ANFFAS Lombardia Onlus

CODICE ETICO


Approvato dall’assemblea di Anffas Lombardia Onlus del 26 settembre 2009

Contenuti

1. INTRODUZIONE
2. IL CODICE ETICO
3. I DESTINATARI
4. EMANAZIONE, VERIFICA E SANZIONI
5. PRINCIPI DI CONDOTTA

5.1 RELAZIONI CON IL PERSONALE DIPENDENTE
5.2 RELAZIONI CON GLI ASSOCIATI
5.3 RELAZIONI CON I FORNITORI
5.4 RELAZIONI CON DONATORI E SOSTENITORI
5.5 RELAZIONI CON LE ORGANIZZAZIONI ESTERNE
5.6 RESPONSABILITÀ DEGLI ORGANI DIRETTIVI
5.7 RESPONSABILITÀ DEI DESTINATARI VERSO L’ASSOCIAZIONE


1. INTRODUZIONE
Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale – è un’associazione che nasce nel 1958 come Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli Subnormali (A.N.F.Fa.S.) su iniziativa di Maria Luisa Ubershag Menegotto che ispirò un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità intellettiva.
Nel novembre 2000 l’assemblea nazionale di Anffas Onlus approva un nuovo statuto che riorganizza la propria struttura nel modello associativo di tipo federale superando la tradizionale organizzazione con unica personalità giuridica. Nel dicembre 2005 Anffas aggiorna la propria denominazione adottando quella sopra riportata.
Sono soci di Anffas Onlus circa 180 associazioni sparse sull’intero territorio nazionale e si sono costituite 16 organizzazioni regionali per meglio seguire le politiche sociali che, nel tempo, hanno visto proprio le Regioni acquisire maggiore spazio e autonomia legislativa rispetto allo Stato.
Anffas Lombardia Onlus è stata costituita il 1° febbraio 2003, sulla base dell’art. 19 del nuovo statuto di Anffas Onlus, che prevede organismi regionali con compiti di coordinamento e rappresentanza politica associativa rispetto ai rapporti con la regione di appartenenza e con qualsiasi organismo pubblico con competenza sovraprovinciale, nonché compiti di verifica delle associazioni locali socie, con l’obbligo di segnalare ad Anffas Onlus l’eventuale mancato rispetto dei requisiti previsti.
Sono socie di Anffas Lombardia Onlus 30 Associazioni locali.

2. IL CODICE ETICO
Anffas Lombardia Onlus (di seguito solo Anffas), così come gran parte del movimento delle persone con disabilità, ha abbandonato l’ormai superata strategia basata sul perseguimento di obiettivi parziali per impostare una nuova politica fondata sui diritti umani così come enunciati nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano e diventata legge dello stato.
I principi espressi nella Convenzione sono la base del nostro pensiero associativo e da anni sono riportati nei diversi ambiti in cui siamo chiamati ad operare.
L’impegno di Anffas si attua attraverso le indicazioni del Consiglio Direttivo, i comportamenti individuali dei dirigenti, degli associati, dei dipendenti, il confronto costante con gli stakeholders per rispondere alle loro attese e meritare la loro fiducia, nella convinzione che il successo nel perseguire gli obiettivi associativi si realizzi anche attraverso le modalità con cui si opera.
Infatti una condotta corretta e trasparente incrementa la capacità dell’Associazione di generare adesione ed è funzionale a procurare e proteggere nel tempo credibilità, reputazione e consenso presso l’opinione pubblica, le Autorità e le Istituzioni.
Il Codice Etico contiene riferimenti e principi guida che devono orientare le condotte attese, in continuità e coerenza con la missione dell’Associazione ed i suoi valori fondamentali riconosciuti dalla richiamata Convenzione ONU:
- non discriminazione,
- rispetto per la dignità umana,
- autonomia ed indipendenza delle persone,
- partecipazione ed inclusione nella società,
- accessibilità,
- pari opportunità.

Il Codice Etico raccoglie ed integra principi di comportamento da sempre considerati cardini dell’attività dell’Associazione, rispetto ai quali Anffas continua a riconoscersi quali: il dialogo e la trasparenza con gli associati e le organizzazioni esterne, la democraticità associativa, l’eccellenza nel servizio, il merito nella scelta dei fornitori.
Con il Codice Etico si intende stimolare comportamenti e processi virtuosi per coniugare al meglio la strategia associativa con le aspettative e gli interessi di tutti coloro che si riconoscono in Anffas e nei principi che rappresenta.

3. I DESTINATARI
Il Codice Etico indica principi, modelli e norme di comportamento che Anffas e gli autonomi Enti a marchio Anffas si impegnano a rispettare nell’esercizio di qualsiasi attività.
Sono destinatari del Codice Etico gli Amministratori, i Revisori, i Probiviri, i Dirigenti, i Dipendenti, gli Associati ed i Volontari. Tutti ne sono tenuti al costante rispetto nello svolgimento delle proprie funzioni e in relazione alle rispettive responsabilità.
Ogni comportamento, ancorchè non espressamente considerato dal Codice Etico, deve essere ispirato a criteri di buon senso ed etica personale, in coerenza con i valori fondamentali dell’Associazione, richiamati dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, nella consapevolezza di non esporre l’Associazione a rischi normativi e reputazionali.
Anffas si impegna al rispetto delle norme e dei codici di emanazione esterna cui aderisce, delle disposizioni contrattuali e degli obblighi di legge vigenti in ogni contesto sociale e ambito d’attività in cui opera.

4. EMANAZIONE, VERIFICA E SANZIONI
Il Codice Etico è approvato dall’Assemblea di Anffas Lombardia Onlus.
Il Codice Etico e i suoi eventuali successivi aggiornamenti sono portati a conoscenza dei Destinatari e del pubblico attraverso:
• distribuzione, in formato cartaceo e/o elettronico,
• pubblicazione sul sito internet di Anffas.
Le singole associazioni locali, le strutture amministrative e direttive, nelle loro varie articolazioni, si impegnano a diffondere il Codice Etico ed a promuoverne l’osservanza.
Le funzioni associative di controllo, ciascuna per le parti di propria competenza, verificano l’adeguatezza del Codice Etico in relazione all’indirizzo etico-sociale, tenendo anche conto di segnalazioni e giudizi raccolti provenienti dall’interno e dall’esterno, nonché la corretta applicazione del Codice stesso.
Eventuali inosservanze o comportamenti ritenuti non in linea con le indicazioni del Codice Etico possono essere rilevati da ciascuna funzione associativa, nell’ambito delle attività afferenti alla propria sfera di competenza, e in generale da tutti i Destinatari del Codice Etico stesso.
L’efficacia del Codice Etico è legata anche all’adeguatezza del sistema sanzionatorio. Le sanzioni, comminate dal Consiglio Direttivo nel rispetto delle previsioni statutarie, saranno commisurate alla gravità dell’infrazione ed alla eventuale reiterazione della stessa.
Ai lavoratori subordinati si applicano le sanzioni previste dalle disposizioni di legge e del contratto collettivo di lavoro.

5. PRINCIPI DI CONDOTTA
Nel presente documento sono raccolti ed integrati principi di comportamento da sempre considerati cardini dell’attività associativa, rispetto ai quali Anffas e gli autonomi Enti continuano a riconoscersi.
Anffas si impegna a promuovere al proprio interno ed in tutti gli autonomi Enti, comportamenti coerenti con tali principi nei confronti di tutti i suoi stakeholders.

5.1 Relazioni con il personale dipendente
Anffas si impegna a garantire condizioni e ambienti di lavoro sicuri, salubri e soddisfacenti, in cui i dipendenti siano trattati in modo equo e con rispetto.
Viene favorito un clima di lavoro positivo, che valorizzi sia le individualità che i rapporti interpersonali e che possa favorire la nascita del senso d’appartenenza e la condivisione degli obiettivi associativi.
Viene ricercata, in un’ottica di flessibilità nella gestione delle risorse umane, la massima conciliabilità tra gli obiettivi e le esigenze dell’Associazione e le necessità personali e familiari dei dipendenti.
Anffas ritiene che il dialogo con i propri dipendenti sia alla base di relazioni che generano fiducia. Promuove pertanto il ruolo strategico della comunicazione interna per consentire alle persone di partecipare al meglio e più consapevolmente alla vita dell’Associazione. Tale comunicazione è improntata a criteri di correttezza, completezza, semplicità e trasparenza.
Non è tollerata alcuna forma di discriminazione e vessazione.
Anffas si impegna a rispettare le differenze di genere nella nomina dei livelli direttivi promuovendo le pari opportunità.
L’Associazione richiede ai propri collaboratori di conoscere i principi ed i valori a cui la linea associativa si ispira ed a praticarli nella propria quotidiana attività.

5.2 Relazioni con gli associati
Anffas si impegna a creare e sviluppare rapporti di fiducia e di reciproca e duratura soddisfazione con i suoi associati.
Uno degli obiettivi consiste nella costante disponibilità per gli associati al fine di rispondere alle loro necessità ed esigenze, con comportamenti sempre corretti e trasparenti, con preparazione, capacità e credibilità.
I dati personali e sensibili sugli associati sono trattati con riservatezza. Anffas ritiene che la tutela della privacy dei propri soci non rappresenti soltanto un dovere primario, ma sia anche alla base del rapporto fiduciario con gli stessi.
Gli eventuali reclami sono gestiti con sensibilità e costituiscono opportunità di miglioramento, per superare conflittualità e recuperare fiducia e soddisfazione degli associati. Solo un dialogo costante può consentire di recepire le loro reali aspettative mantenendo il servizio prestato ad un livello di eccellenza.
Gli associati non sono discriminati in base alla loro nazionalità, religione, orientamenti sessuali, razza, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.

5.3 Relazioni con i fornitori
Anffas sviluppa con i propri fornitori rapporti improntati alla correttezza e alla trasparenza.
La selezione dei fornitori avviene sulla base del merito, della solidità organizzativa e del migliore rapporto qualità/prezzo.
Nei rapporti con i fornitori viene assicurata correttezza e integrità, evitando qualsiasi rischio di conflitto d’interessi, ispirandosi esclusivamente a criteri di professionalità e competenza.
I fornitori sono scelti sulla base di una selezione oggettiva e trasparente. Anffas assicura pari opportunità nella valutazione dei fornitori e degli eventuali partner, tenendo conto della loro compatibilità ed adeguatezza alle esigenze dell’Associazione.
Un atteggiamento chiaro e trasparente contribuisce a mantenere stabili e duraturi nel tempo i rapporti con i fornitori.
I contratti stipulati da Anffas sono improntati all’equità, soprattutto con riferimento ai termini di pagamento e all’onerosità degli adempimenti amministrativi.
I fornitori sono sensibilizzati a svolgere l’attività seguendo standard di condotta coerenti con quelli indicati nel Codice Etico, in particolare devono assicurare il rispetto dei diritti dei propri lavoratori e gestire in modo responsabile gli impatti ambientali e sociali. Devono adeguarsi agli obblighi vigenti in materia di disciplina del lavoro, con particolare riguardo alle disposizioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori ed all’assolvimento dei previsti obblighi retributivi, previdenziali ed assicurativi.
Le informazioni riguardanti i dipendenti, fornitori, amministratori, associati, sono trattate da Anffas con riservatezza, nel rispetto della normativa in materia di tutela della privacy.

5.4 Relazioni con donatori e sostenitori
Anffas garantisce la massima trasparenza e correttezza nei confronti del donatore o sostenitore in relazione al proprio operato ed adotta principi di trasparenza e correttezza nella gestione delle donazioni, liberalità e contributi.
In relazione a tali obblighi, Anffas conferma il diritto del donatore ad essere informato sulla natura, sulle caratteristiche della mission e sulle finalità dell’Associazione.
Al donatore è riconosciuta la possibilità di conoscere le modalità di utilizzo delle risorse donate o comunque assegnate all’Associazione, anche riguardo ad eventuali vincoli o oneri apposti alla liberalità o erogazioni vincolate.
Anffas si impegna a comunicare i risultati ottenuti grazie alle donazioni, liberalità e contributi ricevuti mantenendo, se richiesto, il rispetto dell'anonimato del donatore.
Le risorse ricevute devono essere utilizzate secondo criteri di efficacia, pertinenza ed efficienza.
I donatori e sostenitori attraverso il proprio concreto sostegno aderiscono ai valori ed alla mission di Anffas, in particolare alla promozione dei diritti fondamentali delle persone con disabilità, ponendo la loro piena tutela al centro della propria azione.

5.5 Relazioni con le organizzazioni esterne
Anffas intrattiene rapporti costruttivi, continuativi e trasparenti con tutti i soggetti che con essa si relazionano, con particolare riguardo alle pubbliche amministrazioni, organizzazioni non profit, donatori, destinatari delle attività, risorse umane coinvolte nelle attività istituzionali, media, organizzazioni di settore e della società civile.
Consapevole che parte significativa delle risorse derivano da fonte pubblica, l’Associazione si impegna ad adottare criteri gestionali improntati alla qualità dei servizi nell’interesse degli utenti ed ad osservare criteri contabili rigorosi e pienamente trasparenti.
Anffas considera la condotta delle organizzazioni con cui si relaziona sotto il profilo della serietà e dell’affidabilità, ponendo attenzione alla loro eventuale implicazione in attività illecite, lesive dei diritti umani, dannose per la salute e sicurezza dell’uomo e della natura.
L’assunzione di impegni e la gestione dei rapporti con le Istituzioni sono riservate alle funzioni associative preposte e/o ad altro personale autorizzato.
Con le Istituzioni, la Magistratura e le Autorità di Pubblica Sicurezza deve essere assicurata sempre massima correttezza e collaborazione.
L’eventuale partecipazione, a titolo personale, dei Destinatari del Codice ad organizzazioni politiche avviene senza alcun collegamento con la funzione svolta in Associazione.
Attività quali la pubblicazione di documenti, la concessione di interviste, l’effettuazione di presentazioni pubbliche relative ad Anffas sono consentite previa autorizzazione.

5.6 Responsabilità degli organi direttivi
I componenti gli organi direttivi si impegnano a svolgere le proprie attività associative in sedi di proprietà, affittate, ovvero acquisite in regime di comodato o concessione o comunque in forza di altro diritto, nonché, in via residuale, presso ambienti pubblici o privati esterni, purché chiaramente e non occasionalmente destinate alle attività associative.
I componenti gli organi direttivi non devono promuovere iniziative legate a partiti politici.
Devono rendere pubblico il bilancio, a partire dall’utilizzo di siti web e newsletter, dichiarando la provenienza e l’impiego dei propri fondi in modo chiaro e trasparente e praticare, di preferenza, la stesura del bilancio sociale.
Anffas ritiene che la corretta e tempestiva identificazione e gestione dei conflitti di interesse che possono sorgere nell'ambito della prestazione dei servizi sia di fondamentale importanza per salvaguardare il profilo reputazionale di Anffas nei confronti degli associati e delle istituzioni.
Pertanto tutti i conflitti di interesse, potenziali e reali, devono essere comunicati tempestivamente al diretto superiore da parte dell’interessato e di quanti altri ne siano a conoscenza, affinché nessuno possa trarre vantaggio da situazioni oggettivamente distorsive ed inique, né trarre utilità personali dall’appartenenza alla stessa Anffas.

5.7 Responsabilità dei Destinatari verso l’Associazione
Nello svolgimento delle proprie funzioni, i Destinatari del Codice Etico devono comportarsi con diligenza, professionalità ed onestà.
È vietato promettere e ottenere vantaggi impropri che possano pregiudicare la correttezza e l’imparzialità delle decisioni, danneggiando la reputazione associativa.
Non è consentito svolgere incarichi e attività incompatibili con il ruolo ricoperto all’interno dell’Associazione o in contrasto con gli interessi morali ed economici della stessa.
I Destinatari del Codice Etico operano nell’interesse e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Associazione.
In coerenza con tale principio devono essere evitate situazioni in cui l’attività dell’Associazione o degli autonomi Enti possa essere influenzata dagli interessi personali, familiari o di soggetti terzi collegati.

Anffas Lombardia Onlus


Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali