PROTOCOLLO DI SITO INTERPORTO BOLOGNA
promosso da
Città metropolitana di Bologna
Comune di Bologna
Comune di Bentivoglio
Comune di San Giorgio di Piano
Unione Reno Galliera
Regione Emilia-Romagna
Camera di Commercio di Bologna
e
Ispettorato territoriale del lavoro di Bologna
Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna
e
CGIL di Bologna
CISL Area metropolitana bolognese
UIL Emilia Romagna
e
Alleanza delle Cooperative di Bologna
CNA Bologna
Confartigianato imprese Bologna metropolitana
Confindustria Emilia Area Centro
con
Interporto Bologna S.p.A.


Bologna, 10 gennaio 2023


#1 CAPITOLO - PREMESSA
In continuità con i principi previsti dal “Protocollo di intesa in materia di appalti legalità e sviluppo”, sottoscritto nel luglio del 2017 tra Interporto Bologna Spa, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e le associazioni datoriali, in coerenza con la Carta metropolitana per la Logistica Etica del gennaio 2022 e nel quadro dei principi definiti dal Patto per il lavoro e per il clima della Regione Emilia Romagna, nonché dal Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, i soggetti sottoscrittori condividono quanto segue.
L’Interporto di Bologna è un’infrastruttura strategica per Bologna metropolitana, per la Regione Emilia-Romagna e per il Paese: si tratta di una delle piattaforme logistiche più estese ed importanti a livello europeo; è al centro di uno dei territori più dinamici dal punto di vista socio - economico del Continente e incrocia tre corridoi della rete core TEN-T europea.
L’interdipendenza positiva con il territorio e l’apertura del sito alle comunità locali ed alla società civile sono condizioni imprescindibili per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle funzioni strategiche del sito. Per conseguire questi obiettivi è necessario investire nel capitale intangibile dell’infrastruttura attraverso il dialogo, la coesione sociale, l’informazione e la generazione di buone prassi. La competitività delle diverse piattaforme logistiche, infatti, risiede in misura crescente nella capacità di fare sistema e nella gamma dei servizi offerti alle imprese insediate, compresi i servizi alla persona, allo sviluppo sostenibile e all’adeguamento delle competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici.
Tutto ciò si rende oggi possibile perché le nuove amministrazioni del Comune e della Città metropolitana di Bologna hanno confermato nell’autunno del 2021 la loro partecipazione societaria in Interporto Bologna S.p.A., per garantire la qualità del lavoro nel sito e per sottolineare l’impegno degli enti locali verso questo luogo.
In questo quadro, Interporto Bologna S.p.A. ha oggi le condizioni di rilanciare il suo impegno per la progettazione e la realizzazione di nuove infrastrutture, incluse tutte le strutture ed i servizi finalizzati allo scambio modale delle merci nelle tre principali aree:
1. Servizi ferroviari e intermodali caratterizzati dalle attività di terminal (manovre ferroviarie e servizi terminalistici), dai servizi HTO (Hub Transport Operator), ovvero dai servizi di trasporto intermodale erogati direttamente sulla base delle esigenze del cliente (Door to Door oppure Terminal to Terminal) e da quelli di Officina manutenzione e revisione carri ferroviari;
2. Attività immobiliare logistica che ha visto la realizzazione negli ultimi sette anni di circa mq. 400 mila di magazzini in area interportuale;
3. Facility Management & Maintenance che offre attività di manutenzione agli immobili interportuali oltre che servizi ai lavoratori.
Questi fattori e la forte attenzione da parte delle Istituzioni, dei Sindacati CGIL, CISL e UIL, delle Associazioni di impresa hanno portato a costruire una cornice condivisa sui temi della logistica che si è concretizzata nella sottoscrizione, il 27 gennaio 2022, della Carta metropolitana per la Logistica Etica, che rappresenta ora un punto di riferimento per tutti coloro che intendono sviluppare una logistica di qualità sul territorio metropolitano bolognese e per le imprese del citato settore già insediate in Interporto Bologna. A tal riguardo, per tali imprese i soggetti firmatari promuoveranno nel sito Interporto l’adesione alla Carta metropolitana per la Logistica Etica.
In questo contesto vengono recepiti e condivisi i contenuti del Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, sottoscritto da Interporto Bologna S.p.A. con la Prefettura di Bologna il 7 giugno 2022 per il quale si auspica l’adesione del maggior numero di imprese.
Si indicano, inoltre, quali principi trasversali e condivisi, quelli della diversità e dell’inclusione sui quali molti soggetti sia pubblici che economici sono attualmente già all’opera per convergere nei tempi previsti sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Il presente Protocollo ha validità a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e per il periodo di 3 anni, fatti salvi gli adeguamenti dovuti all’evoluzione legislativa e/o a significativi mutamenti del contesto. Le Parti si impegnano ad incontrarsi, con cadenza semestrale e/o su richiesta di una di esse, al fine di monitorare l’attuazione del presente Protocollo.

#2 CAPITOLO - SICUREZZA
Tutte la parti firmatarie promuovono:
I. Il rispetto della normativa relativa alla salute ed alla sicurezza sul lavoro;
II. Campagne informative sulla sicurezza - complementari alle attività formative obbligatorie - rivolte ad aziende e lavoratori e campagne di informazione sui rischi ergonomici legati alla movimentazione manuale dei carichi.
Interporto Bologna S.p.A., Città metropolitana, Cgil, Cisl, Uil si impegnano a:
III. Promuovere un coordinamento operativo tra i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) operanti nel sito produttivo.
Interporto Bologna S.p.A si impegna inoltre a:
IV. Registrare le targhe dei mezzi che entrano nel sito e metterle a disposizione degli organi preposti, per le eventuali attività investigative;
Ispettorato del lavoro e AUSL si impegnano a:
V. Operare in stretto coordinamento, anche alla luce della recente legge 215/21, assicurando, ferme restando le competenze in materia di lavoro e legislazione sociale dell’ITL, anche la vigilanza sulla filiera degli appalti e subappalti, sui rischi ergonomici e da interferenze (anche riferiti alle possibili interazioni macchine in movimento/lavoratore), sui carichi e i ritmi lavorativi e sui rischi emergenti.

#3 CAPITOLO - QUALITÀ DEL LAVORO E CATENA DEGLI APPALTI
L’obiettivo di innalzare la qualità del lavoro nell’area dell’Interporto di Bologna è sostenuto dalla collaborazione dei soggetti firmatari anche attraverso relazioni sindacali partecipative a cui le istituzioni contribuiscono agevolando la contrattazione di secondo livello. A tal fine:
Interporto Bologna S.p.A. si impegna a:
I. Richiedere alle aziende insediate, i nominativi delle imprese appaltatrici e subappaltatrici che operano nel sito, cui seguirà la trasmissione degli stessi all’Ispettorato del Lavoro, all’AUSL e alle OO.SS. firmatarie del presente protocollo, al fine di mettere in trasparenza il sistema e consentire la necessaria attività di prevenzione e vigilanza in modo rapido ed efficiente;
II. Attuare, in accordo con le associazioni datoriali e sindacali firmatarie del presente Protocollo, campagne informative presso le aziende per valorizzare il valore dato da filiere corte negli appalti e nei subappalti;
III. Promuovere condizioni di uguaglianza ed equità fra donne e uomini, anche attraverso specifiche azioni condivise di informazione, sensibilizzazione e trasferimento di buone pratiche;
IV. Promuovere l’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti dalle OO.SS maggiormente rappresentative a livello nazionale nei settori di riferimento e firmatarie del presente Protocollo.
Interporto Bologna S.p.A. si impegna inoltre a:
V. Migliorare la fruibilità degli spazi comuni garantendo la massima sicurezza negli spostamenti di chi opera all’interno del sito anche attraverso il possibile potenziamento della viabilità ciclo pedonale;
VI. Verificare la possibilità di istituire la figura del mobility manager di sito in coerenza con quanto previsto dal DM 12/5/2021.
Città Metropolitana di Bologna e Interporto Bologna S.p.A. si impegnano a
VII. Progettare e individuare le risorse per realizzare un modello di trasporto pubblico a servizio dell’intero ambito territoriale in cui è presente anche Interporto che soddisfi tutti i lavoratori, ivi inclusi coloro che operano su turni anche notturni, e che in prospettiva possa rientrare nei futuri servizi che saranno definiti in seno alla programmazione del Trasporto Pubblico da parte di SRM, Città metropolitana e Comune di Bologna. Interporto avvierà un dialogo con le imprese insediate e con le organizzazioni sindacali firmatarie del presente Protocollo per valutare le modalità del loro coinvolgimento nel nuovo sistema di trasporto pubblico.
VIII. Perseguire l’obiettivo, in occasione dell’apertura dell’Accesso Nord (tempi previsti 18 mesi) e in vista del potenziamento dell’Accesso Sud, di realizzare un sistema integrato dei trasporti (Welfare mobility) funzionale a lavoratori e lavoratrici, aziende, cittadini/e, pensionati/e, forze dell’ordine, operatori dei servizi, ecc.

#4 CAPITOLO - FORMAZIONE PREVENTIVA E CONTINUA
Nel mondo della logistica le tipologie di attività sono ampie e si rilevano esigenze formative differenziate e prioritarie su cui occorre concentrare gli sforzi di tutti i firmatari del Protocollo. A tal fine:
Interporto Bologna S.p.A. si impegna a:
1. Formulare, avvalendosi anche della professionalità degli enti di formazione accreditati dalla Regione Emilia Romagna, una proposta progettuale supportata da un’analisi delle possibili fonti finanziarie e del piano finanziario correlato, di un centro dedicato alla formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro nel campo dei trasporti e della logistica (SCHOOL), in coerenza con la strategia dell’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro EU - OSHA di Bilbao, con il Piano di prevenzione nazionale 2021- 2025 e con il Piano regionale per la prevenzione 2021-2025. Tale centro avrà il compito di:
a. Erogare percorsi informativi e formativi specifici a tutte le operatrici e tutti gli operatori delle aziende dell’Interporto di Bologna, con l’obiettivo di far sì che nessuno prenda servizio senza essere cosciente dei rischi professionali che dovrà affrontare e senza essere in grado di fronteggiarli e per sperimentare percorsi specifici di formazione e addestramento in loco;
b. Ricercare e sperimentare metodologie e approcci innovativi per promuovere la prevenzione da applicare ai percorsi di informazione, formazione e addestramento per i lavoratori e le lavoratrici del settore, con particolare attenzione a quelle e quelli stranieri che, per differenze culturali e linguistiche, possono trovare maggiori difficoltà nello sviluppo delle competenze e nell’operare in sicurezza;
c. Costituire la sede di una “comunità di buone pratiche” che si occupa di salute e sicurezza
sul lavoro nell’Interporto di Bologna, a cominciare dagli RSPP (Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione) e dagli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza). La SCHOOL agirà quale punto di aggregazione e di riferimento per lo sviluppo di specifiche attività di informazione, formazione e addestramento.
d. Sviluppare programmi di formazione innovativi di lingua italiana per lavoratrici e lavoratori
straniere/i del sito, al fine di facilitare la comprensione e l’uso della lingua italiana, anche ricercando modalità e nuove strumentazioni e collegandosi alla Rete metropolitana per l’apprendimento permanente;
e. Continuare a supportare ITS Piacenza nell’organizzazione dell’ITS sulla logistica basato a Bologna, proseguendo con l’elargizione di ore di formazione specifica sul settore, l’organizzazione delle visite guidate dell’infrastruttura ed il supporto organizzativo;
f. Valutare l’ipotesi di organizzare un corso IFTS sulla logistica basato a Bologna da tenersi all’interno dell’Interporto, compatibilmente con la disponibilità di uno spazio adeguatamente attrezzato secondo le necessità didattiche.
Le istituzioni locali si impegnano a:
II. Sviluppare, all’interno della Rete Metropolitana dell’apprendimento permanente, una specifica azione in collegamento col sito dell’Interporto di Bologna, anche attraverso piani informativi e formativi coinvolgendo sia la SCHOOL sia l’attività dell’ITS nella ReMAP e nelle attività ad essa collegate.
Tutte la parti firmatarie contribuiscono inoltre a:
III. promuovere la formazione professionale continua di tutti gli attori della filiera, con l’obiettivo di maturare le nuove competenze richieste dalla digitalizzazione della logistica, dalle nuove tecnologie e dalla trasformazione green, in particolare promuovendo l’adozione, in sede sindacale, di piani concordati di formazione in entrata e continua dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso l’utilizzo dei fondi interprofessionali;
IV. Valorizzare il processo di apprendimento tramite affiancamento, non meramente formale, delle lavoratrici e dei lavoratori in ingresso, quale strumento per acquisire piena consapevolezza degli ambienti e degli strumenti di lavoro e favorire il processo per rendersi autonomi.

#5 CAPITOLO - COESIONE SOCIALE, INTEGRAZIONE TERRITORIALE, WELFARE
Per favorire lo sviluppo sostenibile dell’Interporto di Bologna e delle imprese insediate è necessario guidare le ricadute sociali dentro e fuori l’interporto, programmando azioni che aumentino la coesione sociale e diminuiscano gli impatti negativi causati dal lavoro nel settore logistico. A tal fine tutte le parti firmatarie del presente Protocollo si impegnano a cooperare tra loro. In particolare:
Interporto Bologna S.p.A. si impegna a:
I. Sviluppare e garantire le attività del centro sportivo a disposizione di aziende, lavoratori e lavoratrici e comunità locale;
II. Agevolare l’apertura di un centro medico convenzionato con servizi di tipo ambulatoriale;
III. Costituire un gruppo di lavoro per valutare la realizzazione di un asilo nido (0-3 anni) a favore
dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende operanti nel sito e nelle comunità locali, in accordo con le Istituzioni locali anche al fine di definire costi e sostenibilità;
IV. Agevolare, in collaborazione con l’INAIL (Direzione regionale), l’apertura di un servizio finalizzato a fornire alle aziende operanti nel sito, assistenza per la definizione di progetti di “accomodamento ragionevole” anche attraverso il ricorso alle risorse di cui all’articolo 14 del d.lgs.68/99 e Inail;
Le istituzioni locali e Interporto Bologna S.p.A. contribuiscono a:
V. Analizzare e studiare ipotesi per intervenire sulla domanda abitativa dei lavoratori in accordo con il Tavolo metropolitano di concertazione delle politiche abitative e anche tramite progettazioni sperimentali col privato sociale.
Interporto Bologna S.p.A. si impegna a:
VI. Sviluppare nel sito azioni di welfare;
VII. Promuovere iniziative di carattere culturale;
VIII. Promuovere azioni di solidarietà;
IX. Favorire, a fronte di situazioni di crisi occupazionali e di precariato, la ricollocazione nelle imprese insediate dei lavoratori già operanti in Interporto
X. Utilizzare e promuovere le opportunità del progetto “Insieme per il Lavoro” in relazione all’inserimento nel mondo del lavoro di persone disoccupate o sottoccupate;

#6 CAPITOLO - INNOVAZIONE, DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
L’Interporto di Bologna è una realtà già al centro della transizione ecologica, essendo una piattaforma che promuove e pratica l’intermodalità nel trasporto merci grazie ad un’infrastruttura ferroviaria di rilievo, sia esistente sia di futuro sviluppo, grazie ad investimenti diretti della società Interporto Bologna S.p.A., e attraverso la quale movimenta, smista e distribuisce merci, riducendo l’impatto ambientale e le emissioni climalteranti del settore dei trasporti.
In tale ottica e in linea con il “Patto per il lavoro e per il clima”, l’Interporto di Bologna intende diventare una “comunità autoalimentata” in cui, a partire dalla mappatura dell’energia rinnovabile già prodotta al suo interno, si potrebbero studiare soluzioni affinché l’energia consumata in tutta l’infrastruttura sia inferiore o uguale a quella autoprodotta.
Allo stesso modo, con riferimento alla mera attività di trasporto, è importante valutare la possibilità di inserire forme alternative di combustibili per l’alimentazione dei mezzi per le merci e per le persone, ad esempio l’idrogeno, come in parte si sta già facendo.
Parallelamente, per quanto riguarda il trasporto merci su rotaia, è in programma la digitalizzazione del gate ferroviario di accesso ai terminal che agevolerà l’ingresso dei mezzi riducendo i tempi di attesa.
In futuro, è verosimile immaginare di poter implementare un sistema di videosorveglianza digitale per la sperimentazione di sistemi di guida autonoma dei mezzi di trasporto e delle soluzioni IoT legate alle dinamiche di consumo energetico dei magazzini.
Città metropolitana di Bologna si impegna a:
I. Sviluppare le attività previste dal progetto Interlab finanziato dalla Regione Emilia- Romagna che ha finalità di mettere a disposizione delle imprese insediate un digital twin del sito, per consentire di migliorare la pianificazione delle attività di carico/scarico delle merci e di valutarne l’impatto sull’efficienza e la sicurezza delle operazioni attraverso il confronto con uno scenario di traffico “ordinario” di Interporto Bologna.
Interporto Bologna S.p.A. contribuisce, in collaborazione con le Associazioni di categoria, a:
II. Promuovere, anche in raccordo con l’Università di Bologna ed altri soggetti specializzati del settore, il progetto di “polo logistico ad impatto zero” in linea con la Legge regionale approvata a maggio 2022, anche attraverso l’utilizzo di incentivi pubblici;
III. Sensibilizzare e promuovere il rinnovo del parco veicolare con veicoli a basso impatto ambientale anche attraverso il ricorso ad incentivi nazionali e regionali e promuovendo progetti sperimentali per l’utilizzo di nuove fonti;
IV. Progettare e programmare impianti di produzione di energia pulita da collocare sulle coperture degli edifici e comunque in aree urbanizzate poste all’interno del sito
V. Programmare interventi di green logistics così come declinati nel PULS (Piano Urbano della Logistica Sostenibile) in accordo con la Città metropolitana di Bologna.
Interporto Bologna S.p.A. si impegna inoltre:
VI. a collaborare al miglioramento del sistema di raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di massimizzare la raccolta differenziata e contrastare la dispersione.

#7 CAPITOLO - NUOVI INVESTIMENTI IN LOGISTICA
Come già affermato in premessa, per caratteristiche, dimensioni ed importanza è necessario che l’Interporto di Bologna sia considerato il perno centrale attorno a cui si organizza la logistica nell’area metropolitana bolognese e nella nostra regione, così come stabilito dall’“Accordo territoriale per il contenimento degli insediamenti con funzione logistica nel territorio metropolitano di Bologna” dell’11 luglio 2022 in cui all’Art.4 si evidenzia il ruolo strategico del Polo funzionale intermodale e nel quale sono previsti investimenti strategici come:
I. Il potenziamento del terminal ferroviario con l’allungamento dei binari;
II. La totale riorganizzazione dell’accesso sud fino al casello autostradale;
III. La realizzazione di un nuovo accesso a nord (solo per trasporto pubblico e mezzi leggeri).
Le parti condividono la necessità di effettuare tutti gli investimenti coerenti con l’obiettivo di consolidare la leadership nazionale ed europea dell’Interporto di Bologna, prodromici allo sviluppo dell’attività manifatturiera nel pieno rispetto della qualità della vita delle persone, della difesa dell’ambiente e della sostenibilità energetica e della piena sicurezza del lavoro.
Eventuali ulteriori espansioni dell’area interportuale sul territorio metropolitano dovranno necessariamente rientrare all’interno di tali indicazioni strategiche, nella convinzione che la realizzazione di infrastrutture di logistica in aree sotto-utilizzate e/o non adatte a scopi produttivi o residenziali, rappresentino forme di rigenerazione urbana in grado di alimentare la formazione di nuovi posti di lavoro, garantendo allo stesso tempo sostenibilità ambientale, welfare e azioni per il lavoro dignitoso.

#8 CAPITOLO - ATTUAZIONE E MONITORAGGIO
Il Tavolo di monitoraggio del Protocollo di sito
Il Tavolo di monitoraggio del Protocollo di sito è composto da un rappresentante per ciascuno dei soggetti firmatari.
Il Tavolo di monitoraggio si pone in stretta connessione con il Comitato metropolitano per la Logistica Etica ed è coordinato dalla Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con Interporto Bologna S.p.A.
Strumenti di attuazione e monitoraggio
Il raggiungimento degli obiettivi riportati nel presente Protocollo si attua mediante:
I. L’impegno a prevedere meccanismi di cooperazione tra tutti i firmatari anche tramite la partecipazione e la collaborazione a gruppi di lavoro e focus;
II. La condivisione di informazioni in possesso dei membri del Tavolo, in particolare:
a. Dati relativi ai nuovi insediamenti;
b. Informazioni utili al fine di costituire una mappatura degli appalti e della relativa filiera da comunicare a Interporto Bologna S.p.A.;
c. Informazioni utili a sensibilizzare, promuovere ed esercitare un maggiore controllo sui fenomeni di discriminazione, sfruttamento lavorativo e caporalato, oltre che di radicamento mafioso o criminale;
d. Mappatura delle buone pratiche legate all’innovazione, alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale, nonché alle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni;
e. Mappatura dei nuovi strumenti/servizi (sia innovativi che di intermodalità) promossi all’interno dei nodi intermodali;
f. Mappatura delle iniziative di formazione professionale e formazione continua legate ai temi dell’innovazione, della digitalizzazione e della sostenibilità.
Queste informazioni saranno raccolte ed aggiornate a cura di Interporto Bologna Spa e comunicate alle parti interessate con cadenza periodica.