Agenzia entrate
Direzione Regionale della Lombardia
Area di Staff


            FLP - Segreteria Regionale Lombardia
e, p.c. Direttrici e Direttori provinciali.

            Direttore ufficio Provinciale

            Territorio di Milano


OGGETTO: riscontro vostra comunicazione del 21 novembre 2022

Gentili rappresentanti sindacali,
in merito a quanto evidenziato nella vostra nota, prot. in ingresso n. 196114 del 21 novembre 2022, comunico quanto segue.
Innanzitutto parto da una premessa ovvero che io, in prima persona e, unitamente a me, le Direttrici e i Direttori delle strutture provinciali e tutta la squadra che guida gli uffici di governo della Direzione regionale, sono consapevole della situazione lavorativa delle colleghe e dei colleghi che operano nelle sedi operative.
Una consapevolezza non declinata a parole, ma misurata quotidianamente attraverso specifici monitoraggi e un dialogo costante tra tutti gli attori coinvolti che va oltre i numeri e ne approfondisce ragioni e le peculiarità per trovare soluzioni che giorno per giorno siano le più funzionali. Un metodo basato sull’ascolto reciproco che si realizza costantemente ed è stato reso ancora più concreto grazie agli incontri tematici presso le Direzioni provinciali condotti dai Capi Settore e (anche) dalle mie visite in cui ascolto personalmente le voci delle colleghe e dei colleghi, dei Capi team e dei responsabili ai vari livelli organizzativi.
Partiamo dunque da una condivisione che ci porta non su fronti contrapposti ma sulla constatazione di una situazione che ognuno, in base alle sue responsabilità e ruoli, è chiamato da un lato, quello sindacale, a segnalare e dall’altro, il mio, a gestire.
È quindi un dato condiviso la significativa riduzione di risorse misurata negli ultimi anni sia in Lombardia che a livello nazionale che espone i nostri uffici ad una pressione crescente nella gestione delle attività più direttamente collegate alla domanda esterna, soggette a punte anche molto elevate di lavorazione. Attività sicuramente incomprimibili che tuttavia trovano nel nuovo modello di accoglienza basato sull’appuntamento una prima leva gestionale. Negli ultimi mesi la pressione su tali attività è stata particolarmente significativa e trova la sua ragione nella ripresa delle notifiche degli atti impositivi dopo la pausa connessa la periodo pandemico. Le conseguenti criticità che hanno coinvolto le strutture operative sono conosciute, sono state segnalate nelle sedi competenti e sono da considerarsi un’eccezionalità che non dovrebbe ripetersi il prossimo anno sia per ragioni legate al rinnovato contesto normativo e sociale, sia per l’affermarsi progressivo di un sistema di dialogo con i contribuenti e con i professionisti che li assistono, che si perfezionerà eliminando progressivamente le ridondanze che tutti constatiamo, derivanti da un sistema di dialogo a “distanza” in via di affinamento.
Accanto a queste importanti misure sia di carattere strategico che tecnico che impatteranno sul complessivo sistema di assistenza, il prossimo ingresso di personale dal concorso per l’assunzione di 2320 funzionari tributari, pur non pienamente in linea con le nostre aspettative quantitative, e la tempestiva realizzazione di tutte le assunzioni già previste nel Piano del fabbisogno del personale 2021-2023 determineranno una gestione più equilibrata delle attività.
Nel frattempo, il nostro impegno collettivo - e ci tengo a sottolineare che non esiste una separazione tra Direzione regionale e Direzioni provinciali - è quello di ridurre, quanto più possibile, gli effetti di tali criticità nei confronti delle articolazioni operative e dei lavoratori.
Sotto questo punto di vista, il ciclo di budget, nei suoi vari passaggi, ha proprio lo scopo di definire un piano di lavoro sostenibile e condiviso da tutti i livelli in cui si articola l’Agenzia. Tale piano comprende tutte le attività svolte dagli uffici dipendenti, sia quelle necessarie a conseguire gli obiettivi attesi, sia quelle non direttamente connesse a specifici obiettivi o a produzioni analiticamente individuate ma che determinano comunque un assorbimento di risorse.
Già nella fase di proposta V0 le Direttrici e i Direttori responsabili delle strutture provinciali hanno operato con realismo e concretezza sulla programmazione 2023 proponendo obiettivi compatibili con le risorse secondo le priorità indicate nelle linee guida, che non si sono tradotte quindi in un semplice ribaltamento dei target fissati dalle divisioni centrali. È stato segnalato, ad esempio, come la nostra capacità operativa attuale potrebbe non consentire di assolvere alle attese in materia di smaltimento dei magazzini in materia di imposta di registro previste dalle linee guida centrali. Analogamente sul fronte dei controlli il numero di accertamenti proposti è commisurato alla effettiva disponibilità delle risorse.
Il metodo e gli strumenti adottati per la programmazione mirano pertanto ad assicurare la coerenza ed il bilanciamento dei piani di lavoro con le risorse concretamente in campo.
Tale bilanciamento può essere messo a rischio qualora i flussi si rivelino molto superiori a quelli stimati in sede di predisposizione del budget oppure siano concentrati in periodi di tempo ristretti. Al ricorrere di tali evenienze, lo squilibrio viene gestito privilegiando alcune attività rispetto ad altre e i possibili conseguenti scostamenti rispetto alla programmazione vengono rilevati in corso di gestione e giustificati in sede di preconsuntivo evidenziando le scelte operative adottate.
Nel condividere dunque la vostra preoccupazione, ci tengo soprattutto a sottolineare - come sto facendo in ogni occasione - che la responsabilità della gestione delle attività e dei risultati che potremo raggiungere è innanzitutto mia e che quello che chiedo a collaboratrici e collaboratori ad ogni livello è un impegno onesto e certamente altamente orientato alla ricerca di efficienze e al raggiungimento dei risultati, ma sempre mettendo al primo posto la salute e il rispetto delle persone e con questo vengo al secondo punto da voi sollevato e che - come sapete mi sta molto a cuore: lo stress lavoro correlato.
La valutazione dello Stress lavoro correlato ai sensi del d.lgs. 81/08 può essere fatta da ogni datore di lavoro mediante gli strumenti già messi a disposizione da parte di INAIL.
Attualmente è in corso un’indagine sullo stress lavoro correlato presso i dipendenti della Direzione regionale della Lombardia che si inserisce in un più ampio progetto che ha quale finalità - da me fortemente voluta - di costruire una metodologia integrativa rispetto a quella dell’INAIL che tenga in considerazione il nuovo contesto lavorativo caratterizzato dal lavoro agile.
La somministrazione del questionario ad un campione ampio, quale il personale della Direzione regionale, consentirà di testare lo strumento questionario elaborato dal gruppo di lavoro e condiviso con i RLS della Direzione regionale, per proporne una versione ulteriormente perfezionata ai datori di lavoro provinciali.
Queste le ragioni per cui la rilevazione è attualmente in corso solo presso una struttura e che certamente non vanno considerate un freno alla libera valutazione dei singoli datori di lavoro i quali possono sempre stabilire i tempi e gli strumenti più adatti alla loro situazione locale usufruendo - se lo desiderano - della collaborazione ed esperienza del gruppo di lavoro della Direzione regionale.
 

Cordiali saluti

IL DIRETTORE REGIONALE
Antonino Di Geronimo

 

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FLP
ECOFIN AGENZIE FISCALI                                         Segreteria Regionale Lombardia

Milano, 21 novembre 2022
 

Al Direttore Regionale della Lombardia
Dott. Antonino di Geronimo
A tutti i Direttori Provinciali
delle DP della Lombardia e dell’UPT di Milano


Gentilissimi Direttori,
lo sforzo che abbiamo sempre fatto come O.S. sin dalla nascita dell’Agenzia, è stato quello di cercare di creare le migliori condizioni sui luoghi di lavoro mirando così al benessere organizzativo del personale in servizio.
Il benessere organizzativo purtroppo rimane, a nostro avviso, un obiettivo sempre più lontano dall’essere raggiunto, nonostante gli sforzi profusi dalla stessa Agenzia, attraverso il piano delle azioni positive.
Le cause sono diverse, la più macroscopica, più volte denunciata dallo stesso vertice dell’Agenzia, è da ricercarsi nelle forti carenze di organico.
Sotto tale profilo duole constatare che il concorso, in corso di svolgimento, non solleverà le sorti dei nostri Uffici lombardi, che sempre e più spesso, si vedono costretti a chiedere al personale l’impossibile a causa degli eccessivi carichi di lavoro.
Infatti, in queste settimane, ci sono giunte precise segnalazioni, sui carichi di lavoro, da parte di tantissimi colleghi in regione. Alcuni di questi hanno segnalato, purtroppo, anche l’insorgenza di sintomi come ansia, insonnia, maggiore tensione e irritabilità, perdita di fiducia e di motivazione, tutti indicatori di una potenziale situazione di stress.
A tal proposito vogliamo segnalare che, da diversi giorni, in tutta la rete degli Uffici Territoriali, si registrano aumenti spropositati delle lavorazioni provenienti dal canale Civis, il cui obiettivo di budget, da parte dell’Agenzia, viene misurato sulla base del tempo di evasione delle stesse e non in termini di volumi e relative complessità. La conseguenza è che oggi moltissimi colleghi si trovano a dover evadere, in una sola giornata lavorativa, fino a 20 comunicazioni di irregolarità/cartelle esattoriali, oltre a dover presidiare altri canali di contatto con il contribuente come la turnazione al front office, le PEC, le chiamate e video-chiamate, liste, fallimenti, denunce penali e convocazioni in tribunale.
Tutto questo avviene quotidianamente con risorse umane sempre più esigue.
Ricordiamo che, in tutte le sedi di confronto sindacale, non ultimo il budget annuale 2022, ci è sempre stato detto che lo stesso è ben costruito e che tiene in debita considerazione l’FTE del personale in servizio, nettizzato dalle giornate di assenza come i part-time, i permessi di cui alla legge 104/1992, la media delle assenze di malattia ecc.
Ebbene, se fosse davvero così, non ci troveremo oggi a parteciparvi le segnalazioni ricevute e a chiedervi l’avvio di una capillare indagine sullo stress da lavoro correlato previsto dal d.lgs n. 81/2008, così come già avviato in questi giorni per il personale della Direzione Regionale della Lombardia.
Se il budget pianificato fosse fedele a quanto informalmente ci viene riportato, non ci ritroveremo oggi di fronte ad una situazione per cui si chiede al personale, di aumentare sempre di più i ritmi di lavoro, di lavorare più ore rispetto a quelle contrattualmente convenute, di offrire la disponibilità a lavorare anche nelle giornate di sabato.
Vi segnaliamo che, in qualche circostanza, addirittura, viene precisato che “l'atteggiamento osservato rispetto alle richieste fatte, avrà un riflesso sulla valutazione (V.A.L.E)”, travisando così le finalità per cui lo strumento valutativo è nato ed è stato faticosamente condiviso.
A nostro avviso, in attesa di un potenziamento degli organici della nostra regione, è necessario che tutti i datori di lavoro si adoperino affinché si avvii un’indagine sullo “stress da lavoro correlato”, come sta avvenendo per il personale della Direzione regionale, in modo da intercettare le situazioni di criticità, le eventuali disfunzioni, il tipo di ambiente di lavoro in cui i colleghi operano, i possibili miglioramenti organizzativi, con il fine ultimo, naturalmente, di salvaguardare la salute del personale ed evitare che situazioni di stress, anche temporanee, possano sfociare in vere e proprie malattie.
Altro aspetto su cui sollecitiamo un vostro autorevole intervento riguarda, la formazione del “budget 2023”, che è stato avviato in queste settimane.
In particolare segnaliamo nuovamente che vi sono attività, non tracciate e non consuntivabili ai fini del budget e che andrebbero valorizzate:
- Accessi brevi su apertura cassette di sicurezza;
- Accessi brevi su distruzione merci;
- Attività legate allo scambio di informazioni con le autorità fiscali estere;
- Attività aggiuntive previste dall’art. 5-ter del d.lgs n. 218/1997 in tema di accertamento, i cui TUM da Voi utilizzati non tengono minimamente conto.
Occorre altresì, aumentare il monte ore a budget necessario per il vaglio:
- delle sospensioni delle istanze da credito d’imposta derivante dal superbonus che devono essere lavorate, in considerazione della mancata conoscibilità ex ante del numero di istanze che verranno poi messe effettivamente in lavorazione;
- del controllo sugli F24 sospesi per anomalie sulle compensazioni delle imposte.
Segnaliamo inoltre che gli Uffici sono in situazione di criticità anche per effetto:
- di provvedimenti di legge, introdotti in corso d’anno dal legislatore e che comportano lavorazioni aggiuntive rispetto al budget già pianificato e assegnato alle strutture, come lo sblocco delle notifiche delle liquidazioni automatizzate per più annualità, così come già avvenuto per i CFP nel corso del 2021 e che generano un surplus di lavoro che non trova corrispondenza nel monte ore previsto a budget corrente nei rispettivi processi;
- della numerosità dei contagi da Covid-19 registrati in regione tra i colleghi e che comportano il venir meno di tantissime ore di lavoro messe a budget;
- dei trasferimenti di personale presso altre sedi, a seguito di procedure di interpello.
Nel tralasciare in questa sede, alcune valutazioni sul piano strettamente organizzativo attinenti sia ai processi di digitalizzazione che stentano ad alleggerire i processi lavorativi, come il caso del sistema SIT del Territorio o della scrivania, sia al lavoro agile con la mancata previsione di riconoscere al personale il lavoro straordinario, facendo venir meno un monte ore aggiuntivo e supplementare su cui tradizionalmente si è sempre contato, la scrivente O.S. chiede a tutti i datori di lavoro:
- di farsi parte attiva nel voler dare avvio, in ogni rispettiva struttura, all’indagine sullo stress da lavoro correlato di cui al d.lgs. n. 81/2008, così come fatto dalla Direzione Regionale della Lombardia.
- in relazione alla pianificazione del Budget 2023, di tener conto di tutte le attività lavorative che necessitano di una reale valorizzazione in termini di ore all’interno dello stesso, in modo da calibrare bene gli obiettivi rispetto alle risorse umane attualmente in servizio ed evitare situazioni di stress e malessere per tutto il personale che continua a dare il massimo con serietà e dedizione.

Certi di una vostra sensibilità al riguardo, cordialmente si saluta.
 

Il Coordinatore Regionale
FLP Ecofin Agenzie Fiscali Lombardia