Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali
Decreto 17 febbraio 2022, n. 28

Adozione della "Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione per l’anno 2022"

 

Il Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali

VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante "Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti";
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante "Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma, dell'articolo 11 della L.15 marzo 1997, n. 59";
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante "Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
VISTA la legge 4 marzo 2009, n. 15, recante "Delega al Governo finalizzata all' ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e ali efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale de/l'economia e del lavoro e alla Corte dei conti";
VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni", come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74 e in particolare l'articolo 10, comma 1, lettera a) secondo cui ogni Amministrazione redige annualmente un documento programmatico triennale, denominato Piano della performance;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante "Legge di contabilità e finanza pubblica”;
VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica Amministrazione" come modificata dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni come modificata dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante "Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'artico/o 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”; 
VISTO il decreto legislativo 19 aprile 2013, n. 39, recante "Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190";
VISTO il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore del 10 luglio 2014 con il quale è stato approvato il Codice di comportamento dei dipendenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2015, n.77, recante "Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance";
VISTA la legge 7 agosto 2015, n. 124, recante "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, recante "Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione de/l'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
VISTO il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, recante "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2016, n. 105 recante "Regolamento di disciplina delle funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90 recante "Completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione de/l'artico/o 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n.196”;
VISTO il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, recante "Riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell'artico/o 42, comma 1, della legge 21 dicembre 2009, n.196";
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2017, n. 57 recante "Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali";
VISTO il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, recante "Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà" ed in particolare l'articolo 22 che ha istituito la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021 recante "Nomina dei Ministri", ivi compresa la nomina dell'on.le Andrea Orlando a Ministro del lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il decreto legge 1 marzo 2021, n. 22 recante "Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri, convertito con modificazioni dalla legge 22 aprile 2021, n. 55, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 29 aprile 2021;
VISTO il decreto legge 31 maggio 2021, n. 77 "Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure", convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 24 giugno 2021, n. 140 recante "Regolamento concernente modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali", attualmente in corso di attuazione, ed in particolare gli art. 6 bis e 6 ter che hanno previsto l'istituzione della Direzione generale delle politiche attive del lavoro e della Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;
VISTO il decreto legge 9 giugno 2021, n.80 recante "Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza {PNRR} e per l'efficienza della giustizia" convertito dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, in particolare l'art. 6 che ha istituito il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) da adottarsi entro il 31 gennaio di ogni anno;
VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Italia, creato per dare attuazione, nel nostro Paese, al programma Next Generation EU varato dall'Unione europea, definitivamente approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio, che ha recepito la proposta della Commissione europea, in data 13 luglio 2021;
VISTO il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 11 ottobre 2021, con il quale è stata istituita, sensi dell'articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, nell'ambito del Segretariato generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'Unità di missione di livello dirigenziale generale, in posizione di indipendenza funzionale, per il coordinamento delle attività di gestione degli interventi previsti nel PNRR a titolarità del Ministero, nonché per il loro monitoraggio, rendicontazione e controllo, con durata fino al completamento dell'attuazione dei predetti interventi e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026;
VISTO il proprio decreto l° dicembre 2021, n. 232 di adozione dell'Atto di indirizzo per l'individuazione delle priorità politiche per l'anno 2022;
VISTO il decreto legge 30 dicembre 2021, n.228, c.d. milleproroghe, ed in particolare l'art. 1, comma 2 che ha previsto - in sede di prima applicazione - l'adozione del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) entro il 30 aprile 2022;
VISTA la legge 30 dicembre 2021, n. 234 recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024"
VISTO il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 31 dicembre 2021, recante la "Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e per il triennio 2022-2024" ed in particolare la Tabella 4 riguardante lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il proprio decreto n. 13 del 25 gennaio 2022, in corso di registrazione, di distribuzione degli uffici di livello dirigenziale non generale nell'ambito del Segretariato generale e delle Direzioni generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il proprio decreto 10 febbraio 2022, n. 25, in corso di perfezionamento, recante la ripartizione e assegnazione delle risorse umane e finanziarie per il 2022 ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale titolari dei centri di responsabilità amministrativa;
VISTE le Linee guida per il Piano della performance - Ministeri - n. 1 del giugno 2017 emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica;
VISTO il Piano Triennale prevenzione della corruzione e trasparenza 2021/2023 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
CONSIDERATA l'opportunità di dotare tempestivamente l'Amministrazione di una pianificazione strategica, recependo successivamente i contenuti del Piano della performance 2022/2024 nell'emanando Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO);
CONSIDERATA l'opportunità che il Piano organizzativo Lavoro Agile 2022/2024- POLA, in ragione dell'evolversi dello scenario, anche normativo, di riferimento conseguente al perdurare dello stato emergenziale sia invece predisposto in coerenza con la tempistica prevista - dall'art. 1, comma 2 del decreto-legge 30 dicembre 2021, n.228 - per il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) e che dunque non costituisca allegato del Piano della performance;
CONSIDERATA la metodologia prevista nell' emanando Sistema di misurazione e valutazione della performance, attualmente in fase di perfezionamento;
CONSIDERATE le proposte di obiettivi formulate dai titolari dei centri di responsabilità amministrativa
 

EMANA
la seguente

DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE PER L'ANNO 2022

Il documento, adottato sulla base delle priorità politiche e degli indirizzi programmatici definiti nell'Atto di indirizzo del Ministro del 1° dicembre 2021, esplicita le linee d'azione e gli obiettivi strategici ed operativi che i dirigenti di primo livello dovranno sviluppare nel corso del 2022 ed è emanato ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 e dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Premessa
La Direttiva generale per l'anno 2022 è adottata unitamente al Piano della Performance del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per dotare comunque tempestivamente l'Amministrazione di una adeguata programmazione, nelle more dell'adozione del Piano Integrato di attività e organizzazione - PIAO (previsto dal decreto-legge n.80 del 9 giugno 2021, convertito nella legge n. 113 del 6 agosto 2021). La programmazione strategica contenuta nella presente Direttiva ed esplicitata nel Piano della Performance, sarà poi recepita nell'ambito dell'emanando PIAO.
Con la Direttiva, il Ministro assegna gli obiettivi alle unità dirigenziali di primo livello, e con il Piano della Performance, strumento di pianificazione e programmazione, vengono evidenziati gli obiettivi specifici dell'Amministrazione. I predetti atti hanno la funzione di assicurare il collegamento e la coerenza tra le priorità politiche del Governo e quelle assegnate dal Ministro all'Amministrazione.
La Direttiva è adottata sulla base delle priorità politiche e degli indirizzi programmatici definiti nel predetto Atto d'indirizzo del Ministro e tiene conto delle indicazioni inserite nella programmazione economico-finanziaria, confluite nella Nota Integrativa alla legge di bilancio per il triennio 2022/2024.
Nel periodo della pandemia il Governo ha posto in essere misure senza precedenti per evitare che gli effetti della crisi epidemiologica sull'economia potessero immediatamente trasformarsi in perdita dei posti di lavoro e in assenza di reddito delle famiglie. Sono state messe in campo misure eccezionali volte a coprire tutti i lavoratori con l'obiettivo di non lasciare nessuno indietro.
Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), cui il Governo sta già dando sollecita attuazione secondo i tempi di realizzazione concordati con le istituzioni europee, è un'occasione irrinunciabile per traghettare il Paese verso un'economia più innovativa e più sostenibile dal punto di vista ambientale e più inclusiva sotto il profilo sociale.
Pertanto, per contribuire al raggiungimento di tali obiettivi, questa Amministrazione ha ritenuto necessario dotarsi di una nuova struttura organizzativa attraverso il DPCM n. 140 del 24 giugno 2021 "Modifiche al Regolamento di Organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali", attualmente in corso di attuazione.

Contenuto della programmazione strategica e operativa
Il presente atto programmatico individua le linee di azione strategiche e operative per l'anno 2022, che dovranno attenersi ai seguenti criteri direttivi:
- Attuazione della riforma del sistema degli ammortizzatori sociali in funzione dell'universalizzazione del sistema di integrazione reddituale e del sostegno alle transizioni occupazionali;
- Rafforzamento dei centri per l'impiego e della qualità dei servizi per il lavoro e del sistema delle politiche attive del lavoro, efficacemente integrate con le politiche sociali e con quelle di sostegno al reddito, nell'ottica della promozione dell'occupazione dei giovani, delle donne e dei soggetti più vulnerabili e del mantenimento all'interno del tessuto produttivo, anche mediante le transizioni occupazionali, dei lavoratori a rischio espulsione dal contesto lavorativo;
- Rafforzamento delle politiche di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali anche attraverso l'aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il rafforzamento della funzione ispettiva dell'Ispettorato nazionale del lavoro, in coordinamento con le istituzioni locali, e la diffusione della cultura della legalità sui luoghi di lavoro;
- Innalzamento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e riduzione del gap di genere in tutte le aree maggiormente "critiche", quali opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, tutela della maternità, ecc.;
- Attenzione alle nuove tipologie contrattuali ed alle nuove forme di lavori atipici, in particolare collegati all'uso delle piattaforme digitali, nonché ai fenomeni di trasformazione delle attività lavorative ed alle tutele dei lavoratori anche formalmente autonomi;
- Potenziamento dell'attività di contrasto al lavoro sommerso, allo sfruttamento e al caporalato anche attraverso l'affiancamento alle attività di vigilanza e repressione di interventi volti alla prevenzione, alla protezione, all'assistenza e al reinserimento delle vittime;
- Rafforzamento del rapporto tra politiche industriali e di integrazione salariale, nel senso di rendere gli ammortizzatori sociali un elemento centrale delle politiche industriali nazionali in grado di supportare il Governo nel prevenire e ricomporre le crisi occupazionali;
- Intervento sul sistema pensionistico, attraverso il dialogo e il confronto con le parti sociali, volto a garantire un sistema equo e flessibile nell'uscita dal mercato del lavoro;
- Prosecuzione nell'implementazione del Reddito di Cittadinanza (RdC) mediante la razionalizzazione e l'efficientamento della misura con il sempre maggiore ricorso alla gestione digitale attraverso la piena operatività della piattaforma ANPAL, l'interlocuzione di quest'ultima con i sistemi digitali del Ministero e l'interoperabilità con le piattaforme dei Centri per l'impiego e dei Comuni sviluppate nell'ambito del sistema informativo del Reddito di cittadinanza, per favorire l'implementazione omogenea della misura nell'intero territorio nazionale quale livello essenziale delle prestazioni sociali, attuare lo scambio dei dati per garantire la trasparenza ed il controllo dei beneficiari nonché la definizione degli strumenti volti a favorire l'attivazione dei progetti utili alla collettività;
- Contrasto alla povertà, alle diseguaglianze e agli squilibri socio-economici, territoriali e di genere attraverso interventi di sostegno delle famiglie, alle persone con disabilità e ai non autosufficienti;
- Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali e realizzazione, di concerto con le altre amministrazioni interessate, il Servizio sanitario nazionale, le regioni e gli enti locali, di un sistema unitario di presa in carico delle persone non autosufficienti;
- Promozione dell'economia sociale e potenziamento del ruolo delle organizzazioni del Terzo settore, anche attraverso il raggiungimento della piena operatività del Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS), e dell'imprenditoria sociale nell'ottica dello sviluppo sostenibile;
- Attuazione della riorganizzazione del Ministero disciplinata dal d.P.C.M. 140 del 2021;
- Implementazione del processo di digitalizzazione dei servizi sia interni che esterni all'amministrazione e delle azioni di comunicazione attraverso tutti gli strumenti, anche digitali, a disposizione;
- Implementazione delle nuove modalità di organizzazione del lavoro, anche in forma agile, in coerenza con le previsioni della contrattazione collettiva e le direttive del Dipartimento della funzione pubblica, nonché della capacità di valutazione della performance collettiva e individuale mediante l'aggiornamento e la riforma del sistema di valutazione della performance, con l'eventuale introduzione anche di forme di valutazione da parte degli utenti e stakeholders.
L'attuazione delle linee strategiche e l'adozione di interventi efficaci, nel complesso contesto cui si è fatto cenno in premessa, sarà garantita - in osservanza degli adempimenti previsti per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza - da ciascun centro di responsabilità nell'ambito delle proprie competenze e dall' Unità di missione per il coordinamento delle attività di gestione degli interventi previsti nel PNRR.
Il Segretariato generale svolgerà la funzione di coordinamento generale degli uffici del Ministero, nell'ottica del miglioramento dell'efficienza, efficacia ed economicità dell'azione amministrativa, per assicurare l'unità e la continuità amministrativa e realizzare una strategia unica, garantendo l'unitarietà di intenti e la massima integrazione e coerenza nello svolgimento delle diverse attività amministrative.
Fondamentale sarà l'attività di coordinamento tesa a consentire la piena attuazione della riorganizzazione disciplinata dal D.P.C.M. n. 140 del 2021.
Il coordinamento si esplicherà nell'ambito della pianificazione e programmazione economico- finanziaria e nella gestione amministrativo-contabile, in raccordo con i competenti organi, anche, al fine di migliorare la gestione dei complessi processi di trasferimento ed erogazione delle risorse finanziarie, promuovendone la trasparenza nell' impiego.
Sarà assicurato l'esercizio dell'attività di coordinamento, indirizzo e supporto nei confronti delle Direzioni generali del Ministero per lo sviluppo delle attività connesse all' adozione del Piano integrato di attività e organizzazione - PIAO e alla gestione del ciclo della performance in tutte le sue fasi. In tale contesto verrà assicurato il coordinamento teso all'aggiornamento del Sistema di misurazione e valutazione della performance. Il Segretariato continuerà a svolgere funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo sull' INAPP in una logica di corretta e leale collaborazione istituzionale; eserciterà funzioni di vigilanza e monitoraggio sull' Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), in raccordo con le Direzione generali competenti. Provvederà inoltre all' attività di indirizzo, vigilanza e controllo su Anpal Servizi Spa.
Mediante il coordinamento delle altre strutture coinvolte, il Segretariato generale assicurerà la promozione delle pari opportunità. Continuerà a garantire il coordinamento, con le Direzioni generali competenti, delle attività in materia di politiche internazionali e di rapporti con gli organismi comunitari e internazionali.
Il Segretariato generale assicurerà il coordinamento, in raccordo con le Direzioni generali competenti, per le attività del Ministero in materia statistica e curerà, in sinergia con le strutture del Sistema statistico nazionale (Sistan) e con l'Istituto nazionale di statistica (Istat), il coordinamento istituzionale delle iniziative volte ad integrare le informazioni e i dati in materia di lavoro e politiche sociali tra i vari enti competenti.
Sarà, inoltre, assicurato il coordinamento, in raccordo con le competenti Direzioni generali, del l'Osservatorio nazionale per il mercato del lavoro, nonché il coordinamento, in raccordo con le competenti Direzioni generali e con gli enti vigilati, eventualmente individuati per l'attuazione, delle attività connesse ai progetti in materia di politiche del lavoro e politiche sociali nell'ambito del Programma Next Generation EU ed infine il coordinamento, in raccordo con le competenti Direzioni generali e con l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, relativamente agli aspetti che concernono congiuntamente le politiche del lavoro e le politiche sociali, l'attuazione del reddito di cittadinanza.
Il Segretariato svolgerà le attività di audit interno orientate al miglioramento della gestione ed assicurerà il supporto al responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza.
La Direzione generale per le politiche del personale e l'innovazione organizzativa sarà impegnata nell'ambito dell'obiettivo di miglioramento dell'efficienza e della qualità dell'azione amministrativa, anche attraverso la promozione della semplificazione- nella gestione dell'organizzazione e del reclutamento del personale, promuovendo e garantendo il benessere organizzativo, l'implementazione e il miglioramento dell'innovazione organizzativa.
Al fine di garantire il rafforzamento della governance provvederà all' attuazione degli adempimenti di competenza per la riorganizzazione di cui al D.P.C.M. 140 del 24/06/2021, in particolare realizzazione degli interpelli dei dirigenti di seconda fascia, definizione della pianta organica del Dicastero e riallocazione delle risorse umane.
Assicurerà lo svolgimento delle attività amministrative e contabili funzionali all'esercizio della sorveglianza sanitaria per il personale; rileverà i fabbisogni formativi, gestendo l'attività formativa finalizzata allo sviluppo delle professionalità del personale e curando i rapporti con la Scuola Nazionale dell'Amministrazione.
Curerà, in coordinamento con il Segretariato generale, la valutazione e le politiche premianti della performance dei dirigenti e del personale delle aree funzionali, assicurerà la gestione della contrattazione integrativa delle relazioni sindacali e la predisposizione dell'istruttoria per il conferimento delle onorificenze.
La Direzione continuerà a garantire la cura del contenzioso relativo alla gestione del personale e l'organizzazione dell'ufficio procedimenti disciplinari.
Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dovrà provvedere al potenziamento delle misure di trasparenza e di contrasto e prevenzione di ogni forma di corruzione, anche attraverso il supporto del Segretariato Generale, della Direzione generale per le politiche del personale e l'innovazione organizzativa e di tutti gli uffici.
La Direzione generale dell'innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione, con la riorganizzazione del Ministero, di cui al già richiamato Regolamento, è stata strutturata prevedendo nel proprio ambito la concentrazione di tutte le attività afferenti la manutenzione e l'implementazione delle reti e servizi informatici e di tutte le attività afferenti l'acquisto di beni e servizi e la logistica, del monitoraggio dati e della comunicazione. Si tratta di una scelta dettata dalla considerazione dello stretto legame esistente tra sviluppo digitale e necessità logistiche nonché necessità e selezione dei beni da acquisire. Per realizzare l'obiettivo di miglioramento organizzativo, la Direzione generale provvederà all' implementazione e all'attuazione della trasformazione digitale e della piena accessibilità dell'Amministrazione e parteciperà alla realizzazione degli altri obiettivi specifici del Dicastero per la parte di competenza. Continuerà l'impegno della Direzione con riferimento al percorso di customer satisfaction dei servizi, digitali e di comunicazione, messi in campo in un'ottica di monitoraggio e valutazione permanente, in raccordo con il Segretariato generale e l'organismo indipendente di valutazione. Assicurerà la comunicazione interna, d'intesa con il Segretariato generale, sviluppando e gestendo il relativo sistema. Elaborerà, in raccordo con le strutture di diretta collaborazione del Ministro, il piano di comunicazione annuale.
La Direzione sarà responsabile della gestione di tutti i CED dell'Amministrazione e il Centro servizi informatici; gestirà la progettazione, lo sviluppo e il mantenimento in esercizio delle reti di comunicazione dati e telefonia.
Assicurerà l'attuazione del codice dell'Amministrazione digitale e del Piano di e-government e gestirà l'ufficio del consegnatario dei beni informatici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, provvedendo alle spese per l'acquisto e la locazione di apparecchiature e servizi informatici, nonché degli altri servizi connessi alla progettazione, acquisizione, realizzazione, gestione e conduzione operativa dei sistemi informativi automatizzati.
Nell'assicurare i servizi generali per il funzionamento dell'Amministrazione curerà la logistica delle sedi del Ministero nonché la gestione delle relative spese di locazione, programmando gli acquisti di beni e servizi non informatici per gli uffici del Ministero e attuando le relative procedure.
Curerà l'attività contrattuale e la gestione delle spese di carattere strumentale non assegnate espressamente ad altri centri di responsabilità amministrativa del Ministero.
Assicurerà il coordinamento, in raccordo con la Direzione generale per le politiche del personale e l'innovazione organizzativa, delle attività di prevenzione ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
La Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali sarà impegnata nel rafforzamento delle tutele dei lavoratori, migliorando la qualità del lavoro e la parità retributiva, in linea con gli obiettivi del PNRR.
Proseguirà l'azione di attuazione alle misure volte a favorire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e condizioni di effettiva parità, al fine di ridurre il divario di genere nei livelli di occupazione e di retribuzione, con particolare riferimento ad una migliore conciliazione tra vita lavorativa e famiglia, in un'ottica di condivisione delle responsabilità familiari.
Curerà l'ampliamento e il consolidamento delle misure per la regolazione dei rapporti di lavoro nel settore privato, in coerenza con l'indirizzo politico e con particolare attenzione ai nuovi lavori, alla continua evoluzione tecnologica e alla possibile introduzione di un salario orario minimo, in coerenza con le più recenti iniziative dell'Unione europea. Gestirà l'attività di conciliazione e mediazione delle controversie collettive di lavoro nel settore privato, di rilievo pluriregionale o di livello territoriale di rilevante interesse sociale, nell'ottica di un consolidamento del dialogo sociale ed istituzionale.
La Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro di nuova istituzione, con il compito specifico di vigilare e monitorare l'attuazione, nei luoghi di lavoro, della disciplina sulla sicurezza e salute dei lavoratori, coadiuverà il Segretariato generale nella vigilanza sull'Ispettorato nazionale del lavoro, nonché nella promozione e diffusione degli strumenti di prevenzione e le buone prassi in materia di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Assicurerà il funzionamento della Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro e gestirà il trasferimento agli enti previdenziali delle risorse finanziarie in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali.
In coerenza con l'obiettivo di rafforzamento delle tutele e dei diritti dei lavoratori, curerà la promozione e attuazione delle politiche e della disciplina per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e sostegno alle famiglie delle vittime di infortuni sul lavoro e l'attuazione e l'aggiornamento della legislazione in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, in coerenza con le direttive europee e con le convenzioni dell'OIL. Assicurerà l'implementazione e studio di norme tecniche, buone prassi e strumenti di supporto alle imprese, in collaborazione con l'INAIL.
Particolare attenzione dovrà quindi essere rivolta dalla nuova direzione generale alla realizzazione ed efficacia operativa del SINP nonché all'implementazione delle attività ispettive da parte dell'Ispettorato nazionale del lavoro, oltre che alla diffusione della cultura della legalità sui luoghi di lavoro.
Assicurerà l'impegno profuso dall'Amministrazione per il lavoro dignitoso e contro il lavoro sommerso, lo sfruttamento e il caporalato, allargando a tutti i settori interessati da questi fenomeni, attività di vigilanza e monitoraggio anche, nello specifico, del "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020 - 2022", in sinergia con tutti gli attori che l'hanno adottato.
Gestirà il Fondo speciale infortuni e il Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro, nonché per le attività promozionali destinate alle piccole e medie imprese e agli istituti di istruzione primaria e secondaria.

La Direzione generale delle politiche attive del lavoro, di nuova istituzione, fornirà supporto per l'individuazione delle linee di indirizzo delle politiche attive del lavoro, finalizzate al rafforzamento del sistema delle politiche attive del lavoro. Provvederà al monitoraggio e all'elaborazione dei dati concernenti le politiche occupazionali e del lavoro, ivi compresi quelli relativi alle attività degli enti sottoposti alla vigilanza del Ministero, in raccordo con l'Osservatorio per il mercato del lavoro, anche avvalendosi degli esiti delle attività di monitoraggio e valutazione dell'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (I.N.A.P.P.), in raccordo con le altre direzioni competenti.
La Direzione sarà impegnata nel garantire l'azione di consolidamento dell'offerta di Istruzione e Formazione Professionale (leFP) ordinamentale tramite il potenziamento dell'apprendistato duale e sarà altresì impegnata fino al naturale completamento, nelle iniziative di politica occupazionale originate da leggi e misure in essere già negli esercizi pregressi e che riguardano principalmente le misure in favore dei LSU, CIGS, aree di crisi complessa, gestione dei fondi bilaterali alternativi e di tutti gli altri procedimenti di autorizzazione di spesa a valere sul Fondo per l'occupazione e la formazione.
Assicurerà il supporto nella definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in tale materia, e la gestione delle risorse destinate all'ANPAL ed alle regioni per il concorso alle spese di funzionamento dei centri per l'impiego ed il monitoraggio ed elaborazione dei dati concernenti le politiche occupazionali e del lavoro.
Curerà la definizione delle linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità, di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, la relazione biennale al Parlamento sullo stato di attuazione delle norme per il diritto al lavoro dei disabili, l'attuazione della Banca dati sul collocamento mirato, fermo restando che il collocamento dei disabili e l'attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68, sono conferiti all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro ai sensi dell'articolo 9, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 150 del 2015.
Assicurerà il coordinamento, in raccordo con la Direzione generale dell'innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione, lo sviluppo, l'esercizio e la manutenzione del sistema informativo del Ministero in materia di politiche del lavoro, in coerenza con quanto previsto dagli articoli 13 e 14 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150.
Coordinerà la materia degli incentivi all'occupazione; attuerà gli interventi di competenza del Ministero in materia di autoimprenditorialità ed autoimpiego.
Assicurerà lo svolgimento degli adempimenti in materia di aiuti di Stato alla formazione e all'occupazione, nell'ambito delle politiche attive e di quelle volte all'occupabilità del capitale umano.
Svolgerà le funzioni dell'autorità di audit dei Fondi strutturali e di investimento europei per i programmi operativi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.
La Direzione generale degli ammortizzatori sociali fornirà il supporto necessario per l'attuazione della riforma del sistema degli ammortizzatori sociali adottata con legge n.234 del 30 dicembre 2021, in funzione dell'universalizzazione del sistema di integrazione reddituale e del sostegno alle transizioni occupazionali
Curerà l'attuazione dell'integrazione del sistema degli ammortizzatori sociali con quello delle politiche attive attraverso la partecipazione dei lavoratori destinatari del trattamento straordinario di integrazione salariale ad iniziative formative o di riqualificazione e anche alla possibilità di accedere al programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) in coordinamento con I'ANPAL e d'intesa con le regioni ed enti locali affiancato dall'ulteriore Piano nazionale nuove competenze, adottato per promuovere la revisione della governance del sistema di formazione professionale in Italia.
Curerà gli adempimenti per la salvaguardia dei livelli occupazionali attraverso misure di sostegno al reddito anche dei lavoratori coinvolti in aree di crisi industriali complesse; per il sostegno al reddito dei dipendenti delle imprese adibite alla pesca marittima che hanno effettuato la sospensione dal lavoro.
Curerà la disciplina e della gestione dei lavori socialmente utili.
La Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative assicurerà la prosecuzione nell'azione di supporto per la regolamentazione delle forme pensionistiche e sostegno alle gestioni previdenziali dei lavoratori del settore privato e del settore pubblico, mirata al rafforzamento delle politiche previdenziali. Assicurerà il coordinamento e applicazione della normativa in materia di contributi e trattamenti pensionistici (inclusi i prepensionamenti e i trattamenti pensionistici anteriori al 1988), nonché in materia di assicurazione sociale, malattie professionali, maternità e famiglia. Proseguirà una sistematica vigilanza della sostenibilità sociale e finanziaria del sistema previdenziale obbligatorio e interventi per lo sviluppo della previdenza complementare e sugli enti previdenziali e assicurativi, e gestione dei trasferimenti agli enti, anche per la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (GIAS) per le politiche previdenziali. Vigilanza e gestione del finanziamento degli istituti di patronato.
Sarà cura della Direzione Generale garantire una sistematica vigilanza sull'assetto complessivo del sistema pensionistico obbligatorio gestito in ambito pubblico dall'Inps nonché dagli enti previdenziali di diritto privato al fine di consentirne una configurazione omogenea ai principi e criteri introdotti a partire dal 2012, e da ultimo alle novità di sperimentazione introdotte per la flessibilità in uscita con il Decreto Legge 28 gennaio 2019 n.4 "c.d. quota 100" e dai correttivi introdotti dalla legge 30 dicembre 2021 n. 234 "c.d. quota 102", nonché al fine di valutare le possibili forme di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro compatibili con la sostenibilità del sistema previdenziale.
In relazione al sistema pensionistico pubblico sarà cura della Direzione continuare a monitorare l'attuazione delle disposizioni di legge che hanno riformato il sistema e a verificarne l'impatto e vigilerà sulla corretta applicazione della normativa vigente a livello internazionale.
Sara cura della Direzione monitorare la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale e riassetto del sistema di governance e delle strutture organizzative degli enti pubblici di previdenza e di assistenza nonché degli istituti di patronato.
Verrà posta in essere ogni necessaria attività di supporto e di verifica connessa alla rinnovata governance degli istituti previdenziali privati. Sarà cura della Direzione Generale espletare la vigilanza sui Patronati, nonché provvedere, in esito alle previste verifiche, al trasferimento delle risorse spettanti.
La Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale al fine di contrastare le disuguaglianze e gli squilibri socio-economici, continuerà ad essere impegnata nella programmazione, promozione e coordinamento in materia di politiche sociali e, in particolare, negli interventi per lotta alla povertà, all'esclusione sociale, a favore di infanzia e adolescenza, a favore di invalidi civili, persone con disabilità e non autosufficienti. La Direzione garantirà la tutela del lavoro delle persone con disabilità in accordo con l'Agenzia per le Politiche Attive per il Lavoro- ANPAL.
Con riferimento allo sviluppo ed attuazione del Reddito di cittadinanza, la direzione garantirà il supporto per favorire l'implementazione omogenea della misura nell'intero territorio nazionale, quale livello essenziale delle prestazioni sociali.
Rinnovato impulso sarà dato al coordinamento dei servizi sociali territoriali di contrasto alla povertà, mediante la programmazione delle risorse a valere sul Fondo nazionale per le politiche sociali, Fondo per la lotta alla povertà e con il concorso delle risorse europee del nuovo PON inclusione e del PNRR, secondo le linee definite dal "Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali 2021-2023".
Nell'ambito del nuovo Piano sociale nazionale, teso a coinvolgere tutte le aree delle politiche sociali, permangono in capo alla Direzione il finanziamento nazionale della spesa sociale, attraverso i trasferimenti a INPS per le prestazioni socioassistenziali e i trasferimenti alle regioni e agli ambiti territoriali, la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti con particolare attenzione all'inclusione di coloro che hanno particolari vulnerabilità e alla prevenzione dell'allontanamento dalla famiglia di origine, la promozione di modelli d'intervento integrati per la presa in carico delle persone con disabilità e non autosufficienti e l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Il nuovo modello di welfare sarà completato dalla implementazione del Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali (SIUSS) che comprenderà al suo interno un sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali e un sistema informativo dell'offerta dei servizi sociali.
La Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese garantirà la promozione dell'economia sociale, attraverso l'attuazione delle disposizioni legislative di riforma del Terzo Settore e piena operatività del Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) nell'ottica dello sviluppo sostenibile e della promozione e piena operatività della riforma del Terzo settore.
Provvederà alla valorizzazione delle esperienze realizzate nel settore dell'economia sociale ai fini dell'inserimento socio-lavorativo delle fasce deboli e di promozione della cultura del volontariato e delle iniziative della RSI e delle organizzazioni. 
Darà continuità all'attuazione delle misure di sviluppo sostegno e promozione delle attività svolte dagli enti del Terzo settore a supporto delle politiche di inclusione, integrazione e coesione sociale, anche attraverso finanziamento e monitoraggio di progetti, diffusione dell'informazione, attività di consulenza e assistenza tecnica.
Svolgerà attività di indirizzo vigilanza e controllo sugli organismi del terzo settore. Curerà il coordinamento attività degli organismi collegiali incardinati presso la Direzione.
Promuoverà la trasparenza delle procedure amministrative e contabili.
La Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione sarà impegnata, nell'ambito della promozione dell'inclusione socio-lavorativa dei migranti, prioritariamente nella programmazione integrata delle risorse assegnate alla Direzione a valere sui fondi comunitari e nazionali per lo sviluppo di iniziative finalizzate all'integrazione socio lavorativa dei migranti e al contrasto dello sfruttamento lavorativo e al caporalato.
Proseguirà la collaborazione con le Regioni, Province Autonome, Enti locali, Associazione dei migranti e realtà del Terzo settore, anche attraverso l'investimento in strumenti di conoscenza sui temi dell'immigrazione (Portale Integrazione Migranti, SIM, SIMA, ecc.).
Proseguirà la collaborazione con le amministrazioni locali (per la gestione dei progetti affidati negli anni precedenti e per l'avvio di nuovi) per l'affidamento di risorse del FNPM destinate alla realizzazione di nuovi interventi volti all'inclusione dei cittadini di Paesi terzi nelle aree urbane a maggiore vulnerabilità sociale.
Continuerà la gestione degli strumenti a supporto della governance: il Sistema informativo minori (SIM), il Sistema Informativo Minori Accolti (SIMA), il Portale integrazione migranti, l'applicativo per la raccolta delle relazioni annuali degli Enti iscritti al Registro, il Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli stranieri, i Rapporti annuali sulle Comunità migranti maggiormente presenti in Italia e i Rapporti annuali sulla presenza dei migranti nelle aree metropolitane.
Curerà il rafforzamento, gestione e monitoraggio degli interventi attuativi del Piano triennale di contrasto al lavoro sommerso e prevenzione del fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo riferito ai settori dell'agricoltura e a quelli interessati da questi fenomeni.
Collaborerà alla definizione del decreto flussi annuale e provvederà alla distribuzione territoriale e al monitoraggio degli utilizzi delle relative quote di ingresso.
Proseguirà la realizzazione ed il monitoraggio dei progetti di formazione professionale e civico linguistica pre-partenza rivolti a cittadini di Paesi terzi aventi titolo all'ingresso in Italia per ricongiungimento familiare, tirocinio, formazione professionale, lavoro.

Roma, 17 febbraio 2022

Andrea Orlando