati ottenuti destinata ai tecnici delle aziende con particolare riferimento a quelle che operano nell'ambito della consulenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed ai medici competenti.


Modalità di realizzazione
Le attività saranno promosse e coordinate da Confindustria Venezia per il tramite della sua società di servizi CPA Surl, in collaborazione con alcuni medici competenti operanti presso aziende della provincia ed alcuni tecnici di Inail e degli SPSAL delle Ulss 12 Veneziana e Ulss 13, esperti nell'ambito della gestione e manipolazione di sostanze chimiche.

Saranno coinvolte alcune aziende associate a Confindustria Venezia che si renderanno disponibili a fornire anonimamente dati acquisiti sul campo ed a verificare, sempre in forma anonima, l'applicabilità del percorso valutativo alla concreta realtà aziendale. Tali aziende saranno individuate, su base volontaria, su indicazione dei funzionari dell'Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confindustria Venezia che garantirà la riservatezza delle informazioni e l'anonimato nei confronti di tutti gli altri partecipanti al gruppo di lavoro.

Il progetto avrà il sostegno economico della CCIAA che ha interesse a divulgare i risultati dello studio presso tutte le imprese interessate della Provincia di Venezia

Tempistica
Si prevede di concludere l'attività in tutte le sue fasi entro l'anno 2009, con l'evento conclusivo di divulgazione dei risultati nei primi mesi del 2010.

Costi previsti
Il valore del progetto è stimato in € 23.500 Iva esclusa, così suddivisi:

- impegno di due tecnici interni di CPA Surl €.    4.000,00
- impegno di un medico competente €.    2.500,00
- impegno di un tecnico esterno di CPA Surl €.    3.000,00
- impegno di due tecnici SPSAL €.    5.000,00
- predisposizione e stampa di un "instant book" divulgativo €.    4.500,00
- convegno divulgativo e attività di formazione €.    4.500,00

Totale

€.  23.500,00

I costi si intendono al netto di IVA.

Nel progetto interverranno anche due tecnici INAIL, i cui costi saranno a totale carico dell'istituto.

Le parti valutano positivamente il progetto finalizzato a prevenire le gravi conseguenze che possono derivare ai lavoratori esposti ai rischi chimici, cancerogeni e mutageni presenti nel settore produttivo di riferimento e concordano di cofinanziare la spesa prevista nella misura del 50% pro capite.
La spesa non potrà essere maggiore della stima indicata al paragrafo "costi previsti"; ove i costi effettivi saranno inferiori alla stima iniziale, gli stessi saranno sostenuti nella citata misura del 50% tra INAIL e CPA Suri. Dal costo a carico di CPA Surl verrà defalcato l'importo erogato dalla CCIAA di Venezia per il tramite della sua società Venezia Opportunità.

L'INAIL Direzione Regionale del Veneto provvedere all'accredito a CPA Surl di €. 2.500,00 a titolo di acconto entro 60 giorni dalla sottoscrizione del presente accordo, di ulteriori €. 6.900,00 (60%o del finanziamento complessivo) al termine della terza fase previa relazione intermedia sulle attività svolte ed il loro stato di avanzamento. Nel caso in cui parte di dette attività non fosse stata effettuata, si provvedere alla relativa riduzione o sospensione del relativo importo. L'erogazione a saldo avverrà al ricevimento da parte di CPA Surl di una relazione finale contenente un'analisi quali/qualitativa sulle attività realizzate e l'indicazione delle spese effettivamente sostenute con allegata la relativa documentazione giustificativa. Nel caso in cui dalla relazione conclusiva risultassero attività non realizzate, queste verranno decurtate dagli importi erogati a saldo del progetto.
A tal fine CPA Surl fornirà le coordinate bancarie e le necessarie informazioni per l'accredito degli importi.

Il presente accordo decorre dalla data di sottoscrizione.


Venezia lì, 29.06.2009

Per Confindustria Venezia
Per CPA Surl
INAIL - Direzione Regionale Veneto