Categoria: 2000
Visite: 12685

Tipologia: Accordo
Data firma: 28 ottobre 2000
Validità: 01.01.2000 - 31.12.2003
Parti: Fincantieri, Associazioni degli Industriali delle Provincie di Genova e Trieste e Fim, Fiom, Uilm e RSU
Settori: Metalmeccanici, Fincantieri
Fonte: cnel.it

Sommario:

Premessa
Relazioni Industriali
A. Sistema di informazione e consultazione
B. Sistema di esame fra le Parti a livello di Unità.
C. Procedure di raffreddamento
D. Adempimenti e modalità di fruizione dei permessi sindacali
E. Costituzione delle Commissioni
Ambiente e Sicurezza
Appalti
Premio di risultato
A) Premio di Produttività
B) Premio di Programma
C) Premio di Redditività
Dichiarazione a verbale
Nota a margine
Verbale a margine dell’accordo
Part-time
Prove a mare e/o trasferimento nave
Indennità di turno notturno
Una tantum

Verbale di accordo

In data 28 Ottobre 2000 si sono incontrati in Roma: la Fincantieri - Cantieri Navali Italiani - spa; le Associazioni degli Industriali delle Provincie di Genova e Trieste, Fim, Fiom e Uilm Nazionali, le Strutture Territoriali e le RSU, per esaminare le richieste presentate dalle OSL con il documento di piattaforma del 22 Febbraio 2000 notificato alla Fincantieri e alle Associazioni degli Industriali competenti per territorio in data 11 aprile 2000.

Premesso che:
• in presenza di un sistema competitivo in rapida evoluzione, reso complesso, da un lato, da una situazione di sovracapacità produttiva mondiale, dall’altro, dalla assenza di certezze sulla politica governativa a livello europeo in materia di contributi, nonostante le politiche di dumping praticate da alcuni paesi, diventa indispensabile realizzare un radicale cambiamento della cultura Fincantieri, orientandola celermente verso la logica del valore;
• nel contesto che va delineandosi, occorre, parallelamente alla capacità di contenere i costi, saper acquisire la capacità di creare e gestire, con continuità, valore per gli stakeholders (azionisti, personale, fornitori), in quanto questa è la condizione indispensabile per assicurare all’Azienda un vantaggio competitivo di lungo periodo, anche nell’ottica del processo di privatizzazione;
• di quanto sopra, ampia informativa è stata data dall’Azienda, nell’incontro annuale, alle Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm ed alle strutture di coordinamento delle RSU; la relativa sintesi è contenuta nel documento di cui all’allegato 1.
Ciò premesso le Parti, consapevoli che l’obiettivo da perseguire è vitale per la continuità aziendale e che il suo raggiungimento può essere favorito:
• sia da un nuovo e più adeguato modello di Relazioni Industriali che sistemizzi i momenti di confronto, in un’ottica di maggiore coinvolgimento e partecipazione,
• sia da un più agevole e consapevole utilizzo degli strumenti di informazione, esame, e confronto a disposizione delle Parti, in un’ottica di trasparenza operativa,
• sia da una coerente definizione di obiettivi di produttività e di redditività, in un’ottica di motivazione e partecipazione dei lavoratori al risultato dell’Azienda,
dopo più incontri di approfondimento, hanno raggiunto l’accordo, definendo le problematiche emerse come di seguito riportato.
Inoltre, con separato Verbale, allegato al presente Accordo, le Parti hanno definito in pari data le modalità attuative dell’Accordo 7 Luglio 1999 che regola il passaggio dal CCNL ex Intersind al CCNL Federmeccanica.

Relazioni Industriali
Le Parti, ferme restando le proprie autonomie decisionali, le distinte responsabilità nella rappresentanza dei rispettivi interessi, l'autonomia di valutazione e d'intervento ed il ruolo proprio delle RSU, ritengono che il metodo del confronto, posto in essere attraverso un processo di reciproche informazioni sull’attività produttiva, sugli obiettivi da raggiungere e sull’organizzazione del lavoro, consenta di realizzare le intese necessarie per porre in essere mirate azioni di sviluppo e di crescita, secondo il nuovo indirizzo strategico indicato dall’Azienda.
Consapevoli pertanto che tale obiettivo può essere favorito anche da una razionalizzazione dei momenti di confronto, le Parti concordano sull’opportunità di definire un sistema organico di incontri ove procedere congiuntamente ad esami e valutazioni in ordine ai diversi argomenti, anche alla luce delle innovazioni intervenute a seguito dell’applicazione del CCNL delle aziende private che ha determinato il superamento del Protocollo IRI/Sindacato.
Gli strumenti di relazioni sindacali, di seguito determinati, risultano orientati alla definizione di condizioni tali da prevenire le occasioni di conflitto sia attraverso la diffusione sempre più ampia e generalizzata degli obiettivi aziendali che con il coinvolgimento delle istanze di rappresentanza.
In tal senso le Parti, in un’ottica di rafforzamento del sistema partecipativo, hanno inteso dare una organica regolamentazione al proprio sistema di rapporti, adeguando le norme contrattuali vigenti alle specificità aziendali, alle esperienze già maturate, agli accordi e prassi preesistenti, superando anche le sovrapposizioni del modello fino ad oggi in atto.
Tale Protocollo integra, pertanto, per i livelli di azienda e unità produttiva quanto disciplinato dal CCNL e dagli accordi aziendali in tali materie.
Le Parti si danno altresì atto che con il presente Protocollo nulla hanno inteso innovare circa gli accordi aziendali in essere in materia di monte ore e coordinamenti nazionali e quanto previsto dall’accordo di passaggio da CCNL ex Intersind a CCNL aziende private del 7/7/1999 esclusivamente sul tema dei diritti sindacali.
Il sistema risulta così strutturato:
• A. Sistema di informazione e consultazione costituito da:
1. Osservatorio paritetico sulla cantieristica internazionale punto A1
2. Comitato consultivo di Azienda punto A2
3. Informativa annuale generale punto A3
4. Sistema informativo (nuove commesse) punto A4
• B. Sistema di esame e di verifica a livello di Unità (Sede/Stabilimento) costituito da:
1. Commissione per gli aspetti produttivi e la produttività punto B1
2. Commissione per la sicurezza e l’ambiente di lavoro punto B2
3. Commissione per la formazione professionale punto B3
4. Commissione per i servizi aziendali punto B4
• C. Sistema di raffreddamento e composizione delle controversie
• D. Modalità di fruizione dei permessi sindacali
• E. Costituzione delle Commissioni

A. Sistema di informazione e consultazione
A.1 Osservatorio paritetico di azienda sui sistemi industriali del comparto navalmeccanico internazionale.
Lo scenario, il posizionamento competitivo e le strategie aziendali richiedono che l’Azienda si confronti con i più avanzati sistemi industriali per quanto attiene la ricerca, gli aspetti produttivi e quelli organizzativi.
In tale ottica, considerate le possibili ricadute di quanto sopra sulle condizioni di lavoro e su quelle occupazionali, è istituito un Osservatorio con il compito di monitorare l’evoluzione della ricerca, dell’organizzazione del lavoro e delle nuove tecnologie nel comparto.
A tal fine l’Osservatorio promuoverà anche incontri con i rappresentanti aziendali e sindacali di altre aziende, che operano nello stesso settore, per sviluppare confronti sulle esperienze già acquisite.
Verrà annualmente redatto un documento di sintesi, da consegnare ai componenti del Comitato Consultivo di Azienda di cui al punto A2.
L’Osservatorio è costituito da 12 componenti, 6 in rappresentanza dell’Azienda e 6 in rappresentanza di Fim, Fiom e Uilm.
Si ritiene opportuno che la Direzione Aziendale e le Segreterie Nazionali di Fim, Fiom e Uilm concordino di volta in volta i partecipanti ai lavori dell’Osservatorio anche in funzione delle problematiche e dei temi che saranno affrontati.
A.2 Comitato Consultivo di Azienda
Il Comitato Consultivo è l’organismo paritetico, costituito da 18 componenti, 9 rappresentanti aziendali e 9 sindacali, oltre i Coordinatori Nazionali di Fim, Fiom e Uilm , nella loro espressione di vertice, per l’informazione e la consultazione fra le Parti con riguardo a:
• scenario e posizionamento competitivo,
• strategie aziendali, anche con riferimento a rilevanti modifiche organizzative,
• andamento occupazionale.
Si riunisce annualmente nel mese di Gennaio ed al ricorrere delle seguenti fattispecie:
• modifiche dell’assetto societario e proprietario,
• progetti di ristrutturazione/riorganizzazione,
• programmi di risanamento e sviluppo,
• innovazioni tecnologiche,
• aspetti rilevanti di politica del lavoro,
per un esame e una valutazione preliminari sui possibili riflessi sul piano occupazionale e delle condizioni di lavoro.
Restano impregiudicati ruoli, competenze e autonomie delle Parti, come previste dalle norme di legge e contrattuali nelle materie di cui al presente paragrafo.
I partecipanti sono tenuti alla riservatezza sulle informazioni di carattere confidenziale ed al rispetto del segreto industriale su fatti e dati di cui vengono a conoscenza.
A.3 Informazioni a livello di Azienda
Annualmente, in un apposito incontro da tenersi entro il mese di Aprile, l’Azienda fornisce alle Segreterie nazionali ed al Coordinamento nazionale di Fim, Fiom, Uilm, informazioni sulle scelte e le prospettive produttive, sulle modifiche tecnologiche, organizzative e sulle politiche di ricerca e sviluppo, nonché su quanto segue:
a) investimenti, realizzati nell’anno trascorso e previsti per l’anno in corso;
b) acquisizione di nuove commesse e portafoglio ordini;
c) volumi produttivi realizzati nell’anno trascorso e attesi per l’anno in corso;
d) ricadute su occupazione, condizioni di lavoro e ambientali;
e) interventi di addestramento e formazione professionale realizzati nell’anno trascorso e programmati per l’anno in corso;
f) informazioni sulle assenze per malattia ed infortunio;
g) interventi in materia di igiene, ambiente e sicurezza.
A4. Sistema Informativo di Commessa
Le Parti ritengono opportuno adottare un sistema che, sulla base dei contenuti delle nuove metodologie di controllo di gestione aziendale e di organizzazione, preveda dei momenti di consultazione e di confronto, regolamentati come riportato nei paragrafi seguenti.
A41. Informativa congiunta della Direzione Navi e dello Stabilimento
Acquisita una nuova commessa e definiti gli obiettivi interni tra le diverse funzioni aziendali, il Project Manager e la Direzione dello Stabilimento interessato, forniscono alle RSU delle Unità interessate, in anteprima rispetto all’inizio dei lavori, una informativa compiuta e dettagliata attraverso quattro strumenti:
• la descrizione tecnica produttiva generale,
• il master phasing plan,
• la phase review,
• le attività della commessa.
Nel caso di costruzioni militari l’informativa sarà resa ad una delegazione congiunta delle RSU degli stabilimenti di Muggiano e Riva Trigoso.
1. Descrizione tecnica produttiva generale
Vengono fornite le informazioni principali sulla nave in termini di caratterizzazione del prodotto, dimensioni, pesi, velocità, registro di classifica, elementi funzionali.
Inoltre viene precisata la collocazione temporale della commessa all’interno del ciclo produttivo dello Stabilimento, la suddivisione in “Zone”, se disponibile, e l’indicazione delle date topiche, identificate in:
• Inizio Lavori,
• Impostazione,
• Varo,
• Consegna.
2. Master Phasing Plan e Phase Review
Il Master Phasing Plan, è il documento che suddivide la commessa in diverse fasi con l’indicazione temporale degli appuntamenti (milestones) principali.
La verifica formale sul rispetto dei programmi, che di conseguenza consente di rilevare le condizioni nelle quali si realizza il passaggio da una fase ad un’altra, è denominata “Phase Review”.
Non appena il sistema, ancora in fase di sperimentazione, entrerà a regime, sarà fornita un’informativa delle quattro Phase Review principali, cui corrispondono i seguenti momenti:
• Riunione di Impostazione di Commessa con il Master Phasing Plan relativo agli eventi ed agli appuntamenti più significativi;
• Inizio Lavori in Stabilimento;
• Prove a mare;
• Consegna;
3. Attività di commessa
Lo sviluppo delle attività di commessa sia interna che esterna, riferita alla progettazione ed alla produzione, verrà articolato utilizzando gli schemi della OBS (Organization Breakdown Structure) e della WBS di primo livello (Work Breakdown Structure).
Con l’OBS vengono identificate le strutture (Uffici di progettazione, Centri Produttivi) che si occuperanno di sviluppare la commessa.
Con la WBS sono identificati invece i lotti di prodotto.
In entrambi i casi, a monte dello sviluppo operativo, saranno precisate le previsioni relative a:
• ore interne,
• loro percentuale sul totale delle ore,
• descrizione delle principali forniture (impianti di condizionamento, arredamento, isolazione, pitturazione ecc.).
La Direzione Navi darà inoltre corso ad ulteriori incontri periodici per un aggiornamento sull’andamento complessivo della commessa.
Una situazione più dettagliata sarà data al momento dell’avvio dei lavori dallo Stabilimento interessato sulla base di quanto contenuto nella Scheda di commessa, anche al fine di fornire maggiore visibilità alle scelte adottate, attraverso significativi momenti di informativa, di analisi e di confronto tra le Parti.

B. Sistema di esame fra le Parti a livello di Unità.
Nella consapevolezza che la realizzazione degli appuntamenti previsti dalle commesse non possa prescindere da una verifica tra le Parti sulle modalità di utilizzo della forza lavoro all’interno delle diverse aree dell’Unità anche al fine di ottimizzarne la prestazione, la Direzione dell’Unità, definirà con le RSU, sulla base di quanto contenuto nella Scheda di commessa:
a) le azioni necessarie per una migliore ripartizione delle risorse disponibili nella stessa Unità produttiva e nelle altre Unità del Gruppo (mobilità all’interno dell’Unità produttiva, trasferte, affidi, ecc.), in funzione delle tipologie e dei carichi di lavoro da sviluppare;
b) il calendario annuo, prevedendo i periodi di sospensione dell’attività ed il ricorso a ferie e PAR, i periodi di prevedibile intensificazione dell’attività ed il ricorso al lavoro straordinario od ad altre misure di flessibilità, gli eventuali periodi di insaturazione con il ricorso agli strumenti di legge e di contratto previsti.
Nella definizione del calendario annuo, verrà data attuazione al disposto contrattuale nella parte in cui prevede la collocazione in forma collettiva fino ad un massimo di 3 settimane di ferie, al fine di favorirne la completa fruizione nei termini imposti dalla Convenzione OIL, evitando accantonamenti non più consentiti;
c) l’andamento dei volumi produttivi anche al fine di adottare, in caso di varianze o scostamenti rispetto agli obiettivi, i correttivi da apportare al calendario annuo, per ricondurre la situazione in linea con i risultati prefigurati;
d) i regimi di orario in grado di agevolare la prestazione lavorativa nei periodi estivi, già positivamente sperimentati in alcune Unità produttive e compatibilmente con le esigenze tecnico produttive.
L’Azienda, fermo restando che negli Stabilimenti non considera compatibile con le esigenze tecnico-produttive l’introduzione di formule di flessibilità di orario in entrata ed in uscita, è disponibile in sede locale ad esaminare situazioni e casi individuali che dovessero richiedere un’attenzione specifica;
e) l’accantonamento in banca ore delle ore straordinarie e nel conto ore dei PAR, nei modi e termini previsti dal vigente CCNL;
f) gli obiettivi da perseguire ai fini del Premio di Programma di competenza dell’Unità e le relative quote di premio eventualmente attribuibili a ciascun appuntamento;
g) la eventuale definizione di una diversa durata ed articolazione della pausa mensa, compatibilmente con le esigenze tecnico produttive;
h) la valutazione preventiva delle ricadute sui tempi indotti dalle modifiche impiantistiche realizzate e le innovazioni tecnologiche introdotte e, in relazione a quelle significative, la definizione di nuovi valori del tempo assegnato.
Inoltre annualmente la Direzione dell’Unità fornirà alle RSU:
• la previsione generale dei programmi di lavoro relativi alle commesse da sviluppare nel corso dell’anno, suddiviso per Centri, utilizzando gli schemi della OBS;
• gli obiettivi produttivi previsti per l’anno in corso;
• il prevedibile ricorso all’esterno sia per le forniture che per gli appalti c.d. in deroga;
• in materia di sicurezza sul lavoro, i dati relativi alla valutazione dei rischi ed alle misure di prevenzione e protezione da adottare nell’ipotesi di attività lavorative che, attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche di processo, comportino l’adozione di nuove metodologie di lavoro. Più in generale le attività di monitoraggio e verifica sull’intera materia sono demandate all’apposita Commissione prevista al punto B2;
• l’andamento occupazionale e le previsioni di turn-over.
Infine con l’obiettivo di creare un organismo che diventi stabilmente un momento di verifica e di valutazione delle attività e degli obiettivi dello Stabilimento, viene istituita la Commissione per gli aspetti produttivi e la produttività.
B1. La Commissione per gli aspetti produttivi e la produttività.
Funzione prioritaria della Commissione, anche al fine di dare maggiore impulso alle azioni di miglioramento della produttività e di creazione del valore, è quello di monitorare periodicamente l’andamento produttivo dell’Unità e di individuare le cause che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi.
In particolare, compiti della Commissione, sulla base dei programmi produttivi previsti per l’anno in corso, saranno di:
a) Mensilmente, verificare:
• l’andamento dei risultati di produttività con il dettaglio per aree di cedolazione attraverso i seguenti indicatori gestionali:
• Numero di cedole chiuse;
• Ore a consuntivo relative alle cedole chiuse;
• Risultato di produttività delle cedole chiuse;
• Tempi di attraversamento delle cedole chiuse;
• Numero di cedole aperte;
• Anzianità delle cedole aperte;
• Ore spese sulle cedole aperte;
b) Trimestralmente, verificare:
• i risultati di produttività per ciascuna area dello stabilimento;
• le cause, in caso di eventuale andamento anomalo della produttività dell’area, analizzando le singole cedole per individuare i correttivi da apportare;
• le cause delle varianze anche al fine di procedere all’imputazione delle rilavorazione ai centri ai quali sono da addebitare;
• le cedole da considerare fuori dal sistema di calcolo con riferimento a quanto previsto dagli accordi precedenti, a fronte di variazioni significative estranee alle normali varianze del ciclo di produzione;
• l’avanzamento rispetto ai programmi di commessa con particolare riferimento alle “milestones” oggetto del Premio di Programma, da estrapolare dal Master Phasing Plan.
Infine, la Commissione è la sede dove si espleteranno le attività previste dall’accordo 25.1.99 relativamente al sistema di monitoraggio degli appalti al fine di verificare l’efficacia delle azioni individuate.
c) In ogni singola officina/area si darà corso a dei momenti di informativa ai lavoratori che vi hanno operato, relativamente a:
• lancio delle attività, programma produttivo ed ore assegnate per ogni singola cedola;
• risultati delle cedole chiuse, andamento di quelle in lavorazione, anche al fine di attuare gli eventuali correttivi in caso di scostamento rispetto all’obiettivo assegnato;
• risultato trimestrale dell’officina/area e relativo indice di produttività raggiunto.
La Commissione si compone di 3 rappresentanti aziendali e di 3 rappresentanti sindacali scelti nell’ambito delle RSU.
B.2 Commissione per la sicurezza e l’ambiente di lavoro
La Commissione “Sicurezza e ambiente di lavoro” i cui compiti sono dettagliati all’interno del capitolo sulla Sicurezza, è composta da rappresentanti aziendali e da rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
B.3 Commissione per la formazione e lo sviluppo professionale
Le Parti, riconoscendo un’importanza strategica alla formazione ai fini della valorizzazione professionale delle risorse umane, del loro miglioramento qualitativo, nonché del rafforzamento della competitività aziendale, convengono di dar corso ad incontri fra le Parti sulle azioni formative dell’Azienda, in rapporto alle evoluzioni professionali in atto.
A tale scopo viene istituita la Commissione in oggetto che si riunirà, di norma, semestralmente o su richiesta di una delle Parti. Gli incontri avranno per oggetto:
• informazioni sulle previsioni formative e sulle modalità adottate per la loro realizzazione, con riferimento alle diverse figure professionali interessate;
• esame delle conseguenze dei cambiamenti tecnologici ed organizzativi sulle professionalità, con riferimento alle competenze ed alle caratteristiche di base sulle quali sono stati definiti i relativi profili, con riferimento alle declaratorie contenute nel CCNL e negli accordi aziendali;
• esame dei programmi formativi a fronte di trasformazioni tecnologiche o di formale cambiamento di mansione degli addetti, nonché sui requisiti richiesti per le professionalità da formare, con riguardo al tipo e livello di scolarità necessari e/o alle conoscenze acquisite in precedenti esperienze lavorative;
• esame dei programmi formativi per i nuovi assunti con particolare riferimento agli aspetti di igiene e sicurezza sul lavoro;
• esame, a consuntivo (una volta all’anno), del numero dei dipendenti coinvolti nei corsi e delle tipologie qualitative e quantitative dei medesimi.
In questa sede, inoltre, potranno essere esaminate singole problematiche di sviluppo professionale che richiedano l’identificazione e l’adozione di specifiche opportunità.
La Commissione è composta da 3 rappresentanti aziendali e da 3 rappresentanti dei lavoratori scelti dalle RSU al proprio interno.
B.4 Commissione per i Servizi aziendali
La Commissione in oggetto è istituita per l’esame delle problematiche attinenti la mensa aziendale, gli spogliatoi ed il trasporto pubblico.
Al riguardo, la Commissione avrà facoltà di espletare una specifica attività di controllo nei locali della cucina, e relative pertinenze, sull’adeguatezza delle attrezzature, nonchè sul rispetto delle norme di legge in materia di igiene, relative alla conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti.
Tutti i componenti della Commissione - autorizzati ad accedere ai locali destinati alla conservazione, preparazione e distribuzione delle bevande - dovranno essere muniti di apposito certificato sanitario.
A tale Commissione sarà attribuito il compito di verificare la funzionalità del servizio.
Analoghe verifiche saranno effettuate negli spogliatoi per gli aspetti collegati all’igiene ed alla sicurezza. In tale ambito saranno inoltre individuate le necessarie misure anche al fine di regolamentare l’accesso in detti locali solo negli orari consentiti.
Inoltre, avuto riguardo alle previsioni del D.M. 27/3/98, la Commissione potrà verificare la congruità del sistema di trasporto pubblico, in relazione agli orari dei turni dei lavoratori e, qualora ne ravvisi la necessità, potrà deliberare iniziative comuni volte alla sensibilizzazione degli Enti Pubblici competenti, al fine di assicurare il miglior servizio possibile.
La Commissione è composta da 3 rappresentanti aziendali e da 3 rappresentanti dei lavoratori scelti nell’ambito delle RSU e si riunisce su istanza di una delle parti.

E. Costituzione delle Commissioni
È compito delle Segreterie Nazionali di Fim, Fiom, Uilm comunicare per iscritto alla Fincantieri i nominativi dei Dirigenti Sindacali destinati a fare parte del Comitato Consultivo di Azienda.
È compito delle Segreterie Territoriali di Fim, Fiom, Uilm comunicare alla Direzione Aziendale i nominativi delle RSU facenti parte delle diverse Commissioni, precedentemente individuate.
La partecipazione alle riunioni delle Commissioni non è delegabile.
In caso di rinuncia di uno dei componenti, Fim, Fiom, Uilm, provvederanno alla sua sostituzione, dandone comunicazione scritta alla Fincantieri.
Le Commissioni individuate all’interno del Protocollo di Relazioni Industriali non hanno facoltà negoziali ma di verifica e di monitoraggio sulle materie di rispettiva pertinenza.
Per lo svolgimento dell’attività sindacale collegata al presente Protocollo le RSU utilizzeranno i permessi sindacali di cui all’accordo aziendale in vigore.
Il calendario delle attività delle Commissioni è riepilogato nell’Allegato 2 al presente accordo.

Ambiente e Sicurezza
L'Azienda, per conseguire gli obiettivi di miglioramento continuo del "sistema sicurezza sul lavoro" conferma l'impegno sistematico nel campo della prevenzione e protezione dai rischi soggettivi ed ambientali attraverso un'azione globale, rivolta a tutte le risorse aziendali ed a quelle delle imprese appaltatrici che operano nell'ambito delle diverse Unità produttive.
La specificità del sistema produttivo della Cantieristica in cui convivono una avanzata applicazione tecnologica ed una consistente presenza di fasi di lavoro espletate con l'apporto diretto dei lavoratori che hanno professionalità ed esperienze diverse, fa assumere una sua particolare centralità alla problematica complessiva della Sicurezza sul lavoro.
Quanto precede impone all'Azienda, indipendentemente dagli obblighi di legge, di definire ed applicare regole lavorative, norme e disposizioni specifiche dirette ad un continuo miglioramento.
Peraltro per conseguire gli obiettivi di miglioramento continuo del sistema "Sicurezza sul Lavoro", in modo che le attività di prevenzione e protezione risultino perfettamente e costantemente integrate con le attività produttive, va continuata l'azione di coinvolgimento e di responsabilizzazione, già posta in essere, con le attività di informazione e formazione di tutte le risorse ai diversi livelli, con particolare riguardo ai nuovi inserimenti.
In tale contesto si inserisce la costituzione nell’ambito del Protocollo di Relazioni Industriali della Commissione paritetica "Sicurezza ed ambiente di lavoro" i cui obiettivi sono:
• esaminare congiuntamente per le singole fasi operative svolte nelle officine/reparti i rischi connessi con la sicurezza e la salute dei lavoratori durante lo svolgimento delle proprie mansioni;
• contribuire all’adempimento delle azioni necessarie per migliorare le misure generali di tutela ed in particolare:
• valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro;
• prevenzione e protezione incendi;
• tutela dell’ambiente esterno;
• monitorare i dati statistici relativi all’andamento del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali proponendo iniziative ed interventi finalizzati alla rimozione dei fattori causanti;
• partecipare alla definizione delle procedure di sicurezza e di emergenza per le varie attività aziendali;
• rilevare e segnalare al Responsabile del Personale gli aspetti legati all’applicazione delle norme di sicurezza delle lavorazioni date in appalto, affinché l’Azienda, se del caso, provveda a comunicare quanto necessario al Responsabile della sicurezza della ditta in oggetto;
• partecipare alle visite e verifiche effettuate dalle Autorità competenti negli ambienti di lavoro;
• valutare gli elementi conoscitivi forniti alle Pubbliche Amministrazioni in applicazione della legislazione ambientale in materia di produzione e smaltimento dei rifiuti, di emissioni atmosferiche e di scarichi idrici;
• verificare, in caso di adeguamento/sostituzione dei Dispositivi di Protezione Individuale per l’introduzione di nuove tecnologie/miglioramenti, le caratteristiche ergonomiche e tecnologiche degli stessi e partecipare alle prove di nuovi DPI;
• individuare le indagini ambientali per verificare che le misure di sicurezza attuate siano in linea con il tipo di rischio individuato nel documento di valutazione aziendale e partecipare allo svolgimento delle stesse;
• collaborare, laddove ritenuto necessario, con il medico competente alla programmazione degli accertamenti specifici concordati a seguito di indagini sull’ambiente di lavoro;
• provvedere alla revisione periodica dei quaderni informativi/formativi consegnati ai dipendenti;
• proporre, quando necessario, nuove pubblicazioni informative.
La Commissione viene riconosciuta sede istituzionale per l’espletamento dei compiti assegnati dal Dlgs. n. 626/94 al Servizio di Prevenzione e Protezione e ai RLS. Anche con riferimento alle modalità per l’esercizio delle funzioni di RLS di cui all’accordo interconfederale del 21 giugno 1995 e di quello aziendale del 4.4.96, per lo svolgimento delle attività di controllo e di consultazione proposte dai responsabili dell’Unità produttiva nell’ambito della Commissione, nonché per le attività di formazione concordate, ai RLS verrà assicurato il tempo necessario al pieno espletamento delle funzioni.
Il contenuto in forma sintetica dei temi trattati nelle riunioni della commissione sarà riportato in apposito verbale a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione o da un altro addetto al Servizio di prevenzione e protezione dell’Unità Produttiva e, se del caso, verrà inserito nell’Ordine del Giorno della “riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi” di cui all’art. 11 del Dlgs n. 626/94.
La Commissione è composta da rappresentanti aziendali (operativi di centri/officina, e dal rappresentante del servizio di prevenzione e protezione) e dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) come di seguito precisato:
3+3 in Unità fino a 1000 dipendenti
6+6 in Unità superiori a 1000 dipendenti.
Nell'ottica di quanto sopra detto al fine di realizzare il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, l'Azienda individua nella responsabile partecipazione dei RLS all'attività di analisi, di individuazione dei rischi e di proposte un metodo efficace e utile per raggiungere un ulteriore elemento che stimoli tutti i lavoratori a sentirsi effettivamente coinvolti nell'obiettivo "sicurezza" ed a prestare la necessaria attenzione su tutti gli aspetti della prevenzione.
Pertanto le Parti concordano che la giornata di formazione prevista nell'ambito delle iniziative di aggiornamento sarà diretta ad assicurare ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza una maggiore conoscenza di tecniche operative quali, ad esempio, l’utilizzo di strumenti in dotazione ai singoli stabilimenti o dei criteri di svolgimento delle rilevazioni ambientali.
Per altro le Parti si impegnano ad individuare e definire le modalità applicative di un ulteriore momento di informazione e di coinvolgimento sulle iniziative di prevenzione e valutazione ambientale che le singole Unità Produttive pongono in essere utilizzando Enti ed Istituti specialistici.
Infine per ciò che riguarda la materia delle attività di prevenzione da porre in essere per gli addetti ai Videoterminali od ai Personal Computer, l’Azienda si impegna ad effettuare entro il 2001 una indagine ambientale, anche attraverso un campione di visite mediche, al fine di monitorare l’adeguatezza e l’efficacia dell’attuale sistema di prevenzione.
Per altro gli esiti di tale indagine forniranno oggetto di apposita informativa che verrà resa dall’Azienda alle OSL e, in sede nazionale, ne verranno valutati gli esiti ed eventualmente adottate le necessarie azioni.

Appalti
Le Parti, nel richiamare e confermare integralmente i contenuti e le determinazioni raggiunte con l’accordo del 25/1/1999 in materia di appalti, ritengono opportuno e necessario proseguire nell’impegno assunto, ciascuno per la propria area di competenza e di responsabilità, di assicurare la presenza all’interno delle Unità produttive, di un indotto sempre più qualificato sia sotto il profilo della prestazione lavorativa resa che sotto quello del rispetto delle norme che regolano il rapporto di lavoro con i propri dipendenti, delle leggi che definiscono il versamento degli oneri sociali e delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.
Coerentemente con quanto concordato in quella sede, l’Azienda ha definito e sta provvedendo a fare sottoscrivere ai propri appaltatori il “Contratto Normativo”.
Tale strumento regola preventivamente in tutti i suoi aspetti i rapporti di appalto, di opere, di servizi e di fornitura, costituendo presupposto per la qualifica dei Fornitori stessi.
In tale ambito sono state introdotte delle clausole che, con riferimento specifico agli obblighi incombenti in capo al Fornitore nei confronti del proprio personale, prevedono tra l’altro:
• l’indicazione del CCNL di lavoro del proprio settore merceologico;
• gli eventuali accordi aziendali applicabili;
• la consegna alla Fincantieri con cadenza mensile della documentazione comprovante l’avvenuto versamento di quanto dovuto a favore dei dipendenti e degli Enti previdenziali ed assicurativi;
• il rilascio da parte del Fornitore a favore della Fincantieri di una fideiussione per un importo pari al 20% del valore dell’ordine a garanzia dell’esatto adempimento delle disposizioni di legge in materia retributiva, contributiva ed assicurativa;
• l’obbligo di fare osservare e di osservare le norme stabilite in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene sul lavoro;
• la cooperazione con i responsabili dello stabilimento per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione e per eliminare eventuali rischi dovuti alle interferenze con altre lavorazioni coinvolte nell’esecuzione complessiva dell’opera;
• la compilazione prima dell’inizio dei lavori e dopo un apposito sopralluogo, di uno specifico verbale di presa in consegna del lavoro e/o dell’area;
• l’impegno ad adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a tutelare l’integrità dei propri dipendenti, del personale Fincantieri e di terzi, inclusa la comunicazione per iscritto alla Direzione dello stabilimento dei lavori o delle situazioni che possono riguardare la sicurezza del personale e degli impianti;
• l’indicazione per iscritto alla Direzione di Stabilimento del proprio rappresentante per la sicurezza;
• l’osservanza di tutti i regolamenti e delle norme disciplinari aziendali vigenti con particolare riguardo all’orario di lavoro concordato con la Direzione di Stabilimento e di tutte le formalità atte a consentire la registrazione giornaliera delle presenze (entrate ed uscite del personale).
Inoltre l’Azienda nel confermare che il sistema di registrazione in atto è collegato esclusivamente agli obblighi di legge previsti in materia di sicurezza, richiederà alle Ditte l’adozione di un sistema di rilevazione oraria delle presenze, in coerenza con le disposizioni di legge ed amministrative vigenti.
Il mancato rispetto delle norme sopra indicate determina la risoluzione del contratto, l’espulsione e la cancellazione dell’impresa appaltatrice dall’Albo della Fincantieri.
La Fincantieri nel confermare il proprio diritto di controllare le attività del Fornitore in tutte le sue fasi di esecuzione dei lavori effettuate all’interno degli Stabilimenti, anche al fine di rilevare l’esatta applicazione delle norme di igiene e sicurezza sul lavoro, nello spirito di quanto sancito dall’Accordo 25.1.99, riconosce al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza la facoltà di rilevare e segnalare al Responsabile del Personale dello Stabilimento eventuali situazioni di pericolo o di violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro di cui venisse a conoscenza o che dovesse rilevare direttamente anche nelle aree di lavoro dove operano le ditte terze.
In questi casi, sarà attivata la procedura prevista dal citato accordo che prevede l’esclusivo intervento del Responsabile del Personale e la successiva comunicazione ai RLS dei provvedimenti adottati.
Le Parti confermano che l’attività di monitoraggio e di verifica sistematica degli appalti sarà effettuata all’interno della Commissione per gli aspetti produttivi e la produttività.
Inoltre, al fine di assicurare un’incisiva vigilanza per il rispetto delle norme in materia di avviamento e di tutela dei lavoratori dipendenti da ditte che operano in appalto all’interno delle singole Unità produttive, saranno promosse dall’Azienda opportune iniziative verso le Istituzioni deputate (Prefettura, Inps, Inail, Asl, Ispettorato del Lavoro), per la tutela dei lavoratori ai fini delle garanzie sociali.

Nota a margine
Il presente accordo e le allegate lettere trovano applicazione anche nei confronti del personale dipendente dalla società Sestri Cantiere Navale spa

Part-time
Le Parti convengono di considerare superate le previsioni dell’accordo 14/10/1986.
Pertanto a far data dall’1.1.2001 verrà applicato quanto stabilito dal CCNL per le aziende metalmeccaniche private.
In sede locale, le Parti definiranno modalità attuative, fra cui la distribuzione dell’orario, compatibili con il regolare funzionamento delle attività aziendali.