Tipologia: Accordo
Data firma: 28 gennaio 2009
Parti: Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil
Settori: Artigianato, Emilia Romagna
Fonte: UIL

Sommario:

Premessa
Monitoraggio e analisi dei processi formativi
Interventi relativi alla formazione nella microimpresa
Interventi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro
Valorizzazione del ruolo dei bacini territoriali e assegnazione delle risorse.
Piani formativi
Piani aziendali / interaziendali
Progetti
Graduatoria
Allegato

Accordo per la formazione continua in Emilia-Romagna

Premessa
Le Associazioni Artigiane e le Organizzazioni Sindacali Emilia-Romagna ribadiscono l'importanza delle politiche formative al fine di realizzare positive relazioni sindacali, mirate alla qualificazione delle imprese e dei lavoratori
Ancor più, nel mutato quadro economico e sociale, la formazione rappresenta un punto strategico per costruire uno sviluppo di qualità del tessuto delle imprese artigiane e per la valorizzazione del lavoro.
In questo senso, a distanza di un anno e mezzo dal raggiungimento dell'Accordo Sperimentale Nazionale e di quasi un anno da quello Regionale, è utile tracciare un bilancio dell'esperienza svolta, con lo scopo di dare ulteriore impulso al ruolo della formazione e di utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili a questo titolo nella Regione Emilia Romagna.
In questo senso, le parti sociali Regionali, a fronte del confronto aperto a livello nazionale sulla verifica dell'accordo confederale nazionale in tema di formazione, ritengono utile evidenziare l'opportunità che le risorse a disposizione possano essere usufruite con cadenze temporali più lunghe rispetto a quelle attualmente previste, per consentire un utilizzo più efficace delle stesse e per potenziare il ruolo della formazione.
Ragionando sull'esperienza compiuta nella nostra Regione, l'elemento positivo è rappresentato dal consistente impegno quantitativo di risorse, utilizzate nell'ultimo quadriennio, cosi come nel numero significativo di aziende e lavoratori coinvolti. Questi risultati costituiscono un importante traguardo realizzato, che va confermato ed ampliato anche per il futuro.
Le parti concordano di rendere più forte l'intervento formativo nella Regione Emilia Romagna, e di superare le difficoltà intervenute, attraverso la ridefinizione di alcuni impegni e la costruzione di procedure condivise.
In particolare essi si possono individuare nei seguenti temi:
- monitoraggio e analisi dei fabbisogni formativi
- intervento relativo alla formazione nelle microimprese
- valorizzazione del ruolo dei bacini territoriali e assegnazione delle risorse piani formativi
- progetti

Monitoraggio e analisi dei processi formativi
Il monitoraggio è funzione di stimolo al miglioramento della qualità della formazione, anche ai fini della programmazione futura.
Le parti sociali convengono di avviare un'azione di monitoraggio riguardante le aziende che sono state coinvolte nei progetti 01-2006, volta a verificare l'impatto della formazione continua sulle imprese e sui lavoratori.
A tal fine si conferma di dare corso in tempi rapidi all'incarico ad un istituto di ricerca. Le Parti Sociali si impegnano altresì ad organizzare un incontro con il Fondo Nazionale, il soggetto incaricato della ricerca, gli Enti di riferimento delle Parti Sociali Regionali per individuare le eventuali integrazioni alla griglia di rilevazione allegata alla circolare del Fondo del 26 Maggio 2008, protocollo n. 839/08/GDL.

Interventi relativi alla formazione nella microimpresa
Pur registrando in Emilia-Romagna un ricorso significativo alla formazione da parte delle micro imprese, occorre migliorare i risultati sin qui raggiunti favorendo la predisposizione di percorsi e progetti che possano essere propedeutici al coinvolgimento delle microimprese, anche prevedendo l'utilizzo delle risorse della promozione.

Interventi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro
Sull'Invito 1- 2008 su Salute e Sicurezza le Parti Sociali s'impegnano a definire ed inviare entro i termini previsti le priorità regionali.

Valorizzazione del ruolo dei bacini territoriali e assegnazione delle risorse.
Si conviene che le risorse complessivamente assegnate all'Emilia-Romagna siano ripartite territorialmente, in linea di massima, in proporzione alle adesioni dei lavoratori delle imprese iscritte al Fondo, come condiviso con l'accordo del 18 dicembre 2007.
Le Parti Sociali convengono di rafforzare il ruolo dei bacini territoriali al fine di fornire una risposta più qualificata, per individuare i fabbisogni formativi e per predisporre i piani territoriali condivisi. In questo senso si conviene di avvalersi del contributo di soggetti e professionalità anche esterne individuate in stretto rapporto con le Parti Sociali Regionali le quali devono garantire un'omogeneità tra territori esercitando il proprio ruolo di regia.

Piani formativi
I piani formativi sono documenti strategici di indirizzo regionale, territoriale, di filiera e di distretto; devono, pertanto, essere concepiti come dispositivi chiari e fattibili di programmazione finalizzata alla realizzazione degli Inviti pubblicati dal Fondo.
Tali piani devono essere condivisi e sottoscritti da tutte le Parti Sociali, costitutive di Fondartigianato e devono essere presentati nei tempi previsti dagli accordi nazionali al fine di essere pubblicati con i relativi Inviti cosi da consentire l'accesso a tutte le imprese interessate.

Piani aziendali / interaziendali
Si conviene che laddove la pianificazione programmata delle Parti non corrisponda a specifiche esigenze di imprese o gruppi di imprese, queste possano proporre specifici piani. Questi Piani verranno presentati alle Parti Sociali territoriali presenti in sede di bacino, attivando un percorso di condivisione che preveda gli opportuni approfondimenti nell'ambito delle modalità previste dalla contrattazione collettiva e dagli Accordi Interconfederali.
Tali Piani sono ammissibili con requisiti normativi di base anziché con il requisito di condivisione generale scelto dalle Parti Sociali Regionali.

Progetti
Riconfermando che i progetti devono essere coerenti con i piani, la loro presentazione deve corrispondere ad un percorso di coinvolgimento delle Commissioni Bilaterali di Bacino finalizzato allo sottoscrizione condivisa degli stessi come da Accordo Interconfederale Nazionale del 18 aprile 2007.
In via preliminare potrà essere presentata una sintesi del progetto che conterrà i dati relativi all'azienda, ai dipendenti interessati, ai contenuti formativi e all'orario destinato alla formazione. Nel caso in cui parte della formazione sia svolta fuori dalla prestazione lavorativa, le modalità di compensazione saranno in coerenza con le normative contrattuali.
Le parti convengono sull'importanza del coinvolgimento dei lavoratori interessati alla formazione. Pertanto tutti i progetti ( percorsi, edizioni ) devono contenere un modulo formativo obbligatorio così definito:
da 16 a 24 ore di formazione, modulo di 2 ore
da 24 a 40 ore di formazione, modulo di 3 ore
oltre 40 ore di formazione, modulo di 4 ore.
Il modulo formativo deve prevedere i seguenti contenuti:
- Fondartigianato - la formazione per i lavoratori
- Diritti e doveri dei lavoratori
- Previdenza integrativa
- Salute e sicurezza (ad eccezione dei progetti salute e sicurezza)
La docenza sarà affidata alle Organizzazioni Sindacali.
- Nel caso di progetti che coinvolgono più territori la Commissione Regionale deve richiedere la condivisione delle Commissioni Bilaterali di Bacino interessate per poter definire una sintesi condivisa.

Graduatoria
A completamento dell'attività di valutazione di tutti i progetti esaminati dal gruppo tecnico di valutazione regionale, per la predisposizione della graduatoria, l'articolazione regionale procederà alla trasmissione della graduatoria al Fondo Nazionale, come dall'accordo regionale del 21 maggio 2003.
Le parti confermano tutti gli accordi in essere, sul tema della formazione, avendo innovato con il presente accordo esclusivamente i punti trattati.
Inoltre le parti convengono di organizzare in tempi brevi un'iniziativa Regionale per la presentazione e la valorizzazione del lavoro sin qui svolto, relativo alla ricerca dei fabbisogni formativi nella filiera del packaging.

Allegato
Le parti concordano che, nella ripartizione complessiva delle risorse regionali in materia di formazione, il 75% di esse riguarderà i piani / progetti della normale attività programmatoria, definita a livello regionale, territoriali, settoriale, di filiera e di distretto, mentre il restante 25% riguarderà i piani /progetti aziendali - interaziendali.

Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai, Cgil, Cisl, Uil

Bologna, 28 gennaio 2009