Camera dei Deputati
XIX LEGISLATURA

N. 1389



PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
SCOTTO, BRAGA, ORLANDO, GRIBAUDO, FOSSI, LAUS, SARRACINO, ASCANI, BOLDRINI, BONAFÈ, CIANI, DE MARIA, FORNARO, GHIO, GIRELLI, IACONO, MALAVASI, MARINO, TONI RICCIARDI, ROGGIANI, ANDREA ROSSI, SCARPA, SERRACCHIANI, SPERANZA

Introduzione dell'articolo 14-bis del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di relazione annuale sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro

Presentata il 7 settembre 2023

 

Onorevoli Colleghi! — «Un oltraggio morire sul lavoro, un oltraggio ai valori della convivenza». Un monito che deve accompagnare ogni iniziativa, ogni norma, ogni misura adottata da tutti gli attori pubblici e privati che a vario titolo possono incidere sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Dopo la tragedia di Brandizzo sembra essersi riaccesa una particolare attenzione su questi temi, ma allo stesso tempo non si può negare che la questione della sicurezza sul lavoro, con il suo grave corollario di infortuni, malattie professionali e morti, è una di quelle questioni sociali che da troppo tempo non si riesce ad affrontare in maniera sufficientemente incisiva, nonostante i numerosi interventi normativi, a cominciare dal decreto legislativo n. 81 del 2008, approntati negli ultimi due decenni.
A ricordarcelo sono i dati dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) che, anche per il 2022, delineano andamenti che presentano ancora molte ombre. Nei primi undici mesi del 2022, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto tra gennaio e novembre sono state 652.002 (+29,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021), 1.006 delle quali con esito mortale (-9,9 per cento). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 55.732 (+9,7 per cento).
Una triste considerazione di massima porta a constatare che i dati siano purtroppo costanti negli anni e che le variazioni siano legate essenzialmente alle differenti fasi cicliche dell'economia nel suo complesso. Ovvero, negli anni recessivi, quando diminuiscono le ore lavorate, diminuiscono anche gli incidenti e quando l'economia riparte tornano a crescere anche gli infortuni e le morti.
Se tale considerazione risultasse fondata, significherebbe che c'è qualcosa di preoccupante e inaccettabile nella nostra organizzazione del lavoro e che occorre il massimo impegno di tutti i protagonisti economici per correggere tali limiti.
Appare dunque necessario individuare nuovi strumenti di analisi e di valutazione da parte del decisore pubblico, mettendo a fattor comune le idee e le competenze di tutte le forze politiche e istituzionali per il conseguimento dell'obiettivo della riduzione dei morti, degli infortuni e delle malattie nei luoghi di lavoro.
A tal fine la presente proposta di legge prevede che il Governo renda annualmente comunicazioni alle Camere sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le comunicazioni saranno rese dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali che dovrà illustrare gli interventi da adottare per migliorare le condizioni di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro nonché gli orientamenti e i programmi legislativi del Governo al riguardo per l'anno in corso. Uno strumento che consentirebbe di tenere un'apposita discussione parlamentare annuale dedicata al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, volta a migliorare il quadro normativo e organizzativo delle diverse amministrazioni competenti, nonché a favorire un costante impegno da parte di tutti gli attori interessati al rafforzamento della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
 

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. Nel capo II del titolo I del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, dopo l'articolo 14 è aggiunto il seguente:
«Art. 14-bis. – (Relazione annuale sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro). – 1. Entro il 31 marzo di ciascun anno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali rende alle Camere comunicazioni sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro, con riferimento all'anno precedente, nonché sugli interventi da adottare per migliorare le condizioni di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli orientamenti e i programmi legislativi che il Governo intende adottare al riguardo per l'anno in corso. Le Camere possono adottare atti di indirizzo al Governo, secondo le disposizioni dei rispettivi Regolamenti»
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fonte: Camera dei Deputati