Ministero dell'interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ

 

N. 850/A - numero del protocollo                                                             Roma, data del protocollo


OGGETTO: Vaccinazione anti SARS - CoV-2. Somministrazione 4ª dose.
 

A …omissis…


La recente accelerazione del contagio da SARS-CoV-2, dovuta alla circolazione delle varianti virali ad alta trasmissibilità, ha indotto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Agenzia europea dei medicinali (EMA), con comunicato congiunto dell’11 luglio scorso, a raccomandare la somministrazione del secondo richiamo del vaccino anti COVID-19 ai soggetti di età pari o superiore ai 60 anni e alle persone vulnerabili.
Alla luce del nuovo provvedimento, possono quindi ricevere la quarta dose anche i soggetti tra i 60 ed i 79 anni che abbiano ricevuto la terza dose di vaccino o che siano guariti dall’infezione.
I dati attuali dimostrano che nel nostro Paese il forte aumento dell’incidenza, che ha sfiorato nei giorni scorsi i 1100 casi/100.000 abitanti, e l’elevato tasso di positività, che nelle ultime settimane si è mantenuto costantemente superiore al 25%, si accompagnano all'aumento, seppure per il momento non preoccupante, delle degenze sia nei reparti ordinari sia in terapia intensiva, con un rischio di morte che l’ultimo report dell’istituto superiore di sanità calcola per i non vaccinati 7 volte maggiore rispetto a chi si è immunizzato.
I vaccini a m-RNA in uso, nonostante non siano stati aggiornati rispetto alle varianti oggi in circolazione, confermano perciò una sostanziale importanza nel proteggere contro la malattia grave ed evitare i ricoveri.
Sulla base dei dati disponibili, provenienti da studi condotti sulla popolazione israeliana, la misura di profilassi in questione dimostra infatti un recupero dei titoli anticorpali nei soggetti immunocompetenti ai livelli osservati già dopo il primo richiamo (terza dose) e. in considerazione delle gravi condizioni correlate all'infezione da SARS-CoV-2, le due citate Agenzie supportano il secondo richiamo dopo almeno 4 mesi dalla dose antecedente.
Di seguito alla nota di EMA ed ECDC e acquisito il parere della Commissione consultiva tecnico-scientifica di AIFA, il Ministero della Salute, con la circolare n. 32264 dell'11 luglio 2022, ha raccomandato a tutti i soggetti dai 60 anni in su ed alle persone ad elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti la somministrazione di un second booster con vaccino a m-RNA (Pfizer o Moderna), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data dell'ultimo tampone positivo).
Alla luce di quanto sopra esposto, gli Uffici sanitari della Polizia di Stato vorranno intraprendere tutte le iniziative valide a facilitare la somministrazione della quarta dose di vaccino agli appartenenti che ne manifestino l'interesse, fornendo le dovute notizie ed indicazioni, anche in riferimento all'attività in tal senso degli hub vaccinali regionali.
 

IL DIRETTORE CENTRALE
Ciprani