Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
UFFICIO DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SANITARIE E DI MEDICINA LEGALE
 

All’ Ufficio del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Agli Uffici di diretta collaborazione del Capo Dipartimento
Agli Uffici di diretta collaborazione del Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
Alle Direzioni Centrali
Alle Direzioni Regionali e Interregionali VF
Ai Comandi VF
E, p.c. All’ Ufficio I - Gabinetto del Ministro

Indirizzi PEC
 

Oggetto: Indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale e somministrazione della terza dose del vaccino anti SARS CoV2.

L’attuale andamento della pandemia da SARS CoV2 è caratterizzato da un aumento dei contagi tra la popolazione, con una incidenza di mortalità tra coloro che sono stati contagiati al momento ancora bassa. Lo stesso vale per i ricoveri ospedalieri, attualmente ancora in numero relativamente contenuto, e quindi agevolmente gestibili dal personale sanitario.
La situazione odierna è in ogni caso migliore rispetto ad un anno fa, con un numero di contagi, in relazione ai test diagnostici eseguiti, di molto inferiore allo stesso periodo di dodici mesi addietro. Oltre ai contagi sono diminuiti i ricoveri in terapia intensiva, e soprattutto sono diminuiti drasticamente i decessi. Ciò è stato possibile grazie all’avvio, fin dai primi mesi del 2021, di una massiccia e capillare campagna vaccinale, che ora sta dando i suoi frutti.
La comunità scientifica ha evidenziato come la vaccinazione anti COVID 19 sia utile nel prevenire la malattia, o comunque a limitarne le manifestazioni più gravi, ma al contempo come l’immunità acquisita a seguito della somministrazione del vaccino tenda a diminuire dopo circa sei mesi.
Pertanto, al fine di assicurare negli individui il mantenimento di un’alta capacità immunitaria verso il virus SARS CoV2, è opportuno effettuare una terza dose del vaccino anti COVID 19, la cosiddetta dose “booster”, il cui scopo è quello di incrementare le difese immunitarie contro il virus.
Esistono altre procedure vaccinali che prevedono, per il pieno raggiungimento dell’immunità verso una malattia, la somministrazione di tre dosi distanziate nel tempo, quali ad esempio, la vaccinazione antitetanica e anti epatite B.
Il Governo ha già esteso la raccomandazione di una terza dose anti SARS CoV2 al personale sanitario e agli over 60, e a partire dal 22 novembre ha incluso nella platea dei soggetti idonei a ricevere la terza dose gli individui di età compresa tra i 40 e i 60 anni (Circolare del Ministero della Salute n. 51396 del 11 novembre 2021).
Altra iniziativa alla quale in questo momento sta lavorando il governo è di rendere obbligatorio il vaccino anti COVID 19 per tutti gli individui, e di introdurre un “super green pass”, ovvero una certificazione verde rilasciata unicamente previo il completamento della procedura vaccinale, o dopo la guarigione dalla malattia, e non più sulla semplice esecuzione del tampone antigenico o molecolare.
La somministrazione della terza dose, che può essere effettuata a partire dal 181° giorno intercorso dalla seconda dose, rappresenta quindi un ulteriore passo avanti nella lotta alla pandemia, una garanzia per il soggetto vaccinato contro la malattia e il suo decorso più grave, che può arrivare a determinare il decesso del malato.
E’ quindi fortemente raccomandata per tutti la vaccinazione nella sua procedura completa, e la somministrazione della dose “booster” per coloro che abbiano già ricevuto le prime due dosi. Questa è l’unica via per tutelare l’incolumità propria e quella degli altri, e l’unico modo di arrestare il diffondersi dei contagi.
Allo stesso tempo, non si dovrà rinunciare alle altre misure di difesa dal contagio, ovvero evitare gli assembramenti nei luoghi al chiuso, utilizzare la mascherina facciale e mantenere la distanza di almeno un metro tra gli individui, nonché osservare le norme igieniche elementari quali lo scrupoloso lavaggio delle mani e la pulizia delle superfici di uso comune.
Il personale del CNVVF potrà accedere alla procedura vaccinale o alla somministrazione della terza dose tramite le sedi istituite dal Servizio Sanitario Nazionale presso le quali avvengono le vaccinazioni, mediante prenotazione on line o semplicemente presentandosi agli hub vaccinali.
Effettuata la vaccinazione, o proceduto alla somministrazione della terza dose, il personale dovrà comunicarlo al Medico incaricato della sede di appartenenza, per l’opportuno aggiornamento del proprio libretto sanitario e di rischio e per la raccolta dei dati a fini statistici per questa Amministrazione.
Si allega alla presente la comunicazione di pari oggetto inoltrata a questo Ufficio dal Capo di Gabinetto del Ministro.
In considerazione del tema trattato con la presente si confida in una puntuale e rapida divulgazione della stessa presso il personale delle sedi in indirizzo.
 

IL DIRIGENTE SUPERIORE MEDICO
Dott. Roberto APPIANA
 

Allegati

…omissis…

OGGETTO: Aggiornamento delle indicazioni sulla somministrazione di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19.


Facendo seguito alle circolari prot. n.° 45886-08/10/2021-DGPRE, prot. n° 49399- 29/10/2021-DGPRE e prot. n° 50080-03/11/2021-DGPRE, vista la nota congiunta di Ministero della Salute, CSS, AIFA e ISS in allegato 1, ad integrazione di quanto comunicato con le circolari citate si rappresenta che, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti- SARS-CoV-2/COVID-19, ferma restando la priorità della vaccinazione dei soggetti ancora in attesa di iniziare/completare il ciclo vaccinale primario, nonché della somministrazione della dose “booster” (di richiamo) alle categorie per le quali è già raccomandata, a partire dal 1° dicembre 2021 sarà altresì possibile procedere con la somministrazione della dose “booster”, con vaccino a m-RNA, anche ai soggetti di età compresa tra i 40 e i 59 anni, nei dosaggi autorizzati per la stessa (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna), purché siano trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato.

 

Il DIRETTORE GENERALE
Dott. Giovanni Rezza


Oggetto: aggiornamento delle indicazioni sulla somministrazione di dosi “booster” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19.


In considerazione dell’aumentata circolazione del virus SARS-CoV-2, che ha determinato un incremento dell’incidenza di nuove infezioni, per come rilevato nel corso delle ultime settimane in tutto il territorio nazionale, tenuto conto delle determine di AIFA n. 1067/2021, n. 1223/2021, n. 1285/2021 e del parere della CTS di AIFA prot. n° 127089-28/10/2021, nonché della possibilità di somministrare una dose di richiamo con vaccino a mRNA in favore delle categorie e secondo le modalità indicate nelle circolari del Ministero della Salute 45886-08/10/2021, 49399-29/10/2021 e 50080-03/11/2021, nell’ottica di un progressivo allargamento della platea vaccinale, partendo dalle fasce d’età a maggiore rischio, è raccomandata, a partire dal 1° dicembre 2021, la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo di un ciclo vaccinale primario, anche ai soggetti di età compresa fra 40 e 59 anni, nei dosaggi allo scopo autorizzati (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna), purché siano trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario.
Si ribadisce, inoltre, l’assoluta priorità di mettere in massima protezione i soggetti ancora in attesa di iniziare/completare il ciclo vaccinale primario, in particolare per quanto riguarda le categorie più vulnerabili a forme gravi di COVID-19 per età o elevata fragilità. Si raccomanda anche di procedere speditamente alla somministrazione della dose booster a tutti i soggetti per i quali la stessa è già stata precedentemente raccomandata.

Dott. Giovanni Rezza
Dott. Nicola Magrini
Prof. Silvio Brusaferro
Prof. Franco Locatelli