INAIL
Comunicato 4 agosto 2022
Lavoro agile in Inail, effetti e risultati in un’indagine del Politecnico di Milano
 

Dalla ricerca dell’Osservatorio Smart Working, condotta in giugno su un campione di 2.818 dipendenti, emerge un bilancio positivo in termini di qualità dei servizi erogati, soddisfazione del personale e impatto su mobilità e ambiente


ROMA - L’attivazione estesa del lavoro agile in Inail in risposta all’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha accelerato il percorso di evoluzione e rinnovamento organizzativo già avviato dall’Istituto, si è tradotta in risultati positivi dal punto di vista della qualità dei servizi erogati, della soddisfazione dei dipendenti e dell’impatto su mobilità e ambiente. Sono queste le conclusioni a cui giunge un’indagine dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, condotta tra il 14 e il 28 giugno scorsi su un campione di 2.818 persone tra dirigenti, funzionari, ricercatori e professionisti.
Migliorata l’efficienza nello svolgimento delle attività. Dall’analisi delle risposte fornite dal personale Inail, riassunte anche in una serie di card pubblicate sui canali social dell’Istituto, emerge che attualmente ciascun dipendente svolge in media 1,6 giorni di lavoro a distanza alla settimana rispetto ai 2,6 giorni del 2021. Per il 75% del campione interpellato il lavoro può essere svolto ovunque, mentre il 22% ritiene che le proprie attività siano realizzabili a distanza solo parzialmente e il restante 3% che non possano essere svolte da remoto. Rispetto al periodo pre-Covid, la maggioranza dei dipendenti segnala anche un miglioramento complessivo rispetto a una serie di aspetti, come la conciliazione tra vita privata e lavorativa, la flessibilità nella gestione delle attività, il benessere fisico e psicologico, l’efficienza nel lavoro e l’efficacia nella comunicazione con i colleghi.
Il risparmio pro capite per i mancati spostamenti è di 80 ore all’anno. Prendendo in considerazione la quota dei lavoratori che utilizza mezzi a motore per i propri spostamenti, i ricercatori del Politecnico di Milano hanno stimato anche l’impatto ambientale dello smart working in Inail. Con il modello di lavoro a distanza attuale, la riduzione della CO2 emessa nell’atmosfera è equivalente a quella assorbita da 24mila alberi, pari a tre volte la superficie della Città del Vaticano. Con riferimento alla mobilità, invece, i mancati spostamenti legati al lavoro agile hanno portato a un risparmio di 80 ore all’anno e a una riduzione dei costi di 1.400 euro pro capite.
Nel 2021 pubblicato lo studio del Dimeila su 319 dipendenti. A conclusioni simili è giunto l’anno scorso anche il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Istituto, che ha raccolto in uno studio gli esiti del progetto pilota per la sperimentazione del lavoro agile in Inail, promosso a partire dal 2019 dalla Direzione centrale risorse umane per monitorare e verificare l’effetto nel tempo dello smart working sul benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. La ricerca, che ha coinvolto 319 dipendenti, ha rilevato infatti un incremento del grado di soddisfazione del personale per la maggioranza degli indici selezionati.

Lavoro agile in Inail - 2022*
Nelle card realizzate per i canali social dell’Istituto la sintesi dei risultati dell’indagine dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, condotta tra il 14 e il 28 giugno 2022 su un campione di 2.818 persone tra dirigenti, funzionari, ricercatori e professionisti


L’esperienza del lavoro agile, in una nuova pubblicazione i risultati del progetto pilota dell’Inail*
La ricerca si è articolata in tre fasi differenti e ha visto la partecipazione di 319 dipendenti al fine di monitorare e verificare l’impatto nel tempo dello smart working sul benessere del personale coinvolto


fonte: inail.it

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