Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ
 

Prot.850/A - numero di protocollo

Roma, data del protocollo


OGGETTO: Precisazioni su notizie circolanti sui mass media inerenti le morti improvvise nel personale della Polizia di Stato.
 

A …omissis…

 

Nelle ultime settimane, alcune organizzazioni sindacali e diversi organi di stampa hanno diffuso notizie allarmanti riguardo le numerose morti improvvise che si sarebbero presentate nel personale delle Forze di Polizia nel periodo successivo alla pandemia da SARS-CoV-2, avanzando ipotesi causali sulla pratica vaccinale cui, come noto, è stata sottoposta massivamente la popolazione mondiale.
Seppure tale ipotesi continui a non trovare, alcuna conferma nella letteratura scientifica, questa Direzione, in collaborazione con la Direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale, al fine di fugare ogni dubbio, ha comunque provveduto ad un censimento delle morti improvvise che si sono registrate dal 2017 ad oggi.
Al riguardo, si premette che le cause di morte degli operatori della Polizia di Stato spesso non sono disponibili, nella loro completezza, agli Uffici sanitari essendo le relative certificazioni inoltrate esclusivamente agli uffici addetti alla gestione delle risorse umane.
Trattandosi poi di certificazioni di morte stilate- da sanitari che non necessariamente corrispondono al curante abituale, possono contenere diagnosi per così dire esitali (arresto cardiocircolatorio, collasso, morte improvvisa, ecc.), che non identificano, cioè, la patologia dì base che ha provocato il decesso e che ne rappresenta la causa.
A prescindere da tali fattori di confondimento, in un certo numero di casi, peraltro, in assenza di ulteriori accertamenti disponibili (sia precedenti al decesso che post-mortem), è pressoché impossibile pervenire ad una diagnosi scientificamente definita di morte.
Cionondimeno, i dati di seguito riportati (Tabella 1), ottenuti mediante un’analisi dettagliata delle cause di morte di appartenenti deceduti fra 1’1.1.2017 ed il 31.12.2023, ricostruiti anche grazie all’integrazione delle notizie desumibili dalle certificazioni di morte disponibili, da eventuali riscontri giudiziari e dalle notizie anamnestiche presenti nel programma nazionale di gestione degli Uffici Sanitari GUS-N, consentono in primis di evidenziare una sostanziale stabilità negli anni dell’incidenza delle cause dei decessi del personale in servizio, sia prima che dopo la pandemia. 
 

Tabella I. Decessi del personale della Polizia di Stato suddivisi per causa. Anni 2017-2023

CAUSA DECESS

ANNI DI RIFERIMENTO

TOTALI PER

CAUSE

2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

INCIDENTI FUORI SERVIZIO

6

3

5

8

11

7

5

45

INCIDENTI IN SERVIZIO

6

4

3

1

5

3

2

24

SUICIDI

13

10

18

12

9

20

16

98

OMICIDI

 

 

2

 

 

 

1

3

TUMORI

25

38

31

33

28

36

34

225

PATOLOGIE NEUROLOGICHE (cerebrovascolari, degenerative)

2

2

2

3

6

1

1

17

PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI (arresto cardiaco, cardiopatie, valvulopatie, SUA, rottura aneurisma, dissecazione aortica)

16

20

17

26

17

22

18

136

EPATOPATIE

1

 

 

1

1

 

 

 3

AFFEZIONI RESPIRATORIE (patologie ostruttive e restrittive, infezioni, embolia)

1

 

 

 

 

3

 

4

COVID-19

 

 

 

8

11

1

 

20

COMPLICANZE INT CHIRURGICI

 

1

 

 

1

 

 

2

SEPSI

 

 

 

 

1

1

1

3

PATOLOGIE RENALI

 

 

 

1

 

 

 

1

EMORRAGIA DIGESTIVA

 

 

 

 

 

1

1

2

SARCOIDOSI

 

 

 

 

1

 

 

1

CAUSE NON PRECISATE

 

 

1

3

1

7

3

10

TOTALI PER ANNUALITÀ

70

78

79

96

92

97

82

594


Da tal punto di vista, la suddivisione delle cause è stata organizzata secondo criteri scientifici di classificazione, inglobando di conseguenza le morti improvvise nelle malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, aritmie, ecc).
Non sono state ravvisate sostanziali differenze dei tassi e delle cause di mortalità tra il periodo precedente la pandemia da SARS-CoV-2 (iniziata in Italia nel febbraio 2020) ed il successivo, né sono stati in special modo rilevati incrementi significativi a seguito dell’introduzione della pratica vaccinale anti-COVID. avvenuta nei primi mesi dell’anno 2021.
Si segnala, poi, che, sebbene non del tutto confrontabili per le diverse caratteristiche presentate dai due gruppi, la percentuale dei decessi avvenuti fra gli appartenenti alla Polizia dr Stato negli anni compresi fra il 2019 ed il 2022 e quella relativa alle morti occorse nel medesimo periodo nell’ambito della fascia di età compresa tra i 20 ed i 64 anni della popolazione generale (Tabelle 2 e 3), risultano
praticamente sovrapponibili, non trovando, quindi, sostegno le notizie riportate da alcuni organi di stampa.
 

Tabella 2. Percentuale dei decessi fra gli appartenenti alla Polizia di Stato. Anni 2019-2022

 

Anni di riferimento

2019

2020

2021

2022

Forza totale Polizia di Stato

99.010

97.840

99.333

98.618

Numero decessi dei dipendenti

79

96

92

97

% dei decessi sul tot. della forza

0,08%

0,10%

0,09%

0.10%


Tabella 3. Percentuale dei decessi nella fascia d’età 20-64 anni della popolazione nazionale residente. Anni 2019-2022 (Fonte: dati ISTAT)

 

Anni di riferimento

2019

2020

2021

2022

Popolazione (20-64 anni)

59.816.673

59.641.488

59.236.213

59.030.133

Numero decessi

65.896

72.231

72.599

69.704

% dei decessi nella fascia di età di riferimento

0,11 %

0,12 %

0,12%

0,12%


Al di là di tali aspetti, lo studio delle cause di decesso nel personale in servizio assume importanza per alcune procedure inderogabili, quali il supporto a familiari e colleghi e l’orientamento dell’Amministrazione su eventuali e possibili interventi preventivi, contestualizzati alla specifica organizzazione e quindi finalizzali ad una maggiore compliance.
In considerazione che, come detto, il GUS-N non sempre consente di reperire dati riferibili al decesso, è preliminarmente indispensabile che i funzionari medici operanti presso tutti gli Uffici Sanitari degli Enti e Reparti della Polizia di Stato provvedano tempestivamente ad aggiornare le schede sanitarie del software gestionale inserendo tutte le notizie in merito utili e a loro note (luogo e data dell’accadimento, condizione morbosa cui ricondurre la morte ovvero elementi descrittivi dell’evento traumatico che ha condotto al decesso).
Inoltre, in accordo con la Direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale, è stata predisposta una scheda informativa anonima denominata “Scheda statistica di rilevamento dei dati relativi ai decessi del personale e alle cause di morte” (Allegato I ) che dovrà essere compilata, seguendo le istruzioni riportate a tergo, dai funzionari medici della Polizia di Stato in servizio nella sede ove si è verificato l’evento ed inviata, entro sette giorni dal decesso, all’Ufficio di Coordinamento Sanitario competente per territorio per il successivo inoltro a questa Direzione.
La suddetta scheda informativa, in formato word per consentire la compilazione guidata dei campi mediante menu a tendina, andrà redatta inserendo un codice identificativo costituito dalla sigla della provincia di riferimento, dall’acronimo dell’ufficio sanitario di appartenenza, dall’anno e da un numero progressivo, cui si dovrà far riferimento qualora sia necessario inviare un’ulteriore scheda, inerente il medesimo caso, anche oltre il periodo temporale di sette giorni previsto, sulla scorta di nuove notizie/dati disponibili.
Nell’occasione, si ribadisce l’opportunità di promuovere iniziative (campagne informative, programmi di prevenzione primaria e secondaria per le patologie cardiovascolari e neoplastiche, corsi per la gestione dello stress, per la disassuefazione dal fumo, ecc.) anche in collaborazione con enti e strutture sanitarie presenti sul territorio, ricorrendo, se necessario, ad accordi e convenzioni.
Va infatti ricordato che, seppur non vi siano elementi di allarme circa il numero e le cause di morte negli operatori della Polizia di Stato in servizio, la particolare attività lavorativa svolta, talvolta, non consente loro di condurre una vita regolare, portando a trascurare appuntamenti importanti per il mantenimento dello stato di salute.
Si invitano, in ultimo, gli Uffici di Coordinamento in indirizzo a diramare la presente nota alle strutture sanitarie della Polizia di Stato ricadenti negli ambiti territoriali di rispettiva competenza e a notiziare periodicamente questa Direzione circa le attività preventive intraprese.
 

IL DIRETTORE CENTRALE
Ciprani