UIL

UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

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Data 18 Novembre 2010
Protocollo: 272/10/GG/cm
Servizio: Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione
Oggetto: Stress lavoro correlato

CIRCOLARE N. 37 - A tutte le strutture UIL

LORO SEDI




La Commissione consultiva ha approvato il 17 novembre scorso le "Indicazioni metodologiche per la valutazione dello stress -lavoro correlato secondo le disposizioni previste dagli artt. 6 c. 8, lettera m quater e 28 c. 1 del D.lgs 81/2008 e s.m.i. (che inviamo in allegato 1). L'obbligo di valutazione mantiene quindi la scadenza del 31dicembre 2010.

Si conclude così il lungo iter che, dal marzo scorso, ha impegnato, nell'ambito del Comitato specificamente istituito dalla Commissione consultiva, le parti sociali e le istituzioni in un confronto serrato e talvolta davvero difficile.

Le difficoltà sono state dovute in gran parte:

• alla disattenzione al tema da parte delle imprese (come testimonia l' "Indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti", Agenzia europea di Bilbao 2010, che pone le aziende italiane all'ultimo posto tra i paesi dell'Unione per attenzione al tema)
• al ritardo con cui nel nostro paese il tema dello stress-lavoro correlato è stato affrontato nel dialogo tra le parti sociali - che pur hanno firmato e recepito l'Accordo Europeo del 2004,
• alla mancanza di un contributo coerente (con i principi teorici noti in letteratura) e ricco di spunti concreti e applicabili, da parte delle componenti esperte delle istituzioni .

Riteniamo che la UIL abbia dato un contributo significativo alla discussione nell'ambito del Comitato, avvalendoci anche della collaborazione di esperti di categoria e territoriali che hanno ritenuto di partecipare (sulla base della articolata esperienza in corso sul territorio nazionale) al confronto a livello nazionale. Contributo che, se non ha ottenuto tutti i risultati che ci proponevamo, ha quantomeno fatto emergere significativi elementi nella discussione che altrimenti sarebbero stati completamente trascurati e che hanno avuto una formale evidenza come risulta dalla relazione di accompagnamento alle "Indicazioni metodologiche" (che inviamo in allegato 2).

Consapevoli che l'entrata in vigore delle disposizioni relativa all'obbligo di valutazione dello stress-lavoro correlato non poteva subire ulteriori ritardi abbiamo, nella riunione conclusiva, assunto una posizione di responsabilità non opponendosi al documento, pur continuando a manifestare parere critico sui temi da sempre sollevati come prioritari nell'ambito del confronto, rilasciando la seguente dichiarazione a verbale:
" 17 novembre 2010
La Uil ribadisce la propria valutazione critica in merito ai seguenti due punti relativi alla "Indicazioni metodologiche" :
1. La metodologia proposta non prevede una fase preliminare relativa ad azioni comunicative/informative e di sensibilizzazione e coinvolgimento mirate ai dirigenti/lavoratori/Medico competente/Servizio di prevenzione e protezione/Rls. Oltre ad azioni formative specifiche sul tema dal punto di vista teorico e applicativo.
2. La Uil considera la valutazione "della percezione dei lavoratori" quale elemento effettivo e non eventuale della valutazione del rischio stress-lavoro correlato, (in coerenze con le disposizioni di cui all'Accordo europeo), quindi non eliminabile a seconda della dimensione d'impresa o del livello di rischio individuato nelle rilevazioni mediante i cosiddetti indicatori oggettivi.
Si rilevano pertanto elementi di forte criticità nella metodologia attualmente definita.
Confidiamo tuttavia che l'attività di monitoraggio, prevista dalle "Indicazioni metodologiche nelle "Disposizioni transitorie e finali", svolta con regole precise e condivise, possa permettere di rilevare e correggere gli elementi di criticità presenti nella metodologia così come oggi definita".

Le criticità da noi evidenziate nelle "Indicazioni metodologiche" sopra ricordate non ci impediranno di promuovere iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle metodologie corrette di valutazione dello stress lavoro correlato in corso di sperimentazione nel nostro Paese, sollecitando in merito anche una presa di posizione da parte del Ministero del lavoro per il riconoscimento e la valorizzazione di buone prassi (che prevedano quindi sempre la valutazione anche della percezione dei lavoratori).

Vi faremo avere la più presto il quadro delle iniziative e azioni che intendiamo promuovere in merito.

Fraterni saluti.

IL SEGRETARIO CONFEDERALE
(Paolo Carcassi)


Fonte: uil.it