PROTOCOLLO D'INTESA
PER LA PROMOZIONE DI INIZIATIVE CONGIUNTE DI INFORMAZIONE E
FORMAZIONE
NEL SETTORE EDILE STIPULATO TRA
 

- INAIL Direzione Regionale per la Toscana
- Coordinamento regionale dei Comitati paritetici territoriali Toscani per la sicurezza sui luoghi di lavoro (di seguito Coordinamento CT)
- ANCE Toscana
- CNA Toscana
- Confartigianato Edilizia Toscana
- Confapi Aniem
- Legacoop Toscana-Produzione e Servizi
- FILCA- CISL Toscana
- FENEALUIL Toscana
- FILLEA - CGIL Toscana
 

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La Direzione Regionale dell'istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro (INAIL), con sede in Firenze in via Porte Nuove 61, rappresentata dal Direttore Regionale Dott.ssa Anna Maria Pollichieni,

e

il Coordinamento CT, rappresentato dal Comitato di Presidenza, nelle persone di Simone Bianchi, Alessia Gambassi, Marco Baldi, Laura Zucchini, Giannetto Marchettini, Serafino Marino, Ernesto D'Anna e Stefano Gatti,-con sede in Prato,

e

l'ANCE Toscana, con sede in Firenze, via Vaifonda n.9, legalmente rappresentata da Stefano Frangerini,

e

la CNA Toscana, con sede in Firenze, via Alamanni n.23, legalmente rappresentata da Luca Tonini,

e

la Confartigianato Imprese Toscana, con sede in Firenze, via Pian dei Carpini, 98/106, legalmente rappresentata da Stefano Crestini,

e

Confapi ANIEM Toscana, con sede a Pisa, Via Scornigiana n. 52H, legalmente rappresentata da Andrea Bottai

e

Legacoop Toscana-Produzione e Servizi, con sede in Firenze, Via Largo Alinari, 21 legalmente rappresentato da Olmo Gazzarri

e

- FILLEA - CGIL Toscana con sede in Firenze, via Pier Capponi, 7, legalmente rappresentata da Giulia Bartoli
- FILCA- CISL Toscana con sede in Firenze, via Benedetto Dei 2/a, legalmente rappresentata da Simona Riccio
- FENEALUIL Toscana con sede in Firenze, via Corcos, legalmente rappresentata da Roberto Colangelo
 

VISTO

- il D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., recante "attuazione dell'art. 1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
- il DPCM 17 dicembre 2007 in esecuzione dell'accordo del 1° agosto 2007, recante "Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro";
 

CONSIDERATO CHE

- il diritto alla salute e alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori sui luoghi di lavoro costituisce un impegno imprescindibile di tutte le istituzioni e delle parti sociali, nonché un interesse prioritario dell'intera società civile;
- tale impegno richiede la realizzazione di azioni organiche e coordinate sul territorio regionale, in un quadro di coerenza con le responsabilità dei singoli soggetti firmatari;
- i sottoscrittori del Protocollo del 23 novembre 2011 concordando sui principi fondanti dello stesso, ritengono necessario aggiornarlo alla data odierna, valutando positivamente quanto messo già in atto per la concreta attuazione delle disposizioni del Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i., e rinnovano la volontà d'impegnarsi sulla strada intrapresa potenziando i percorsi di informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro in essere, e di individuarne altri specifici al fine di elevare i livelli di conoscenza e percezione del rischio in ambiente lavorativo in relazione anche alle trasformazioni tecniche e normative;
- l'obiettivo della riduzione del fenomeno infortunistico e di quello tecnopatico si persegue anche attraverso la diffusione delle conoscenze e la condivisione di buone prassi;
- l'informazione, la comunicazione e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, con particolare riguardo alle nuove generazioni, soprattutto su temi quali la sicurezza e la tutela della salute ed il rispetto della legalità e l'affermazione della propria responsabilità di cittadini nella società civile, l'accoglienza e l'integrazione nel tessuto sociale dei lavoratori stranieri, rientrano nella missione istituzionale dell'INAIL, trattandosi di valori e obiettivi volti al benessere collettivo e, in quanto tali, pienamente condivisi e sostenuti dalle parti sociali;
- la sicurezza e salute nel settore edilizia si sviluppa anche attraverso la rete diffusa su tutto il territorio nazionale di organismi paritetici costituiti dalle parti datoriali e sindacati dei lavoratori sul fronte delle assistenze ai lavoratori stessi (Casse Edili/Edilcasse), della sicurezza del lavoro (Comitati paritetici territoriali per la prevenzione infortuni, igiene e ambiente di lavoro - CPT) e della formazione provinciale (Enti Scuola);
 

PREMESSO CHE

il Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. ribadisce l'importanza della promozione della cultura della sicurezza a partire dal mondo della scuola, individuato come luogo fondamentale per promuovere tali azioni;
l'INAIL e tutti i sottoscrittori citati intendono promuovere la diffusione della cultura della sicurezza e della salute nel settore dell'edilizia, in considerazione dei risultati ottenuti grazie al rispettivo impegno profuso negli anni ma consapevoli di quanto vi sia ancora da fare considerando l’andamento infortunistico che registra ancora un numero considerevole di eventi gravi e mortali;
l'INAIL, cui è affidata la gestione dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, la tutela integrale dei lavoratori ed il sostegno alle imprese, svolge altresì attività finalizzate alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, nonché attività di informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro;
l'attento impegno nella legislazione regionale toscana verso il settore dell'edilizia;
nei seguenti atti amministrativi e protocolli di intesa l'attenzione verso la sicurezza e prevenzione nel comparto edile costituisce un obiettivo primario:
• il piano nazionale di prevenzione in edilizia e la relativa declinazione regionale (dgrt 468/2011);
• il D.L. 78/2010, convertito dalla L. n. 122 del 30 luglio 2010, al fine di integrare le funzioni connesse alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha attribuito le funzioni delle attività previste dall'art. 9 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i., all'INAIL quale unico ente pubblico del sistema istituzionale avente compiti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro;
• il Protocollo d'intesa per la promozione di iniziative congiunte di informazione e formazione nel settore edile sottoscritto in data 23 novembre 2011 allo scadere del quale l'impegno assunto è stato più volte rinnovato nella consapevolezza che molto resta da fare per la sicurezza e la prevenzione;
• l'istituzione del Coordinamento Regionale Toscano dei Comitati Paritetici (CT) promossa e realizzata dalle Parti sociali regionali è tra le iniziative finalizzate alla salvaguardia e prevenzione della sicurezza sui luoghi di lavoro in tutta la Toscana;
• il Protocollo d'Intesa tra INAIL E Cncpt - Commissione Nazionale Paritetica Per La Prevenzione Infortuni, L'igiene E L'ambiente Di Lavoro del 24 aprile 2020;
 

TUTTO CIO' CONSIDERATO E PREMESSO

l'INAIL e le Parti Sociali sopra menzionate convengono quanto segue.
 

Art. 1- Finalità e oggetto del Protocollo

Le parti firmatarie si costituiscono come Sistema Regionale in materia di Sicurezza e Salute nel settore edile e intendono perseguire le seguenti finalità:
1) attuare una fattiva e qualificata collaborazione per promuovere, diffondere e sviluppare nell'ambito del settore la cultura della sicurezza e della salute con particolare riguardo alle imprese micro, piccole e medie;
2) promuovere, attraverso una programmazione congiunta, iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione degli operatori stranieri del settore edile per sviluppare una maggiore consapevolezza sui temi della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali tra coloro che provengono da culture diverse e che costituiscono ormai una realtà per l'economia regionale;
3) rivitalizzare il sistema di sicurezza, formare le figure previste per legge (RLS, RLST, RSPP, ASPP etc.) e promuovere la loro effettiva presenza presso tutte le realtà produttive anche di piccole dimensioni con l'intento di "fare rete" in modo capillare; al fianco dell'Inail sarà importante il prezioso contributo offerto dai Comitati Paritetici e dai Rlst per 'promuovere una vera cultura della prevenzione' a partire dalla formazione specifica degli operatori. Nella battaglia contro gli infortuni nei cantieri tutte le parti sociali devono mettere a disposizione il loro bagaglio di strumenti e di professionalità per una efficace azione di prevenzione e di tutela.
4) promuovere ed incentivare I 'attività di formazione e di prevenzione sui luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi, anche attraverso il coinvolgimento degli enti bilaterali dell'edilizia, individuando percorsi specifici e puntuali, affinché il loro apporto professionale e specialistico all'interno delle attività di cantiere sia coordinato con quanti altri concorrono alla realizzazione dell'opera finita, nell'ottica di un più ampio coinvolgimento sul tema della sicurezza allargato a tutte le componenti del settore edile
5) monitorare i maggiori rischi in edilizia con specifico riguardo a: cadute dall'alto, uso di piattaforme in quota, "linee vita", interventi manutentivi e impiantistici, viabilità interna ed esterna al cantiere ed individuare eventuali nuovi rischi in conformità alle nuove tecnologie e processi di lavoro utilizzati;
6) dare impulso alla formazione in cantiere per lo specifico carattere di immediata percezione della stessa;
7) promuovere collaborazioni con il mondo accademico e favorire attività di ricerca nello specifico settore dell'edilizia con l'intento di pervenire a soluzioni tecnologiche utili al contenimento degli eventi infortunistici e tecnopatici;
8) intervenire in ogni ulteriore ambito coerente con le finalità di cui in premessa.
9) Coinvolgimento da parte del CT degli ordini professionali che interagiscono nell'ambito della sicurezza in edilizia (CSP e CSE)
 

Art. 2 - Ambiti di collaborazione

Le parti si impegnano a sviluppare le predette finalità mediante:
a. l'individuazione di una o più tematiche e di almeno un obiettivo annuale su cui orientare le attività per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro;
b. la costituzione di uno o più "tavoli tecnici" aventi la funzione di elaborare specifici progetti relativamente ad interventi di carattere prevenzionale;
c. la progettazione e lo sviluppo di specifiche campagne di comunicazione mirate alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica, in genere, ed alla sensibilizzazione dei committenti e dei tecnici per attività occasionali o professionali;
d. la collaborazione con le scuole edili/aree formazione degli enti paritetici unificati del sistema della bilateralità per la valorizzazione di percorsi formativi e di addestramento degli operatori del settore e di studenti degli istituti superiori di secondo grado;
e. la promozione di iniziative come convegni, concorsi, manifestazioni, eventi rivolti ai lavoratori, ai datori di lavoro, ai professionisti e agli studenti prossimi ad entrare nel mondo del lavoro, per favorire la sensibilizzazione e l'acquisizione di corretti comportamenti e la rivalutazione culturale del comparto delle costruzioni;
f. la diffusione di prodotti per la prevenzione e la sicurezza e di "buone prassi";
g. l'effettuazione di interventi in ogni ulteriore ambito coerente con le finalità di cui sopra.
 

Art. 3 - Modalità attuative del protocollo

Per realizzare le attività sopra descritte le parti si impegnano a rendere disponibili le relative risorse in compartecipazione tendenzialmente paritaria, secondo modalità che saranno concordate in fase di programmazione, in conformità ai criteri ed alle finalità di cui all'art. 11, comma 5, del D.Lgs n.81/2008 s.m.i..
I soggetti firmatari del presente protocollo si impegnano a mettere a disposizione dei singoli "tavoli tecnici" di progetto le proprie risorse professionali ed economiche, nonché le proprie competenze di carattere progettuale, organizzativo e operativo per la realizzazione delle attività previste dal presente protocollo compatibilmente con la rispettiva realtà organizzativa.
 

Art. 4 - Organismi e modalità di riunione

I firmatari del protocollo si riuniranno in seduta plenaria almeno una volta nell'arco dell'anno solare (in linea di massima per la programmazione delle attività e per la rendicontazione delle stesse).
Per meglio coordinare le attività e dare un maggior impulso alle attività è costituito un gruppo di progetto definito Comitato di Indirizzo così composto:
- quattro componenti per INAIL
- sei componenti in rappresentanza delle parti sociali regionali
all'occorrenza affiancati da eventuali rappresentanti tecnici dell'INAIL Toscana e del Coordinamento CT invitati dal Comitato di Indirizzo.
I "tavoli tecnici" dedicati ai singoli progetti organizzeranno le attività al loro interno secondo principi di flessibilità e autonomia.
 

Art. 5 - Durata

Il presente Protocollo decorre dalla data di sottoscrizione e ha durata triennale.
 

Art. 6 - Perfezionamento

L'atto sarà perfezionato mediante sottoscrizione digitale e invio a mezzo di posta elettronica certificata ai seguenti indirizzi:
- INAIL-Direzione Regionale per la Toscana: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'atto sarà registrato in caso d'uso a cura e spese della parte richiedente.


fonte: inail.it